Anno: 2018

Tutti al mare a mostrar le chiappe chiare

Che l’ineleganza sia ormai un tratto delle società contemporanee – specie di quelle come la nostra in cui l’eleganza era un elemento saliente – è un dato di fatto. Che non smette mai di stupire. Colpisce, qui a Bangkok – una capitale da oltre dieci mil…

Il graduale ritorno della Siria sulla scena diplomatica

L’Orient-Le Jour 28/12/2018)                    Traduzione e sintesi di Katia Cerratti La riapertura dell’Ambasciata degli Emirati Arabi Uniti a Damasco è, attualmente, il segnale più indicativo degli sforzi in corso da diversi mesi per riportare la Siria di Bashar al-Assad nell’arena diplomatica. Una  tendenza che potrebbe rafforzarsi  nelle prossime settimane. Notevoli progressi sono stati realizzati in questa direzione. Il 29 settembre infatti, il […]

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Lettere a Samira(11)

Di Yassin Al Haj Saleh Traduzione N.El Assouad Testo originale pubblicato su Al Al Jumhuriya Cinque anni! Sessanta mesi! 260 settimane!1826 giorni! Cosa farei se un giorno dovessi avere fra le mani i corvi del male che ti hanno rapita e portata via Sam…

Amos Oz 1939-2018

Sono arrivata a Gerusalemme, nel 2003, con due libri nella valigia. Uno era il capolavoro di Amos Oz, Storia d’Amore e di Tenebra. E’ stato il mio modo di entrare a Gerusalemme. Attraverso lo sguardo di Amos Oz ho conosciuto una parte della…

Una vecchia intervista ad Amos Oz. Sull’amore

Vorrei prima di tutto ricordare Amos Oz attraverso le sue parole, oggi che uno dei più grandi scrittori al mondo ci ha lasciato. Ho recuperato, nel mio archivio virtuale, l’intervista che mi commissionò L’Espresso, Era l’inizio del 20…

QUALE CRISTO È NATO TRA NOI?

Articolo originale di  Marcelle Shehwaro Traduzione di Francesca Scalinci, revisione di Francesco Petronella (26/12/2016) Questi dovrebbero essere giorni di gloria, i giorni della nascita di Gesù Cristo, il Dio d’amore, giustizia e pace. Ma che tipo di…

L’atomica e la lezione della Guerra Fredda

Nuovi documenti desecretati dai National Security Archives spiegano come l’invasione sovietica dell’Afghanistan nel dicembre 1979 abbia avuto   un impatto immediato sulla politica degli Stati Uniti nei confronti del Pakistan, che preoccupava …

Buon Natale. Eid Milad Majid

      La vita ci ha fatto molti regali, in famiglia. Tra questi, il dono di vivere in Medio Oriente. Oggi, ora, in questo giorno, ricordiamo che un lungo capitolo della nostra vita lo abbiamo trascorso lì dove, per i cristiani, il mister…

Il fallimento dell’amministrazione Obama nella rivoluzione egiziana

Di Alaa Bayoumi. Al-Araby al-Jadeed (19/12/2018). Traduzione e sintesi di Cristina Tardolini “Nelle mani dei militari” è il libro pubblicato quest’anno dal corrispondente al Cairo del New York Times David Kirkpatrick, uno dei testi migliori sulla rivoluzione egiziana. Il testo contiene testimonianze uniche degli attori più importanti sui fronti nazionali e stranieri e rivolge un’attenzione […]

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Quattro tunnel. E tutto il resto

Dopo la denuncia, Israele è passato rapidamente alla seconda fase dell’operazione denominata “Scudo del Nord”. L’esercito israeliano ha, cioè, cominciato a sigillare, e in alcuni casi a far saltare in aria con esplosivo, i tunnel scoperti dal 4 dicembr…

The ‘Need to Be There’: North-South Encounters and Imaginations in the Humanitarian Economy (December, 2018)

I have contributed to the Routledge Handbook of South-South Relations, edited by Elena Fiddian-Qasmiyeh and Patricia Daley (2018), which has just been published! https://www.taylorfrancis.com/books/9781138652002 The edited volume collects an important number of critical contributions which question contemporary political geographies of Global North and Global South. Here below you can read the abstract of my chapter […]

Auguri nel prendere congedo

Nel prendere congedo dal generoso pubblico che segue Great Game, abbandono la scrittura – salvo eventuali emergenze – per qualche giorno e tornerò su questi schermi dal Sudest asiatico per cui sono in partenza per qualche mese.Non prometto meraviglie m…

Da gialloverdi a grigioverdi

Alcuni giorni fa la ministro Trenta ha compiuto la sua missione di rito in Afghanistan dove ha visitato il comando di Herat a guida italiana. Si è presentata in mimetica come già aveva fatto – per nulla apprezzato da chi la divisa la porta per mestiere…

L’ultimo bastione della libertà in Siria

Giovani studenti universitari, agricoltori, lavoratori, non avevano idea di cosa dovesse sostituire il governo. Nessuno di loro oltre a Hossein aveva mai letto un trattato politico o partecipato ad una riunione di partito. Il regime aveva reso la vita …

La Tunisia ascolta le sue quattro verità – 1° parte

Olfa Belhassine  E’ un miracolo essere riusciti a fare questa conferenza oggi, visti tutti gli ostacoli che abbiamo trovato nel corso della nostra missione! “proclama Sihem Bensedrine, presidentessa dell’Instance Verité et Dignité , all&#82…

Libano, un governo per la terra dei cedri. Intervista a Elie Ferzli, vicepresidente del Parlamento libanese

Il 6 maggio scorso, il Libano è andato al voto dopo ben nove anni, assegnando al partito sciita Hezbollah 70 seggi sui 128. Il Premier Hariri,  non è riuscito però a formare subito un governo a causa di coalizioni opposte tra loro: da una parte il blocco dell’8 marzo appoggiato da Hezbollah che reclama la […]

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Novità editoriale: Un vulcano chiamato Siria di Abdullah Alhallak

Un vulcano chiamato Siria propone una panoramica sulla rivoluzione siriana, scoppiata nel 2011 sull’onda delle rivolte che hanno coinvolto tutto il mondo arabo. Le prime proteste, pacifiche e civili, sono state represse nel sangue dal regime di Bashar al-Assad, che ha rifiutato ogni richiesta di cambiamento e si è dimostrato deciso a difendere a ogni costo […]

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Tunisia. La rivoluzione che verrà dovrà essere sociale

Thierry Brésillon Il 17 dicembre 2010, quando Mohamed Bouazizi s’immolò davanti alla sede del governatorato di Sidi Bouzid, non si trattò soltanto del risultato puntuale di una rottura del patto morale implicito fra gli esclusi e le autorità che …

Breve viaggio al cuore della dignità (del malato)

Il neon acceca. Acceca ancor di più quando il corpo si allinea al fuso orario del Policlinico di Palermo. I ritmi della sanità pubblica si ripetono – ferrei e uguali a se stessi – per tutta l’Italia. Come se gli ospedali, oggi, fossero ancora i pilastr…

La letteratura araba in traduzione italiana 2018

Come ogni anno, faccio il punto su quello che è stato tradotto dall’arabo – o dalle lingue europee – nel corso dei 12 mesi appena trascorsi. In questo 2018 che volge al termine, il numero delle traduzioni in italiano di testi dall’arabo o di autori ara…

I marine, il cellulare e Virgin Radio

Posseggo un telefono LG che ho comprato per 100 euro dopo il furto del mio Huawei. Non è male, funziona bene. Ma da che continuo a sentire la pubblicità che insistentemente mi tempesta sopratutto su Virgin Radio vorrei gettarlo dalla finestra e tornare…

Book Review of Lucy Mayblin’s Asylum after Empire (December 2018)

You can access here my review of Lucy Mayblin’s book “Asylum after Empire. Colonial Legacies in the Politics of Asylum Seeking” on Refuge 34(2): 158-160. https://refuge.journals.yorku.ca/index.php/refuge/issue/view/2319?fbclid=IwAR13If-SvFwmLSFKTKKL1MRFjB0BSFS6t591zjAGs3qRwjVrdRFkT39HySM Advertisements

Netanyahu esorta l’UNIFIL ad agire più fermamente contro Hezbollah

L’Orient-Le jour  (12/12/2018)       Traduzione e sintesi di Katia Cerratti “I tunnel sono un chiaro atto di aggressione da parte di Hezbollah contro di noi e contro le regole della comunità internazionale”.  E’ quanto affermato mercoledì scorso dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu,  in occasione della visita in Israele del ministro dell’Interno italiano  e vicepresidente […]

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Da isola verde a discarica

Crotta d’Adda è stata scelto da anni come Comune pattumiera per smaltire scorie di acciaieria e fanghi industriali. Ma di fronte all’ennesimo progetto di stoccaggio di rifiuti vegetali i cittadini dicono No
Questa fetta di territorio cremonese dove l’Adda si getta nel Po, attraversata da un canale navigabile quasi mai utilizzato ma con un’aria d’antan che non disturba il paesaggio, una volta la chiamavano l’”Isola Verde” . Oggi però a Crotta d’Adda, un pugno di chilometri da Cremona sulla statale che va a Codogno, di verde ce n’è sempre meno. E il pannello “Comune fiorito” che campeggia sotto il cartello autostradale che annuncia l’arrivo in paese sembra quasi una presa in giro. Territorio umido, famoso un tempo per i suoi ampi boschi, gli argini alti dell’Adda e i piccoli laghetti alimentati da acqua di risorgiva, Crotta è non a caso inserita nel Parco Adda Sud. Ma in quel parco, dove se sbagli a potare il tuo albicocco ti multa la forestale, di tutto quel passato rimane poco. La nebbia, sempre più rada in Val Padana, è stata sostituita dai fumi industriali e l’odore del sottobosco – in un paesaggio con alberi sempre più radi – da un puzzo di ammoniaca che, a sentir i residenti, in certe stagioni e in certi giorni diventa insostenibile tanto da dover tener le finestre chiuse.
Quell’odore pungente che arrossa gli occhi e prende in gola, si spande anche su una pista ciclopedonale ideata per una lunga ristoratrice passeggiata che oggi, in certi giorni, conviene abbandonare prima che la pedalata si faccia stanca. A Crotta d’Adda in effetti non si son fatti mancare niente: a una consolidata tradizione di vent’anni di smaltimento di fanghi industriali sui terreni agricoli, un impianto per la produzione di biogas, tre allevamenti intensivi di maiali, due di polli e tacchini, una pista internazionale di motocross, si è aggiunto anche quello che si avvia ad essere uno dei più grandi siti di residui ferrosi d’Italia. Provengono dalla vicina acciaieria Arvedi, un massiccio impianto industriale che, tra acciaieria e tuberia, impiega oltre 1600 persone e che ha trovato nella vicinissima Crotta il luogo deputato per innalzare le montagne di residui che sembrano la nemesi grigiastra dell’ex isola verde. Da 500mila metri cubi a 700mila e, in futuro, a oltre un milione e mezzo.
Il piccolo Comune di Crotta d’Adda (che non arriva a 650 abitanti) non è una delle tante vittime dirette dell’attività industriale del nostro Paese ma la vittima designata a far da discarica anche in ragione della sua bassa pressione demografica. Poco importa se i rifiuti sono organici, inorganici, puzzolenti e invasivi. Comune pattumiera. Adesso ci sarebbe in ballo anche un’altra attività di smaltimento rifiuti. Rifiuti verdi però e dunque, teoricamente, assai meno minacciosi di quelli creati da tutte le altre attività produttive. Ma a questo punto un manipolo di cittadini ha alzato la testa. E ha iniziato a dar battaglia. Quando è troppo è troppo.
La discarica della Sovea dovrebbe sorgere a fianco del sito di stoccaggio dell’acciaieria Arvedi (foto sopra) di cui si vedono
le montagne di scorie a poca distanza dal canale navigabile che collega il Po all’Adda. In alto, Via Roma a Crotta
Sulla codognese, che collega Cremona a Crotta per dirigersi poi all’altro polo industriale di Pizzighettone, l’imponete acciaieria Arvedi sembra annunciare l’imminente destino di Crotta, uno dei siti ecologicamente forse più interessanti del cremonese ma sacrificati alla vocazione industriale di un Paese che non ha ancora deciso che strada seguire. Più avanti, a Codogno, ha sede la Sovea srl, una piccola azienda con una decina di dipendenti, poco più di un milione di euro di fatturato e una specializzazione nel ritiro e compostaggio di rifiuti organici, dallo sfalcio delle aiuole pubbliche ai residui del giardinaggio. Piccola ma ambiziosa, con una concessione di smaltimento a Ghedi (Bs) fino al 2023, sceglie Crotta per un nuovo sito di compostaggio rifiuti. Uno più uno meno non sarà un dramma. Inoltre son eco rifiuti, meglio di così?
Tutto avviene all’insaputa dei cittadini. Poi un giorno Miriam, volontaria della Protezione civile, sente al bar la storia della Sovea: “Ma lo sai che….”. Miriam convoca un po’ di amici e racconta la chiacchiera di questa società che avrebbe in concessione circa 3 ettari di territorio di Crotta sul confine con la vicina Acquanegra. Gli amici rimangono prima perplessi, poi si organizzano. Il testimone lo raccoglie subito Cristina Cavalli, psicoterapeuta, ma poi si aggregano Luigi, pensionato, Cristiano, operaio, Costantino, agronomo, Antonella, Samuele, Mariateresa, Andrea, Luciano, Canio, ovviamente Miriam e persino il parroco di Crotta, don Angelo. Comitati ne sorgon due: “Tuteliamo il nostro ambiente” a Crotta e “Orizzone Libero” ad Acquanegra. Chiedon lumi in municipio ma la frittata è fatta. Il 27 ottobre, il decreto n 740 della Provincia, previa integrazione di alcuni dati, autorizza il progetto di Sovea consentendole di… bypassare la Valutazione di impatto ambientale: 50mila tonnellate all’anno di rifiuti vegetali con un via vai stimato a di 100 camion al giorno e compostaggio che inevitabilmente aggiungerà nuovi miasmi che il vento disperderà su Crotta e Acquanegra. I due comitati fan fuoco e fiamme e alla fine costringono il Comune a prendere posizione. Ma han contro tutti.
Una vignetta sulla “sindorme Nimby”.
 La stampa locale non ha trovato di meglio
che tacciare i residenti di numbysmo…
Il giornale locale, La Provincia, li taccia di sindrome di Nimby (non nel mio giardino), facendoli figurare per retrogradi che si oppongono a progresso e sviluppo. Il presidente della Provincia Davide Viola (Pd) si trincera dietro i suoi tecnici che han dato parere favorevole benché tutto l’associazionismo locale, ambientalista e non, da Legambiente alle Acli, dall’Arci a piccole e grandi sigle della provincia si schieri con Crotta. Il progetto di Sovea rallenta ma va avanti. Ci son ben quattro Conferenze dei servizi e adesso si attende l’ultima, da cui dovrebbe uscire la sentenza definitiva. I politici locali saltabeccnao qui e là, promettendo interventi ma con un occhio alle imminenti amministrative e in fondo Crotta conta solo qualche centinaio di voti. Davvero pochi per spendersi troppo. I cittadini non demordono: appendono le lenzuola alle facciate delle case, raccolgono firme, cercano alleanze. Costringono il Comune a fare ricorso al Tar ma anche li la cosa si perde: il ricorso è del dicembre scorso ma non si sa nemmeno quando sarà discusso. “La politica – dice uno di loro – ha abdicato al suo ruolo. E se si lascia fare a tecnici, avvocati, geometri il gioco è fatto. Perché l’industria privata, se non c’è la politica, vince sempre”. E’ solo questione di tempo. Alla prossima Conferenza dei servizi, davanti ai tecnici provinciali cui spetta l’ultima parola, ci sarà il Comune, Arpa (ambiente), Ats Valpadana (sanità), Sovea. Ci saranno anche i Comitati e Legambiente ma come uditori, senza diritto di parola. Mica son tecnici… Facile che il presidente della Provincia salti, com’è suo diritto, la seduta. E che anche le altre forze politiche si girino dall’altra parte. Da quella, verrebbe da dire, dove non si vedono le facce dei residenti.

