Giorno: 15 luglio 2015

Kerry e Zarif candidati per il Nobel per la Pace 2016?

(Al-Bawaba). Lo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), uno dei principali think-tank svedesi, ha raccomandato il segretario di Stato americano John Kerry e il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, come candidati per il Premio Nobel per la Pace 2016, per il loro ruolo leader nella firma dell’accordo nucleare. Tariq Rauf, direttore del Programma di disarmo e non […]

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Yemen: truppe pro-Hadi conquistano terreno a Aden

(Agenzie). Le forze legate al presidente in esilio dello Yemen, Abd Rabbo Mansour Hadi, hanno guadagnato terreno nella città di Aden, dopo aver riconquistato l’aeroporto che è stato sotto il controllo dei ribelli sciiti Houthi per quattro mesi. Lo hanno rivelato fonti militari. L’offensiva, denominata Operazione Golden Arrow, è il primo grande passo avanti per i lealisti di Hadi, poiché […]

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Gran Bretagna si impegna a riaprire sua ambasciata in Iran

(Agenzie). La Gran Bretagna ha detto che si impegnerà a riaprire la sua ambasciata in Iran. Lo ha confermato il ministro degli Esteri Philip Hammond oggi, mercoledì 15 luglio, a seguito dell’accordo raggiunto tra l’Iran e le maggiori potenze mondiali sul programma nucleare di Teheran. “Rimaniamo impegnati a ri-aprire le nostre ambasciate nei rispettivi paesi appena avremmo risolto alcune questioni […]

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Una lanterna che illumini il cammino

I vecchi saggi salgono l’unica altura del Cairo, il Moqattam. Si aiutano con una lanterna per illuminare il loro cammino e da lì, dall’altura, scrutano il cielo. Devono capire se quella è la sera giusta, la sera in cui comincerà il mese santo del Ramadan. Perché è scrutando il cielo che si può scorgere la […]

Una lanterna che illumini il cammino

I vecchi saggi salgono l’unica altura del Cairo, il Moqattam. Si aiutano con una lanterna per illuminare il loro cammino e da lì, dall’altura, scrutano il cielo. Devono capire se quella è la sera giusta, la sera in cui comincerà il mese santo del Ramadan. Perché è scrutando il cielo che si può scorgere la […]

Conflitto in Yemen: vittime degne contro vittime non degne

Di Afrah Nasser. Your Middle East (10/07/2015). Traduzione e sintesi di Cristina Gulfi. La guerra in Yemen infuria ormai da 4 mesi. Si contano 19.000 tra morti e feriti e più di 1,2 milioni di sfollati – numeri che continuano a crescere in maniera allarmante. In questo Paese devastato e straziato dalla violenza, tuttavia, ci […]

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Mullah Omar: negoziare col nemico si può

Cieco e malato, secondo alcuni già morto,
secondo altri prigioniero dei servizi pachistani.
Mullah Omar, primula rossa dei talebani
afgani continua a però essere la voce
autorevole della guerriglia in turbante

Alla vigilia di Id-al-fitr, la festa dell’interruzione (del digiuno) che si celebra alla fine del mese lunare che conclude la purificazione ottenuta col Ramadan, mullah Omar approfitta del suo rituale messaggio di celebrazione della festività islamica per commentare i colloqui di pace col governo afgano che l’alta autorità talebane ritiene “legittimi”. E’ dunque il si ufficiale dopo anni di tentativi, mesi di colloqui e, alla fine, qualche giorno fa, un vero e proprio incontro ufficiale in Pakistan. Il passaggio dice:

“In concomitanza con il Jihad armato, sforzi politici e percorsi pacifici per il raggiungimento di questi obiettivi (la liberazione dallo straniero e l’istituzione dell’emirato ndt) sono principi islamici sacri e legittimi e parte integrante della politica del Profeta. Così come il nostro santo capo, l’amato Profeta (pace e benedizioni a lui), è stato attivamente impegnato nella lotta contro gli infedeli sui campi di ‘Badr’  (Arabia, nel marzo del 642 ndt) e ‘Khyber’ (qui il riferimento sembra riportare all’espansione della conquista islamica a Oriente ndt), ha contemporaneamente partecipato ad accordi vantaggiosi per i musulmani, ha tenuto riunioni con gli inviati degli infedeli, ha inviato loro messaggi e delegazioni e, in varie occasioni, ha anche intrapreso la politica del faccia a faccia in colloqui con la controparte infedele. Se guardiamo nei nostri regolamenti religiosi, possiamo trovare che le riunioni e anche l’interazione pacifica con i nemici non sono vietati, ma ciò che è illegale è (semmai)  deviare dai nobili ideali dell’Islam e violare i decreti religiosi” (il neretto è nostro)

“Pertanto l’obiettivo dietro i nostri sforzi politici – prosegue il capo della shura di Quetta – così come i contatti e le interazioni con gli afgani e con altre nazioni, è quello di porre fine all’occupazione e di istituire un sistema islamico indipendente nel nostro Paese. E’ nostro diritto legittimo utilizzare tutte le vie legali perché come organizzazione responsabile abbiamo la responsabilità delle nostre masse, siamo parte integrante della società umana e in relazione interdipendente con lei.  Tutti i Mujahedin e i connazionali dovrebbero essere fiduciosi che in questo processo io fermamente difenderò i nostri diritti legali e il nostro punto di vista ovunque. Abbiamo istituito un ‘Ufficio Politico’ per gli affari politici, cui è affidata la responsabilità di controllo e lo svolgimento di tutte le attività politiche”.

