Categoria: Il mondo di Annibale

Siria, il grande gioco

Nella grande partita per la conquista della Siria l’Iran sembra aver messo nell’angolo anche i russi. E prosegue verso il suo “impero”.

Siria, il grande gioco

Nella grande partita per la conquista della Siria l’Iran sembra aver messo nell’angolo anche i russi. E prosegue verso il suo “impero”.

Siria, il grande gioco

Nella grande partita per la conquista della Siria l’Iran sembra aver messo nell’angolo anche i russi. E prosegue verso il suo “impero”.

Siria, il grande gioco

Nella grande partita per la conquista della Siria l’Iran sembra aver messo nell’angolo anche i russi. E prosegue verso il suo “impero”.

Siria, il grande gioco

Nella grande partita per la conquista della Siria l’Iran sembra aver messo nell’angolo anche i russi. E prosegue verso il suo “impero”.

Siria, il grande gioco

Nella grande partita per la conquista della Siria l’Iran sembra aver messo nell’angolo anche i russi. E prosegue verso il suo “impero”.

Siria, il grande gioco

Nella grande partita per la conquista della Siria l’Iran sembra aver messo nell’angolo anche i russi. E prosegue verso il suo “impero”.

Siria, il grande gioco

Nella grande partita per la conquista della Siria l’Iran sembra aver messo nell’angolo anche i russi. E prosegue verso il suo “impero”.

L’altro ISIS

Un numero incredibile di khomeinisti, superiore alle 100mila unità, combatte in Siria una battaglia tanto terrorista quanto jihadista. Ma nessuno se ne accorge.

L’altro ISIS

Un numero incredibile di khomeinisti, superiore alle 100mila unità, combatte in Siria una battaglia tanto terrorista quanto jihadista. Ma nessuno se ne accorge.

L’altro ISIS

Un numero incredibile di khomeinisti, superiore alle 100mila unità, combatte in Siria una battaglia tanto terrorista quanto jihadista. Ma nessuno se ne accorge.

L’altro ISIS

Un numero incredibile di khomeinisti, superiore alle 100mila unità, combatte in Siria una battaglia tanto terrorista quanto jihadista. Ma nessuno se ne accorge.

L’altro ISIS

Un numero incredibile di khomeinisti, superiore alle 100mila unità, combatte in Siria una battaglia tanto terrorista quanto jihadista. Ma nessuno se ne accorge.

L’altro ISIS

Un numero incredibile di khomeinisti, superiore alle 100mila unità, combatte in Siria una battaglia tanto terrorista quanto jihadista. Ma nessuno se ne accorge.

L’altro ISIS

Un numero incredibile di khomeinisti, superiore alle 100mila unità, combatte in Siria una battaglia tanto terrorista quanto jihadista. Ma nessuno se ne accorge.

L’altro ISIS

Un numero incredibile di khomeinisti, superiore alle 100mila unità, combatte in Siria una battaglia tanto terrorista quanto jihadista. Ma nessuno se ne accorge.

L’altro ISIS

Un numero incredibile di khomeinisti, superiore alle 100mila unità, combatte in Siria una battaglia tanto terrorista quanto jihadista. Ma nessuno se ne accorge.

L’altro ISIS

Un numero incredibile di khomeinisti, superiore alle 100mila unità, combatte in Siria una battaglia tanto terrorista quanto jihadista. Ma nessuno se ne accorge.

L’altro ISIS

Un numero incredibile di khomeinisti, superiore alle 100mila unità, combatte in Siria una battaglia tanto terrorista quanto jihadista. Ma nessuno se ne accorge.

L’altro ISIS

Un numero incredibile di khomeinisti, superiore alle 100mila unità, combatte in Siria una battaglia tanto terrorista quanto jihadista. Ma nessuno se ne accorge.

L’altro ISIS

Un numero incredibile di khomeinisti, superiore alle 100mila unità, combatte in Siria una battaglia tanto terrorista quanto jihadista. Ma nessuno se ne accorge.

