Pubblico integralmente questo importante articolo del giornalista Marco Alloni, residente al Cairo. Al Cairo, non in Italia. (Link qui: http://www.nazioneindiana.com/2013/07/30/legitto-vittima-delle-parole/): Quanto si ricava dai media occidentali sull’Egitto è un’immagine che sembra non presentare alcun elemento di ambiguità. La versione dei … Continue reading →
Mese: luglio 2013
“L’Egitto vittima delle parole” di Marco Alloni
Pubblico integralmente questo importante articolo del giornalista Marco Alloni, residente al Cairo. Al Cairo, non in Italia. (Link qui: http://www.nazioneindiana.com/2013/07/30/legitto-vittima-delle-parole/): Quanto si ricava dai media occidentali sull’Egitto è un’immagine che sembra non presentare alcun elemento di ambiguità. La versione dei … Continue reading →
“L’Egitto vittima delle parole” di Marco Alloni
Pubblico integralmente questo importante articolo del giornalista Marco Alloni, residente al Cairo. Al Cairo, non in Italia. (Link qui: http://www.nazioneindiana.com/2013/07/30/legitto-vittima-delle-parole/): Quanto si ricava dai media occidentali sull’Egitto è un’immagine che sembra non presentare alcun elemento di ambiguità. La versione dei … Continue reading →
Collage per chi non c’è dentro
Il Generale El-Sisi, com’é ormai noto, ha invitato il popolo egiziano, in un discorso pubblico ad Alessandria, mandato in diretta TV, a mostrare il suo sostegno all’esercito per fugare ogni dubbio, domani (venerdì 26 luglio), e comprovare ancora una volta … Continue reading →
Collage per chi non c’è dentro
Il Generale El-Sisi, com’é ormai noto, ha invitato il popolo egiziano, in un discorso pubblico ad Alessandria, mandato in diretta TV, a mostrare il suo sostegno all’esercito per fugare ogni dubbio, domani (venerdì 26 luglio), e comprovare ancora una volta … Continue reading →
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Il Generale El-Sisi, com’é ormai noto, ha invitato il popolo egiziano, in un discorso pubblico ad Alessandria, mandato in diretta TV, a mostrare il suo sostegno all’esercito per fugare ogni dubbio, domani (venerdì 26 luglio), e comprovare ancora una volta … Continue reading →
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Dopo Choukri Belaid, assassinato in Tunisia Mohamed Brahmi!
Avevamo pianto la morte, l’assassinio, di Choukri Belaid, leader del Fronte Popolare tunisino solo il 6 febbraio di quest’anno. Era una morte annunciata dopo le numerose minacce ricevute dai gruppi islamisti più radicali, ed è stato un assassinio eseguito con 4 colpi di pistola alla testa, mentre usciva di casa alle 8 di mattina. Un […]
Dopo Choukri Belaid, assassinato in Tunisia Mohamed Brahmi!
Avevamo pianto la morte, l’assassinio, di Choukri Belaid, leader del Fronte Popolare tunisino solo il 6 febbraio di quest’anno. Era una morte annunciata dopo le numerose minacce ricevute dai gruppi islamisti più radicali, ed è stato un assassinio eseguito con 4 colpi di pistola alla testa, mentre usciva di casa alle 8 di mattina. Un […]
Dopo Choukri Belaid, assassinato in Tunisia Mohamed Brahmi!
Avevamo pianto la morte, l’assassinio, di Choukri Belaid, leader del Fronte Popolare tunisino solo il 6 febbraio di quest’anno. Era una morte annunciata dopo le numerose minacce ricevute dai gruppi islamisti più radicali, ed è stato un assassinio eseguito con 4 colpi di pistola alla testa, mentre usciva di casa alle 8 di mattina. Un […]
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Dopo Choukri Belaid, assassinato in Tunisia Mohamed Brahmi!
Avevamo pianto la morte, l’assassinio, di Choukri Belaid, leader del Fronte Popolare tunisino solo il 6 febbraio di quest’anno. Era una morte annunciata dopo le numerose minacce ricevute dai gruppi islamisti più radicali, ed è stato un assassinio eseguito con 4 colpi di pistola alla testa, mentre usciva di casa alle 8 di mattina. Un […]
Turchia: se per i reporter si chiedono 7 anni di carcere… per gli altri?
