Per la prima volta un Tribunale italiano blocca il trasferimento di un richiedente asilo in Ungheria.
Giorno: 28 settembre 2016
Gli arabi e le similitudini fra Iran e Turchia
I due paesi preservano interessi comuni verso il mondo arabo e ciò li pone come antagonisti ma allo stesso tempo come potenze che cooperano all’interno del vuoto di potere che caratterizza i paesi arabi nella regione.
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Il pezzo d’Italia che è in vendita in Marocco (quello vero)
La notizia diffusa da AnsaMed sull’argomento confonde due luoghi e tre nomi.
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La guerra ungherese contro i migranti
Stiamo entrando nell’atto finale della campagna per il referendum anti-migranti ungherese, in programma per il 2 ottobre 2016.
La Turchia blocca rifugiati siriani dalla ricollocazione negli Stati Uniti perché sono laureati
Gli ufficiali turchi sostengono che i più vulnerabili hanno la priorità nella ricollocazione.
Zizzanie. Agenda letteraria 2017
Un’agenda letteraria, dove ogni mese è introdotto da una narrazione in versi o in prosa in lingua originale, tradotta in italiano, accompagnata da un dipinto. Le zizzanie, come emblema delle erbe selvatiche che crescono inaspettate e spuntano, nel calendario anche lunare.
La prima guerra angloafgana
Il dottor Brydon, l’uomo che si credeva l’unico superstite della guerra,
protagonista del celebre dipinto vittoriano |
A metà del 1800 Londra e Calcutta, sede della Compagnia delle Indie, decidono di reinsediare a Kabul Shah Shuja, un re afgano sadozai spodestato anni prima dai rivali barakzai. Lo vogliono a Kabul per controllare il Paese e contenere la Russia di cui temono l’espansione verso l’India, antica ossessione dell’Impero britannico.
Ne uscirono con le ossa rotta. Una lezione che sembra restare valida ancora oggi….
Il 30 settembre 1838 Lord Auckland, governatore generale delle Indie, promulga il “Manifesto di Simla” con cui la Gran Bretagna decide ufficialmente di spodestare il re dell’Afghanistan, che teme alleato dei russi, per sostituirlo con un altro monarca che rientra nelle sue simpatie. E’ il punto di partenza della più tragica sconfitta subita dagli inglesi nel Paese dell’Hindukush. Una lezione che, ripetutasi con i sovietici negli anni Ottanta, sembra ricordare in parte anche quanto succede adesso in quel lontano Paese. E’ il vero inizio guerreggiato del “Great Game”, il grande gioco tra l’Impero zarista e quello britannico per la conquista dell’Asia centrale. Un gioco che non è mai finito anche se gli attori sono in parte cambiati. Tutto comincia alla vigilia della prima grande operazione guerreggiata del “Grande Gioco”….
Domani a
- alle 14 su Rai3
La prima guerra angloafgana
Il dottor Brydon, l’uomo che si credeva l’unico superstite della guerra,
protagonista del celebre dipinto vittoriano |
A metà del 1800 Londra e Calcutta, sede della Compagnia delle Indie, decidono di reinsediare a Kabul Shah Shuja, un re afgano sadozai spodestato anni prima dai rivali barakzai. Lo vogliono a Kabul per controllare il Paese e contenere la Russia di cui temono l’espansione verso l’India, antica ossessione dell’Impero britannico.
Ne uscirono con le ossa rotta. Una lezione che sembra restare valida ancora oggi….
Il 30 settembre 1838 Lord Auckland, governatore generale delle Indie, promulga il “Manifesto di Simla” con cui la Gran Bretagna decide ufficialmente di spodestare il re dell’Afghanistan, che teme alleato dei russi, per sostituirlo con un altro monarca che rientra nelle sue simpatie. E’ il punto di partenza della più tragica sconfitta subita dagli inglesi nel Paese dell’Hindukush. Una lezione che, ripetutasi con i sovietici negli anni Ottanta, sembra ricordare in parte anche quanto succede adesso in quel lontano Paese. E’ il vero inizio guerreggiato del “Great Game”, il grande gioco tra l’Impero zarista e quello britannico per la conquista dell’Asia centrale. Un gioco che non è mai finito anche se gli attori sono in parte cambiati. Tutto comincia alla vigilia della prima grande operazione guerreggiata del “Grande Gioco”….
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“Se ti chiami Mohamed” di Jérôme Ruillier
Dal blog Con altre parole di Beatrice Tauro
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La “Repubblica dei migranti” sulle sponde del Mediterraneo
Il tentativo di distogliere i migranti dal proseguire il loro viaggio attraverso il Mediterraneo ha portato alla proposta di creare un enorme campo profughi sulle coste libiche
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Kelebija area di transito
Ai confini tra Serbia e Ungheria la situazione è drammatica
via Migrano http://ift.tt/2dr4LCL
A Roma la presentazione di “Vita: istruzioni per l’uso” di Ahmed Nagi con Ayman al-Zorqani
La libreria Griot questa domenica ospita la presentazione del libro “Vita: istruzioni per l’uso”, del blogger, giornalista e scrittore egiziano Ahmed Nagi, con le illustrazioni di Ayman al-Zorqani. Nagi, come tutti già saprete, non sarà ovviamente presente. Si trova in carcere in Egitto a scontare una pena assurda e indecente, come vi avevo più volte … Continua a leggere A Roma la presentazione di “Vita: istruzioni per l’uso” di Ahmed Nagi con Ayman al-Zorqani →