L’altro ISIS

Un numero incredibile di khomeinisti, superiore alle 100mila unità, combatte in Siria una battaglia tanto terrorista quanto jihadista. Ma nessuno se ne accorge.

Medio Oriente senza cristiani?

Che libro e’ “Medio Oriente senza cristiani?”. Parte da una domanda: che ruolo hanno i cristiani in Medio Oriente? Evitare la guerra tra sunniti e sciiti. E svelare una connection.

Cristiani e Medio Oriente in un libro

Esce “Medio Oriente senza cristiani? Dalla fine dell’impero ottomano ai nuovi fondamentalismi”. La pace si fa rinunciando a due progetti, quello del’ISIS e quello dei pasdaran.

Guai in vista per Rohani?

Un oscuro chierico passa a miglior vita: e’ un falco, ma Rohani lo piange. Forse perché al suo posto, cruciale nel potere iraniano, sta arrivando l’ayatollah più estremista.

Guai in vista per Rohani?

Un oscuro chierico passa a miglior vita: e’ un falco, ma Rohani lo piange. Forse perché al suo posto, cruciale nel potere iraniano, sta arrivando l’ayatollah più estremista.

Guai in vista per Rohani?

Un oscuro chierico passa a miglior vita: e’ un falco, ma Rohani lo piange. Forse perché al suo posto, cruciale nel potere iraniano, sta arrivando l’ayatollah più estremista.

Guai in vista per Rohani?

Un oscuro chierico passa a miglior vita: e’ un falco, ma Rohani lo piange. Forse perché al suo posto, cruciale nel potere iraniano, sta arrivando l’ayatollah più estremista.

Guai in vista per Rohani?

Un oscuro chierico passa a miglior vita: e’ un falco, ma Rohani lo piange. Forse perché al suo posto, cruciale nel potere iraniano, sta arrivando l’ayatollah più estremista.

Guai in vista per Rohani?

Un oscuro chierico passa a miglior vita: e’ un falco, ma Rohani lo piange. Forse perché al suo posto, cruciale nel potere iraniano, sta arrivando l’ayatollah più estremista.

Guai in vista per Rohani?

Un oscuro chierico passa a miglior vita: e’ un falco, ma Rohani lo piange. Forse perché al suo posto, cruciale nel potere iraniano, sta arrivando l’ayatollah più estremista.

Guai in vista per Rohani?

Un oscuro chierico passa a miglior vita: e’ un falco, ma Rohani lo piange. Forse perché al suo posto, cruciale nel potere iraniano, sta arrivando l’ayatollah più estremista.

Guai in vista per Rohani?

Un oscuro chierico passa a miglior vita: e’ un falco, ma Rohani lo piange. Forse perché al suo posto, cruciale nel potere iraniano, sta arrivando l’ayatollah più estremista.

Guai in vista per Rohani?

Un oscuro chierico passa a miglior vita: e’ un falco, ma Rohani lo piange. Forse perché al suo posto, cruciale nel potere iraniano, sta arrivando l’ayatollah più estremista.

Guai in vista per Rohani?

Un oscuro chierico passa a miglior vita: e’ un falco, ma Rohani lo piange. Forse perché al suo posto, cruciale nel potere iraniano, sta arrivando l’ayatollah più estremista.

Guai in vista per Rohani?

Un oscuro chierico passa a miglior vita: e’ un falco, ma Rohani lo piange. Forse perché al suo posto, cruciale nel potere iraniano, sta arrivando l’ayatollah più estremista.

Guai in vista per Rohani?

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Guai in vista per Rohani?

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Guai in vista per Rohani?

Un oscuro chierico passa a miglior vita: e’ un falco, ma Rohani lo piange. Forse perché al suo posto, cruciale nel potere iraniano, sta arrivando l’ayatollah più estremista.