Dimenticavamo! Quest’area è anche una riserva di caccia con rischio certificato di impallinamento, ossia con responsabilità personale per chi si avvicina agli argini durante il periodo in cui si cercano lepri e fagiani. Di cui, fino a qualche anno fa, c’era a Crotta un allevamento intensivo…

Questo reportage è uscito ieri sull’inserto Extra del Manifesto

Il diritto dei rohingya

Il lavoro di raccolta di informazioni, testimonianze, prove che ha portato nel settembre del 2017 il Tribunale Permanente dei Popoli (Tpp) a emettere una sentenza di genocidio e crimini di Stato perpetrati a danno di Rohingya, Kachin e altre minoranze…

70 anni fa, il punto di non ritorno

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI, approvata e proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. A leggere oggi, 2018, i trenta articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani vengono i brividi, a pens…

Emirati, principesse in fuga

di Katia Cerratti Latifa bint Mohammed al Maktoum,   figlia del primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed bin Rashid al Maktoum, è stata rapita nel marzo scorso mentre cercava di fuggire dal paese e da allora non è stata più vista in pubblico. Anche sua sorella Shamsa, sembra aver subito lo stesso destino. La BBC oggi […]

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Cavalli di razza e garretti deboli

L’immagine, questa volta, non ha niente a che vedere con le mie ossessioni orientaliste, nonostante sia il classico dipinto (Jean Leon  Gerome) che ritrae un cavallo arabo per vie del Cairo. Sul povero cavallo arabo sono concentrate le attenzioni e gli…

Lettere a Samira(10)

di Yassin Al-Haj Saleh Questa è la decima delle lettere scritte da Yassin Al Haj Saleh a sua moglie, Samira Al Khalil, rapita a Douma la sera del 09/12/2013, le spiega cosa è accaduto durante la sua assenza. Testo originale su Aljumhuriya Traduzione N….

Viaggi all’Eden sconfinati a Crema. La mia città

Comune di Crema – Assessorato alla Cultura- Turismo e Pari Opportunità Associazione culturale Orizzonti Nomadi – L’Angolo dell’Avventura sezione di CremaIl viaggio attraverso le immaginiReportage di viaggiatoriCiclo di videoproiezioni a CremaGli incon…

L’Islam visuale. Immagini e potere….appena uscito per Edizioni lavoro

Nonostante l’opinione diffusa, condivisa tanto da occidentali quanto da moltissimi musulmani, che l’Islam sia una religione iconofoba e abbia pertanto ostacolato l’uso della raffigurazione nelle zone in cui si è espansa, le società musulmane hanno sempre impiegato estensivamente le immagini, tanto a livello popolare quanto nella sfera politica. Anzi, il potenziale delle manifestazioni visuali come … Continua la lettura di L’Islam visuale. Immagini e potere….appena uscito per Edizioni lavoro

Cisgiordania, identificato l’anello di Ponzio Pilato ritrovato 50 anni fa

di Katia Cerratti “Quel nome era raro nell’Israele di quei tempi. Non conosco nessun altro Pilato di quel periodo e l’anello mostra che era una persona di rango e benestante”. E’ quanto dichiara il professor Danny Schwartz al quotidiano israeliano Haaretz, in merito a un’incredibile scoperta fatta 50 anni fa ma decifrata solo ora grazie a moderne […]

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Sorpresa indiana

I fumetti dell’epica tradizionale che andavano a ruba sulle bancarelle, affascinarono anche i primi viaggiatori occidentali che scoprirono negli anni Settanta i diversi tipi di nuvole dell’India. Rievocazioni fumettistiche per l’inserto Asia de il manifesto uscito venerdi col quotidiano
Dopo l’abbuffata di Paperino, NemboKid e Topolino, che ormai aveva perso la sua casta nudità da Grande Depressione per trasformarsi in un detective borghese e azzimato, in Italia – seppur con un certo ritardo – cominciarono ad arrivare dall’America i primi fumetti alternativi: nati in America negli anni Sessanta, i Fabulous Furry Freak Brothers di Gilbert Shelton e Mister Naturaldel grande Robert Crumb, iniziarono a influenzare il mondo del fumetto italiano allora dominato, oltreché dagli eroi della Walt Disney, traghettati nell’Italia del Dopoguerra da Arnoldo Mondadori, da Tex (Bonelli), Black Macigno e Capitan Miki (EsseGesse) e, solo più tardi, da tavole e sceneggiature più innovative e politicamente corrette come Ken Parker, Corto Maltese o le storie di Manara. Ma negli anni Settanta, durante l’epopea del Viaggio all’Eden nei territori di un’Asia ancora sconosciuta specie nel mondo delle tavole dei fumettari, c’era però anche una simpatica sorpresa ad aspettare i Freak Brothers europei che si erano messi in marcia verso Benares e Kathmandu in scalcinati pulmini Volkswagen o con i mezzi pubblici locali.

In India, di cui quei giovinastri curiosi ignoravano tutto mentre si lasciavano affascinare da incensi e religioni, stili di vita e quel misto incredibile di mogul, British India e pinnacoli fallici dei templi induisti, i fumetti erano realtà da tempo. E solo il nostro provincialismo poteva farci credere che la terra del fumetto d’autore fosse solo quella occidentale o statunitense che peraltro aveva influenzato la nascita dei primi comic (di origine oltreoceanica come Mandrake, Flash Gordon o Rip Kirby) apparsi sulle pagine del Times of Indiagià dagli anni Sessanta (un fenomeno che era arrivato anche da noi sulle pagine de Il Giorno di Mattei). Solo un decennio dopo, in India si potevano però già cogliere i frutti di una evoluzione nazionale dell’arte del fumetto che ripescava miti e storie della tradizione locale e traduceva in nuvole molto popolari i personaggi del Mahabharata o del Ramayana, poemi epici della traduzione indù.
Per i giovani viaggiatori, che alternavano visite non guidate a moschee e templi ma che passavano gran parte del tempo a indugiare in ben altro tipo di nuvole, le tavole in bianco e nero e poi a colori con la storia dell’epica indiana erano un vero trastullo. Il boom che ne seguì a livello nazionale (i turisti non ne erano che un piccolissimo segmento) pare sia arrivato tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta con picchi di vendite sino a 500mila copie. Non male per un’arte a torto considerata minore. Gli editori erano ormai decine e molte pubblicazioni erano, oltreché in inglese, anche nei vari idiomi di un Paese che solo di lingue “ufficiali” (quelle buone cioè per gli atti della pubblica amministrazione) ne conta oltre venti Benché il genere sia adesso in declino, forse minacciato dall’espansione del televisore e in seguito del web, eventi come Comics Fest India o Comic Con India raccontano di una vivacità e popolarità, poi arricchitasi di nuovi personaggi, storie, disegnatori e sceneggiature, che continua a interessare una larga fetta di pubblico di età diverse.

Certo l’epopea del fumetto un po’ scolastico ma suggestivo che raccontava le avventure delle divinità e di qualche guru, re o santone, resta un fenomeno interessante e che continua a essere pubblicato o ripubblicato oltreché essersi trasformato in una sorta di cult per

collezionisti appassionati che passano il loro tempo a spulciare le bancarelle di Calcutta o di Delhi in cerca di “The False Hermit” (edizioni D. Kumar) di P. B. Kavadi, disegnatore che adesso si è dedicato a un’edizione del Mahabharata in e-comic per stare al passo con i tempi.

Solo perché il ragazzo era cieco, Soordas divenne il bersaglio di ogni scherzo di cattivo gusto – racconta una delle sue tante storie – ma la sua famiglia non si rendeva conto che lui poteva vedere più di chiunque altro… poteva dirigere un pastore alla sua capra perduta o descrivere esattamente come l’idolo del suo amato Signore Krishna fosse vestito nel tempio quel tal giorno. L’imperatore mogul Akbar venne personalmente ad invitarlo nella sua corte…”.

 Buona lettura.

Atlanteguerre a Cremona 1 dicembre

Forum delle Idee Cremona Presenta sabato 1 dicembre l’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo2018Riprendono le iniziative pubbliche dei giovani del Forum delle idee, in collaborazione con la Tavola della pace di Cremona e il Movimento Federalist…

Lo Stato transazionale siriano – conclusioni

I protettori esterni del regime, l’Iran e la Russia, cercano un’influenza a lungo termine nel Paese. Sebbene cooperino per certi aspetti, la loro crescente competizione per il potere sta ulteriormente erodendo la sovranità della Siria. Niente di tutto …

Ghani ci riprova

A 4 mani con Giuliano Battiston per “il manifesto”“L’obiettivo della conferenza è mostrare la solidarietà della comunità internazionale con il popolo afgano e il governo nei loro sforzi per la pace e la prosperità”, recita il comunicato con cui l’Onu h…

Southern Responses at British Academy “Working Together: Human Rights, the Sustainable Development Goals and Gender Equality” Workshop

Originally posted on Southern Responses to Displacement:
In November 2018, Dr Estella Carpi from the Southern Responses to Displacement research team took part in “Working Together: Human Rights, the Sustainable Development Goals and Gender Equality,” a workshop held at the British Academy to launch a report of the same title. In this post, Dr Estella Carpi…

Non era geniale, ma…

Ci voleva L’Amica Geniale versione tv perché riuscissi a immaginare la sofferenza di mia madre. Ci volevano gli sguardi impauriti di Lila e Lenù per comprendere fino in fondo quella ferita che le aveva segnato la vita. Una ingiustizia familiare e socia…

2 Tributi a Raed Fares

Tributo a Raed Fares SCRITTO DA MOHAMMED GHANEM, tradotto da Mary Rizzo Non so più come piangere amici e compagni attivisti scomparsi, ma l’uomo che abbiamo perso oggi non era un uomo ordinario. Non posso limitarmi a fare un elogio a Raed Fares s…

Radio Rohingya

In questo video di Unhcr la radio nei campi di Cox Bazar. Quanto vale ancora oggi la diffusione di  notizie e intrattenimento FM. Viva la radio!vedi anche cose ne dice Al Jazeera

La Danimarca sospende la vendita di armi all’Arabia Saudita

Dopo Grecia, Finlandia, Norvegia, Svizzera e Germania, anche la Danimarca ha deciso di sospendere la vendita di armi all’Arabia Saudita in seguito all’affaire Khashoggi e al conflitto che si sta consumando in Yemen. La decisione è stata comunicata giovedì scorso dal ministro degli Esteri danese Anders Samuelsen, dopo varie consultazioni con altri ministri degli Esteri dell’Unione. Anche la Francia, lo […]

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Letteratura per bambini arabi e gli effetti della critica

    Amman – Al-Araby Al-Jadeed (19/11/2108). Traduzione e sintesi di Cristina Tardolini Recentemente, i forum che trattano testi creativi, cartoni animati, opere teatrali e film rivolti ai bambini nel mondo arabo sono aumentati, facendo emergere problemi legati alla debolezza di molti di essi rispetto ad altre lingue, e l’assenza di studi e sondaggi che […]

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Specchi Scomodi. Etnografia delle Migrazioni Forzate nel Libano Contemporaneo (by Estella Carpi, November 2018)

E’ uscito il mio primo libro Specchi Scomodi il 13 novembre 2018! Ho pensato a questo libro con un fine divulgativo, seppur si basi sul mio lavoro di dottorato (2010-2015). Attraverso il racconto etnografico di quattro donne reduci da esperienze diverse di migrazione forzata – Souhà, Iman, ‘Alia e Amal –  cerco di offrire un’approfondita […]

Intermediaries in humanitarian action: a questionable shortcut to the effective localisation of aid? (by Estella Carpi, November 2018)

http://publicanthropologist.cmi.no/2018/11/24/intermediaries-in-humanitarian-action/?fbclid=IwAR2wU9zKjpdhtoUNuFoTST_MEJzuLP_Tc1Z203AYD28kRzBzMgICS-uNgZY Over the last decade, international humanitarian agencies have endeavoured to develop effective ways to localise their practices of intervention in areas receiving forced migrants or stricken by conflict or disasters. ‘Localisation’ is an umbrella term referring to all approaches to working with local actors, and includes ‘locally-led’ projects which refers specifically to “work that […]

Iran, in un raro sfogo Rohani definisce Israele “tumore canceroso”

al-Jazeera      (24/11/2018)       Traduzione e sintesi di Katia Cerratti In un raro sfogo retorico, il presidente iraniano si riferisce a Israele come a un “regime falso” creato dalle potenze occidentali. Il presidente iraniano Hassan Rouhani, oggi ha definito Israele un “tumore canceroso” creato dai paesi occidentali per far avanzare i propri interessi […]

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Usa, Trump contesta i risultati della CIA sull’omicidio Khashoggi

al-Jazeera    (23/11/2018)              Traduzione e sintesi di Katia Cerratti Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha smentito la valutazione della CIA secondo cui il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha ordinato l’uccisione del giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi, insistendo sul fatto che l’agenzia ha avuto “sensazioni” […]

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Un silenzio assordante

di Zouhir Louassini. L’Osservatore Romano settimanale (22-11-2018)   Lo ammetto: questa volta mi preoccupa il silenzio della maggioranza innocente più che il caos della minoranza colpevole. Tutto parte da un bicchiere d’acqua. Asia Bibi aveva “peccato” bevendo da un pozzo da cui solo i musulmani potevano attingere. Si chiama apartheid, questo: una logica mai conosciuta […]

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La settimana della moda

Delhi, Washington, Zagabria ma anche Milano, Torino, Bolzano. Sono solo alcune delle città dove, con modalità diverse, lavoratori e attivisti della Campagna mondiale “Turn Around, H&M!”, mette nel mirino H&M, al secolo Hennes & Mauritz, col…

Cos’è successo a Padre Paolo in Siria?

