Categoria: Islametro 2

Dissenso e repressione in Bahrein

Manama sempre meno propensa al dialogo con le opposizioni Al-Manama (Russia Today in arabo). Shaykh Ali Salman, il leader dell’associazione al-Wifaq, il principale partito di opposizione sciita messo al bando in Bahrein, si è rifiutato di comparire in …

Pakistan, la vittoria degli islamisti

Il corpo senza vita di un poliziotto, probabilmente sequestrato dagli islamisti radicali durante l’assedio di Faizabad, è stato ritrovato con segni di tortura. E’ solo l’ultimo degli episodi di un blocco stradale durato oltre venti giorni che si è conc…

La parola rohingya

Il papa e la Nobel in una foto tratta dal sitodellaa Radio Vaticana. Il Consiglio cittadinodella città di Oxford ha appena ritirato a Suu Kyi un riconoscimentoRohingya. Alla fine la parola proibita Francesco Bergoglio non la pronuncia. O perlomeno non …

Accordo sui rohingya

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La firma del protocollo in una foto del DailyStar di Dacca

Bangladesh e Myanmar firmano un protocollo per il rientro della minoranza. Ma senza una data. Il controesodo dovrebbe iniziare entro la fine di gennaio

C’è un accordo tra Bangladesh e Myanmar per il rientro dei rohingya scacciati dal Paese delle mille pagode e dell’infinita compassione. C’è un accordo che per ora è un pezzo di carta e che non ha nemmeno una data certa entro la quale dovrebbe ricomporsi l’esodo più massiccio della Storia recente da un Paese non in conflitto.

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Il confine col Bangladesh sul fiume Naf
e gli incendi rilevati dal satellite nel Rakhine

L’accordo è stato firmato ieri mattina nell’ufficio della Nobel Aung San Suu Kyi, sotto pressione da mesi: da quando a fine agosto è iniziato l’esodo forzato che ha catapultato in Bangladesh oltre 600mila rohingya, la minoranza musulmana senza diritti che in Myanmar non ha nemmeno quello di chiamarsi così. I “senza nome”, ammassati in campi che sono in condizioni spaventose – come finalmente si comincia a documentare con una certa costanza – dovrebbero cominciare a rientrare -prevede il protocollo siglato dalla Nobel e dal ministro degli Esteri di Dacca Mahmood Ali – entro due mesi. Per il Bangladesh è una vittoria e ieri la premier Sheikh Hasina ha rinnovato il suo invito a Naypyidaw a far si che i rohingya tornino a casa. Ai 625 mila arrivati da agosto ne vanno infatti aggiunti forse un altro mezzo milione che, nei decenni, hanno scelto la via che passa dal fiume Naf e che porta in Bangladesh.

La decisione del governo birmano, di cui Suu Kyi è il personaggio di spicco, si deve alle pur blande pressioni della comunità internazionale. E quando anche gli Stati Uniti – per bocca del segretario di Stato Rex Tillerson – hanno minacciato sanzioni e utilizzato la parola “pulizia etnica” qualcosa, per altro già nell’aria, dev’essersi mosso (l’ambasciata Usa nel Paese ha anche cancellato i voli ufficiali
nello Stato del Rakhine)

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Tillerson ha preso posizione:
è stata la goccia
che ha fatto traboccare il vaso?

La Nobel aveva annunciato diverso tempo fa la costituzione di una sorta di agenzia ad hoc ed era sempre stata lei a chiamare Kofi Annan mesi prima chiedendogli un rapporto sulla situazione nel Rakhine, l’area dove vivono i rohingya, anche se gli aveva esplicitamente chiesto di non riferirsi a “loro” con quel nome. Ma in tutto ciò l’esodo non ha fatto che ingigantirsi e governo e militari hanno sposato la tesi del terrorismo islamico, accusando l’Arsa – l’organizzazione autonomista islamica responsabile degli attacchi di agosto contro posti di polizia – di essere un gruppo jihadista che vorrebbe fare del Rakhine uno Stato islamico. Poi però le pressioni internazionali, ma soprattutto le reiterate denunce di gruppi della società civile, hanno fatto emergere in tutta la loro violenza la responsabilità sia dei militari sia del governo. Ad appoggiare incondizionatamente Naypyidaw ci sono comunque i potenti vicini – India e Cina – e l’amico lontano, la Russia, che ieri ha criticato le parole di Tillerson. Anche Thailandia e Giappone han lasciato correre mentre Malaysia e Indonesia si sono spesi in diversi modi: la Malaysia ospita 150mila rohingya (anche se non possono aspirare a cariche pubbliche e i loro bambini non hanno accesso che a “scuole speciali”) e ospita una delle sedi di corrispondenza di Rohingya Vision, una tv con sede in Arabia Saudita. La Cina in particolare, assetata di energia e che vuole il Myanmar nella sua nuova Via della seta, è l’amico più fedele: soprattutto dei militari. Propri in questi giorni, è a Pechino in visita ufficiale il generale Min Aung Hlaing, l’uomo forte che controlla da vicino l’operato della Nobel e che invece, da un mese a questa parte, si è visto interdire i suoi viaggi in Europa.

Se l’accordo bangla-birmano funzionerà si saprà dunque a gennaio. Ma la domanda è anche un’altra. Ammesso e non concesso che un rohingya voglia tornare nel suo villaggio magari dato alle fiamme, che situazione troverà ad accoglierlo? Proprio due giorni fa, Amnesty International ha spiegato, dopo un’inchiesta durata due anni, che i rohingya in Myanmar vivono intrappolati «in un sistema vizioso di discriminazione istituzionalizzata sponsorizzata dallo Stato che equivale all’apartheid». I contadini rohingya rischiano dunque di tornare in uno Stato che non solo non li vuole e li considera “immigrati bangladesi”, ma che non gli riconosce cittadinanza, documenti né quindi titoli di proprietà su una terra magari lavorata nella consuetudine di secoli. Forse nel Myanmar c’è chi spera che questo basti a tenerli lontani.

Refugees in Libya Are Being Sold at Slave Auctions

After Italy signed a memorandum with the UN and U.S.-backed government of Libya, known as the Government of National Accord (GNA), in Tripoli to reduce sea migration in February 2017, migrant crossings to Italy from the North African coastline decreased by 87 percent. This seemingly positive result, however, has obscured the fact that refugees intercepted by […]

I Palestinesi di Gaza e Cisgiordania riprendono il cammino in comune

mcc43 Il travagliato percorso dal 2014  alla riunificazione politica Perché è stato possibile riavviare il governo comune nel 2017 I punti chiave dell’accordo globale – Il travagliato percorso dal 2014  verso la riunificazione politica Il primo effettivo passo verso la riunificazione è avvenuto con scarso rilancio mediatico nel 2014. I colloqui fra Hamas e Fatah – […]

Il Governo di Unità della Palestina si riunisce a Gaza

mcc43 Si chiude un decennio di insensate ostilità fra Gaza e la West Bank, fra Hamas e Fatah, fra il governo della Striscia e l’ Autorità Palestinese. Inshallah, è bene aggiungere, perché i Palestinesi hanno davanti a sé un percorso assai difficile e l’aiuto che hanno ottenuto, dall’Egitto, per la riconciliazione non è senza prezzi […]

Gli arabi israeliani, un “popolo invisibile”

Realismo sulla situazione dello Stato di Israele, che solo per abitudine o cecità si continua a pensare come democrazia compiuta, come stato coeso e solido. Disse Gideon Levy che i Palestinesi sono un popolo paziente, ma anche Giobbe, il Paziente per eccellenza, al culmine della sua sofferenza chiese ragione a Dio di tanto inesplicabile patire. […]

Per quelli che… rimandiamoli in Libia

mcc43 Storie per un’Europa più vecchia e gretta quanto più benestante e indifferente. Storie per noi, popolo di santi, poeti e navigatori secondo Benito Mussolini, mentre aggrediva l’Abissinia, e per i Francesi avvolti nella grandeur della Liberté Egalité Fraternitè del continuato saccheggio dell’Africa… Gebreel ha 28-anni, è nato sulle Montagne di Nuba in Sudan, dove il padre fu ucciso in un […]

Serraj e Haftar da Macron: una farsa, non un summit

mcc43  Questo articolo di  Times of Malta intitolato “A summit pantomine” riassume il ristagno della situazione in Libia, a fronte delle impressioni indotte dai media circa una situazione in via di evoluzione costruttiva. I rapporti fra i vari attori politici sono congelati al deprecato accordo del 2015 a Skhirat. Vedere La Libia e i giochi di […]