Dopo giornate (e soprattutto nottate) attaccata alle piazze turche, che dopo gli scontri al Gezi Park di piazza Taksim ad Istanbul, si erano mobilitate in tutto il paese, questo blog è entrato in un mutismo un po’ vacanziero dal quale ora sembra difficile uscire. Il 6 luglio, dopo giorni di scontri e già con 5 […]
Turchia: se per i reporter si chiedono 7 anni di carcere… per gli altri?
Dopo giornate (e soprattutto nottate) attaccata alle piazze turche, che dopo gli scontri al Gezi Park di piazza Taksim ad Istanbul, si erano mobilitate in tutto il paese, questo blog è entrato in un mutismo un po’ vacanziero dal quale ora sembra difficile uscire. Il 6 luglio, dopo giorni di scontri e già con 5 […]
Turchia: se per i reporter si chiedono 7 anni di carcere… per gli altri?
Dopo giornate (e soprattutto nottate) attaccata alle piazze turche, che dopo gli scontri al Gezi Park di piazza Taksim ad Istanbul, si erano mobilitate in tutto il paese, questo blog è entrato in un mutismo un po’ vacanziero dal quale ora sembra difficile uscire. Il 6 luglio, dopo giorni di scontri e già con 5 […]
Turchia: se per i reporter si chiedono 7 anni di carcere… per gli altri?
Dopo giornate (e soprattutto nottate) attaccata alle piazze turche, che dopo gli scontri al Gezi Park di piazza Taksim ad Istanbul, si erano mobilitate in tutto il paese, questo blog è entrato in un mutismo un po’ vacanziero dal quale ora sembra difficile uscire. Il 6 luglio, dopo giorni di scontri e già con 5 […]
Cosa fanno i droni in Pakistan
Una vittima su cinque è un civile, una su dieci è un bambino. Questo è il risultato di maggior “effetto mediatico” di un’inchiesta interna del governo pakistano (venuta alla luce grazie ai giornalisti di The bureau of investigative journalism) che…
Jean Genet, scrittore degli ultimi della terra.
Nella stessa aula di tribunale furono emesse due sentenze incrociate, entrambe senza possibilità di appello. La prima la emise un giudice che si pronunciava su un reato, mentre la seconda uno scrittore sul genio creativo di colui che commise il reato. Benvenuti a Parigi, è il 14 Luglio 1945. Il ladro affrontava la sua dodicesima … Continua a leggere →
Jean Genet, scrittore degli ultimi della terra.
Nella stessa aula di tribunale furono emesse due sentenze incrociate, entrambe senza possibilità di appello. La prima la emise un giudice che si pronunciava su un reato, mentre la seconda uno scrittore sul genio creativo di colui che commise il reato. Benvenuti a Parigi, è il 14 Luglio 1945. Il ladro affrontava la sua dodicesima … Continua a leggere →
Jean Genet, scrittore degli ultimi della terra.
Nella stessa aula di tribunale furono emesse due sentenze incrociate, entrambe senza possibilità di appello. La prima la emise un giudice che si pronunciava su un reato, mentre la seconda uno scrittore sul genio creativo di colui che commise il reato. Benvenuti a Parigi, è il 14 Luglio 1945. Il ladro affrontava la sua dodicesima … Continua a leggere →
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Nella stessa aula di tribunale furono emesse due sentenze incrociate, entrambe senza possibilità di appello. La prima la emise un giudice che si pronunciava su un reato, mentre la seconda uno scrittore sul genio creativo di colui che commise il reato. Benvenuti a Parigi, è il 14 Luglio 1945. Il ladro affrontava la sua dodicesima … Continua a leggere →
Jean Genet, scrittore degli ultimi della terra.
