Mese: ottobre 2019

La corsa di GoJek approda a un ministero

Difficile dire quando sia nato in Asia il primo mototaxi. Certo ormai il fenomeno è diffuso e in Paesi come l’Indonesia il mototaxi – ojek in lingua locale – si avvia ormai a sostituire il becak, la bicicletta a pedali(a destra) o, se dovete spedire u…

Lettera a Samira (14)

Di Yassin Al Hah Saleh. Originale pubblicato su Al jumhuryia (Traduzione a cura di Giovanna De Luca) Ho vissuto il tuo rapimento e la tua scomparsa quasi sei anni fa come la cosa peggiore che potesse accadere a una persona, e la più insolita, nonostant…

Libano, tre scenari possibili dopo le dimissioni di Hariri

di A.T. L’Orient-Le Jour (29/10/2019) Traduzione e sintesi di Katia Cerratti Il presidente Michel Aoun, costituzionalmente obbligato ad accettare queste dimissioni, dovrà intraprendere consultazioni parlamentari obbligatorie. Secondo fonti politiche, dopo le dimissioni di ieri del Primo Ministro Saad Hariri, fortemente ostacolate da Hezbollah, si profilano ora tre scenari possibili. Il Capo dello Stato Michel Aoun, […]

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16 condanne a morte per l’omicidio di Nusrat

Nel marzo dell’anno scorso Nusrat, studentessa di una madrasa a Feni in Bangladesh, denuncia il suo preside alla polizia: un esponente religioso che la toccava in continuazione. Il 6 aprile viene attirata sul tetto della scuola e circondata da figure c…

Le sorprese di Jokowi: compromesso storico in salsa Satay

La notizia era annunciata e dunque nessuno si è stupito quando Joko Widodo, detto Jokowi ed eletto quest’anno presidente dell’Indonesia, ha annunciato il suo nuovo gabinetto. Comprende una trentina di dicasteri nelle mani in parte di nomi nuovi, in par…

Medio Oriente. Come il mondo arabo percepisce la rivolta libanese

di Soulayma Mardam Bey L’Orient-Le Jour /22/10/2019) Traduzione e sintesi di Katia Cerratti Gli osservatori della regione sono particolarmente affascinati dallo spirito festivo degli eventi. La portata delle manifestazioni che la scorsa settimana hanno bloccato il Libano, non è sfuggita all’attenzione dei paesi del Maghreb e del Medio Oriente. Sui social network, il movimento riceve […]

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Sull’offensiva turca

Sull’offensiva turca sulla Siria nord-orientale Articolo di Leila Al Shami pubblicato in italiano su Rproject Versione originale in inglese sul blog dell’autrice Leila’s blog In foto : i siriani lasciano le loro case nel mezzo dei bombardam…

فيردي في مصر

Ilmio articolo di settembre su Al-arabi al-giadid
 
https://www.alaraby.co.uk/culture/2019/9/30/%D9%81%D9%8A%D8%B1%D8%AF%D9%8A-%D9%81%D9%8A-%D9%85%D8%B5%D8%B1-1
فيردي في مصر
letturearabe di Jolanda Guardi
letturearabe di Jolanda Guardi – Ho semp…

Certificazione Lingua Araba ILA® – Livello B1 Competenze orali

  Hocine Benchina – Nadia Rocchetti. (2019). ILA-Certificazione Lingua Araba. Livello B1 Competenze Orali. Edizioni Centro Studi ILA. Nel recensire questo volume di test per il livello B1 mi preme sottolineare alcune cose. Intanto che il progetto prosegue e che … Continua a leggere

Certificazione Lingua Araba ILA® – Livello B1 Competenze orali
letturearabe di Jolanda Guardi
letturearabe di Jolanda Guardi – Ho sempre immaginato che il paradiso fosse una sorta di biblioteca (J. L. Borges)

Libano, Gegea annuncia le dimissioni del partito delle Forze Libanesi

(Agenzie 20/10(2019) Il leader cristiano del partito delle Forze Libanesi, Samir Geagea, poco dopo la mezzanotte di ieri, ha annunciato le dimissioni dei suoi ministri dal governo di Hariri:“Siamo ora convinti che il governo non sia in grado di prendere le misure necessarie per salvare la situazione. Di conseguenza il nostro blocco ha deciso di […]

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Libano, il popolo scende in piazza contro il carovita e chiede le dimissioni del governo. E’ l’inizio di una nuova “Primavera”?

di Katia Cerratti Quanto sta accadendo per le strade di Beirut non lascia presagire nulla di buono per gli equilibri, già molto fragili, di questa parte di Medio Oriente. Dopo gli incendi dei giorni scorsi, in gran parte pare di natura dolosa, che hanno devastato il Paese da Nord a Sud, ora è il popolo […]