Non è stato inutile, lottare per Charlie Gard

Va bene, alla fine Charlie Gard lo hanno soppresso – nel suo «best interest», naturalmente – come volevano fin dall’inizio, avendo impedito al suo babbo e alla sua mamma di fare tutto quello che potevano (e che non era irragionevole) per cercare una sia pur improbabilissima cura. Ma le cose non sono andate come volevano […]

I cultori dello scarto, ma designato come compassione

mcc43 da La cultura dello scarto Non è la prima e purtroppo non sarà neppure l’ultima, ma certamente è una triste vicenda quella del piccolo Charlie Gard. Vicenda complessa in cui si sono sovrapposti aspetti di varia natura, da quello scientifico a quello affettivo, e forse proprio per questo emblematica di un tempo come il nostro […]

Il Vicolo cieco, Al Aqsa

mcc43 Questo articolo del blog L’altra Israele espone con grande chiarezza i fatti della crisi di Al Aqsa. Mi preme evidenziare l’incipit del racconto degli eventi: “Un paio di settimane fa un terzetto di arabi israeliani compie un attentato in prossimità della porta dei leoni, uno degli ingressi che porta alla spianata dove sorge la moschea […]

Fuoco e cenere, ma il Vesuvio non è il colpevole

mcc43 Il 5 luglio 2017 il Ministero degli Interni, Direzione regionale dei Vigili del Fuoco, ha inviato un fonogramma ai sindacati di categoria:  «Si comunica che la Regione Campania, più volte sollecitata, ha rappresentato la propria indisponibilità alla stipula di una convenzione che preveda il coinvolgimento dei Vigili del Fuoco nelle attività di lotta attiva […]

Non c’è accanimento ove non c’è terapia: Charlie Gard

mcc43 Chi ha per primo lanciato il “basta con l’accanimento terapeutico” forse non sapeva che perché esista un troppo, deve prima esserci qualcosa. Per la malattia di Charlie Gard: sindrome da deplezione del DNA mitocondriale encefalomiopatica (MDDS) non c’erano e non ci sono terapie che i medici del Great Ormond Street Hospital for Children abbiano […]

Israele: checkpoint 1967

mcc43 La Guerra dei Sei Giorni del 1967 determinò uno stacco nella percezione che gli Israeliani avevano di sé, dello stato, della tradizione religiosa. L’argomento era stato affrontato qui attraverso le parole dello scrittore Benjamin Tammuz. Ora aggiungiamo un estratto dall’articolo Una strada senza uscita sulle “conseguenze che ancora oggi influenzano in maniera determinante tutta la società […]

Saif Gheddafi varie volte liberato. Era realmente “prigioniero”?

mcc43 La “cattura” del delfino di Muhammar Gheddafi nel novembre 2011, suscitava molte domande. Le ricostruzioni erano contrastanti e la versione accolta dalla maggior parte dei media – secondo la quale era stato catturato grazie al tradimento della guida del convoglio presso Oubari nel sud della Libia, caricato su un aereo e consegnato alla città […]

Guerra di troni. Non più passi di danza fra Sauditi e Qatar

mcc43 Lo scorso dicembre Re Salman dell’Arabia Saudita era in visita a Doha, lo si vide danzare gongolante sul palco accanto a Tamim bin Hamad al-Thani, Emiro del Qatar. Cinque mesi dopo, esattamente il 5 giugno 2017, con una mossa che sembra improvvisa ma non lo è, quello sfoggio d’amichevole allegria si trasforma in veemente accusa […]

La Detenzione Amministrativa: Israele, Palestinesi e Convenzione di Ginevra

mcc43 La Detenzione Amministrativa è una limitazione della libertà personale che si differenzia dall’arresto per natura e per applicazione secondo il dettato della Convenzione di Ginevra per la protezione dei civili in tempo di guerra o occupazione territoriale (1949). Gli stessi principi sono ribaditi nel “Patto Internazionale relativo ai diritti civili e politici” (1966). Misura […]

Odissea dei profughi dalla Siria

mcc43 Immaginate di vivere a Raqqa, la “capitale” di quello che voleva essere lo Stato Islamico di Al Baghdadi: ISIS o Daesh, come preferite. Laggiù si stanno preparando all’assedio finale, fortificano la città, scavano una rete di bunker sotterranei, tutto viene razionato o manca del tutto. Voi cosa decidete di fare? 1) Decidete di restare  Allora […]

Prigione Al Jalame, Israele: minorenni palestinesi in isolamento

mcc43 “Ci costringi ad arrestare tuo padre e tua madre; cerca di capire che io ho lo Stato d’Israele dietro di me, mentre dietro di te non c’è niente” Secondo l’ultima comunicazione ufficiale, agosto 2016, del Servizio Carcerario Israeliano (IPS), Israele ha in detenzione 350 minori Palestinesi; i dati per anno sono visibili nell’articolo dell’organizzazione […]

Prigioni d’Israele: diritti negati e sciopero della fame

mcc43 E’ in corso dal 17 aprile lo sciopero della fame dei prigionieri Palestinesi in Israele. Le ragioni dello sciopero sono state annunciate da Marwan Barghouti in un articolo pubblicato dal NYT e  tradotto in questo blog. E’ una protesta non violenta, ma passa quasi inosservata ai media, lasciata alle organizzazioni pro-diritti umani. B’Tselem, The Israeli Information […]

Egitto: Islam e Cristianesimo in dialogo alla moschea Al Azhar

mcc43 Incontro interconfessionale come opportunità di lenire ferite storiche e moderare tensioni nella società egiziana. Per gli avversari del dialogo diretto e per la politica che interferisce nella religione, un un’occasione per criticare l’ateneo Al Azhar. Numerose le intenzioni di Papa Bergoglio per la sua visita in Egitto, come somma autorità del Cattolicesimo e come […]

Paese che vai, accuse di brogli che trovi: ora tocca alla Turchia

mcc43 Prima della consultazione è un brontolio, a urne chiuse un tuono che sale dalle file dei perdenti negli articoli dei giornali e nei post dei social media con accuse di irregolarità, frodi, brogli. Il caso più eclatante fu il ballottaggio delle elezioni presidenziali in Austria.   In  maggio 2016 vince Alexander Van Der Bellen; il […]

Tre ragazze palestinesi di Tel Aviv: In between

mcc43 Capita di fidarsi della critica positiva e del titolo di un film. Leggendo che l’opera prima “Libere disobbedienti innamorate”della regista palestinese Maysaloun Hamoudi narra di tre ragazze arabo-israeliane di Tel Aviv le mie aspettative sono schizzate in alto. I Palestinesi cittadini dello stato di Israele sono un argomento negletto. Come vivono l’estraneità che loro attribuisce lo “stato […]

Turchia: demistificazione di cinque miti della disinformazione

mcc43 Steven A. Cook Council on Foreign Relations  Washington Post Five myths about Turkey No, its president isn’t a dictator, and the country isn’t secular. Cinque stereotipi sulla Turchia No, il presidente non è un dittatore e il paese non è laico La Turchia è stata a lungo un importante alleato dell’Occidente, ma, nonostante tutti […]

Le leggi crudeli, parte terza: Israele e attivisti israeliani per i diritti

mcc43 “Non puoi far pace con il nemico se non sei giusto con i tuoi cittadini.” L’informazione italiana si occupa diffusamente della politica estera di Israele, talvolta dei rapporti con l’Autorità Palestinese, ma trascura del tutto le narrazioni circa gli avvenimenti sociali, le proteste e le tensioni. Gli articoli pubblicati in precedenza hanno avuto per […]

Elezioni Olanda numeri vs opinioni

mcc43 “Ma la realtà è che gli olandesi hanno respinto la politica economica della coalizione, l’hanno sanzionata, di conseguenza significa che il paese non sta così bene come suggerirebbe un tasso di crescita gonfiato dalle ri-esportazioni  [*nota] da Rotterdam e dagli effetti relativi alle agevolazioni fiscali per le multinazionali.” Questa l’estrema sintesi di La Tribune dello […]

Scorribande dei Corsari Barbareschi in Liguria

mcc43 La Guerra di Corsa differiva dalla pirateria poiché quest’ultima era, e tuttora è in alcuni mari, esercitata per conto proprio, mentre le navi corsare inalberavano la bandiera di un sovrano. Le coste della Liguria per secoli furono assaltate dai Corsari Barbareschi che combattevano per l’Impero Ottomano. Gli effetti concreti delle spedizioni di questi corsari, […]

Elezioni in Palestina: progetto o miraggio con il governo di Al-Sinwar in Gaza?