Il decreto-stadi a Tehran e’ diverso

Ghonche Ghavami ha soltanto 25 anni: non voleva diventare un’eroina, voleva soltanto vedere la partita di pallavolo tra l’Iran e l’Italia. Per questo e’ finita nel famigerato penitenziario di massima sicurezza di Evin.

Il decreto-stadi a Tehran e’ diverso

Ghonche Ghavami ha soltanto 25 anni: non voleva diventare un’eroina, voleva soltanto vedere la partita di pallavolo tra l’Iran e l’Italia. Per questo e’ finita nel famigerato penitenziario di massima sicurezza di Evin.

Il decreto-stadi a Tehran e’ diverso

Ghonche Ghavami ha soltanto 25 anni: non voleva diventare un’eroina, voleva soltanto vedere la partita di pallavolo tra l’Iran e l’Italia. Per questo e’ finita nel famigerato penitenziario di massima sicurezza di Evin.

Il decreto-stadi a Tehran e’ diverso

Ghonche Ghavami ha soltanto 25 anni: non voleva diventare un’eroina, voleva soltanto vedere la partita di pallavolo tra l’Iran e l’Italia. Per questo e’ finita nel famigerato penitenziario di massima sicurezza di Evin.

Il decreto-stadi a Tehran e’ diverso

Ghonche Ghavami ha soltanto 25 anni: non voleva diventare un’eroina, voleva soltanto vedere la partita di pallavolo tra l’Iran e l’Italia. Per questo e’ finita nel famigerato penitenziario di massima sicurezza di Evin.

Il decreto-stadi a Tehran e’ diverso

Ghonche Ghavami ha soltanto 25 anni: non voleva diventare un’eroina, voleva soltanto vedere la partita di pallavolo tra l’Iran e l’Italia. Per questo e’ finita nel famigerato penitenziario di massima sicurezza di Evin.

Il decreto-stadi a Tehran e’ diverso

Ghonche Ghavami ha soltanto 25 anni: non voleva diventare un’eroina, voleva soltanto vedere la partita di pallavolo tra l’Iran e l’Italia. Per questo e’ finita nel famigerato penitenziario di massima sicurezza di Evin.

Il decreto-stadi a Tehran e’ diverso

Ghonche Ghavami ha soltanto 25 anni: non voleva diventare un’eroina, voleva soltanto vedere la partita di pallavolo tra l’Iran e l’Italia. Per questo e’ finita nel famigerato penitenziario di massima sicurezza di Evin.

Il decreto-stadi a Tehran e’ diverso

Ghonche Ghavami ha soltanto 25 anni: non voleva diventare un’eroina, voleva soltanto vedere la partita di pallavolo tra l’Iran e l’Italia. Per questo e’ finita nel famigerato penitenziario di massima sicurezza di Evin.

Il decreto-stadi a Tehran e’ diverso

Ghonche Ghavami ha soltanto 25 anni: non voleva diventare un’eroina, voleva soltanto vedere la partita di pallavolo tra l’Iran e l’Italia. Per questo e’ finita nel famigerato penitenziario di massima sicurezza di Evin.

Il decreto-stadi a Tehran e’ diverso

Ghonche Ghavami ha soltanto 25 anni: non voleva diventare un’eroina, voleva soltanto vedere la partita di pallavolo tra l’Iran e l’Italia. Per questo e’ finita nel famigerato penitenziario di massima sicurezza di Evin.

Il decreto-stadi a Tehran e’ diverso

Ghonche Ghavami ha soltanto 25 anni: non voleva diventare un’eroina, voleva soltanto vedere la partita di pallavolo tra l’Iran e l’Italia. Per questo e’ finita nel famigerato penitenziario di massima sicurezza di Evin.

Il decreto-stadi a Tehran e’ diverso

Ghonche Ghavami ha soltanto 25 anni: non voleva diventare un’eroina, voleva soltanto vedere la partita di pallavolo tra l’Iran e l’Italia. Per questo e’ finita nel famigerato penitenziario di massima sicurezza di Evin.

