December 16, 2015 at 08:10PM
Giorno: 18 dicembre 2015
Libia: vicepremier all’ANSA, grandi cose con l’Italia – Politica- ANSAMed.it
December 18, 2015 at 04:28PM
Riyadh announces economic aid to Egypt
December 16, 2015 at 04:57PM
Migranti: Egeo affonda barcone 4 morti 3 sono bimbi
Migranti: Egeo, affonda barcone, 4 morti, 3 sono bimbi http://ift.tt/1OB0brO
Tra Gaza e il mondo c’è Rafah. Parte seconda: Israele ed Egitto carcerieri
mcc43 La Striscia di Gaza non ha aeroporto, l’uscita via mare è preclusa; via terra i valichi verso Israele sono agibili a discrezione del governo di Tel Aviv e a Rafah – punto di uscita verso l’Egitto – vige l’arbitrio congiunto delle autorità egiziane e israeliane con la connivenza internazionale. Prigione a cielo aperto per 1.800.000 […]
Tra Gaza e il mondo c’è Rafah. Parte seconda: Israele ed Egitto carcerieri
mcc43 La Striscia di Gaza non ha aeroporto, l’uscita via mare è preclusa; via terra i valichi verso Israele sono agibili a discrezione del governo di Tel Aviv e a Rafah – punto di uscita verso l’Egitto – vige l’arbitrio congiunto delle autorità egiziane e israeliane con la connivenza internazionale. Prigione a cielo aperto per 1.800.000 […]
Tra Gaza e il mondo c’è Rafah. Parte seconda: Israele ed Egitto carcerieri
mcc43 La Striscia di Gaza non ha aeroporto, l’uscita via mare è preclusa; via terra i valichi verso Israele sono agibili a discrezione del governo di Tel Aviv e a Rafah – punto di uscita verso l’Egitto – vige l’arbitrio congiunto delle autorità egiziane e israeliane con la connivenza internazionale. Prigione a cielo aperto per 1.800.000 […]
Turchia: la morte di un attivista per i diritti umani a Diyarbakır inasprisce il conflitto politico
“Abbiamo perso un avvocato davvero importante che ha dedicato tutta la sua vita alla pace e alla difesa dei diritti umani. Approfondite, non dimenticatelo.”
Turchia: la morte di un attivista per i diritti umani a Diyarbakır inasprisce il conflitto politico
“Abbiamo perso un avvocato davvero importante che ha dedicato tutta la sua vita alla pace e alla difesa dei diritti umani. Approfondite, non dimenticatelo.”
Turchia: la morte di un avvocato per i diritti umani a Diyarbakır inasprisce il conflitto politico
“Abbiamo perso un avvocato davvero importante che ha dedicato tutta la sua vita alla pace e alla difesa dei diritti umani. Approfondite, non dimenticatelo.”
Omosessualità e religioni: numero speciale di DAIMON
E’ uscito il numero speciale di DAIMON 2015 dedicato a Omosessualità e religioni. All’interno Queer Iran: come conciliare transessualità e e religione nella Repubblica Islamica d’Iran
Omosessualità e religioni: numero speciale di DAIMON
E’ uscito il numero speciale di DAIMON 2015 dedicato a Omosessualità e religioni. All’interno Queer Iran: come conciliare transessualità e e religione nella Repubblica Islamica d’Iran
Omosessualità e religioni: numero speciale di DAIMON
E’ uscito il numero speciale di DAIMON 2015 dedicato a Omosessualità e religioni. All’interno Queer Iran: come conciliare transessualità e e religione nella Repubblica Islamica d’Iran
Tunisia: con Yalla Read,nasce piattaforma scambio di libri – Cultura- ANSAMed.it
December 17, 2015 at 11:16AM
Isis: 2 siriani fermati con 148 passaporti in scalo Istanbul – Cronaca- ANSAMed.it
December 18, 2015 at 09:37AM
Hezbollah, italiani a Mosul forza di occupazione
December 18, 2015 at 11:19AM
Mario Dondero, il mio ricordo e la fotografia
No, non era la fotografia e la capacità di scatto, la qualità più grande di Mario Dondero. Non so se sia il più grande fotografo italiano del secolo, se sia un maestro dell’arte fotografica europea. Non lo so perché di fotografia (questo l’ho imparato stando vicino a Mario e a Monika Bulaj) non capisco nulla: è un ‘arte complessa e piena di sfaccettature. E dunque non era per le sue foto che ho amato Mario. La qualità principale era la sua umanità che, come tutti han detto, si rifletteva nelle sue immagini. Ma cos’è l’umanità al di là della simpatia, del fascino, del saper stare in mezzo alla gente? Mario era certo un gran corteggiatore, un uomo raffinato ed educato nei rapporti con le persone. Uno capace di attaccar bottone con tutti perché di tutti era curioso. Ma la sua altra grande qualità era avere la schiena dritta. Esser simpatico e affabile non basta se non c’è dietro anche un’elaborazione intellettuale della tua umanità che, per Mario, era impegno sociale e politico. Al contempo quest’uomo di saldi, saldissimi principi, era molto libertario. Perdonava ad altri ciò che a lui non si sarebbe mai perdonato. Non faceva compromessi. Capperi, questo coniugare umanità e schiena dritta mi pare la sua qualità essenziale, quella per cui lo ricordo. E poi, certo, anche quella capacità di viaggiare, di perdersi via nel vento delle cose e delle passioni che fanno deviare dalla strada maestra. Infine era fotografo, storico della fotografia, interprete curioso dei cambiamenti («sono un partigiano dell’analogico ma sono affascinato dalle nuove possibilità del video…»). Ma non mi mancheranno le sue foto. Mancherà lui, una persona la cui cifra umana mi sembra irraggiungibile e un modello cui attenersi.
Mario d’Oltralpe
Qui da Franceinter un articolo dedicato a lui e a una piece teatrale in Francia costruita a partire da una sua famosissima fotografia. Ci sono anche diverse sue immagini
Questo video anche: Mario Dondero, tentative d’interview par Michel Puech
Qui un’intervista a Mario registrata il 23 settembre 2014, a Bologna a presentare Lo scatto umano. Mario fa un riassunto perfetto del libro. Un bel regalo di Radio Città del Capo e di Piero Santi (il conduttore). C’è tutto: gli esordi, gli ungheresi e, naturalmente, Robert Capa. Era il suo mito. Il mio, ca va sans dire, è Mario Dondero
Domani su Pagina99 il ricordo di Monika e mio di Mario
Mario Dondero, il mio ricordo e la fotografia
No, non era la fotografia e la capacità di scatto, la qualità più grande di Mario Dondero. Non so se sia il più grande fotografo italiano del secolo, se sia un maestro dell’arte fotografica europea. Non lo so perché di fotografia (questo l’ho imparato stando vicino a Mario e a Monika Bulaj) non capisco nulla: è un ‘arte complessa e piena di sfaccettature. E dunque non era per le sue foto che ho amato Mario. La qualità principale era la sua umanità che, come tutti han detto, si rifletteva nelle sue immagini. Ma cos’è l’umanità al di là della simpatia, del fascino, del saper stare in mezzo alla gente? Mario era certo un gran corteggiatore, un uomo raffinato ed educato nei rapporti con le persone. Uno capace di attaccar bottone con tutti perché di tutti era curioso. Ma la sua altra grande qualità era avere la schiena dritta. Esser simpatico e affabile non basta se non c’è dietro anche un’elaborazione intellettuale della tua umanità che, per Mario, era impegno sociale e politico. Al contempo quest’uomo di saldi, saldissimi principi, era molto libertario. Perdonava ad altri ciò che a lui non si sarebbe mai perdonato. Non faceva compromessi. Capperi, questo coniugare umanità e schiena dritta mi pare la sua qualità essenziale, quella per cui lo ricordo. E poi, certo, anche quella capacità di viaggiare, di perdersi via nel vento delle cose e delle passioni che fanno deviare dalla strada maestra. Infine era fotografo, storico della fotografia, interprete curioso dei cambiamenti («sono un partigiano dell’analogico ma sono affascinato dalle nuove possibilità del video…»). Ma non mi mancheranno le sue foto. Mancherà lui, una persona la cui cifra umana mi sembra irraggiungibile e un modello cui attenersi.
