Giorno: 17 giugno 2015

TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA

(ANSAmed) – TUNISI, 17 GIU – C’è una stretta correlazione tra terrorismo e crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il traffico di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta di migranti. Lo afferma l’esperto di geopolitica Claudio Bertolotti, intervenuto al meeting Migramed della Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo in corso a Tunisi fino a domani.

Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

(SIR) 11:47 -TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA”

(dall’inviata Sir a Tunisi) – “C’è una stretta correlazione tra il nuovo fenomeno del terrorismo insurrezionale ed il crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il mercato di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta”. Lo ha spiegato stamattina ai 130 delegati delle Caritas europee e della sponda sud del Mediterraneo Claudio Bertolotti, esperto di questioni geopolitiche legate a conflitti e terrorismo, durante la seconda giornata di lavori del Migramed meeting organizzato da Caritas italiana, dedicata ad un approfondimento sul fenomeno del “nuovo terrorismo insurrezionale” nei Paesi islamici, come l’Isis, che ha un suo territorio, risorse e capacità politiche. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli – ha detto -. C’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”. (segue)

11:47TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA” (2)

“I flussi migratori – ha proseguito Bertolotti – sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”. http://spondasud.it/2015/06/il-terrorismo-produce-profughi-e-alimenta-la-tratta-di-esseri-umani-9141

TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA

(ANSAmed) – TUNISI, 17 GIU – C’è una stretta correlazione tra terrorismo e crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il traffico di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta di migranti. Lo afferma l’esperto di geopolitica Claudio Bertolotti, intervenuto al meeting Migramed della Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo in corso a Tunisi fino a domani.

Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

(SIR) 11:47 -TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA”

(dall’inviata Sir a Tunisi) – “C’è una stretta correlazione tra il nuovo fenomeno del terrorismo insurrezionale ed il crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il mercato di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta”. Lo ha spiegato stamattina ai 130 delegati delle Caritas europee e della sponda sud del Mediterraneo Claudio Bertolotti, esperto di questioni geopolitiche legate a conflitti e terrorismo, durante la seconda giornata di lavori del Migramed meeting organizzato da Caritas italiana, dedicata ad un approfondimento sul fenomeno del “nuovo terrorismo insurrezionale” nei Paesi islamici, come l’Isis, che ha un suo territorio, risorse e capacità politiche. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli – ha detto -. C’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”. (segue)

11:47TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA” (2)

“I flussi migratori – ha proseguito Bertolotti – sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”. http://spondasud.it/2015/06/il-terrorismo-produce-profughi-e-alimenta-la-tratta-di-esseri-umani-9141

TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA

(ANSAmed) – TUNISI, 17 GIU – C’è una stretta correlazione tra terrorismo e crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il traffico di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta di migranti. Lo afferma l’esperto di geopolitica Claudio Bertolotti, intervenuto al meeting Migramed della Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo in corso a Tunisi fino a domani.

Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

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(dall’inviata Sir a Tunisi) – “C’è una stretta correlazione tra il nuovo fenomeno del terrorismo insurrezionale ed il crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il mercato di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta”. Lo ha spiegato stamattina ai 130 delegati delle Caritas europee e della sponda sud del Mediterraneo Claudio Bertolotti, esperto di questioni geopolitiche legate a conflitti e terrorismo, durante la seconda giornata di lavori del Migramed meeting organizzato da Caritas italiana, dedicata ad un approfondimento sul fenomeno del “nuovo terrorismo insurrezionale” nei Paesi islamici, come l’Isis, che ha un suo territorio, risorse e capacità politiche. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli – ha detto -. C’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”. (segue)

11:47TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA” (2)

“I flussi migratori – ha proseguito Bertolotti – sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”. http://spondasud.it/2015/06/il-terrorismo-produce-profughi-e-alimenta-la-tratta-di-esseri-umani-9141

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(ANSAmed) – TUNISI, 17 GIU – C’è una stretta correlazione tra terrorismo e crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il traffico di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta di migranti. Lo afferma l’esperto di geopolitica Claudio Bertolotti, intervenuto al meeting Migramed della Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo in corso a Tunisi fino a domani.

Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

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(dall’inviata Sir a Tunisi) – “C’è una stretta correlazione tra il nuovo fenomeno del terrorismo insurrezionale ed il crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il mercato di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta”. Lo ha spiegato stamattina ai 130 delegati delle Caritas europee e della sponda sud del Mediterraneo Claudio Bertolotti, esperto di questioni geopolitiche legate a conflitti e terrorismo, durante la seconda giornata di lavori del Migramed meeting organizzato da Caritas italiana, dedicata ad un approfondimento sul fenomeno del “nuovo terrorismo insurrezionale” nei Paesi islamici, come l’Isis, che ha un suo territorio, risorse e capacità politiche. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli – ha detto -. C’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”. (segue)

11:47TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA” (2)

“I flussi migratori – ha proseguito Bertolotti – sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”. http://spondasud.it/2015/06/il-terrorismo-produce-profughi-e-alimenta-la-tratta-di-esseri-umani-9141

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(ANSAmed) – TUNISI, 17 GIU – C’è una stretta correlazione tra terrorismo e crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il traffico di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta di migranti. Lo afferma l’esperto di geopolitica Claudio Bertolotti, intervenuto al meeting Migramed della Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo in corso a Tunisi fino a domani.

Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

(SIR) 11:47 -TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA”

(dall’inviata Sir a Tunisi) – “C’è una stretta correlazione tra il nuovo fenomeno del terrorismo insurrezionale ed il crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il mercato di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta”. Lo ha spiegato stamattina ai 130 delegati delle Caritas europee e della sponda sud del Mediterraneo Claudio Bertolotti, esperto di questioni geopolitiche legate a conflitti e terrorismo, durante la seconda giornata di lavori del Migramed meeting organizzato da Caritas italiana, dedicata ad un approfondimento sul fenomeno del “nuovo terrorismo insurrezionale” nei Paesi islamici, come l’Isis, che ha un suo territorio, risorse e capacità politiche. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli – ha detto -. C’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”. (segue)

11:47TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA” (2)

“I flussi migratori – ha proseguito Bertolotti – sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”. http://spondasud.it/2015/06/il-terrorismo-produce-profughi-e-alimenta-la-tratta-di-esseri-umani-9141

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(ANSAmed) – TUNISI, 17 GIU – C’è una stretta correlazione tra terrorismo e crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il traffico di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta di migranti. Lo afferma l’esperto di geopolitica Claudio Bertolotti, intervenuto al meeting Migramed della Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo in corso a Tunisi fino a domani.

Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

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(dall’inviata Sir a Tunisi) – “C’è una stretta correlazione tra il nuovo fenomeno del terrorismo insurrezionale ed il crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il mercato di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta”. Lo ha spiegato stamattina ai 130 delegati delle Caritas europee e della sponda sud del Mediterraneo Claudio Bertolotti, esperto di questioni geopolitiche legate a conflitti e terrorismo, durante la seconda giornata di lavori del Migramed meeting organizzato da Caritas italiana, dedicata ad un approfondimento sul fenomeno del “nuovo terrorismo insurrezionale” nei Paesi islamici, come l’Isis, che ha un suo territorio, risorse e capacità politiche. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli – ha detto -. C’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”. (segue)

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“I flussi migratori – ha proseguito Bertolotti – sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”. http://spondasud.it/2015/06/il-terrorismo-produce-profughi-e-alimenta-la-tratta-di-esseri-umani-9141

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(ANSAmed) – TUNISI, 17 GIU – C’è una stretta correlazione tra terrorismo e crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il traffico di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta di migranti. Lo afferma l’esperto di geopolitica Claudio Bertolotti, intervenuto al meeting Migramed della Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo in corso a Tunisi fino a domani.

Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

(SIR) 11:47 -TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA”

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11:47TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA” (2)

“I flussi migratori – ha proseguito Bertolotti – sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”. http://spondasud.it/2015/06/il-terrorismo-produce-profughi-e-alimenta-la-tratta-di-esseri-umani-9141

TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA

(ANSAmed) – TUNISI, 17 GIU – C’è una stretta correlazione tra terrorismo e crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il traffico di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta di migranti. Lo afferma l’esperto di geopolitica Claudio Bertolotti, intervenuto al meeting Migramed della Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo in corso a Tunisi fino a domani.

Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

(SIR) 11:47 -TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA”

(dall’inviata Sir a Tunisi) – “C’è una stretta correlazione tra il nuovo fenomeno del terrorismo insurrezionale ed il crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il mercato di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta”. Lo ha spiegato stamattina ai 130 delegati delle Caritas europee e della sponda sud del Mediterraneo Claudio Bertolotti, esperto di questioni geopolitiche legate a conflitti e terrorismo, durante la seconda giornata di lavori del Migramed meeting organizzato da Caritas italiana, dedicata ad un approfondimento sul fenomeno del “nuovo terrorismo insurrezionale” nei Paesi islamici, come l’Isis, che ha un suo territorio, risorse e capacità politiche. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli – ha detto -. C’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”. (segue)

11:47TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA” (2)

“I flussi migratori – ha proseguito Bertolotti – sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”. http://spondasud.it/2015/06/il-terrorismo-produce-profughi-e-alimenta-la-tratta-di-esseri-umani-9141

TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA

(ANSAmed) – TUNISI, 17 GIU – C’è una stretta correlazione tra terrorismo e crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il traffico di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta di migranti. Lo afferma l’esperto di geopolitica Claudio Bertolotti, intervenuto al meeting Migramed della Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo in corso a Tunisi fino a domani.

Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

(SIR) 11:47 -TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA”

(dall’inviata Sir a Tunisi) – “C’è una stretta correlazione tra il nuovo fenomeno del terrorismo insurrezionale ed il crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il mercato di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta”. Lo ha spiegato stamattina ai 130 delegati delle Caritas europee e della sponda sud del Mediterraneo Claudio Bertolotti, esperto di questioni geopolitiche legate a conflitti e terrorismo, durante la seconda giornata di lavori del Migramed meeting organizzato da Caritas italiana, dedicata ad un approfondimento sul fenomeno del “nuovo terrorismo insurrezionale” nei Paesi islamici, come l’Isis, che ha un suo territorio, risorse e capacità politiche. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli – ha detto -. C’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”. (segue)

11:47TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA” (2)

“I flussi migratori – ha proseguito Bertolotti – sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”. http://spondasud.it/2015/06/il-terrorismo-produce-profughi-e-alimenta-la-tratta-di-esseri-umani-9141

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(ANSAmed) – TUNISI, 17 GIU – C’è una stretta correlazione tra terrorismo e crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il traffico di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta di migranti. Lo afferma l’esperto di geopolitica Claudio Bertolotti, intervenuto al meeting Migramed della Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo in corso a Tunisi fino a domani.

Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

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(dall’inviata Sir a Tunisi) – “C’è una stretta correlazione tra il nuovo fenomeno del terrorismo insurrezionale ed il crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il mercato di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta”. Lo ha spiegato stamattina ai 130 delegati delle Caritas europee e della sponda sud del Mediterraneo Claudio Bertolotti, esperto di questioni geopolitiche legate a conflitti e terrorismo, durante la seconda giornata di lavori del Migramed meeting organizzato da Caritas italiana, dedicata ad un approfondimento sul fenomeno del “nuovo terrorismo insurrezionale” nei Paesi islamici, come l’Isis, che ha un suo territorio, risorse e capacità politiche. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli – ha detto -. C’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”. (segue)

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“I flussi migratori – ha proseguito Bertolotti – sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”. http://spondasud.it/2015/06/il-terrorismo-produce-profughi-e-alimenta-la-tratta-di-esseri-umani-9141

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(ANSAmed) – TUNISI, 17 GIU – C’è una stretta correlazione tra terrorismo e crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il traffico di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta di migranti. Lo afferma l’esperto di geopolitica Claudio Bertolotti, intervenuto al meeting Migramed della Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo in corso a Tunisi fino a domani.

Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

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(dall’inviata Sir a Tunisi) – “C’è una stretta correlazione tra il nuovo fenomeno del terrorismo insurrezionale ed il crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il mercato di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta”. Lo ha spiegato stamattina ai 130 delegati delle Caritas europee e della sponda sud del Mediterraneo Claudio Bertolotti, esperto di questioni geopolitiche legate a conflitti e terrorismo, durante la seconda giornata di lavori del Migramed meeting organizzato da Caritas italiana, dedicata ad un approfondimento sul fenomeno del “nuovo terrorismo insurrezionale” nei Paesi islamici, come l’Isis, che ha un suo territorio, risorse e capacità politiche. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli – ha detto -. C’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”. (segue)

11:47TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA” (2)

“I flussi migratori – ha proseguito Bertolotti – sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”. http://spondasud.it/2015/06/il-terrorismo-produce-profughi-e-alimenta-la-tratta-di-esseri-umani-9141

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(ANSAmed) – TUNISI, 17 GIU – C’è una stretta correlazione tra terrorismo e crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il traffico di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta di migranti. Lo afferma l’esperto di geopolitica Claudio Bertolotti, intervenuto al meeting Migramed della Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo in corso a Tunisi fino a domani.

Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

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11:47TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA” (2)

“I flussi migratori – ha proseguito Bertolotti – sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”. http://spondasud.it/2015/06/il-terrorismo-produce-profughi-e-alimenta-la-tratta-di-esseri-umani-9141

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(ANSAmed) – TUNISI, 17 GIU – C’è una stretta correlazione tra terrorismo e crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il traffico di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta di migranti. Lo afferma l’esperto di geopolitica Claudio Bertolotti, intervenuto al meeting Migramed della Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo in corso a Tunisi fino a domani.

Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

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(dall’inviata Sir a Tunisi) – “C’è una stretta correlazione tra il nuovo fenomeno del terrorismo insurrezionale ed il crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il mercato di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta”. Lo ha spiegato stamattina ai 130 delegati delle Caritas europee e della sponda sud del Mediterraneo Claudio Bertolotti, esperto di questioni geopolitiche legate a conflitti e terrorismo, durante la seconda giornata di lavori del Migramed meeting organizzato da Caritas italiana, dedicata ad un approfondimento sul fenomeno del “nuovo terrorismo insurrezionale” nei Paesi islamici, come l’Isis, che ha un suo territorio, risorse e capacità politiche. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli – ha detto -. C’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”. (segue)

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Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

(SIR) 11:47 -TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA”

(dall’inviata Sir a Tunisi) – “C’è una stretta correlazione tra il nuovo fenomeno del terrorismo insurrezionale ed il crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il mercato di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta”. Lo ha spiegato stamattina ai 130 delegati delle Caritas europee e della sponda sud del Mediterraneo Claudio Bertolotti, esperto di questioni geopolitiche legate a conflitti e terrorismo, durante la seconda giornata di lavori del Migramed meeting organizzato da Caritas italiana, dedicata ad un approfondimento sul fenomeno del “nuovo terrorismo insurrezionale” nei Paesi islamici, come l’Isis, che ha un suo territorio, risorse e capacità politiche. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli – ha detto -. C’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”. (segue)

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(ANSAmed) – TUNISI, 17 GIU – C’è una stretta correlazione tra terrorismo e crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il traffico di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta di migranti. Lo afferma l’esperto di geopolitica Claudio Bertolotti, intervenuto al meeting Migramed della Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo in corso a Tunisi fino a domani.

Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

(SIR) 11:47 -TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA”

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11:47TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA” (2)

“I flussi migratori – ha proseguito Bertolotti – sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”. http://spondasud.it/2015/06/il-terrorismo-produce-profughi-e-alimenta-la-tratta-di-esseri-umani-9141

TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA

(ANSAmed) – TUNISI, 17 GIU – C’è una stretta correlazione tra terrorismo e crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il traffico di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta di migranti. Lo afferma l’esperto di geopolitica Claudio Bertolotti, intervenuto al meeting Migramed della Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo in corso a Tunisi fino a domani.

Tra i temi affrontati al meeting sul tema “Siamo servitori della speranza per una nuova primavera”, anche gli effetti delle Primavere Arabe sulle società europee e mediterranee, il ruolo delle Caritas nazionali nell’accoglienza dei migranti, quello della Chiesa nei Paesi del Mediterraneo e naturalmente quello del terrorismo. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli”, ha affermato Bertolotti, secondo cui “c’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”.

“I flussi migratori, ha continuato l’esperto, sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.(ANSAmed). 

(SIR) 11:47 -TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA”

(dall’inviata Sir a Tunisi) – “C’è una stretta correlazione tra il nuovo fenomeno del terrorismo insurrezionale ed il crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il mercato di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta”. Lo ha spiegato stamattina ai 130 delegati delle Caritas europee e della sponda sud del Mediterraneo Claudio Bertolotti, esperto di questioni geopolitiche legate a conflitti e terrorismo, durante la seconda giornata di lavori del Migramed meeting organizzato da Caritas italiana, dedicata ad un approfondimento sul fenomeno del “nuovo terrorismo insurrezionale” nei Paesi islamici, come l’Isis, che ha un suo territorio, risorse e capacità politiche. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli – ha detto -. C’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”. (segue)

11:47TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA” (2)

“I flussi migratori – ha proseguito Bertolotti – sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”. http://spondasud.it/2015/06/il-terrorismo-produce-profughi-e-alimenta-la-tratta-di-esseri-umani-9141

TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA

11:47 -TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA”

(dall’inviata Sir a Tunisi) – “C’è una stretta correlazione tra il nuovo fenomeno del terrorismo insurrezionale ed il crimine organizzato. Produce profughi e alimenta il mercato di esseri umani, che non si fa scrupolo di usare qualunque mezzo a disposizione pur di trarre beneficio dalla tratta”. Lo ha spiegato stamattina ai 130 delegati delle Caritas europee e della sponda sud del Mediterraneo Claudio Bertolotti, esperto di questioni geopolitiche legate a conflitti e terrorismo, durante la seconda giornata di lavori del Migramed meeting organizzato da Caritas italiana, dedicata ad un approfondimento sul fenomeno del “nuovo terrorismo insurrezionale” nei Paesi islamici, come l’Isis, che ha un suo territorio, risorse e capacità politiche. “C’è una forte porosità delle frontiere e la Libia è il cancello aperto attraverso il quale tutti i flussi migratori passano senza grossi controlli – ha detto -. C’è il rischio di una politica inefficace contro questa minaccia che ha cambiato modalità e tattiche. Se dovessimo fallire nell’adozione di una strategia efficace la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante, con una destabilizzazione regionale che si può estendere dall’area medio-orientale a quella nord africana”. (segue)

11:47TERRORISMO: BERTOLOTTI (ESPERTO), “PRODUCE PROFUGHI E ALIMENTA LA TRATTA” (2)

“I flussi migratori – ha proseguito Bertolotti – sono una delle più importanti fonti di sostentamento del crimine organizzato transnazionale, che ha stretti legami con il nuovo terrorismo insurrezionale”. Poi, rispondendo ad una domanda: “Che ci siano terroristi sui barconi è una possibilità che rientra nel calcolo delle probabilità, non possiamo escluderlo a priori. Ci sono volontà individuali che possono decidere di colpire o meno, ma sicuramente ci sono mezzi molto più sicuri per arrivare in Europa. Piuttosto che fare un blocco navale conviene implementare le attività di intelligence alle frontiere, per consentire un flusso sicuro”.

L’Occidente ha sbagliato a etichettare Hamas come “organizzazione terroristica”?

Di Hussam al-Dajani. Middle East Monitor (16/06/2015) Traduzione e sintesi di Chiara Cartia. Nei Paesi occidentali e mediorientali è radicata la convinzione secondo la quale è più costoso contenere il movimento di Hamas che non escluderlo. Questo solleva la questione della sua categorizzazione come organizzazione terroristica da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea. Queste due […]

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Radici, l’altra faccia dell’immigrazione

radici 110Un programma di  Davide Demichelis, con la collaborazione e le immagini di Alessandro Rocca, per sette venerdi dal 26 giugno in seconda serata su RAI 3. Un viaggio fra le curiosità, la gioia e la commozione degli immigrati che tornano nelle loro terre natali, le esplorano, le raccontano, le vivono insieme al conduttore.

Yemen: 4 autobombe colpiscono Sana’a

(Agenzie). Quattro autobombe sono esplose nella capitale yemenita di Sana’a, provocando decine di morti e feriti, secondo quanto riferito da un funzionario della sicurezza. Il funzionario ha specificato che le quattro autobombe hanno colpito il quartier generale politico del movimento ribelle Houthi, ,a moschea di Hashush nel distretto di Jiraf, la moschea di Kibsi nel distretto di […]

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Yemen: nessun progresso ai negoziati senza Houthi

(Agenzie). Le consultazioni su una possibile tregua in Yemen “non hanno fatto progressi” a causa dell’assenza della delegazione Houthi ai negoziati di Ginevra. A dichiararlo il ministro degli Esteri yemenita, Riad Yassin. “Oggi ci aspettavamo qualcosa di positivo, ma loro se ne stanno seduti in hotel a sparlare”, ha detto il ministro, aggiungendo che “non […]

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Funzionario egiziano: “Come musulmani, siamo ospiti dei cristiani in Egitto”

(Elaph). Il sottosegretario del ministero degli Affari Religiosi del governatorato di Al Fayyoum, Abdel Nasser Nasim, ha creato non poca polemica quando giorni fa ha dichiarato che “i musulmani egiziani sono ospiti dei cristiani” in Egitto. Durante il discorso di apertura di una conferenza tenutasi giorni fa a Fayyoum, Nasim ha infatti detto le seguenti parole: “Dal […]

