Categoria: Polvere da sparo

Libano: si assaltano le banche

Per le strade del Libano, tutte, la pandemia non sembra essere il problema principale. Dall’ottobre dello scorso anno, per più di 100 giorni, il Libano è stato infiammato da una protesta spontanea, trasversale, assolutamente liberata dai meccanis…

Un ringraziamento al mare: il solo che li accoglie

Ho pensato che non sopporterei la luce degli occhi di mio figlio spegnersi di colpo nel sentire queste parole Così ho deciso di non leggergliele, ancora. L’altro giorno mi chiedeva, a soli 6 anni e per caso, chi fosse Anna Frank: i suoi occhi li vedevo nascondersi con lei, ascoltare i rumori e rallentare il […]

Un ringraziamento al mare: il solo che li accoglie

Ho pensato che non sopporterei la luce degli occhi di mio figlio spegnersi di colpo nel sentire queste parole Così ho deciso di non leggergliele, ancora. L’altro giorno mi chiedeva, a soli 6 anni e per caso, chi fosse Anna Frank: i suoi occhi li vedevo nascondersi con lei, ascoltare i rumori e rallentare il […]

Un ringraziamento al mare: il solo che li accoglie

Ho pensato che non sopporterei la luce degli occhi di mio figlio spegnersi di colpo nel sentire queste parole Così ho deciso di non leggergliele, ancora. L’altro giorno mi chiedeva, a soli 6 anni e per caso, chi fosse Anna Frank: i suoi occhi li vedevo nascondersi con lei, ascoltare i rumori e rallentare il […]

Un ringraziamento al mare: il solo che li accoglie

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La nausea dei 22 giocatori greci, in memoria dei morti in mare

Oggi in Italia è il triste giorno del Family Day, dell’arrogante violenta ed escludente manifestazione al Circo Massimo a difesa della “famiglia naturale”, una manifestazione che chiede esplicitamente che tutti quelli diversi da loro siano privati dei diritti fondamentali. Una putrescenza medievale, un’ostentazione di falsa moralità che ha del grottesco (la Meloni non sposata che […]

La nausea dei 22 giocatori greci, in memoria dei morti in mare

Oggi in Italia è il triste giorno del Family Day, dell’arrogante violenta ed escludente manifestazione al Circo Massimo a difesa della “famiglia naturale”, una manifestazione che chiede esplicitamente che tutti quelli diversi da loro siano privati dei diritti fondamentali. Una putrescenza medievale, un’ostentazione di falsa moralità che ha del grottesco (la Meloni non sposata che […]

La nausea dei 22 giocatori greci, in memoria dei morti in mare

Oggi in Italia è il triste giorno del Family Day, dell’arrogante violenta ed escludente manifestazione al Circo Massimo a difesa della “famiglia naturale”, una manifestazione che chiede esplicitamente che tutti quelli diversi da loro siano privati dei diritti fondamentali. Una putrescenza medievale, un’ostentazione di falsa moralità che ha del grottesco (la Meloni non sposata che […]

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La nausea dei 22 giocatori greci, in memoria dei morti in mare

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Il mappamondo tragico, triste realtà

un’immagine che parla da sola (link) Leggi anche: – Facebook e il Safety Check pe’ cchi ce pare a noi– Cacciati xenofobi fascisti dalle piazze francesiArchiviato in:francia, MIDDLE-EAST, Migranti e pacchetto sicurezza, Uncategorized Tagged: francia, parigi, parigi sotto attacco

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Parigi: “la beautè esta dans la rue”. La xenofobia non ha terreno.

Ancora una volta possiamo dire che queste parola rappresentano la Francia, non il suo governo, non il suo stato d’emergenza, non la chiusura delle frontiere, non i bombardamenti. Ma la bellezza per le strade. La città di Parigi ha subito un attacco pesante, simultaneo, militare: si è trasformata in pochi secondi nella capitale del terrore […]

Parigi: “la beautè est dans la rue”. La xenofobia non ha terreno.

Ancora una volta possiamo dire che queste parola rappresentano la Francia, non il suo governo, non il suo stato d’emergenza, non la chiusura delle frontiere, non i bombardamenti. Ma la bellezza per le strade. La città di Parigi ha subito un attacco pesante, simultaneo, militare: si è trasformata in pochi secondi nella capitale del terrore […]

Parigi: “la beautè est dans la rue”. La xenofobia non ha terreno.

Ancora una volta possiamo dire che queste parola rappresentano la Francia, non il suo governo, non il suo stato d’emergenza, non la chiusura delle frontiere, non i bombardamenti. Ma la bellezza per le strade. La città di Parigi ha subito un attacco pesante, simultaneo, militare: si è trasformata in pochi secondi nella capitale del terrore […]

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Parigi: “la beautè est dans la rue”. La xenofobia non ha terreno.

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Shaimaa: uccisa mentre portava il fiore della libertà—

Shaimaa Al-Sabagh ha la mia stessa età, e chissà quante altre cose in comune. Shaimaa era un attivista egiziana, socialista, una compagna, una militante …  e le immagini del suo assassinio avvenuto ieri a Talaat Harb mi lascia basita. Shaimaa voleva lasciare un fiore a Tahrir, 4 anni dopo quel 24 gennaio, un fiore simbolico […]

Shaimaa: uccisa mentre portava il fiore della libertà—

Shaimaa Al-Sabagh ha la mia stessa età, un bimbo coetaneo al mio primogenito e chissà quante altre cose in comune. Shaimaa era un attivista egiziana, socialista, una compagna, una militante …  e le immagini del suo assassinio avvenuto ieri a Talaat Harb e del suo corpo che cade ferito tra le braccia di suo marito […]

Shaimaa: uccisa mentre portava il fiore della libertà—

Shaimaa Al-Sabagh ha la mia stessa età, un bimbo coetaneo al mio primogenito e chissà quante altre cose in comune. Shaimaa era un attivista egiziana, socialista, una compagna, una militante …  e le immagini del suo assassinio avvenuto ieri a Talaat Harb e del suo corpo che cade ferito tra le braccia di suo marito […]

Shaimaa: uccisa mentre portava il fiore della libertà—

Shaimaa Al-Sabagh ha la mia stessa età, un bimbo coetaneo al mio primogenito e chissà quante altre cose in comune. Shaimaa era un attivista egiziana, socialista, una compagna, una militante …  e le immagini del suo assassinio avvenuto ieri a Talaat Harb e del suo corpo che cade ferito tra le braccia di suo marito […]

Shaimaa: uccisa mentre portava il fiore della libertà—

Shaimaa Al-Sabagh ha la mia stessa età, un bimbo coetaneo al mio primogenito e chissà quante altre cose in comune. Shaimaa era un attivista egiziana, socialista, una compagna, una militante …  e le immagini del suo assassinio avvenuto ieri a Talaat Harb e del suo corpo che cade ferito tra le braccia di suo marito […]

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Shaimaa Al-Sabagh ha la mia stessa età, un bimbo coetaneo al mio primogenito e chissà quante altre cose in comune. Shaimaa era un attivista egiziana, socialista, una compagna, una militante …  e le immagini del suo assassinio avvenuto ieri a Talaat Harb e del suo corpo che cade ferito tra le braccia di suo marito […]

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Shaimaa Al-Sabagh ha la mia stessa età, un bimbo coetaneo al mio primogenito e chissà quante altre cose in comune. Shaimaa era un attivista egiziana, socialista, una compagna, una militante …  e le immagini del suo assassinio avvenuto ieri a Talaat Harb e del suo corpo che cade ferito tra le braccia di suo marito […]

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Shaimaa Al-Sabagh ha la mia stessa età, un bimbo coetaneo al mio primogenito e chissà quante altre cose in comune. Shaimaa era un attivista egiziana, socialista, una compagna, una militante …  e le immagini del suo assassinio avvenuto ieri a Talaat Harb e del suo corpo che cade ferito tra le braccia di suo marito […]

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Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

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E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

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Note a margine per i blateratori di jihad… soprattutto di Repubblica

Piccola nota a margine in tutto questo blaterare di Islam. Mi auguro che soprattutto la redazione de La Repubblica cadano in queste 3 sole parole. Jihad: sostantivo maschile. Le ripeto che magari come diceva mi zia “siete duri de comprendonio” Jihad: sostantivo MASCHILE ( il che tradotto in giornalistichese vuole dire che dovete scrivere IL […]

Note a margine per i blateratori di jihad… soprattutto di Repubblica

Piccola nota a margine in tutto questo blaterare di Islam. Mi auguro che soprattutto la redazione de La Repubblica cada in queste 3 sole parole. Jihad: sostantivo maschile. Le ripeto che magari come diceva mi zia “siete duri de comprendonio” Jihad: sostantivo MASCHILE ( il che tradotto in giornalistichese vuole dire che dovete scrivere IL […]

Note a margine per i blateratori di jihad… soprattutto di Repubblica

Piccola nota a margine in tutto questo blaterare di Islam. Mi auguro che soprattutto la redazione de La Repubblica cada in queste 3 sole parole. Jihad: sostantivo maschile. Le ripeto che magari come diceva mi zia “siete duri de comprendonio” Jihad: sostantivo MASCHILE ( il che tradotto in giornalistichese vuole dire che dovete scrivere IL […]

Note a margine per i blateratori di jihad… soprattutto di Repubblica

Piccola nota a margine in tutto questo blaterare di Islam. Mi auguro che soprattutto la redazione de La Repubblica cada in queste 3 sole parole. Jihad: sostantivo maschile. Le ripeto che magari come diceva mi zia “siete duri de comprendonio” Jihad: sostantivo MASCHILE ( il che tradotto in giornalistichese vuole dire che dovete scrivere IL […]

Note a margine per i blateratori di jihad… soprattutto di Repubblica

Piccola nota a margine in tutto questo blaterare di Islam. Mi auguro che soprattutto la redazione de La Repubblica cada in queste 3 sole parole. Jihad: sostantivo maschile. Le ripeto che magari come diceva mi zia “siete duri de comprendonio” Jihad: sostantivo MASCHILE ( il che tradotto in giornalistichese vuole dire che dovete scrivere IL […]

Note a margine per i blateratori di jihad… soprattutto di Repubblica

Piccola nota a margine in tutto questo blaterare di Islam. Mi auguro che soprattutto la redazione de La Repubblica cada in queste 3 sole parole. Jihad: sostantivo maschile. Le ripeto che magari come diceva mi zia “siete duri de comprendonio” Jihad: sostantivo MASCHILE ( il che tradotto in giornalistichese vuole dire che dovete scrivere IL […]

Note a margine per i blateratori di jihad… soprattutto di Repubblica

Piccola nota a margine in tutto questo blaterare di Islam. Mi auguro che soprattutto la redazione de La Repubblica cada in queste 3 sole parole. Jihad: sostantivo maschile. Le ripeto che magari come diceva mi zia “siete duri de comprendonio” Jihad: sostantivo MASCHILE ( il che tradotto in giornalistichese vuole dire che dovete scrivere IL […]

Note a margine per i blateratori di jihad… soprattutto di Repubblica

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Note a margine per i blateratori di jihad… soprattutto di Repubblica

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Il massacro di Charlie Hebdo e il triste delirio islamofobo

Questa vignetta è genialità: perché la satira è questo, e quindi non muore. Anche se gli si taglia la testa. A me rode più il culo che a tanti. Perchè quel che è accaduto oggi a Parigi fa male dentro, perchè uomini come Wolinski non possono essere uccisi, da nessuno, tantomeno da qualche barbuto che […]

Il massacro di Charlie Hebdo e il triste delirio islamofobo

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Rojava: le case delle donne

Quest’articolo apparentemente breve raccoglie un mondo grandissimo, che ho in parte sfiorato. Sono righe che fanno percepire all’istante l’empatia, la familiarità, la vicinanza umana e politica che si sente pulsare dentro nei confronti di queste donne, le combattenti kurde di Kobane, così come le tante e tante altre, siriane, che da anni resistono ad una […]

Rojava: le case delle donne

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è nata la piattaforma Support Kobane: sostienila!

Support Kobane e’ una piattaforma creata per movimenti europei e singoli cittadini per consegnare contributi in sostegno alla resistenza di Kobane, che si combatte sul doppio fronte di chi lotta – Kurdi, siriani di altre etnie, attivisti ed attiviste turche – contro lo Stato Islamico ma anche di chi affronta l’esodo da Kobane: piccole municipalita’ […]

è nata la piattaforma Support Kobane: sostienila!

Support Kobane e’ una piattaforma creata per movimenti europei e singoli cittadini per consegnare contributi in sostegno alla resistenza di Kobane, che si combatte sul doppio fronte di chi lotta – Kurdi, siriani di altre etnie, attivisti ed attiviste turche – contro lo Stato Islamico ma anche di chi affronta l’esodo da Kobane: piccole municipalita’ […]

è nata la piattaforma Support Kobane: sostienila!

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Kobane ha retto anche per oggi…

Giro al volo e ringrazio Lena! #‎Kobane‬ ha retto anche per oggi. Riferisco quel poco dal confine: i jihadisti dell’IS sono ancora in citta’. E’ difficile sperare di scacciarli cosi’. Hanno carri armati, mortai e armi a lunga gittata, quintali di munizioni e soprattutto i tanti soldi dei rapimenti e della compravendita del petrolio (per […]

Kobane ha retto anche per oggi…

Giro al volo e ringrazio Lena! #‎Kobane‬ ha retto anche per oggi. Riferisco quel poco dal confine: i jihadisti dell’IS sono ancora in citta’. E’ difficile sperare di scacciarli cosi’. Hanno carri armati, mortai e armi a lunga gittata, quintali di munizioni e soprattutto i tanti soldi dei rapimenti e della compravendita del petrolio (per […]

Kobane ha retto anche per oggi…

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Giro al volo e ringrazio Lena! #‎Kobane‬ ha retto anche per oggi. Riferisco quel poco dal confine: i jihadisti dell’IS sono ancora in citta’. E’ difficile sperare di scacciarli cosi’. Hanno carri armati, mortai e armi a lunga gittata, quintali di munizioni e soprattutto i tanti soldi dei rapimenti e della compravendita del petrolio (per […]

Kobane ha retto anche per oggi…

Giro al volo e ringrazio Lena! #‎Kobane‬ ha retto anche per oggi. Riferisco quel poco dal confine: i jihadisti dell’IS sono ancora in citta’. E’ difficile sperare di scacciarli cosi’. Hanno carri armati, mortai e armi a lunga gittata, quintali di munizioni e soprattutto i tanti soldi dei rapimenti e della compravendita del petrolio (per […]

Kobane ha retto anche per oggi…

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Kobane ha retto anche per oggi…

Giro al volo e ringrazio Lena! #‎Kobane‬ ha retto anche per oggi. Riferisco quel poco dal confine: i jihadisti dell’IS sono ancora in citta’. E’ difficile sperare di scacciarli cosi’. Hanno carri armati, mortai e armi a lunga gittata, quintali di munizioni e soprattutto i tanti soldi dei rapimenti e della compravendita del petrolio (per […]

Il sorriso della libertà, Arin Mirkan…

“La mia presenza è stata lama per tagliare l’indifferenza. Ma dentro di lei esistevano occulte le sensazioni che ora affiorano e che un giorno intoneranno canti che non moriranno” (Gioconda Belli) Li senti i nostri canti Arin? Cercano di placare il pianto delle tue bambine, Cercano di ringraziarti, di rendere eterno quel sorriso che racchiude […]

Il sorriso della libertà, Arin Mirkan…

“La mia presenza è stata lama per tagliare l’indifferenza. Ma dentro di lei esistevano occulte le sensazioni che ora affiorano e che un giorno intoneranno canti che non moriranno” (Gioconda Belli) Li senti i nostri canti Arin? Cercano di placare il pianto delle tue bambine, Cercano di ringraziarti, di rendere eterno quel sorriso che racchiude […]

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“La mia presenza è stata lama per tagliare l’indifferenza. Ma dentro di lei esistevano occulte le sensazioni che ora affiorano e che un giorno intoneranno canti che non moriranno” (Gioconda Belli) Li senti i nostri canti Arin? Cercano di placare il pianto delle tue bambine, Cercano di ringraziarti, di rendere eterno quel sorriso che racchiude […]

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E’ morto un assassino: Mike Harari

E’ morto uno dei peggiori assassini della storia di Israele e d’Europa. E’ morto un killer di intellettuali, poeti ed artisti. E’ morto, purtroppo di vecchiaia, uno dei più grandi assassini, teorizzatore dell’assassinio mirato della classe intellettuale palestinese. Mike Harari, passaporto israeliano, era alla guida dell’operazione “Ira di Dio”, nata per vendicare l’attacco palestinese durante […]

E’ morto un assassino: Mike Harari

E’ morto uno dei peggiori assassini della storia di Israele e d’Europa. E’ morto un killer di intellettuali, poeti ed artisti. E’ morto, purtroppo di vecchiaia, uno dei più grandi assassini, teorizzatore dell’assassinio mirato della classe intellettuale palestinese. Mike Harari, passaporto israeliano, era alla guida dell’operazione “Ira di Dio”, nata per vendicare l’attacco palestinese durante […]

E’ morto un assassino: Mike Harari

E’ morto uno dei peggiori assassini della storia di Israele e d’Europa. E’ morto un killer di intellettuali, poeti ed artisti. E’ morto, purtroppo di vecchiaia, uno dei più grandi assassini, teorizzatore dell’assassinio mirato della classe intellettuale palestinese. Mike Harari, passaporto israeliano, era alla guida dell’operazione “Ira di Dio”, nata per vendicare l’attacco palestinese durante […]

E’ morto un assassino: Mike Harari

E’ morto uno dei peggiori assassini della storia di Israele e d’Europa. E’ morto un killer di intellettuali, poeti ed artisti. E’ morto, purtroppo di vecchiaia, uno dei più grandi assassini, teorizzatore dell’assassinio mirato della classe intellettuale palestinese. Mike Harari, passaporto israeliano, era alla guida dell’operazione “Ira di Dio”, nata per vendicare l’attacco palestinese durante […]

E’ morto un assassino: Mike Harari

E’ morto uno dei peggiori assassini della storia di Israele e d’Europa. E’ morto un killer di intellettuali, poeti ed artisti. E’ morto, purtroppo di vecchiaia, uno dei più grandi assassini, teorizzatore dell’assassinio mirato della classe intellettuale palestinese. Mike Harari, passaporto israeliano, era alla guida dell’operazione “Ira di Dio”, nata per vendicare l’attacco palestinese durante […]

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E’ morto uno dei peggiori assassini della storia di Israele e d’Europa. E’ morto un killer di intellettuali, poeti ed artisti. E’ morto, purtroppo di vecchiaia, uno dei più grandi assassini, teorizzatore dell’assassinio mirato della classe intellettuale palestinese. Mike Harari, passaporto israeliano, era alla guida dell’operazione “Ira di Dio”, nata per vendicare l’attacco palestinese durante […]

E’ morto un assassino: Mike Harari

E’ morto uno dei peggiori assassini della storia di Israele e d’Europa. E’ morto un killer di intellettuali, poeti ed artisti. E’ morto, purtroppo di vecchiaia, uno dei più grandi assassini, teorizzatore dell’assassinio mirato della classe intellettuale palestinese. Mike Harari, passaporto israeliano, era alla guida dell’operazione “Ira di Dio”, nata per vendicare l’attacco palestinese durante […]

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E’ morto un assassino: Mike Harari

E’ morto uno dei peggiori assassini della storia di Israele e d’Europa. E’ morto un killer di intellettuali, poeti ed artisti. E’ morto, purtroppo di vecchiaia, uno dei più grandi assassini, teorizzatore dell’assassinio mirato della classe intellettuale palestinese. Mike Harari, passaporto israeliano, era alla guida dell’operazione “Ira di Dio”, nata per vendicare l’attacco palestinese durante […]

E’ morto un assassino: Mike Harari

E’ morto uno dei peggiori assassini della storia di Israele e d’Europa. E’ morto un killer di intellettuali, poeti ed artisti. E’ morto, purtroppo di vecchiaia, uno dei più grandi assassini, teorizzatore dell’assassinio mirato della classe intellettuale palestinese. Mike Harari, passaporto israeliano, era alla guida dell’operazione “Ira di Dio”, nata per vendicare l’attacco palestinese durante […]

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E’ morto un assassino: Mike Harari

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E’ morto un assassino: Mike Harari

E’ morto uno dei peggiori assassini della storia di Israele e d’Europa. E’ morto un killer di intellettuali, poeti ed artisti. E’ morto, purtroppo di vecchiaia, uno dei più grandi assassini, teorizzatore dell’assassinio mirato della classe intellettuale palestinese. Mike Harari, passaporto israeliano, era alla guida dell’operazione “Ira di Dio”, nata per vendicare l’attacco palestinese durante […]

E’ morto un assassino: Mike Harari

E’ morto uno dei peggiori assassini della storia di Israele e d’Europa. E’ morto un killer di intellettuali, poeti ed artisti. E’ morto, purtroppo di vecchiaia, uno dei più grandi assassini, teorizzatore dell’assassinio mirato della classe intellettuale palestinese. Mike Harari, passaporto israeliano, era alla guida dell’operazione “Ira di Dio”, nata per vendicare l’attacco palestinese durante […]

Le bombe invisibili di Jobar

Siamo a 2 km dalla città vecchia di Damasco, a Jobar, quartiere appena a nord dal millenario centro città. I bombardamenti che vedete sono di ieri, in un quartiere ad altissima densità, dove non ci sono i tagliatori di gole dell’ISIS: proprio no. Non è certo quello l’obiettivo di Bashar… figuriamoci… Son bombe diverse da […]

Le bombe invisibili di Jobar

Siamo a 2 km dalla città vecchia di Damasco, a Jobar, quartiere appena a nord dal millenario centro città. I bombardamenti che vedete sono di ieri, in un quartiere ad altissima densità, dove non ci sono i tagliatori di gole dell’ISIS: proprio no. Non è certo quello l’obiettivo di Bashar… figuriamoci… Son bombe diverse da […]

Le bombe invisibili di Jobar

Siamo a 2 km dalla città vecchia di Damasco, a Jobar, quartiere appena a nord dal millenario centro città. I bombardamenti che vedete sono di ieri, in un quartiere ad altissima densità, dove non ci sono i tagliatori di gole dell’ISIS: proprio no. Non è certo quello l’obiettivo di Bashar… figuriamoci… Son bombe diverse da […]

Le bombe invisibili di Jobar

Siamo a 2 km dalla città vecchia di Damasco, a Jobar, quartiere appena a nord dal millenario centro città. I bombardamenti che vedete sono di ieri, in un quartiere ad altissima densità, dove non ci sono i tagliatori di gole dell’ISIS: proprio no. Non è certo quello l’obiettivo di Bashar… figuriamoci… Son bombe diverse da […]

Le bombe invisibili di Jobar

Siamo a 2 km dalla città vecchia di Damasco, a Jobar, quartiere appena a nord dal millenario centro città. I bombardamenti che vedete sono di ieri, in un quartiere ad altissima densità, dove non ci sono i tagliatori di gole dell’ISIS: proprio no. Non è certo quello l’obiettivo di Bashar… figuriamoci… Son bombe diverse da […]

Le bombe invisibili di Jobar

Siamo a 2 km dalla città vecchia di Damasco, a Jobar, quartiere appena a nord dal millenario centro città. I bombardamenti che vedete sono di ieri, in un quartiere ad altissima densità, dove non ci sono i tagliatori di gole dell’ISIS: proprio no. Non è certo quello l’obiettivo di Bashar… figuriamoci… Son bombe diverse da […]

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Siamo a 2 km dalla città vecchia di Damasco, a Jobar, quartiere appena a nord dal millenario centro città. I bombardamenti che vedete sono di ieri, in un quartiere ad altissima densità, dove non ci sono i tagliatori di gole dell’ISIS: proprio no. Non è certo quello l’obiettivo di Bashar… figuriamoci… Son bombe diverse da […]

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Siamo a 2 km dalla città vecchia di Damasco, a Jobar, quartiere appena a nord dal millenario centro città. I bombardamenti che vedete sono di ieri, in un quartiere ad altissima densità, dove non ci sono i tagliatori di gole dell’ISIS: proprio no. Non è certo quello l’obiettivo di Bashar… figuriamoci… Son bombe diverse da […]

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Siamo a 2 km dalla città vecchia di Damasco, a Jobar, quartiere appena a nord dal millenario centro città. I bombardamenti che vedete sono di ieri, in un quartiere ad altissima densità, dove non ci sono i tagliatori di gole dell’ISIS: proprio no. Non è certo quello l’obiettivo di Bashar… figuriamoci… Son bombe diverse da […]

Gaza: l’uso bellico delle parole. E una pagina di giornalismo, vero

Ancora una volta il nostro giornalismo ha deciso di distinguersi. Per l’uso del lessico scelto. Dell’uso bellico delle parole durante il conflitto israelo-palestinese avevamo parlato pochi giorni fa a proposito di chi muore e chi viene ucciso. La stampa mainstream italiana non ha mai dubbio a riguardo: i palestinesi muoiono, gli israeliani invece vengono uccisi. […]

Gaza: l’uso bellico delle parole. E una pagina di giornalismo, vero

Ancora una volta il nostro giornalismo ha deciso di distinguersi. Per l’uso del lessico scelto. Dell’uso bellico delle parole durante il conflitto israelo-palestinese avevamo parlato pochi giorni fa a proposito di chi muore e chi viene ucciso. La stampa mainstream italiana non ha mai dubbio a riguardo: i palestinesi muoiono, gli israeliani invece vengono uccisi. […]

Gaza: l’uso bellico delle parole. E una pagina di giornalismo, vero

Ancora una volta il nostro giornalismo ha deciso di distinguersi. Per l’uso del lessico scelto. Dell’uso bellico delle parole durante il conflitto israelo-palestinese avevamo parlato pochi giorni fa a proposito di chi muore e chi viene ucciso. La stampa mainstream italiana non ha mai dubbio a riguardo: i palestinesi muoiono, gli israeliani invece vengono uccisi. […]

Gaza: l’uso bellico delle parole. E una pagina di giornalismo, vero

Ancora una volta il nostro giornalismo ha deciso di distinguersi. Per l’uso del lessico scelto. Dell’uso bellico delle parole durante il conflitto israelo-palestinese avevamo parlato pochi giorni fa a proposito di chi muore e chi viene ucciso. La stampa mainstream italiana non ha mai dubbio a riguardo: i palestinesi muoiono, gli israeliani invece vengono uccisi. […]

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Ancora una volta il nostro giornalismo ha deciso di distinguersi. Per l’uso del lessico scelto. Dell’uso bellico delle parole durante il conflitto israelo-palestinese avevamo parlato pochi giorni fa a proposito di chi muore e chi viene ucciso. La stampa mainstream italiana non ha mai dubbio a riguardo: i palestinesi muoiono, gli israeliani invece vengono uccisi. […]

Gaza: l’uso bellico delle parole. E una pagina di giornalismo, vero

Ancora una volta il nostro giornalismo ha deciso di distinguersi. Per l’uso del lessico scelto. Dell’uso bellico delle parole durante il conflitto israelo-palestinese avevamo parlato pochi giorni fa a proposito di chi muore e chi viene ucciso. La stampa mainstream italiana non ha mai dubbio a riguardo: i palestinesi muoiono, gli israeliani invece vengono uccisi. […]

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Ancora una volta il nostro giornalismo ha deciso di distinguersi. Per l’uso del lessico scelto. Dell’uso bellico delle parole durante il conflitto israelo-palestinese avevamo parlato pochi giorni fa a proposito di chi muore e chi viene ucciso. La stampa mainstream italiana non ha mai dubbio a riguardo: i palestinesi muoiono, gli israeliani invece vengono uccisi. […]

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L’esercito d’Israele si permette di parlare di welfare a Gaza

L’ufficio stampa dell’Israel Defence Forces lavora h24. Fa un lavoro particolare, insieme ai grafici che producono il materiale da far circolare sui social network: come lavoro ci prende tutti spudoratamente per il culo. Già avevo pubblicato un’immagine da loro prodotta che spiegava con quanta precisione colpivano strutture civili (tra cui anche un parchetto giochi) perché […]

L’esercito d’Israele si permette di parlare di welfare a Gaza

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Gaza: provate un secondo ad immaginare…

Immaginate di non poter più portare i vostri figli a scuola, perchè nelle aule ci dormite in centinaia, ammassati l’uno sull’altro. Immaginate di non riconoscere più il pianto di vostro figlio, perchè nei rifugi (che parola errata!) si è accatastati e il terrore si stratifica e perde i lineamenti dei visi per diventare un unico […]

Gaza: provate un secondo ad immaginare…

Immaginate di non poter più portare i vostri figli a scuola, perchè nelle aule ci dormite in centinaia, ammassati l’uno sull’altro. Immaginate di non riconoscere più il pianto di vostro figlio, perchè nei rifugi (che parola errata!) si è accatastati e il terrore si stratifica e perde i lineamenti dei visi per diventare un unico […]

Gaza: provate un secondo ad immaginare…

Immaginate di non poter più portare i vostri figli a scuola, perchè nelle aule ci dormite in centinaia, ammassati l’uno sull’altro. Immaginate di non riconoscere più il pianto di vostro figlio, perchè nei rifugi (che parola errata!) si è accatastati e il terrore si stratifica e perde i lineamenti dei visi per diventare un unico […]

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Assassinati o morti? L’importanza delle parole sotto le bombe a Gaza

Una semplice banale questione di linguaggio: che però fa bene tener presente. Leggere “morto” o “assassinato” fa la sua differenza, lo fa in spagnolo, lo fa in qualunque altra lingua. Il lessico, le parole scelte, hanno creato sempre un grande spartiacqua nel conflitto israelo-palestinese, che chiamerei più “occupazione israeliana”. Perchè già la parola conflitto la […]

Assassinati o morti? L’importanza delle parole sotto le bombe a Gaza

Una semplice banale questione di linguaggio: che però fa bene tener presente. Leggere “morto” o “assassinato” fa la sua differenza, lo fa in spagnolo, lo fa in qualunque altra lingua. Il lessico, le parole scelte, hanno creato sempre un grande spartiacqua nel conflitto israelo-palestinese, che chiamerei più “occupazione israeliana”. Perchè già la parola conflitto la […]

Assassinati o morti? L’importanza delle parole sotto le bombe a Gaza

Una semplice banale questione di linguaggio: che però fa bene tener presente. Leggere “morto” o “assassinato” fa la sua differenza, lo fa in spagnolo, lo fa in qualunque altra lingua. Il lessico, le parole scelte, hanno creato sempre un grande spartiacqua nel conflitto israelo-palestinese, che chiamerei più “occupazione israeliana”. Perchè già la parola conflitto la […]

Assassinati o morti? L’importanza delle parole sotto le bombe a Gaza

Una semplice banale questione di linguaggio: che però fa bene tener presente. Leggere “morto” o “assassinato” fa la sua differenza, lo fa in spagnolo, lo fa in qualunque altra lingua. Il lessico, le parole scelte, hanno creato sempre un grande spartiacqua nel conflitto israelo-palestinese, che chiamerei più “occupazione israeliana”. Perchè già la parola conflitto la […]

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i 4 bimbi di Gaza e le immagini chiare della verità

La verità è una. E’ palese, è agghiacciante ed ha un colpevole. Ben visibile, ben noto. Tutto il resto son chiacchiere, vergognose chiacchiere. Ahed .. Ismael .. Mohammad e Moatasem Baker: quattro dolci vite polverizzate da un missile dell’aviazione israeliana mentre giocavano a calcio, nella spiaggia del più grande lager della storia dell’uomo. Ora non […]

i 4 bimbi di Gaza e le immagini chiare della verità

La verità è una. E’ palese, è agghiacciante ed ha un colpevole. Ben visibile, ben noto. Tutto il resto son chiacchiere, vergognose chiacchiere. Ahed .. Ismael .. Mohammad e Moatasem Baker: quattro dolci vite polverizzate da un missile dell’aviazione israeliana mentre giocavano a calcio, nella spiaggia del più grande lager della storia dell’uomo. Ora non […]

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La verità è una. E’ palese, è agghiacciante ed ha un colpevole. Ben visibile, ben noto. Tutto il resto son chiacchiere, vergognose chiacchiere. Ahed .. Ismael .. Mohammad e Moatasem Baker: quattro dolci vite polverizzate da un missile dell’aviazione israeliana mentre giocavano a calcio, nella spiaggia del più grande lager della storia dell’uomo. Ora non […]

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i 4 bimbi di Gaza e le immagini chiare della verità

La verità è una. E’ palese, è agghiacciante ed ha un colpevole. Ben visibile, ben noto. Tutto il resto son chiacchiere, vergognose chiacchiere. Ahed .. Ismael .. Mohammad e Moatasem Baker: quattro dolci vite polverizzate da un missile dell’aviazione israeliana mentre giocavano a calcio, nella spiaggia del più grande lager della storia dell’uomo. Ora non […]

i 4 bimbi di Gaza e le immagini chiare della verità

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Battendo le mani alle bombe su Gaza: la vergogna sionista

Questa foto parla da sola e racconta tutto quello che in questi giorni di attacco su Gaza avrei voluto scrivere, senza averne modo alcuno. Senza vergogna, con la faccia tosta di sentirsi anche sotto assedio, loro che hanno reinventato la parola assedio. Quelli che vedete son cittadini israeliani di Sderot, una delle città che dovrebbe […]

Battendo le mani alle bombe su Gaza: la vergogna sionista

Questa foto parla da sola e racconta tutto quello che in questi giorni di attacco su Gaza avrei voluto scrivere, senza averne modo alcuno. Senza vergogna, con la faccia tosta di sentirsi anche sotto assedio, loro che hanno reinventato la parola assedio. Quelli che vedete son cittadini israeliani di Sderot, una delle città che dovrebbe […]

Battendo le mani alle bombe su Gaza: la vergogna sionista

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La punizione collettiva: continua l’operazione Brother’s Keeper

Basta appena aprire gli occhi, quel minimo che permette alla luce e alle immagini di entrare, basta quel minimo di fessura per capire che l’operazione Brother’s Keeper che Israele sta portando avanti in Cisgiordania e con i raid su Gaza, è qualcosa di pianificato da tempo, e che il rapimento è solo una scusa. Nell’intervista […]

La punizione collettiva: continua l’operazione Brother’s Keeper

Basta appena aprire gli occhi, quel minimo che permette alla luce e alle immagini di entrare, basta quel minimo di fessura per capire che l’operazione Brother’s Keeper che Israele sta portando avanti in Cisgiordania e con i raid su Gaza, è qualcosa di pianificato da tempo, e che il rapimento è solo una scusa. Nell’intervista […]

La punizione collettiva: continua l’operazione Brother’s Keeper

Basta appena aprire gli occhi, quel minimo che permette alla luce e alle immagini di entrare, basta quel minimo di fessura per capire che l’operazione Brother’s Keeper che Israele sta portando avanti in Cisgiordania e con i raid su Gaza, è qualcosa di pianificato da tempo, e che il rapimento è solo una scusa. Nell’intervista […]

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Annullato l’ergastolo all’attivista Pinar Selek

Ogni tanto una buona notizia, ma di un buono che sembra quasi di sentirne il profumo. L’11 giugno 2014 la Corte di Cassazione di Ankara ha annullato la controversa condanna all’ergastolo per Pinar Selek, militante per i diritti umani, sociologa e femminista, dal 2009 rifugiata in Francia. Fu accusata di un attentato avvenuto ad Istanbul […]