mcc43 Il 6 febbraio l’Autorità Palestinese ha annunciato di aver indetto per il 13 maggio le elezioni municipali per Cisgiordania, Gaza, Gerusalemme est. Già le elezioni di ottobre dovevano portare al voto la generalità dei Palestinesi, ma erano state “fermate” dalla Corte Suprema Palestinese a seguito delle eccezioni sollevate da Hamas contro i candidati di […]

Bambini di Palestina processati dal tribunale militare di Israele

mcc43 Sarah Champion è deputato laburista alla Camera dei Comuni e Ministro-ombra per le pari opportunità. Si è recata in Cisgiordania per assistere a una delle più gravi e continuate violazioni dei diritti umani: il processo di bambini palestinesi presso il Tribunale militare di Israele. Quello che ha visto lo ha raccontato nell’articolo, qui di […]

Libano, Palestinesi e … blogger

mcc43 Sebbene travolti dall’invadenza dei social media, i blog continuano a svolgere un’efficace funzione, differente dall’informazione ufficiale e dalla superficialità dei social media. In questo blog PALESTINA spicca nella nuvola delle Tag rivelando la priorità data alle vicende di quella parte del mondo, e la collaborazione fra blogger può diventare intensa solidarietà virtuale per coloro che […]

Giulietta Capuleti da Verona: la confidente degli innamorati

mcc43 Scrivere a chi non esiste e ricevere risposta… Giulietta, simbolo dell’amore contrastato o impossibile, richiama folle di turisti a commuoversi sotto il suo balcone. Alcuni lasciano lì una missiva, ancor di più sono quelli che, da ogni parte del mondo, prendono carta e penna per raccontare del loro amore, delle speranze o dell’infelicità che […]

Libera-mente: cosa ho imparato

Sin da bambino i miei genitori e le persone che hanno contribuito alla mia formazione mi hanno fatto capire che bisogna sempre trarre insegnamento dalle esperienze della vita. Sì, lo so, suona alquanto banale e retorico. Però non posso trattenermi dal cercare… Continue Reading →

Il 25° Emendamento della Costituzione e l’inquilino della Casa Bianca

mcc43 La Costituzione degli Stati Uniti si adegua via via con l’aggiunta di Emendamenti. Inizialmente per la Vicepresidenza non era fissata una funzione esecutiva, né codificata – in caso di morte o di impossibilità ad operare del Presidente – la successione del Vicepresidente. Questo passaggio si verificò per la prima volta nel 1841, quando John […]

Donald Trump a vele spiegate verso l’impeachment?

mcc43 Allan Lichtman non sbaglia il pronostico delle elezioni presidenziali fin dal 1984. Segue un suo metodo, forse arricchito dall’esperienza di una candidatura al Senato nel 2005 andata male. Durante la campagna elettorale aveva previsto, in controtendenza alle aspettative e ai sondaggi, il successo di Donald Trump. Aveva aggiunto, però, un secondo pronostico: l’impeachment.   […]

Totò e la rappresentazione dell’Oriente

Il saggio di Edward Said intitolato “Orientalismo” risulta ancora oggi, nonostante i suoi limiti ed i suoi anni, estremamente attuale. La connotazione mistificatoria e stereotipata del concetto di “Oriente” enucleata da Said ha trovato esempi estremamente rappresentativi nel cinema italiano del ‘900…. Continue Reading →

Maktub blog in WordPress e gli strani numeri del 2016

mcc43 Nessuna statistica di fine 2016 dai Folletti di WordPress. Chissà perché. Allora provvedo per conto mio, poiché c’è un dato che mi preme sottolineare. La statistica è presto fatta: 51 articoli pubblicati nel 2016, meno dei 58 del 2015, totale visualizzazioni 32.000, non molto dissimile dai 33.000 dell’anno precedente. Proprio il numero delle visualizzazioni dà […]

Come l’Occidente ha inventato l’Islam nemico

mcc43 di Raniero La Valle Cominciò a Costantinopoli. La guerra alla Libia, o in Libia, o per la Libia, sembra che stia nel destino dell’Italia. Forse quando nella Costituzione all’art. 11 l’Italia ripudiò la guerra, si dimenticò di ripudiare anche quella con la Libia. Fatto sta che l’Italia nel 2011 ha partecipato alla guerra messa […]

L’Onu e la lezione che Israele rifiuta di apprendere

mcc43 Nel  rispetto dell’Articolo 2 della Carta delle Nazioni Unite, il Consiglio di Sicurezza 1. afferma che l’adempimento dei principi della Carta richiede l’instaurazione di una pace giusta e duratura in Medio Oriente, che dovrebbe comprendere l’applicazione di entrambi i seguenti principi: (I) ritiro delle forze armate di Israele dai territori occupati nel recente conflitto. […]

L’Onu e la lezione che Israele rifiuta di apprendere

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Egitto: terrorismo di stato?

mcc43 Domenica 11 dicembre un’esplosione all’ingresso della chiesa di san Pietro, adiacente la Cattedrale di San Marco al Cairo, ha ucciso 24 persone e ne ha ferite 49.  E’ l’attentato più denso di incognite, sugli autori e per le conseguenze future, dentro un’escalation di attacchi. . Dalla pagina Facebook di Unheard Egypt “Quando Mubarak era […]

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Il 7° Congresso di Fatah: svolgimento, conclusioni e discorso di Mahmoud Abbas

mcc43 Il 7° Congresso di Fatah si è chiuso il 3 dicembre. Ricostruzione dei lavori e conclusioni. Punti principali: -Obiettivi del 7° Congresso -Composizione dell’Assemblea, polemiche -Mahmoud Abbas: reincarico e discorso (Balfour, Oslo, Israele, Hamas, Trump) -Elezione  Comitato Centrale e Consiglio Rivoluzionario -Chiusura e commenti Sul percorso preparatorio del 7° Congresso vedere:   Palestina prepara […]

Il 7° Congresso di Fatah: svolgimento, conclusioni e discorso di Mahmoud Abbas

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Volontario fra i Bambara del Mali

mcc43 Google+ In Africa si va per varie ragioni, c’è il turista dell’elegante resort e il dipendente di aziende straniere, c’è il mercenario combattente e il bodygard del magnate, come si è visto in altra occasione. Altri, invece, raggiungono il continente con il solo scopo di portare aiuto. Sono volontari che talvolta ritornano anno dopo anno.  […]

Volontario fra i Bambara del Mali

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In Israele non esiste status di rifugiato. Gli immigrati sono classificati “infiltrati”

mcc43 da International Business Time   di Andrea Spinelli Barrile Immigrazione: il modello israeliano di rimpatri e reinsediamenti produce solo disperazione “” È ad esempio la storia, raccontata da Al-Jazeera, di Musgun Gebar: quattro anni fa è partito dall’Eritrea ed ha attraversato, a piedi, il deserto del Sahara e l’altopiano del Sinai, prima di arrivare in Israele. […]

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Sette anni dopo

L’aereo si trova sopra il nord del Canada. Mi sta portando in California per un po’ di ferie. Ed è lì, in mezzo alle mail che mi sono inviato con i link agli articoli da leggere, che inizio a pensare a Falafel Cafè. Ai suoi sette anni, il 12 novembre scorso. Agli esordi durante il […]

Sette anni dopo

L’aereo si trova sopra il nord del Canada. Mi sta portando in California per un po’ di ferie. Ed è lì, in mezzo alle mail che mi sono inviato con i link agli articoli da leggere, che inizio a pensare a Falafel Cafè. Ai suoi sette anni, il 12 novembre scorso. Agli esordi durante il […]

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L’aereo si trova sopra il nord del Canada. Mi sta portando in California per un po’ di ferie. Ed è lì, in mezzo alle mail che mi sono inviato con i link agli articoli da leggere, che inizio a pensare a Falafel Cafè. Ai suoi sette anni, il 12 novembre scorso. Agli esordi durante il […]

Poveri in Egitto, fra Al Sisi e il Fondo Monetario

mcc43 Il giorno 11.11 piazza Tahrir era popolata solo di blindati e poliziotti. Ci chiedevamo alla vigilia della manifestazione del Movimento dei Poveri, Haraket Ghabala, “Si tratta di una velleità? Di una trappola?” Ora la domanda è: in che modo si è arrivati al fallimento della protesta? “In 6 ore le forze di sicurezza possono  essere inviate […]

Poveri in Egitto, fra Al Sisi e il Fondo Monetario

mcc43 Il giorno 11.11 piazza Tahrir era popolata solo di blindati e poliziotti. Ci chiedevamo alla vigilia della manifestazione del Movimento dei Poveri, Haraket Ghabala, “Si tratta di una velleità? Di una trappola?” Ora la domanda è: in che modo si è arrivati al fallimento della protesta? “In 6 ore le forze di sicurezza possono  essere inviate […]

