Giorno: 27 novembre 2014

Una primavera araba in Algeria?

Di Adam al-Sabiri. Al-Akhbar (25/11/2014). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo. Alcuni rappresentanti diplomatici dell’Unione Europea hanno intavolato colloqui con diverse organizzazioni politiche algerine, tra le quali il Comitato per  le Libertà e la Transizione Democratica affiliato all’opposizione. La cosa ha fatto infuriare le forze pro-governative, che hanno accusato l’opposizione di “tradimento”, esacerbando le tensioni tra le […]

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Gaza: Israele lancia granata alla frontiera orientale

(Agenzie) L’esercito israeliano ha riportato di aver lanciato una granata verso la parte orientale di Gaza in risposta a degli spari che avevano colpito un veicolo israeliano a controllo della frontiera. La scorsa domenica, truppe israeliane avevano ucciso un contadino palestinese vicino al confine settentrionale con Gaza, dichiarandolo come un incidente. Si tratta degli eventi più […]

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Sarkozy inciampa sulle origini di Rachida Dati

(Agenzie) Durante un incontro a Boulogne-Billancourt, l’ex presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy ha fatto un commento sul suo vecchio ministro della Giustizia, Rachida Dati, evocandone le sue origini come motivo di competenza. E ciò ha scatenato la polemica. Sarkozy ha infatti dichiarato di aver voluto “Rachida Dati come Guardasigilli perché mi ero detto che lei, […]

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Il nuovo ruolo dei curdi nello scacchiere mediorientale

k adib 110bisI violenti attacchi subiti in Iraq e l’assedio di Kobanê stanno sensibilizzando l’opinione pubblica sul più numeroso popolo senza Stato al mondo, diventato ormai un alleato chiave nella coalizione internazionale anti-jihadista. L’intervista di Babelmed al giornalista curdo iracheno Adib Fateh Alì.

Conferenza OPEC su riduzione produzione del petrolio

(Agenzie) L’OPEC, il cartello internazionale dei produttori di petrolio, si riunirà quest’oggi a Vienna in una conferenza storica: sul tavolo la riduzione della produzione. Il calo dei prezzi del petrolio, che ha raggiunto i valori più bassi degli ultimi quattro anni, preoccupa la finanza globale e aveva fatto ipotizzare una drastica riduzione della produzione del greggio fissata […]

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Islam: a Genova si parla di west Africa

Se dico “Africa” è facile che la prima immagine che vi salti in mente sia quella del bambino denutrito col pancione, oppure quella della donna africana con lo sguardo incantato e il petto nudo che porta tonnellate di roba sulla testa (se siete leghisti magari penserete subito al vu’ cumprà coi Rolex)… ma se ora dico “Islam”, vi verrà quasi naturale pensare ai tagliagole keniani, a Boko Haram, e a … | Continua a leggere

Islam: a Genova si parla di west Africa

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Islam: a Genova si parla di west Africa

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Le diverse tattiche e strategie della guerriglia afgana (aggiornato)

Questa mattina un terrorista suicida ha preso di mira a Kabul l’ambasciata britannica colpendo un convoglio nella zone Est della città sulla Jalalabad Road  (l’ambasciata si trova  invece nel lungo vialone che collega Shar-e-Naw a Wazir Akhbar Khan). Le vittime sono già almeno sei e tantissimi i feriti. Praticamente tutti civili anche se non è ancora chiaro chi c’era nell’auto presa di mira dal kamikaze davanti alla legazione del Regno unito e che apparteneva appunto all’ambasciata (a quanto pare un funzionario della stazione diplomatica). Per ora non c’è rivendicazione  ma probabilmente arriverà (la rivendicazione è arrivata in effetti qualche ora dopo): per quanto odioso, l’attentato rientra nella tattica dei talebani dal momento che l’auto di un’ambasciata cui fanno capo gli invasori è un obiettivo militare. Infine, come nel pomeriggio si è capito, faceva parte di un piano preordinato che nella tarda giornata ha colpito il centralissimo quartiere di Wazier Akbar Khan, non molto lontano proprio dal luogo in cui si trova l’ambasciata del Regno unito (è stata colpita la International Relief & Development, una Ong americana che per l’80% utilizza fondi Usaid. Anche questo elemento è in parte una novità ma va considerato che l’Ird è uno dei principali colossi umanitari americani che gestisce un budget – in una quarantina di Paesi tra i quali l’Afghanistan fa la parte del leone – di circa 500 milioni di dollari l’anno. Solo nel settore delle costruzioni stradali ha gestito un progetto triennale nel Sud del Paese dell’Hindukush del valore di 400 milioni di dollari).


Ma di fatti assai più odiosi ne sono accaduti parecchi: il più terribile è di qualche giorno fa – il 24 novembre – quando nella provincia di Paktika, nel distretto di  Yahya Khel, un suicida si è fatto esplodere tra la folla che assisteva a una partita di pallavolo: quello che certo non si può ritenere un attentato contro un obiettivo militare, si è trasformato in una strage con almeno 45 vittime e almeno una sessantina di feriti. Tutti civili. E’ stato attribuito alla Rete Haqqani, nota per le attività stragista che non fanno caso ai civili (anzi sembrano prenderli di mira) pur se al momento al Rete non ha rivendicato (ma raramente lo fa e anzi forse questo rientra nella sua strategia di portare tensione, terrore e confusione di ruoli).