Mario d’Oltralpe
Qui da Franceinter un articolo dedicato a lui e a una piece teatrale in Francia costruita a partire da una sua famosissima fotografia. Ci sono anche diverse sue immagini
Questo video anche: Mario Dondero, tentative d’interview par Michel Puech
Qui un’intervista a Mario registrata il 23 settembre 2014, a Bologna a presentare Lo scatto umano. Mario fa un riassunto perfetto del libro. Un bel regalo di Radio Città del Capo e di Piero Santi (il conduttore). C’è tutto: gli esordi, gli ungheresi e, naturalmente, Robert Capa. Era il suo mito. Il mio, ca va sans dire, è Mario Dondero
Domani su Pagina99 il ricordo di Monika e mio di Mario
Mario Dondero, il mio ricordo e la fotografia
No, non era la fotografia e la capacità di scatto, la qualità più grande di Mario Dondero. Non so se sia il più grande fotografo italiano del secolo, se sia un maestro dell’arte fotografica europea. Non lo so perché di fotografia (questo l’ho imparato stando vicino a Mario e a Monika Bulaj) non capisco nulla: è un ‘arte complessa e piena di sfaccettature. E dunque non era per le sue foto che ho amato Mario. La qualità principale era la sua umanità che, come tutti han detto, si rifletteva nelle sue immagini. Ma cos’è l’umanità al di là della simpatia, del fascino, del saper stare in mezzo alla gente? Mario era certo un gran corteggiatore, un uomo raffinato ed educato nei rapporti con le persone. Uno capace di attaccar bottone con tutti perché di tutti era curioso. Ma la sua altra grande qualità era avere la schiena dritta. Esser simpatico e affabile non basta se non c’è dietro anche un’elaborazione intellettuale della tua umanità che, per Mario, era impegno sociale e politico. Al contempo quest’uomo di saldi, saldissimi principi, era molto libertario. Perdonava ad altri ciò che a lui non si sarebbe mai perdonato. Non faceva compromessi. Capperi, questo coniugare umanità e schiena dritta mi pare la sua qualità essenziale, quella per cui lo ricordo. E poi, certo, anche quella capacità di viaggiare, di perdersi via nel vento delle cose e delle passioni che fanno deviare dalla strada maestra. Infine era fotografo, storico della fotografia, interprete curioso dei cambiamenti («sono un partigiano dell’analogico ma sono affascinato dalle nuove possibilità del video…»). Ma non mi mancheranno le sue foto. Mancherà lui, una persona la cui cifra umana mi sembra irraggiungibile e un modello cui attenersi.
Mario d’Oltralpe
Qui da Franceinter un articolo dedicato a lui e a una piece teatrale in Francia costruita a partire da una sua famosissima fotografia. Ci sono anche diverse sue immagini
Questo video anche: Mario Dondero, tentative d’interview par Michel Puech
Qui un’intervista a Mario registrata il 23 settembre 2014, a Bologna a presentare Lo scatto umano. Mario fa un riassunto perfetto del libro. Un bel regalo di Radio Città del Capo e di Piero Santi (il conduttore). C’è tutto: gli esordi, gli ungheresi e, naturalmente, Robert Capa. Era il suo mito. Il mio, ca va sans dire, è Mario Dondero
Domani su Pagina99 il ricordo di Monika e mio di Mario
Mazen Darwish contro la tirannia e il terrorismo
Nel 2004 Mazen Darwish ha fondato il Centro per i media e la libertà di espressione (Scm) per monitorare le violazioni compiute in Siria contro i giornalisti. Poi nel febbraio […]
Mazen Darwish contro la tirannia e il terrorismo
Nel 2004 Mazen Darwish ha fondato il Centro per i media e la libertà di espressione (Scm) per monitorare le violazioni compiute in Siria contro i giornalisti. Poi nel febbraio […]
Mazen Darwish contro la tirannia e il terrorismo
Nel 2004 Mazen Darwish ha fondato il Centro per i media e la libertà di espressione (Scm) per monitorare le violazioni compiute in Siria contro i giornalisti. Poi nel febbraio […]
Consiglio di lettura: “I sassi di Bubillo” di Edwar al-Kharrat
Con questo Consiglio di lettura vorrei proporvi di leggere “I sassi di Bubillo” dello scrittore egiziano Edwar al-Kharrat, recentemente scomparso all’età di 89 anni. Quest’anno la letteratura araba ha perso molti dei suoi più alti esponenti, purtroppo. Fortunatamente si lasciano dietro tanti libri, che ci resteranno in eterno. Il romanzo di cui vi parlo oggi […]
L’articolo Consiglio di lettura: “I sassi di Bubillo” di Edwar al-Kharrat sembra essere il primo su Arabpress.
Occasioni mancate nella storia della Siria
Di Muhammad al-Haj Saleh. Al-Araby al-Jadeed (15/12/2015). Traduzione e sintesi di Irene Capiferri. Nel 1980 nella casa di una famiglia benestante di Aleppo si riunivano alcuni leader della Fratellanza Islamica Siriana e del Partito Comunista Siriano-Ufficio Politico. L’iniziativa d’incontri tra le due parti per discutere un’azione contro il regime era straordinaria per la politica siriana del […]
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Mahmoud Darwish, giocatore d’azzardo
Quando Mahmoud Darwish morì, nel 2008, aveva lasciato incompiuto un diwan. Che i suoi amici di una vita, tra cui lo scrittore libanese Elias Khoury, decisero di dare alle stampe. E che ora è arrivato anche in traduzione italiana. Nella postfazione alla versione italiana del diwan, appena pubblicato per Mesogea con il titolo Il giocatore … Continua a leggere Mahmoud Darwish, giocatore d’azzardo →