Giorno: 24 ottobre 2015

Kunduz, abbiamo un problema (aggiornato)

Il Lockheed AC-130 macchina da guerra aerea
Mentre il bilancio del raid del 3 ottobre che ha interamente devastato l’ospedale di Msf a Kunduz in Afghanistan è salito a 30 vittime, il Pentagono ha fatto sapere che il rapporto interno della Difesa americana (un’altra inchiesta viene condotta dalla Nato e un’altra ancora dal governo di Kabul) non è ancora pronto. Nel giustificare il ritardo, il segretario alla Difesa Ashton Carter ha detto che il Pentagono vuole un lavoro «fatto bene», in linea con l’assunzione di responsabilità e trasparenza nei confronti delle vittime. Il rapporto, o quantomeno le prime risultanze dell’indagine, erano attese entro questa settimana, a quasi un mese ormai da quello che Washington e la Nato hanno definito un «tragico incidente» e Msf una patente «violazione del diritto internazionale umanitario». In altre parole un crimine di guerra.
Iparenti delle vittime (staff e pazienti) intanto aumentano e forse potrebbero aumentare ancora: l’ultimo bilancio si deve al riconoscimento di cadaveri  trovati tra le macerie dell’ospedale e resi irriconoscibili dal bombardamento dell’aereo da combattimento americano AC-130 che, all’alba del 3 ottobre, ha ripetutamente colpito il centro medico (il Lockheed AC-130 è quadrimotore a turboelica impiegato come cannoniera volante per attacchi sul terreno). Mentre Msf continua a chiedere un’inchiesta indipendente, il ritardo nell’indagine interna non fa intanto che aumentare l’irritazione dopo che, alcuni giorni fa – col compito di raccogliere prove sui fatti – veicoli blindati con a bordo militari americani e afgani sono penetrati nell’ospedale (dove tra l’altro si trovavano alcuni responsabili di Msf), forzandone il portone e distruggendo presumibilmente parte delle evidenze che i soldati avrebbero dovuto indagare.

L’ospedale di Msf a Kunduz: da nosocomio a inferno di fuoco
La petizione lanciata da Medici senza frontiere a metà ottobre sul web per ottenere un’inchiesta indipendente (attraverso la piattaforma Change.org) ha già superato le 300mila firme ma l’organizzazione medica vuole arrivare a 500mila: chiede al presidente statunitense Barack Obama di consentire un’indagine autonoma e neutrale da parte della Commissione d’inchiesta umanitaria internazionale (Ihffc), l’unico organo permanente specificamente istituito per indagare le violazioni del Diritto internazionale umanitario. Ihffc si è detta disponibile ma sta aspettando luce verde sia dagli Stati Uniti sia dal governo afgano.

Aggiornamento delle 16 del 25/10/2015

Kunduz, abbiamo un problema (aggiornato)

Il Lockheed AC-130 macchina da guerra aerea
Mentre il bilancio del raid del 3 ottobre che ha interamente devastato l’ospedale di Msf a Kunduz in Afghanistan è salito a 30 vittime, il Pentagono ha fatto sapere che il rapporto interno della Difesa americana (un’altra inchiesta viene condotta dalla Nato e un’altra ancora dal governo di Kabul) non è ancora pronto. Nel giustificare il ritardo, il segretario alla Difesa Ashton Carter ha detto che il Pentagono vuole un lavoro «fatto bene», in linea con l’assunzione di responsabilità e trasparenza nei confronti delle vittime. Il rapporto, o quantomeno le prime risultanze dell’indagine, erano attese entro questa settimana, a quasi un mese ormai da quello che Washington e la Nato hanno definito un «tragico incidente» e Msf una patente «violazione del diritto internazionale umanitario». In altre parole un crimine di guerra.
Iparenti delle vittime (staff e pazienti) intanto aumentano e forse potrebbero aumentare ancora: l’ultimo bilancio si deve al riconoscimento di cadaveri  trovati tra le macerie dell’ospedale e resi irriconoscibili dal bombardamento dell’aereo da combattimento americano AC-130 che, all’alba del 3 ottobre, ha ripetutamente colpito il centro medico (il Lockheed AC-130 è quadrimotore a turboelica impiegato come cannoniera volante per attacchi sul terreno). Mentre Msf continua a chiedere un’inchiesta indipendente, il ritardo nell’indagine interna non fa intanto che aumentare l’irritazione dopo che, alcuni giorni fa – col compito di raccogliere prove sui fatti – veicoli blindati con a bordo militari americani e afgani sono penetrati nell’ospedale (dove tra l’altro si trovavano alcuni responsabili di Msf), forzandone il portone e distruggendo presumibilmente parte delle evidenze che i soldati avrebbero dovuto indagare.