Il sito dei talebani ha appena cambiato look
Più foto, filmati e montaggi di qualità

Dunque, massima apertura ma anche alcuni punti che restano ben fermi: tanto per cominciare si parte dall’invasione dell’Afghanistan da parte dell’alleanza atlantica  guidata da America che è stata “un’aggressione brutale esplicita che ha contraddetto tutti i principi umanitari” e quindi “l’avvio del sacro Jihad contro questa aggressione è diventato un obbligo individuale vincolante”. Il Jihad pertanto non si ferma sino all’espulsione degli stranieri (e questo sarà un punto nodale della trattativa). Infine, dice ancora Omar, nessuno pensi che dietro a quanto accade ci siano le pressioni di Islamabad e Teheran. Excusatio non petita? Ammette Omar che “è tuttavia un fatto che abbiamo cercato rapporti cordiali, non solo con il Pakistan e l’Iran, ma anche di tutti gli altri paesi limitrofi. Proprio come verso il popolo del Pakistan e dell’Iran”. I due c’entrano eccome e forse anche l’accordo con l’Iran appena raggiunto a Ginevra. Ma al dietro le quinte penseremo più avanti.

(un articolo più lungo su Lettera22)

Siria: generale statunitense “non sosteniamo l’entità curda”

(Agenzie). Gli Stati Uniti non supportano la creazione di un’entità autonoma curda nel nord della Siria, ha dichiarato l’inviato speciale statunitense per la coalizione contro gli estremisti di Daesh. I combattenti curdi hanno riconquistato molto terreno nella Siria devastata dalla guerra contro Daesh, in particolare vicino al confine a nord con la Turchia, innescando la preoccupazione di Ankara sul fatto […]

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Afghanistan: talebani legittimano i negoziati di pace

(Agenzie). Il leader talebano ha salutato come “legittimi” i colloqui di pace volti a porre fine alla guerra che da 13 anni ha luogo in Afghanistan. Funzionari afghani e militanti talebani si sono riuniti la scorsa settimana a Murree, una città turistica sulle colline a nord di Islamabad, in Pakistan, per i loro primi colloqui faccia a faccia […]

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Iran: ONU approverà l’accordo la prossima settimana

(Agenzie). Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite voterà la prossima settimana una risoluzione per approvare l’accordo nucleare dell’Iran e terminare le sanzioni contro il Paese. Secondo l’accordo verrà mantenuto l’embargo sulle armi e il divieto per quanto riguarda la tecnologia missilistica. Gli Stati Uniti faranno circolare la bozza di risoluzione al Consiglio di sicurezza mercoledì, hanno […]

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Iran e nucleare

In Iran si festeggia, anche se si respirava aria nuova già prima di questa fatidica firma con i 5+1:la Repubblica Islamica da qualche tempo ha aperto brecce verso l’Occidente, concedendo ai suoi cittadini di recarsi più agevolmente all’estero, favorendo una copiosa affluenza di turisti sull’altopiano (con conseguente rimpinguamento delle proprie casse), riallacciando rapporti culturali con […]

Iran e nucleare

In Iran si festeggia, anche se si respirava aria nuova già prima di questa fatidica firma con i 5+1:la Repubblica Islamica da qualche tempo ha aperto brecce verso l’Occidente, concedendo ai suoi cittadini di recarsi più agevolmente all’estero, favorendo una copiosa affluenza di turisti sull’altopiano (con conseguente rimpinguamento delle proprie casse), riallacciando rapporti culturali con […]

Iran e nucleare

In Iran si festeggia, anche se si respirava aria nuova già prima di questa fatidica firma con i 5+1:la Repubblica Islamica da qualche tempo ha aperto brecce verso l’Occidente, concedendo ai suoi cittadini di recarsi più agevolmente all’estero, favorendo una copiosa affluenza di turisti sull’altopiano (con conseguente rimpinguamento delle proprie casse), riallacciando rapporti culturali con […]

Iran e nucleare

In Iran si festeggia, anche se si respirava aria nuova già prima di questa fatidica firma con i 5+1:la Repubblica Islamica da qualche tempo ha aperto brecce verso l’Occidente, concedendo ai suoi cittadini di recarsi più agevolmente all’estero, favorendo una copiosa affluenza di turisti sull’altopiano (con conseguente rimpinguamento delle proprie casse), riallacciando rapporti culturali con […]

Cosa succederà dopo l’accordo sul nucleare iraniano?

Di Majid Rafizadeh. Al-Arabiya (14/07/2015). Traduzione e sintesi di Viviana Schiavo. L’Iran e le potenze del 5+1 hanno raggiunto a Vienna un accordo sul nucleare che porterà alla Repubblica Islamica un po’ di sollievo dalle sanzioni fin dalla prima metà del 2016. Le sanzioni economiche hanno messo in ginocchio l’economia iraniana, tagliando significativamente le sue […]

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“Gaza Writes Back”: nuovi autori e autrici da Gaza, Palestina

Lorusso Editore ha tradotto in italiano, e da poco pubblicato, la raccolta di racconti brevi Gaza Writes Back. Racconti di giovani autori e autrici da Gaza, Palestina, curata da Refaat Alareer. Il libro era uscito (in inglese) nel gennaio 2014 con il titolo Gaza Writes Back. Short Stories from Young Writers in Gaza, Palestine (Just … Continue reading “Gaza Writes Back”: nuovi autori e autrici da Gaza, Palestina

“Gaza Writes Back”: nuovi autori e autrici da Gaza, Palestina

Lorusso Editore ha tradotto in italiano, e da poco pubblicato, la raccolta di racconti brevi Gaza Writes Back. Racconti di giovani autori e autrici da Gaza, Palestina, curata da Refaat Alareer. Il libro era uscito (in inglese) nel gennaio 2014 con il titolo Gaza Writes Back. Short Stories from Young Writers in Gaza, Palestine (Just … Continue reading “Gaza Writes Back”: nuovi autori e autrici da Gaza, Palestina

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