Giorno: 9 gennaio 2017
Chronicle Keepers The Dreaming Garden
Spy Bugs
Loot Hero DX
Redemption Eternal Quest
Street Arena
Wave of Darkness
Victor Vran
Gryphon Knight Epic
Grey Goo
Legend of Kay Anniversary
Dream
Industry giant II
Mos Speedrun 2
Airscape The Fall of the Gravity
Klaus Ps4
Professional Farmer 2017
Internet e mondo arabo
LEGO Dimensions disponibile in Italia!
CON BATTLEFIELD™ 1 GIOCATORI PROTAGONISTI IN TV SU DMAX
Nuovo modello di asilo: via i ricorsi al giudice contro le espulsioni
La nostra Africa. In arrivo un disegno di legge con 17 articoli dal ministro Orlando.
Avere molte case
Il problema non è nel destino cinico e baro. In mesi cinici e bari che ci hanno tolto persone, figure importanti, affollando le bacheche virtuali dei necrologi. Il fatto è che se ne stanno andando, spesso per naturali questioni anagrafiche, i padri. I padri intellettuali di un pensiero progressista, inclusivo e complesso che ha segnatoContinua a leggere
CIE LasciateCIEntrare visita il Centro di Identificazione ed Espulsione di Roma
Una delegazione della Campagna LasciateCIEntrare ha visitato lo scorso 23 dicembre il CIE di Ponte Galeria, unica struttura dedicata all…
Dan Brown a Frosinone e il Qualcunismo Rambista
di Lorenzo Declich e Anatole Pierre Fuksas
Anatole. Non si sa bene più da che parte cominciare per controbattere con gli scarsi mezzi di cui si dispone alla grancassa guerrafondaia di religione che proprio in questi giorni, dopo l’attentato della notte di Capodanno a Istanbul, ha ricominciato a rullare poderosa, accompagnata dallo starnazzare dei soliti tromboni.…
Dan Brown a Frosinone e il Qualcunismo Rambista è un articlo pubblicato su Nazione Indiana.
Quando finirà la lotta di interessi in Libia?
Alla luce del clima di disordine in Libia, l’Egitto fa da mediatore nel ripristinare stabilità e sicurezza nella regione
L’articolo Quando finirà la lotta di interessi in Libia? sembra essere il primo su Arabpress.
Quando finirà la lotta di interessi in Libia?
Alla luce del clima di disordine in Libia, l’Egitto fa da mediatore nel ripristinare stabilità e sicurezza nella regione
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Si ringrazia l’Avv. Mariagrazia Stigliano per la segnalazione ed il commento.
Accoglimento di Protezione Internazionale nei confronti di un cittadino gambiano che è stato considerato credibile e che ha provato in…
Reassessing Arab Algerian Modernity
Il link a un articolo fresco di pubblicazione: http://www.komunikacijaikultura.org/KK7/KK7Guardi.pdf
Reassessing Arab Algerian Modernity
letturearabe di Jolanda Guardi
letturearabe di Jolanda Guardi – Ho sempre immaginato che il paradiso fosse una sorta di biblioteca (J. L. Borges)
Afghanistan. L’Italia torna in prima linea
Benché ufficialmente si tratti di una missione di una settimana con scopi addestrativi, la Nato ha deciso l’invio di 200 soldati a Farah (Afghanistan occidentale) che, in gran parte, saranno italiani di stanza nella base di Camp Arena a Herat, dove Roma ha 950 soldati. Come sottolinea Al Jazeera, anche se il numero è esiguo, l’impegno segna un nuovo coinvolgimento delle truppe straniere nella guerra afgana che segue la decisione americana per altri 300 marine destinati nell’Helmand. Dopo la diffusione di voci, alla fine dell’anno scorso, di un coinvolgimento di aerei italiani nei cieli dell’Afghanistan (voci non confermate), l’invio dei militari a Sud non è un buon segno e sembra anche poco credibile che la missione sia “non combat”. Qualcosa sta accadendo nel Paese, con una nuova fase della guerra sulla quale abbiamo poche e frammentarie notizie. Quel che appare certo è che Trump non intende lavarsene le mani come aveva detto in campagna elettorale. Seguirà le indicazioni di Obama che ha chiesto che l’impegno Usa resti tale. Sembre che anche Roma conserverà questo atteggiamento.
C‘è intanto un’emergenza profughi che non accenna a diminuire. Anzi. Secondo il governo afgano, 200mila sono a rischio per freddo e fame nel Paese e 1500 fra loro, nel 2016, han perso la vita. La situazione attuale segna un bilancio di circa un milione di sfollati interni cui si è aggiunto l’anno scorso un altro milione di afgani rientrati in Afghanistan – in molti casi perché cacciati – dal Pakistan e dall’Iran.
La Turchia sta pagando per la sua inclinazione a Oriente?
Ankara ha capito di vivere in un periodo travagliato, forse il più pericoloso dalla dissoluzione dell’Impero Ottomano, un minaccia per l’AKP, partito al potere dal 2002
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La Turchia sta pagando per la sua inclinazione a Oriente?
Ankara ha capito di vivere in un periodo travagliato, forse il più pericoloso dalla dissoluzione dell’Impero Ottomano, un minaccia per l’AKP, partito al potere dal 2002
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