Giorno: 26 ottobre 2015

Terremoto senza frontiere

Questa volta non è per colpa dei talebani ma ancora una volta Pakistan e Afghanistan condividono una strage. La strage con centinaia di vittime prodotta da un un potente terremoto di magnitudo 7,5 che ha colpito – con più scosse – il Nord dell’Afghanistan e una vasta area che comprende il Pakistan del Nord e che ha fatto sentire le sue scosse anche nel Sud e persino in India e in Tajikistan. La US Geological Survey sostiene che l’epicentro del sisma – localizzato a 213 chilometri di profondità – si trova nell’Hindukush, nel distretto di Jurm in Badakshan (estremo oriente del paese), a 250 chilometri a Nordest di Kabul e 75 a Sud di Faizabad. Era l’una e quaranta di ieri pomeriggio ora locale in Afghanistan. Ma la forza del terremoto ha ucciso senza fare i conti con le frontiere.
Il bilancio è provvisorio ma la maggior parte delle vittime sono in Pakistan anche se le stime sono complesse perché le zone colpite sono in molti casi irraggiungibili. Il responsabile del Geological Survey Pakistan ha detto alla Bbc che ci sono state segnalazioni di frane sull’autostrada del Karakorum (che in almeno cinque punti ne hanno bloccato il transito) nel territorio del Gilgit Baltistan e tuttavia ha aggiunto che è ancora troppo presto per dire se anche i ghiacciai siano stati destabilizzati dal sisma. Lunedi sera si stimavano a oltre 190 i morti nella sola provincia di Khyber in Pakistan e decine in Afghanistan nelle province di Nangarhar, Badakhshan, Kunar, Takhar e Parwan. Si tratta di uno degli eventi sismici più rilevanti nella storia dei due Paesi. Persino a Kabul si sono registrati feriti e danni.
Il Pakistan registra invece danni gravi e vittime nello Swat, nell’agenzia tribale di Bajaur, a Kallar, Kahar, Sargodha, Kasur, Malakand mentre i servizi di comunicazione sono saltati a Peshawar, capitale del Khyber ma anche a Islamabad. Il primissimo bilancio aveva stimato almeno 130 vittime nelle provincia di Khyber Pakhtunkhwa e nelle Fata (le aree tribali), almeno 5 nel Punjab, e altri nell’Azad Kashmir (il Kashmir occupato dal Pakistan) e nel Gilgit Balitistan con almeno 200 feriti. Ma in poche ore il bilancio è salito. La terra ha tremato però anche in città molto lontane dall’epicentro, come Karachi o Lahore. Le agenzie internazionali stanno rispondendo agli appelli dei governi che hanno intanto mobilitato protezione civile ed eserciti nazionali.

Terremoto senza frontiere

Questa volta non è per colpa dei talebani ma ancora una volta Pakistan e Afghanistan condividono una strage. La strage con centinaia di vittime prodotta da un un potente terremoto di magnitudo 7,5 che ha colpito – con più scosse – il Nord dell’Afghanistan e una vasta area che comprende il Pakistan del Nord e che ha fatto sentire le sue scosse anche nel Sud e persino in India e in Tajikistan. La US Geological Survey sostiene che l’epicentro del sisma – localizzato a 213 chilometri di profondità – si trova nell’Hindukush, nel distretto di Jurm in Badakshan (estremo oriente del paese), a 250 chilometri a Nordest di Kabul e 75 a Sud di Faizabad. Era l’una e quaranta di ieri pomeriggio ora locale in Afghanistan. Ma la forza del terremoto ha ucciso senza fare i conti con le frontiere.
Il bilancio è provvisorio ma la maggior parte delle vittime sono in Pakistan anche se le stime sono complesse perché le zone colpite sono in molti casi irraggiungibili. Il responsabile del Geological Survey Pakistan ha detto alla Bbc che ci sono state segnalazioni di frane sull’autostrada del Karakorum (che in almeno cinque punti ne hanno bloccato il transito) nel territorio del Gilgit Baltistan e tuttavia ha aggiunto che è ancora troppo presto per dire se anche i ghiacciai siano stati destabilizzati dal sisma. Lunedi sera si stimavano a oltre 190 i morti nella sola provincia di Khyber in Pakistan e decine in Afghanistan nelle province di Nangarhar, Badakhshan, Kunar, Takhar e Parwan. Si tratta di uno degli eventi sismici più rilevanti nella storia dei due Paesi. Persino a Kabul si sono registrati feriti e danni.
Il Pakistan registra invece danni gravi e vittime nello Swat, nell’agenzia tribale di Bajaur, a Kallar, Kahar, Sargodha, Kasur, Malakand mentre i servizi di comunicazione sono saltati a Peshawar, capitale del Khyber ma anche a Islamabad. Il primissimo bilancio aveva stimato almeno 130 vittime nelle provincia di Khyber Pakhtunkhwa e nelle Fata (le aree tribali), almeno 5 nel Punjab, e altri nell’Azad Kashmir (il Kashmir occupato dal Pakistan) e nel Gilgit Balitistan con almeno 200 feriti. Ma in poche ore il bilancio è salito. La terra ha tremato però anche in città molto lontane dall’epicentro, come Karachi o Lahore. Le agenzie internazionali stanno rispondendo agli appelli dei governi che hanno intanto mobilitato protezione civile ed eserciti nazionali.

