http://ift.tt/1YpECkh
The West’s current focus on the refugee crisis in Europe obscures the larger truths of a global crisis of…
http://ift.tt/1YpECkh
The West’s current focus on the refugee crisis in Europe obscures the larger truths of a global crisis of…
di Raùl Zecca Castel* Junior ha 23 anni. È scappato da Haiti, la sua terra natale, quando ne aveva appena 17, in fuga dalla violenza delle…
La Nakba, la catastrofe, si celebra oggi per ricordare le ingiustizie che i palestinesi hanno subito e continuano a subire. Nel 1948, oggi, nasceva lo Stato di Israele, per volere delle potenze occidentali. L’occupazione e il conseguente esodo della popolazione palestinese erano già iniziati l’anno precedente in maniera più consistente, ma a partire da quella […]
L’articolo Passaggi: Le parole di Jabra Ibrahim Jabra per la giornata della Nakba sembra essere il primo su Arabpress.
Arresti preventivi, rastrellamenti, oltre 50 persone incarcerate, tra cui l’avvocato Malek Adly e Ahmed Abdallah, dell’organizzazione che sta fornendo consulenza per il caso Regeni. E’ questa la risposta del regime egiziano alle manifestazioni contro la vendita delle isole del mar Rosso all’Arabia Saudita, paradigma di un malcontento popolare mai sopito.
Arresti preventivi, rastrellamenti, oltre 50 persone incarcerate, tra cui l’avvocato Malek Adly e Ahmed Abdallah, dell’organizzazione che sta fornendo consulenza per il caso Regeni. E’ questa la risposta del regime egiziano alle manifestazioni contro la vendita delle isole del mar Rosso all’Arabia Saudita, paradigma di un malcontento popolare mai sopito.
Arresti preventivi, rastrellamenti, oltre 50 persone incarcerate, tra cui l’avvocato Malek Adly e Ahmed Abdallah, dell’organizzazione che sta fornendo consulenza per il caso Regeni. E’ questa la risposta del regime egiziano alle manifestazioni contro la vendita delle isole del mar Rosso all’Arabia Saudita, paradigma di un malcontento popolare mai sopito.
Arresti preventivi, rastrellamenti, oltre 50 persone incarcerate, tra cui l’avvocato Malek Adly e Ahmed Abdallah, dell’organizzazione che sta fornendo consulenza per il caso Regeni. E’ questa la risposta del regime egiziano alle manifestazioni contro la vendita delle isole del mar Rosso all’Arabia Saudita, paradigma di un malcontento popolare mai sopito.
Arresti preventivi, rastrellamenti, oltre 50 persone incarcerate, tra cui l’avvocato Malek Adly e Ahmed Abdallah, dell’organizzazione che sta fornendo consulenza per il caso Regeni. E’ questa la risposta del regime egiziano alle manifestazioni contro la vendita delle isole del mar Rosso all’Arabia Saudita, paradigma di un malcontento popolare mai sopito.
A gennaio i riflettori si sono riaccesi sulle proteste scoppiate in Tunisia. Lontani dalla Capitale e dai centri del potere politico, i giovani prosegono in un’azione dirompente di ridefinizione degli spazi pubblici e delle frontiere interne.
A gennaio i riflettori si sono riaccesi sulle proteste scoppiate in Tunisia. Lontani dalla Capitale e dai centri del potere politico, i giovani prosegono in un’azione dirompente di ridefinizione degli spazi pubblici e delle frontiere interne.
A gennaio i riflettori si sono riaccesi sulle proteste scoppiate in Tunisia. Lontani dalla Capitale e dai centri del potere politico, i giovani prosegono in un’azione dirompente di ridefinizione degli spazi pubblici e delle frontiere interne.
A gennaio i riflettori si sono riaccesi sulle proteste scoppiate in Tunisia. Lontani dalla Capitale e dai centri del potere politico, i giovani prosegono in un’azione dirompente di ridefinizione degli spazi pubblici e delle frontiere interne.
A gennaio i riflettori si sono riaccesi sulle proteste scoppiate in Tunisia. Lontani dalla Capitale e dai centri del potere politico, i giovani prosegono in un’azione dirompente di ridefinizione degli spazi pubblici e delle frontiere interne.
La famiglia di Mahmoud Zwahre è stata cacciata dal villaggio nel quale aveva vissuto per generazioni nel 1948. I suoi nonni trovarono rifugio nel villaggio di Al-Ma’sara, nei Territori Palestinesi Occupati, dove Mahmoud è nato, cresciuto, e diventato un leader dei Comitati di Resistenza Popolare. In queste righe, spiega che significato abbia oggi la Nakba per lui.