Poveri in Egitto, fra Al Sisi e il Fondo Monetario

mcc43 Il giorno 11.11 piazza Tahrir era popolata solo di blindati e poliziotti. Ci chiedevamo alla vigilia della manifestazione del Movimento dei Poveri, Haraket Ghabala, “Si tratta di una velleità? Di una trappola?” Ora la domanda è: in che modo si è arrivati al fallimento della protesta? “In 6 ore le forze di sicurezza possono  essere inviate […]

Poveri in Egitto, fra Al Sisi e il Fondo Monetario

mcc43 Il giorno 11.11 piazza Tahrir era popolata solo di blindati e poliziotti. Ci chiedevamo alla vigilia della manifestazione del Movimento dei Poveri, Haraket Ghabala, “Si tratta di una velleità? Di una trappola?” Ora la domanda è: in che modo si è arrivati al fallimento della protesta? “In 6 ore le forze di sicurezza possono  essere inviate […]

Poveri in Egitto, fra Al Sisi e il Fondo Monetario

mcc43 Il giorno 11.11 piazza Tahrir era popolata solo di blindati e poliziotti. Ci chiedevamo alla vigilia della manifestazione del Movimento dei Poveri, Haraket Ghabala, “Si tratta di una velleità? Di una trappola?” Ora la domanda è: in che modo si è arrivati al fallimento della protesta? “In 6 ore le forze di sicurezza possono  essere inviate […]

Poveri in Egitto, fra Al Sisi e il Fondo Monetario

mcc43 Il giorno 11.11 piazza Tahrir era popolata solo di blindati e poliziotti. Ci chiedevamo alla vigilia della manifestazione del Movimento dei Poveri, Haraket Ghabala, “Si tratta di una velleità? Di una trappola?” Ora la domanda è: in che modo si è arrivati al fallimento della protesta? “In 6 ore le forze di sicurezza possono  essere inviate […]

Poveri in Egitto, fra Al Sisi e il Fondo Monetario

mcc43 Il giorno 11.11 piazza Tahrir era popolata solo di blindati e poliziotti. Ci chiedevamo alla vigilia della manifestazione del Movimento dei Poveri, Haraket Ghabala, “Si tratta di una velleità? Di una trappola?” Ora la domanda è: in che modo si è arrivati al fallimento della protesta? “In 6 ore le forze di sicurezza possono  essere inviate […]

Palestina prepara il settimo Congresso di FATAH

mcc43 Fatah, il partito che guida l’Autorità Palestinese, va verso il Congresso del 29 novembre, dal quale uscirà una nuova composizione del Comitato Centrale e la designazione del successore di Mahmoud Abbas. Più che in altri contesti, la scelta del leader palestinese attiene non tanto alle qualità personali quanto ai rapporti di forza fra correnti […]

Palestina prepara il settimo Congresso di FATAH

mcc43 Fatah, il partito che guida l’Autorità Palestinese, va verso il Congresso del 29 novembre, dal quale uscirà una nuova composizione del Comitato Centrale e la designazione del successore di Mahmoud Abbas. Più che in altri contesti, la scelta del leader palestinese attiene non tanto alle qualità personali quanto ai rapporti di forza fra correnti […]

Palestina prepara il settimo Congresso di FATAH

mcc43 Fatah, il partito che guida l’Autorità Palestinese, va verso il Congresso del 29 novembre, dal quale uscirà una nuova composizione del Comitato Centrale e la designazione del successore di Mahmoud Abbas. Più che in altri contesti, la scelta del leader palestinese attiene non tanto alle qualità personali quanto ai rapporti di forza fra correnti […]

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Il Movimento dei Poveri in Egitto: l’11.11 di Haraket Ghalaba

mcc43 Si espande nei social media l’appello di “Haraket Ghalaba”, il Movimento dei Poveri, che chiama gli Egiziani a una grande sollevazione il giorno 11 novembre. Nel 2011 si disse che la rivoluzione contro Mubarak era stata preparata in Facebook, ora in Facebook si fa conoscere Haraket Ghalaba: è possibile il medesimo scenario? Si tratta di una velleità […]

Il Movimento dei Poveri in Egitto: l’11.11 di Haraket Ghalaba

mcc43 Si espande nei social media l’appello di “Haraket Ghalaba”, il Movimento dei Poveri, che chiama gli Egiziani a una grande sollevazione il giorno 11 novembre. Nel 2011 si disse che la rivoluzione contro Mubarak era stata preparata in Facebook, ora in Facebook si fa conoscere Haraket Ghalaba: è possibile il medesimo scenario? Si tratta di una velleità […]

Il Movimento dei Poveri in Egitto: l’11.11 di Haraket Ghalaba

mcc43 Si espande nei social media l’appello di “Haraket Ghalaba”, il Movimento dei Poveri, che chiama gli Egiziani a una grande sollevazione il giorno 11 novembre. Nel 2011 si disse che la rivoluzione contro Mubarak era stata preparata in Facebook, ora in Facebook si fa conoscere Haraket Ghalaba: è possibile il medesimo scenario? Si tratta di una velleità […]

Il Movimento dei Poveri in Egitto: l’11.11 di Haraket Ghalaba

mcc43 Si espande nei social media l’appello di “Haraket Ghalaba”, il Movimento dei Poveri, che chiama gli Egiziani a una grande sollevazione il giorno 11 novembre. Nel 2011 si disse che la rivoluzione contro Mubarak era stata preparata in Facebook, ora in Facebook si fa conoscere Haraket Ghalaba: è possibile il medesimo scenario? Si tratta di una velleità […]

Il Movimento dei Poveri in Egitto: l’11.11 di Haraket Ghalaba

mcc43 Si espande nei social media l’appello di “Haraket Ghalaba”, il Movimento dei Poveri, che chiama gli Egiziani a una grande sollevazione il giorno 11 novembre. Nel 2011 si disse che la rivoluzione contro Mubarak era stata preparata in Facebook, ora in Facebook si fa conoscere Haraket Ghalaba: è possibile il medesimo scenario? Si tratta di una velleità […]

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In Libano la partita presidenziale finisce con Teheran 1 e Ryad quasi 0

mcc43 L’elezione a Presidente di Michel Aoun suggerisce che dal braccio di ferro delle capitali che contano in Libano: Teheran, via Hezbollah, e Ryad, via Hariri, quest’ultima esce sconfitta. Presumibilmente scontenti la Francia, che puntava su Samir Geagea, e gli Usa, che annoverano Saad Hariri fra i loro fedelissimi. Scrivevamo  a maggio 2014 nell’articolo Libano: le difficili […]

In Libano la partita presidenziale finisce con Teheran 1 e Ryad quasi 0

mcc43 L’elezione a Presidente di Michel Aoun suggerisce che dal braccio di ferro delle capitali che contano in Libano: Teheran, via Hezbollah, e Ryad, via Hariri, quest’ultima esce sconfitta. Presumibilmente scontenti la Francia, che puntava su Samir Geagea, e gli Usa, che annoverano Saad Hariri fra i loro fedelissimi. Scrivevamo  a maggio 2014 nell’articolo Libano: le difficili […]

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Nella tragedia e fra i misteri di Lockerbie, anche l’umana solidarietà

mcc43 Volo PanAm 103 precipitato a Lockerbie: tragedia, complotto, fallimento della Giustizia, ma anche aspetti di umana solidarietà sconosciuti alle cronache. La notte del 21 dicembre 1988, una bomba esplose a bordo del volo Pan Am 103 diretto a New York, mandando in pezzi il velivolo. Il relitto precipitò sugli abitanti addormentati della cittadina scozzese […]

Nella tragedia e fra i misteri di Lockerbie, anche l’umana solidarietà

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Libia oggi: molti poteri, nessun potere centrale

mcc43 Che il governo “di accordo nazionale”, varato il 17 dicembre dell’anno scorso in Marocco, fosse per l’insieme dei libici una creatura aliena, imposta dall’estero attraverso l’Onu, era chiaro. L’articolo “Libia: i giochi di prestigio dell’Onu”  illustrava tutte le riserve dei rappresentanti libici, costretti a firmare il documento che lo istituiva. Le Istituzioni in divenire/ I […]

Libia oggi: molti poteri, nessun potere centrale

mcc43 Che il governo “di accordo nazionale”, varato il 17 dicembre dell’anno scorso in Marocco, fosse per l’insieme dei libici una creatura aliena, imposta dall’estero attraverso l’Onu, era chiaro. L’articolo “Libia: i giochi di prestigio dell’Onu”  illustrava tutte le riserve dei rappresentanti libici, costretti a firmare il documento che lo istituiva. Le Istituzioni in divenire/ I […]