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Egitto: riaperta dopo due anni stazione metro Piazza Tahrir

(Agenzie). Le autorità egiziane hanno riaperto la stazione della metro di Piazza Tahrir, punto nevralgico del centro del Cairo, dopo due anni di chiusura. Situata al di sotto della piazza simbolo delle rivolte che nel 2011 hanno portato al rovesciamento del regime dell’ex presidente Hosni Mubarak, la fermata ‘Sadat’ è una delle uniche due stazioni a […]

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Palestina: il governo d’unità si dimette

(Agenzie). Il primo ministro Rami Hamdallah, a nome del governo d’unità palestinese, ha rassegnato le dimissioni al presidente Mahmoud Abbas. Alcuni funzionari hanno riferito che la mossa era in cantiere da tempo a causa dell’incapacità di Ramallah di operare all’interno della Striscia di Gaza, governata da Hamas. Il governo continuerà a svolgere le sue funzioni […]

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Siria: ritorno dei primi rifugiati a Tal Abyad

(Agenzie). I primi rifugiati siriani fuggiti in Turchia hanno iniziato a tornare nella città di Tal Abyad, villaggio di importanza strategica liberato dalla forze curde delle Unità di Protezione del Popolo (YPG) dopo giorni di scontri intensi con i militanti Daesh (ISIS). Circa 200 tra uomini, donne e bambini si sono riuniti di fronte al valico […]

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Mokhtar Belmokhtar: l’ennesima morte di Mr Marlboro

Di Ikram Ghioua. L’Expression (16/06/2015). Traduzione e sintesi Carlotta Caldonazzo L’ultima notizia della sua uccisione in un raid USA in Libia, diffusa dal governo libico di Tobruk (riconosciuto dalla comunità internazionale, a differenza di quello di Tripoli) ma non confermata dal Pentagono, è stata smentita dal gruppo libico di Ansar al-Sharia, affiliato al cartello di […]

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Arabia Saudita: domani primo giorno di Ramadan

(Agenzie). La Corte Suprema dell’Arabia Saudita ha annunciato che il primo giorno del mese sacro di digiuno del Ramadan sarà domani, giovedì 18 giugno. Lo ha riferito Al-Arabiya News Channel. La Corte Suprema dell’Arabia Saudita ha chiesto anche ai cittadini di tenere d’occhio la luna crescente oggi mercoledì 17 giugno, che segnerà l’inizio del mese di Ramadan.  Durante il Ramadan, […]

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Bab al-Hara: uscirà per il Ramadan la nuova serie

In occasione del mese di Ramadan uscirà sulla televisione MBC la settima stagione della celebre serie televisiva siriana Bab al-Hara (La porta del quartiere). La serie, una delle più seguite in tutto il mondo arabo, è ambientata in un quartiere di Damasco degli anni 30 nella Siria del mandato francese. Il telefilm racconta quindi il passaggio […]

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Palestina: Hamas respinge scioglimento unilaterale del governo

(Agenzie). “Hamas respinge qualsiasi modifica unilaterale del governo senza l’accordo di tutte le parti”, ha detto il portavoce di Hamas Sami Abu Zuhri AFP. Il comunicato del portavoce di Hamas arriva dopo la diffusione delle dichiarazioni di diversi alti funzionari palestinesi secondo i quali Mahmoud Abbas avrebbe comunicato ai membri del suo partito, Fatah, che il […]

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Libano: piano per proteggere i drusi siriani

(Agenzie). Il portavoce del Partito progressista socialista Rami al-Rayyes ha dichiarato che i colloqui effettuati dai funzionari del partito in Turchia hanno portato ad un accordo per proteggere la minoranza drusa in Siria. Al-Rayyes ha detto al quotidiano libanese al-Mustaqbal  che la delegazione, guidata dal ministro della Salute Wael Abou Faour, ha concordato con alti funzionari turchi e rappresentanti […]

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Yemen: le parti concordano sulla necessità del cessate il fuoco

(Agenzie). Le parti in conflitto in Yemen hanno concordato sulla necessità di un cessate il fuoco durante i colloqui di pace patrocinati dalle Nazioni Unite a Ginevra. Ma un delegato ha detto a Reuters che i dettagli restano ancora in discussione. Il corrispondente di Al-Arabiya a Ginevra ha detto che gli Houthi hanno chiesto in una dichiarazione una tregua […]

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