Nella stessa aula di tribunale furono emesse due sentenze incrociate, entrambe senza possibilità di appello. La prima la emise un giudice che si pronunciava su un reato, mentre la seconda uno scrittore sul genio creativo di colui che commise il reato. Benvenuti a Parigi, è il 14 Luglio 1945. Il ladro affrontava la sua dodicesima … Continua a leggere →
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Edizione dedicata alla rivoluzione egiziana
Il quarto numero di SHARMagazine è online e si tratta di un’edizione straordinaria, interamente dedicata alla rivoluzione egiziana. Include anche un mio articolo. COME TROVARE IL GIORNALE E SCARICARLO GRATIS? Vai sul sito www.welovesharm.it Entra nella sezione BLOG e trovi … Continue reading →
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Siria. Chi bombarda cosa
(ANSA) – BEIRUT, 12 LUG – L’aviazione siriana fedele al presidente Bashar al Assad ha bombardato oggi il Krak dei Cavalieri, nella Siria centrale, una delle più note fortezze crociate di tutto il Medioriente e inserito nella lista dei siti…
Egitto. Da che parte stanno gli amerikani
In piazza Tahrir i manifestanti anti-Morsi sbandieravano il loro disappunto nei confronti di Obama. Lo accusavano di “finanziare i terroristi” o, con meno recisione, di non essere quel “campione della democrazia” che vuol far credere di essere. Oggi un noto…
Il modo di esprimersi dei mass media occidentali
Oggi posterò uno scritto del giornalista residente al Cairo Marco Alloni. Non ho altro da aggiungere. Sereno Ramadan ai veri musulmani. “Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani … Continue reading →
Il modo di esprimersi dei mass media occidentali
Oggi posterò uno scritto del giornalista residente al Cairo Marco Alloni. Non ho altro da aggiungere. Sereno Ramadan ai veri musulmani. “Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani … Continue reading →
Il modo di esprimersi dei mass media occidentali
Oggi posterò uno scritto del giornalista residente al Cairo Marco Alloni. Non ho altro da aggiungere. Sereno Ramadan ai veri musulmani. “Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani … Continue reading →
Il modo di esprimersi dei mass media occidentali
Oggi posterò uno scritto del giornalista residente al Cairo Marco Alloni. Non ho altro da aggiungere. Sereno Ramadan ai veri musulmani. “Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani … Continue reading →
Il modo di esprimersi dei mass media occidentali
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MARCO ALLONI – Egitto, basta parlare di golpe!
Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
MARCO ALLONI – Egitto, basta parlare di golpe!
Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
MARCO ALLONI – Egitto, basta parlare di golpe!
Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
MARCO ALLONI – Egitto, basta parlare di golpe!
Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
MARCO ALLONI – Egitto, basta parlare di golpe!
Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
MARCO ALLONI – Egitto, basta parlare di golpe!
Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
MARCO ALLONI – Egitto, basta parlare di golpe!
Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
MARCO ALLONI – Egitto, basta parlare di golpe!
Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
MARCO ALLONI – Egitto, basta parlare di golpe!
Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
MARCO ALLONI – Egitto, basta parlare di golpe!
Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
MARCO ALLONI – Egitto, basta parlare di golpe!
Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
MARCO ALLONI – Egitto, basta parlare di golpe!
Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
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Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
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Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
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Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
MARCO ALLONI – Egitto, basta parlare di golpe!
Anche Mussolini e Hitler furono “democraticamente eletti”. Nessuno si è però mai sognato di qualificare come “golpisti” i partigiani che se ne liberarono dopo 20 anni di soprusi. Certo, gli americani che sbarcano in Sicilia per destituire Mussolini e i russi che bombardano Berlino per deporre Hitler sono legittimati all’uso della forza perché l’Occidente ha […]
MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
Nel […]
MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
Nel […]
MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
Nel […]
MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
Nel […]
MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
Nel […]
MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
Nel […]
MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
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MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
Nel […]
MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
Nel […]
MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
Nel […]
MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
Nel […]
MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
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MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
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MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
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MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
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MARCO ALLONI – Egitto, tra intransigenza militare e jihadismo
Abbastanza facile quantificare le vittime. Più difficile individuare le responsabilità. La giornata di ieri è stata infatti contraddistinta dalle prime ore dell’alba da scontri le cui conseguenze tracciano un bilancio piuttosto chiaro – 51 morti fra le falangi pro-Morsi, 2 militari uccisi e circa 450 feriti in totale – ma passibile di diverse interpretazioni.
Nel […]
Egitto, chi spara a chi
Ho fatto un giro dei video che Repubblica pubblica sulle violenze di questi giorni. Ve ne sono diversi, ma tutti riguardano le violenze dell’esercito contro i seguaci dei Fratelli Musulmani. C’è da tenere a mente, invece, che anche (alcuni) seguaci…
MARCO ALLONI – Fuga da piazza Tahrir
Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
MARCO ALLONI – Fuga da piazza Tahrir
Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
MARCO ALLONI – Fuga da piazza Tahrir
Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
MARCO ALLONI – Fuga da piazza Tahrir
Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
MARCO ALLONI – Fuga da piazza Tahrir
Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
MARCO ALLONI – Fuga da piazza Tahrir
Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
MARCO ALLONI – Fuga da piazza Tahrir
Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
MARCO ALLONI – Fuga da piazza Tahrir
Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
MARCO ALLONI – Fuga da piazza Tahrir
Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
MARCO ALLONI – Fuga da piazza Tahrir
Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
MARCO ALLONI – Fuga da piazza Tahrir
Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
MARCO ALLONI – Fuga da piazza Tahrir
Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
MARCO ALLONI – Fuga da piazza Tahrir
Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
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Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
MARCO ALLONI – Fuga da piazza Tahrir
Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
MARCO ALLONI – Fuga da piazza Tahrir
Quando, come ogni venerdì sera, sto per raggiungere l’edificio Maspero, lo stabile della Televisione di Stato, lo scenario si rivela immediatamente minaccioso. Il traffico dalla fermata della metropolitana Gamal Abdel Nasser alla piazza adiacente a Tahrir, Midan Abdel Moneim Riad, cominciava a farsi caotico, scomposto. Non il solito imbottigliamento ma qualcosa di sinistro, di lugubre. […]
I danni di Morsi
Dal 25 gennaio 2011 a oggi l’Egitto ha perso almeno 1,100 vite, 1,100 martiri, le cui famiglie devono ancora vedersi compiuta una giustizia e realizzati i valori per cui queste persone hanno fatto dono di se stesse senza riserve. Non … Continue reading →
I danni di Morsi
Dal 25 gennaio 2011 a oggi l’Egitto ha perso almeno 1,100 vite, 1,100 martiri, le cui famiglie devono ancora vedersi compiuta una giustizia e realizzati i valori per cui queste persone hanno fatto dono di se stesse senza riserve. Non … Continue reading →
I danni di Morsi
Dal 25 gennaio 2011 a oggi l’Egitto ha perso almeno 1,100 vite, 1,100 martiri, le cui famiglie devono ancora vedersi compiuta una giustizia e realizzati i valori per cui queste persone hanno fatto dono di se stesse senza riserve. Non … Continue reading →
I danni di Morsi
Dal 25 gennaio 2011 a oggi l’Egitto ha perso almeno 1,100 vite, 1,100 martiri, le cui famiglie devono ancora vedersi compiuta una giustizia e realizzati i valori per cui queste persone hanno fatto dono di se stesse senza riserve. Non … Continue reading →
I danni di Morsi
Dal 25 gennaio 2011 a oggi l’Egitto ha perso almeno 1,100 vite, 1,100 martiri, le cui famiglie devono ancora vedersi compiuta una giustizia e realizzati i valori per cui queste persone hanno fatto dono di se stesse senza riserve. Non … Continue reading →
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Dal 25 gennaio 2011 a oggi l’Egitto ha perso almeno 1,100 vite, 1,100 martiri, le cui famiglie devono ancora vedersi compiuta una giustizia e realizzati i valori per cui queste persone hanno fatto dono di se stesse senza riserve. Non … Continue reading →
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Dal 25 gennaio 2011 a oggi l’Egitto ha perso almeno 1,100 vite, 1,100 martiri, le cui famiglie devono ancora vedersi compiuta una giustizia e realizzati i valori per cui queste persone hanno fatto dono di se stesse senza riserve. Non … Continue reading →
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Dal 25 gennaio 2011 a oggi l’Egitto ha perso almeno 1,100 vite, 1,100 martiri, le cui famiglie devono ancora vedersi compiuta una giustizia e realizzati i valori per cui queste persone hanno fatto dono di se stesse senza riserve. Non … Continue reading →
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Dal 25 gennaio 2011 a oggi l’Egitto ha perso almeno 1,100 vite, 1,100 martiri, le cui famiglie devono ancora vedersi compiuta una giustizia e realizzati i valori per cui queste persone hanno fatto dono di se stesse senza riserve. Non … Continue reading →
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Dal 25 gennaio 2011 a oggi l’Egitto ha perso almeno 1,100 vite, 1,100 martiri, le cui famiglie devono ancora vedersi compiuta una giustizia e realizzati i valori per cui queste persone hanno fatto dono di se stesse senza riserve. Non … Continue reading →
I danni di Morsi
Dal 25 gennaio 2011 a oggi l’Egitto ha perso almeno 1,100 vite, 1,100 martiri, le cui famiglie devono ancora vedersi compiuta una giustizia e realizzati i valori per cui queste persone hanno fatto dono di se stesse senza riserve. Non … Continue reading →
I danni di Morsi
Dal 25 gennaio 2011 a oggi l’Egitto ha perso almeno 1,100 vite, 1,100 martiri, le cui famiglie devono ancora vedersi compiuta una giustizia e realizzati i valori per cui queste persone hanno fatto dono di se stesse senza riserve. Non … Continue reading →
I danni di Morsi
Dal 25 gennaio 2011 a oggi l’Egitto ha perso almeno 1,100 vite, 1,100 martiri, le cui famiglie devono ancora vedersi compiuta una giustizia e realizzati i valori per cui queste persone hanno fatto dono di se stesse senza riserve. Non … Continue reading →
I danni di Morsi
Dal 25 gennaio 2011 a oggi l’Egitto ha perso almeno 1,100 vite, 1,100 martiri, le cui famiglie devono ancora vedersi compiuta una giustizia e realizzati i valori per cui queste persone hanno fatto dono di se stesse senza riserve. Non … Continue reading →
Le “mummie” nell’armadio
Come nelle fasi più mature della Prima Rivoluzione (25 gennaio 2011), anche in questi giorni, per chi vive in Egitto e si informa tramite i mass media indipendenti locali, oltre che Twitter e i gruppi egiziani di Facebook, ci si … Continue reading →
Le “mummie” nell’armadio
Come nelle fasi più mature della Prima Rivoluzione (25 gennaio 2011), anche in questi giorni, per chi vive in Egitto e si informa tramite i mass media indipendenti locali, oltre che Twitter e i gruppi egiziani di Facebook, ci si … Continue reading →
Le “mummie” nell’armadio
Come nelle fasi più mature della Prima Rivoluzione (25 gennaio 2011), anche in questi giorni, per chi vive in Egitto e si informa tramite i mass media indipendenti locali, oltre che Twitter e i gruppi egiziani di Facebook, ci si … Continue reading →
Le “mummie” nell’armadio
Come nelle fasi più mature della Prima Rivoluzione (25 gennaio 2011), anche in questi giorni, per chi vive in Egitto e si informa tramite i mass media indipendenti locali, oltre che Twitter e i gruppi egiziani di Facebook, ci si … Continue reading →
Le “mummie” nell’armadio
Come nelle fasi più mature della Prima Rivoluzione (25 gennaio 2011), anche in questi giorni, per chi vive in Egitto e si informa tramite i mass media indipendenti locali, oltre che Twitter e i gruppi egiziani di Facebook, ci si … Continue reading →
Le “mummie” nell’armadio
Come nelle fasi più mature della Prima Rivoluzione (25 gennaio 2011), anche in questi giorni, per chi vive in Egitto e si informa tramite i mass media indipendenti locali, oltre che Twitter e i gruppi egiziani di Facebook, ci si … Continue reading →
Quando uno le cose se le dice da solo
Bashar al-Asad dice, pare, che “chiunque utilizza la religione per scopi politici è destinato a fallire” (fonte).