La famiglia di Mahmoud Zwahre è stata cacciata dal villaggio nel quale aveva vissuto per generazioni nel 1948. I suoi nonni trovarono rifugio nel villaggio di Al-Ma’sara, nei Territori Palestinesi Occupati, dove Mahmoud è nato, cresciuto, e diventato un leader dei Comitati di Resistenza Popolare. In queste righe, spiega che significato abbia oggi la Nakba per lui.
La famiglia di Mahmoud Zwahre è stata cacciata dal villaggio nel quale aveva vissuto per generazioni nel 1948. I suoi nonni trovarono rifugio nel villaggio di Al-Ma’sara, nei Territori Palestinesi Occupati, dove Mahmoud è nato, cresciuto, e diventato un leader dei Comitati di Resistenza Popolare. In queste righe, spiega che significato abbia oggi la Nakba per lui.
La famiglia di Mahmoud Zwahre è stata cacciata dal villaggio nel quale aveva vissuto per generazioni nel 1948. I suoi nonni trovarono rifugio nel villaggio di Al-Ma’sara, nei Territori Palestinesi Occupati, dove Mahmoud è nato, cresciuto, e diventato un leader dei Comitati di Resistenza Popolare. In queste righe, spiega che significato abbia oggi la Nakba per lui.
La famiglia di Mahmoud Zwahre è stata cacciata dal villaggio nel quale aveva vissuto per generazioni nel 1948. I suoi nonni trovarono rifugio nel villaggio di Al-Ma’sara, nei Territori Palestinesi Occupati, dove Mahmoud è nato, cresciuto, e diventato un leader dei Comitati di Resistenza Popolare. In queste righe, spiega che significato abbia oggi la Nakba per lui.
A fronte di dibattiti pubblici sempre più islamofobici ed etnocentrici, spesso focalizzati sulla costruzione dell’arabo-musulmano come “pericoloso” in quanto irrimediabilmente “diverso”, Enrico Bartolomei ed Estella Carpiche affrontano la questione del paradigma religioso-confessionale con cui spesso vengono interpretati il Medio Oriente e il mondo arabo, a approndiscono la critica avviata dal gruppo di studiosi de “
A fronte di dibattiti pubblici sempre più islamofobici ed etnocentrici, spesso focalizzati sulla costruzione dell’arabo-musulmano come “pericoloso” in quanto irrimediabilmente “diverso”, Enrico Bartolomei ed Estella Carpiche affrontano la questione del paradigma religioso-confessionale con cui spesso vengono interpretati il Medio Oriente e il mondo arabo, a approndiscono la critica avviata dal gruppo di studiosi de “
A fronte di dibattiti pubblici sempre più islamofobici ed etnocentrici, spesso focalizzati sulla costruzione dell’arabo-musulmano come “pericoloso” in quanto irrimediabilmente “diverso”, Enrico Bartolomei ed Estella Carpiche affrontano la questione del paradigma religioso-confessionale con cui spesso vengono interpretati il Medio Oriente e il mondo arabo, a approndiscono la critica avviata dal gruppo di studiosi de “
A fronte di dibattiti pubblici sempre più islamofobici ed etnocentrici, spesso focalizzati sulla costruzione dell’arabo-musulmano come “pericoloso” in quanto irrimediabilmente “diverso”, Enrico Bartolomei ed Estella Carpiche affrontano la questione del paradigma religioso-confessionale con cui spesso vengono interpretati il Medio Oriente e il mondo arabo, a approndiscono la critica avviata dal gruppo di studiosi de “
A fronte di dibattiti pubblici sempre più islamofobici ed etnocentrici, spesso focalizzati sulla costruzione dell’arabo-musulmano come “pericoloso” in quanto irrimediabilmente “diverso”, Enrico Bartolomei ed Estella Carpiche affrontano la questione del paradigma religioso-confessionale con cui spesso vengono interpretati il Medio Oriente e il mondo arabo, a approndiscono la critica avviata dal gruppo di studiosi de “
I movimenti giovanili iracheni che manifestano da mesi contro la corruzione del governo stanno inventando nuove forme di cittadinanza. E in un paese martoriato dalla guerra, investono in dialogo e cultura.
I movimenti giovanili iracheni che manifestano da mesi contro la corruzione del governo stanno inventando nuove forme di cittadinanza. E in un paese martoriato dalla guerra, investono in dialogo e cultura.
I movimenti giovanili iracheni che manifestano da mesi contro la corruzione del governo stanno inventando nuove forme di cittadinanza. E in un paese martoriato dalla guerra, investono in dialogo e cultura.
I movimenti giovanili iracheni che manifestano da mesi contro la corruzione del governo stanno inventando nuove forme di cittadinanza. E in un paese martoriato dalla guerra, investono in dialogo e cultura.
I movimenti giovanili iracheni che manifestano da mesi contro la corruzione del governo stanno inventando nuove forme di cittadinanza. E in un paese martoriato dalla guerra, investono in dialogo e cultura.