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Vi presento l’Atlante delle guerre

Il 19 ottobre a Trento presentiamo, come ogni anno, il lavoro di una piccola redazione che da 11 anni confeziona l’Atlante delle guerre e dei conflitti. Un lavoro con molte sfaccettature ideato dall’associazione 46mo Paralleo di cui vogliamo dare con…

La Siria nordorientale è il regalo avvelenato di Trump per Erdogan

Prende forma l’ipotesi dell’intervento del regime di Damasco contro i turchi a Est dell’Eufrate Di Hilmi Hammami, Al-Arab.co.uk (14/10/2019). Traduzione e sintesi di Alessandro Tonni. Il presidente americano Donald Trump è sempre stato risoluto nella sua scelta di ritirare le forze dal nord-est della Siria e in quella di cedere il campo all’intervento militare turco […]

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Fb è in guerra con chi appoggia la causa curda?

Libertà di opinione e censura: Il social network di Mark Zuckerberg chiude le pagine di portali di movimento e informazione indipendente italiani che sostengono la lotta curda in Siria contro la Turchia. Oscurate Radio Onda d’Urto di Brescia, Milano In…

Siria. Imparare a vivere senza gli Americani

di Anthony Samrani L’Orient-Le Jour (16/10/2019) Traduzione di Katia Cerratti Il video vale più di mille parole. Trasmesso lunedì scorso da Russia Today, mostra pattuglie statunitensi che lasciano la città di Kobane mentre, dall’altra parte della strada, uomini armati sfoggiano la bandiera siriana e si dirigono verso la città per riprenderla. Cattura un momento cruciale: […]

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In morte di un ambientalista indonesiano

Golfrid (a sinistra) in uno scatto di WalhiE’ del 6 ottobre la morte per “incidente” di Golfrid Siregar, avvocato indonesiano di 32 anni trovato con la testa fracassata in un sottopasso di Medan, capoluogo di Sumatra settentrionale. Golfrid, dato per s…

Indonesia: attentato a Wiranto, un generale per tutte le stagioni

Succede dopo l’inaugurazione di un nuovo edifico dell’Università di Pandeglang, Giava occidentale. Il ministro per la sicurezza Wiranto viene avvicinato da un giovane che sembra voglia stringergli la mano ma invece è armato di coltello. Dà due coltellate al ministro e una a un ufficiale che è con lui. Tutto dura pochi secondi. L’uomo viene arrestato e con lui una donna. Secondo la polizia l’uomo Syahril Alamsyah, 31 anni di Medan è un simpatizzante dello Stato islamico. Con lui in manette finisce anche la moglie, Fitri Andriana, di soli 21, di Brebes, Giava centrale.
Ci sono due elementi forti in questa storia che per Wiranto e l’ufficiale finisce bene (anche se il ministro è stato trasferito con urgenza in un ospedale della capitale). Il primo è che, sempre che siano veri i sospetti su Syahril, l’Isis in versione indonesiana – già apparso nell’arcipelago con azioni eclatanti in passato – avrebbe segnato un punto a suo vantaggio in un Paese dove attacchi simili sono una rarità e dove le misure di sicurezza sono elevate. Il secondo è il personaggio. Wiranto non è solo un ministro: candidatosi anche alla presidenza, riconfermato dal presidente Jokwi ministro per la sicurezza (e qui ci sta anche la beffa dell’Isis!) è un uomo che ha attraversato tutte le stagioni della storia recente. In modo controverso ma riuscendo sempre a ritagliarsi un ruolo di primo piano.
Questo ragazzo del ‘47 (ha 72 anni) comincia la sua carriera con gli studi all’Accademia militare per entrare poi nell’esercito. Ci vuole un po’ ma nel 1985 entra a far parte del corpo dell’élite Kostrad – il comando strategico dell’Arma – una formazione adesso di circa 35mila uomini che è un trampolino di lancio. Il colpaccio è del 1989 quando viene scelto come “aiutante di campo” del presidente Suharto, padre padrone del Paese. Da lì è solo discesa: comandante del Kostrad nel 1996, l’anno dopo diventa capo di Stato maggiore dell’esercito. Nel febbraio del ‘98 diventa il comandante in capo dell’esercito e sono di quel periodo due fatti molto rilevanti. Il primo è la caduta del dittatore. E’ lui a mediare e a far decidere il vecchio Suharto a farsi da parte nel maggio del 1998 mentre i dimostranti invadono le piazze. E’ un gesto che eviterà un bagno di sangue. Suharto va, Wiranto resta. E durante l’interim di Habibie, il vice presidente subentrato a Suharto, il generale diventato ministro della Difesa e mostra però la sua faccia peggiore. E’ lui che verrà messo sotto accusa dopo l’epopea del 1999 che vedrà la provincia orientale di Timor andare verso il referendum per la secessione da Giacarta. Appoggia le milizie filo indonesiane che si sporcano le mani di sangue. Del resto, da comandante dell’esercito era a lui che faceva capo la macchina repressiva dello Stato da Timor ad Aceh, da Sumatra a Papua. Nel febbraio del 2003 verrà accusato dal tribunale misto di Dili (timorese e internazionale) di crimini contro l’umanità. Processo mai avvenuto.
Poi le varie candidature politiche e un posto come ministro coordinatore per gli affari politici, legali e di sicurezza col gabinetto Wahid (1999–2000). Posto riconfermato da Jokowi nel luglio 2016.