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Libia oggi: molti poteri, nessun potere centrale

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Il terrorismo e l’informazione in Israele a tempi del «gag order»

C’è lui, l’aggressore, che arriva dalla Cisgiordania. Ci sono loro, le vittime (tra morti e feriti), israeliane. C’è la dinamica. Ci sono i fermi. L’inchiesta. Il solito codazzo di polemiche, politiche e militari. Poi c’è l’informazione. Che quando ha il marchio di cronisti come quelli di Haaretz e Yedioth Ahronoth, Maariv e Jerusalem Post, Canale […]

Il terrorismo e l’informazione in Israele ai tempi del «gag order»

C’è lui, l’aggressore, che arriva dalla Cisgiordania. Ci sono loro, le vittime (tra morti e feriti), israeliane. C’è la dinamica. Ci sono i fermi. L’inchiesta. Il solito codazzo di polemiche, politiche e militari. Poi c’è l’informazione. Che quando ha il marchio di cronisti come quelli di Haaretz e Yedioth Ahronoth, Maariv e Jerusalem Post, Canale […]

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C’è lui, l’aggressore, che arriva dalla Cisgiordania. Ci sono loro, le vittime (tra morti e feriti), israeliane. C’è la dinamica. Ci sono i fermi. L’inchiesta. Il solito codazzo di polemiche, politiche e militari. Poi c’è l’informazione. Che quando ha il marchio di cronisti come quelli di Haaretz e Yedioth Ahronoth, Maariv e Jerusalem Post, Canale […]

Il terrorismo e l’informazione in Israele ai tempi del «gag order»

C’è lui, l’aggressore, che arriva dalla Cisgiordania. Ci sono loro, le vittime (tra morti e feriti), israeliane. C’è la dinamica. Ci sono i fermi. L’inchiesta. Il solito codazzo di polemiche, politiche e militari. Poi c’è l’informazione. Che quando ha il marchio di cronisti come quelli di Haaretz e Yedioth Ahronoth, Maariv e Jerusalem Post, Canale […]

Il terrorismo e l’informazione in Israele ai tempi del «gag order»

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Vocidallestero » Immigrazione e capitale

Maximilian Forte, antropologo italo-canadese, analizza impietosamente la svolta storica cui stiamo assistendo: la scomparsa della sinistra dal panorama del futuro. L’articolo completo #daleggere in Voci dall’estero […]‘Se non credete che l’immigrazione sia usata dai datori di lavoro per ridurre gli standard di vita e di lavoro negli Stati Uniti, allora potete andare a lavorare in […]

Vocidallestero » Immigrazione e capitale

Maximilian Forte, antropologo italo-canadese, analizza impietosamente la svolta storica cui stiamo assistendo: la scomparsa della sinistra dal panorama del futuro. L’articolo completo #daleggere in Voci dall’estero […]‘Se non credete che l’immigrazione sia usata dai datori di lavoro per ridurre gli standard di vita e di lavoro negli Stati Uniti, allora potete andare a lavorare in […]

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Vocidallestero » Immigrazione e capitale

Maximilian Forte, antropologo italo-canadese, analizza impietosamente la svolta storica cui stiamo assistendo: la scomparsa della sinistra dal panorama del futuro. L’articolo completo #daleggere in Voci dall’estero […]‘Se non credete che l’immigrazione sia usata dai datori di lavoro per ridurre gli standard di vita e di lavoro negli Stati Uniti, allora potete andare a lavorare in […]

Volevano lasciare l’Egitto…

mcc43 Mi racconta un amico egiziano e sento dalla sua voce la pietà e tanta rabbia. . Si sono imbarcati su una barca da pesca, piccola di quelle che possono portare solo l’equipaggio e nella cella della stiva il pescato del giorno. Erano tanti, forse 250 e arrivavano al peschereccio ancorato al largo su dei […]

Volevano lasciare l’Egitto…

mcc43 Mi racconta un amico egiziano e sento dalla sua voce la pietà e tanta rabbia. . Si sono imbarcati su una barca da pesca, piccola di quelle che possono portare solo l’equipaggio e nella cella della stiva il pescato del giorno. Erano tanti, forse 250 e arrivavano al peschereccio ancorato al largo su dei […]

Volevano lasciare l’Egitto…

mcc43 Mi racconta un amico egiziano e sento dalla sua voce la pietà e tanta rabbia. . Si sono imbarcati su una barca da pesca, piccola di quelle che possono portare solo l’equipaggio e nella cella della stiva il pescato del giorno. Erano tanti, forse 250 e arrivavano al peschereccio ancorato al largo su dei […]

Islam: 100 Ulema a Grozny per servire Putin

mcc43 Se erano 100 o 200 non si sa,  ma questi studiosi dell’Islam si sono riuniti in concilio nella Federazione Russa. La lista completa dei paesi partecipanti non è stata pubblicata, la Fatwa finale è scritta in lingua russa e, nel sito islamnews.ru, compare come una serie di immagini, impossibili da sottoporre al traduttore automatico. I pochi […]

Islam: 100 Ulema a Grozny per servire Putin

mcc43 Se erano 100 o 200 non si sa,  ma questi studiosi dell’Islam si sono riuniti in concilio nella Federazione Russa. La lista completa dei paesi partecipanti non è stata pubblicata, la Fatwa finale è scritta in lingua russa e, nel sito islamnews.ru, compare come una serie di immagini, impossibili da sottoporre al traduttore automatico. I pochi […]

Islam: 100 Ulema a Grozny per servire Putin

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Palestina: The day after

mcc43 Il giorno 7 settembre nell’articolo Caldo Autunno in Palestina: elezioni e prospettive di dialogo con Israele esponevamo possibilità e difficoltà riguardo alle prime elezioni congiunte dei Palestinesi e all’iniziativa di Putin per un confronto diretto Mahmud Abbas – Netanyahu. Nel giro di 24 ore: elezioni sfumate e negoziati sabotati da Israele.   Le elezioni rimandate Il […]

Palestina: The day after

mcc43 Il giorno 7 settembre nell’articolo Caldo Autunno in Palestina: elezioni e prospettive di dialogo con Israele esponevamo possibilità e difficoltà riguardo alle prime elezioni congiunte dei Palestinesi e all’iniziativa di Putin per un confronto diretto Mahmud Abbas – Netanyahu. Nel giro di 24 ore: elezioni sfumate e negoziati sabotati da Israele. Le elezioni rimandate Il giorno […]

Una bambola di carta nell’inferno della guerra di Cecenia

mcc43 “C’era una bambina, stringeva una bambola di carta, qualcosa che qualcuno aveva fatto per lei. Il mio amico gli chiede cosa fosse. Lei la solleva per farcela vedere, ma la bambola le sfugge di mano e si infila dentro un buco dove la strada bombardata sprofonda nella fogna. Lui si mette in ginocchio, si sporge più […]

Caldo Autunno in Palestina: Elezioni e prospettiva di negoziati con Israele

mcc43 ANNO: Tre tentativi di ripresa del dialogo fra Israeliani e Palestinesi. AUTUNNO: Palestinesi al voto amministrativo in Gaza, West Bank, Gerusalemme. Possibile incontro di Mahmoud Abbas e Benjamin Netanyahu, convocati da Vladimir Putin.   *** Ripresa del dialogo Palestinesi e Israeliani Palestinesi e Israeliani non siedono a un tavolo di trattative per la pace dal […]

Le Mamme dell’Egitto e il “latte dell’esercito”

mcc43 “Non stiamo parlando di pomodori o di bibite, è il cibo dei nostri bambini”  gridano le madri ai poliziotti in assetto antisommossa, schierati a difesa dell’azienda statale Egyptian Pharmaceutical Trading Company. Già da qualche settimana risultava difficile reperire alcuni tipi di medicinali, ma quando la penuria ha colpito il  latte in polvere destinato ai […]

Palestinesi di Deheisheh e Capitan Nidal, lo spaccaginocchia

mcc43 Questa immagine del campo Profughi di Deheisheh, o Duheisha, mostra un ambiente non diverso da quello di un nostro paesino in un pomeriggio estivo, ma è ingannevole. Il campo si estende per molto meno di un km² (0,33) e ci vivono 15.000 Palestinesi, di cui un terzo è senza lavoro. A conti fatti una densità di 45.000 […]

Iraq multietnico: i Turkmeni e gli altri dopo la cacciata dell’Isis da Mosul

mcc43 Negli ultimi due anni in Iraq i Peshmerga curdi, l’esercito iracheno, le milizie sciite e alcune formazioni sunnite combattono l’Isis. Divergenti obiettivi e annosi conflitti fra queste forze vengono lasciati in sottofondo. Come già osservato a proposito di Raqqa in Siria (link), quando la liberazione di Mosul sarà avvenuta tutto tornerà a galla, complicato […]

