Giorno: 4 dicembre 2014

Usare i soldi per gli attacchi in Siria mentre i rifugiati muoiono di fame

Di Murtaza Hussain. The Intercept (02/12/2014). Traduzione e sintesi di Claudia Avolio. In copertina un’opera dell’artista siriano Mwafaq Katt L’obiettivo dell’intervento internazionale in Siria ha qualcosa a che fare col fornire aiuto ai siriani? Mentre una coalizione internazionale si è affrettata nel coordinare gli attacchi aerei nel nome dell’umanitarismo, sembra che tali attacchi di benevolenza […]

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Nihad Sirees, Il suono del silenzio

(di Caterina Pinto). Il 15 giugno 2011 a Damasco i sostenitori del presidente Bashar al Asad organizzarono un’imponente manifestazione – masira in arabo – durante la quale fu srotolata una […]

Nihad Sirees, Il suono del silenzio

(di Caterina Pinto). Il 15 giugno 2011 a Damasco i sostenitori del presidente Bashar al Asad organizzarono un’imponente manifestazione – masira in arabo – durante la quale fu srotolata una […]

L’Afghanistan premia Reza Gul, la madre che ha fatto strage di talebani

Articolo di Katia Cerratti “Reza Gul meritava la medaglia dell’eroina Malalai e noi gliel’abbiamo conferita. Il mese scorso ha ucciso decine di ribelli a Farah.” A parlare è il vicepresidente del ministero dell’Interno afgano, il generale Abdul Rashid Dostum, che ieri ha assegnato a Reza Gul, la donna che il 17 novembre scorso ha ucciso 25 […]

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Roma musica Rom

romarom 110A Roma musica rom e incontri per la giornata internazionale dei diritti umani. Campagna “Il mio nome è Rom” e Associazione 21 Luglio invitano i cittadini a tre giorni di eventi, informazione e arte. 8-11 dicembre.

Sostegno risoluto! Ma a cosa?

La firma a Kabul che ha spianato la strada
a “Resolute Support” (foto Nato)
Non sarà “risolutiva” ma solo “risoluta” la missione “Resolute Support” che ha ormai ottenuto anche il via libera dal parlamento afgano e che impiegherà circa 12mila soldati con compiti di formazione delle forze armate afgane a partire dal 2015. Almeno nel nome della missione, la Nato fa mostra di pragmatismo, sul resto si vedrà. Ma se non è compito di un’alleanza militare far quadrare i conti della politica (quelli militari sono per altro pessimi) per ogni Paese che partecipa la questione politica si impone. Tanto per cominciare con numeri e costi. In attesa di sapere di che morte morire nella continuazione della guerra con altri mezzi, il parlamento italiano per ora i numeri li sa a spanne: 200, 500, 750, 1800 soldati? Una forbice che fa lievitare i costi tra 100mila e almeno mezzo milione di euro. Ma se è l’obiettivo politico quello che più conta, come, su cosa e con che mezzi Roma intende impegnarsi nei prossimi anni (almeno dieci come chiede a Londra la società civile afgana)?
A Bruxelles il ministro Gentiloni ha appena incontrato privatamente Ashraf Ghani e, al termine dell’ultimo vertice dell’Alleanza e alla vigilia della Conferenza di Londra, ha detto di aver ribadito al nuovo presidente l’apprezzamento per il cammino di riforme intrapreso da Kabul e che, dal 2015, la missione italiana cambierà segno: che il sostegno sarà più economico che militare più dunque rivolto alla cooperazione civile che non a quella con la divisa. Se il buon giorno si vede dal mattino la riduzione del contingente sarà il primo vero segnale. Il secondo sarà quello che riguarda i fondi messi a disposizione della cooperazione civile con l’Afghanistan con risorse che potrebbero proprio essere drenate dalla spesa militare come da anni chiede l’associazionismo italiano impegnato in quelle terre. Presto la nuova legge che riguarda le missioni all’estero dovrà tornare in aula e lì si capirà se effettivamente ci sarà una svolta o una semplice spending review.