L’ospedale di Msf a Kunduz: da nosocomio a inferno di fuoco
La petizione lanciata da Medici senza frontiere a metà ottobre sul web per ottenere un’inchiesta indipendente (attraverso la piattaforma Change.org) ha già superato le 300mila firme ma l’organizzazione medica vuole arrivare a 500mila: chiede al presidente statunitense Barack Obama di consentire un’indagine autonoma e neutrale da parte della Commissione d’inchiesta umanitaria internazionale (Ihffc), l’unico organo permanente specificamente istituito per indagare le violazioni del Diritto internazionale umanitario. Ihffc si è detta disponibile ma sta aspettando luce verde sia dagli Stati Uniti sia dal governo afgano.

Aggiornamento delle 16 del 25/10/2015

Medio Oriente versus studi islamici

Di Jeffrey Adam Sachs. MadaMasr (22/10/2015). Traduzione e sintesi di Paola Conti. Immaginate di utilizzare gli hadith per spiegare le elezioni egiziane o domandare ad un esperto del Corano di analizzare la guerra civile siriana. Un modo assurdo di comprendere il Medio Oriente, ma divenuto sempre più usuale dopo l’11 settembre. In un recente articolo […]

L’articolo Medio Oriente versus studi islamici sembra essere il primo su Arabpress.

ONU: non c’è tempo da perdere per colloqui pace in Yemen

(Agenzie). L’inviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen ha detto che avrebbe cominciato a lavorare immediatamente con il governo e i leader delle milizie per determinare un ordine del giorno e una data per i colloqui di pace. “La crisi umanitaria incombe nel Paese”, ha aggiunto. Ismail Ould Cheikh Ahmed ha detto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU che le […]

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Kerry in Giordania per le tensioni Israele-Palestina

(Agenzie). Il Segretario di Stato americano John Kerry è in Giordania per rinnovare il suo sforzo per la fine della violenza e delle tensioni tra israeliani e palestinesi. Kerry incontrerà oggi 24 ottobre ad Amman il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il re di Giordania Abdullah II, uno scambio di visioni necessario dopo dell’incontro di giovedì scorso a Berlino tra Kerry […]

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Egitto: leader dei Fratelli Musulmani arrestato

(Agenzie). Le autorità egiziane hanno arrestato l’imprenditore esponente dei Fratelli Musulmani Hassan Malik nella sua casa del Cairo, per “esacerbare l’instabilità del tasso di cambio del dollaro”. Lo ha detto il Ministero dell’Interno in un comunicato. Malik è stato uno dei pochi eminenti membri della Fratellanza a rimanere al Cairo senza andare in prigione. L’arresto arriva dopo […]

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Prima che la Siria venga distrutta

Di Bashir Al-Bakar. Al-Araby (23/10/2015). Traduzione e sintesi di Claudia Negrini. Prima che la Siria venga distrutta completamente. Queste parole sono state usate dal Segretario di Stato americano, John Kerry, per invitare le parti locali e internazionali a discutere della situazione siriana. Kerry ha sottolineato la necessità di trovare una via d’uscita prima che la Siria […]

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