Il decreto-stadi a Tehran e’ diverso

Ghonche Ghavami ha soltanto 25 anni: non voleva diventare un’eroina, voleva soltanto vedere la partita di pallavolo tra l’Iran e l’Italia. Per questo e’ finita nel famigerato penitenziario di massima sicurezza di Evin.

Il decreto-stadi a Tehran e’ diverso

Ghonche Ghavami ha soltanto 25 anni: non voleva diventare un’eroina, voleva soltanto vedere la partita di pallavolo tra l’Iran e l’Italia. Per questo e’ finita nel famigerato penitenziario di massima sicurezza di Evin.

In onore di James Foley

Cosa ci dice questo nuovo, tremendo, agghiacciante crimine di al-Baghdadi e dei feroci tagliagole a lui associati? Come rendere onore a James Foley?

In onore di James Foley

Cosa ci dice questo nuovo, tremendo, agghiacciante crimine di al-Baghdadi e dei feroci tagliagole a lui associati? Come rendere onore a James Foley?

In onore di James Foley

Cosa ci dice questo nuovo, tremendo, agghiacciante crimine di al-Baghdadi e dei feroci tagliagole a lui associati? Come rendere onore a James Foley?

In onore di James Foley

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In onore di James Foley

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In onore di James Foley

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In onore di James Foley

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In onore di James Foley

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In onore di James Foley

Cosa ci dice questo nuovo, tremendo, agghiacciante crimine di al-Baghdadi e dei feroci tagliagole a lui associati? Come rendere onore a James Foley?

O Taef o barbarie

Distruggere l’ISIS e’ un imperativo morale. Per costruire la Taef regionale, l’unica alternativa e’ la barbarie.

O Taef o barbarie

Distruggere l’ISIS e’ un imperativo morale. Per costruire la Taef regionale, l’unica alternativa e’ la barbarie.

O Taef o barbarie

Distruggere l’ISIS e’ un imperativo morale. Per costruire la Taef regionale, l’unica alternativa e’ la barbarie.

O Taef o barbarie

Distruggere l’ISIS e’ un imperativo morale. Per costruire la Taef regionale, l’unica alternativa e’ la barbarie.

O Taef o barbarie

Distruggere l’ISIS e’ un imperativo morale. Per costruire la Taef regionale, l’unica alternativa e’ la barbarie.

O Taef o barbarie

Distruggere l’ISIS e’ un imperativo morale. Per costruire la Taef regionale, l’unica alternativa e’ la barbarie.

O Taef o barbarie

Distruggere l’ISIS e’ un imperativo morale. Per costruire la Taef regionale, l’unica alternativa e’ la barbarie.

O Taef o barbarie

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O Taef o barbarie

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O Taef o barbarie

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O Taef o barbarie

Distruggere l’ISIS e’ un imperativo morale. Per costruire la Taef regionale, l’unica alternativa e’ la barbarie.

Fraintendere Hamas.

Il coinvolgimento di Qatar e Turchia nei tentativi di colloqui indiretti sembra dire che non si sia capito dove stia Hamas.

Fraintendere Hamas.

Il coinvolgimento di Qatar e Turchia nei tentativi di colloqui indiretti sembra dire che non si sia capito dove stia Hamas.

Fraintendere Hamas.

Il coinvolgimento di Qatar e Turchia nei tentativi di colloqui indiretti sembra dire che non si sia capito dove stia Hamas.

Fraintendere Hamas.

Il coinvolgimento di Qatar e Turchia nei tentativi di colloqui indiretti sembra dire che non si sia capito dove stia Hamas.

Fraintendere Hamas.

Il coinvolgimento di Qatar e Turchia nei tentativi di colloqui indiretti sembra dire che non si sia capito dove stia Hamas.

Fraintendere Hamas.

Il coinvolgimento di Qatar e Turchia nei tentativi di colloqui indiretti sembra dire che non si sia capito dove stia Hamas.

“Paolo, sei vivo?”

Drammatico appello della famiglia Dall’Oglio a un anno dal sequestro: “vorremmo riabbracciarti, ma siamo pronti anche a piangerti.”

A che serve al-Baghdadi?

Nessuno ha risposte precise, ma dietro al-Baghdadi si vedono sia piani di intelligence sia i prodotti di tre anni di barbarie. E’ tardi per porvi rimedio?

A che serve al-Baghdadi?

Nessuno ha risposte precise, ma dietro al-Baghdadi si vedono sia piani di intelligence sia i prodotti di tre anni di barbarie. E’ tardi per porvi rimedio?

A che serve al-Baghdadi?

Nessuno ha risposte precise, ma dietro al-Baghdadi si vedono sia piani di intelligence sia i prodotti di tre anni di barbarie. E’ tardi per porvi rimedio?

A che serve al-Baghdadi?

Nessuno ha risposte precise, ma dietro al-Baghdadi si vedono sia piani di intelligence sia i prodotti di tre anni di barbarie. E’ tardi per porvi rimedio?

A che serve al-Baghdadi?

Nessuno ha risposte precise, ma dietro al-Baghdadi si vedono sia piani di intelligence sia i prodotti di tre anni di barbarie. E’ tardi per porvi rimedio?

A che serve al-Baghdadi?

Nessuno ha risposte precise, ma dietro al-Baghdadi si vedono sia piani di intelligence sia i prodotti di tre anni di barbarie. E’ tardi per porvi rimedio?

Medio Oriente: scenari da incubo

Più di dieci milioni di profughi nella sola area siro-irachena. Mossul senza un cristiano, mai accaduto da 2mila anni. Si prepara così l’assurda Yalta mediorientale?

Come rinasce l’impero persiano

Il Levante oggi ricorda l’Europa degli Unni e dei Visigoti. Ma dietro questa straziante devastazione c’e’ una sola regia: quella che riporterà in vita l’impero persiano.

Come rinasce l’impero persiano

Il Levante oggi ricorda l’Europa degli Unni e dei Visigoti. Ma dietro questa straziante devastazione c’e’ una sola regia: quella che riporterà in vita l’impero persiano.

Come rinasce l’impero persiano

Il Levante oggi ricorda l’Europa degli Unni e dei Visigoti. Ma dietro questa straziante devastazione c’e’ una sola regia: quella che riporterà in vita l’impero persiano.

Come rinasce l’impero persiano

Il Levante oggi ricorda l’Europa degli Unni e dei Visigoti. Ma dietro questa straziante devastazione c’e’ una sola regia: quella che riporterà in vita l’impero persiano.

L’errore di Saviano

La recensione di Saviano di un libro sulla Siria indica il più grande successo del regime: l’aver reso tutti uguali, vittima e carnefice.

Il ritorno della Blackwater

“Ti potrei uccidere in qualsiasi momento, siamo in Iraq!… La minaccia del responsabile dell’azienda USA in Iraq all’ispettore USA, rivelata sette anni dopo, dice molto.

Il ritorno della Blackwater

“Ti potrei uccidere in qualsiasi momento, siamo in Iraq!… La minaccia del responsabile dell’azienda USA in Iraq all’ispettore USA, rivelata sette anni dopo, dice molto.

Il ritorno della Blackwater

“Ti potrei uccidere in qualsiasi momento, siamo in Iraq!… La minaccia del responsabile dell’azienda USA in Iraq all’ispettore USA, rivelata sette anni dopo, dice molto.

Siria-Iraq: orrore senza cause?

La mattanza siriana alle origini del cupio dissolvi arabo. Politica e religioni hanno colpe enormi, ma una responsabilità spicca su tutte. E la riprova arriva da Beirut.

A Mosul trionfa Assad

L’ISIS riesce nalla missione impossibile: cancellare tre anni di crimini contro l’umanità perpetrati da Assad. E Obama…

A Mosul trionfa Assad

L’ISIS riesce nalla missione impossibile: cancellare tre anni di crimini contro l’umanità perpetrati da Assad. E Obama…

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

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Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Erdogan e l’arma del complotto

Il complotto e la radicalizzazione dello scontro: sono queste le armi della campagna elettorale di Erdogan. E a Santa Sofia gli errori dei generali tornano a galla.

Siria, il terrorismo celato

Terroristi in Siria? Se si parla di Siria si parla di terrorismo, ma guarda caso dei gruppi qui citati non si parla mai. Qualcuno sa capire perché?

Siria, il terrorismo celato

Terroristi in Siria? Se si parla di Siria si parla di terrorismo, ma guarda caso dei gruppi qui citati non si parla mai. Qualcuno sa capire perché?

Follia Erdogan

E’ tutta colpa di Erdogan. Soprattutto noi, che abbiamo seguito con simpatia “il miracolo turco” sentiamo il dovere di esprimere orrore, ripulsa, sdegno.

Follia Erdogan

E’ tutta colpa di Erdogan. Soprattutto noi, che abbiamo seguito con simpatia “il miracolo turco” sentiamo il dovere di esprimere orrore, ripulsa, sdegno.

Follia Erdogan

E’ tutta colpa di Erdogan. Soprattutto noi, che abbiamo seguito con simpatia “il miracolo turco” sentiamo il dovere di esprimere orrore, ripulsa, sdegno.

Follia Erdogan

E’ tutta colpa di Erdogan. Soprattutto noi, che abbiamo seguito con simpatia “il miracolo turco” sentiamo il dovere di esprimere orrore, ripulsa, sdegno.

Follia Erdogan

E’ tutta colpa di Erdogan. Soprattutto noi, che abbiamo seguito con simpatia “il miracolo turco” sentiamo il dovere di esprimere orrore, ripulsa, sdegno.

Follia Erdogan

E’ tutta colpa di Erdogan. Soprattutto noi, che abbiamo seguito con simpatia “il miracolo turco” sentiamo il dovere di esprimere orrore, ripulsa, sdegno.

Follia Erdogan

E’ tutta colpa di Erdogan. Soprattutto noi, che abbiamo seguito con simpatia “il miracolo turco” sentiamo il dovere di esprimere orrore, ripulsa, sdegno.

Follia Erdogan

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Follia Erdogan

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Follia Erdogan

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Follia Erdogan

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Follia Erdogan

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Follia Erdogan

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Follia Erdogan

E’ tutta colpa di Erdogan. Soprattutto noi, che abbiamo seguito con simpatia “il miracolo turco” sentiamo il dovere di esprimere orrore, ripulsa, sdegno.

Follia Erdogan

E’ tutta colpa di Erdogan. Soprattutto noi, che abbiamo seguito con simpatia “il miracolo turco” sentiamo il dovere di esprimere orrore, ripulsa, sdegno.

Disastro a Istanbul

Il referendum che avrebbe potuto fare di una crisi una vittoria per tutti e’ sparito nel sangue. Un disastro che avrà gravissime conseguenze. eppure il compromesso c’era.

Disastro a Istanbul

Il referendum che avrebbe potuto fare di una crisi una vittoria per tutti e’ sparito nel sangue. Un disastro che avrà gravissime conseguenze. eppure il compromesso c’era.

Disastro a Istanbul

Il referendum che avrebbe potuto fare di una crisi una vittoria per tutti e’ sparito nel sangue. Un disastro che avrà gravissime conseguenze. eppure il compromesso c’era.

Disastro a Istanbul

Il referendum che avrebbe potuto fare di una crisi una vittoria per tutti e’ sparito nel sangue. Un disastro che avrà gravissime conseguenze. eppure il compromesso c’era.