Il futuro di Assad e della guerra a Daish dopo gli accordi sul nucleare

Di George Samaan. Al-Arabiya (01/12/2014). Traduzione e sintesi di Francesca De Sanctis. Prolungare i negoziati sul nucleare vuol dire prolungare anche le crisi nella regione. I negoziatori intendono tenere separato lo sviluppo del programma iraniano da queste crisi, ma gli avvenimenti nella regione continuano a dimostrare il contrario. La situazione è sospesa: tutto dipende dall’accordo tra l’Iran […]

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Intervista esclusiva a Bashar al-Assad (video)

(Le Parisien). Il settimanale francese Paris Match ha pubblicato gli estratti di un’intervista esclusiva al presidente siriano Bashar al-Assad, che nonostante la guerra civile che imperversa dal 2011 nel suo paese, è sembrato molto calmo e sicuro di sé. Quando il giornalista gli ha chiesto se teme di morire nello stesso modo di Saddam Hussein […]

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Famoso in tutto il mondo, ma ancora anonimo: l’egiziano Keizer e i suoi stencil

Barakabits. Emblema anonimo della sfera pubblica, Keizer è conosciuto per i suoi inconfondibili stencil al Cairo. Lo scorso novembre, il più famoso graffitista egiziano si è imbarcato in un viaggio attraverso l’Europa per rappresentare le sue opere in Olanda, Germania, Italia e Regno Unito. Nonostante il successo ormai globale, Keizer ha scelto ed è riuscito a rimanere […]

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Francia: pronta a rafforzare azione contro Daish

(Agenzie). Il presidente francese Hollande ha detto che la Francia ha intenzione di rafforzare l’azione contro Daish (conosciuto in occidente come ISIS) in Iraq. “Continueremo a fornire appoggio militare in Iraq, vittima di un attacco terroristico su larga scala”, ha detto Hollande durante un incontro con il primo ministro iracheno Haider al-Abadi.  

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Yemen: al-Qaeda diffonde video minacciando di giustiziare un ostaggio

(Agenzie) Al-Qaeda nella Penisola Arabica (AQPA) ha diffuso un video nel quale minaccia di giustiziare un giornalista americano, tale Luke Somers, tenuto in ostaggio dal gruppo da più di un anno dal suo rapimento a Sana’a, capitale dello Yemen, nel settembre 2013. Nel video, Nasser bin Ali al-Ansi, un dirigente AQPA, minaccia di uccidere l’ostaggio da […]

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I cristiani palestinesi inaugurano la stagione delle feste natalizie

Al-Bawaba. I cristiani palestinesi nella città portuale di Giaffa si sono riuniti per festeggiare l’accensione dell’albero di Natale, segnando l’inizio della stagione festiva in Terra Santa. “Questo è l’esempio migliore per tutti i cittadini di Israele di vedere come le persone di tutte le nature religiose possono stare insieme, ebrei, musulmani e cristiani. Spero che […]

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Libano: l’esercito dichiara guerra ai militanti islamisti

(Agenzie) Il comandante dell’esercito libanese, Jean Kahwagi, ha dichiarato guerra aperta ai militanti islamisti sul confine siriano, dopo che 7 soldati sono morti in attacchi recenti. Kahwagi ha indicato che Daish (conosciuto in Occidente come ISIS) e il Fronte al-Nusra sono già stati colpiti da “attacchi preventivi” da parte dell’esercito libanese e ha dichiarato che “ce […]

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Siria: Turchia e USA vicini a intesa su no-fly zone

(Agenzie) Secondo quanto dichiarato dal ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, Turchia e Stati Uniti sarebbero vicini a un’intesa per stabilire una no-fly zone nella Siria del Nord. La dichiarazione è arrivata nel quadro del meeting dei ministri degli Affari Esteri della NATO a Bruxelles. Cavusoglu ha inoltre indicato che il numero di Paesi che voglio una no-fly […]

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In memoria di Radwa Ashour, 1946-2014

La scrittrice egiziana Radwa Ashour, poco nota in Italia, ma molto conosciuta e amata in Egitto e nel mondo arabo, si è spenta qualche giorno fa dopo una lunga malattia. di Marcia L. Qualey su Arabic Literature (in English) – traduzione dall’inglese di Fernanda Fischione Radwa Ashour ha lottato contro il cancro per diversi anni: … Continua a leggere

In memoria di Radwa Ashour, 1946-2014

La scrittrice egiziana Radwa Ashour, poco nota in Italia, ma molto conosciuta e amata in Egitto e nel mondo arabo, si è spenta qualche giorno fa dopo una lunga malattia. di Marcia L. Qualey su Arabic Literature (in English) – traduzione dall’inglese di Fernanda Fischione Radwa Ashour ha lottato contro il cancro per diversi anni: … Continua a leggere