Tunisia: quando gli imam radicali si ribellano

Di Frida Dahmani. Jeune Afrique (23/10/2015). Traduzione e sintesi di Alice Bondì. I venerdì finiscono per assomigliarsi a Sfax (centro est della Tunisia). Il 23 ottobre, la preghiera del venerdì, come la settimana scorsa, è stata impedita da alcuni praticanti che hanno protestato in maniera violenta contro il licenziamento di Ridha Jaouadi, ex imam della […]

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Tunisia: premier Essid in visita in Algeria

(Agenzie). Il primo ministro della Tunisia, Habib Essid, si trova in Algeria per una visita di lavoro di due giorni su invito della sua controparte algerina, il primo ministro Abdelmalek Sellal. I due capi di governo si sono incontrati per co-presiedere i lavora della 20ª sessioni della Grande commissione mista algerino-tunisina. Inoltre, l’incontro servirà alla stipula […]

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Siria: esercito libero dice di non aver rifiutato aiuto Russia

(Agenzie). Un portavoce dell’Esercito Siriano Libero (ESL) ha dichiarato che l’offerta di aiuto militare proposta dalla Russia non è stata rifiutata. “Non abbiamo rifiutato l’offerta. Abbiamo solo detto ai russi che, se la loro proposta è seria, dovranno smettere di bombardare le nostre basi e le aree con civili”, ha detto il maggiore Issam al-Rais […]

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Bahrein: Sheikh Salman si candida alla presidenza FIFA

(Agenzie). L’agenzia di stampa nazionale del Bahrein ha riferito che Sheikh Salman bin Ibrahim al-Khalifa, presidente della Confederazione di Calcio Asiatica, ha annunciato la sua candidatura per la presidenza della FIFA, che dovrà essere formalizzata entro oggi. Sheihk Salman, membro della famiglia reale del Bahrein, è il secondo arabo a unirsi alla competizione per diventare presidente accanto […]

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Oman: college vieta alle ragazze indumenti appariscenti

(Agenzie). Il College di Scienze Applicate di Nizwa, in Oman, ha vietato alle ragazze di indossare abaya colorati o troppo aderenti all’interno del campus, dicendo che questo tipo di indumenti attraggono attenzioni negative e violano il codice di abbigliamento dell’istituto. “Non sono permesse decorazioni sull’abaya“, si legge sulla dichiarazione emanata dal decanato del college, nel quale […]

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Siria: HRW accusa Mosca di crimini di guerra, il Cremlino nega

(Agenzie). Il gruppo Human Rights Watch ha definito gli attacchi aerei condotti dalla Russia in Siria, nei quali decine di civili hanno perso la vita, come “violazioni del diritto bellico”. In un recente rapporto, il gruppo ha infatti dichiarato che i raid di Mosca hanno causato la morte di almeno 59 civili, di cui 33 bambini. […]

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Iraq: primi raid aerei su Daesh a Ramadi

(Agenzie). Per la prima volta, aerei F-16 iracheni hanno bombardato obiettivi appartenenti a Daesh (ISIS) a Ramadi. “I jet da combattimento iracheni hanno raggiunto i loro obiettivi con accuratezza e hanno distrutto le roccaforti dell’organizzazione terroristica”, ha detto Ibrahim al-Fahdawi, capo del comitato di sicurezza del consiglio di Khalidiya, città della provincia di Anbar. L’Iraq ha […]

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La road map della Russia per la transizione politica in Siria

Di Raghida Dergham. Al-Hayat (23/10/2015). Traduzione e sintesi Federico Seibusi. Vladimir Putin, dopo aver ottenuto importanti concessioni dagli Stati Uniti, Arabia Saudita e Turchia, ha sviluppato un sistema d’intese che porti ad una soluzione politica in Siria in modo che si sciolga il “nodo Assad”. La prima di queste importanti concessioni, riguarda il raggiungimento di […]

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