Dopo aver riconosciuto il Parlamento di Tobruk come l’unico rappresentante del popolo libico nell’agosto 2014, l’Occidente vuole adesso applicare l’accordo di Skhirat del 17 dicembre 2015 che prevede un governo di unità nazionale a Tripoli, suscettibile di fare appello alla comunità internazionale per condurre la guerra contro il terrorismo e l’organizzazione dello Stato Islamico a Sirte.
Dopo aver riconosciuto il Parlamento di Tobruk come l’unico rappresentante del popolo libico nell’agosto 2014, l’Occidente vuole adesso applicare l’accordo di Skhirat del 17 dicembre 2015 che prevede un governo di unità nazionale a Tripoli, suscettibile di fare appello alla comunità internazionale per condurre la guerra contro il terrorismo e l’organizzazione dello Stato Islamico a Sirte.
Dopo aver riconosciuto il Parlamento di Tobruk come l’unico rappresentante del popolo libico nell’agosto 2014, l’Occidente vuole adesso applicare l’accordo di Skhirat del 17 dicembre 2015 che prevede un governo di unità nazionale a Tripoli, suscettibile di fare appello alla comunità internazionale per condurre la guerra contro il terrorismo e l’organizzazione dello Stato Islamico a Sirte.
Dopo aver riconosciuto il Parlamento di Tobruk come l’unico rappresentante del popolo libico nell’agosto 2014, l’Occidente vuole adesso applicare l’accordo di Skhirat del 17 dicembre 2015 che prevede un governo di unità nazionale a Tripoli, suscettibile di fare appello alla comunità internazionale per condurre la guerra contro il terrorismo e l’organizzazione dello Stato Islamico a Sirte.
Dopo aver riconosciuto il Parlamento di Tobruk come l’unico rappresentante del popolo libico nell’agosto 2014, l’Occidente vuole adesso applicare l’accordo di Skhirat del 17 dicembre 2015 che prevede un governo di unità nazionale a Tripoli, suscettibile di fare appello alla comunità internazionale per condurre la guerra contro il terrorismo e l’organizzazione dello Stato Islamico a Sirte.
“Esilio dalla Siria” è l’ultimo libro di Shady Hamadi, attivista per i diritti umani italo-siriano che ripercorre 5 anni di conflitto. Un viaggio tra le macerie di un paese, e delle nostre coscienze.
Cecilia Dalla Negra
“Esilio dalla Siria” è l’ultimo libro di Shady Hamadi, attivista per i diritti umani italo-siriano che ripercorre 5 anni di conflitto. Un viaggio tra le macerie di un paese, e delle nostre coscienze.
Cecilia Dalla Negra
“Esilio dalla Siria” è l’ultimo libro di Shady Hamadi, attivista per i diritti umani italo-siriano che ripercorre 5 anni di conflitto. Un viaggio tra le macerie di un paese, e delle nostre coscienze.
Cecilia Dalla Negra
“Esilio dalla Siria” è l’ultimo libro di Shady Hamadi, attivista per i diritti umani italo-siriano che ripercorre 5 anni di conflitto. Un viaggio tra le macerie di un paese, e delle nostre coscienze.
Cecilia Dalla Negra
“Esilio dalla Siria” è l’ultimo libro di Shady Hamadi, attivista per i diritti umani italo-siriano che ripercorre 5 anni di conflitto. Un viaggio tra le macerie di un paese, e delle nostre coscienze.
Cecilia Dalla Negra
http://ift.tt/1OuczKS
Mogherini, Eunavfor Med addestrerà guardia costiera
migrano
news e agenzie italiane
via RSS diAnsamed — ANSA…
“Se i poeti perdono” è il titolo del reading con Ibrahim Nasrallah, uno dei massimi poeti palestinesi, che sarà ospite della rassegna “Femminile palestinese” curata da Maria Rosaria Greco.
“Se i poeti perdono” è il titolo del reading con Ibrahim Nasrallah, uno dei massimi poeti palestinesi, che sarà ospite della rassegna “Femminile palestinese” curata da Maria Rosaria Greco.
1) Meno di mille richiedenti asilo, ricollocati dall’Italia verso altri paesi europei da quando sono stati aperti i primi Hotspot in…
1) Meno di mille richiedenti asilo, ricollocati dall’Italia verso altri paesi europei da quando sono stati aperti i primi Hotspot in…
L’opinione di Al-Quds. Al-Quds al-Arabi (13/05/2016). Traduzione e sintesi di Giuliana Puccia. Oggi i palestinesi ricordano l’anniversario della Nakba, quella catastrofe avvenuta in concomitanza con la giornata della fondazione dello Stato di Israele, un evento che ha sconvolto la storia del popolo arabo. La questione ebraica era un affare europeo per esprimere il fenomeno antisemita che aveva […]
L’articolo Palestina: dalla Nakba alla rivoluzione sembra essere il primo su Arabpress.
Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario