“La nostra non è una mediazione, ma è un manifestare interesse, vicinanza e ascolto perché il conflitto possa trovare dei percorsi di pace. Tutto il resto sono attese che abbiamo tutti quanti, nello sperare che la guerra finisca, o speculazioni&#…
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Pace e guerra
Eccola, la copertina. La copertina di Marcella Onzo, che ancora una volta ha dato la sua arte a un mio libro per ragazzi, tra pochi giorni nelle librerie. Dopo Gerusalemme. La Storia dell’Altro (uscito nel 2019, pochi mesi prima della pandemia), …
Sinan Antoon in Italia!
Sinan Antoon ha scritto un libro necessario. Un libro che costringe a immergersi in ciò che la guerra cancella. Non la nostra memoria, ma tutto ciò che consente alla memoria di costruirsi. Noi, gli esseri umani, i non-umani, le piante, le cose. E’ così…
45 parole, e un “dress-shaming” ben costruito
45 parole. 300 battute. Una breve risposta a una domanda, in una intervista di quasi 23mila battute. 11 cartelle di intervista. Fuori dal gergo tecnico dei giornalisti, una intervista di oltre dieci pagine, a tutto campo, su diseguaglianze, nazionalism…
Bella Ciao, il nostro inno globale
L’ultima volta, in ordine di tempo è stato a Tel Aviv sabato scorso, il sedicesimo sabato delle proteste contro il governo di destra di Benjamin Netanyahu. “Bella Ciao” cantata dai dimostranti israeliani ebrei, per la precisione nella parte del Blocco …
Nasce Lettera22 (il mook), ma solo con il vostro aiuto
E’ cominciata il 5 aprile la campagna di crowdfunding per Lettera22, la nuova rivista di giornalismo narrativo e disegnato. E’ un’idea che realizzeremo anche per celebrare i 30 anni della prima associazione indipendente di giornalist…
Israele. Scontro totale tra poteri dello Stato
Crisi costituzionale formalmente aperta, in Israele. Lo scontro tra sistema giudiziario e governo, già in corso da tre mesi, è arrivato alle lettere ufficiali con firme e timbri. Il Rubicone è stato varcato dal primo ministro Benjamin Netanyahu, a capo…
Palestina. Una questione di parole?
la conferenza del 14 marzo 2023 alla Sapienza di Roma Dall’inizio dell’anno sono stati commessi numerosi atti di violenza nei Territori palestinesi occupati, da parte delle forze di sicurezza e dei coloni da queste appoggiati: nei primi due mesi e me…
Perché Nablus. Perché ora
Nablus. L’antica Neapolis, “città nuova”. Non è un caso sia immortalata in Giordania nei mosaici bizantini di Umm Rasas, meraviglioso, e semi-sconosciuto, sito archeologico sotto protezione Unesco. È – nella rappresentazione dei mosaicisti – tra …
Le parole di Alaa allo ZACentrale a Palermo
Iran. Piazza Inquieta. Fondazione Feltrinelli, il 15 febbraio alle 19
Vi aspetto. Vi aspettiamo. Voce all’Iran, alle iraniane, agli iraniani, per cominciare a parlare di Piazze Inquiete. Alla Fondazione Feltrinelli, a Milano in via Pasubio, il 15 febbraio alle 19. Ingresso gratuito. Necessaria la prenotazione. Seguite il…
Le parole di @alaa sul palco a Palermo, il 18 febbraio allo ZACentrale
Le parole di Alaa salgono sul palco, a Palermo, il prossimo 18 febbraio alle 19, allo ZACentrale ai Cantieri Culturali della Zisa. E per me è un appuntamento importante e bello, per dare voce alla potenza del pensiero di Alaa Abd-El Fattah, intellettua…
Cucina povera e bella
Pranzo della Befana, per precisa richiesta con piatti di quella che si chiamerebbe “cucina povera”. Fave e cicoria, e cioè purea di fave piccole e secche, con cicoriella di campo solo bollita, condite nel piatto con olio EVO e pepe. E poi coniglio alla…
Asor Rosa. Il ricordo di una studentessa timorosa
Alberto Asor Rosa ci ha lasciato. Una delle colonne della critica letterario e dell’impegno culturale e politico è morto all’età di 89 anni, e io – come molti – non pensavo potesse morire. Non perché fosse un mito: non credo di averlo mai considerato t…
Marocco, calcio e politica
No, non è da oggi. Non è nemmeno da ieri che in Marocco si gioca a calcio. Neanche dall’altro ieri, a dire il vero, che in Marocco si ama il calcio. E non solo a Casablanca, ma in tutti gli “snodi” della regione araba. Come sempre, anche nel caso del c…
Marocco e atleti – la fuga delle gambe (già una ventina di anni fa)
Al Marocco degli atleti avevo dedicato qualche pagina del mio Arabi Invisibili, pubblicato or sono quindici anni fa, nel 2007. Calciatori e mezzofondisti. L’ispirazione mi era venuta dalla realtà, ovviamente. Vedere con i miei occhi le centinaia,…
Diario degli alberi – Il pino piegato e la colonna che lo sorregge
Siamo noi a scegliere gli alberi? Oppure, sono gli alberi a scegliere quale umano seguire, nelle tappe della sua vita? Per dirla meglio, non sono forse gli alberi a poter raccontare il passaggio terreno degli umani? A volte da osservatori delle nostre …
Gnocchi (alla romana)
C’è un aggettivo che definisce gli gnocchi, per i romani. “Callosi”. Significa, in sintesi, abbastanza consistenti ma non gommosi, né troppo morbidi. Callosi, non si potrebbe dire altrimenti. Come si capisce se gli gnocchi hanno raggi…
Wish4Alaa
Ti auguro la libertà, caro Alaa. È il migliore augurio che penso di poterti fare. Riguardo a me, spero di avere la gioia di poterti incontrare presto, e regalarti una copia di “Non siete stati ancora sconfitti”. Pubblicare l’edizione italiana del tuo l…
Alaa è vivo. In prigione
La famiglia di Alaa ha rilasciato stamattina 14 novembre un comunicato importante: Alaa è vivo, in carcere. Ha scritto una breve lettera di suo pugno alla mamma di Alaa, la professoressa Laila Soueif, in attesa fuori dal carcere di Wadi al Natroun assi…
Non siamo ancora sconfitti
Nessuna notizia di Alaa. La famiglia non sa nulla di lui, delle sue condizioni, se è ancora vivo ed è sottoposto ad alimentazione forzata. Oppure se è già morto, dentro il carcere di Wadi al Natroun, a cento chilometri dal Cairo. Il silenzio è l’ennesi…
Nel buco nero della prigione
Oggi 12 novembre digiunano per Alaa Alessandro Sarretta Donatella Nicolini Dov’è Alaa? Come sta Alaa? E’ in alimentazione forzata? Nulla si sa, dalla prigione Gli aggiornamenti in giornata.
Si continua, mentre il regime riprende il controllo del corpo di Alaa
Il regime si riprende il controllo del corpo di Alaa. Forse è sotto alimentazione forzata. Al suo avvocato Khaled Ali, però, non è stato concesso dal ministero dell’interno egiziano di entrare nel carcere di Wadi al Natroun e accertarsi delle con…
…e si continua
Domani 10 novembre digiunano, in solidarietà con Alaa, Helena Janeczek Lucia Goracci Marcella Scotto Cristina Artoni Giada Salerno Agostino Mondin Luigi Eusebi Gabriella Capecchi
Il digiuno collettivo per Alaa. Adesioni aggiornate
Ecco l’aggiornamento delle adesioni al digiuno collettivo per Alaa in programma domani 9 novembre. 24 ore di digiuno della fame (non della sete) per chiedere la liberazione di Alaa, unico modo per salvargli la vita. C’e’ ancora tempo …
Liberate Alaa! Oggi Amnesty manifesta a Roma. Domani il digiuno collettivo
Laila Soueif, la mamma di Alaa, torna stamattina a Wadi al Natroun per cercare di avere notizie di suo figlio. Notizie che non ha avuto ieri, nonostante abbia passato l’intera giornata, fino a sera tardi, di fronte ai cancelli del carcere dove su…
Digiuno per Alaa: le prime adesioni
1 Maria Chiara Rioli 2 Riccardo Noury 3 Paola Caridi 4 Riccardo Castagnetti 5 Filippo Landi 6 Beatrice Merz 7 Silvano Bertalot 8 Maurizio Gelatti 9 Monica Ruocco 10 Caoimhe Butterly 11 Carla Peiroler…
Nov 9, 2022. Digiuno per Alaa – Fasting for Alaa
(English follows) «Il nostro amore per la vita è resistenza. Corriamo incontro ai proiettili perché amiamo la vita ed entriamo in prigione perché amiamo la libertà» (Alaa Abd el-Fattah, Non siete stati ancora sconfitti, trad. di Monica Ruocco, hopefulm…
Con Alaa
Ieri è stata resa pubblica una lettera del neopremier Rishi Sunak, datata 5 novembre, con cui il primo ministro scrive alla famiglia che Alaa è un priorità, e faranno di tutto per liberarlo il prima possibile. A leggerla bene, la lettera di Sunak è tut…
L’ultimo bicchiere d’acqua
Alaa Abd-el Fattah inizia oggi il suo sciopero della sete. Beve l’ultimo bicchiere d’acqua. Il tempo, il suo tempo si accelera e si comprime: quanto resisterà senza bere? Quanto resisterà il suo corpo, già debilitato da sette mesi di sciope…
218 giorni, e Alaa da domani comincerà la sciopero della sete
218 giorni di sciopero della fame. 4 giorni dall’inizio dello sciopero totale dal cibo, dopo che Alaa ha tolto anche le 100 calorie ha ingerito in questi mesi. E domani, il 6 novembre, Alaa comincerà anche lo sciopero della sete. Alaa sta morendo…
217 giorni, una lettera di premi Nobel e poi un tweet atteso
217 giorni di sciopero della fame. 3 giorni dall’inizio dello sciopero totale dal cibo, dopo che Alaa ha tolto anche le 100 calorie ha ingerito in questi mesi. E fra pochi giorni, il 6 novembre, lo sciopero della sete per stigmatizzare quello che…
216 giorni di sciopero della fame, ora totale
Oggi giovedì 3 novembre digiunano, in solidarietà con Alaa, Rosella Corrado, Francesca Baccani e Alessandra Icardi. Grazie, di cuore. Alaa è oggi al giorno 216 del suo sciopero della fame in una prigione, e in detenzione c’è da quasi nove anni. D…
“Qualcuno ha pensato che la nostra libertà vale il prezzo che sta pagando”
I messaggi di solidarietà verso Alaa inondano i social, non solo la mia bolla social. Ricordi, preghiere, richieste di agire per salvarlo, preoccupazioni. La decisione di Alaa di cominciare lo sciopero totale della fame, togliendo anche quelle misere 1…
Sciopero della fame totale. La sfida di Alaa per vita e dignità
Primo novembre. Ognissanti in Italia. In Egitto, prima delle 10 di mattina, Alaa beve il suo ultimo tè caldo. Sciopero della fame totale, senza neanche le 100 calorie al giorno che hanno tenuto in piedi Alaa, giunto oggi al giorno 214 del suo sciopero …
Niente #COP27 senza la liberazione di Alaa
I diritti ambientali non sono tali se non si legano ai diritti umani. Niente diritti, nell’emergenza climatica, se non fa fronte comune su tutti i diritti, compresi i diritti umani, civili, sociali, di espressione. Neinte #COP27 in Egitto, insomm…
212 giorni, e un reading
Ieri è stata la volta del reading pubblico. Di fronte al Foreign Office, le edizioni Fitzcarraldo hanno organizzato un reading tratto dal libro di Alaa, pubblicato esattamente un anno fa con il titolo You have not yet been defeated (l’edizione it…
#FreeAlaa
La pressione internazionale continua, perché il tempo stringe e questi giorni che mancano alla COP27 a Sharm el Sheikh sono giorni delicati e molto importanti. si è finalmente espressa Greenpeace Uk, con un comunicato che ripete, ancora una volta, che …
7 mesi di sciopero della fame. Lotta contro il tempo
Il tempo è poco. Il tempo che rimane per fare pressione e chiedere la liberazione di Alaa Abd-el Fattah, giunto oggi al giorno 210 del suo sciopero della fame Sono sette mesi esatti che Alaa si priva del cibo per difendere la sua dignità e, finalmente,…
209 giorni, e un’audizione
Alaa è al giorno 209 del suo sciopero della fame. Domani saranno sette mesi, e a Londra si svolgerà un reading dai ‘quaderni dal carcere’ di Alaa nella versione in inglese, usciti esattamente un anno nelle librerie. Negli stessi giorni in c…
La forza dei deboli
“Le pagine dedicate da Alaa ai corpi resi invisibili, ai corpi dimenticati, ai corpi violati e considerati solo oggetti proprietà delle guardie carcerarie e dei torturatori, sono parole impresse sulla pietra. Corpi annichiliti, come quello di Oma…
207 giorni. Liberatelo!
Una giornata densa, quella di ieri. Una giornata in cui Mona Seif, una delle due sorelle di Alaa, ha condiviso alcune delle parole da lui scritte una settimana fa. Parole alla sorella. Eccole: “A parte tutto, qui fa sempre più freddo e il freddo …
206 giorni per Alaa. Fino a quando?
206 giorni. 206 giorni di sciopero della fame, e nessuno sa le condizioni in cui versa Alaa Abd-el Fattah, visto che nessuna autorità consolare britannica ha mai avuto accesso al suo concittadino, il più noto tra i prigionieri di coscienza egiziani. 20…
205 giorni, qualcosa si muove (ma non in Italia)
Da 205 giorni Alaa Abd-el Fattah è in sciopero della fame. Quasi sette mesi di sostanziale silenzio nel mondo dell’informazione generalista, in particolare in Italia. Perché, d’altro canto, interessarsi di un prigioniero di coscienza che o…
204 giorni, e il Parlamento europeo chiede la liberazione di Alaa
Alaa Abd-el Fattah è al giorno 204 del suo sciopero della fame, dentro il carcere di Wadi al Natrun, a cento chilometri di distanza dal Cairo. 204 giorni significano quasi 7 mesi. Il caso di Alaa è tanto importante (solo in Italia ce ne siamo accorti p…
203 giorni, e Liz Truss dà le dimissioni
Alaa Abd-el Fattah è al giorno 203 del suo sciopero della fame, silenzioso e solitario dentro il carcere di Wadi al Natrun, a cento chilometri di distanza dal Cairo. 203 giorni: sono poco meno di sette mesi, e in questi poco meno di sette mesi è succes…
202 giorni, e una tenda a Westminster
“Alaa è padre di un bellissimo bambino, Khaled. Alaa è il figlio e il migliore amico della nostra incredibile madre Laila Soueif. Alaa è un fratello maggiore straordinario e premuroso per me e Sanaa Seif. Non è una nozione astratta, non è un esem…
Alaa, 201 giorni di sciopero della fame
Le maglie del tempo sono ormai strettissime. Alaa Abd-el Fattah ha superato i 200 giorni di sciopero della fame. La pressione sui governanti britannici aumenta. Una delle due sorelle di Alaa, Sana Seif, ha deciso di accamparsi di fronte alla porta del …
200 giorni
200 giorni. In sciopero della fame. 200 giorni. Non c’è da aggiungere altro. Se non che oggi, a Londra, ci sarà una veglia di protesta di fronte al Foreign Office, per chiedere la liberazione di Alaa, a cui parteciperanno Mona e Sana Seif, le sor…
Sempre in attesa che si apra una porta
Anni in carcere, senza vedere luce del sole, alberi, vita, eppure Alaa Abd-el Fattah è sempre riuscito ad avere uno sguardo ipermetrope nei confronti del mondo. Di lunga durata. Come quando scrive di cambiamento climatico legandolo indissolubilmente al…
Alaa è al giorno 198 di sciopero della fame
Nessuna novità, almeno pubblica. Alaa Abd-el Fattah è al giorno 198 del suo sciopero della fame in prigione per riavere indietro i suoi diritti e la sua vita e la sua libertà. Il pensiero va anche in queste ore, e credo di interpretare il senso di impo…
Sollevare il caso. Prima che sia troppo tardi
Nel giorno 197 del suo sciopero della fame, Alaa viene nominato da Gillian Keegan, da poco designata ministra per l’Africa nel ministero degli affari esteri britannico. In un suo tweet, Kegan mostra una foto con l’ambasciatore egiziano a Lo…
196 giorni di sciopero della fame
Alaa Abd-el Fattah è al giorno 196 di sciopero della fame in un carcere egiziano. E delle sue condizioni di salute non sappiamo nulla. Non sappiamo nulla di lui, e di tutti gli oltre sessantamila prigionieri delle carceri egiziane. Le pressioni interna…
L’inutilità del carcere, con le parole di Alaa
“La prigione ha fatto crescere in me un sentimento di odio, perché l’odio è ciò che ci lascia in eredità il carceriere. La tua morte ha fatto crescere in me la voglia di perdonare, perché il perdono è ciò che mi hai lasciato in eredità. Sono arri…
Alaa: 6 mesi e mezzo di sciopero della fame
194 giorni. Sei mesi e mezzo. Lo sciopero della fame di Alaa Abd-el Fattah continua, e continuano le azioni per premere sul regime egiziano e farlo uscire dal carcere, liberarlo, espellerlo verso Londra in quanto cittadino britannico. E proprio a Londr…
Le madri
Undici anni fa, precisamente il 14 ottobre del 2011, avevo scritto un post su questo stesso blog, dedicato a due donne, due madri. Pochi giorni prima, il 9 ottobre, era stato compiuta una strage, passata alla storia della rivoluzione egiziana come la s…
Beati gli umili
Mina Daniel, una delle vittime del massacro di Maspero, il 9 ottobre 2011. Vittime copte. Mina Daniel che, dicono subito i ragazzi della rivoluzione, non sapevano neanche fosse cristiano, perché non importava la fede, la provenienza, il colore a piazza…
From Blah Blah Blah to Blood Blood Blood
Alaa è al giorno 191 del suo sciopero della fame. Si avvicina a grandi passi il numero simbolico dei 200 giorni di sciopero della fame. E si avvicina a grandi passi anche la conferenza internazionale sul clima, COP27, che si terrà a Sharm el Sheikh a p…
Chi è Alaa
Alaa è al giorno 190 di sciopero della fame. Sei mesi e dieci giorni di sciopero della fame. Chi segue questo aggiornamento quotidiano, sa già molto di Alaa Abd-el Fattah e del suo calvario umano e giudiziario. Ripropongo qui, per chi invece non conosc…
Nelle mani di Liz?
Alaa Abd-el Fattah è giunto a 189 giorni di sciopero della fame. Uno sciopero della fame iniziato il 2 aprile, quando Liz Truss era ministra degli esteri nel governo presieduto da Boris Johnson. Un dettaglio importante, perché Alaa è anche cittadino br…
41 anni fa, l’attentato contro Sadat
La ricorrenza più famosa e sentita in Egitto è il 6 ottobre: una data che incarna guerre e attentati, vittorie e rotture del sistema, compreso l’attentato ad Anwar al Sadat, allora presidente della repubblica, ucciso durante la parata militire ch…
COP27, strani messaggi tra Londra e Il Cairo
Alaa è al giorno 187 di sciopero della fame. 6 mesi e una settimana. 187 giorni. Numeri che fanno impressione, già solo a pronunciarli. E mentre continua il silenzio sulla consunzione di Alaa Abd-el Fattah, mentre altri 60mila prigionieri nelle carceri…
Alaa: 186 giorni di sciopero della fame
Martedì 4 ottobre digiuna ancora una volta, per Alaa, Donatella Nicolini. E ancora una volta grazie! Chi vuole aderire, e partecipare al digiuno a staffetta di 24 ore, scriva una email a [email protected]. Non ci sono novità, ahimè.
Che fare?
Il senso di impotenza colpisce tutti, tutti coloro che seguono il calvario silenzioso di Alaa Abd-el Fattah, giunto al giorno 185 di sciopero della fame. Tutti sentiamo che sarebbe ora di fare qualcosa di più allargato, ma io non so cos’altro far…
Come reagire allo scandalo?
Il cortile di Palazzo Naselli Crispi a Ferrara – al festival di Internazionale – era pieno, ieri, ad ascoltare di Alaa, di rivoluzioni, di diritti violati, di destini individuali e collettivi, di intelligenze nascoste dal regime nella cella…
A Ferrara. Si parla di Alaa
Il digiuno solidale a staffetta per Alaa continua. Oggi sabato I ottobre digiuno di nuovo Francesco Giordano. I perché di questo digiuno sono chiari, oggi ancora più di ieri. Chi vuole aderire, e partecipare al digiuno scriva una email a [email protected]…
Laila Soueif: Alaa è così magro da far paura, ma per le autorità il suo sciopero della fame non esiste
Allo scoccare dei sei mesi dello sciopero della fame di Alaa, Laila Soueif, sua madre, ha scritto su Facebook un riassunto della situazione in cui si trova suo figlio, tra ingiustizia, negazione, silenzio. Ecco cosa scrive Laila Soueif: “Alaa ha …
6 mesi. Metà di un anno. Senza nutrirsi.
Sono sei mesi. Sono passati sei mesi da quando Alaa Abd-el Fattah ha deciso, lo scorso 2 aprile, di intraprendere lo sciopero della fame. E’ passata la metà di un anno, perso in un sostanziale silenzio, non solo da parte delle autorità egiziane c…
Dei diritti e della crisi climatica #FreeThemAll
“In vista della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022 (COP27), che si terrà nella città turistica egiziana di Sharm El Sheikh dal 7 al 18 novembre 2022, le organizzazioni, i gruppi e gli individui qui riuniti rilevano …
Occuparsi della stessa cosa: la democrazia e i diritti
Oggi è lunedì 26 settembre. Giornata di quelle da metabolizzare, perché rappresenta l’ennesimo piccolo spostamento della faglia politica in Italia. In questa giornata affastellata di pensieri e di interpretazioni, oggi digiuna di nuovo, per Alaa,…
Il libro di Alaa al Cairo, in arabo
Parlare di un libro appena uscito appare a noi, in Italia, una pratica talmente normale da passare spesso inosservata. Se però il libro che si presenta al Cairo è il libro del più conosciuto prigioniero di coscienza egiziano che dal 2013 è in carcere, …
Parlare di Alaa
Non bisogna rimanere in silenzio. Non bisogna lasciare Alaa in silenzio. Non bisogna tacere sul suo atto di resistenza estremo, il suo sciopero della fame che oggi arriva al giorno 176. Nei prossimi giorni, soprattutto all’inizio di ottobre, di A…
Sabotare il proprio corpo per riaverlo
Da molti anni sento parlare, non solo dagli amici egiziani, di come il corpo umano sia il vero luogo del contendere, per i regimi autocratici e illiberali. Per le dittature. Il corpo dei rivoluzionari, il corpo dei subalterni, il corpo di chi grida e s…
174 giorni.
Oggi le parole non salgono sino alle labbra. Sale altro, di certo. Sopra a tutti i sentimenti, sale un sentimento profondo contro il silenzio complice attorno alla figura di Alaa Abd-el Fattah, che oggi è giunto al giorno 174 di sciopero della fame. I…
Salvare Alaa
Attoniti. In molte, tra le persone che sento in questi giorni, non fanno altro che sottolineare questo sentimento: essere attoniti, quasi congelati di fronte alla vicenda di un uomo che soffre e che nessuno vuole salvare. Attoniti di fronte ad Alaa, ch…
172 giorni: lo sciopero della fame di Alaa continua
Il calvario di Alaa Abd-el Fattah si avvicina a passi veloci ai sei mesi di privazione del cibo per riacquistare libertà e dignità, dopo quasi nove anni in galera. Oggi è il giorno 172 del suo sciopero della fame “Alaa appariva estremamente malnutrito …
“Alaa scompare davvero.. sorride, è bellissimo, ma scompare”
E’ come uno schiaffo per chi, da mesi, segue quotidianamente la battaglia silenziosa e nonviolenta di Alaa Abd-el Fattah. “Alaa scompare davvero…. sorride, è bellissimo, ma scompare”, scrive sua sorella, Mona Seif, che sabato ha…
Mona Seif: mio fratello Alaa è ridotto a “uno scheletro”
“Quello che ho visto oggi è uno scheletro con la testa rasata di mio fratello”. E’ forse la frase che, tra tutte quelle scritte e pronunciate ieri da Mona Seif, dice nella sua durezza tutta la realtà del calvario di Alaa Abd-el Fattah…
Alaa : 169 giorni in sciopero della fame.
169 giorni di sciopero della fame di un cittadino britannico rinchiuso in un carcere egiziano, inaccessibile da mesi per le autorità consolari di Londra. Il cittadino britannico si chiama Alaa Abd-el Fattah. E’ da oltre cinque mesi e mezzo in sci…
168 giorni di sciopero della fame. E una scarcerazione
168 giorni di sciopero della fame. La conta dei giorni si allunga, pericolosamente. Un calvario, quello di Alaa Abd-el Fattah, coperto da un silenzio scandaloso. In questo calvario, ci sono le notizie che riguardano gli altri prigionieri. La bella noti…
167 days of Alaa’s hunger strike… and counting
Ricevere un premio internazionale prestigioso mentre sei in carcere, e da cinque mesi e mezzo in sciopero della fame… Succede anche questo ad Alaa Abd-el Fattah, che ieri è stato indicato come uno dei tre premiati dello EFF Award. “The EFF …
Alaa al giorno 166 di sciopero della fame. E al-Sisi vola in Qatar
Alaa è al giorno 166 del suo sciopero della fame. I timori per la sua vita albergano in ognuno di noi. E intanto la regione continua a vedere movimenti diversi, in parte causati dall’invasione russa dell’Ucraina, in parte dovuti alle divers…
No, i gatti no. E nemmeno le riviste sui gatti. Alaa al giorno 165 di sciopero della fame
Ieri era giornata di pacchi da consegnare ai prigionieri al carcere di Wadi al Natrun, in mezzo al deserto, a 120 km circa dal Cairo. Lontano dalla città, “quanto basta” per rendere invisibili i 60mila prigionieri che sopravvivono nelle car…
Alaa e le sue parole. Oggi è il giorno 164 del suo sciopero della fame
In questo silenzio insopportabile, il silenzio sulla sorte di Alaa Abd-el Fattah, persino scrivere qualche riga, insomma aggiornare questo blog ogni notte, diventa un esercizio difficile. Allora ho aperto il “libro di Alaa”, Non siete stati…
163 giorni di sciopero della fame
Il digiuno solidale a staffetta continua, mentre Alaa raggiunge i 163 giorni di sciopero della fame nel più completo silenzio dei decisori. Oggi, domenica 11 settembre, digiuna ancora una volta Alessandra Icardi, animatrice. Grazie di cuore! C&…
Alaa al giorno 162 di sciopero della fame. E il regime libera alcuni prigionieri in detenzione preventiva
162 giorni di sciopero della fame. Alaa continua a non alimentarsi per ottenere libertà, giustizia, diritti, dignità. Ieri il regime di al-Sisi ha liberato 33 prigionieri che si trovavano in detenzione preventiva in attesa di processo e che sono stati …
Alaa: 161 giorni di sciopero della fame
La petizione che chiede l’immediata scarcerazione di Alaa Abd-el Fattah ha già superato le 150mila firme. E’ una petizione lanciata da Mona Seif, una delle due sorelle di Alaa. Potete firmarla su Change.com Il digiuno solidale a staffetta c…
160 giorni senza cibo per fame di vita in libertà e dignità
Alaa è giunto al giorno 160 di sciopero della fame. Cinque mesi e dieci giorni. Continua il tempo infinito scelto da Alaa per affermare i suoi diritti e la sua fame di vita in dignità e in libertà. La notizia di ieri è stato il lungo interrogatorio a c…
159 giorni. #FreeAlaa ora
Alaa è giunto al giorno 159 di sciopero della fame ed è in corso il digiuno solidale a staffetta per non spegnere l’attenzione sulla sua vicenda. Oggi mercoledì 7 settembre digiuna ancora una volta Gabriella D’Agostini (e ancora una volta grazie!…
158 giorni senza cibo. Nutrirsi di parole e pensieri
Una giornata piena di notizie, ma non ancora della notizia che tutti aspettiamo: la liberazione di Alaa Abd-el Fattah e di tutti i prigionieri di coscienza e politici in Egitto. Una giornata piena di notizie, compresa quella – la più preoccupante…
157 giorni di sciopero della fame
Firmate la petizione che chiede l’immediata scarcerazione di Alaa Abd-el Fattah. Petizione lanciata da una delle sorelle di Alaa. Su Change.com Il digiuno solidale a staffetta continua, mentre Alaa raggiunge i 156 giorni di sciopero della fame. O…
156 giorni. La statura di Alaa come quella di Mandela
Che poi le autocrazie si comportano spesso in modi simili, nella repressione. Come si comportano in maniera simile, e con estrema violenza (anche psicologica), quando la repressione riguarda il carcere e i prigionieri. A leggere la storia di Nelson Man…
155 giorni di sciopero della fame. Firma la petizione per Alaa
Tutto tace, nei palazzi dove si decidono le sorti anche degli individui. Tutto tace, mentre Alaa Abd-el Fattah raggiunge i 155 giorni di sciopero della fame per i suoi diritti e la sua libertà. Il tempo si consuma, senza che si comprenda cosa succede d…
Prima che sia troppo tardi
154 giorni in sciopero della fame. Tanti, troppi, anche per una persona che tutti consideriamo così forte, come Alaa Abd-el Fattah. Qualche giorno fa, sua sorella Mona Seif ha lanciato su Change.org una petizione popolare per chiedere la liberazione (i…
153 giorni, e nessuna novità
Oltre cinque mesi. 153 giorni di sciopero della fame, e nessuna novità per Alaa Abd-el Fattah. Le alternative non sono tante: la liberazione di Alaa, il suo esilio nel Regno Unito. Il silenzio, però, continua, soprattutto da parte del regime egiziano. …
152 giorni di sciopero della fame
Alaa è in sciopero della fame da quasi 22 settimane. Da 152 giorni. Da oltre cinque mesi. Ea nessuna delle sue richieste è stata data risposta, anzitutto la visita consolare da parte di un diplomatico britannico: un dovere, visto che Alaa Abd-el Fatta…
5 mesi e 1 giorno
Alaa è al giorno 151 di sciopero della fame. Alaa non è stato ancora liberato dal regime egiziano, ed è ancora nel carcere di Wadi al Natroun. Alaa vive da nove anni il suo calvario dentro il sistema carcerario egiziano, come altri sessantamila detenut…
5 mesi. Il calvario di Alaa
“Tutto quello che ci viene chiesto è di lottare per ciò che è giusto. Non dobbiamo pensare a vincere mentre combattiamo per ciò che è giusto, non dobbiamo essere forti mentre combattiamo per ciò che è giusto, non dobbiamo essere preparati mentre …
Alaa da 149 giorni in sciopero della fame Alaa f
Prosegue il digiuno solidale per Alaa, che oggi è al giorno 149 di sciopero della fame per i suoi diritti di cittadino, di essere umano, di prigioniero. Oggi digiuna Margherita Federico per la prima sua volta. E digiuna anche, e di nuovo, Alessio Ma…
Johnson chiama al-Sisi. E chiede conto di Alaa
Il premier dimissionario britannico Boris Johnson e il presidente egiziano Abdelfattah al-Sisi hanno avuto una conversazione telefonica, il 25 agosto. Hanno parlato di investimenti, relazioni politiche, economiche e di sicurezza. Hanno parlato del pass…
COP27: greenwashing per l’Egitto?
Tradurre in italiano una pratica ahimè diffusa è stavolta un po’ difficile, e se qualcuno può darmi una mano l’accetto volentieri. La pratica è quella del greenwashing, in questo caso. Spruzzare un po’ di verde, il tanto che basta, pe…
Alaa: di nuovo gli impediscono di avere carta su cui scrivere
Proibire a un uomo che da poco meno di cinque mesi è in sciopero della fame di ricevere dei bloc-notes e dei fogli di carta su cui scrivere. E’ solo l’ultimo abuso subìto da Alaa Abd-el Fattah, il più noto prigioniero di coscienza egiziano….
Da 145 Alaa è in sciopero della fame
Alaa Abd-el Fattah è in sciopero della fame da 145 giorni. Più di 20 settimane. Quasi 5 mesi. Troppo, per la sua salute e per la sua stessa vita. Oggi solo un consiglio di lettura, di quelli importanti, perché mettono insieme realismo e visione strateg…
“Sono in carcere perché chi è al potere vuole fare di noi un esempio”
L’incontro di ieri al Book Festival di Edimburgo su Alaa e sul decennio che ci separa dalla rivoluzione di piazza Tahrir è stato profondo, commovente, denso, bello. Se potete, vedetelo online, qui. Oggi Alaa è al giorno 144 del suo sciopero della…
A Edimburgo si parla di Alaa
Da 143 giorni Alaa Abd-el Fattah è in sciopero della fame. Per saperne di più, se conoscete l’inglese, oggi pomeriggio c’è un incontro imperdibile allo Edinburgh International Book Festival. Una parte importante della famiglia di Alaa parte…
Il segno di Alaa
Come si fa a lasciare un segno quando la propria voce è messa a tacere dentro una cella? Me lo chiedo da tempo, ma soprattutto da quando è iniziato lo sciopero della fame di Alaa Abd-el Fattah. Nonostante le condizioni inumane alle quali è sottoposto, …
Giorno 141: lo sciopero della fame di Alaa si avvicina ai 5 mesi
Tra pochi giorni saranno cinque mesi di sciopero della fame. Oggi è il giorno 141. 141 sono i giorni in cui Alaa non si è alimentato, chiedendo il rispetto dei suoi diritti in quanto individuo, prigioniero di coscienza, cittadino egiziano e britannico….
140 giorni. Lo sciopero della fame di Alaa, oltre sé stesso
Giorno numero 140. Alaa Abd-el Fattah non si ferma, nel suo sciopero della fame. Anzi, ha fatto sapere – attraverso sua sorella Sana Seif, nell’ultimo colloquio in carcere – che toglierà anche quella mela o quel cetriolo che una volta…
Un gigante. Costretto in una cella
È stata la giornata degli abbracci tra i detenuti liberati ieri dalle carceri egiziane e le loro famiglie. Le foto dei sorrisi, degli abbracci, della riunione con i loro cari riempiono i social. Una gioia infinita. Tra loro, tra i detenuti liberati non…
138 giorni di sciopero della fame. Alaa chiede giustizia e libertà per i detenuti
Il messaggio è arrivato dal carcere di Wadi al-Natrun, dove Sanaa Seif è riuscita finalmente a rivedere suo fratello, Alaa Abd-el Fattah. La descrizione fatta da Sanaa Seif è di quelle che provocano sentimenti di segno diverso. Un corpo che si asciuga,…
137 giorni. Alaa continua il suo sciopero della fame, nel silenzio
Nessuna novità, almeno pubblica. Nessuna novità sulla sorte di Alaa Abd-el Fattah, giunto al giorno 137 di sciopero della fame nel carcere di Wadi al-Natrun. In un tweet di ieri, la sorella Mona Seif ha mostrato ancora una volta i timori profondi della…
136 giorni di sciopero della fame per Alaa. E io #digiunoperAlaa
Il tempo dell’attesa, che immagino pieno di timori, di speranze sconfitte, di assenze. E’ un tempo dell’attesa che dura da quasi nove anni, da quando Alaa Abd-el Fattah ha iniziato il suo vero calvario all’interno del sistema ca…
4 mesi e mezzo. Un tempo insostenibile
135 giorni. Quattro mesi e mezzo. 135 giorni di sciopero della fame, uno sciopero tutto rinchiuso – come chi lo sta facendo, e cioè Alaa Abd-el Fattah – dentro le mura del carcere. Prima il carcere di massima sicurezza di Tora. Poi quello d…
134 giorni. E sempre a Wadi al Natrun
Non ci sono ancora le evoluzioni su cui tutti concentrano le speranze riguardo alla sorte di Alaa Abd-el Fattah. Per alcune ore, ieri, ci sono state voci relative alla imminente deportazione/esilio di un noto esponente della rivoluzione egiziana. Tutti…
#SaveAlaa – 133 giorni di sciopero della fame
133 giorni di sciopero della fame, in un tempo che appare infinito, ma che infinito non è. 133 giorni di sciopero della fame sul corpo di un prigioniero di coscienza, in un penitenziario nel deserto a un centinaio di km dal Cairo. 133 di privazione del…
132 giorni senza cibo. Lo sciopero della fame di Alaa e la sua forza
Sono ormai 132 giorni. 132 giorni senza cibo. Lo sciopero della fame di Alaa Abd-el Fattah, dentro il carcere di Wadi al Natrum, prosegue senza clamori, eppure scava il suo piccolo solco nella mente delle persone che imparano a conoscerlo. Non è succes…
Alaa: 131 giorni di sciopero della fame
Come far sentire ad Alaa che non è isolato? Che una voce flebile resta nell’aria da mesi, e in fondo da anni. La voce flebile è anche fatta di giorni di digiuno. Oltre duecento giorni dedicati ad Alaa da oltre 160 persone. Digiuno come tradiziona…
130 giorni di sciopero della fame per Alaa
Ieri Laila Soueif, la madre di Alaa, e Sanaa Seif, la sorella più piccole, sono andate a Wadi al-Natrun per ricevere una lettera da lui. E, da parte loro, per tentare la buona sorte e far passate libri, una radio, lettore mp3, i Quaderni dal carcere di…
129 giorni di sciopero della fame
Alaa Abd-el Fattah è al giorno 129 del suo sciopero della fame, per riconquistare libertà, dignità, diritti. Si priva del cibo all’interno del carcere di Wadi al-Natrun, a un centinaio di chilometri dal Cairo. E’ fragile, la sua salute è a …
Gli abbracci ad Alaa, che da 128 giorni è in sciopero della fame
Due libri, uno di Robert Louis Stevenson (Treasure Island) e l’altro di Oscar Wilde (Stories). E poi una lettera e un articolo. Il pacco è arrivato pochi giorni fa all’ufficio romano di Amnesty International. I mittenti: Ines Zerilli e Arturo Gianluca …
Alaa ha raggiunto i 127 giorni di sciopero della fame
… e in solidarietà prosegue il digiuno di 24 ore per ciascun aderente che dal 28 maggio si sta svolgendo in Italia. Oggi digiuna Anna Atti. grazie! La sorella di Alaa, Mona, ha pubblicato gli stralci di una lettera di Alaa del 28 luglio scorso. …
126 giorni. Lo sciopero della fame di Alaa non si ferma #FreeAlaa
… e il digiuno solidale di 24 ore ciascuno prosegue in Italia, ininterrotto da oltre due mesi. Oggi in solidarietà con Alaa digiunano Elena Pradella e Stefano Falchetta, che hanno aderito con una email a [email protected]. “Che sull&…
Da 125 giorni Alaa è in sciopero della fame. #FreeAlaa
La notizia di ieri è che il governo di Londra sta lavorando per la liberazione di Alaa Abd-el Fattah, cittadino britannico. Lo conferma il ministro di Stato britannico responsabile, tra le altre aree, anche per il Nord Africa. Lord Tareq Ahmad of Wimbl…
#FreeAlaa – dopo 124 giorni di sciopero della fame
In solidarietà con Alaa, arrivato oggi al giorno 124 del suo sciopero della fame, digiuna Elettra Stamboulis, autrice, curatrice d’arte, dirigente scolastica, organizzatrice di eventi artistici e culturali. Soprattutto, persona attenta a ciò che succed…
Alaa: 123 giorni di sciopero della fame
Alaa Abd-el Fattah continua il suo sciopero della fame. Da 123 giorni. Da oltre quattro mesi. Un tempo infinito. Lo ha continuato mentre di lui la sua famiglia non sapeva nulla. Nel chiuso del carcere di Wadi al Natrun, un carcere modello per il regime…
Alaa è vivo
Laila Soueif, la madre di Alaa Abd-el Fattah, ha potuto vedere ieri suo figlio, dopo giorni, anzi, settimane di profonda incertezza e di assenza di notizie dirette. La famiglia ha rassicurato le persone (tante) che a livello globale stanno seguendo la …
L’urlo di Ahmed Samir
Un urlo liberatorio. E’ la foto che meglio esprime, secondo me, tutto l’inferno del carcere, espulso nel momento in cui si ha coscienza che si è fuori. Fuori dalle mura che ti hanno circondato e nascosto al mondo. Ahmed Samir Santawy è tra …
Attorno ad Alaa
Le dichiarazioni della procura generale egiziana su Alaa, rese pubbliche giovedì, hanno confermato indirettamente che Alaa è vivo, come ha scritto in queste ora la famiglia. Contatti diretti con lui, però, non ce ne sono dal 16 luglio, data della lette…
La prova che è vivo
La prova che Alaa è vivo arriva dalla dichiarazione emessa ieri dall’ufficio del procuratore generale egiziano. Alaa è stato convocato per rispondere su una denuncia presentata dallo stesso Alaa sulla tortura esercitata su di lui (credo si tratti…
Incommunicado
E’ un termine inglese che ha un senso ben preciso. Significa che la persona non vuole, in generale non può comunicare con l’esterno. E’ un termine spesso usato per dire che una persona è scomparsa prima di ricomparire, in pubblico, so…
Dov’è Alaa? Come sta Alaa?
Nessuna notizia. Nessuna comunicazione, cioè nessuna possibilità di comunicare con la famiglia. Di Alaa non si hanno notizie dirette. La parola inglese – incommunicado – esprime l’isolamento, la separazione che c’è tra Alaa e il…
Come sta Alaa?
Come sta Alaa? E dov’è Alaa? La domanda, anche oggi, è questa. Laila Soueif, sua madre, è andata ieri ancora una volta a Wadi al Natrun per chiedere di vedere suo figlio, e ancora una volta non l’ha incontrato nella sala colloqui. Come sta …
Come sta Alaa Abd-el Fattah?
La notizia di ieri è che non si hanno notizie dirette di Alaa. Ed è una notizia preoccupante. Alaa non si è presentato al colloquio in carcere con sua madre, la professoressa Laila Soueif. In occasione della ricorrenza del 23 luglio (festa nazionale in…
114 i giorni di sciopero della fame di Alaa
Alaa è da quasi quattro mesi in sciopero della fame. Partecipate al digiuno solidale a staffetta, per non far calare il silenzio su di lui e sugli oltre sessantamila prigionieri nelle carceri egiziane. #FreeAlaa #FreeThemAll Mandate una email a [email protected]…
Alaa è in sciopero della fame da 113 giorni
… e in Italia prosegue il digiuno solidale a staffetta di 24 ore ciascuno. A digiunare oggi (di nuovo) è Monica Ruocco, professoressa ordinaria di Lingua e Letteratura Araba all’Università Orientale di Napoli, studiosa e traduttrice, e una …
Alaa: 112 giorni di sciopero della fame. Per la libertà
Chi vuole aderire al digiuno solidale per Alaa di 24 ore a staffetta, scriva una email a [email protected] Oggi digiuna Francesca Corbo, di Amnesty International Italia. C’è il rischio di assuefarsi alla conta dei giorni. Da 1 a 112, appunt…
Oggi prendo io il testimone nel digiuno solidale
Oggi è il mio turno. Oggi prendo io la staffetta nel digiuno solidale di 24 ore ciascuno che è cominciata il 28 maggio scorso da un pensiero comune (a distanza, intimo) di Riccardo Noury e mio, per sostenere Alaa Abd El Fattah, in sciopero della fame d…
Alaa: 111 giorni di sciopero della fame
Alaa Abd-el Fattah è al suo giorno 111 di sciopero della fame. Nel silenzio. Senza che le notizie sul suo digiuno, che tra poco sfiorerà i quattro mesi, superino le mura del carcere di Wadi al Natrun. In questo silenzio, rileggere le parole di Alaa, co…
110 days, and counting… lo sciopero della fame di Alaa
Oggi digiunano per Alaa Laura Silvia Battaglia e Giuseppina Nappi. Laura Silvia Battaglia è una giornalista. Ha fatto e fa tante cose, si occupa dell’amatissimo (e dimenticato) Yemen, è una reporter che si è recata più volte in aree di crisi e di…
109 giorni: Alaa continua il suo sciopero della fame in cella
Sono ormai 109 i giorni in cui Alaa è in sciopero della fame. Si priva del cibo, come hanno scritto più volte, non perché non ami la vita. Al contrario, si priva del cibo per affermare un diritto (la libertà e la giustizia) e l’amore per la vita….
Alaa: 107 giorni di sciopero della fame.
Alaa Abd-el Fattah è giunto al giorno 107 di sciopero della fame. In Italia, in solidarietà con Alaa, digiunano oggi 18 luglio Tatiana Cappucci, attivista del gruppo territoriale di Latina di Refugees Welcome Italia, assieme a Chiara Segrado, funziona…
Da 107 giorni Alaa è in sciopero della fame. La visita oggi di sua madre Laila Soueif
Oggi digiunano per Alaa Flora Cappelluti, giornalista di Anbamed Alessandra Icardi, animatrice. La madre di Alaa, la professoressa Laila Soueif, ha avuto il permesso ieri di vedere suo figlio nel penitenziario di Wadi al Natrun, a 90 km di distanza del…
106 giorni: lo sciopero della fame di Alaa non si ferma
Non si ferma lo sciopero della fame di Alaa, che ha raggiunto oggi i 106 giorni, mettendo sempre di più a rischio la sua salute e la sua vita. Non si ferma neanche la solidarietà in Italia per sostenere la liberazione di Alaa Abd-el Fattah, e con lui t…
Alaa da 105 giorni in sciopero della fame
Per quanto ancora? Per quanto tempo, per quanti giorni ancora? Alaa Abd-el Fattah è da 105 giorni in sciopero della fame. Esattamente da tre mesi e mezzo. E’ un tempo che sembra infinito. Un tempo sequestrato, come le vite delle decine di migliai…
Alaa al giorno 104 di sciopero della fame.
Sono passati 104 giorni, tre mesi e mezzo, da quando Alaa Abd-el Fattah ha iniziato lo sciopero della fame per vedere affermati i suoi diritti di persona, cittadino egiziano, cittadino britannico, essere umano. “Non è solo un numero”, ci ri…
Alaa: 103 giorni di sciopero della fame
Alaa Abd-el Fattah è al giorno 103 di sciopero della fame. E non trovo nessuna novità nei post della sua famiglia. Il conforto, dunque, non arriva né dal Cairo né da Londra, in piena crisi di governo. Arriva da una coppia che ha scritto pochi giorni fa…
102 giorni di sciopero della fame. In attesa
Nessuna sostanziale novità proveniente dal Cairo, o da Londra. Semmai, è il silenzio, l’attesa la notizia più rilevante di ieri. Il tempo ha due velocità differenti, per il lavorìo diplomatico e di pressione, da una parte, e per un uomo che digiu…
Alaa: 101 giorni di sciopero della fame
I cento giorni sono stati superati. Alaa è al giorno 101 di sciopero della fame. Laila Soueif è andato a trovare suo figlio: sembra non sia peggiorato. Lo hanno convocato per esami medici, ma lui vuole che vi sia una supervisione e non siano solo esami…
Cento giorni. E quanti ancora?
Alaa Abd-el Fattah ha raggiunto oggi i 100 giorni di sciopero della fame. E appena cento sono le calorie che introduce quotidianamente nel suo corpo: un cucchiaino di miele, un po’ di latte in polvere nel tè. Ogni giorno noi ci alimentiamo in med…
Da 99 giorni in sciopero della fame: la “festa del sacrificio” di Alaa
E’ Eid el Adha, oggi, la festa del sacrificio. Una delle principali festività musulmane. Auguri a tutte le amiche e a tutti gli amici musulmani che la celebrano. per Alaa Abd-el Fattah, oggi è il giorno 99 di sciopero della fame, sciopero della f…
Alaa: 98 giorni di sciopero della fame. E Johnson si dimette…
Alaa è al giorno 98 del suo sciopero della fame. cento giorni meno due. Domenica sarà il suo centesimo giorno, come sottolinea Amnesty International in un suo comunicato. Alaa Abd-el Fattah è considerato da Amnesty prigioniero di coscienza. Boris Johns…
Alaa fa lo sciopero della fame da 97 giorni, mentre il governo Johnson è in bilico
La foto scelta oggi ha solo il volto di Alaa Abd-el Fattah, giunto al giorno 97 del suo sciopero della fame per ottenere diritti che spettano a qualsiasi essere umano. Mona Seif, sua sorella, ha infatti deciso ieri sera di interrompere il suo sciopero …
Il tempo infinito dell’attesa – Da 96 giorni Alaa è in sciopero della fame
Oggi 6 luglio Helena Janeczek digiuna per la seconda volta, in solidarietà con Alaa Abd-el Fattah che è in sciopero della fame da 96 giorni. Tre mesi e 6 giorni. Assieme a lei Alessandra Zambelli. E Mona Seif è arrivata al giorno 25 del suo sciopero de…
Alaa da 95 giorni in sciopero della fame. Sua sorella Mona da 24. E noi?
Dal 28 maggio consumo ogni notte questo piccolo rito che, forse, serve soprattutto alla mia coscienza e alla coscienza di chi ha deciso di mostrare solidarietà verso Alaa Abd-el Fattah. Il più famoso prigioniero egiziano è in sciopero della fame da olt…
Alaa da 94 giorni in sciopero della fame. E nessuna notizia di lui
Sono veramente preoccupanti le ultime notizie. Non è arrivata la lettera di Alaa dal carcere di Wadi al Natrun, dopo che la scorsa settimana nulla è stato consegnato a sua madre. Laila Soueif si è recata ieri a 90 km di distanza dal Cairo, al carcere, …
Alaa da 93 giorni in sciopero della fame
Tre mesi e tre giorni. 93 giorni di sciopero della fame, e oggi si aspetta una lettera di Alaa dal carcere di Wadi al Natrun, dopo che la scorsa settimana nulla è stato consegnato a sua madre, Laila Soueif, salvo il suo bucato. Si aspetta anche, domani…
Alaa da 92 giorni in sciopero della fame
Domani digiuna di nuovo Alessandra Icardi, perché – scrive – “la lotta costruisca diritti”. Alessandra è una delle oltre 130 persone che in questo mese (dal 28 maggio) si sono alternate in un digiuno a staffetta di 24 ore in sol…
Alaa è al giorno 91 di sciopero della fame, ma il silenzio non si rompe
Tre mesi e un giorno. Lo sciopero della fame di Alaa Abd-el Fattah, rinchiuso in carcere in Egitto da quasi nove anni, continua. Non si ferma. Così come continua il silenzio assordante in Italia sulla sua vicenda, nonostante il peso intellettuale e il …
90 giorni. Tre mesi senza mangiare. La resistenza di Alaa
Una resistenza a tempo indeterminato. Una resistenza che ha solo il proprio corpo ‘offerto in sacrificio’. Sono 90 i giorni in cui Alaa Abd-el Fattah si è privato del cibo come unico strumento per opporsi all’uso che il sistema carcer…
Da 89 giorni Alaa è in sciopero della fame. Mona da 18. Chi digiuna in Italia per Alaa
89 giorni. 89 giorni di sciopero della fame. Alaa è alla vigilia dei tre mesi di privazione volontaria del cibo per ottenere diritti e libertà. Un peso che anche per me, riprendendo le parole di Marina Petrillo che ha appena concluso il suo giorno di d…
88 giorni di sciopero della fame per Alaa – 17 per Mona – Chi digiuna in Italia per Alaa
Sono oggi 88 giorni in cui Alaa si priva del cibo per affermare i suoi diritti. 88 giorni, quasi tre mesi. Tanto, tantissimo. E Mona, la sorella di Alaa, appunto, è al suo giorno 17 di sciopero della fame solidale. E’ tempo, è tempo che Alaa rigu…
Alaa al giorno 87 del suo sciopero della fame – Mona al giorno 16 – Chi digiuna in Italia per Alaa
Cosa possiamo fare per Alaa? E’ una domanda costante, una domanda che perseguita. Qui, da questa parte del mondo, ce la facciamo, per fortuna non in pochi. C’è, però, chi se la fa con una urgenza che nasce dall’essere famiglia. Mona S…
Alaa è al giorno 86 di sciopero della fame – Mona è al giorno 15 – Chi digiuna in Italia per Alaa
Alaa Abd-el Fattah è giunto al giorno 86 di sciopero della fame. E Mona Seif, sua sorella, è al quindicesimo giorno di astensione dal cibo. Sana Seif, la sorella minore, è a Berlino a incontrare i politici tedeschi e fare campagna per il caso di Alaa. …
Alaa è al giorno 85 di sciopero della fame – Mona è al giorno 14 – Chi digiuna in Italia per Alaa
Alaa è al giorno 85 del suo sciopero della fame. Sono quasi tre mesi che non si alimenta per rivendicare i diritti negati di persona e cittadino. La sorella di Alaa Abd-el Fattah, Mona Seif, ha deciso di seguirlo e di fare a sua volta lo sciopero della…
Alaa è al giorno 84 di sciopero della fame – Mona è al giorno 13 – Chi digiuna in Italia per Alaa
Alaa è al giorno 84 di sciopero della fame. Sono quasi tre mesi che Alaa Abd-el Fattah, prigioniero di coscienza egiziano, si priva del cibo per affermare la propria dignità. Dignità di persona e cittadino, detenuto ingiustamente, privato di qualsiasi …
Alaa è al giorno 83 di sciopero della fame – Mona al giorno 12 – E in Italia prosegue il digiuno solidale
Fatemi anzitutto dire grazie a chi ieri ha risposto con sollecitudine ed empatia alla richiesta di adesioni per il digiuno solidale di 24 ore a staffetta per Alaa. La catena non si spezza, e questi sono giorni importanti. Alaa è al giorno 83 di scioper…
Alaa è da 82 giorni in sciopero della fame – Mona da 11 – Chi digiuna in Italia il 22 giugno
Il Comune di Torino è il primo comune in Italia ad aver passato una mozione per chiedere la liberazione di Alaa Abd-el Fattah. Un gesto importante, di fronte al silenzio delle istituzioni europee e dei singoli governi, proprio nella fase in cui la voce…
Il Comune di Torino chiede la liberazione di Alaa
Un passo importante, il primo in Italia. In un momento come questo, mentre Alaa è al giorno 81 di sciopero della fame, la notizia è confortante. Ecco il comunicato di Amnesty International Italia e hopefulmonster editore. Amnesty International e hopefu…
Alaa è da 81 giorni in sciopero della fame – Mona da 10 – Chi digiuna in Italia per Alaa il 21 giugno
Alaa Abd-el Fattah fa lo sciopero della fame da 81 giorni. Mona Seif, sua sorella, da 10 giorni. Alaa è nella prigione di Wadi al Natrun e nessuno può vedere, fotografare, immaginare le sue condizioni. Mona è a Londra, in questo momento, per la campagn…
Alaa è da 80 giorni in sciopero della fame – Mona da 9 – Chi digiuna per Alaa in Italia il 20 giugno
Lo sciopero della fame di Alaa Abd-el Fattah dura da 80 giorni esatti. 80 giorni senza cibo perché Alaa è senza diritti. Mona Seif, una delle sue due sorelle, ha iniziato da 9 giorni uno sciopero della fame perché sia evidente a tutti ciò che sta viven…
Alaa è al giorno 79 dello sciopero della fame. Mona al giorno 8 – Chi digiuna in Italia per Alaa
Ad Alaa è stato ‘concesso’ di scrivere alla famiglia. Ecco un brano della lettera del 16 giugno condivisa da sua sorella Mona Seif sul suo profilo Facebook. Mona Seif continua nel suo sciopero della fame (è al giorno 8) parallelo a quello d…
Alaa: 78 giorni di sciopero della fame – Chi digiuna in Italia per Alaa il 18 giugno
Alaa Abd-el Fattah è al giorno 78 del suo sciopero della fame, iniziato il 2 aprile per protesta contro la violazione dei suoi diritti di persona, di cittadino, e di prigioniero che da quasi 9 anni è privato della sua libertà e sopravvive in una cella….