Padre Paolo Dall’Oglio, al monastero di Mar Moussa, luglio 2008(Foto di Miguel Ribeiro Fernandez) Di Jérémy Andrê, inviato speciale de “La Croix” a Raqqa, a Roma, a Parigi ed in Turchia. (Qui la versione originale) Cinque anni dopo il suo rapimento da …

Libano, il mito Feyrouz compie 84 anni e unisce i politici

L’Orient-Le Jour (21/11/2018)     Traduzione di Katia Cerratti “Icona del nostro tempo”, “simbolo di una nazione”,  così, numerosi politici, si sono riuniti oggi in un’ondata di tributi alla cantante libanese Feyrouz che oggi festeggia il suo 84esimo compleanno. “La più grande star araba di tutti i tempi”, secondo Forbes. Su Twitter, il deputato della Corrente patriottica […]

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Marocco, rivoluzione tecnologica, lanciato oggi il satellite Mohammed VI B. Intervista all’ingegnere Tajjeeddine Rachidi

Intervista di Katia Cerratti Con il lancio del suo secondo satellite per l’osservazione della Terra Mohammed VI B, i due satelliti marocchini Mohammed IV B e il suo predecessore Mohammed VI A, lanciato il 7-8 novembre 2017, lavoreranno in tandem per assicurare una migliore copertura del Marocco. Con entrambi il Marocco garantirà almeno 10 passaggi al […]

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Yemen, le prospettive di pace aumentano man mano che il governo e gli Houthi si avvicinano

al-Jazeera      (19/11/2018)          Traduzione e sintesi di Katia Cerratti Il governo dello Yemen prenderà parte ai colloqui programmati dalle Nazioni Unite dopo che gli Houthi hanno affermato che congeleranno gli attacchi contro la coalizione guidata dai Sauditi. Il governo dello Yemen, riconosciuto a livello internazionale, oggi ha annunciato che parteciperà ai colloqui […]

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La parola genocidio

Pol Pot

La Corte straordinaria della Cambogia, un organismo giuridico misto creato dall’Onu, ha condannato ieri a Phnom Penh per genocidio Nuon Chea e Khieu Samphan, gli ultimi due capikhmer rossial vertice della Kampuchea Democratica di Pol Pot, artefice di uno dei maggiori stermini di massa della seconda metà del secolo scorso. I due vecchi sono già stati condannati all’ergastolo per crimini contro l’umanità ma la rilevanza della notizia sta nell’uso di quella parola: “genocidio”. Che, finora, non era mai stata usata ufficialmente e legalmente nelle sentenze di una corte che non prevede la pena capitale e che dunque non ha potuto che reiterare la condanna già in essere alla catena perpetua.
Vittoria del diritto? La parola fine auno degli episodi più bui del secolo breve? O, come qualcuno dice, una beffa che arriva a quarant’anni – e con milioni di dollari spesi – dalla fine del breve regime del terrore istituito da Pol Pot e dai suoi sodali in Cambogia tra il 1975 e il 1979? Per dirla tutta la condanna di genocidio non riguarda effettivamente quell’oltremilione e mezzo di cambogiani (le stime variano tra 1,5 e 2 milioni) che perirono per fame e stenti o che finirono nella macchina delle epurazioni che aveva nella prigione di Tuol Sleng, ora museo dell’orrore, la sua iconanella quale si entrava vivi e si usciva solo da morti. La condanna riguarda quanto i khmer rossi fecero alla minoranza musulmana dei Cham (un’antica popolazione migrata a Nord dall’Indonesia in epoca remota) e a quella vietnamita in onore a una frase di Pol Pot che voleva anche l’ “ultimo seme” di quellacomunità spazzato via dalla sua nuova Cambogia che aveva ricominciato dall’anno zero. Per quel milione e mezzo di cambogiani uccisi, la parola genocidio non è stata formulatadalle legge internazionale che dal 1997 è rappresentata dalla corte straordinaria(Eccc) concordata dall’Onu con l’allora reame cambogiano. Per quei crimini, sia Nuon Chea sia Khieu Samphan sono giàstati condannati alla prigione a vita quattro anni fa; eppurele loro vittime, dicono i critici del concetto di genocidio che regola l’azione delle nazioni Unite, furono l’oggetto di un’azione genocidariaseppur i carnefici appartenessero allaloro stessa comunità.
Infine non si può nemmeno dire che la partita khmer rossi sia definitivamente chiusa. Ci sono almeno altri quattro responsabili giàindividuati e che meriterebbero di essere giudicati dalla corte speciale. Ma chi si oppone è Hun Sen, premier d’acciaio e dittatore tollerato: ex khmer rosso poi passato al Vietnam, fu tra coloro che guidarono l’invasione vietnamita e che da Hanoi fu posto a comandare la nuova Cambogia filovietnamita. Hun Sen vuole chiudere la partita che dunque lascia solo alla Storia un giudizio non solo sui criminali di guerra ma sugli attori esterni – da Pechino a Washington, da Londra ad Hanoi – che, più o meno direttamente, appoggiarono i khmer rossi oppure li combatterono in un “Grande Gioco” asiatico dove la Cambogia fece la fine dell’Afghanistan e dove i khmer rossi furono assassini ma anche eroi, burattini i cui fili venivano tiratifuori dal Paese. Una brutta vicenda che in tribunale non è mai entrata.
Nuon Chea, 92 anni, la pelle incartapecorita e slavata, era il “fratello numero due”, l’ideologo che con Pol Pot, al secolo Saloth Sar, ideò la Cambogia puradell’anno zero. Khieu Samphan, 87 anni, era invece l’ex capo di Stato. Entrambi ebbero la condanna del carcere a vita nel 2014. Non da soli. Kaing Guek Eav, meglio noto come “Duch”, l’uomo che reggeva le sorti di Tuol Sleng – l’ex liceo della capitale conosciuto anche come S-21 – ha lui pure avuto l’ergastolo: condannato a trent’anni del 2010 si è vistocommutare la pena nel carcere a vita due anni dopo. Ma ha scampato l’accusa di genocidio proprio perché S-21 era la galera dedicata ai cambogiani ribelli. Lui peròin prigione non c’è: la malattia lo ha fatto ricoverarein un ospedale a Phnom Penhdove deve aver visto il processo in tv. E’ andata bene anche al “fratello numero tre”, al secolo Ieng Sary, che l’ergastolo lo aveva già avuto nel 2007: membro del Comitato centralee ministro degli Esteri, è morto nel 2013 scampando così al processo per genocidio. A sua moglie Ieng Thirith, ministro e sorella della prima moglie di Pol Pot, è andata ancora meglio. E’decedutanel 2015 senza mai esser giudicata: ormai arteriosclerotica non erain grado, si disse,di affrontare il processo.
Scamparono il processo anche Ta Mok, il “macellaio”, morto in carcere nel 2006 e Son Sen, il capo dell’esercito cambogiano, morto nel 1997. Ma l’imputato per eccellenza, che non ha mai visto né un giudice né un carceriere e che è morto nel suo letto di guerrigliero nelle montagne del Nord, è il “fratello numero uno”, Pol Pot, passato a miglior vita nel 1998.
La morte di Pol Pot, primo ministro della Cambogia dal 25 ottobre 1976 al 7 gennaio 1979 (i suoi vice erano Ieng Sary, Son Sen e Vorn Vet, ucciso a S-21 nel 1978) è un piccolo giallo. Le cronache dicono che sia morto di un attacco di cuore mentre aspettava la macchina che avrebbe dovuto consegnarlo alle autorità cambogiane secondo un piano concordato daalcuni del vertici khmer rosso, tra cui Ta Mok. Ma secondo il giornalista Nate Thaye, che lavoravaper la Far Eastern Economic Review, si sarebbe ucciso con una dose eccessiva di Valium e clorochina. Proprio per sfuggire l’onta di un processo. Per genocidio o altro, probabilmente per lui non avrebbe fatto differenza.

Usa, Trump valuta l’estradizione di Gulen per allentare la pressione turca su Riad per il caso Khashoggi

di Katia Cerratti La Casa Bianca sta cercando di usare l’estradizione di Fethullah Gulen per convincere Ankara a congedare Riad dall’omicidio di Jamal Khashoggi, lo riferisce la NBC News. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo quanto riportato  dalla NBC News, starebbe dunque cercando di estradare l’imam turco Fethullah Gulen, che vive negli Stati Uniti, per convincere […]

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Il freddo autunno del contribuente

La pace fiscale gialloverde che salva i ricchi e dà una manina ai poveri e cambia tutto senza cambiare nulla. UN’inchiesta a quattro mani con Veniero Rossi uscita su il manifesto del 13 novembrePer sapere esattamente cos’è la cosiddetta “pace fiscale” …

Stop al rimpatrio dei rohingya

Il ponte dell’amicizia in una foto pubblicata dal Daily Star di Dacca”Ponti dell’amicizia”. I manufatti sui fiumi che separano due Paesi molto spesso li chiamano ponti dell’amicizia. Non fa eccezione quello che congiunge a Ghumdhum il distretto ba…

Gli arabi non leggono?

Nello scorse settimane si sono tenute quasi in contemporanea due Fiere del libro ai due antipodi del mondo arabo: la Fiera internazionale del libro di Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti, e il Salone internazionale del libro di Algeri. In entrambi i cas…

Aung San Suu Kyi sempre più isolata

Per Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace e de facto premier birmana, quello di ieri è stato forse uno dei suoi giorni peggiori. Ieri infatti le hanno chiuso la porta in faccia  un primo ministro, un Alto commissariato Onu e Amnesty Internati…

Libano, approvata la legge che indaga sulle sparizioni forzate negli anni della guerra civile

L’Orient-Le Jour   (13/11/2018)             Traduzione e sintesi di Katia Cerratti Dopo oltre un’ora e mezza di dibattito e quasi tre decenni di attesa, di cui  sette dall’introduzione della legge in Parlamento, le famiglie degli scomparsi in Siria e in Libano possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. D’ora in poi , […]

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Sconfinamenti a Book City

Presentazione del volume”Sconfinate”Milano Book CitySabato 17 novembre 2018ore 12 Fondazione Giangiacomo Feltrinelli – Sala LetturaViale Pasubio 5Guarda tutto a Programma 

Il fumetto arabo con Samandal, Barrack Rima e Alifbata

Domenica 10 novembre, il Med Film Festival di Roma ha ospitato un incontro con l’artista visivo e fumettista belga-libanese Barrack Rima e Simona Gabrieli, editrice di Alifbata, che ha pubblicato il volume di Rima Beyrouth. La trilogie. Era la prima vo…

Petrolio e stabilità in Iraq

Di Walid Khadouri. Al-Hayat (4/11/2018). Traduzione e sintesi di Cristina Tardolini Le dimostrazioni che hanno avuto luogo a Bassora in Iraq negli ultimi due mesi sono state un evento decisivo nel periodo dopo l’invasione del 2003: gli slogan si sono focalizzati  contro l’assenza dei servizi di base, la disponibilità di acqua potabile e l’interruzione della […]

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Turchia, Khashoggi:”Sto soffocando, toglimi questa busta dalla testa, sono claustrofobico”

al-Jazeera    (11-11-2018)          Traduzione e sintesi di Katia Cerratti Giornalista esperto turco racconta ad al-Jazeera quali sono state le ultime parole di Khashoggi, secondo una registrazione audio inedita. Nazif Kerman, capo delle indagini nel quotidiano turco Daily Sabah, ha riferito ad Al Jazeera le ultime parole di Jamal Khashoggi: “Sto soffocando … toglimi […]

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Quanto costa la guerra al terrore

Fort Snelling National Cemetery Usa. Costruitonel 1939. Quanti ne continuano a seguire?Quanti morti è costata e sta costando la guerra al terrore scatenata dopo l’11 settembre? Se il dolore ha un numero, nel novembre del 2018 questo numero ha superato …

Rennes, l’appello di Ben Harper per ritrovare il suo venditore di falafel

di Katia Cerratti “24 anni dopo la mia nascita, a Rennes sono nato di nuovo (…) E ‘stato molto commovente. Vorrei dirgli quanto quella notte sia stata importante per me”. Questa è la storia di un musicista che una notte del 1993, dopo il suo primo concerto all’estero, si ritrova da solo, per strada, a […]

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Il fotografo che pettinava i tori

“Allora la data deve essere su per giù 93 /94… siamo partiti da Parigi per raggiungere Udine con un furgone di un amico e, naturalmente, almeno la Francia, fuori autostrada. Non ricordo quanto tempo ci abbiamo messo… credo decine di ore… Con Mari…

L’UE arma l’Egitto e il regime continua a reprimere

Nei giorni scorsi il presidente autocrate al-Sisi si è recato in visita ufficiale a Berlino (la terza dal momento della sua elezione a presidente 2014 dopo la presa del potere dei militari) in occasione del Partenariato tedesco con l’Africa per ……

Il razzismo della rete telefonica

Una volta c’era “il telefono la tua voce”, vecchio spot della Stipel poi Sip quando si parlava con la cornetta. Oggi, con smartphone e altre diavolerie, il telefono è invece la “loro” voce o meglio quella dei call center che smistano richieste, contrat…

Algeri. La casbah

Solo pochi dettagli di una visita alla casbah, durante questo soggiorno ad Algeri per il quale devo ringraziare il Salon International du Livre d’Alger che mi ha invitato per la seconda volta. Domani parlerò di Gerusalemme assieme a Youssef Saiah…

Ilhan Omar e Rashida Tlaib, due donne musulmane al Congresso

L’Orient-Le Jour  (07/11/2018)  Traduzione e sintesi di Katia Cerratti Ilhan Omar, somalo-americana, musulmana che porta il velo, è stata eletta nel Minnesota, mentre Rashida Tlaib, avvocato, nata a Detroit da genitori palestinesi rifugiati , è stata eletta nella circoscrizione del Michigan. Dodici anni dopo Keith Ellison, Ilhan Omar e Rashida Tlaib sono diventate le prime donne […]

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Tanti auguri Lettera22

I 25 anni di Lettera22 a RomaLeggi l’articolo di Luciana Borsatti per Articolo21 che racconta dell’incontro al Salone dell’editoria sociale di Roma nei giorni scorsi

Arabia Saudita, Bin Salman lancia il primo progetto di impianto nucleare dell’Arabia Saudita

(agenzie)  Il principe ereditario Mohammed bin Salman, conosciuto anche come MBS, ha lanciato ieri un progetto per costruire il primo reattore di ricerca nucleare nel regno, secondo quanto riportato dalla Saudi Press Agency. Durante la sua visita alla King Abdulaziz City for Science and Technology, MBS ha lanciato sette progetti nel campo dell’energia rinnovabile e […]

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Iran, guerra economica con gli Usa

di Katia Cerratti “Siamo in una situazione di guerra economica e stiamo affrontando un tentativo di intimidazione. Non credo che fino ad oggi nella storia americana ci sia stato qualcuno alla Casa Bianca che sia andato contro il diritto e le convenzioni internazionali fino a questo punto(…) Sto annunciando che supereremo con orgoglio le vostre […]

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La piccola lezione di Lettera22 venticinque anni dopo

Quel che si impara a fare, passate alcune decadi dal proprio genetliaco, è mascherare abbastanza bene le proprie emozioni.Se non fosse così, ieri mi sarei lasciato andare a un pianto liberatorio di pura felicità. Si può piangere infatti anche per un ec…

Scommessa Imran Khan

La scena politica del Pakistan, abbastanza abituata agli scossoni politici, ha appena assistito all’ennesimo cambio della guardia. Impensabile soltanto pochi mesi fa. L’ex cricketer Imran Khan, un personaggio dal solido linguaggio populista e fino ad o…

Cos’è Lettera22 e perché parlo bene di lei

Stavolta, sul mio blog, ci scrive il mio pard Emanuele Giordana. Rilancio le note che ha scritto sul suo, di blog (il bellissimo e utilissimo Great Game), per ricordare che oggi festeggiamo i 25 anni di Lettera22. Con grande gioia. Circa 25 anni fa, un…

Cos’è Lettera22 e perché parlo bene di lei

Circa 25 anni fa, un gruppetto di ex redattori dell’Avanti! – storica testata socialista – espulsi prematuramente dal mercato del lavoro editoriale che si avviava a diventare sempre più asfittico, ebbero un’idea. Che allora sembrò balzana. Anziché tent…

Una Tunisia contro l’altra

Thierry Brésillon Nel 2019 i Tunisini si recheranno alle urne per eleggere il Presidente e rinnovare l’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo (Il Parlamento n.d.T.). In un contesto economico e sociale teso, i dibattiti e le polemiche si concentr…

Brasile, Bolsonaro sposterà l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme e chiuderà quella palestinese a Brasilia

di Katia Cerratti Lo aveva promesso in campagna elettorale e lo ha confermato ieri al quotidiano israeliano Yahom: il neoeletto presidente del Brasile, Jair Balsonaro, trasferirà l’ambasciata brasiliana da Tel Aviv a Gerusalemme. “E’ Israele che deve decidere quale è la capitale, non le altre nazioni” – ha affermato il presidente, e in merito all’intenzione di chiudere l’ambasciata […]

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Para o Brasil

“Sr. Jair Messias Bolsonaro: Como cidadão defensor dos preceitos democráticos, reconheço o senhor como o cidadão escolhido para ser o presidente do meu País. E, como tal, espero que o senhor faça um governo que consiga minimamente avançar na resolução de alguns dos profundos problemas crônicos da nação. Afinal, ninguém em sã consciência quer o […]

Tra Roma e Algeri

Condivido con voi lettori, e con estremo piacere, qualche appuntamento della mia agenda di novembre. Si comincia con Roma, al Salone dell’Editoria Sociale. Lettera22 e Collettiva RACCONTARE GLI ESTERI Al tempo della crisi e dei populismi Un dibat…

Pakistan, Asia Bibi assolta dall’accusa di blasfemia

di Katia Cerratti “L’appello è accolto. Le sentenze dell’ Alta Corte e del Tribunale di primo grado vengono annullate. Di conseguenza,  la condanna della ricorrente è annullata così come la sua condanna a morte e la stessa è prosciolta dall’accusa. “. Con questo verdetto, il giudice pakistano Saqib Nisar, venerdì scorso a Islamabad, ha posto […]

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Sconfinamenti (in costume) a Certaldo

Una performance un po’ inusuale per raccontare la storia dei confiniA Certaldo il 30 ottobre.Delle volte anche l’abito fa il monaco: dai genieri di Sua maestà britannica agli emiri dell’Afghanistan – che i confini li negoziarono – sino ai paria di tutt…

Lo sfascio del fascio. La ferita urbanistica di Lecce

Razionalismo vs baroccoChiunque abbia avuto modo di visitare Lecce non può che essere rimasto  stupefatto dalla bellezza del barocco seicentesco che attraversa l’intera città. Feudatari assenteisti e in cerca di esibizione, notabili e possidenti, …

Sconfinate a Conversazioni sul futuro a Lecce

Domenica 28 ottobre (ore 10.30 – ingresso libero) alla Libreria Liberrima di Lecce, per il Festival Conversazioni sul futuro, appuntamento con la presentazione del libro “Sconfinate. Terre di confine e storie di frontiera” a cura di Emanuele Giordana …

Italia. Populismo 2.0

mcc43 In Italia la dimensione verticale tipica del populismo sta virando in orizzontale; il cattivo, il nemico, il guastatore non è più in alto, ma di fianco, è un “cittadino quanto me, ma non come me” Sembra che nel nostro paese l’at…

E chi è il mio prossimo?

Ci sono regali inattesi e commoventi, in questi giorni di preparazione dell’evento di domenica 28 ottobre (alle 11, per la precisione) al teatro Politeama di Palermo, Mediterranea – La Via di Terra, in sostegno a Mediterranea Saving Humans….

Il Belgio modello d’integrazione?

L’Osservatore Romano Settimanale (25-10-2018) In “Sottomissione”, Michel Houellebecq immaginava una società occidentale che scivolava lentamente verso l’accettazione di un modello islamista in cui la commistione tra politica e religione era inestricabilmente generalizzata. La polemica furiosa sorta intorno a quel romanzo – uscito il 7 Gennaio del 2015, il giorno dell’assalto al giornale satirico Charlie Hebdo […]

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Perché l’Algeria protegge il peggior jihadista del Sahel

Il destino di Iyad Ag-Ghali, il leader della più potente alleanza jihadista nel Sahel, sembra essere legato alle continue lotte di potere ad Algeri. Dal blog di Jean-Pierre Filiu Le Monde (21-10-2018) Iyad Ag Ghali, notevole personaggio proveniente dal Mali e membro di una potente tribù dei Tuareg, fa parte del jihadismo dal 2012. Ha poi […]

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Video: L’arresto dell’artista sudanese Mona Magdy Salim con l’accusa di “abbigliamento indecente”

Fonti giornalistiche sudanesi hanno informato ieri che la cantante Mona Magdy è stata arrestata a causa del suo “abbigliamento scandaloso e trasparente”. Magdy partecipava in una festa benefica dove è apparsa in un video con pantaloni attillati e una camicia bianca a maniche lunghe. Dopo la diffusione delle immagini di Magdy attraverso i social network, […]

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La Via di Terra per Mediterranea Rescue

#AbbiamoUnaNave Mediterranea Saving Humans #MediterraneaLaViaDiTerra Nel corso della Conferenza Stampa saranno illustrate tutte le iniziative previste nei prossimi giorni. 24 ottobre Mediterranea – La via di terra a Cagliari 25 ottobre Mediterran…

ANCHE L’AUSTRALIA PRONTA A SPOSTARE L’AMBASCIATA DA TEL AVIV A GERUSALEMME

Il premier australiano Scott Morrison sarebbe pronto a trasferire l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. Lo riferisce il quotidiano Sidney Morning Herald e lo avrebbe confermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un comunicato. Morrison, nei giorni scorsi avrebbe tenuto infatti un colloquio telefonico con il premier israeliano al quale avrebbe manifestato l’intenzione di spostare […]

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Egitto – Alcuni aggiornamenti sulla repressione

Di ritorno dalla Repubblica Ceca per partecipare alla selezione del premio “per i diritti umani” Vaclav Havel, alla compagna e avvocata Mahienour el-Masry ancora una volta è stato ritirato il passaporto. È lei stessa a raccontare le restrizioni e i &#8…

Italia/Afghanistan. Storia di un disiteresse


Questo articolo è 

un  contributo
 al un dossier sulle elezioni afgane
 uscito il 18 ottobre su ispionline





Per capire l’orientamento dell’Italia nella vicenda afgana è necessario prendere in considerazione diversi aspetti: dalla permanenza del nostro contingente militare – fino a qualche settimana fa numericamente il secondo dopo quello statunitense – alla politica migratoria o di cooperazione civile. Il ministero degli Esteri ha un ufficio dedicato al Paese asiatico – col quale Roma si era impegnata inizialmente soprattutto a sostenere il “pilastro” giustizia e a contribuire significativamente alla missione Nato-Isaf (fino a 4mila soldati); attualmente però l’ufficio è senza la direzione di un “inviato speciale” (figura creata alcuni anni fa su ispirazione americana e adottata anche da altri Paesi europei) dal momento che l’ultimo in carica –Alberto Pieri – è stato nominato ambasciatore a Nairobi ai primi di settembre. Quanto alla politica di migrazione, l’Italia segue le direttive impresse nel 2016 dalla Ue con un accordo con Kabul per favorire il rientro degli afgani. Una decisione che sollevò polemiche per il carattere coattivo della misura – cui ha fatto seguito nel gennaio di quest’anno, ufficialmente per motivi di sicurezza, la chiusura degli uffici consolari di tutti i Paesi Ue, che ora rilasciano visti per l’Europa solo eccezionalmente. Va comunque notato che l’Italia è tra i pochi Paesi europei a non effettuare rimpatri forzati, pur avendo aderito, come membro dell’Ue, all’accordo tra Bruxelles e Kabul. Quanto all’aspetto militare e di strategia politica, ci si può invece affidare solo a dichiarazioni di intenti, soprattutto pre elettorali, da parte di chi regge l’attuale esecutivo. Dunque lo scenario si presenta abbastanza nebuloso e incerto, pur comprensibilmente visto che, dall’insediamento del governo, son passati solo pochi mesi e alcune scelte o indirizzi si presentano particolarmente spinosi specie se riguardano le sensibilità del nostro maggior alleato: gli Stati Uniti.

Ritirarsi o restare?

La missione militare che costa al contribuente italiano grosso modo 500mila euro al giorno, impegna circa 1000 soldati (tra il teatro afgano e la logistica nel Golfo) e ha tecnicamente il mandato di contribuire solo all’addestramento dell’apparato di sicurezza afgano. Per il quale effettivamente mille uomini sembrano un numero sovradimensionato. Chi si aspettava svolte clamorose, sul piano del ritiro o sulla riconversione della spesa militare in un maggior contributo alla cooperazione civile, è rimasto per ora deluso e non c’è segno che le cose possano cambiare a breve sebbene in passato partiti e movimenti ora al governo (M5S e Lega) abbiano fatto del ritiro dei nostri soldati un cavallo di battaglia.

“Sull’intervento in Afghanistan siamo sempre stati chiari. Per noi quello è un intervento che per la spesa pubblica italiana è insostenibile”. Così a novembre del 2017 Luigi Di Maio, in visita a Washington in veste di vicepresidente della Camera e candidato premier in pectore del Movimento 5 Stelle: “È già nel nostro programma ed era già nelle nostre proposte. Ma non siamo pregiudizialmente contro missioni di pace all’estero, specialmente quelle a guida italiana… Non c’è pregiudizio ideologico”. Posizione reiterata in campagna elettorale a febbraio 2018: «Pensiamo che il contingente italiano non debba più restare in Afghanistan. Questa missione espone i nostri soldati a rischi inutili».

Il 29 giugno 2018 la ministra Trenta, intervistata dalla rivisita americana Defense News, parla di un “cambio di passo” con una possibile riduzione dei militari da 900 a 700 unità (già stabilita però dal precedente governo). Ma aggiunge: “Non vogliamo ridurre la stabilità o ridurre il sostegno per gli afgani… non vogliamo indebolire la missione, quindi cercheremo altri partner per assumere compiti come la logistica.” Il ritiro in realtà, si è saputo a inizio ottobre, sarà soltanto di 100 soldati dall’Afghanistan entro la fine di ottobre e di 50 dall’Irak.

La Lega, per anni favorevole al ritiro delle truppe non solo dall’Afghanistan, è invece diventata più silenziosa sulla questione. La parola ritiro non figura più nei messaggi del ministro Salvini e ricorre semmai nelle esternazioni di qualche parlamentare. Non di meno il contratto di governo, siglato dai due partiti per formare l’esecutivo, recita al paragrafo 9: «È opportuno rivalutare la nostra presenza nelle missioni internazionali sotto il profilo del loro effettivo rilievo per l’interesse nazionale».

500mila euro al giorno. Tanto costa
 la missione militare

La patata bollente è dunque nelle stanze del ministro Enzo Moavero Milanesi che regge il dicastero degli Esteri. Moavero ha avocato a sé tutte le competenza che riguardano aree di conflitto e di conseguenza l’Afghanistan, che avrebbe dovuto essere attribuito al sottosegretario M5S Manlio Di Stefano con delega all’area asiatica (tra i più favorevoli al ritiro, reiterato il giorno del suo insediamento). Il dossier resta dunque nelle mani di un ministro estremamente cauto e parco di esternazioni. Il mese più intenso è lo scorso giugno ma le poche parole usate da Moavero sulla vicenda afgana riguardano soprattutto il nostro rapporto con la Nato cui il capo della diplomazia italiana ha dedicato più spazio che non ad altri argomenti su cui si è espresso stringatamente (per la visita di Abdullah a Roma o la tregua tra Kabul e la guerriglia di Eid el-fitr). Sempre in giugno, nel “più che cordiale colloquio” col Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, Moavero cita l’Afghanistan solo per ricordare come “l’Italia, quinto contributore al bilancio, abbia profuso un grande impegno in termini di uomini, mezzi e risorse nelle operazioni NATO, quali Afghanistan e Kossovo”. Fonti diplomatiche sostengono che il ministro abbia ricevuto forti pressioni, sia da Stoltemberg sia dagli americani, per non toccare il nostro contingente. Che alla Farnesina regnino le parola d’ordine “continuità” e “rassicurazione” non è un mistero. E solo i prossimi mesi potranno dire se il “cambio di passo” non resterà solo nelle intenzioni.

Cooperazione civile

Se il costo della partecipazione alle missioni militari in Afghanistan a partire dal novembre 2001 (Enduring Freedom fino al 2006, ISAF fino 2014, Resolute Support dal 2015) è stato finora di quasi 8 miliardi (185.343.173 milioni nel 2018 con copertura sino al 30 settembre dell’anno in corso), gli investimenti in cooperazione civile sono stati in totale di soli 280 milioni in diversi settori, dalla sanità alle infrastrutture, con una sostanziale riduzione (20 mln l’anno) a partire dal 2013. A questi vanno aggiunti i fondi veicolati dalle Ong, attualmente scoraggiate dall’intervenire nel Paese – per motivi di sicurezza – e non più finanziate dal ministero degli Esteri (che gestisce il flusso di cassa in bilaterale o con versamenti agli organismi internazionali) e che si sono pertanto ridotte di numero dovendo dipendere dai soli fondi privati o europei. Il futuro potrebbe essere quello di una continuità equivalente a quella militare ma al vertice della neonata Agenzia di cooperazione (Aics) – cui era a capo la dimissionaria Laura Frigenti – manca però ancora un direttore e voci insistenti alla Farnesina dicono che il ministero vorrebbe riprendere il controllo della creatura nata due anni fa e non dimostratasi particolarmente efficiente. Il candidato numero uno è infatti un diplomatico. Ma si devono fare i conti con la neo viceministra con delega alla cooperazione,Emanuela del Re, neoeletta deputata del M5S e nominata a fine luglio. Gode della stima degli ambienti non governativi e della fiducia del governo. Finora però nemmeno lei ha chiarito cosa intende fare in Afghanistan.

Altre menzogne offensive dall’Arabia Saudita

Quello che affrontiamo ora è un test per il presidente Trump e per l’America stessa. Sintesi dell’articolo di  Nicholas Kristof su New York Times (19-10-2018) Dopo aver mentito per più di due settimane sulla morte di Jamal Khashoggi, il governo saudita ha ora annunciato una serie di nuove bugie sul suo omicidio in modo da insultare […]

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‘Agli arabi serve la libertà di stampa’. L’ultimo editoriale di Khashoggi

Sintesi dell’ultimo articolo del giornalista, scritto poco prima della sua scomparsa e pubblicato da The Washington Post. Secondo il rapporto  “Freedom in the World”, nel 2018 solo un Paese del mondo arabo è stato dichiarato libero: la Tunisia. Giordania, Marocco e Kuwait sono stati dichiarati parzialmente liberi. Il resto dei Paesi arabi sono classificati come […]

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Khashoggi, il legame con Riyad e il ‘nuovo inverno arabo’: così gli Usa sostengono la nuova stirpe di dittatori in Medio Oriente

Il caso Khashoggi continua a campeggiare nei titoli delle testate internazionali con nuove rivelazioni che lasciano ormai pochi dubbi sul coinvolgimento saudita nella morte dell’editorialista del Washington Post. Ieri, intanto, il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha incontrato re Salman a Riyad all’indomani della rivelazione da parte di fonti saudite ai media americani secondo […]

L’articolo Khashoggi, il legame con Riyad e il ‘nuovo inverno arabo’: così gli Usa sostengono la nuova stirpe di dittatori in Medio Oriente proviene da Il Fatto Quotidiano.

Sconfinamenti a Trebisonda (Torino)

Libreria TrebisondaVia Sant’Anselmo 22, Torinogiovedì 18 ottobre Alle 18,30Presentazione del libro “Sconfinate. Terre di confine e storie di frontiera” a cura di Emanuele Giordana (Rosenberg & Sellier, 2018). Con Emanuele Giordana. Interviene Cla…

La mia banda suona il rock (a Est)

Dal 23 al 27 ottobre l’Università degli Studi di Milano ospita la mostra Quando infuriava il rock. Il ‘68 all’est. Dissenso e controcultura, un paesaggio inedito dell’opposizione culturale nell’Europa dell’Est e delle sue forme negli anni Sessanta.&nbs…

CNN e Wall Street Journal: L’Arabia Saudita si prepara ad ammettere l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, eseguito da traditori del regno

(CNN, Wall Street Journal)         15/10/2018 Secondo il  Wall Street Journal, che cita alcune fonti, Riad starebbe per rilasciare un documento sul caso Khashoggi  in cui si spiega che il giornalista sarebbe stato ucciso per errore, ovvero durante un interrogatorio messo in atto da agenti traditori del regno. senza autorizzazione dall’alto. Poche ore prima […]

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La donna nell’antica letteratura egiziana

Di Zahi Hawass. Asharq al-Awsat (11/10/2018). Traduzione e sintesi di Cristina Tardolini La letteratura è lo specchio di società antiche e contemporanee e una delle più importanti forme d’arte. Essa ci definisce in tutti gli ambiti e spiega le funzioni dei suoi membri, uomini e donne, anziani e bambini. In questo articolo parliamo dell’antica letteratura […]

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Turchia, “Il mio fidanzato Jamal Khashoggi era un patriota solitario. Parla Hatice Cengiz

Editoriale di Hatice Cengiz, fidanzata di Jamal Khashogg, pubblicato ieri dal New York Times, nel giorno del compleanno di Jamal. The New York Times   (13/10/2018)                                                                (Traduzione […]

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In conversation with the Kahkaha project in Lebanon: an effective example of a Southern-led initiative.

Originally posted on Southern Responses to Displacement:
‘One cannot come from outside and decide people’s needs on the basis of assumptions or experiences lived somewhere else.’ In this blog post Dr Estella Carpi interviews Lina Khoury, the founder of the Kahkaha project in Lebanon.  The Kahkaha project aims to blur the boundaries between urban and Palestinian…

Cafè Jerusalem – Il testo

Ho deciso di mettere in linea il testo di Cafè Jerusalem, sul palcoscenico tra 2015 e 2017 nei teatri italiani, prodotto da Suq-Chance Eventi e Teatro Stabile di Genova. Musiche originali dei Radiodervish, che hanno prodotto  sul testo un album dallo s…

Arabia Saudita, quando l’affaire Khashoggi compromette l’economia

L’Orient-Le Jour  (13/10/2018)      Traduzione e sintesi di Katia Cerratti Progetti congelati, come quelli del miliardario britannico Richard Branson, e disamore a cascata per la Davos del deserto, tanto cara a Mohammad Bin Salman. L’affaire Khashoggi ha raffreddato ieri gli ardori del mondo degli affari, quel mondo che appena un anno fa si entusiasmava per i faraonici […]

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Turchia, audio video dell’omicidio di Jamal Khashoggi in mano al governo turco.

Articolo di Katia Cerratti Il governo turco sarebbe in possesso di audio e video che proverebbero la morte del giornalista editorialista del Wahington Post, Jamal Khashoggi all’interno del consolato saudita. A scriverlo è lo stesso WP, a cui funzionari turchi e statunitensi, avrebbero riferito l’esistenza di registrazioni audio e video che dimostrerebbero che Khashoggi è stato torturato […]

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Il cappio spezzato

Da settimana prossima la Malaysia potrebbe essere il 143simo Paese che abolisce la pena capitale. Se il condizionale è d’obbligo – il parlamento discuterà la legge abolizionista solo lunedi – il risultato è praticamente certo perché è il governo a vole…

Grazie Ilaria Cucchi. Da una figlia d’Arma

Sono figlia d’Arma. Così si dice nel gergo di chi ha o ha avuto un padre carabiniere. Anche se carabiniere, mio padre, lo fu solo per cinque anni. Arruolato durante la seconda guerra mondiale per fame, emigrato da Reggio Calabria in cerca di un lavoro….

Jamal Khashoggi svela l’altra faccia di Vision 2030: l’Arabia Saudita offre concessioni, ma aumenta la repressione

Il principe ereditario Mohammad Bin Salman sta investendo non poche risorse nel cercare di dare al regno della penisola arabica un’immagine più moderna e liberale. “Le aperture del regno coincidono con uno dei momenti di repressione massima contro i dissidenti”, spiega però l’analista Cinzia Bianco

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Khan al Ahmar e il Prossimo Tuo

“Anche la Locanda del Buon Samaritano, con gli anni, si è trasformata. In quello che è l’archetipo dell’immobilità, del cuore del mondo e della storia che non viene mai coperto dall’oblio, anche quel pezzo di deserto che riguard…

Benzina sul fuoco a Dacca

E’ un’atmosfera sempre più tesa quella che si respira a Dacca alla vigilia di elezioni che ancora non sono state messe in calendario. Sempre più tesa dopo che il tribunale ha comminato ieri ben 19 condanne a morte nelle file dell’opposizione e una sent…

Iran, Khamenei:“Se Dio vuole sconfiggeremo le sanzioni e il loro fallimento equivale al fallimento dell’America”

Articolo di Katia Cerratti “La popolazione iraniana attraversa un periodo delicato a causa della pressione esercitata dagli Stati Uniti e delle difficoltà economiche […] Se Dio vuole sconfiggeremo le sanzioni e il fallimento delle sanzioni è il fallimento dell’America”. Così si è espresso Ali Khamenei, guida suprema della rivoluzione, in un discorso  tenuto il 4 ottobre scorso […]

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Un appello afgano alla Perugia Assisi

Oggi a Ferrara, al Festival di Internazionale – al banchetto di Msf,  e a  Perugia, nell’ambito dei seminari che si tengono alla vigilia della Marcia della pace Perugia Assisi, viene divulgato un messaggio dei marciatori afgani che, a partir…

Il Marocco ha accettato i colloqui con il Polisario previsti a Ginevra il 4 e 5 dicembre

Il Marocco ha accettato l’invito delle Nazioni Unite a tenere colloqui sul Sahara con il Polisario a Ginevra. L’invito era stato proposto il 29 settembre scorso dall’emissario dell’Onu per il Sahara occidentale, il tedesco Horst Kohler, che si era rivolto a Marocco, Algeria, Fronte Polisario e Mauritania affinché partecipassero  il 4 e 5 dicembre a […]

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Novità editoriale: Islam Inedito di Zouhir Louassini

IL LIBRO: ISLAM INEDITO (CACUCCI EDITORI) Martedì 9 ottobre 2018, ore 15.30, Palazzo del Prete, Università degli Studi di Bari Aldo Moro Parteciperanno: Gaetano Dammacco, docente di diritto ecclesiastico e diritto canonico; Carlo Alberto Anzuini, arabista e docente Uniba; Laura Sabrina Martucci, esperta di diritto ecclesiastico e docente Uniba; Zouhir Louassini è giornalista Rai ed […]

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ll Marocco vince il premio “Gastro e Cia”come migliore destinazione gastronomica internazionale

Alla terza edizione del premio “Gastro et Cia” indetta dal quotidiano spagnolo “La Razon”, il Marocco si è aggiudicato il primo posto come migliore destinazione gastronomica internazionale  per aver saputo preservare originalità, ricchezza e diversità, oltre alla qualità dei prodotti e a specificità culturali uniche che da sempre caratterizzano la cucina marocchina. La cerimonia, organizzata dal […]

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Il dramma di Palu

A far la storia di Palu, la città indonesiana di quasi 300mila abitanti dove venerdi scorso una scossa di terremoto ha provocato uno tsunami con onde alte sino a cinque metri e vittime che hanno di gran lunga superato quota mille, si potrebbe ben dire …

Musica e dialogo nel Mediterraneo. Canzone napoletana e flamenco al Teatro dell’Opera del Cairo

Di Kawkab Tawfik. È nello spirito del dialogo interculturale all’interno del bacino mediterraneo e dell’integrazione delle singole culture che si è svolto sabato 29 settembre il concerto “Sponda nord-sponda sud del Mare Nostrum. Una storia ancestrale di incontri musicali”. La tradizione musicale napoletana ha incontrato nuovamente quella araba andalusa in terra egiziana. Adriana Bruni, cantante […]

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Libano, Bassil:”Israele tenta di giustificare un’aggressione contro il Libano”

articolo di Katia Cerratti “Netanyahu ha usato la tribuna delle Nazioni Unite per lanciare accuse contro il Libano. Ancora una volta, ha usato false informazioni basate su notizie e immagini distorte che non provano nulla, pratica il terrorismo di Stato, e i libanesi non accettano queste accuse. Israele sta lavorando per giustificare un’aggressione contro il […]

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The ‘Learning from Crisis’ Humanitarian Formula: Bridging Disaster and Normality (October, 2018)

You can here listen to my interview with Habitat for Humanity-Great Britain (May, 2018), which summarises the report I published with the International Institute of Environment and Development in the framework of the Urban Crisis Learning Partnership project – including Habitat for Humanity-GB, Oxfam-GB, the Overseas Development Institute, and the Bartlett Development Planning Unit (University […]

Israele accusa il Real Madrid di difendere la violenza e il terrore per aver ricevuto Ahed Tamimi

(agenzie 30/09/2018) “Ahed Tamimi non combatte per la pace, difende la violenza e il terrore. Le istituzioni che l’hanno ricevuta e celebrata, indirettamente incoraggiano l’aggressività e non il dialogo e la comprensione di cui abbiamo bisogno. Oggi non andrò al Bernabeu”. A parlare via twitter è l’ambasciatore israeliano in Spagna, Daniel Kutner, che il 29 […]

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Congresso degli Stati Uniti: un disegno di legge Bipartisan condanna la collusione tra Hezbollah e Polisario

(moroccoworldnews 29/09/2018) Il deputato repubblicano Joe Wilson, e i colleghi, Carlos Curbelo e il democratico Gerry Connolly, hanno presentato una proposta di legge, prima in assoluto, al Congresso degli Stati Uniti, presso la Camera dei Rappresentanti, in cui hanno riaffermato il rapporto tra gli Stati Uniti d’America e il Regno del Marocco e hanno condannato […]

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I difficili quesiti palestinesi dopo un’esperienza di mezzo secolo

Le domande dei palestinesi ancora senza una risposta  Di Majid Kiyaly. Al-Hayat (25/09/2018). Traduzione e sintesi di Mario Gaetano. Le società palestinesi sono conosciute con vari nomi (regioni del ’48, Cisgiordania e Striscia), i palestinesi sono ancora alla ricerca di un’autorità nazionale, dopo che l’O.L.P. è stata marginalizzata e la sua efficacia corrosa, invece che […]

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Il Paese seduto sull’Anello di Fuoco

Non è ancora certo e non lo sarà per giorni il numero dei morti, feriti e dispersi per l’ultimo sisma che ha colpito l’Indonesia. Le stime sono in salita a Sulawesi centrale, nell’ordine di diverse centinaia, e le autorità locali ancora non riescono a …

Luci e ombre della guerra infinita

Dal Paese della guerra e della confusione infinita arrivano due notizie di segno opposto. La prima dice che funzionari del governo afgano e talebani si sono incontrati in Arabia saudita per discutere di uno scambio di prigionieri in cambio della garanz…

Netanyahu si è incontrato in privato con responsabili arabi a New York?

“Ci sono prove che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è incontrato segretamente con alti funzionari arabi a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York”. Lo ha svelato l’editorialista israeliano esperto di Intelligence Yossi Melman, in un tweet pubblicato il sabato mattina. Milman, famoso per i suoi articoli nel giornale Maariv, ha […]

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Da un altro mondo. A Palermo

Lunedì Primo Ottobre, alle sei del pomeriggio, ho un appuntamento molto, molto singolare nel cuore di Palermo. Come diceva qualcuno, “questa non è una presentazione”. E davvero non è la presentazione di un libro. I libri si leggono. Difficilmente si ra…

What’s wrong with the ‘power of writing’? A reflection on language in academic research (September 2018)

http://allegralaboratory.net/whats-wrong-with-the-power-of-writing-a-reflection-on-language-in-academic-research/ I have recently shared my anger and my concerns on AllegraLaboratory. In the following article I discuss how, on the one hand, academic jargon increasingly seems to conceal a daunting lack or weakness of fieldwork and of critical ideas. On the other, academic-NGO partnerships are not doing any better: while pretending to drag academia […]

C’è un salario (da fame) nel mio vestito

Aadhya, la chiameremo così con uno dei nomi femminili più diffusi in India, ha quarant’anni, un marito e tre bambini. Lavora in una fabbrica di abbigliamento e si alza alle 4,30 della mattina per fare i mestieri e cucinare. Poi, via di corsa perché …

Vittime civili: un test per gli F-35

Con due attacchi aerei separati nel corso del fine settimana  21 civili sarebbero stati uccisi in Afghanistan, tra cui 14 bambini. Lo dice la missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (UNAMA) sostenendo che  i morti si devono …

Yemen, i bambini non piangono più, sfiniti dalla guerra e dall’indifferenza

Articolo di Katia Cerratti “Milioni di bambini non sanno quando o se i loro prossimi pasti arriveranno…In un ospedale che ho visitato nel nord dello Yemen, i bambini erano troppo deboli per piangere, i loro corpi esausti dalla fame”. Così, il direttore esecutivo di Save the Children, Helle Thorning-Schmidt. ha descritto l’inferno vissuto dai bambini in Yemen. […]

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‘Southern’ and ‘Northern’ assistance provision beyond the grand narratives: Views from Lebanese and Syrian providers in Lebanon

http://publicanthropologist.cmi.no/2018/09/15/southern-and-northern-assistance-provision-beyond-the-grand-narratives-views-from-lebanese-and-syrian-providers-in-lebanon/ Over the past few decades, scholars have increasingly employed the categories of ‘Global North’ and ‘Global South’ to explore different political geographies and economies in development cooperation and humanitarian aid provision. Without doubt, whether and how these denominations make sense are not merely dilemmas of terminology. The Global South has been historically referred to in […]

Former MillerCoors Brewmaster Is Launching New Weed-Infused Drinks

The Most Ignored Solution for Hello World If you discover anything wrong please publish comments, or you’d love to discuss info about the topic. Much more news outlets and smaller frequently don’t have capital on the market. Just a kid starts to have an fascination with horror films. First, the point defines a class named […]

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Libano, Sawt al tofol “La voce dell’infanzia”, Nelly Chidiac racconta la sua vita dedicata ai più deboli

Intervista di Katia Cerratti “Durante la guerra d’Israele, prendevo la macchina della Croce Rossa e andavo a visitare i rifugiati nelle scuole della mia area, 58 scuole piene  di famiglie che venivano dal sud del Libano…non dimenticherò mai le ambulanze…”. Entrare nei ricordi di chi ha vissuto il dramma della guerra come Nelly Chidiac, sembra […]

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Mitch McConnell Has Officially Filed His Promised Hemp Farming Bill

Hearsay, Deception and Hello World Finding the Best Hello World It is possible to alter the name to your pals. Allow me to show you yet another way we don’t utilize it into real-world applicationsbut is a significant piece. Most individuals are just scared they lose out and reside. Returning FALSE continues the typical event […]

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La calda estate dell’Agenzia delle Entrate (2)

Quanto denaro dobbiamo all’ente statale subentrato a Equitalia? Tantissimi devono pochissimo e pochissimi devono tantissimo ma l’accanimento è sui piccoli. Viaggio nel pianeta italiano del debito“Il valore contabile residuo dei crediti che i diversi e…

Libano, il capo dell’FBI per la prima volta a Beirut: sul tavolo sanzioni Usa a Hezbollah e Dossier assassinio Hariri

L’Orient-Le Jour (21/09/2018)  Traduzione e sintesi di Katia Cerratti Il direttore dell’FBI Christopher Wray, è stato ricevuto venerdì dal presidente libanese Michel Aoun. Si tratta della sua prima visita a Beirut. Secondo una fonte politica occidentale, sul tavolo di discussione ci sarebbero le sanzioni americane contro Hezbollah e il dossier del Tribunale speciale per il […]

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Iran, attacco terroristico alla parata militare di Ahvaz, vittime tra civili e militari

(Agenzie) Almeno 24 persone sono state uccise e altre 53 sono rimaste ferite in un attentato terroristico ad Ahvaz, in Iran, durante una parata militare in occasione del trentesimo anniversario della fine della Guerra degli otto anni tra Iran e Iraq (1980-1988). Tra i morti anche due terroristi e un giornalista. Secondo l’agenzia IRNA, i […]

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Netanyahu risponde a Nasrallah: “Gli suggerisco di pensarci venti volte”

L’Orient-Le Jour (21/09/2018)  Traduzione e sintesi di Katia Cerratti “Ho sentito la bravata di Hezbollah. Tali parole provengono dalla stessa persona che dopo la guerra del 2006 aveva dichiarato che se avesse saputo quale sarebbe stata la risposta di Israele dopo il rapimento dei nostri tre soldati, ci avrebbe pensato due volte “, ha dichiarato […]

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Egitto: morte dell’attore franco-egiziano Gamil Rateb

L’attore franco-egiziano Gamil Rateb, è apparso in numerosi film e opere teatrali in Egitto e Francia, è morto mercoledì all’età di 92 anni. L’artista “è morto nel letto di casa” al Cairo, ha detto l’attore Sameh el Seriti, membro dell’Unione degli artisti egiziani. Nato nel 1926 in una famiglia benestante al Cairo, padre egiziano e […]

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Marocco, il secondo maggiore importatore di armi in Africa.

Il gruppo di ricerca e informazione sulla pace e la sicurezza (Grip) ha appena pubblicato una nuova nota analitica sulle esportazioni di armi nel Maghreb. Mostra che il Marocco e l’Algeria sono tra i maggiori importatori di armi nel continente. Pubblicata il 17 settembre, questa nota studia le dinamiche delle esportazioni di armi degli Stati […]

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Rohingya, si muove la Corte penale internazionale

“Dalla fine del 2017, il mio Ufficio ha ricevuto una serie di comunicazioni e rapporti riguardanti crimini presumibilmente commessi contro la popolazione Rohingya in Myanmar e la loro deportazione in Bangladesh”. Comincia così il comunicato con cui Fat…

Dialoghi sul confine. A Trani il 20 settembre

Con grande piacere sono stato invitato a presentare sconfinate a Trani. Ma sarò da solo, senza un interlocutore che mi faccia domande…Come posso coinvolgere il pubblico da solo? Un’idea ce l’ho…sconfinata!Tutto il programma dei Dialoghi di Trani: P…

De invloed betreffende nieuwe technologieën op het maken van deals | Virtual data room services

De nieuwe technologieën zijn nou erg populair. De bureaus van nu zijn gewend om de innovaties erbij gebruiken en niet angstig te is. Ze moeten nuttig bestaan voor alle werkterrein, de openbare voeding, het zakenbankieren of zelfs overheidsinstanties. Hoedanig het tevens zij, enkele mensen weten niet van al hen voordelen daarvoor het bedrijfsleven. Dus besloten […]

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Coming up with Your Web Site By means of A Cognitive Landscape | Make A Website Free

More and more studies and researches will be being done on coming up with marketing plans to attract visitors to the site makewebsitenow.ca. Yet, many companies fail to recognize that the goal is To not attract guests BUT to keep them in order that they keep coming rear. Two common mistakes that web design organizations […]

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Indifendibile: Idlib e la sinistra

(Nella foto: “Questa è una rivoluzione di popolo, non di una fazione armata”) Sabato scorso si sono intensificati su Idlib gli attacchi aerei del regime e russi in quello che sembra essere il preludio alla tanto annunciata campagna per riprendere…

Aung San Suu Kyi. Un’altra occasione perduta

La questione rohingya? Avremmo potuto gestirla meglio. I due reporter della Reuters condannati a sette anni di galera perché investigavano su una fossa comune nei villaggi della minoranza musulmana? Verdetto corretto perché i reporter hanno violato la …

Un anniversario da ricordare

Nel settembre del 2012 oltre 250 persone morirono in un incendio alla fabbrica tessile AliEnterprises di Karachi, in Pakistan. Decine di altri rimasero feriti e menomati. Dopo una lunga battaglia legale il principale acquirente della Ali – la tedesca K…

Salvare la Turchia da Iran e Russia

mcc43 Il conflitto in Siria sembra giunto alla fase decisiva: ristabilire il controllo di Assad sulla provincia di Idlib. I tre attori stranieri divergono sull’azione da intraprendere: la Turchia propone la via diplomatica, un cessate il fuoco ch…

Le origini oscure della Turchia nel primo romanzo del Quartetto Ottomano di Altan

Lo scrittore turco Ahmet Altan, arrestato nel 2016, è stato condannato nel 2017 all’ergastolo con altri 5 imputati per il loro presunto coinvolgimento nel tentativo di golpe del 2016. Sebbene la corte suprema della Turchia avesse stabilito che “nessuno poteva essere arrestato sulla base di tali prove”, i pubblici ministeri hanno insistito che gli imputati […]

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Arabia Saudita: un uomo arrestato per aver mangiato con una donna

Un uomo è stato arrestato in Arabia Saudita per aver filmato la colazione con una donna. Le autorità saudite hanno descritto questo video come “offensivo”. Un uomo di nazionalità egiziana è stato arrestato in Arabia Saudita dopo essersi filmato mentre mangiava con una donna. Il filmato, largamente condiviso sui social network, mostra un uomo che […]

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Cos’è rimasto sul tavolo?

E’ come quando si sbarazzo un tavolo. Si toglie una cosa alla volta, e alla fine rimane una tovaglia su cui restano solo briciole. Il presidente USA Donald Trump ha cominciato, alla fine dello scorso anno, togliendo dal tavolo negoziale Israele-p…

Libia: Haftar minaccia di dichiarare guerra all’Algeria

Nel caso in cui l’Algeria continui a trarre profitto dall’attuale caos in Libia per regolari incursioni militari, “le forze libiche sono pronte per andare in guerra immediatamente”. È in questi termini virulenti e inequivocabili che il generale libico in pensione Khalifa Haftar ha avvertito l’Algeria. Haftar, parlando a migliaia dei suoi sostenitori con cui si è […]

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Marocco: costruttori cinesi aiutano Rabat a ristrutturare il mix energetico tramite progetti di energia solare

Guidando da Rabat, capitale del Marocco, fino a sud oltre le montagne dell’Atlante, ci sono volute otto ore per raggiungere la città di Ouarzazate, la porta del deserto del Sahara. Guardando a nord dal centro, una torre alta 248 metri brilla al sole. È la torre solare più alta del mondo, costruita da una società […]

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Algeria: Gerard Depardieu preso di mira

Nel mirino della giustizia francese per accuse di stupro, l’attore francese Gerard Depardieu è preso di mira in Algeria per il suo prossimo ruolo. Gérard Depardieu al centro di tutte le controversie. Infatti, l’attore francese, già preso di mira da una denuncia presentata da una giovane donna per stupro e violenza sessuale, è ora attaccato anche […]

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Il marocchino Amine Bendriouich tra i top 100 creatori più influenti del mondo

Lo stilista Amine Bendriouich è stato selezionato dalla nota rivista americana Vogue tra i Top 100 creatori più influenti e rivoluzionari al mondo. Una meritata consacrazione per questo marocchino. È nella sezione Street Style di questa prestigiosa classifica, pubblicata su Vogue.com che Amine Bendriouich è diventato uno dei creatori più influenti del momento. Il sogno di […]

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Egitto. Ala al-Aswani: recensione amara di una rivoluzione fallita

Di Pierre Prier. ORIENT XXI (7 settembre 2018). L’ultimo romanzo di Ala al-Aswani, respinto da tutti gli editori del suo paese, ci immerge nei mesi del 2011 che hanno scosso l’Egitto. Nonostante le battute d’arresto e le delusioni, nulla sarà come prima. Ala Al-Aswani ha scelto in Sono corso verso il Nilo, il suo ultimo romanzo, di avvicinarsi […]

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Nasreen: la cantante arabo musulmana si è convertita all’ebraismo

La famosa cantante palestinese Nasreen Qadri, dopo aver cantato nei festeggiamenti dell’Indipendenza di Israele l’anno scorso, ha dichiarato di aver completato il suo processo di conversione all’ebraismo. Il quotidiano israeliano Yediot Aharonot ha riferito che Nasreen ha cambiato anche nome. Ora si fa chiamare Bracha (“Benedizione” in ebraico) . La conversione era iniziata con il […]

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Il martirio dei reporter afgani

Reporter di ToloNewsNel Paese della guerra infinita – dove a mantenere sicurezza e ordine sono appena arrivati altri 440 soldati britannici (che crescono a 1.100), dove l’Italia contribuisce alla stabilità con 500mila euro al giorno in spesa militare e…

Egitto: la prima donna cristiana nominata governatore

Per la prima volta in Egitto ci sarà un governatore copto-cristiano. Manal Awad Mikhail è stata scelta dal presidente Al Sisi per dirigere la provincia di Damietta, nel delta del Nilo, un’area situata a circa 200 chilometri dal Cairo e dove vive più di un milione di persone. Questa copta di 51 anni della città […]

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Tre tende berbere ad Otranto

Nella settimana del Festival GIORNALISTI DEL MEDITERRANEO, il borgo medievale di Otranto vedrà la presenza di gruppi folkloristici provenienti dal Marocco che allieteranno ospiti e turisti con le musiche e le danze del Mediterraneo OTRANTO (LE) – Tre tende berbere dove degustare tipico tè e immergersi nella cultura del Marocco. È questo l’omaggio che l’Ambasciata del […]

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Angela Merkel visita l’Algeria

Il cancelliere tedesco Angela Merkel visiterà l’Algeria il 17 settembre. Dopo 2 rinvii negli ultimi 2 anni,  la visita di Stato sarà effettuata con una delegazione economica composta da oltre 80 uomini d’affari. Secondo fonti maghrebine la diplomazia algerina vorrebbe cogliere l’occasione della visita per convincere la Germania sull’opportunità del crescente impegno del Paese nel […]

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Europa che mi guardi

“Europa Europa  che mi guardi scendere inerme e assorto in un mio esile mito tra le schiere dei bruti, sono un tuo figlio in fuga che non sa nemico se non la propria tristezza e qualche rediviva tenerezza di laghi di fronde dietro i passi perduti, sono…

Il Marocco ospite d’onore al Festival dei Giornalisti del Mediterraneo

Dal 10 al 16 settembre l’evento dei Giornalisti del Mediterraneo con tè, musiche, balli Si parlerà di relazioni internazionali. OTRANTO (LECCE) – La 10.ma edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo non si occuperà solo dei drammi del Mediterraneo, ma si aprirà anche alle sue culture ed economie, a partire da quella del Marocco. Nella settimana […]

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Historical Photos of Hamra, Beirut

Originally posted on Refugee Hosts:
Refugee Hosts local researcher, Leonie Harsch, has encountered an archive of photos during her extensive mapping of the Hamra neighbourhood in Beirut. In this piece, Leonie reflects on some of these photos, which form the archive of Mukhtar Michel Bekhazi, as a way of approaching questions of hospitality, refugee-host encounters…

La Russia e la complessa soluzione in Siria

Di Samir Saifan. Al-Araby al-Jadeed (28/08/2018). Traduzione e sintesi di Cristina Tardolini Mosca sta vincendo la guerra in Siria e questo è particolarmente importante per le sue relazioni internazionali. A causa della guerra circa 2,5 milioni di persone sono rimaste ferite, oltre il 10% ha riportato delle disabilità, e gli sfollati sono saliti a 7 […]

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Le false verità dei generali birmani

Mentre oltre 700mila rohingya stazionano da ormai un anno in Bangladesh cacciati dal Myanmar e mentre il governo birmano ha rispedito al mittente il rapporto indipendente dell’Onu che accusa i suoi generali di genocidio e il governo di Aung San Suu Kyi…

Modello Australia

Diciassette migranti vietnamiti che per giorni hanno tentato di raggiungere le coste australiane sono stati “catturati” in una zona di mangrovie infestata da coccodrilli del Far North Queensland. Catturati è la parola giusta perché il sistema di sorve…

Myanmar, la parola "genocidio"

Genocidio. I vertici militari del Myanmar devono essere indagati e perseguiti per genocidio in seguito agli atti commessi negli Stati birmani di Rakhine, Kachin e Shan. Lo dice un in rapporto ad hoc stilato da una commissione indipendente incaricata da…

Bombe e confusione a Kabul nel giorno di Eid

Figlia della grande confusione politica che regna sotto il cielo afgano, la guerra infinita si è arricchita ieri – nel giorno della celebrazione di Eid al-Adha, il sacrificio di Abramo – di un nuovo capitolo. E mentre Ashraf Ghani stava mandando al pop…

Viva la Giungla

Chi se la ricorda più la Giungla? La Giungla di Calais. Per intenderci, quel campo improvvisato per i migranti che tentavano di risalire l’Europa continentale e arrivare sino in Gran Bretagna. A costo di una vita già messa a rischio più e più volte, ne…

Parole. Cosa c’è sul mio passaporto?

L’importanza delle parole: sul vostro/nostro passaporto c’è scritta una nazionalità. Ma un rohingya, che il passaporto non ce l’ha? Dacca qualche giorno fa ha acconsentito alla richiesta di Naypyidaw di sostituire le parole “Forcibly Displace…

Tre prospettive per Idlib

Questo articolo è stato originariamente pubbicato su AlJumhuriya.net di Orwa Khalife Traduzione di Giovanna De Luca *** L’immagine in evidenza mostra il numero di bombardamenti sull’area di Idlib e in particolare su al-Lataminah, Khan Sheik…

Ascoltando Ravel

Sir Simon Rattle dirige la London Symphony Orchestra e il suo coro in un programma tutto dedicato a Maurice Ravel. Alla Royal Albert Hall, per le BBC Proms 2018. Di quelle occasioni che capitano poche volte nella vita, almeno per chi non vive a Londra….

Redefinindo a vulnerabilidade em uma favela de Beirute: quando a cidadania desempodera (Agosto 2018)

Redefining vulnerability in a Beirut suburb: when citizenship disempowers Biografia: Estella Carpi è doutora em Antropologia Social e Pesquisadora na University College London. Desde 2010, ela vem realizando pesquisas sobre a resposta social à assistência humanitária fornecida no Líbano desde a guerra de 2006 contra Israel até afluxo de refugiados vindos da Síria. Após estudar […]

Redefinindo a vulnerabilidade em uma favela de Beirute: cidadania e refúgio às margens da sociedade libanesa (August 2018)

Posted by diasporadmin | 13/08/2018 | Cotidiano | 0 | Estella Carpi   http://www.revistadiaspora.org/2018/08/13/redefinindo-a-vulnerabilidade-em-uma-favela-de-beirute/ Refugiados no Líbano sempre ocuparam o nível mais baixo da pirâmide social libanesa, na maioria das vezes não têm acesso a serviços públicos e não são nem mesmo legalmente reconhecidos como refugiados. A cidadania, mesmo produzida dentro de um sistema estatal […]

Ferragosto (afgano) di fuoco

E’ stato forse il peggior ferragosto della storia recente afgana: mentre ieri a Kabul si tenevano i funerali delle decine di studenti (almeno 34) uccisi da un kamikaze dell’auto proclamato Stato islamico che mercoledi si è fatto esplodere davanti un is…

La battaglia di Ghazni

Con un bilancio di vittime che ha ormai superato quota 300 e mentre sono in arrivo altri 1000 soldati di rinforzo, la battaglia della città di Ghazni – nell’Afghanistan centrorienttale – entra oggi nel suo quinto giorno di guerra. Sin da sabato le noti…

La Siria post rivoluzione … o post-Assad?

di Ghazi Dahman. Al-Hayat (10-08-2018). Traduzione e sintesi di Emanuela Barbieri. La Siria ha due opzioni: essere la Repubblica di Assad, basata sulla realtà attuale, in cui Assad ha riacquistato il controllo su ampie parti del paese, o una nuova Siria, attraverso un processo di transizione pacifica con cooperazione regionale e internazionale in preparazione della fase […]

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Quando la discoteca (di Sambuca) nasconde il vuoto

Sono le due e mezza. Le due e mezza di una notte di mezza estate. Quella in cui le luci si dovrebbero spegnere per osservare il cielo di San Lorenzo e sperare di vedere qualche stella cadente. E invece l’inquinamento luminoso nel vecchio quartiere sara…

Iran,”Medio Oriente di pace”, il nuovo album di Mehdi Rajabian

Articolo di Katia Cerratti Dopo diversi anni di prigione e estenuanti scioperi della fame, il musicista e compositore iraniano Mehdi Rajabian, momentaneamente libero su cauzione dopo l’arresto nel 2015 con l’accusa di propaganda contro il sistema, esce con un nuovo album dal titolo “Middle Eastern”, un progetto musicale per la pace in Medio Oriente concepito […]

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I pistacchi del signor B

Il signor B è metodico. E soprattutto ha un gran sorriso. Gli sorride tutto, non solo gli occhi. Le pieghe attorno alla bocca esile. La barba appena accennata. Le rughe ai lati della fronte. Di quelle rughe che fa la vita sempre all’aria, quando il sol…

Rohingya e il rimpatrio impossibile

Difficile accesso al Rakhine per le agenzie umanitarie OnuL’ambasciatore alle Nazioni Unite del Bangladesh, Masud Bin Momen, in una lettera inviata al Consiglio di sicurezza dell’Onu, ha scritto che mentre il Bangladesh continua a impegnarsi con la Bir…

Pugno di ferro a Dacca contro gli studenti

Shahidul Alam in uno scatto di  Rahnuma Ahmed sul Daily Star: Hrw accusa governo e polizia di pestaggie tortura al fotografo incarcerato durante le protesteDa oltre una settimana la cronaca quotidiana di Dacca, capitale del Bangladesh, è attr…

ما دور البرامج “سبل تحسين العيش” في شمال لبنان

https://www.enabbaladi.net/archives/244949#ixzz5NKspl2fk استيلا كاربي اكتسبت برامج سبل تحسين العيش في المنظمات غير الحكومية الإنسانية أهمية متزايدة على مدى العقود الماضية. وهذه البرامج تتضمن مختلف قطاعات المنظمات الإنسانية، بما في ذلك الحماية والأمن الغذائي والمياه والصرف الصحي والنظافة الصحية. وعلى وجه الخصوص، تغيرت استراتيجية برامج سبل العيش الإنسانية التي تستهدف اللاجئين في جميع أنحاء العالم من رعاية […]

Una scuola ebraica per…musulmani

La Jewish Girls’ School di Calcutta è un istituto fondato dalla comunità di ebrei della città. Situata in uno dei quartieri tradizionali dell’islam cittadino è però aperta a tutti senza preclusioni religiose. E costa un terzo rispetto agli altri colle…

Le voci dimenticate di Kasserine

Akram Belkaïd E’ una Tunisia rurale, povera e desolata di cui a malapena si è parlato. Lontana dalle città costiere e dai borghesi, estremamente fieri della loro condizione di cittadini, lontana diverse ore dalle spiagge del Mediterraneo e dai suoi alb…

Empires of ‘inclusion’?

Originally posted on Southern Responses to Displacement:
? In this blog post, Southern Responses’ Research Associate Dr Estella Carpi explores the implications of the concept and process of ‘inclusion’ in relation to South-South Cooperation – understood here as encompassing a wide range of initiatives developed by Southern state and non-state actors in support of individuals,…

May Skaf e il grido di speranza della Siria

Di Meshary al-Zaidi. Al-Sharq al-Awsat (25 luglio 2018). Traduzione e sintesi di Cristina Tardolini “Non perderò la speranza… non rinuncerò alla speranza … questa è una grande Siria, non la Siria di Assad!” È stato il suo ultimo commento sulla sua pagina Facebook, prima di andarsene. L’attrice coraggio siriana May Skaf, è morta in circostanze […]

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Cos’è illegale, il Muro o il murale? – 2

E’ terra di paradossi e di profonde ironie, la terra di Israele e Palestina. Terra di narrazioni spesso in antitesi, in cui sono i dettagli gli elementi portanti dell’interpretazione della Storia. Terra in cui anche un murale può essere utilizzato per …

La faccia legale dell’islam radicale

Guardate bene la faccia di questo signore dalla barba curata e lo sguardo arcigno. Si chiama Khadim Hussain Rizvi ed è un teologo predicatore punjabi che ha fondato nel 2017 il Tehreek Labbaik Pakistan, un partito islamista tutt’altro che moderato…

Il cricketer e il premier

Enigma Imran. Un’analisi per il manifesto sul “chi è” del nuovo leader pachistano. Con qualche ipotesiLa nota biografica più famosa del vincitore delle elezioni in Pakistan, il capo del Partito della Giustizia Imran Khan, è quella dell’ex cricketer pre…

Sangue sulla scheda in Belucistan

Alle sei pomeridiane di ieri le urne pachistane, aperte dalla mattina per eleggere i deputati dell’Assemblea nazionale – la Camera bassa del Pakistan – hanno chiuso i battenti dando luogo al conteggio dei voti espressi da una larga fetta degli oltre c…

Terrore elettorale

Nonostante il timore suscitato dall’ondata di sangue che, alla vigilia della consultazione si è abbattuta sul Paese dei puri alla vigilia del voto, oggi in Pakistan si vota. Una giornata che è stata subito bagnata dal sangue di 29 persone in Belucistan…

Addio a May Skaff

Questo tributo in ricordo di May Skaff è stato pubblicato da aljumhuriyya, con il titolo في وداع ميّ سكاف Traduzione dall’arabo di Sami Haddad, revisione di Nourah Assouad L’attrice siriana May Skaff ha lasciato questo mondo ieri mattina a Parigi…

Tunisia: Il paese aiutato male

Akram Belkaïd Il 2 giugno 2018 un peschereccio partito dalle isole Kerkennah in Tunisia in direzione di Lampedusa fa naufragio in mare aperto. Almeno 80 persone muoiono, 54 sono di nazionalità tunisina. Quest’ennesima tragedia dell’immigrazione i…

Quel povero Corrierone

Cosa pensereste se trovaste pubblicata a tutta pagina la foto di copertina del vostro libro utilizzata per illustrarne un altro e senza manco una citazioncina di pezza? Se si trattasse di un blog, di qualche giornalino fatto in casa e magari estero, qu…

Siria: le origini sociali della rivolta

Articolo di Joseph Daher per  Rosa Luxemburg Stiftung Traduzione di Marina Centonze e Giovanna De Luca Ricordando le vere cause dello scoppio della rivolta popolare in Siria, che sta diventando sempre più una guerra internazionale. Vengono spesso dimen…

Il cimitero repubblicano di Kasserine

  Santiago Alba Rico In un piccolo ristorante di Tunisi, due amici catalani di passaggio per un lavoro di documentazione, mi raccontano che a Kasserine hanno fatto una scoperta inaspettata. Kasserine, a 300 km dalla capitale, è una città di 80.000…

Il Forum della Cooperazione arabo-cinese: un nuovo orizzonte per le relazioni tra i due paesi

Di Ahmad Aboul Gheit. Al-Sharq al-Awsat (09/07/2018). Traduzione e sintesi di Cristina Tardolini I rapporti tra gli arabi e la Cina sono antichi quanto queste due civiltà ed abbracciano tutti gli aspetti dell’attività umana, dal commercio all’economia alla cultura e ai legami popolari. La comunicazione tra la Cina e il resto del mondo e’ stato […]

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Negoziate coi mullah! La svolta americana

Trump: ondivago e contraddittorioQualche giorno fa la stampa afgana ha polemizzato con Ashraf Ghani perché il presidente non aveva incontrato, durante l’ultimo vertice della Nato, il presidente Trump che tra l’altro – al contrario di quanto avveniva co…

Schedature rom: insisto e resisto

Oggi, con il conduttore di 6 su Radio 1 Francesco D’Ayala, siamo tornati sulla mia autodenuncia come rom al Consiglio regionale della Lombardia.Lo posto qui per chi volesse sentirselo.Al minuto – 2030Insisto e resisto

Sangue alla viglia del voto pachistano

Due stragi nello stesso giorno con oltre 100 morti, l’ex premier arrestato all’aeroporto mentre rientrava in patria, attentati contro i candidati. E’ il clima alla vigilia delle elezioni parlamentari in agenda per il 25 luglio in Pakistan tra meno di …

L’uomo che volle farsi Rom

Scusate se insisto. Qualche giorno fa una giornalista della Tv locale è venuta a farsi raccontare perché  ho fatto un’ autodenuncia alla regione Lombardia dichiarandomi Rom. Sono contrario alle schedature non ai censimenti. Ma quando si …

Appello mio personale a ricercatrici e ricercatori di/in Medio Oriente

(I’ll soon translate this post into English and Arabic) The term RESEARCH is inextricably linked to European imperialism and colonialism… The word itself RESEARCH, is probably one of the dirtiest words in the indigenous world’s vocabulary (Linda Tuhiwai Smith, University of Auckland, NZ)   È da un pò che noto status Facebook e Twitter di […]

La nuova sindaca di Tunisi: una buona notizia?

Santiago Alba Rico Nello scorso mese di maggio si sono tenute a Tunisi le prime elezioni municipali nella storia della città. L’appuntamento elettorale, rimandato più volte dopo il rovesciamento del dittatore Ben Ali nel 2011 e con poca copertura media…

Confesso sono rom: la mia autodenuncia alla Regione Lombardia

Ho inviato anche una segnaletica

Confesso: sono un italiano spurio, un cristiano forse convertito dall’ebraismo o dalla religione islamica, venuto forse dalla Giordania in tempi remoti. Nomade per vocazione e forse per sangue. Dunque, quando ho saputo che la Regione Lombardia, dove attualmente risiedo, ha raccolto con una mozione approvata a maggioranza le indicazioni del ministero dell’Interno sulla schedatura dei rom, ho scritto oggi una raccomandata – che mi fa piacere rendere pubblica invitandovi a fare altrettanto – che recita così:

Al Consiglio Regionale della Regione Lombardia

in copia: Eupolis Lombardia

Il sottoscritto, GIORDANA Emanuele, nato a Milano il 26/1/1953, di professione giornalista, abitante nella città di Crema (Cr)

Considerato che

la mia famiglia vive in Lombardia da diverse generazioni ma con numerosi cambi di residenza in altre regioni italiane, che parte del mio complesso famigliare risiede in altri Comuni, 

che io stesso non risiedo stabilmente nella stessa abitazione

che le origini etniche della mia famiglia sono incerte poiché il ceppo originario, da che se ne ha memoria in Italia, è situato tra le sole province di Torino e Cuneo con una collocazione geografica ristretta che porta a pensare a un’enclave forse cristiana, forse ebraica, forse musulmana con possibili conversioni dalla fede originaria

che il mio comportamento sociale è improntato a un forte nomadismo

che i miei tratti somatici, il colore die capelli, occhi e pelle, forma del naso, riportano a un’origine spuria e quantomeno mescolata con caratteristiche asiatiche ancorché indoeuropee

Venuto a conoscenza dagli organi di stampa che

il ministero dell’Interno sta predisponendo una nuova schedatura dei rom presenti in Italia
che il Consiglio regionale lombardo ha testé approvato una mozione in tale senso di cui si farebbe carico la partecipata Eupolis
chiedo

essendo incerta la mia provenienza etnico geografica associata a caratteristiche somatiche orientali e a un forte nomadismo contrassegnato da continui viaggi in Italia e all’estero, di essere inscritto come “rom” nella nuova statistica predisposta negli appositi registri dedicati di cui sopra

In fede

Emanuele Giordana con raccomandata di posta certificata del 5 luglio 2018

Una nuova generazione di scrittori libanesi?

Words Without Borders, per chi non lo sapesse, è una rivista online statunitense che si occupa di letteratura internazionale. In questo mese di luglio, hanno deciso di dedicare un focus alla letteratura libanese contemporanea, includendo gli autori più…

Una scuola, le ruspe, “il prossimo tuo”

Le notizie che arrivano da Khan al Akhmar sono tristi, dure, insopportabili. Le ruspe sono giunte nel piccolo villaggio di beduini proprio di fronte alla Locanda del Buon Samaritano, lungo la strada che da Gerusalemme conduce, in una manciata di chilom…

Humanitarianism and Postcoloniality: A Look at Academic Texts

Originally posted on Southern Responses to Displacement:
In this blog post Southern Responses’ Research Associate, Dr Estella Carpi, uses her experience of teaching humanitarianism in Lebanon, Turkey and Italy, to examine how ‘northern-born’ theories and frameworks of humanitarianism interact with the ‘cultural dispositions’ of students and how, in turn, these interactions influence student responses to…

La crisi dei media egiziani

Di Alaa Bayoumi. Al Araby al-Jadeed (28/06/2018). Traduzione e sintesi di Cristina Tardolini Se dovessimo caratterizzare i media egiziani dopo il colpo di stato del luglio 2013 e dopo la rivoluzione di gennaio 2011, li potremmo dividere in tre tipologie: il primo è il media pubblico o ufficiale, che avrebbe dovuto guidare la scena mediatica […]

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Sconfinamenti a Fahrenheit

Venerdi 29 a  Fahrenheit, la trasmissione dei libri di Radio3, Graziano Graziani mi ha dato la possibilità non solo di parlare di confini e del libro che abbiamo pubblicato con Rosemberg e Sellier, ma anche di “sconfinare” sulla quotidianità.Ho po…

Siria: il futuro del Paese è nelle mani delle donne

  Articolo del “Centro per la politica estera femminista” tradotto da Giovanna De Luca Nel corso del conflitto siriano le donne sono state colpite in modo sproporzionato dalla violenza e sono state, tendenzialmente, escluse dai negozia…

Afghanistan, se la politica batte un colpo

Il consigliere regionale della Lombardia Michele Usuelli ha presentato il 24 giugno questa raccomandazione  al Comitato nazionale Radicali Italiani. Nel pubblicarla lo ringrazio come cittadino e come persona che vorrebbe vedere la pace in Afghanis…

Mo Salah’s spleen

Non si tratta solo di calcio, anche se questo è un caso ancor più delicato, vista la partecipazione dell’Egitto alla Coppa del mondo. Non si tratta solo di calcio, per la sconfitta cocente della squadra egiziana in Russia, con tutti gli altri avv…

La questione migratoria tra tifoseria e opinionismo

Monica Scafati Se ne parla tutti i giorni dei migranti. Io ne parlo, leggo e scrivo in continuazione. È diventato progressivamente un argomento di massa. I migranti sono stati collegati, da un incrocio di discorsi plurimi, a un ampia rosa di questioni …

Un nuovo capo per i talebani pachistani

Si chiama Noor Wali Mehsud il nuovo capo del Tehreek Taleban Pakistan (Ttp), il cartello deitalebani pachistani. Appartiene al sotto clan dei Mechikhel della potente tribù wazira dei Mehsud, che ha già dato due leader al Ttp:  Baitullah Mehsud (re…

Pacifismo: ripartire da Assisi

Aldo Capitini padre nobileSe restare umani è ormai un imperativo categorico del movimento pacifista, “restare uniti” sembra il messaggio più forte uscito ieri dalla giornata di incontro tra una cinquantina fra le associazioni che il 7 ottobre si ritrov…

Il Filo dell’Alleanza in Palestina

mcc43 Un grande arazzo, lungo 5 metri,  raffigurante la mappa del Mediterraneo sulla quale sono sovrapposti alcuni tratti del genoma umano: è il progetto artistico “Il filo dell’alleanza”, l’arazzo creato su disegno dell’artista palermitana…

Libano. Lo schiaffo di Trump alla causa palestinese e il peso dei rifugiati. Il grido del patriarca maronita Bechara Rai

Intervista di Katia Cerratti  da Articolo 21 In un Medio Oriente sempre più in fiamme, un grido di condanna per le continue provocazioni di Trump e l’arroganza di Israele, arriva dalla carismatica figura del patriarca maronita Bechara Rai, incontrato a Beirut pochi giorni dopo lo spostamento dell’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme. Il timore di […]

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Afghanistan? Gialloverde signorsi

Ritiro delle truppe? Nemmeno accennatoE’ un comunicato di 5 righe quello che il ministero diretto da Enzo Moavero Milanesi ha dedicato all’incontro alla Farnesina col Chief Executive del governo afgano, Abdullah Abdullah a Roma fino a ieri pe…

Aleppo ieri e oggi, secondo Khaled Khalifa

“Come un cieco tasto i muri di Aleppo” è il testo inedito che lo scrittore siriano Khaled Khalifa ha letto lo scorso  19 giugno al Festival Letterature di Roma, in quella cornice magnifica che è la Basilica di Massenzio, al tramonto. E&#821…

Confesso: anch’io sono rom

Cesare Lombroso: “Rivoluzionari e criminali politici, matti e folli”Al prossimo censimento mi dichiarerò rom. E’ il mio piccolo gesto di resistenza civile a una possibile lista nera che si aggiunga alla schedatura di questo popolo già pr…

Localising Response to Humanitarian Need

Originally posted on Southern Responses to Displacement:
In October 2017, Dr Estella Carpi participated in the forum “Localising Response to Humanitarian Need. The Role of religious and Faith-Based Organisations”, in Colombo (Sri Lanka). Organised by the Partnership in Faith and Development the forum involved a wide range of secular and faith-based NGOs and built on…

Southern Responses to Displacement Research at GCRF Conference on Protracted Conflict, Aid and Development

Originally posted on Southern Responses to Displacement:
In October 2017 the Southern Responses to Displacement team participated in a Global Challenges Research Fund Conference entitled ‘Protracted Conflict, Aid and Development: Research, Policy and Practice’. The conference aimed to examine ways in which Southern led responses complement and, at times, challenge Northern led responses. Dr Elena…

Internationalism and Solidarity

Originally posted on Southern Responses to Displacement:
Throughout history, assistance for people affected by conflict and displacement has been provided by state and non-state groups across the global South. How does ‘solidarity based’ humanitarianism influence Southern led responses to displacement? In the first of our introductory mini blog series Dr Elena Fiddian-Qasmiyeh presents a brief reflection…

Refugee-Refugee Humanitarianism

Originally posted on Southern Responses to Displacement:
First responders in contexts of displacement are themselves often refugees. In this, our third introductory mini blog, Dr Elena Fiddian-Qasmiyeh examines how a focus on refugee-refugee humanitarianism makes it possible to recognise and meaningfully engage with the agency of displaced populations. Refugee-Refugee Humanitarianism By Dr Elena Fiddian-Qasmiyeh, Southern…

Faith-Based Humanitarianism

Originally posted on Southern Responses to Displacement:
How do local faith communities respond to populations affected by conflict and displacement. In our second introductory mini blog Dr Elena Fiddian-Qasmiyeh provides a brief overview of how local faith communities are often the first and longest standing responders to displaced populations. Faith-Based Humanitarianism By Dr Elena Fiddian-Qasmiyeh,…

Before Defining What is Local, Let’s Build the Capacities of Humanitarian Agencies

Originally posted on Southern Responses to Displacement:
In this piece, Dr Janaka Jayawickrama and Bushra Rehman argue that the localisation of aid agenda is shaped by a discourse of global humanitarianism that is characterised by a particular, cultural relationship to power. This suggests that current discourses on localisation have largely been North-centric, often overlooking the Southern…

Teaching Humanitarianism: The Need for a More Responsive Framework

Originally posted on Southern Responses to Displacement:
In this blog post Southern Responses Research Associate Dr Estella Carpi reflects on her experiences of teaching humanitarianism in different countries and languages.  These experiences have led her to acknowledge and question different academic cultural frameworks of displacement, migration and humanitarian action and provided insight into how this…

Il Sudan e la ratifica del CEDAW

Di Mona Abdel Fattah. Al-Araby al-Jadeed (11/06/2018). Traduzione e sintesi di Cristina Tardolini In questi giorni è in corso un intenso dibattito tra i tribunali e le istituzioni legali del Sudan, circa la proposta del Ministero della Giustizia al Parlamento che chiede la firma e la ratifica della Convenzione sull’Eliminazione di tutte le Forme di […]

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Sconfinate a Bologna il 19 giugno

Atlas of Transitions Biennale prende il via a Bologna con le dieci giornate di Right to the City | Diritto alla Città dal 15 al 24 giugnoEsperienze comuni tra residenti italiani e stranieri, migranti, richiedenti asilo, rifugiati po…

Scommessa Eid el fitr

Per un giorno, in Afghanistan le armi hanno taciuto e si sono levate le voci di pace. Ieri, in occasione dell’Eid el-Fitr, la festività che segna la fine del sacro mese del Ramadan, in tutto il Paese c’è stato un giorno di tregua. È il primo dei tre gi…

Italica Aporofobia e sbarco di migranti

mcc43 L’apparire del barcone col bordo a pelo d’acqua e decine di volti scuri dagli occhi sgranati fomenta svariate reazioni, sempre più spesso di stampo razzista. Non avevo mai pensato al nostro come a un paese in cui il razzismo fosse un sentire diff…

Così verrà processato il regime di Assad

Articolo di Ana Carbajosa per El País  tradotto da Giovanna De Luca 20, 21, 24, 28, 34, 36, 40, 41, 83, 90, 92, 124 e 126. Yazan Awad ripete come un mantra i giorni in cui il suo corpo fu torturato. Quando le guardie della prigione militare, per sei or…

Mondiali Russia 2018, il consenso di Al Sisi in Egitto passa anche dalla nazionale di Salah (e dalla scomparsa del tifo organizzato)

Non solo fronte interno. Grazie al torneo iridato, un risultato nella politica internazionale Sisi lo ha già portato a casa: la preparazione del team di Cuper è avvenuta in Cecenia, con il ritiro e l’albergo interamente a carico del governo locale. Il presidente egiziano ha così potuto stringere nuovi rapporti con il leader Kadyrov, compiacendo Putin, alleato economico e caposaldo della politica estera del regime del Cairo

L’articolo Mondiali Russia 2018, il consenso di Al Sisi in Egitto passa anche dalla nazionale di Salah (e dalla scomparsa del tifo organizzato) proviene da Il Fatto Quotidiano.

La sfida di Eid el-fitr

La festa di Eid el-fiṭr (o festa dell’interruzione de digiuno alla fine del Ramadan) è una delle più importanti ricorrenze dell’islam che si celebra alla fine del mese lunare del digiuno rituale e che quest’anno cade in questa settimana. Ma in Afghanis…

في ذكرى النكبة: قراءة في بعض أحوال فلسطينيي سوريا

عبدالله أمين الحلاق لا يمكن الحديث عن القضية الفلسطينية، من دون أن نتكلم عن الارتباط الكبير بينها وبين كل القضايا والمسائل في المشرق العربي، أي سوريا ولبنان والعراق وحتى الأردن. وخصوصاً في سوريا اليوم. سأتكلم اليوم عن سوريا، بالرغم من أن مناسبة الحديث …

#apriteiporti

Certe volte è giusto ricordarsi per quale ragione si è scelto un luogo per vivere. Perché ho scelto la Sicilia, nove anni fa, quando ancora ero a Gerusalemme. E perché ci vivo da sei anni, nel cuore del Mediterraneo. Questa sera, a Palermo, ci sono uom…

Perché diventi migrante….

mcc43 “Dovete capire, nessuno mette suo figlio su una barca, a meno che l’acqua sia più sicura della terra.” Warsan Shire da “Home”, A Refugee Poem, di Warsan Shire, poetessa anglo-somala testo integrale della poesia nel blog austinre…

La strada verso la stabilità della Libia

Di Shamlan Youssef al-Issa. Ash-Sharq al-Awsat (04/06/2018). Traduzione e sintesi di Cristina Tardolini I vari schieramenti libici si sono accordati sulle elezioni parlamentari che si terranno il prossimo 10 dicembre. Questo passo è arrivato dopo lo sforzo da parte delle Nazioni Unite per ripristinare la stabilità in Libia, tormentata dalla sicurezza e dal caos politico […]

L’articolo La strada verso la stabilità della Libia proviene da Arabpress.

Sconfinate in una Marina di libri

All’orto botanico di Palermo (via Lincoln 2)al Festival  Una marina di libri Sabato 9 giugno alle ore 18.00 nella Serra TropicalePaola Caridi ed Emanuele Giordanaparlano di confini e frontierea partire dal volume  Sconfinate. Terre di co…

Refugee Hospitality in Lebanon and Turkey. On Making the “Other” (June, 2018)

We’ve been literally inundated with refugee hospitality accounts… Indeed, it’s primarily a discourse, which problematically speaks the language of the nation-state when it’s paraded as a political virtue. As a matter of fact, over the last 7 years it paradoxically ended up acting as a social fragmentation force in the Syria neighbourhood. Read our latest […]

Libano, Drusi, questi sconosciuti. Intervista al leader spirituale sheykh Naim Hassan

Intervista di Katia Cerratti Per i drusi libanesi è l’autorità massima religiosa. Verso di lui un rispetto e una sorta di venerazione che va oltre ogni immaginazione. E così anche un’intervista può risultare difficile. Ma non impossibile. Lo sheikh Naim Hassan ha accettato di parlare e cercare, in qualche modo, di dare agli occidentali risposte […]

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Il modello Manila contagia Dacca

“Se non si taglia la domanda (di stupefacenti) come si può pensare di fermare lo spaccio”? Se lo chiedono oggi sullo Daily Star, giornale in lingua inglese di Dacca, due opinionisti – Inam Ahmed e Shakhawat Liton – che fanno il punto sull’incapacità di…

Memoria per l’Oblio

Basel Shehadeh,  girava questo film sperimentale, Memoria per l’Oblio, nell’autunno del 2011, quando studiava all’università di New York. Basel lasció gli studi per tornare in Siria e prendere parte alla Rivoluzione. È una delle grandi figure del movim…

Quattro storie rohingya

Quattro storie di dolore, sfortuna, buona sorte o semplicemente scomparsa. Lo racconta oggi il Daily Star di Dacca dando conto delle peripezie di una famiglia rohingya. Qui sotto una mappa delle loro storie nella diaspora (o in carcere)La mappa è stata…

Suad Amiry a LetteratureOff a Roma

Questo sabato 26 maggio, la scrittrice e architetta palestinese Suad Amiry sarà ospite a Roma del Festival LetteratureOff, uno “spin off” del Festival Letterature che ogni anno si svolge a Massenzio. LetteratureOff sarà ospitato in tante biblioteche pe…

Ahed, Taghreed e le altre

Non fosse stato per Ahed Tamimi, l’opinione pubblica europea non avrebbe notato – nel panorama palestinese – la presenza delle donne. Non fosse stato per la potenza delle immagini in cui una ragazza di 17 anni viene ripresa dalle telecamere lo scorso d…

Polveriera Medio Oriente, Trump, il gendarme Netanyahu e l’Europa che non c’è. Intervista ad Alberto Negri

Intervista di Katia Cerratti L’uscita di Trump dallo storico accordo sul nucleare stipulato nel 2015 con Iran, UE, Russia e Cina, lo spostamento dell’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme e la mattanza messa in atto da Israele nella striscia di Gaza nei confronti dei palestinesi che partecipavano alla ‘marcia del ritorno’ verso i territori […]

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Qual è la novità odierna RIGUARDO A GERUSALEMME?

Scritto dalla Redazione Al Junhuryya. Traduzione di Natascia Lorenzo, revisione di Sami Haddad Non si tratta soltanto di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele da parte del presidente americano e della sua amministrazione, ma anche disprezzo …

Aldo Bianzino: "Riaprite il caso"

Rudra Bianzino a 14 anni. L’ultimo compleanno con papa Aldo e mamma RobertoRudra Bianzino, il figlio dell’ebanista che morì dieci anni fa in condizioni oscure nel carcere di Capanne a Perugia, chiede alla procura umbra di riaprire le indagini sul …

Il progetto del Califfo in Asia

Guido Corradi ed Emanuele GiordanaDall’Afghanistan all’Indonesia”A oriente del califfo. A est di Raqqa: il progetto dello Stato Islamico per la conquista dei musulmani non arabi”Un volume di Rosenberg&Selliergiovedi 17 maggioalle ore 18.30Rass…

Caso Regeni, è il giorno della consegna delle telecamere da parte dell’Egitto: il nuovo ruolo del governo nell’indagine

Quasi due anni e mezzo dopo la scomparsa del ricercatore di Fiumicello, Il Cairo concede le immagini della videosorveglianza ai magistrati della Procura di Roma, forse senza data e ora. Una mossa che sembra segnare una svolta nell’atteggiamento degli egiziani riguardo all’omicidio avvenuto nel 2016 dopo la rottura nei rapporti tra la procura e le autorità

L’articolo Caso Regeni, è il giorno della consegna delle telecamere da parte dell’Egitto: il nuovo ruolo del governo nell’indagine proviene da Il Fatto Quotidiano.

Indonesia. Il ritorno del califfo

Dopo che per due giorni Surabaya, la seconda città dell’Indonesia, è stata macchiata da una tragica scia di sangue, montano le pressioni sul parlamento di Giacarta perché voti una legge ad hoc – già sottoposta dall’esecutivo nel febbraio 2016 – che ga…

Prigionieri per debiti

L’Agenzia delle Entrate declama il grande successo di mezzo milione di domande per la rottamazione che scade domani. Ma quanta gente può e deve effettivamente pagare? Uno sportello sindacale dice “Basta”Si chiama “Definizione agevolata 2000/17” o, più …

La morte di Sana tra verità e sciacallaggio

Mustafa Ghulam, il padre di Sana Cheema, già in stato di fermo da tre settimane e ora agli arresti in Pakistan con altri due famigliari, ha confessato di aver ucciso la figlia, morta a casa dei genitori il 18 aprile scorso. La confessione del padre del…

Toward an Alternative ‘Time of the Revolution’? Beyond State Contestation in the struggle for a new Syrian Everyday (May, 2018)

The Mabisir team has just published “Toward an Alternative ‘Time of the Revolution’? Beyond State Contestation in the Struggle for a New Syrian Everyday” on Middle East Critique: The convoluted relationship between the state and citizens in conflict-ridden Syria often has been reduced to a binary of dissent and consent. Challenging these simplistic categorizations, this […]

Il mitico libretto

Qualcuno mi ha chiesto se il famoso libretto, alle origini della scrittura di Viaggio all’Eden, non fosse solo una trovata letteraria. Altro che finzione, eccolo qui il mitico libretto. Era un diarietto che si vendeva in India o in Nepal e dove avevo r…

Strage degli innocenti a Kunduz. Noi c’entriamo?

Dasht-e Archi è un distretto a due ore di macchina a nordest di KunduzIl distretto di Dasht-e Archi nella provincia di Kunduz è in mano ai talebani. Tanto è bastato il 2 aprile scorso agli elicotteri delle forze aeree afgane per bombardare un raduno re…

E se accettassimo Bashar al-Assad al potere?

(Foto: Douma2011, Ziad Homsi) Scritto da Marcel Shehwaro il 14 aprile 2018, durante l’assedio fina della Ghouta Est, una delle pagine più tragiche per i siriani nei sette anni di conflitto, per la pagina Facebook Ghouta E se accettassimo Bashar A…

Auguri, Ernesto Ferrero!

Stamattina abbiamo mandato i nostri messaggi di auguri a Ernesto Ferrero per i suoi 80 anni. È nato il 6 maggio. I giovani direbbero: “Come George Clooney”, senza sapere che lui, Ernesto, è un ragazzo di maggio, molto più di altri. Gli auguri per i suo…

Traffico di esseri umani, jihadismo e Europa. Intervista a Loretta Napoleoni

Intervista di Katia Cerratti “Ragazzoni pronti per i lavori nei campi! 400,700,800…”, 400 dollari, questo il prezzo di un essere umano in Libia, venduto all’asta come merce dai mercanti di schiavi. Un orrore mostrato in un video chock della Cnn risalente all’agosto 2017, la cui autenticità è stata confermata dal reportage di Nima Elbagir che a […]

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Davvero non ci sono “bravi ragazzi”in Siria?

In seguito al recente attacco chimico del regime siriano su Douma, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia hanno portato a termine una veloce ma simbolica azione per distruggere tre strutture dove erano immagazzinate armi chimiche. L’azione non …