Settembre nero in Afghanistan

La verità su una strage di civili un anno fa e un aumento pauroso dei raid aerei nel mese di settembre. Mentre il conteggio dei voti delle presidenziali va a rilento, le notizie dall’Afghanistan non promettono tempo di pace.Il 5 maggio dell’anno scorso…

Siria, “L’abbandono dei Curdi sarà una macchia sull’onore dell’America”

L’Orient-Le Jour (07/10/2019) Traduzione e sintesi di Katia Cerratti Indignazione di influenti repubblicani dopo la decisione di Trump di ritirare le truppe statunitensi dal nord della Siria. Numerosi alleati repubblicani di Trump, hanno inviato messaggi indignati al presidente degli Stati Uniti per la decisione presa ieri, di ritirare le truppe dal nord della Siria, invitandolo […]

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Un titolo di giornale che proprio mi corrisponde

Guarda che bel titolo mi ha fatto “Il Ducato”, giornale pesarese durante la diretta twitter all’incontro con Giorgio Zanchini al festival del giornalismo culturale mentre con altri colleghi provavamo a parlare del nostro modo di raccontare…Ci si lame…

La cineteca di Amanullah. Lasciare l’Afghanistan

L’ultimo film sul conflitto che parla del ritiro dei sovietici nel 1989 si intitola Bratstvo (fratellanza) ed è stato girato dal regista  russo Pavel Lungin. Già fa discutere.Il titolo occidentale sarà Leaving Afghanistan. L’at…

Book Review of Ilana Feldman’s Life Lived in Relief: Humanitarian Predicaments and Palestinian Refugee Politics (October, 2019)

You can now read my review of Ilana Feldman’s ‘Life Lived in Relief: Humanitarian Predicaments and Palestinian Refugee Politics’ in the latest issue of The Middle East Journal (summer 2019) https://www.academia.edu/40538947/Review_of_Ilana_Feldmans_Life_Lived_in_Relief_Humanitarian_Predicaments_and_Palestinian_Refugee_Politics   Advertisements

Marocco, il potere usa la giustizia come mezzo di pressione sui giornalisti

Intervista di Charles Torron L’Orient-Le Jour 02/10/2019   Traduzione di Katia Cerratti Secondo un responsabile di Reporter senza frontiere, la condanna di Raissouni è legata alla sua professione giornalistica. Lunedì scorso  la corte di Rabat ha ha condannato Hajar Raissouni, una giornalista marocchina di 28 anni a un anno di prigione per “aborto illegale” e “relazioni […]

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La saga infinita del voto afgano

Bontà sua, l’ingegner Hekmatyar – meglio noto per i suoi trascorsi come il “macellaio di Kabul” – ha fatto sapere ieri che riconoscerà i voti espressi col sistema biometrico nella recente elezione del nuovo presidente afgano. Un sistema ancora imperfe…

Azza Badra:”Il sogno concreto di una vera democrazia”

Intervista di Katia Cerratti Sociologa, antropologa, tunisina ma residente in Italia da molti anni, impegnata sia in ambito umanitario che socio-economico, Azza Badra non è nuova alle sfide e in questa intervista ci racconta perché ha deciso di candidarsi alle elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento, elezioni che vedranno 7 milioni di tunisini al […]

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Atlante delle guerre stasera a Radio Radicale

Atlante delle guerre 
e dei conflitti 
del Mondo

1 ottobre 2019, ore 19.30 – 20.30
Speciale della trasmissione di RadioRadicale sull’attualità internazionale dedicato alla nuova edizione dell’Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo.
Intervengono Emanuele Giordana (Direttore editoriale del sito atlanteguerre.it), Rossella Ideo (Esperta di Corea), Riccardo Noury (Portavoce di Amnesty International Italia) e Raffaele Masto (autore di La Variabile africana e Califfato Nero).
Conduce Francesco De Leo