Chi certo non lo ha fatto (pur senza però prendere le distanze dalla strage) sono i talebani di mullah Omar, il cui portavoce telematico è il sito dell’Emirato islamico d’Afghanistan che, in compenso, riporta dal 10 settembre la nascita di un “Dipartimento per la prevenzione sulle vittime civili“, evidente legame con il codice di condotta pubblicato sempre dai talebani col quale la guerriglia in turbante ha cercato di rimarcare la differenza tra le azioni contro il nemico e gli effetti sulla popolazione civile. Forse non è un caso che il link all’articolo di settembre sia in questi giorni in bella vista sul sito che risponde ai dettami della shura di Quetta, ossia a una parte – la più rilevante politicamente e forse la più numerosa ma non per forza la sola attiva – diretta dal capo dei credenti con un occhio leso.

Quel che forse si può mettere in rilevo è che la provincia di Paktika è al confine col Nord Waziristan, regione tribale pachistana dove è in atto una guerra a tutti gli effetti che ha già prodotto vittime, feriti e un numero enorme di sfollati, molti dei quali transfughi in Afghanistan. Un conflitto e i suoi effetti sempre nefasti quale che ne sia obiettivo (nel caso la guerra ai talebani pachistani e agli stranieri da loro alloggiati nelle aree tribali del Pakistan) ne produce altri, o meglio favorisce le azioni peggiori specie da parte di gruppi che hanno una matrice ideologica iperradicale e una tattica di attentati kamikaze senza distinzione (è il caso degli Haqqani).

Argomento poco consolante ma che serve comunque a farci esercitare dubbi e  distinguo e soprattutto e non considerare i talebani un copro unico, omogeneo e fedele a un solo pensiero e a un solo capo. Questo è anzi il vero problema di mullah Omar che non sembra aver alcun controllo sulla Rete Haqqani.

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Tunisia: secondo incontro degli scrittori euro-maghrebini

(Agenzie) Numerosi autori europei e maghrebini, provenienti da Tunisia, Marocco, Romania, Algeria, Slovenia, Portogallo, Mauritania, Austria, Belgio, Spagna, Libia e Malta, parteciperanno alla seconda edizione dell’incontro degli scrittori euro-maghrebini, che si terrà tra Tunisi e Kairouan nei giorni dal 27 al 29 novembre. Organizzata dalla Delegazione dell’Unione Europea a Tunisi in collaborazione con PEN International, un’organizzazione internazionale […]

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I cristiani di Siria, tra il regime e gli islamisti

tazzina 30x22traspachris 110I cristiani non si possono classificare sotto la stessa etichetta politica. Oltre alle perdite umane, hanno patito la distruzione di chiese e conventi: a Malloula, Homs e Aleppo. Molti i rapimenti, come quello di Padre dall’Oglio, ostile al regime, scomparso il 29 luglio 2014 e di cui non si sa più nulla. In un paese distrutto, quale sarà il loro futuro?

Gli arabi israeliani pubblicano le loro foto da “cittadini di seconda classe”

(Agenzie) Centinaia di arabi israeliani hanno pubblicato sui loro profili Facebook delle foto con un timbro con la dicitura “cittadino di seconda classe” in ebraico per protestare contro la possibile istituzionalizzazione della discriminazione contro le minoranze che la legge sullo Stato nazionale promossa da Israele potrebbe provocare. Sana Jamalia, una graphic designer di Haifa, ha lanciato […]

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Il governo israeliano approva la legge sullo Stato ebraico

Di Ziad Halabi. Al-Arabiya (23/11/2014). Traduzione e sintesi di Domenica Zavaglia. Il governo israeliano ha votato a favore del contestato disegno di legge che prevede il rafforzamento della natura ebraica dello Stato d’Israele in merito al suo “carattere democratico”. In base a tale legge, la definizione di Israele nelle Leggi Fondamentali, che sostituiscono la Costituzione, sarà […]

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Egitto: 78 minori incarcerati per partecipazione a manifestazioni pro-Morsi

(Agenzie). Il tribunale dei minori di Alessandria ha emesso un ordine di carcerazione da 2 a 5 anni contro 78 minorenni, con l’accusa di far parte della Fratellanza Musulmana e di aver partecipato a manifestazioni in favore dell’ex presidente Mohammed Morsi. I ragazzi, di età compresa tra i 13 e i 17 anni, sono accusati […]

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Iraq: peshmerga riprendono controllo regione sud di Kirkuk

(Agenzie). Le forze peshmerga (esercito del curdistan iracheno)  hanno ripreso il controllo di zone strategiche a sud di Kirkuk, in mano delle forze jihadiste di Daish (conosciuto in Occidente come ISIS). I militanti di Daish avevano lanciato un’offensiva su tre fronti contro le forze curde disposte nella zona,. La regione è molto importante dal punto di vista […]

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Afghanistan: 5 morti e 30 feriti in attacco suicida a Kabul

(Agenzie). Attentatore suicida ha colpito una vettura dell’ambasciata britannica di Kabul provocando la morte di 4 persone e il ferimento di 30 civili. Il veicolo, che dalle prime ricostruzioni sarebbe stato l’obiettivo dell’attentato, è stato colpito da una moto. A bordo del veicolo non vi erano funzionari stranieri. Secondo l’agenzia di stampa Afghana Khaama Press, i talebani […]

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