Disastro a Istanbul

Il referendum che avrebbe potuto fare di una crisi una vittoria per tutti e’ sparito nel sangue. Un disastro che avrà gravissime conseguenze. eppure il compromesso c’era.

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Disastro a Istanbul

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Disastro a Istanbul

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Disastro a Istanbul

Il referendum che avrebbe potuto fare di una crisi una vittoria per tutti e’ sparito nel sangue. Un disastro che avrà gravissime conseguenze. eppure il compromesso c’era.

Disastro a Istanbul

Il referendum che avrebbe potuto fare di una crisi una vittoria per tutti e’ sparito nel sangue. Un disastro che avrà gravissime conseguenze. eppure il compromesso c’era.

Disastro a Istanbul

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Disastro a Istanbul

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Disastro a Istanbul

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Disastro a Istanbul

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Turchia: referendum sul parco

Dopo l’incontro con una delegazione della “società civile” che occupa il parco di Gezi, Erdogan propone un referendum, per i soli cittadini di Istanbul. Ma…

Turchia: referendum sul parco

Dopo l’incontro con una delegazione della “società civile” che occupa il parco di Gezi, Erdogan propone un referendum, per i soli cittadini di Istanbul. Ma…

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Cari turchi, noi possiamo capirvi

Tutti alle prese con il complottismo. Un detenuto che scrive lettere colme di senso. Gli opposti che si somigliano troppo. Vuoi vedere che Italia e Turchia sono simili?

Cari turchi, noi possiamo capirvi

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Turchia: il bivio dell’AKP

Riprendere il cammino iniziale, quello dell’alleanza liberal-islamici moderati, o spingere i liberal verso i nazionalisti. Il bivio e’ dell’AKP, non dei liberal.

Turchia: il bivio dell’AKP

Riprendere il cammino iniziale, quello dell’alleanza liberal-islamici moderati, o spingere i liberal verso i nazionalisti. Il bivio e’ dell’AKP, non dei liberal.

Turchia: il bivio dell’AKP

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Turchia: il contrattacco di Gul

Considerato sempre una figura di contorno, il presidente Gul esce allo scoperto e isola Erdogan. Approfittando del suo viaggio all’estero. Una mossa da non sottovalutare.

Turchia: il contrattacco di Gul

Considerato sempre una figura di contorno, il presidente Gul esce allo scoperto e isola Erdogan. Approfittando del suo viaggio all’estero. Una mossa da non sottovalutare.

Turchia: il contrattacco di Gul

Considerato sempre una figura di contorno, il presidente Gul esce allo scoperto e isola Erdogan. Approfittando del suo viaggio all’estero. Una mossa da non sottovalutare.

Turchia: il contrattacco di Gul

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Il complesso dopo-Erdogan

In Turchia la rivolta non si ferma. Segno che la popolazione vuole una nuova centralità nella politica. Erdogan ha smontato un sistema per poi imitarlo.

Il complesso dopo-Erdogan

In Turchia la rivolta non si ferma. Segno che la popolazione vuole una nuova centralità nella politica. Erdogan ha smontato un sistema per poi imitarlo.

Il complesso dopo-Erdogan

In Turchia la rivolta non si ferma. Segno che la popolazione vuole una nuova centralità nella politica. Erdogan ha smontato un sistema per poi imitarlo.

Il complesso dopo-Erdogan

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Il complesso dopo-Erdogan

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Come Gul ha salvato la Turchia.

Le cose si stavano mettendo male a Istanbul, per tutti. C’e’ voluto il presidente Gul per salvare Erdogan da sé stesso. E il Chp ha capito. A riprova che il bivio e’ un altro.

Come Gul ha salvato la Turchia.

Le cose si stavano mettendo male a Istanbul, per tutti. C’e’ voluto il presidente Gul per salvare Erdogan da sé stesso. E il Chp ha capito. A riprova che il bivio e’ un altro.

Come Gul ha salvato la Turchia.

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