Annullato l’ergastolo all’attivista Pinar Selek

Ogni tanto una buona notizia, ma di un buono che sembra quasi di sentirne il profumo. L’11 giugno 2014 la Corte di Cassazione di Ankara ha annullato la controversa condanna all’ergastolo per Pinar Selek, militante per i diritti umani, sociologa e femminista, dal 2009 rifugiata in Francia. Fu accusata di un attentato avvenuto ad Istanbul […]

Annullato l’ergastolo all’attivista Pinar Selek

Ogni tanto una buona notizia, ma di un buono che sembra quasi di sentirne il profumo. L’11 giugno 2014 la Corte di Cassazione di Ankara ha annullato la controversa condanna all’ergastolo per Pinar Selek, militante per i diritti umani, sociologa e femminista, dal 2009 rifugiata in Francia. Fu accusata di un attentato avvenuto ad Istanbul […]

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Ogni tanto una buona notizia, ma di un buono che sembra quasi di sentirne il profumo. L’11 giugno 2014 la Corte di Cassazione di Ankara ha annullato la controversa condanna all’ergastolo per Pinar Selek, militante per i diritti umani, sociologa e femminista, dal 2009 rifugiata in Francia. Fu accusata di un attentato avvenuto ad Istanbul […]

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Gezi Park un anno dopo “They call it chaos, we call it home!”

Gezi Park un anno dopo avrà la stessa colonna sonora dello scorso anno. Avrà una massa incredibile di persone che già sono in piazza, che non son proprio mai tornate a casa, avrà lo scrosciare a pressione dell’acqua dagli idranti, le pallottole di gomma che fischiano e uccidono, gli scoppi dei lanci di lacrimogeni, poi […]

Gezi Park un anno dopo “They call it chaos, we call it home!”

Gezi Park un anno dopo avrà la stessa colonna sonora dello scorso anno. Avrà una massa incredibile di persone che già sono in piazza, che non son proprio mai tornate a casa, avrà lo scrosciare a pressione dell’acqua dagli idranti, le pallottole di gomma che fischiano e uccidono, gli scoppi dei lanci di lacrimogeni, poi […]

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Gezi Park un anno dopo avrà la stessa colonna sonora dello scorso anno. Avrà una massa incredibile di persone che già sono in piazza, che non son proprio mai tornate a casa, avrà lo scrosciare a pressione dell’acqua dagli idranti, le pallottole di gomma che fischiano e uccidono, gli scoppi dei lanci di lacrimogeni, poi […]

Gezi Park un anno dopo “They call it chaos, we call it home!”

Gezi Park un anno dopo avrà la stessa colonna sonora dello scorso anno. Avrà una massa incredibile di persone che già sono in piazza, che non son proprio mai tornate a casa, avrà lo scrosciare a pressione dell’acqua dagli idranti, le pallottole di gomma che fischiano e uccidono, gli scoppi dei lanci di lacrimogeni, poi […]

Gezi Park un anno dopo “They call it chaos, we call it home!”

Gezi Park un anno dopo avrà la stessa colonna sonora dello scorso anno. Avrà una massa incredibile di persone che già sono in piazza, che non son proprio mai tornate a casa, avrà lo scrosciare a pressione dell’acqua dagli idranti, le pallottole di gomma che fischiano e uccidono, gli scoppi dei lanci di lacrimogeni, poi […]

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Paolo Dall’Oglio giustiziato? Così racconta un disertore dell’Isis

Sei il solo prete che porto nel cuore come un fratello, come un compagno posso dire. E mi piace pensarti vivo, prigioniero sì, ma vivo. Ora gira questa maledetta voce, anzi le voci sembrano aumentare ora dopo ora al contrario delle volte precedenti… da Radio Baladna si parla di un disertore dell’Isis che avrebbe raccontato […]

Paolo Dall’Oglio giustiziato? Così racconta un disertore dell’Isis

Sei il solo prete che porto nel cuore come un fratello, come un compagno posso dire. E mi piace pensarti vivo, prigioniero sì, ma vivo. Ora gira questa maledetta voce, anzi le voci sembrano aumentare ora dopo ora al contrario delle volte precedenti… da Radio Baladna si parla di un disertore dell’Isis che avrebbe raccontato […]

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Complice e innamorata de “Io sto con la sposa”

Se sto con la sposa? Sono stata con la sposa passetto dopo passetto, frontiera dopo frontiera, onda su onda, appoggiata su ogni binario e striscia d’asfalto percorsa. E’ una grande emozione la scoperta di questa meravigliosa avventura, un’emozione che possiamo dire “annunciata” se pensiamo alla brillantezza delle idee e del cuore di Gabriele Dal Grande. […]

Complice e innamorata de “Io sto con la sposa”

Se sto con la sposa? Sono stata con la sposa passetto dopo passetto, frontiera dopo frontiera, onda su onda, appoggiata su ogni binario e striscia d’asfalto percorsa. E’ una grande emozione la scoperta di questa meravigliosa avventura, un’emozione che possiamo dire “annunciata” se pensiamo alla brillantezza delle idee e del cuore di Gabriele Dal Grande. […]

Complice e innamorata de “Io sto con la sposa”

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