Fondamentalismo Islamico, la spiegazione dello studioso

mcc43 Intervista a Massimo Campanini,  arabista, orientalista e storico fra i più stimati. Si occupa di filosofia islamica medioevale e contemporanea,  di storia del Medio Oriente e nell’ambito del pensiero filosofico si occupa di pensiero politico. L’intervista affronta il tema del fondamentalismo nell’ Islam, del quale, nella maggior parte dei casi, le persone sanno solo […]

I pubblicitari conoscono solamente gli uomini scemi?

mcc43 La pubblicità è uno strumento, è nata con l’industria e la sua necessità, ignorata dall’ artigianato, di entrare in contatto con gli acquirenti. Più che lecito, utile ad entrambe le parti, se c’è informazione corretta e buon gusto. Lo strumento, però, ha conquistato vita propria, è diventato esso pure industria e ha iniziato a vendere […]

Centrifugare le Religioni per paura del Califfo…

mcc43 Per chi si attiene alla religiosità naturale in ogni angolo del mondo c’è la Divinità e ogni gesto compiuto, ogni parola proferita è alla sua presenza e sotto il suo giudizio, ma se si vuole riconoscersi in una religione rivelata ed esserne testimoni occorre rispettarne i principi anche nei momenti in cui lo spirito del […]

Cacciare Isis da Raqqa: complicazioni e conseguenze

mcc43 Le complicazioni religiose e etniche dell’attacco a Raqqa. L’incognita del successivo sfaldamento delle coalizioni anti-Isis in Siria. Le restanti risorse del Califfo. Chi presiederà la città “liberata” ? La coalizione delle Forze democratiche siriane (SDF) ha lanciato due mesi or sono la campagna per la conquista Raqqa, la città considerata capitale dello Stato Islamico. […]

Islam e noi : Riconoscere la pluralità per fermare la paura

mcc43 Estratto da  [ANALISI] Perchè l’Islam non è il nemico. Riconoscere la pluralità per fermare la paura. di Marco Arnaboldi – Esperto di Relazioni Internazionali e ricercatore sull’ Islam politico Estratto: […] Esistono gruppi armati e idee armate. Fra le seconde è la finzione jihadista di negare l’esistenza di pluralismo nel Medio Oriente, di (ri-)attivare […]

Islam e noi : Riconoscere la pluralità per fermare la paura

mcc43 Estratto da  [ANALISI] Perchè l’Islam non è il nemico. Riconoscere la pluralità per fermare la paura. di Marco Arnaboldi – Esperto di Relazioni Internazionali e ricercatore sull’ Islam politico Estratto: […] Esistono gruppi armati e idee armate. Fra le seconde è la finzione jihadista di negare l’esistenza di pluralismo nel Medio Oriente, di (ri-)attivare […]

Islam e noi : Riconoscere la pluralità per fermare la paura

mcc43 Estratto da  [ANALISI] Perchè l’Islam non è il nemico. Riconoscere la pluralità per fermare la paura. di Marco Arnaboldi – Esperto di Relazioni Internazionali e ricercatore sull’ Islam politico Estratto: […] Esistono gruppi armati e idee armate. Fra le seconde è la finzione jihadista di negare l’esistenza di pluralismo nel Medio Oriente, di (ri-)attivare […]

Attualità: C.G. Jung e il manicomio della politica

mcc43   Da JungItalia «Come psicologo sono profondamente interessato ai disturbi mentali, in particolare quando contagiano intere nazioni. Voglio sottolineare che disprezzo la politica di tutto cuore: non sono nè un bolscevico, nè un nazista, nè un antisemita. Sono uno svizzero neutrale e perfino nel mio paese non mi interesso di politica, perché sono convinto che per il […]

Attualità: C.G. Jung e il manicomio della politica

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Attualità: C.G. Jung e il manicomio della politica

mcc43   Da JungItalia «Come psicologo sono profondamente interessato ai disturbi mentali, in particolare quando contagiano intere nazioni. Voglio sottolineare che disprezzo la politica di tutto cuore: non sono nè un bolscevico, nè un nazista, nè un antisemita. Sono uno svizzero neutrale e perfino nel mio paese non mi interesso di politica, perché sono convinto che per il […]

A me gli occhi, please! Media e manipolazione

mcc43 Nel post-golpe Turchia i media hanno virato verso la “preoccupazione per i diritti umani”. Ignorare quanto la Costituzione turca impone agli organi dello stato può essere cosa da poco per i commentatori generalisti, ma non curarsi di verificare la verità delle immagini che vengono pubblicate è incapacità professionale o genuina manipolazione, forse entrambi. Circola un’immagine […]

A me gli occhi, please! Media e manipolazione

mcc43 Nel post-golpe Turchia i media hanno virato verso la “preoccupazione per i diritti umani”. Ignorare quanto la Costituzione turca impone agli organi dello stato può essere cosa da poco per i commentatori generalisti, ma non curarsi di verificare la verità delle immagini che vengono pubblicate è incapacità professionale o genuina manipolazione, forse entrambi. Circola un’immagine […]

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mcc43 Nel post-golpe Turchia i media hanno virato verso la “preoccupazione per i diritti umani”. Ignorare quanto la Costituzione turca impone agli organi dello stato può essere cosa da poco per i commentatori generalisti, ma non curarsi di verificare la verità delle immagini che vengono pubblicate è incapacità professionale o genuina manipolazione, forse entrambi. Circola un’immagine […]

Il “non golpe” in Turchia e Fetullah Gulen

mcc43   15-16 luglio 2016 “Il primo ministro turco Binali Yildirim ha annunciato in un discorso televisivo che  durante il tentativo di colpo di stato in Turchia, dalla sera di Venerdì all’alba di Sabato, 165 persone sono morte,  più di 1400 i feriti. 2839 membri dell’esercito sono stati arrestati per il tentativo di colpo di […]

Il “non golpe” in Turchia e Fetullah Gulen

mcc43   15-16 luglio 2016 “Il primo ministro turco Binali Yildirim ha annunciato in un discorso televisivo che  durante il tentativo di colpo di stato in Turchia, dalla sera di Venerdì all’alba di Sabato, 165 persone sono morte,  più di 1400 i feriti. 2839 membri dell’esercito sono stati arrestati per il tentativo di colpo di […]

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mcc43   15-16 luglio 2016 “Il primo ministro turco Binali Yildirim ha annunciato in un discorso televisivo che  durante il tentativo di colpo di stato in Turchia, dalla sera di Venerdì all’alba di Sabato, 165 persone sono morte,  più di 1400 i feriti. 2839 membri dell’esercito sono stati arrestati per il tentativo di colpo di […]

John Cantlie, ostaggio dell’Isis e noi: le stesse domande

mcc43 Perché si bombarda una Università? Perché si colpiscono abitazioni civili? Sono la cultura e la gente comune il nemico dell’Occidente? Evidentemente no, ma per colpire lo Stato Islamico si vuole terrorizzare quelli che lo Stato Islamico accettano o subiscono?  Sono “danni collaterali” trascurabili? Perchè fare dell’Università di Mosul un cumulo di macerie, chiede John […]

John Cantlie, ostaggio dell’Isis e noi: le stesse domande

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Black Lives Matter: Obama e l’FBI in disaccordo sui metodi della polizia

mcc43 Nella mappa dei poteri  il Federal Bureau of Investigation  dipende dal Dipartimento della Giustizia, ma la scelta del Direttore è prerogativa del Presidente degli Stati Uniti. E’ sufficiente un’occhiata alle competenze FBI elencate sul sito ufficiale, o nella pagina Wikipedia in italiano, perché sia evidente che l’FBI è un potere a sé dentro lo stato. […]

Black Lives Matter: Obama e l’FBI in disaccordo sui metodi della polizia

mcc43 Nella mappa dei poteri  il Federal Bureau of Investigation  dipende dal Dipartimento della Giustizia, ma la scelta del Direttore è prerogativa del Presidente degli Stati Uniti. E’ sufficiente un’occhiata alle competenze FBI elencate sul sito ufficiale, o nella pagina Wikipedia in italiano, perché sia evidente che l’FBI è un potere a sé dentro lo stato. […]