Ciò che l’Egitto a questo punto non sarà
Questo post non riflette sulla morte prematura della democrazia egiziana. La sensazione, anzi, è che vi sia un cammino egiziano verso una democrazia. I più ottimisti – o anche i più struzzi, fate vobis – pensavano che con le pseudo-elezioni…
La borsa tifa Morsi, alla fin fine
E’ la prima volta che vedo collegare il nostro spread all’Egitto in fiamme. Repubblica dice che: “L’Egitto e l’Europa spaventano le Borse. Euro in calo, lo spread vola a quota 290”. Non so come prenderla, ‘sta cosa. Ma mi sa…
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MARCO ALLONI – Egitto, avvisaglie di una seconda rivoluzione
Le cifre parlano chiaro. Due milioni di manifestanti tra il Cairo e altri 26 governatorati. 22 milioni di firme per sfiduciare il presidente (9 in più rispetto ai voti ottenuti da Morsi alle ultime presidenziali). Ben 8 marce dispiegate nella capitale dal movimento Tamarrud (Ribelli) per chiedere la destituzione del raìs. E, fino alla tarda […]
MARCO ALLONI – Egitto, avvisaglie di una seconda rivoluzione
Le cifre parlano chiaro. Due milioni di manifestanti tra il Cairo e altri 26 governatorati. 22 milioni di firme per sfiduciare il presidente (9 in più rispetto ai voti ottenuti da Morsi alle ultime presidenziali). Ben 8 marce dispiegate nella capitale dal movimento Tamarrud (Ribelli) per chiedere la destituzione del raìs. E, fino alla tarda […]
MARCO ALLONI – Egitto, avvisaglie di una seconda rivoluzione
Le cifre parlano chiaro. Due milioni di manifestanti tra il Cairo e altri 26 governatorati. 22 milioni di firme per sfiduciare il presidente (9 in più rispetto ai voti ottenuti da Morsi alle ultime presidenziali). Ben 8 marce dispiegate nella capitale dal movimento Tamarrud (Ribelli) per chiedere la destituzione del raìs. E, fino alla tarda […]
MARCO ALLONI – Egitto, avvisaglie di una seconda rivoluzione
Le cifre parlano chiaro. Due milioni di manifestanti tra il Cairo e altri 26 governatorati. 22 milioni di firme per sfiduciare il presidente (9 in più rispetto ai voti ottenuti da Morsi alle ultime presidenziali). Ben 8 marce dispiegate nella capitale dal movimento Tamarrud (Ribelli) per chiedere la destituzione del raìs. E, fino alla tarda […]
MARCO ALLONI – Egitto, avvisaglie di una seconda rivoluzione
Le cifre parlano chiaro. Due milioni di manifestanti tra il Cairo e altri 26 governatorati. 22 milioni di firme per sfiduciare il presidente (9 in più rispetto ai voti ottenuti da Morsi alle ultime presidenziali). Ben 8 marce dispiegate nella capitale dal movimento Tamarrud (Ribelli) per chiedere la destituzione del raìs. E, fino alla tarda […]
MARCO ALLONI – Egitto, avvisaglie di una seconda rivoluzione
Le cifre parlano chiaro. Due milioni di manifestanti tra il Cairo e altri 26 governatorati. 22 milioni di firme per sfiduciare il presidente (9 in più rispetto ai voti ottenuti da Morsi alle ultime presidenziali). Ben 8 marce dispiegate nella capitale dal movimento Tamarrud (Ribelli) per chiedere la destituzione del raìs. E, fino alla tarda […]
“la madre di Cecilia” e il suo perpetuo dolore
Sono le poche righe di quel mattone dei “Promessi Sposi” che ho nel cuore da quando avevo l’età di Cecilia, che uccisa dalla peste veniva trasportata da sua madre, “col petto appoggiato al petto”. Chissà perché, poco più di una bambina, mi son fatta scavar dentro da queste righe, con l’empatia di madre, più che […]
“la madre di Cecilia” e il suo perpetuo dolore
Sono le poche righe di quel mattone dei “Promessi Sposi” che ho nel cuore da quando avevo l’età di Cecilia, che uccisa dalla peste veniva trasportata da sua madre, “col petto appoggiato al petto”. Chissà perché, poco più di una bambina, mi son fatta scavar dentro da queste righe, con l’empatia di madre, più che […]
“la madre di Cecilia” e il suo perpetuo dolore
Sono le poche righe di quel mattone dei “Promessi Sposi” che ho nel cuore da quando avevo l’età di Cecilia, che uccisa dalla peste veniva trasportata da sua madre, “col petto appoggiato al petto”. Chissà perché, poco più di una bambina, mi son fatta scavar dentro da queste righe, con l’empatia di madre, più che […]
“la madre di Cecilia” e il suo perpetuo dolore
Sono le poche righe di quel mattone dei “Promessi Sposi” che ho nel cuore da quando avevo l’età di Cecilia, che uccisa dalla peste veniva trasportata da sua madre, “col petto appoggiato al petto”. Chissà perché, poco più di una bambina, mi son fatta scavar dentro da queste righe, con l’empatia di madre, più che […]