Alaa: 77 giorni di sciopero della fame – Chi digiuna in Italia per Alaa il 17 giugno
Stavolta, per prima cosa, chiediamo l’adesione al digiuno solidale di 24 ore a staffetta per Alaa Abd-el Fattah, che da 77 giorni sta conducendo il suo sciopero della fame. Il tempo non gioca a favore di Alaa, e occorre fare più pressione possibi…
Lo sciopero della fame di Alaa, e ora di Mona – Chi digiuna in Italia il 16 giugno
Alaa Abd-el Fattah digiuna da 76 giorni. E ieri Mona Seif ha annunciato sui social di aver intrapreso da 5 giorni uno sciopero della fame in solidarietà con suo fratello Alaa Abd El Fattah. Lo fa perché sia visibile, visto che la politica del governo …
Da 75 giorni Alaa è in sciopero della fame – Chi digiuna per Alaa il 15 giugno
Alaa Abd-el Fattah continua il suo sciopero della fame, ormai da 75 giorni. Sono due mesi e mezzo, due mesi e mezzo durante i quali la voce del suo digiuno per vedere riconosciuti diritti e libertà è resa silenziosa dalle autorità egiziane. Nessuno dev…
Alaa fa lo sciopero della fame da 74 giorni – Chi digiuna per Alaa il 14 giugno
Oggi è il giorno numero 74 dello sciopero della fame che Alaa Abdel-el Fattah ha iniziato il 2 aprile scorso. E ieri molti fra noi hanno ricordato Sarah Hegazi, che due anni fa scelse di togliersi la vita nel suo esilio in Canada. Femminista ed esponen…
Alaa è in sciopero della fame da 73 giorni – Chi digiuna in Italia il 13 giugno
Alaa fa lo sciopero della fame da 73 giorni. Ieri ha potuto vedere sua madre, dr. Laila Soueif, e sua sorella Mona Seif per appena dieci minuti. Nel racconto di Mona Seif – che si può leggere sul suo account su Facebook – c’è tutta l&…
Un giorno per Alaa – Chi digiuna il 12 giugno
A mezzanotte è cominciato un giorno di sciopero della fame con Alaa, prigioniero di coscienza da quasi 9 anni in carcere, al giorno 72 di rifiuto del cibo per chiedere il rispetto dei suoi diritti di persona, di cittadino egiziano e di cittadino brita…
Alaa fa lo sciopero della fame da 71 giorni . Ecco chi digiuna per Alaa l’11 giugno
ecco chi digiuna per Alaa oggi 11 giugno, mentre al Cairo l’avvocato Khaled Ali continua ad usare tutti gli strumenti formali della legalità per poter vedere il suo assistito. Grazie a tutte e tre, anche se di due delle persone che digiunano cono…
Alaa fa lo sciopero della fame da 70 giorni – Chi digiuna per Alaa il 10 giugno
“L’Egitto sta lasciando morire l’uomo della rivoluzione”, titolava ieri un articolo di Laura Cappon sul Domani, uno dei pochissimi, rari quotidiani italiani che hanno dato spazio alla vicenda di Alaa Abd-el Fattah. Già in questo titolo, cos…
Alaa è al giorno 69 del suo sciopero della fame – Chi digiuna per Alaa il 9 giugno
Lo sciopero della fame di Alaa continua, anche se le autorità tentano di nascondere il suo rifiuto dei pasti. Non hanno neanche permesso ai membri del Consiglio Nazionale per i Diritti Umani, un organismo governativo, di incontrare il prigioniero. Fot…
Alaa è in sciopero della fame da 68 giorni – Chi digiuna per lui l’8 giugno
Le parole della sorella di Alaa, Mona Seif, fanno venire i brividi. “Penso seriamente che vogliano che muoia in prigione. Non gliene importa nulla, e non sono neanche preoccupati delle conseguenze. Sono solo arrabbiati perché, nonostante lo stia…
Chi digiuna per Alaa il 7 giugno
Se questo blog esiste, se è nato nel 2008 mentre partiva il primo sciopero virtuale del 6 aprile al Cairo, è proprio per la generazione di cui fa parte Alaa Abd-el Fattah. Se questo blog porta il titolo che porta – gli Arabi Invisibili – è …
Chi digiuna il 6 giugno per Alaa (e son tanti)
I numeri contano poco, anzi, non dovrebbero contare nulla. A meno che i numeri non fotografino le violazioni dei diritti. Le stime parlano di 60mila prigionieri nelle carceri egiziane. Altre fonti parlano di 90mila. In entrambi i casi, un numero enorme…
Chi digiuna per Alaa il 5 giugno
Di Alaa Abd-el Fattah, dei prigionieri di coscienza in Egitto e nella regione araba, delle similarità tra le tecniche repressive nelle autocrazie si è parlato a Catania, nel Festival dei Cittadini nel Mediterraneo. E del sostegno ai prigionieri di cosc…
Chi digiuna per Alaa il 4 giugno
Buongiorno, buon 4 giugno da Catania, dove è in corso il Festival della Cittadinanza Mediterranea e la città è piena di quel mondo, bello e ricco, di attivisti, intellettuali, amici. Il digiuno solidale a staffetta per Alaa Abd-el Fattah non si ferma, …
Chi digiuna per Alaa il 3 giugno
E’ da una settimana che il digiuno solidale di 24 ore ciascuno, a staffetta, va avanti in Italia. E sono, oggi, 63 giorni che Alaa Abd-el Fattah affronta uno sciopero della fame ormai lunghissimo dentro il sistema carcerario egiziano. Dopo anni d…
Chi digiuna per Alaa il 2 giugno
2 giugno. Festa della Repubblica, in Italia, quella fondata sui valori usciti dalla Resistenza. La Repubblica dei diritti umani e civili, dei diritti di tutti, che siano o meno cittadini italiani. Un bel giorno per ricordarsene, mentre un essere umano …
Chi digiuna per Alaa il I giugno
Da 61 giorni Alaa Abd-el Fattah è in sciopero della fame per i suoi diritti di persona, per la sua dignità e per avere un processo giusto. Lo fa dentro il sistema carcerario egiziano, in cui è recluso da quasi nove anni. Decine di persone, in Italia, h…
Io digiuno per Alaa – Chi digiuna il 31 maggio
La staffetta solidale del 31 maggio Silvano Bertalot Carmela Paola Bonsangue Eliana Manca Gianluca Diana Nunzio Giannini (spero di non aver dimenticato nessuno…)
Cose che sto imparando dal digiuno per Alaa
Questa giornata di digiuno sta pian pianino finendo. Domani ci sarà un folto gruppo di persone che prenderà il testimone da Liliana Maniscalco, Angela Sechi, e da me. Eccoli i nomi di domani, e saranno poi loro stessi a comunicarlo via social, a mandar…
Il digiuno solidale a staffetta per Alaa – Qualche piccola regola
Qualche piccola informazione in più, visto che me la stanno chiedendo in più persone per email. Seguiamo le regole delle esperienze di digiuno in Italia Digiuno di 24 ore, a staffetta Digiuno della fame, non della sete Durante la giornata: acqua, zucch…
Chi è Alaa
ALAA ABD-EL FATTAH IN SCIOPERO DELLA FAME DAL 2 APRILE 2022 Alaa Abd-el Fattah è un attivista,uno scrittore, un informatico e un blogger. Il suo arrivismo che l’uso che ha fatto della tecnologia lo hanno reso una personalità chiave della Primavera arab…
Chi vuole aggiungersi alla catena solidale per Alaa?
Dr. Laila Soueif audita dal Comitato permanente sui diritti umani della Camera
Stamattina dr. Laila Soueif, la mamma di Alaa Abd-el Fattah, ha partecipato in videoconferenza alla seduta del Comitato Permanente sui Diritti Umani nel mondo della Camera dei Deputati, presieduto dall’onorevole Laura Boldrini. E’ stata, co…
Morire una mattina a Jenin
“Per me Jenin non è una storia effimera nella mia carriera o persino nella mia vita personale. È la città che può sollevarmi il morale e aiutarmi a volare. Incarna lo spirito palestinese che talvolta trema e crolla e poi, oltre ogni immaginazione, si r…
calendario di maggio
Sarò a nord, tra qualche giorno. Dall’Emilia Romagna al Veneto, per poi spostarmi al Salone Internazionale del Libro di Torino (venite? Qui ci sono tutti i dettagli del programma, compreso Anime Arabe). Prima di arrivare al Lingotto, ho alcuni ap…
Grazie per gli auguri!
Le cose divertenti della vita da quando esistono i social. Molti si ricordano del tuo compleanno perché, per esempio, Facebook glielo ricorda. Molti ripescano il tuo numero in quell’immenso archivio telefonico che è ormai diventato il nostro smartphone…
Premio Stefano Chiarini
Inattesa, come le belle sorprese. Ricevere il premio dedicato a Stefano Chiarini, dopo vent’anni passati a occuparmi di un pezzo di pianeta che è persino complicato definire con un nome. Oriente prossimo, Vicino, Medio. Soprattutto, ricevere un premio…
25 aprile 2022
E anche quest’anno il 25 aprile lo celebro ricordando il mio maestro, Paolo Spriano, che partigiano lo è stato, da giovanissimo studente universitario torinese, e che della sua esperienza nella Resistenza ha fatto strumento imprescindibile della …
Gerusalemme e il pane senza sale
Condivido sul mio blog un commento di Filippo Landi pubblicato sul suo blog dalvostroinviato. Terra Santa, Gerusalemme e la Via delle storie. Ho visto anch’io il lungo servizio televisivo, dedicato a questi luoghi e trasmesso all’interno della rubrica…
A Sciacca, con Fabio Geda
In libreria
Esseri umani in attesa
Due foto. I luoghi sono lontani fra di loro. In basso a destra, Yarmouk. E’ in Siria, alla periferia di Damasco. Il più grande campo profughi palestinese, una casa per 160mila persone, almeno sino al 2011. Nel 2012, quando la rivoluzione siriana …
Kharkiv, Kyiv, Sarajevo. L’omicidio rituale delle città
Le fiamme salgono dalla facoltà di sociologia dell’Università Karazin di Kharkiv, una delle città più martoriate in questi primi giorni dell’invasione russa dell’Ucraina. Un missile delle forze armate russe ha centrato il palazzo, uno degli edifici di …
Gerusalemme senza Dio (ri)torna in libreria
E oggi Gerusalemme senza Dio torna in libreria, dopo quasi dieci anni dalla precedente edizione, che era ormai esaurita in versione cartacea. Torna in libreria in edizione rivista e aggiornata e pure allungata, perché dieci anni possono essere tanti an…
L’Ucraina ci riguarda, eccome
E così, accanto a una solidarietà sincera per chi è vittima di un’invasione, leggo commenti che parlano di indifferenza. Che dicono, soprattutto, che è un problema russo-ucraino, che se la vedano loro. Neanche una guerra in Europa, neanche l̵…
Non impareremo mai (che Aleppo e Kiev valgono la stessa moneta)
Guardo le prime immagini che arrivano dall’Ucraìna, le prime immagini degli urbicidi che segnano da quasi un secolo il nostro senso della guerra. Guardo attraverso il teleobiettivo dei fotografi che sono lì, e attraverso le foto fatte col telefonino da…
Di nuovo su Sheikh Jarrah, tanto per rompere il silenzio
Quindi, nel silenzio (quasi) completo della stampa italiana, a est del Mediterraneo succede questo, in tre aree ben precise del Territorio palestinese occupato. La Cisgiordania settentrionale è in subbuglio, soprattutto nelle zone attorno alle due prin…
Apartheid, una parola già sdoganata
“The term “apartheid” refers to the undemocratic system of discriminating between the rights of the whites and the blacks, which once existed in South Africa. Even though there is a difference between the apartheid that was practiced …
#FreePatrick
In attesa del verdetto del tribunale di Mansoura. Tribunale d’emergenza, senza appello. Imputato: Patrick Zaki. Accusa: diffusione di notizie false. Numeri di anni che rischia di passare in carcere: cinque. Giornalisti tenuti fuori dall’aul…
From Tahrir to Tahrir to Tahrir
Is there a way to write about Tahrir as a distant observer? I do not know. My way is to put Tahrir in the set of cities, at once protagonists and stages of the revolutions and upheavals that took place from 2010 to 2019. Cruel Cities is the project I a…
Carta, penna, parole. La scrittura censurata delle prigioni
Per la scrittura dal carcere nella sua dimensione globale, Antonio Gramsci rappresenta un esempio alto, altissimo. Un vero e proprio modello filosofico, di pensiero, letterario. Ci se ne accorge appena si esce dai confini del Belpaese, quando Gramsci n…
Mattarella, la sobrietà e le palme
Il discorso del presidente Mattarella è stato bello, sobrio e pieno di dignità. In piedi accanto a una finestra che si affaccia su un meraviglioso giardino e su bellissime palme, alberi la cui ampiezza della sommità ripara dal sole implacabile. Palme c…
Non siete stati ancora sconfitti – su YouTube
https://www.youtube.com/watch?v=UTGQu5yCf68 Ecco il link la registrazione dell’incontro (molto intenso) su ‘“Non siete stati ancora sconfitti” di Alaa Abd El Fattah, la selezione di scritti tradotti dall’arabo in italiano da Monica Ruocco e…
Domani l’incontro online su “Non siete stati ancora sconfitti” di @alaa
Su wired.it, la recensione di Philip Di Salvo Su La Stampa l’intervista di Letizia Tortello alla professoressa Laila Soueif, la madre di Alaa Abd-el Fattah Su L’Espresso di questa settimana, il mio articolo sulla letteratura dal carcere. Ar…
In attesa di una sentenza al Cairo. #FreeThemAll
In attesa oggi, in Egitto, di una sentenza senza appello, emessa da un tribunale speciale, di emergenza, e non da un tribunale ordinario, nei confronti di tre persone già da anni in carcere in detenzione preventiva. La loro colpa? Esprimere idee, chied…
Quanto a noi, abbiamo scelto di restare ai margini
Combattono, i residenti del “centro” per il titolo di “l’uomo che rinuncia” e “la vittoria” di chi tradisce onestamente … Tutti i vincitori sono stati sconfitti Quanto a noi abbiamo scelto di restare ai margini Nella nostra tradizione la libertà è data…
Un filo di… ceci tra Roma e Gerusalemme
La cucina romana è cucina di terra. Laddove terra sta per verdure, e non tanto per carne. Una volta si sarebbe chiamata cucina povera, perché – ed è cosa vera – la tradizione del cibo a Roma è tradizione popolare, pochissimi soldi, molti campi. L’Agro …
Patrick Zaki scarcerato. Per libertà e assoluzione occorre attendere
Un giorno di gioia, non c’è alcun dubbio. Un giorno in cui il sollievo pervade tutti coloro che hanno combattuto e pregato, Iottato e mediato per la liberazione di Patrick Zaki, uno degli oltre sessantamila prigionieri politici e di coscienza detenuti …
Patrick Zaki: leggete il libro di Alaa
L’udienza è fissata per il 7 dicembre, nella sua città Natale, a Mansoura. Nella via dolorosa di Patrick Zaki, lo studente egiziano del master GEMMA dell’università di Bologna in prigione da quasi due anni, domani è l’ennesima stazione. Udienza di fron…
Peter Nádas. Dall’archivio delle memorie ungheresi
Devo ringraziare la Biblioteca del Senato della Repubblica. E’ grazie al lavoro dei bibliotecari che sono riuscita a rintracciare un’intervista fatta ai tempi nei quali non solo non c’era il web, ma non c’era neanche la possibil…
Niente da festeggiare. Purtroppo
18 novembre 2021. Oggi Alaa Abd-el Fattah compie quarant’anni. Li compie dentro il carcere di Tora, al Cairo, dove ha trascorso sette degli ultimi otto anni. Niente da festeggiare, per lui e neanche per noi. Per poter festeggiare occorrerebbe la …
Sabato a Milano, a Bookcity, per dare voce ad @alaa
Amitav Ghosh a Roma, il 15 novembre
Per chi è a Roma, un appuntamento da non perdere!
Dare voce ad Alaa
E’ appena uscita nelle librerie la versione italiana degli scritti, composti in gran parte dal carcere, di Alaa Abd-el Fattah. I testi, tradotti dall’arabo con la sua nota e riconosciuta professionalità e passione civile da Monica Ruocco, conden…
#SaveAlaa
#saveAlaa
Gli incontri belli
Iscrizioni
A Civitella Ranieri
La pubblicità mostra le paure. La politica internazionale mostra il (proprio) fallimento
Kabul è caduta. Non ho parole. Non ci sono mai stata, come invece i miei pard di Lettera22, Emanuele Giordana e Giuliano Battiston, che vi consiglio caldamente di leggere. Appartengo, però, a quella parte dell’occidente che ha vissuto fuori dall&…
Di piscine e provincia italiana
A Umbertide c’è una piscina comunale. Per la precisione ce ne sono due. Una all’aperto, dove in questi giorni di caldo feroce trovano ristoro le famiglie di questa zona particolare dell’Umbria, immersa in retaggi e tesori artistici impareggiabili. C’è …
Night & Day at “the Castle”
Castle retreat 2 – La salsa
Incredibile, questo rosso. Sembra innaturale. Colore artificiale. E invece è quanto di più semplice, classico, tradizionale, diffuso possa esistere. Pomodori dell’orto, appena raccolti, di diversi tipi, dal sammarzano al cuore di bue, passando pe…
In the Castle’s Retreat
Persone d’oro
Per vari motivi questa foto mi commuove. Forse non c’è nemmeno bisogno di spiegarli. E’ tutto così pieno di felicità e serenità. Il mondo, non solo il loro, lo hanno già cambiato. #Tamberi #Barshim #Olympics #HighJump #saltoinalto #OroOlimp…
Castellammare, Favignana….
Letterando in Fest 2021. Il programma
Letterando in Fest, 15-18 luglio 2021
e per saperne di più, cliccate qui.
Il lavoro di “comprendere” nell’Egitto di oggi
Condivido anche qui, sul mio blog, l’intervento che ho fatto ieri nella Sala Magna dell’Università degli Studi di Palermo nella cerimonia di conferimento del titolo di Benemerito alla memoria di Giulio Regeni, alla presenza (a distanza) dei…
“E se i palestinesi scomparissero?”
E se una notte, da un minuto all’altro, scomparissero? Così, come in un soffio. L’idea è per alcuni un sogno, per altri un incubo. Di certo è irreale, impossibile, inconcepibile. Fino a quando, a farla entrare nella nostra riflessione sul reale, non ar…
La Strada dei Samouni
Il 24 maggio alle 19.00, in occasione dell’arrivo su partecipa.zalab.org e Mio Cinema del film La Strada dei Samouni, partecipa live con Stefano Savona – regista Paola Caridi – giornalista Isabella Camera D’Afflitto – arab…
“1994” di Adlène Meddi – Presentazione tra Torino e Algeri
Mercoledì 19 maggio 2021 – 18h (19h Italia) – Ambasciata dʼItalia – Algeri Presentazione della prima edizione italiana del libro 1994 – di Adlène Meddi hopefulmonster editore introduce S.E. Giovanni Pugliese, Ambasciatore dʼItalia in Algeria dialoga …
Gerusalemme brucia
Storia e politica dell’attuale crisi #israelo–#palestinese Non si fermano le violenze in #Palestina e #Israele: ripercorriamo le cause storiche della situazione attuale. con Roberto Mazza, Paola Caridi, Francesca Biancani, Maria Chi…
Oltre la cronaca, con la cronaca negli occhi
Una conversazione con Giuseppe Caffulli, ospite di Terrasanta.net, per usare la “grammatica di Gerusalemme”. Il grazie è molto sentito, è di cuore.
Le parole e le immagini per dirlo
Ho nella testa le parole ascoltate in questi giorni. Ho negli occhi le immagini trasmesse. Ho nella testa anche le parole confuse e inesatte, gli errori marchiani, la mancanza di conoscenza, la protervia e l’arroganza, la confusione, l’inca…
Hamas, Gaza e il richiamo di Gerusalemme
Il discorso pronunciato da Ismai Hanyeh da Gaza, ieri sera, ha confermato molto di quello che già era chiaro sin dall’ultimatum che Hamas ha lanciato lunedì, dopo l’attacco della polizia israeliana a suon di lacrimogeni, granate assordanti …
Una mera questione immobiliare (dice qualcuno)
Se invece volete saperne di più delle cosiddette “mere questioni immobiliari” a Gerusalemme, vi consiglio un libro per ragazzi. Sì, un libro per ragazzi. Perché quello che succede a Gerusalemme, in questi giorni, mostra ancora una volta la…
La mano dei coloni su Gerusalemme
E’ una vecchia storia, quella del tentativo dei coloni di prendere spazi e case dentro il quartiere palestinese di Sheykh Jarrah, nella parte orientale e occupata di Gerusalemme. Una strategia raffinata e complessa che va avanti da oltre quindici…
The settlers’ grab of Jerusalem
The case of Sheikh Jarrah’s evictions dates back at least to 2009. We are witnessing only the most recent part of a long story. As an inhabitant of Jerusalem from 2003 till 2012, reporter and expert of MENA region political contemporary history,…
Alta tensione a Gerusalemme
Stamattina, alla Moschea di Al Aqsa, terzo luogo santo per l’Islam globale. Non è un caso che l’account della Moschea di Aqsa sia stato chiamato “first qibla”. La Moschea Lontana, la moschea di Gerusalemme è stata la prima direz…
Così presto? – i grazie dopo la festa
Cosa ci faccio qui? Per meglio dire: già sono arrivata qui? Ma non è troppo presto? Questi 60 anni sono un po’ difficili da digerire. Non solo per me, a giudicare dalla reazione di molti dei miei coetanei (italiani). A molti di noi, dell’annata 1961, s…
Così presto?
Scontri alla Porta di Damasco. Cosa dice la grammatica di Gerusalemme
Issawiya, A-Tur, Silwan, Wadi Joz, i quartieri di Gerusalemme est vicini alle mura antiche dove più sono concentrati, almeno negli ultimi quindici anni, i coloni israeliani. E poi la porta di Damasco e quella di Erode, sino a via Salah Eddin, il cuor…
Dei segni urbani della rivoluzione di Tahrir, fino alla Golden Parade
Le primavere arabe 10 anni dopo – 1/ Egitto con Paola Caridi – A dieci anni dall’inizio di quell’incredibile processo rivoluzionario che scosse le fondamenta del potere costituito, in tante zone del Nord-Africa e del Medio Orien…
Apeirogon – Questa non è una recensione
Ho distrattamente letto la trama e ho chiuso subito il libro. L’ho lasciato lì, sul tavolo, con un sottile ma netto fastidio. Ancora l’ennesimo libro in cui, come una conditio sine qua non, bisogna mettere insieme un israeliano e un palestinese, un pal…
Mediterranea – Il gateau di Antonio e l’invasione dell’Iraq
Poteva essere, chissà, la metà di marzo. Marzo 2003. Da giorni, da settimane, i tamburi di guerra suonavano e battevano sempre più forte. Tutte le mediazioni per evitare un attacco statunitense all’Iraq (all’Iraq, non solo a Saddam Hussein) si erano sc…
Mediterranea – Le seppie di Ataba
Avevo messo un paio di seppie in freezer. Perché meglio avere un po’ di riserva. Ci può essere malu tempu, i pescherecci potrebbero non uscire dal porto di Sciacca. È una pratica per me consolidata, quella di congelare il pesce buono e serbarlo per i m…
Mediterranea – Il labaneh di Gerusalemme
Sì, è vero. Se c’è una città che ha segnato la mia vita, nonostante io non lo volessi proprio, è Gerusalemme. Interi pezzi di mondo e di universo sognano di andare a visitarla, a viverci, a pregare nei suoi templi. Io volevo restare al Cairo. Mi ero ap…
Mediterranea – venerdì pesce
C’è stato un tempo, neanche tanto lontano nel nostro tempo, in cui andare al ristorante, ma che dico ristorante, andare in trattoria era un avvenimento. Domenicale, ma mica tutte le domeniche. Da qualche parte, molti fra noi hanno fotografie in bianco….
13 candeline per Arabi Invisibili
Casi della vita, del calendario e della piccola storia personale. Tra poche ore il mio blog festeggerà i ben 13 anni di vita. 11 marzo 2008. Un blog decisamente vecchio, iniziato sulla piattaforma blogspot, passato attraverso 3 restyling, nato a Gerus…
Mediterranea – Gli asparagi selvatici
Prendo a pretesto le foto che ho nel mio canestro virtuale da vivandiera. Il tempo di asparagi, in questo inverno siciliano breve ma molto umido, sembra non finire mai. Asparagi selvatici, certo. Arrivano all’uscio di casa assieme al finocchietto selva…
Mediterranea – Le uova di pesce e gli spaghetti
Bisogna ascoltarlo Pietro, quando a mezza bocca ti lancia il messaggio a cui tiene di più. “Questa spigola [di mare, ndr] è piena di uova”. Parabola significa, tarantola ballerina, avrebbe detto mio padre. Dunque, ho subito salvato le uova (tante) trov…
Quando un tribunale (internazionale) fa paura alla politica
L’indagine del Tribunale Penale Internazionale sulla cosiddetta “situazione in Palestina” (così viene formalmente chiamata nei documenti del TPI) non è ancora iniziata. Per farlo, la procuratrice ancora in carica fino a giugno, Fatou Bensouda, dovrà ma…
Mediterranea – Biscotti agli agrumi
Sta per finire il periodo degli agrumi, qui in Sicilia. Per tutto l’inverno abbiamo per fortuna bevuto un bel po’ di spremute (tantissime!). Qui, almeno in casa, per tradizione contadina, si cerca di non buttare nulla, nonostante il frigorifero sia str…
Niente mi è estraneo
Nihil ad me alienum puto. Niente mi è estraneo. L’antico detto del latino Terenzio non sarebbe questo. Lo cito nella sua forma incompleta, togliendo la parte per cui è diventato famoso. Sono un essere umano, e niente di ciò che è umano mi è estraneo. h…
L’occhio globale sulla democrazia
a proposito di crisi della democrazia, panico, sconforto, le parole di John Keane suonano a dir poco profetiche: La tendenza al panico e allo sconforto “induce pensatori e attori politici a una delle seguenti conclusioni: o le democrazie s’…
Il passato che non passa. San Valentino a Beirut è l’attentato a Hariri
Il 14 febbraio 2005 Beirut è scossa da un attentato di proporzioni enormi. Un attentato contro l’ex premier Rafiq Hariri, allora la figura più rilevante e controversa della politica libanese. Dal 2005, da 16 anni, il giorno di San Valentino è per…
La Stanza del Mondo, piena di libri
Comincia una nuova avventura. Hopefulmonster, la casa editrice fondata 35 anni fa da Beatrice Merz, si arricchisce di una collana che curerò con gioia, curiosità, passione e tutta l’attenzione che merita. Una collana che tutto contiene, senza di…
Cancellare il corpo malato. Quando il teatro legge le storture del mondo
Può apparire surreale parlare di un testo teatrale che dovrebbe andare in scena tra pochi giorni, nel tempo della pandemia che ha chiuso i luoghi dello spettacolo. Lo è, nei fatti, surreale. Come surreale è questo eterno presente. È però necessario for…
La Stanza del Mondo. Piena di libri
Non mi ero accorta fossero già passati oltre due anni. Oltre due anni da quando Beatrice Merz e Silvano Bertalot mi hanno fatto una delle proposte folli che, è bene dirlo, ci facciamo a vicenda. L’offerta che mi hanno fatto, se mi ricordo …
Matteo Renzi e il fallimento della sua politica estera
È stato sempre un problema, per la Firenze di oggi, il rapporto con la sua storia. E che storia, letteraria e culturale e di pensiero! Uno di quei pesi che ti schiacciano, se non li sai usare nella maniera giusta. Uno di quei pesi che hanno reso, per m…
Un anno senza Lina Ben Mhenni
Chissà cosa avrebbe detto Lina Ben Mhenni di queste celebrazioni dei 10 anni dall’inizio delle rivoluzioni e delle rivolte nella regione araba. Chissà cosa avrebbe detto della Tunisia di questi ultimi giorni e, soprattutto, cosa avrebbe fatto nel…
#25jan Dieci anni dopo
Lei. E’ il nome del file, sul mio computer. Perché, per me, è lei, questa ragazza di cui non so il nome, l’icona della rivoluzione iniziata dieci anni fa a piazza Tahrir. La foto l’ha scattata un altro dei ‘ragazzi’ protag…
Memos from the Past – The web-dissent in the MENA region (2004-2006)
In 2006 I wrote the following pages on dissent, communication, information through blogs from Maghreb to the Arabian Peninsula. In 2007 my analysis found home in my book, Arabi Invisibili (Invisible Arabs), published in Italian by Feltrinelli and later…
I regali non graditi di Mike Pompeo
Se l’account Twitter di Donald J. Trump tace da giorni, da quando è stato chiuso ‘d’imperio’ per volere della società di @jack (Jack Dorsey), altrettanto non si può dire dell’account di Mike Pompeo. Il segretario di Stato uscente ha, infatti, prodotto …
Il battito della farfalla. Da Washington a Ryadh
Non ci sono solo ‘ufficiali e soldati semplici’ ad abbandonare la nave del ‘comandante’ Trump che affonda. A saltare dal Titanic sono in tanti, dentro e fuori i confini statunitensi. Non ci sono, insomma, solo i giganti dei social media che prendono le…
Trump, o della narrazione tossica
E’ il primo video di Donald Trump che condivido su una qualsiasi piattaforma, su Facebook o sul mio blog. Mi sono sempre rifiutata di farlo perché non ho voluto fare, nel mio piccolo, da cassa di risonanza della sua narrazione d’odio. Una n…
Il battito d’ali della farfalla…
…arriva fino ai Paesi del Golfo. Il Qatar e l’Arabia Saudita chiudono (almeno per il momento) la frattura diplomatica iniziata nel 2017, quando Ryadh, assieme a Emirati Arabi Uniti e Bahrein, decise il boicottaggio e il blocco del Qatar. Mo…
Il giusto e il nuovo, dopo la pandemia. Buon Natale!
Quest’anno, soprattutto e in particolare quest’anno, non potevamo mancare il nostro appuntamento con la foto del 25 dicembre. Ed eccoci qui. Felici di essere assieme e di potervi augurare buon Natale. Compatibilmente, certo, con il nostro comune tempo …
Il primo natale del nuovo tempo
Ho sempre pensato alla casa come a un camper. Non alla sua immobilità, quanto all’essere rifugio per noi che, per lavoro e vita e curiosità, siamo in movimento. Un luogo all’interno del quale rinchiudersi per sentirsi protetti. E salvi. È una se…
Rivoluzioni arabe. Non solo un anniversario
Di colpo, come succede con le cifre tonde, si parla di nuovo di “risveglio arabo”, a dieci anni dall’autoimmolazione di Mohammed Bouazizi, il giovane ambulante di Sidi Bouzid vessato dalla polizia tunisina. Il suo gesto estremo fu la …
Pecunia e pallone, anche a Gerusalemme
I soldi degli Emirati Arabi per salvare il club di calcio più anti-arabo di Israele. Solo pochi anni fa, una notizia del genere avrebbe avuto più spazio in un romanzo distopico che sulle pagine (di carta o telematiche) di un giornale. Ora, è tutto vero…
Giovani e Vecchi, secondo don Matteo Zuppi
So già cosa farò oggi pomeriggio. Domenica 6 dicembre. Per tutti gli ospiti di oggi. Letizia Battaglia, la grande Letizia Battaglia, che ci parla di Vita e Morte in una tempo, come questo, in cui vita e morte sono come non mai compagne. Mathias Enard, …
Vita Nova. Il Salone torna online, a dicembre
E se volete sapere perché, ascoltate cos’è Vita Nova per noi del Salone Internazionale del Libro di Torino. Qui.
Da Acireale a Gerusalemme
Di chi è la casa? Di chi l’ha costruita o di chi ci vive? Avevo una scommessa da vincere, quando ho scritto il mio libro su Gerusalemme dedicato alle ragazze e ai ragazzi italiani. Farli entrare nelle case della città, mangiare i gelsi del giardino, fa…
In cerca di pace (nel parco)
Come agguantare la vita, l’aria, il sole. A Villa Pamphili è facile, per fortuna. Nel tempo sospeso del covid19, si reagisce con l’esperienza del primo lockdown: non si perde l’occasione per una passeggiata che potrebbe essere l’…
I Musei Vaticani al tempo del covid
Il fascino della Scuola di Atene
Almeno 40 anni senza (ri)vederla. E poi, con un guizzo, decidere di andare a visitare i Musei Vaticani in questo infinito tempo sospeso del covid. La teoria di corridoi deserti, a farci compagnia infinite opere d’arte che i visitatori non nascondono pi…
Nel frattempo
Nel frattempo sono stata tra l’aria di vacanza e la preparazione del Letterando in Fest, il festival letterario di Sciacca alla sua undicesima edizione. Tra il mare di prossimità, mare semplice, di sabbia e per famiglie, mare pulito, e la marina …
L’ibiscus e l’alleanza necessaria
Ne ho contati 13, stamattina. 13 fiori di ibiscus che hanno segnato il giorno, e che al tramonto si sono richiusi. Effimeri, nel senso pieno di una parola di cui, nella maggioranza, si è perso il significato primo. Etimologico. Durano un giorno solo, i…
Beirut. Stavolta è diverso
L’ironia della sorte e della storia, certe volte, è dura quanto gli avvenimenti tragici che la Storia la segnano. A un chilometro di distanza dall’hangar 12, trasformato nell’icona di un fungo atomico che ha squassato Beirut, c’è un quartiere che si ch…
Beirut. Dopo l’apocalisse
è una delle foto scattate dal collettivo di fotografi Dar al Mussawir il 4 agosto 2020. Il giorno dell’apocalisse per una città come Beirut, che pure di ferite ne ha già subìte e ricucite tante. Per ora è il tempo della riflessione, e del dolore …
Rivoluzione. Pre e post covid
La Sicilia del grande geografo arabo Muhammad al Idrisi, la Sicilia disegnata quasi novecento anni fa nella sua Tabula Rogeriana, dice molto anche oggi, a chi prova a guardare il mondo con altri occhi. A noi, italiani, europei, donne e uomini del nord …
I segni politici delle città
È un tempo individuale tutto scritto nel presente, il tempo delle città. O almeno ce lo immaginiamo così. Ed è giusto che così sia. È il tempo individuale, il tempo di una vita, quello a cui riconosciamo senso attraverso le strade che percorriamo nella…
Guccini, “io cerco ancora”, per fortuna
Sono una di quelle di “Via Paolo Fabbri 43”. Siamo in tante. Siamo in molti. Non vuol dire che quell’album del 1976 (avevo allora 15 anni) contenga tutte le canzoni che amo di Francesco Guccini. Alcune. Non tutte. La mia personale palma d’oro la darei …
Statue, strade, storia
I simboli, nel percorso cronologico e spaziale delle città, sono spesso il racconto che i vincitori fanno e impongono della storia. Della loro storia. Ed è spesso una storia che, per averla vinta sul passato o sul conflitto, deve necessariamente cancel…
Come crollano le pietre di un muro
Una telefonata bella, dopo tanto tempo, arrivata da Gerusalemme. E poi, per pura coincidenza, un aggeggio infernale (un lettore cd) che si apre e svela un piccolo tesoro. C’era rimasto, per tanto tempo, il cd che i Radiodervish avevano in parte c…
Democrazia e Grande Pestilenza
Nel mio quotidiano zapping sui social mi è capitato di leggere, nei giorni scorsi, una battuta che, a suo modo, ha anche un lato affascinante. Che il covid19 si diffonde e miete vittime soprattutto nei Paesi guidati da populisti di destra come, ad esem…
Città crudeli
“Chissà, un giorno si potrebbe anche parlare delle città crudeli, perché quella ‘crudeltà’ che è nel sottotitolo del mio libro non riguarda solo Gerusalemme. Città crudeli perché fagocitano le energie degli uomini e delle donne che le abitano e l…
Salone Extra. La cultura e il libro online
https://www.salonelibro.it/ita/
Luca Nicolini. Un ricordo personale in un giorno triste
L’ho ritrovata. Per fortuna l’ho ritrovata. L’ho cercata per pensare al primo ricordo di Luca Nicolini. Una email arrivata 13 anni fa, esattamente il 12 aprile 2007. Era andata, allora, a finire nello spam. Posta indesiderata. Pensa te… A Mantova ci s…
Il ritmo del tempo sospeso – 1
Ho aperto subito il cassetto e ho preso il passaporto. Come quando, a Gerusalemme, uscivo di casa. Passaporto, scarpe comode per poter correre, la foto di me a 2 anni in braccio a mia madre. I soldi. Il telefonino. È successo il 9 marzo, quando sono us…
Una finestra sul mondo. Parole libere tra Myanmar e Italia
Bagan chiama Sambuca di Sicilia. Emanuele Giordana e Paola Caridi aprono le loro finestre sul mondo e chiacchierano di coronavirus, multilateralismo, salute globale, OMS. Grazie a 38esimo parallelo e a Giuseppe Prode.
La rabbia e il perdono. Dal capitolo XXXV dei Promessi Sposi: Renzo incontra fra Cristoforo al lazzaretto
Ho letto alcuni brani del XXXV capitolo dei “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, nella staffetta virtuale voluta e organizzata dagli amici del Festivaletteratura di Mantova per la loro Oasi di Lettura. Una lettura che mi ha permesso di r…
Gnocchi e anarchia
https://www.invisiblearabs.com/wp-content/uploads/2020/04/gnocchi-al-sugo.jpg
Pensavamo di rimanere sani in un mondo malato
Una foto epocale. Papa Francesco di fronte a una piazza vuota. Piazza San Pietro vuota, come vuote sono le strade e le piazze in buona parte del mondo. Prega per il mondo, benedice i credenti e chi non crede, e ci interroga su ciò che è successo prima …
Sono tempi sospesi, in spazi chiusi. Alcuni più chiusi di altri
SalTo con te | Paola Caridi Sono tempi sospesi, in spazi chiusi. Alcuni però sono più chiusi di altri. Paola Caridi legge Adania Shibli (tradotta in Italia da Argo) e Antonio Gramsci. #SalToConTe Condividiamo letteratura. Taggaci nei tuoi post e n…
Quando una democrazia si misura con la pandemia
È più importante la vita, la salute o la democrazia? E’ possibile porsi questo dilemma ora e qui, in questa Italia percorsa dal più grave evento dopo la seconda guerra mondiale? Per dirla meglio, è possibile chiederselo durante la più grave crisi in cu…
Un cielo vuoto
Ho fatto un esperimento, oggi nel primo pomeriggio. Mi sono collegata a flightradar24, e ho cominciato a osservare il cielo pieno di aerei in volo. In Europa. In Italia. In Sicilia. In tempo reale. I fermo-immagine sono la rappresentazione di quello ch…
Quando è cominciato? Non loro ricordo più. Note sul nostro tempo sospeso
In questi giorni ho ricevuto molti messaggi dai miei amici sparsi in giro per il mondo. Mi hanno chiesto “come stai?”. E poi mi hanno espresso una solidarietà profonda, una sincera preoccupazione, una vicinanza tanto più bella quanto per nulla scontata…
L’Italia canta. E dignitosamente obbedisce
Le memorie rimbalzano da una parte all’altra nella testa. I canti che si levano dai tetti di Teheran. Le pentole sbattute nelle dimostrazioni di mezzo mondo. Le urla dalle celle delle prigioni, le sbarre battute come tamburi. I lenzuoli di Palermo del…
Eredità senza testamento. L’irresponsabilità degli adulti e la movida dei ragazzi
“La nostra eredità non è preceduta da alcun testamento”. L’aforisma di René Char è l’inizio di una riflessione di Hanna Arendt che mi è ritornata alla mente a guardare i comportamenti italiani, nei giorni difficili del Covid19. Comportamenti serissimi,…
Coronavirus: i provvedimenti del governo italiano – Il Dpcm dell’8 marzo
Per leggere il decreto del presidente del consiglio dei ministri collegatevi alla Gazzetta Ufficiale, a questo link.
Coronavirus: i provvedimenti del governo italiano
Credo sia importante, per ognuno di noi, fare la propria parte. Per questa ragione, pubblico sul mio blog il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 marzo scorso con misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero t…
“Armati di folclore e di stornelli”
Ti incaponisci, pensi di aver la scienza infusa e che nessuno comprenda quanto sei acuta nel leggere la realtà. Poi, per caso come spesso succede girellando su social e web, ti soffermi a vedere e ascoltare un video, uno di quelli fatti col telefonino….
Col nemico si parla, e si salva la comunità
Ci sono momenti in cui devi parlare col tuo nemico. E il tuo nemico con te. Sempre che la si metta sul piano dell’amico-nemico. Succede quando ci sono ragioni così gravi che vanno oltre te stesso, te stessa, la tua famiglia. Quando c’è il bene co…
#FreePatrick, con ancora più forza
Patrick George Zaki non è stato liberato, oggi, nonostante la presenza in udienza di diplomatici e giornalisti internazionali (compresi Francesca Caferri di Repubblica e Francesco Battisti del Corriere della Sera). Il tribunale di Mansoura, nel …
L’attentato di San Valentino del 2005 a Wikiradio
La festa di San Valentino è una ricorrenza laica molto sentita, in tutta la regione araba. Dal 2005, però, il 14 febbraio ha assunto altri significati, e ha altre memorie. Ricorda l’attentato a Rafiq al Hariri. Una vera e propria strage. L’…
Il caso Patrick George Zaki e la politica estera italiana
Agire subito. Comunicare immediatamente all’esterno. Far partire le campagne sulle reti social. Fare tanto rumore, insomma. A sei anni dal golpe militare del 2013 e dall’ascesa rapidissima al potere di Abdel Fattah al Sisi, una cosa l’hanno imparata, e…
L’accordo farsa del secolo
Non c’è nessuna rivoluzione nell’approccio americano verso la questione israelo-palestinese. Il cosiddetto “Accordo del Secolo”, descritto dal presidente statunitense Donald J. Trump come un piano senza precedenti, sancisce semplicemente ciò che sul te…
181 pagine glamour
Visione per la pace. 181 pagine studiate ben bene. Colori azzeccati e decisamente contemporanei, font molto elegante, la bella brochure di un ufficio di comunicazione. Quella macchia azzurro petrolio dalla singolare forma di un rene è la Palestina. Att…
Nura spicca il volo
Ehi, Maria Teresa, è arrivato il gran giorno! Nura ha finalmente spiccato il suo volo su Gerusalemme a cavallo di Baffo. Te lo saresti immaginato, circa quattro anni fa? Lo avevamo sperato, questo sì, perché l’idea di un libro assieme era nata così ser…
Catalogo dei veli
Mi faccio aiutare dalle bellissime illustrazioni di Marcella Onzo al mio libro su Gerusalemme, perché stavolta (e non solo) le illustrazioni sono più efficaci delle parole. Colpiscono il nostro immaginario. Fanno tornare alle superficie esperienze e no…
A proposito di pacchi (natalizi e non)
ho visto un video di “Casa Surace” sui pacchi ai fuorisede, sponsorizzato da Dhl. Al netto dell’atmosfera troppo mulinobianco, la storia dei pacchi continua a segnare fin troppe famiglie, in Italia. La generazione delle madri e dei pa…
Quella scaletta
Ho scattato questa foto all’inizio di novembre, l’ultima volta in cui sono andata a Gerusalemme. La luce della mattina era quella di sempre. Bianca, Abbacinante sulla pietra. E la Spianata delle Moschee affascinante, nonostante i dettagli f…
insieme e contro. La recensione su “Andersen”
cose belle
una lettrice compulsiva, mia amica carissima mi aveva detto, in tempi non sospetti, che “Gerusalemme. La Storia dell’Altro” mi avrebbe dato belle soddisfazioni. Nuntio vobis che il libro è già in ristampa, a tre mesi dalla sua uscita….
“Gerusalemme. La Storia dell’Altro”. Vademecum per le/gli insegnanti
Approfitto di questi giorni che precedono le feste (e le ferie) di Natale, per mettere assieme qualche indicazione per le/i docenti che in questi mesi mi hanno chiesto informazioni sul mio libro per ragazzi su Gerusalemme. Lo faccio ora, soprattutto, d…
Le mani di Orban sui teatri (e sulla cultura)
Ci risiamo. Il regime di Vitktor Orbàn parte di nuovo all’attacco della cultura. Come, d’altro canto, fa da anni. Questa volta tocca ai teatri, come ci racconta bene (benissimo) su Il Manifesto Massimo Congiu, che in Ungheria ha vissuto per…
Sarah e Samira vogliono dirvi “grazie”
Perché proprio a Gerusalemme? Perché hai voluto mettere Sarah e Samira a Gerusalemme? Perché non hai scelto una città che ci piace di più, come New York, per esempio? Ma poi sono diventate amiche? Non è che poi scoprono che sono sorelle? Ascoltare le d…
La Storia dell’Altro tra Marsala e Palermo
Piccolo tour scolastico siciliano, per “Gerusalemme. La Storia dell’Altro”. Si comincia il 3 dicembre a Marsala, al Complesso San Pietro, per il primo incontro con gli studenti delle scuole di una città a me cara. Si replica, sempre n…
Un operoso alveare senza ape-regina
Un po’ di miei pensieri sulle piazze arabe, mentre le rivoluzioni e le rivolte compiono ormai un decennio. Pubblicati su Gli Asini. “C’è stato un tempo in cui eravamo presenti, poi siamo stati sconfitti, e il senso di tutto questo è stato sconfit…
Se è un giornale a fare paura, in Egitto
Sono arrivati fino a Mada Masr, l’unico serio giornale di opposizione in Egitto. Oggi, 24 novembre 2019, nove agenti in borghese dei servizi di sicurezza egiziani hanno fatto irruzione nella redazione del giornale online, simbolo della libertà di stamp…
A Sciacca, il 29 novembre
Berlino. L’Isola, il Muro, le stazioni.
No, non ero a Berlino il 9 novembre 1989. Mi aggiravo con un voluminoso fascio di quotidiani sotto il braccio nella facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” dell’università di Firenze dove stavo facendo il mio dottorato in Storia delle relazioni i…
A Sambuca. Il 26 ottobre alle 19
#FreeAlaa. again and again
…and Mahienour al Masri, and Mohammed Aladdin, and… and… free all the political detainees and the human rights defenders in Egypt
A Palermo, il 3 ottobre alle 18.30
Un invito collettivo per chi è a Palermo.
Diario del Cairo – La città rifiutata
In attesa di parlare del Cairo al Festivaletteratura di Mantova sabato prossimo, 7 settembre, assieme a Filippo Romano e Luca Molinari (evento n.131), ripropongo un articolo che avevo postato qui sul blog il 28 marzo del 2011, uno dei miei diari dal Ca…
Gerusalemme (per i ragazzi e le ragazze dai 10 ai 99 anni)
Dal 6 settembre in libreria. E se vi capita di venire al Festivaletteratura di Mantova (appuntamento ineludibile per chi ama i libri), ci vediamo il 6 settembre – appunto – alle 19. E’ l’evento numero 114. Inutile che lo dica, f…
una crisi diplomatica all’ombra della crisi di governo
Viene da pensare che sul mare antistante Lampedusa si sia sfiorata una crisi diplomatica tra Spagna e Italia. Una crisi tra due Stati aderenti all’Unione Europea, due paesi della sponda nord il cui peso specifico nel Mediterraneo delle migrazioni non h…
Lo stesso mare
Bella questa foto, vero? Non ho resistito. L’ho scattata a Ferragosto, a Menfi, mentre le persone avevano già cominciato a smontare ombrelloni, seggioline, tavolini, i semi-accampamenti della festa italiana di mezza estate. Aria bellissima, magic…
“Mi sa dire dov’è il mio Paese?”
I casi della vita. Sono giorni che, per un motivo o per un altro, sono perseguitata dall’album che più ho amato nella mia adolescenza. Selling England by the Pound, il capolavoro dei Genesis, in quella composizione della band inglese che vedeva a…
A proposito di bende
Verità per Giulio, anche sul mio balcone virtuale
Grazie Sciacca!
“Un giorno sarò un’idea” – il programma
Letterando in Fest X. Dal 30 maggio al 2 giugno
Jokha Alharthi vince il Man Booker. Celebriamo!
E’ un avvenimento importante: Jokha Alharthi è la prima scrittrice araba a vincere il Man Booker Prize, assieme alla sua traduttrice, Marilyn Booth. Oggi invisiblearabs ospita, per raccontare l’importanza di questo premio, Lucia Sorbera, ca…
Comincia l’avventura. A Sciacca
** un giorno sarò un’idea. *** 📚 Letterando in Fest – X Edizione 📅 30 Maggio, 2 Giugno 2019 🕍 Multisala Badia Grande 📌 Sciacca Un muro scrostato. Una carta geografica. Le macerie di una scuola. L’immagine di Letterando in Fest X è, per noi,…
gli incontri indimenticabili
la foto è di Claudio Cravero, che ringrazio.
Adlène Meddi al Salone del Libro!
Sarà Adlène Meddi ad aprire la quarta edizione di Anime Arabe, la sezione dedicata alle culture arabe del Salone Internazionale del Libro di Torino. Giovedì 9 maggio alle 15 all’Arena Piemonte. Un’apertura a sorpresa, per il pubblico del Sa…
Buon 25 aprile
Condivido il testo del discorso del nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che oggi a Vittorio Veneto ha ricordato gli elementi fondamentali della dittatura fascista, della Resistenza, dell’antifascismo, della democrazia nella sto…
Wole Soyinka al Salone del libro!
Sì, Wole Soyinka, il dissidente e il testimone, l’intellettuale libero e coraggioso, il simbolo della Nigeria democratica, lo scrittore e il drammaturgo e il poeta raffinatissimo. Wole Soyinka il Premio Nobel per la Letteratura, la voce dell̵…
Anime Arabe numero 4
Anime Arabe numero 4 sta per arrivare. Il programma è già online, come per tutte le sezioni del Salone Internazionale del Libro di Torino. Lo trovate qui. Lucia Sorbera e la sottoscritta, che curiamo il programma, vi aspettiamo dal 9 al 13 maggio, al L…
Espresso in tournée – Lunedì 15 aprile a Palermo
PalFest 2019 – Urban Futures
Very proud that the founders and souls of PalFest were among our most precious guests in the Anime Arabe program at the Salone Internazionale del Libro di Torino since its start in 2016. Always with you, Ahdaf Soueif and Omar Robert Hamilton. Lucia Sor…
Il pane di Ivan Denisovic
“Con il fondo dei calzoni imbottiti, che si erano già seduti dappertutto, Šuchov si sistemò sul bordo di una cassaforma di legno, la schiena contro il muro. Appoggiandosi sentí tirare giaccone e giubba: a sinistra, vicino al cuore, c’era qualcos…
Vocabolario – Pane
Ho ritrovato queste righe che avevo scritto nell’ottobre del 2008. Oltre dieci anni fa, quando ancora vivevo a Gerusalemme. Era un periodo in cui mi divertivo a trovare delle parole comuni nel Mediterraneo. Non tanto dal punto di vista dell’…
La nostalgia ha il colore dei flamboyant
…e niente. Nei miei sogni ambientati al Cairo (che ancora faccio), la nostalgia ha un solo colore: il rosso corallo dei fiori delle Poinciana, o Delonix regia, o Flamboyant. Erano gli alberi di fronte alla lunga, ampia balconata della casa di Dok…
Il Gioco del Mondo al #SalTo19
Torna il Salone Internazionale del Libro a Torino. Arriva #SalTo19. E torna Anime Arabe di Lucia Sorbera e Paola Caridi, alla sua quarta edizione. Chi ha seguito la conferenza stampa di presentazione del Salone 2019 sa già qualcosa, perché il direttore…
Algeria. I marzo
Queste sono solo alcune immagini del I marzo, e solo ad Algeri, rintracciate su Twitter. Nonostante i problemi, segnalati da molti (soprattutto giornalisti algerini, e da più giorni), su internet, le immagini di manifestazioni di massa postate sui soci…
S’avvicina il SalTo19!
I marzo in Algeria. Kamel Daoud: “Je vais marcher”
Da Kherrata ad Algeri
A Kherrata, nel distretto di Béjaia, “evitare il centro storico in questo momento a causa di una manifestazione pacifica dei cittadini della località. Siate prudenti”. Il messaggio compare sulla pagina twitter di “Info Trafic Algerie” il 16 febbraio, a…
22 febbraio. Algeria
Sono solo poche foto, tra quelle che è possibile trovare sui social algerini, poco su Facebook, molto su Twitter. Hashtag: no al quinto mandato (di Bouteflika). Ad aprile vi saranno le presidenziali, ed è stata annunciata la candidatura del capo…
Una bella candidatura
Non sono sorpresa. Non sono stupita. Provo un piacere sereno e profondo a vedere Da un Altro Mondo, il romanzo di Evelina Santangelo per Einaudi, candidato al Il Premio Strega edizione 2019. Il piacere non è solo e – credetemi sulla parola –…
Bruno Ganz. Damiel
In volo sopra la Berlino in bianco e nero. La Gedächtniskirche, i palazzoni, la Porta di Brandeburgo, la Staatsbibliothek, i pezzi sterrati nel cuore della città. il Muro. Gli occhi di Damiel (e del suo angelo sodale, Cassiel) si poggiavano su una citt…
Storia di una piastrella (e di tutte le altre)
La Casa del Ciuciulìo, o delle Chiacchiere, libera traduzione di Dar al Liwan, la casa della conversazione. Quell’angolo della casa araba che serve a ricevere, a offrire un caffè (magari al cardamomo), e a chiacchierare. Visto che in queste setti…
Natura viva
agrumi a chilometro zero (reale) in fruttiera del Cairo.
Di Alessandro e di Mahmood
Alessandro ha vinto Sanremo. Sì, Alessandro lo ha vinto davvero, Sanremo. È arrivato primo, e non Ultimo. Nessuno se ne è accorto, a dirla tutta, che Alessandro ha vinto Sanremo edizione 2019. Forse perché quel nome era troppo normale? A dire il vero, …
Terrazza con vista. A Sambuca
La più bella vista, per me. Una vista che ha quasi dieci anni. Vista spazzata dal vento, che apre lo sguardo sul pendio lontano. Sino a quel triangolo bianco, poggiato, che è un sarcofago alla memoria del terremoto. Il Cretto di Burri. Sotto il vaso, l…
20 anni dopo
È difficile immaginare, oggi, che oltre 100 mila persone (civili e militari, uomini donne e bambini) sono morte alle porte del nostro paese, in meno di dieci anni, dal 1991 al 1999. Ancora più sono rimaste ferite e molte mutilate o handicappate. Al di …
Futuri Maestri, il copione
Non solo uno spettacolo teatrale, un’esperienza intensa con centinaia di bambini e ragazzi. Oggi i Futuri Maestri del Teatro dell’Argine di San Lazzaro di Savena sono anche un libro. Ed è un bel segno. Grazie a chi questo lavoro lo ha inve…
modelli
Algeri, rue Didouch Murad
Rosa Luxemburg. Uccisa cento anni fa
Che poi, un giorno, ci ho scritto un racconto. Non su Rosa Luxemburg, certo. Ho pensato a quanto il mito di Rosa Luxemburg potesse essere arrivato lontano. Anche se il concetto di “lontano” è quanto di più aleatorio possa esserci. E ci ho s…
La “notte cosmica” dei ragazzi di Algeri. Su 1994 di Adlène Meddi
La recensione a “1994” di Adlène Meddi è stata pubblicata su “minima & moralia”. In una “notte nazionale”, in una “notte-cosmo”, uomini e ragazzi si muovono circospetti, come ombre in cerca di salvezza, sicuri – però …
Angela Davis e il premio revocato. Un’intervista da seguire
Ho passato un’ora ascoltando Angela Davis, ed è stata un’ora rara per la densità di quello che l’icona dell’attivismo nero americano ha detto su antisemitismo, razzismo. BDS, giustizia sociale e civile. Studiosa di altissimo liv…
Il caffè, come lo facciamo noi palestinesi
…ed ecco la scena del caffè, interpretata mirabilmente da Carla Peirolero, all’inizio di Cafè Jerusalem, lo spettacolo costruito sul mio testo con la regia di Pino Petruzzelli. Sul palcoscenico, assieme a Carla Peirolero nella parte di Nura…
…perché noi pensiamo, quando prepariamo il caffè
Il rito del caffè è rito importante, non solo tra i palestinesi. Per i palestinesi, però, può essere il segno di altro. Il catalizzatore di esistenze quotidiane, di relazioni, di politica e di sofferenza. Fare il caffè è, insomma, pensare. Lo ha…
i 49 naufraghi. E’ così difficile andarseli a prendere?
Perché non andarsele a prendere, le 49 persone soccorse in mare da Seawatch3 e Seaeye? I porti sono chiusi dalle autorità nazionali per le navi non italiane, ma nessuno può impedire a una imbarcazione italiana di entrare in un qualsiasi porto. Perché n…
Si scrive SuperCoppa. Si legge soft power
Lo sport italiano – e soprattutto il calcio del Belpaese – deve aver proprio bisogno di soldi, per accettare di far disputare la Super Coppa in Arabia Saudita. Super Coppa che vede in campo la Juventus contro il Milan, il prossimo 16 gennaio, nel…
Orlando contro il decreto sicurezza
No, non è un caso che Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo scriva una lettera circostanziata all’ufficio anagrafe del Comune di Palermo in cui pone seri quesiti di costituzionalità sul decreto sicurezza e di rispetto delle convenzioni inte…
La parola per il 2019. Insieme
Insieme. Insieme si nasce. Insieme si costruisce. Soli si muore. Ho scelto la mia parola per il 2019. INSIEME Forse è la parola ad aver scelto me, riecheggiata nei fatti (personali, sociali, nazionali e internazionali) in questo scorcio di fine d’anno….
Amos Oz 1939-2018
Sono arrivata a Gerusalemme, nel 2003, con due libri nella valigia. Uno era il capolavoro di Amos Oz, Storia d’Amore e di Tenebra. E’ stato il mio modo di entrare a Gerusalemme. Attraverso lo sguardo di Amos Oz ho conosciuto una parte della…
Una vecchia intervista ad Amos Oz. Sull’amore
Vorrei prima di tutto ricordare Amos Oz attraverso le sue parole, oggi che uno dei più grandi scrittori al mondo ci ha lasciato. Ho recuperato, nel mio archivio virtuale, l’intervista che mi commissionò L’Espresso, Era l’inizio del 20…
Buon Natale. Eid Milad Majid
La vita ci ha fatto molti regali, in famiglia. Tra questi, il dono di vivere in Medio Oriente. Oggi, ora, in questo giorno, ricordiamo che un lungo capitolo della nostra vita lo abbiamo trascorso lì dove, per i cristiani, il mister…
Quattro tunnel. E tutto il resto
Dopo la denuncia, Israele è passato rapidamente alla seconda fase dell’operazione denominata “Scudo del Nord”. L’esercito israeliano ha, cioè, cominciato a sigillare, e in alcuni casi a far saltare in aria con esplosivo, i tunnel scoperti dal 4 dicembr…
Breve viaggio al cuore della dignità (del malato)
Il neon acceca. Acceca ancor di più quando il corpo si allinea al fuso orario del Policlinico di Palermo. I ritmi della sanità pubblica si ripetono – ferrei e uguali a se stessi – per tutta l’Italia. Come se gli ospedali, oggi, fossero ancora i pilastr…
70 anni fa, il punto di non ritorno
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI, approvata e proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. A leggere oggi, 2018, i trenta articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani vengono i brividi, a pens…
Cavalli di razza e garretti deboli
L’immagine, questa volta, non ha niente a che vedere con le mie ossessioni orientaliste, nonostante sia il classico dipinto (Jean Leon Gerome) che ritrae un cavallo arabo per vie del Cairo. Sul povero cavallo arabo sono concentrate le attenzioni e gli…
Non era geniale, ma…
Ci voleva L’Amica Geniale versione tv perché riuscissi a immaginare la sofferenza di mia madre. Ci volevano gli sguardi impauriti di Lila e Lenù per comprendere fino in fondo quella ferita che le aveva segnato la vita. Una ingiustizia familiare e socia…
Algeri. La casbah
Solo pochi dettagli di una visita alla casbah, durante questo soggiorno ad Algeri per il quale devo ringraziare il Salon International du Livre d’Alger che mi ha invitato per la seconda volta. Domani parlerò di Gerusalemme assieme a Youssef Saiah…
Cos’è Lettera22 e perché parlo bene di lei
Stavolta, sul mio blog, ci scrive il mio pard Emanuele Giordana. Rilancio le note che ha scritto sul suo, di blog (il bellissimo e utilissimo Great Game), per ricordare che oggi festeggiamo i 25 anni di Lettera22. Con grande gioia. Circa 25 anni fa, un…
Tra Roma e Algeri
Condivido con voi lettori, e con estremo piacere, qualche appuntamento della mia agenda di novembre. Si comincia con Roma, al Salone dell’Editoria Sociale. Lettera22 e Collettiva RACCONTARE GLI ESTERI Al tempo della crisi e dei populismi Un dibat…
Ecco La Via di Terra a Palermo
grazie, almeno 700 volte.
E chi è il mio prossimo?
Ci sono regali inattesi e commoventi, in questi giorni di preparazione dell’evento di domenica 28 ottobre (alle 11, per la precisione) al teatro Politeama di Palermo, Mediterranea – La Via di Terra, in sostegno a Mediterranea Saving Humans….
La Via di Terra per Mediterranea Rescue
#AbbiamoUnaNave Mediterranea Saving Humans #MediterraneaLaViaDiTerra Nel corso della Conferenza Stampa saranno illustrate tutte le iniziative previste nei prossimi giorni. 24 ottobre Mediterranea – La via di terra a Cagliari 25 ottobre Mediterran…
Cafè Jerusalem – Il testo
Ho deciso di mettere in linea il testo di Cafè Jerusalem, sul palcoscenico tra 2015 e 2017 nei teatri italiani, prodotto da Suq-Chance Eventi e Teatro Stabile di Genova. Musiche originali dei Radiodervish, che hanno prodotto sul testo un album dallo s…
Grazie Ilaria Cucchi. Da una figlia d’Arma
Sono figlia d’Arma. Così si dice nel gergo di chi ha o ha avuto un padre carabiniere. Anche se carabiniere, mio padre, lo fu solo per cinque anni. Arruolato durante la seconda guerra mondiale per fame, emigrato da Reggio Calabria in cerca di un lavoro….
Khan al Ahmar e il Prossimo Tuo
“Anche la Locanda del Buon Samaritano, con gli anni, si è trasformata. In quello che è l’archetipo dell’immobilità, del cuore del mondo e della storia che non viene mai coperto dall’oblio, anche quel pezzo di deserto che riguard…
Da un altro mondo. A Palermo
Lunedì Primo Ottobre, alle sei del pomeriggio, ho un appuntamento molto, molto singolare nel cuore di Palermo. Come diceva qualcuno, “questa non è una presentazione”. E davvero non è la presentazione di un libro. I libri si leggono. Difficilmente si ra…
Grazie per tutto, signora Inge
Cos’è rimasto sul tavolo?
E’ come quando si sbarazzo un tavolo. Si toglie una cosa alla volta, e alla fine rimane una tovaglia su cui restano solo briciole. Il presidente USA Donald Trump ha cominciato, alla fine dello scorso anno, togliendo dal tavolo negoziale Israele-p…
Europa che mi guardi
“Europa Europa che mi guardi scendere inerme e assorto in un mio esile mito tra le schiere dei bruti, sono un tuo figlio in fuga che non sa nemico se non la propria tristezza e qualche rediviva tenerezza di laghi di fronde dietro i passi perduti, sono…
Suad and I
Viva la Giungla
Chi se la ricorda più la Giungla? La Giungla di Calais. Per intenderci, quel campo improvvisato per i migranti che tentavano di risalire l’Europa continentale e arrivare sino in Gran Bretagna. A costo di una vita già messa a rischio più e più volte, ne…
Ascoltando Ravel
Sir Simon Rattle dirige la London Symphony Orchestra e il suo coro in un programma tutto dedicato a Maurice Ravel. Alla Royal Albert Hall, per le BBC Proms 2018. Di quelle occasioni che capitano poche volte nella vita, almeno per chi non vive a Londra….
Quando la discoteca (di Sambuca) nasconde il vuoto
Sono le due e mezza. Le due e mezza di una notte di mezza estate. Quella in cui le luci si dovrebbero spegnere per osservare il cielo di San Lorenzo e sperare di vedere qualche stella cadente. E invece l’inquinamento luminoso nel vecchio quartiere sara…
I pistacchi del signor B
Il signor B è metodico. E soprattutto ha un gran sorriso. Gli sorride tutto, non solo gli occhi. Le pieghe attorno alla bocca esile. La barba appena accennata. Le rughe ai lati della fronte. Di quelle rughe che fa la vita sempre all’aria, quando il sol…
Cos’è illegale, il Muro o il murale? – 2
E’ terra di paradossi e di profonde ironie, la terra di Israele e Palestina. Terra di narrazioni spesso in antitesi, in cui sono i dettagli gli elementi portanti dell’interpretazione della Storia. Terra in cui anche un murale può essere utilizzato per …
Cos’è illegale, il Muro o il murale?
in mare non c’è taverna
Una scuola, le ruspe, “il prossimo tuo”
Le notizie che arrivano da Khan al Akhmar sono tristi, dure, insopportabili. Le ruspe sono giunte nel piccolo villaggio di beduini proprio di fronte alla Locanda del Buon Samaritano, lungo la strada che da Gerusalemme conduce, in una manciata di chilom…
Mo Salah’s spleen
Non si tratta solo di calcio, anche se questo è un caso ancor più delicato, vista la partecipazione dell’Egitto alla Coppa del mondo. Non si tratta solo di calcio, per la sconfitta cocente della squadra egiziana in Russia, con tutti gli altri avv…
#apriteiporti
Certe volte è giusto ricordarsi per quale ragione si è scelto un luogo per vivere. Perché ho scelto la Sicilia, nove anni fa, quando ancora ero a Gerusalemme. E perché ci vivo da sei anni, nel cuore del Mediterraneo. Questa sera, a Palermo, ci sono uom…
Ahed, Taghreed e le altre
Non fosse stato per Ahed Tamimi, l’opinione pubblica europea non avrebbe notato – nel panorama palestinese – la presenza delle donne. Non fosse stato per la potenza delle immagini in cui una ragazza di 17 anni viene ripresa dalle telecamere lo scorso d…
Auguri, Ernesto Ferrero!
Stamattina abbiamo mandato i nostri messaggi di auguri a Ernesto Ferrero per i suoi 80 anni. È nato il 6 maggio. I giovani direbbero: “Come George Clooney”, senza sapere che lui, Ernesto, è un ragazzo di maggio, molto più di altri. Gli auguri per i suo…
Anime Arabe atto terzo: Narrazioni/Narratives/رؤيات
Ci siamo. Mancano solo due settimane alla XXXI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Ecco il programma di Anime Arabe a #SalTo18. E’ già da giorni disponibile all’interno del programma del Salone, a questo link. Per render…
Questa non è una recensione
“È difficile stabilire il momento in cui si prende commiato da una persona” Nella tradizione popolare musulmana, in Egitto, si dice che per quaranta giorni l’anima della persona che muore se ne stia tra la terra e il cielo. Sono quaranta giorni di sosp…
in silenzio, al di là del muro
Gli amici dell’Arci mi hanno chiesto un commento sulle manifestazioni al confine tra Gaza e Israele. Lo hanno pubblicato su Arcireport del 5 aprile. Nel frattempo, la cronaca parla di un altro venerdì di sangue. Sempre lì, sempre tra i manifestan…
Basta una foto
Una foto non basta. Eppure, per porsi dei dubbi, basta osservarla, questa foto che riprende, dalla parte israeliana del confine, ciò che è successo durante la Grande Marcia del ritorno, una dimostrazione di decine di migliaia di palestinesi di Gaza ten…
Donne radicali
Uno dei regali più belli di questi giorni. Trovarmi nella lista delle “donne radicali” che hanno pubblicato per il catalogo di Seven Stories Press. In compagnia di alcune delle grandi intellettuali dello scorso secolo. Arrossisco.
5 domande
1. Chi voglio essere? La nostra identità è in continua costruzione. Nell’epoca del culto di sé, chi aspiriamo a essere? Che rapporto c’è oggi tra l’essere se stessi, il conoscere se stessi e il diventare se stessi? 2. Perché mi serve un nemico? I confi…
Non è questione di tasse, a Gerusalemme
Il grande portone del Santo Sepolcro a Gerusalemme è stato riaperto all’alba. La clamorosa protesta delle chiese cristiane presenti nella Città Santa e proprietarie di immobili si è chiusa, per il momento. O meglio, è stata sospesa quando si è ap…
Un giorno, tutto questo….
Anime Arabe torna alla XXXI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino Ci vediamo al #SalTo18!
Orientalismo alla Pasolini
L’ho visto colpevolmente in ritardo, il viaggio che Pier Paolo Pasolini compie in Israele e Palestina nel 1965. Un viaggio di cui abbiamo una traccia incredibilmente interessante nei Sopralluoghi in Palestina, un documentario in cui Pasolini desc…
i doveri dei giornalisti
Ci sono già le regole. Le regole per i cittadini, nella Costituzione Italiana e nelle leggi. In particolare, la Legge Mancino. Ci sono già le regole, per i giornalisti. Il codice deontologico e la Carta di Roma. Provate a leggerle, le regole che già ci…
quando parleremo delle nostre colpe?
Non mi stancherò mai di ripetere che, ormai da anni, vi è un problema serio all’interno del mondo dell’informazione e tra i giornalisti. C’è da prima della battaglia per la Carta di Roma, non a caso una battaglia condotta da Laura Boldrini e Roberto Na…
Luigi Manconi e l’Italia (scomoda) dei diritti
e così, Luigi Manconi non sarà candidato alle prossime elezioni politiche. L’uomo che più si è speso per i diritti negati e per l’educazione alla cittadinanza responsabile deve stare fuori dal Parlamento italiano. Lo ha deciso un personale politico su …
Freddo e tenda – Belìce 50 anni dopo
Fa freddo. Ma non come mezzo secolo fa. Eppure il freddo tra i ruderi di Montevago è il simulacro di quel freddo lì, quel freddo che tutti i testimoni ricordano. C’era la neve, e dopo la scossa forte della mezzanotte in molti scesero in strada e passar…
Take the names
From Ancient Gates to Postmodern Drawbridges
I came back recently to Italy after an interesting and captivating book tour in some of the most prestigious US universities (UC Irvine, Harvard, Columbia, Georgetown). I presented (timing, unfortunately…) my book on Jerusalem, Jerusalem without …
…e allora entriamo nei dettagli di Gerusalemme
Mi sono quasi sempre astenuta dal pubblicare mappe di Gerusalemme. Troppo complicato, veramente troppo complicato spiegare quello che succede in una città che molti sognano, alcuni conoscono, altri ancora immaginano. Niente di mistico, di affascinante….
Non pubblicare senza permesso!
Trovo veramente sconcertante trovare i miei articoli pubblicati su alcuni siti senza che io sia stata contattata e abbia dato il mio permesso di pubblicazione, traduzione, eccetera. Contestiamo spesso a grandi imprese editoriali di non pagare, o non pa…
Gerusalemme, città senza piazze
Questa è la seconda e ultima parte delle letture che ho tenuto nel mio tour negli Stati Uniti, Messe insieme, rielaborate, e soprattutto ritradotte. Tra una sezione e l’altra è passata un brandello di storia, e cioè la dichiarazione di Donald Tru…
Quando cambiano le regole del gioco
Donald Trump è stato molto chiaro, nella sua dichiarazione su Gerusalemme capitale di Israele. Per l’ennesima volta, durante la sua presidenza, ha messo da parte la comunità internazionale, le convenzioni firmate anche dagli Stati Uniti, le risoluzioni…
Non è tutta colpa di Trump
Non è tutta colpa di Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti poggia la sua decisione di trasferire l’ambasciata statunitense da Tel Aviv a Gerusalemme su un preciso atto legislativo del Congresso americano, approvato nell’autunno del lontano 1995…
L’Est e l’Ovest. I punti cardinali e la revisione della storia a Gerusalemme
La questione di Gerusalemme va ben oltre il Giro d’Italia, ma il Giro d’Italia offre una occasione insperata per parlarne. E dunque parliamone. Devo chiarire, prima di proseguire, qual è la mia posizione. Come giornalista e come storica, la mia descriz…
Il Giro d’Italia e la gaffe di Gerusalemme
E così, è scoppiato il caso politico-diplomatico del Giro d’Italia. Tenuto volutamente basso sino ad ora, il caso della più importante gara ciclistica italiana che nel 2018 partirà da Gerusalemme è arrivato infine sulle prime pagine dei giornali…
invisiblearabs 2017-11-30 14:37:46
America spleen
Jerusalem Without God in NYC
Save the date – Center for Middle Eastern Studies at Harvard
At the Center for Middle Eastern Studies at Harvard. Hosted by the wonderful Sara Roy From Ancient Gates to Postmodern Drawbridges: Exclusivity and Exclusion in Contemporary Jerusalem Date: Tuesday, November 7, 2017, 12:30pm to 2:30pm Location: CMES, R…
Diario americano – Segnali sonori (globali)
Suoni globali, oppure segnali sonori globali. Bisognerebbe trovare un termine per quei suoni che, ovunque nel mondo, ci parlano un linguaggio familiare, e ci fanno sentire – allo stesso tempo – parte di un unico contesto. Se Marc Augé definisce nonluoghi i luoghi della globalizzazione, come definiamo i suoni? Soprattutto i suoni meriterebbero una riflessione,Continua a leggere
Jerusalem without God on American tour – dates & locations
Let’s start, watching the Pacific Ocean and seeking inspiration. Jerusalem is very far away, from here. Will it be difficult to explain Jerusalemites’ life and pain, historical and political paths, bleak present and the need for recognition, justice, lasting peace? I guess and I hope not. Here is my schedule in the US. Very thrilledContinua a leggere
Diario americano – 1 – San Francisco
Sì, veramente incredibile, la Davies Hall. È la sala della San Francisco Symphony, poco meno di duemila posti, difficile da descrivere per l’ampiezza dello spazio e per la bellezza dell’acustica. Ieri l’orchestra della SFS suonava Sibelius e Sciostachovic, diretta con maestria da Osmo Vänskä, conduttore finlandese con una capacità rara di unire in un abbraccioContinua a leggere
17mila anime a Beit Beirut
Sala dopo sala, un intero piano di Beit Beirut è stato riempito di una foresta di listelli di legno colorati di verde. Tutti diversi, eppure tutti uguali. Sono 17mila, come 17mila sono gli scomparsi, i desaparecidos della guerra civile libanese. Nessun memoriale, spiega Zena al Khalil, l’artista autrice della megainstallazione a Beit Beirut. Nessun memorialeContinua a leggere
La radio racconta
Ho sempre amato Wikiradio, una di quelle trasmissioni che restituiscono alla radio il fascino del tempo in cui era uno dei pochi mezzi di diffusione di massa del racconto. Wikiradio, nello specifico, sta peraltro assolvendo a un compito di documentazio…
Quale ‘ragion di Stato’? Quella dei diritti o quella degli affari?
Solo chi non conosce l’Egitto può affermare che rimandare il nostro ambasciatore al Cairo possa avvicinare alla verità sull’assassinio di Giulio Regeni. La decisione del governo italiano ha reso il nostro paese più debole di fronte all’Egitto e ha dato il via libera a violazioni ancor più patenti dei diritti umani e civili. Non sonoContinua a leggere
Del musakhan, del summacco e di quel che resta della civiltà
Vicino al mercato. Ho sempre vissuto vicino a un mercato, all’estero. Non riesco a pensare a una vita quotidiana che non mette in gioco ciò che gli altri fanno. Cosa comprano. Dove. Per fare cosa. Banale, certo, ma di questi tempi la memoria è affermazione di valori, dignità, conoscenza. Nel mercato di Doqqi, al Cairo,Continua a leggere
Caro ambasciatore Cantini…
Lettera aperta di Filippo Landi all’ambasciatore Giampaolo Cantini, in procinto di recarsi al Cairo come nostro rappresentante diplomatico in Egitto. Egregio Ambasciatore Giampaolo Cantini, mi perdonerà se mi rivolgo a lei pubblicamente, ma credo che sia importante che si conoscano alcuni fatti alla vigilia del suo arrivo al Cairo. Alla fine di agosto del 2015,Continua a leggere
4 anni dopo un massacro
14 agosto 2013. Cairo. Massacro di Rabaa el Adawye. 4 anni dopo, nell’anniversario, nello stesso giorno, si comunica al pubblico che il governo italiano ha deciso di far ritornare il nostro ambasciatore al Cairo. Senza porre nessuna attenzione ai simboli, alle date, al modo in cui le notizie vengono percepite. A Rabaa el Adawyie, alContinua a leggere
Oltre il bel tramonto
È una immagine che non parla solo di un bel tramonto. Parla di cambiamenti climatici che cominciano a incidere sulle nostre abitudini. Da sere le spiagge sono piene di famiglie. Non solo di ragazzi, come succede attorno a Ferragosto. Si sta sulla spiaggia a prendere aria, a prendere un poco di aria, vecchi e bambiniContinua a leggere
Mauro Martini, in memoriam
Sono passati 12 anni dalla morte di Mauro Martini. “Perché ti illudi e resti ancora lì? Non lo sai che la cultura si fa fuori dalle università?” Roma, piazza Cavour. Per essere precisi, proprio sotto il Palazzaccio. O almeno, io quella passeggiata me la ricordo lì, proprio a piazza Cavour. Il tempo, il troppo tempoContinua a leggere
Al Jazeera, la storia continua
E così è ufficiale. Israele ha fatto partire la procedura per chiudere l’ufficio di Al Jazeera e revocare il permesso stampa della tv del Qatar, la prima tv panaraba nella storia dei media della regione. Lo ha confermato il ministro delle comunicazioni, Ayoub Kara. Chiusura non imminente, ha precisato alla Reuters, perché l’iter avrà bisognoContinua a leggere
Bologna, 2 agosto 1980
Chissà, forse pensavamo di aver superato la fase più dura. La violenza politica che aveva segnato in modo indelebile la nostra adolescenza, e le stragi per mano ‘ignota’. Chissà perché, di quell’estate ricordo la sensazione che fosse in via di remissione una stagione. La memoria fa singolari selezioni, non sempre affidabili, ma la sensazione dellaContinua a leggere
Bella scelta, Google Camp!
Al Baglio San Vincenzo ci abbiamo trascorso due lunghe estati. Correva l’anno 2008, e l’estate era stata così calma, il mare per famiglie così rilassante, e soprattutto il tappeto di stelle così bello sopra di noi, sopra il Baglio immerso nella campagna tra Menfi e Sciacca, che l’anno dopo ci tornammo. Al Baglio. E allaContinua a leggere
Urban Icon
The Dome of the Rock, by Joevito Nuccio
Tahrir a Gerusalemme?
Via i metal detector. Via anche le telecamere. Via le strutture d’acciaio, sul tipo delle ‘americane’ che si usano in teatro. Nessuno si attendeva che la crisi di Al Aqsa, a Gerusalemme, potesse registrare in meno di due settimane un primo, fondamentale traguardo. La situazione, certo, è ancora delicatissima, ma i fatti concreti ci sono.Continua a leggere
Jerusalem logo
Mi sono imbattuta in questa foto su Twitter. È la conferma lampante che la Cupola della Roccia è ormai l’unico logo di Gerusalemme. Un logo in absentia, per gli israeliani ebrei. Come se nascondesse il primo e il secondo Tempio. Per i membri delle associazioni radicali, addirittura il Terzo Tempio. Per chi ne vuole sapereContinua a leggere
Non li abbiamo protetti, i nostri figli
Confesso un dolore, e una impotenza. In questa stagione di violenza, a Gerusalemme, gli agnelli sacrificali sono quasi sempre giovani. Ragazzi. E’ successo anche ieri. Tre ragazzi palestinesi ammazzati per mano israeliana, rispettivamente da un colono, la polizia di frontiera, l’esercito. Palestinese il ragazzo che ha ucciso tre coloni israeliani dentro un insediamento in Cisgiordania.Continua a leggere
La linea rossa, a Gerusalemme
Le immagini mostrano più delle parole, ormai da tempo. Mai, mai almeno negli ultimi 15 anni, Salaheddin Street è stata così simbolica. La strada commerciale di Gerusalemme est, la strada che conduce a una delle Porte della Città Vecchia meno conosciute ma più frequentate dalla popolazione palestinese. Salaheddin street, la strada che finisce, proprioContinua a leggere
I nodi della cattiva Storia, a Gerusalemme
Chi ha vissuto a Gerusalemme sa che è proprio Gerusalemme la linea rossa da non superare. Quello che sta succedendo in Città Vecchia è una miccia già accesa. Ma la prudenza non c’è, di questi tempi. E la ‘guerra civile’, stavolta, rischia di scoppiare. Se i fatti sono simboli che narrano una storia più complessa,Continua a leggere
Holy (and cruel) basin – 2
Imagine a new paradigm for Israel/Palestine. Imagine today a new paradygm for Jerusalem. The Holy Places. How many hobstacles would you find? These are few lines I wrote some months ago, after my recent journey in the Middle East and my visit to Jerusalem. I visited the Haram al Sharif, in November, and I metContinua a leggere
Holy (and cruel) basin
“any concession or abrogation of existing rights tended to become the thin end of a wedge before which other rights were apt to disintegrate. Chairs, they feared, would become wooden benches, wooden benches iron benches, iron benches fixed stone benches, with the corollary that covering from above against sun and rain and from the sideContinua a leggere
Reggiombrelli
Questa foto è stata scattata alla Fonderia Abruzzo, la due giorni all’Abbazia di Sulmona organizzata dal governatore Luciano D’Alfonso “per dare una programmazione alle idee per lo sviluppo dell’Abruzzo”, dice il quotidiano Il Centro. Tavola rotonda finale. Tutti uomini. Tavolo monogenere. Nessuno avrebbe notato l’assenza di una donna, competente come ne esistono tante. I tavoli monogenere, tuttiContinua a leggere
Jerusalem Without God is out!
I am glad to share with you the news that my book on Jerusalem is available in the North American bookstores. A first-hand account on the city’s political, social, human, urban situation, Jerusalem Without God highlights the political need by the international community to face the facts on the ground and change the paradigm.Continua a leggere
Dopo Oslo: il nuovo paradigma
di Mark A. LeVine e Paola Caridi (Questo articolo è stato pubblicato su minima&moralia) Ci sono luoghi ammantati di mito, a Gerusalemme. Anche quando a risuonare, nella memoria, non sono solo i suoni della sua lunga, plurimillenaria Storia, ma le parole del suo travagliato percorso contemporaneo. C’è anche una stanza d’albergo, tra questi luoghi, cheContinua a leggere
Quanti euro vale un cittadino italiano?
(Questo mio articolo è stato pubblicato su Affari Internazionali, la newsletter dello IAI) Un cittadino italiano viene sequestrato, torturato, ucciso sul territorio italiano. La macchina investigativa e giudiziaria si mette in moto. Vengono individuati, attraverso indizi e anche prove, alcuni dei responsabili e viene definita la linea di comando che ha deciso il delitto. NonContinua a leggere
Le parole della Luna (ai #futurimaestri)
Qui di seguito potete leggere la lettera che ho lasciato ieri sera a Bologna all’Arena del Sole ai Futuri Maestri, le centinaia di ragazzi messi insieme dal Teatro dell’Argine, protagonisti di uno spettacolo a dir poco bello, emozionante, contagioso. Mi era stato chiesto (a me così come agli altri otto ‘maestri’ che hanno letto laContinua a leggere
Di Qatar, Arabia Saudita, controrivoluzioni e “sante alleanze”
5 giugno 2017. Il sole sorge, nel Mediterraneo, su un giorno a dir poco simbolico. Si dovrebbero ricordare i 50 anni dalla Guerra dei Sei Giorni vinta da Israele sulle truppe (e le aviazioni) arabe. 50 anni da una guerra che ha segnato il corso della s…
5 giugno 1967 – 5 giugno 2017
Volevo ricordare i 50 anni trascorsi dall’inizio della Guerra dei Sei giorni, oggi. La guerra che ha cambiato il conflitto israelo-palestinese. Volevo e dovevo ricordare, come dovrebbe ricordare la comunità internazionale, i paesi arabi, l’Europa, gli Stati Uniti. E invece devo scrivere di un altro argomento, almeno all’apparenza. Le ennesime tensioni nella storia dei rapportiContinua a leggere
Via Andegari 6
Mi ha colpito soprattutto la porta. La porta verdolina dell’ultimo piano di via Andegari 6. Il cuore della casa editrice Feltrinelli. Una porta massiccia, eppure ingentilita da quel colore così siciliano. La prima volta che l’ho attraversata, quella porta, avevo timori e allo stesso tempo molta speranza. Niente di anormale, anzi, molto di scontato quandoContinua a leggere
Totti spleen
..che poi per me (e per un buon pezzo della mia generazione) il calcio è finito nello stadio di Heysel. Da quel momento, l’incantesimo si è rotto, l’età dell’innocenza è finita e siamo diventati grandi. Totti, però, è un’altra storia. O meglio, lo è diventata con gli anni, con l’assommarsi degli anni, uno sopra all’altro.Continua a leggere
Save the date! 26 maggio a Palermo
Quando il giornalista ha un’etica
Qualche decennio fa si usava dire che il privato è pubblico. I tempi sono cambiati, forse per fortuna. E dunque su questo blog la presenza della dimensione privata è stata rarissima. Centellinata. Ci sono, però, momenti nei quali il privato assume un significato più che pubblico. In questo caso etico e deontologico. È questo ilContinua a leggere
Prigionieri (in Egitto)per libertà d’espressione
La rivoluzione di Francesco su TED
Su TED. Anche il papà ha fatto un TED Talk! È un uomo sorprendente, come la sua capacità di ‘abbassarsi con umiltà’ e usare il linguaggio della piattaforma scelta o proposta. 17 minuti da ascoltare dal primo all’ultimo. Nel tempo della guerra mondiale a pezzi, papa Francesco parla di futuro, di tu e noi.Continua a leggere
Al Museo Salinas
Veramente è risorto
Quando si cucina si pensa, ci si prende cura, si usano le mani assieme al cervello. Con il cuore a Gerusalemme, oggi raramente unita nelle Pasque e allo stesso tempo come sempre complicata. Ecco il mio modo di festeggiare la Pasqua e di rilassarmi, come spesso facevo quando vivevo bella Città Tre Volte Santa. Con gliContinua a leggere
Storie all’ombra di Gerusalemme – Palermo 19 aprile ore 18
Mercoledì 19 aprile ultimo appuntamento con il caffè letterario del Rouge et Noir. Alle 18:00 “Articolo Femminile” – conversazione con Paola Caridi su “Storie all’ombra di Gerusalemme”. Si può dare spazio ai dettagli quando incombe, su di noi, la Grande Storia? Ci si può innamorare di un caffè al cardamomo, quando la violenza quotidiana èContinua a leggere
Guerre di religione? A Cesare quel che è degli uomini
A Cesare quel che è di Cesare. A Dio quel che è di Dio. E’ singolare che un verso del vangelo di Marco serva, oggi, a rispondere a chi – in maniera sconsiderata – continua a parlare di “guerra di religione”. Di chi contro chi? Di quale fede contro quale altra fede? Darei agli uominiContinua a leggere
….
Ci sono momenti, e in questo periodo sono lunghi momenti, in cui vorrei sottrarmi. Rispondere con l’assenza alle parole altisonanti che ascolto e leggo. Parole abusate e pericolose. Mi sa che mi tocca tornare dall’esilio virtuale.
Avviso agli studenti (di Palermo)
“Niente sarà più come prima”. Niente sarebbe stato più come prima, non solo nelle due Germanie, ma anche in Europa e nel mondo. Il significato profondo non sta in una frase che oggi, a quasi 28 anni di distanza dal giorno in cui fu pronunciata, può apparire lapalissiana, banale. Il significato è nell’uomo che l’haContinua a leggere
#FreeAya
La foto di Aya Hegazy e di suo marito Mohammed Hassanein è stata scattata oggi in un tribunale del Cairo da Sherif Abdel Quddous, giornalista indipendente, il reporter che più di ogni altro segue i processi ai detenuti politici egiziani. Aya e Mohammed aspettano la sentenza. Possono incontrarsi solo bella gabbia riservata agli imputati, in tribunale. AllaContinua a leggere
Tutti da Banksy sabato sera
E così Banksy ha deciso di investire i suoi soldi in una delle città più strangolate del mondo, di quelle che non è per niente facile raggiungere, per i turisti di tutto il mondo. Banksy, però, è un artista che riesce sempre a stupire, e dunque l’apertura del suo Walled Off Hotel è riuscita aContinua a leggere
Un oggetto vintage
Questo è un oggetto vintage, che in questi giorni di marzo compie esattamente la bellezza di 10 anni. Dieci anni. Ha dato il nome a questo blog, nato l’anno successivo, nel 2008. Eppure, oggi soprattutto, mi sembra non sia passato un giorno. Gli arabi sono ancora invisibili, i loro luoghi anche. Arabi e città arabeContinua a leggere
La lingua perduta delle gru
Oltre l’ipocrisia
Finalmente il re è nudo. E quindi possiamo cominciare a ragionare di una soluzione possibile, per il conflitto Israeli-palestinese. Oltre l’ipocrisia della comunità internazionale che ha continuato a parlare di soluzione dei Due Stati, sapendo che la realtà sul terreno (le colonie israeliane, il Muro di separazione) l’aveva resa nei fatti irrealizzabile. Il mio libroContinua a leggere
A revealed old truth
So, president Donald Trump revealed to the world the truth we (the Jerusalemite inhabitants) knew since years. The old fashioned diplomatic ipochrisy left room to the rude untold truth. The Two-State-solution as envisioned by the Oslo process’ architects is not anymore a comatose patient: it is already dead and buried under the Israeli Colonies’ enterpriseContinua a leggere
Cafè Jerusalem a Palermo il 24 febbraio
Attacco alla libertà di ricerca, e ai campus
C’è una piccola storia nella grande storia. Nel grande contenitore rappresentato dallo Executive Order del 27 gennaio 2017, data ormai determinante in questo capitolo recente della storia statunitense, c’è la piccola storia che riguarda l’intellighenzia non solo araba, ma in generale mediorientale, in massima parte musulmana. Un ‘gruppo’ composto da chissà quante teste. Almeno daContinua a leggere
A Roma, a Roma
Questa non è una recensione
No, non è una recensione. Né io amo particolarmente le recensioni. Questo libro, però, è troppo importante, e devo almeno dar conto di quanto lo sia. Uno di quei testi che occorre rileggere, a brani, per ragionarci di più. Il Bambino nella Neve non è solo un libro bellissimo (e non ho mai amato iContinua a leggere
I paralleli incongrui
Per una intera giornata ha impazzato su Facebook una inutile, superficiale, spesso arrogante e ignorante discussione sui paralleli tra i diversi attentati terroristici di queste ultime settimane, mesi, anni. Se l’attacco a Gerusalemme contro i giovanissimi soldati presso la promenade di Armon Hanatziv si possa paragonare agli attacchi con i camion a Nizza e Berlino.Continua a leggere
Avere molte case
Il problema non è nel destino cinico e baro. In mesi cinici e bari che ci hanno tolto persone, figure importanti, affollando le bacheche virtuali dei necrologi. Il fatto è che se ne stanno andando, spesso per naturali questioni anagrafiche, i padri. I padri intellettuali di un pensiero progressista, inclusivo e complesso che ha segnatoContinua a leggere
2017. Che la forza sia con tutti noi
È iniziato il 2017, l’anno degli anniversari importanti. Uno riguarda questa città, Gerusalemme. 50 anni dalla guerra del 1967, dalla sua unificazione forzata, dall’apertura dell’ennesimo capitolo di un conflitto che sembra senza fine. Dal disordine di un parcheggio che, per chi lo conosce, mostra tutti i segni di una città complessa, emerge la Cupola dellaContinua a leggere
2017. Che la forza sia con tutti noi
È iniziato il 2017, l’anno degli anniversari importanti. Uno riguarda questa città, Gerusalemme. 50 anni dalla guerra del 1967, dalla sua unificazione forzata, dall’apertura dell’ennesimo capitolo di un conflitto che sembra senza fine. Dal disordine di un parcheggio che, per chi lo conosce, mostra tutti i segni di una città complessa, emerge la Cupola dellaContinua a leggere