Black Lives Matter: Obama e l’FBI in disaccordo sui metodi della polizia

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La polizia USA impara in Israele come sopraffare il cittadino “nemico”

mcc43 Ricordatevi che i poliziotti che vanno a addestrarsi in Israele, e là come nemico hanno i Palestinesi,  quando torneranno a casa per loro nemico prenderanno voi. Eran Efrati, che in Israele è nato e ha prestato servizio nell’esercito, si rivolgeva così agli americani [qui video e traduzione: ” La storia bussa di nuovo alla […]

La polizia USA impara in Israele come sopraffare il cittadino “nemico”

mcc43 Ricordatevi che i poliziotti che vanno a addestrarsi in Israele, e là come nemico hanno i Palestinesi,  quando torneranno a casa per loro nemico prenderanno voi. Eran Efrati, che in Israele è nato e ha prestato servizio nell’esercito, si rivolgeva così agli americani [qui video e traduzione: ” La storia bussa di nuovo alla […]

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Qui Baghdad. Babilonia è in fiamme…

mcc43 Jehan Bseiso   è una figlia della diaspora palestinese ed è  una poetessa. Jehan è anche un medico che collabora con Médecins sans Frontières, lavora come ricercatore al Cairo,  è nata a Los Angeles, è cresciuta in Giordania e ha compiuto gli studi in Libano. Conosce com’è essere senza una patria in cui vivere al […]

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Putin, Erdogan, il jet abbattuto e il make up delle notizie

mcc43 E’ una forma di bispensiero orwelliano: il pubblico sa che i media mentono ma crede lo stesso, consentendo loro di continuare a truccare le notizie. La Cina si è seccata di questo make up deformante e ha commissionato un pezzo rap contro i mass media occidentali «che hanno fabbricato una falsa immagine» della Repubblica popolare. A […]

Putin, Erdogan, il jet abbattuto e il make up delle notizie

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Specchio dei Tempi: le reazioni a Brexit

mcc43 Solamente un anno fa, i Greci  chiamati a un referendum che riguardava la UE votarono NO. Reazioni “la domanda che ci si pone tutti è la seguente: quali scenari si apriranno adesso? Il sistema europeo collasserà o semplicemente sarà costretto a cambiare?” Sul medesimo tono, logicamente più catastrofiste e squalificanti la votazione, quelle che […]

Specchio dei Tempi: le reazioni a Brexit

mcc43 Solamente un anno fa, i Greci  chiamati a un referendum che riguardava la UE votarono NO. Reazioni “la domanda che ci si pone tutti è la seguente: quali scenari si apriranno adesso? Il sistema europeo collasserà o semplicemente sarà costretto a cambiare?” Sul medesimo tono, logicamente più catastrofiste e squalificanti la votazione, quelle che […]

Il sogno d’Israele: fare del Sinai un ghetto per i Palestinesi

mcc43 L’intento persecutorio è come quei semi che non seccano mai e aspettano le condizioni per germogliare come malapianta. I Palestinesi vogliono uno stato? Si lascino espellere dalla Palestina! Questo il seme malefico che Israele interra nella comunità internazionale nel 2009 con un dettagliato piano per annettersi la Cisgiordania e spostare i Palestinesi nel Sinai, cui dovrebbe, almeno in parte, rinunciare […]

Il sogno d’Israele: fare del Sinai un ghetto per i Palestinesi

mcc43 L’intento persecutorio è come quei semi che non seccano mai e aspettano le condizioni per germogliare come malapianta. I Palestinesi vogliono uno stato? Si lascino espellere dalla Palestina! Questo il seme malefico che Israele interra nella comunità internazionale nel 2009 con un dettagliato piano per annettersi la Cisgiordania e spostare i Palestinesi nel Sinai, cui dovrebbe, almeno in parte, rinunciare […]

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Quel Sahara Occidentale e il suo popolo sospeso: i Saharawi

mcc43 Era il 14 dicembre del 1960 quando con la risoluzione 1514 l’Onu sanciva il diritto di ogni popolo all’autodeterminazione. Sono ancora molti ad attendere di esprimersi sul loro destino e il popolo Saharawi aspetta dal 1991 il momento di andare alle urne per il referendum sul futuro del Sahara Occidentale. L’occupazione marocchina del Sahara Occidentale […]

Quel Sahara Occidentale e il suo popolo sospeso: i Saharawi

mcc43 Era il 14 dicembre del 1960 quando con la risoluzione 1514 l’Onu sanciva il diritto di ogni popolo all’autodeterminazione. Sono ancora molti ad attendere di esprimersi sul loro destino e il popolo Saharawi aspetta dal 1991 il momento di andare alle urne per il referendum sul futuro del Sahara Occidentale. L’occupazione marocchina del Sahara Occidentale […]

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mcc43 Era il 14 dicembre del 1960 quando con la risoluzione 1514 l’Onu sanciva il diritto di ogni popolo all’autodeterminazione. Sono ancora molti ad attendere di esprimersi sul loro destino e il popolo Saharawi aspetta dal 1991 il momento di andare alle urne per il referendum sul futuro del Sahara Occidentale. L’occupazione marocchina del Sahara Occidentale […]

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La vera Libia di oggi la raccontano i medici di Emergency

mcc43 Il compito imposto al mainstream oggi è raccontare ciò che noti e ignoti burattinai vogliono sia raccontato. Da ogni luogo di conflitto frammenti di verità emergono solo da chi è la con la popolazione e per la popolazione, come i medici di Emergency.   Questa organizzazione umanitaria fondata da Gino Strada nel 1994 ha […]

La vera Libia di oggi la raccontano i medici di Emergency

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Egitto: uccidere per Giulio Regeni

mcc43 Accade che dei cittadini italiani vengano uccisi da governi stranieri, ma la reazione dell’Italia non è sempre la stessa. Giovanni Lo Porto cadde vittima di un drone americano. “Accidentalmente” è l’avverbio che copre la mancata liberazione, la mancata informazione dell’attacco ai jihadisti che lo detenevano, la mancata precauzione di appurare che nel sito attaccato non […]

Egitto: uccidere per Giulio Regeni

mcc43 Accade che dei cittadini italiani vengano uccisi da governi stranieri, ma la reazione dell’Italia non è sempre la stessa. Giovanni Lo Porto cadde vittima di un drone americano. “Accidentalmente” è l’avverbio che copre la mancata liberazione, la mancata informazione dell’attacco ai jihadisti che lo detenevano, la mancata precauzione di appurare che nel sito attaccato non […]

Egitto: uccidere per Giulio Regeni

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Egitto: uccidere per Giulio Regeni

mcc43 Accade che dei cittadini italiani vengano uccisi da governi stranieri, ma la reazione dell’Italia non è sempre la stessa. Giovanni Lo Porto cadde vittima di un drone americano. “Accidentalmente” è l’avverbio che copre la mancata liberazione, la mancata informazione dell’attacco ai jihadisti che lo detenevano, la mancata precauzione di appurare che nel sito attaccato non […]

Egitto: uccidere per Giulio Regeni

mcc43 Accade che dei cittadini italiani vengano uccisi da governi stranieri, ma la reazione dell’Italia non è sempre la stessa. Giovanni Lo Porto cadde vittima di un drone americano. “Accidentalmente” è l’avverbio che copre la mancata liberazione, la mancata informazione dell’attacco ai jihadisti che lo detenevano, la mancata precauzione di appurare che nel sito attaccato non […]

Sinai: una penisola di punti interrogativi

mcc43 Lamentos del Sinai è un’antologia dello scrittore spagnolo Max Aub ed è un capolavoro della “poetica del falso”, dello scivolamento della realtà nell’irrealtà, con la sovrapposizione di maschere a personaggi veri o il cambio di coordinate di accadimenti concreti. Aub scriveva negli anni ’80. Ora potrebbe aggiungere un altro capitolo e ancora mettere in bocca […]

Sinai: una penisola di punti interrogativi

mcc43 Lamentos del Sinai è un’antologia dello scrittore spagnolo Max Aub ed è un capolavoro della “poetica del falso”, dello scivolamento della realtà nell’irrealtà, con la sovrapposizione di maschere a personaggi veri o il cambio di coordinate di accadimenti concreti. Aub scriveva negli anni ’80. Ora potrebbe aggiungere un altro capitolo e ancora mettere in bocca […]

Sinai: una penisola di punti interrogativi

mcc43 Lamentos del Sinai è un’antologia dello scrittore spagnolo Max Aub ed è un capolavoro della “poetica del falso”, dello scivolamento della realtà nell’irrealtà, con la sovrapposizione di maschere a personaggi veri o il cambio di coordinate di accadimenti concreti. Aub scriveva negli anni ’80. Ora potrebbe aggiungere un altro capitolo e ancora mettere in bocca […]

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Il Mar Rosso e le isole di un accordo precipitoso, fra Sisi e Salman

mcc43 Non è stata una visita secondo il consueto protocollo. Re Salman in Egitto si è fermato più dei due giorni canonici e, oltre al faccia a faccia con Sisi, ha avuto un abboccamento con Pope Tavadros; è la prima volta che un re saudita che va personalmente a omaggiare la massima autorità religiosa copta. Tra […]

Il Mar Rosso e le isole di un accordo precipitoso, fra Sisi e Salman

mcc43 Non è stata una visita secondo il consueto protocollo. Re Salman in Egitto si è fermato più dei due giorni canonici e, oltre al faccia a faccia con Sisi, ha avuto un abboccamento con Pope Tavadros; è la prima volta che un re saudita che va personalmente a omaggiare la massima autorità religiosa copta. Tra […]

Il Mar Rosso e le isole di un accordo precipitoso, fra Sisi e Salman

mcc43 Non è stata una visita secondo il consueto protocollo. Re Salman in Egitto si è fermato più dei due giorni canonici e, oltre al faccia a faccia con Sisi, ha avuto un abboccamento con Pope Tavadros; è la prima volta che un re saudita che va personalmente a omaggiare la massima autorità religiosa copta. Tra […]

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Libia: tre Governi, l’Isis e altro

mcc43 Dopo la creazione a tavolino del GNA, Governo di Accordo Nazionale, da parte dell’Onu nel mese di dicembre, mai votato dalle due assemblee in carica – il GNC di Tripoli e l’Hor di Tobruk –  e dopo che Ban ki Moon ha incontrato il premier designato  Fayez al-Serraj in Tunisia per indurlo a trasferire il governo […]

Libia: tre Governi, l’Isis e altro

mcc43 Dopo la creazione a tavolino del GNA, Governo di Accordo Nazionale, da parte dell’Onu nel mese di dicembre, mai votato dalle due assemblee in carica – il GNC di Tripoli e l’Hor di Tobruk –  e dopo che Ban ki Moon ha incontrato il premier designato  Fayez al-Serraj in Tunisia per indurlo a trasferire il governo […]

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La busta paga di Netanyahu: 4 mila euro (netti) al mese

Lordi fanno 48.815 shekel al mese. Cioè poco più di 11.285 euro. Che però tolte le tasse, tolte le spese sanitarie, tolta l’assicurazione e, soprattutto, il mantenimento del veicolo dotato di tutti i protocolli di sicurezza imposti dallo Shin Bet, ecco, tolto tutto questo, quella cifra cala a 17.645 shekel. Quindi a 4.079,47 euro. Netti. […]

La busta paga di Netanyahu: 4 mila euro (netti) al mese

Lordi fanno 48.815 shekel al mese. Cioè poco più di 11.285 euro. Che però tolte le tasse, tolte le spese sanitarie, tolta l’assicurazione e, soprattutto, il mantenimento del veicolo dotato di tutti i protocolli di sicurezza imposti dallo Shin Bet, ecco, tolto tutto questo, quella cifra cala a 17.645 shekel. Quindi a 4.079,47 euro. Netti. […]

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Lordi fanno 48.815 shekel al mese. Cioè poco più di 11.285 euro. Che però tolte le tasse, tolte le spese sanitarie, tolta l’assicurazione e, soprattutto, il mantenimento del veicolo dotato di tutti i protocolli di sicurezza imposti dallo Shin Bet, ecco, tolto tutto questo, quella cifra cala a 17.645 shekel. Quindi a 4.079,47 euro. Netti. […]

La busta paga di Netanyahu: 4 mila euro (netti) al mese

Lordi fanno 48.815 shekel al mese. Cioè poco più di 11.285 euro. Che però tolte le tasse, tolte le spese sanitarie, tolta l’assicurazione e, soprattutto, il mantenimento del veicolo dotato di tutti i protocolli di sicurezza imposti dallo Shin Bet, ecco, tolto tutto questo, quella cifra cala a 17.645 shekel. Quindi a 4.079,47 euro. Netti. […]

I Curdi nella proxy war dell’ Occidente

mcc43 “Stiamo parlando di crimini molto gravi” dichiara Lama Fakih di Amnesty International dopo l’accertamento di una serie di crimini di guerra: esodi forzati, distruzione di proprietà individuali e di interi villaggi, commessi dai combattenti curdi del YPG contro le minoranze etniche turkmene e arabe, oltre che contro civili di etnia curda in Siria. (ndr. […]

I Curdi nella proxy war dell’ Occidente

mcc43 “Stiamo parlando di crimini molto gravi” dichiara Lama Fakih di Amnesty International dopo l’accertamento di una serie di crimini di guerra: esodi forzati, distruzione di proprietà individuali e di interi villaggi, commessi dai combattenti curdi del YPG contro le minoranze etniche turkmene e arabe, oltre che contro civili di etnia curda in Siria. (ndr. […]

I Curdi nella proxy war dell’ Occidente

mcc43 “Stiamo parlando di crimini molto gravi” dichiara Lama Fakih di Amnesty International dopo l’accertamento di una serie di crimini di guerra: esodi forzati, distruzione di proprietà individuali e di interi villaggi, commessi dai combattenti curdi del YPG contro le minoranze etniche turkmene e arabe, oltre che contro civili di etnia curda in Siria. (ndr. […]

I Curdi nella proxy war dell’ Occidente

mcc43 “Stiamo parlando di crimini molto gravi” dichiara Lama Fakih di Amnesty International dopo l’accertamento di una serie di crimini di guerra: esodi forzati, distruzione di proprietà individuali e di interi villaggi, commessi dai combattenti curdi del YPG contro le minoranze etniche turkmene e arabe, oltre che contro civili di etnia curda in Siria. (ndr. […]

I Curdi nella proxy war dell’ Occidente

mcc43 “Stiamo parlando di crimini molto gravi” dichiara Lama Fakih di Amnesty International dopo l’accertamento di una serie di crimini di guerra: esodi forzati, distruzione di proprietà individuali e di interi villaggi, commessi dai combattenti curdi del YPG contro le minoranze etniche turkmene e arabe, oltre che contro civili di etnia curda in Siria. (ndr. […]

I Curdi nella proxy war dell’ Occidente

mcc43 “Stiamo parlando di crimini molto gravi” dichiara Lama Fakih di Amnesty International dopo l’accertamento di una serie di crimini di guerra: esodi forzati, distruzione di proprietà individuali e di interi villaggi, commessi dai combattenti curdi del YPG contro le minoranze etniche turkmene e arabe, oltre che contro civili di etnia curda in Siria. (ndr. […]

I Curdi nella proxy war dell’ Occidente

mcc43 “Stiamo parlando di crimini molto gravi” dichiara Lama Fakih di Amnesty International dopo l’accertamento di una serie di crimini di guerra: esodi forzati, distruzione di proprietà individuali e di interi villaggi, commessi dai combattenti curdi del YPG contro le minoranze etniche turkmene e arabe, oltre che contro civili di etnia curda in Siria. (ndr. […]

Non mi piace l’8 marzo

mcc43 Non mi interessa quando è stata istituita La Festa delle Donne e spero sia davvero falso il rogo della fabbrica nella quale morirono delle operaie più di un secolo fa . La trovo una festa stupida come tante altre che celebrano uno stato naturale. Chi è a proprio agio in quel che “è” non si […]

Non mi piace l’8 marzo

mcc43 Non mi interessa quando è stata istituita La Festa delle Donne e spero sia davvero falso il rogo della fabbrica nella quale si dice morirono delle operaie più di un secolo fa . La trovo una festa stupida come tante altre che celebrano uno stato naturale. Chi è a proprio agio in quel che “è” […]

Non mi piace l’8 marzo

mcc43 Non mi interessa quando è stata istituita La Festa delle Donne e spero sia davvero falso il rogo della fabbrica nella quale si dice morirono delle operaie più di un secolo fa . La trovo una festa stupida come tante altre che celebrano uno stato naturale. Chi è a proprio agio in quel che “è” […]

Non mi piace l’8 marzo

mcc43 Non mi interessa quando è stata istituita La Festa delle Donne e spero sia davvero falso il rogo della fabbrica nella quale si dice morirono delle operaie più di un secolo fa . La trovo una festa stupida come tante altre che celebrano uno stato naturale. Chi è a proprio agio in quel che “è” […]

Non mi piace l’8 marzo

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Non mi piace l’8 marzo

mcc43 Non mi interessa quando è stata istituita La Festa delle Donne e spero sia davvero falso il rogo della fabbrica nella quale si dice morirono delle operaie più di un secolo fa . La trovo una festa stupida come tante altre che celebrano uno stato naturale. Chi è a proprio agio in quel che “è” […]