Giorno: 6 giugno 2015

Tunisia: coprifuoco a Douz dopo scontri

(Agenzie). Le autorità hanno imposto un coprifuoco nella città di Douz, nel sud della Tunisia, dopo scontri sporadici tra alcuni residenti locali e le forze dell’ordine. Di recente, infatti, Douz è stata teatro di diverse proteste da parte degli abitanti che chiedono più posti di lavoro e più sviluppo nella regione. Ad annunciarlo il ministero […]

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Una profezia avverata

Era solo questione di tempo prima che la profezia si avverasse : Lo spettro dello stato islamico si materializza nella striscia di Gaza sotto il naso degli uomini di Hamas. L’anno scorso,in una calda mattinata di inizio Maggio,l’Isis iniziava la sua inarrestabile avanzata nel nord dell’Iraq, schiacciando come un rullo compressore tutto ciò che incontrava. Allora il più saggio tra noi capì che tale avanzata,festeggiata come una rivoluzione da buona parte del mondo musulmano sunnita,presto andrà a svantaggio della Palestina e del martoriato popolo palestinese. Sayed Hassan Nasrallah, leader degli hezbollah libanesi, in uno storico discorso dichiarò : ” Tutti temono l’Isis, persino i paesi del Golfo che li armano. Tutti, tranne che Israele”. E ora che le milizie di Hamas hanno cominciato la loro battaglia per il controllo della Striscia contro le orde dello stato islamico, non ci resta che dire a coloro che odiano Israele e festeggiarono i ” ribelli sunniti” : Ve l’avevamo detto.”

Una profezia avverata

Era solo questione di tempo prima che la profezia si avverasse : Lo spettro dello stato islamico si materializza nella striscia di Gaza sotto il naso degli uomini di Hamas. L’anno scorso,in una calda mattinata di inizio Maggio,l’Isis iniziava la sua inarrestabile avanzata nel nord dell’Iraq, schiacciando come un rullo compressore tutto ciò che incontrava. Allora il più saggio tra noi capì che tale avanzata,festeggiata come una rivoluzione da buona parte del mondo musulmano sunnita,presto andrà a svantaggio della Palestina e del martoriato popolo palestinese. Sayed Hassan Nasrallah, leader degli hezbollah libanesi, in uno storico discorso dichiarò : ” Tutti temono l’Isis, persino i paesi del Golfo che li armano. Tutti, tranne che Israele”. E ora che le milizie di Hamas hanno cominciato la loro battaglia per il controllo della Striscia contro le orde dello stato islamico, non ci resta che dire a coloro che odiano Israele e festeggiarono i ” ribelli sunniti” : Ve l’avevamo detto.”

Una profezia avverata

Era solo questione di tempo prima che la profezia si avverasse : Lo spettro dello stato islamico si materializza nella striscia di Gaza sotto il naso degli uomini di Hamas. L’anno scorso,in una calda mattinata di inizio Maggio,l’Isis iniziava la sua inarrestabile avanzata nel nord dell’Iraq, schiacciando come un rullo compressore tutto ciò che incontrava. Allora il più saggio tra noi capì che tale avanzata,festeggiata come una rivoluzione da buona parte del mondo musulmano sunnita,presto andrà a svantaggio della Palestina e del martoriato popolo palestinese. Sayed Hassan Nasrallah, leader degli hezbollah libanesi, in uno storico discorso dichiarò : ” Tutti temono l’Isis, persino i paesi del Golfo che li armano. Tutti, tranne che Israele”. E ora che le milizie di Hamas hanno cominciato la loro battaglia per il controllo della Striscia contro le orde dello stato islamico, non ci resta che dire a coloro che odiano Israele e festeggiarono i ” ribelli sunniti” : Ve l’avevamo detto.”

Una profezia avverata

Era solo questione di tempo prima che la profezia si avverasse : Lo spettro dello stato islamico si materializza nella striscia di Gaza sotto il naso degli uomini di Hamas. L’anno scorso,in una calda mattinata di inizio Maggio,l’Isis iniziava la sua inarrestabile avanzata nel nord dell’Iraq, schiacciando come un rullo compressore tutto ciò che incontrava. Allora il più saggio tra noi capì che tale avanzata,festeggiata come una rivoluzione da buona parte del mondo musulmano sunnita,presto andrà a svantaggio della Palestina e del martoriato popolo palestinese. Sayed Hassan Nasrallah, leader degli hezbollah libanesi, in uno storico discorso dichiarò : ” Tutti temono l’Isis, persino i paesi del Golfo che li armano. Tutti, tranne che Israele”. E ora che le milizie di Hamas hanno cominciato la loro battaglia per il controllo della Striscia contro le orde dello stato islamico, non ci resta che dire a coloro che odiano Israele e festeggiarono i ” ribelli sunniti” : Ve l’avevamo detto.”

Una profezia avverata

Era solo questione di tempo prima che la profezia si avverasse : Lo spettro dello stato islamico si materializza nella striscia di Gaza sotto il naso degli uomini di Hamas. L’anno scorso,in una calda mattinata di inizio Maggio,l’Isis iniziava la sua inarrestabile avanzata nel nord dell’Iraq, schiacciando come un rullo compressore tutto ciò che incontrava. Allora il più saggio tra noi capì che tale avanzata,festeggiata come una rivoluzione da buona parte del mondo musulmano sunnita,presto andrà a svantaggio della Palestina e del martoriato popolo palestinese. Sayed Hassan Nasrallah, leader degli hezbollah libanesi, in uno storico discorso dichiarò : ” Tutti temono l’Isis, persino i paesi del Golfo che li armano. Tutti, tranne che Israele”. E ora che le milizie di Hamas hanno cominciato la loro battaglia per il controllo della Striscia contro le orde dello stato islamico, non ci resta che dire a coloro che odiano Israele e festeggiarono i ” ribelli sunniti” : Ve l’avevamo detto.”

Una profezia avverata

Era solo questione di tempo prima che la profezia si avverasse : Lo spettro dello stato islamico si materializza nella striscia di Gaza sotto il naso degli uomini di Hamas. L’anno scorso,in una calda mattinata di inizio Maggio,l’Isis iniziava la sua inarrestabile avanzata nel nord dell’Iraq, schiacciando come un rullo compressore tutto ciò che incontrava. Allora il più saggio tra noi capì che tale avanzata,festeggiata come una rivoluzione da buona parte del mondo musulmano sunnita,presto andrà a svantaggio della Palestina e del martoriato popolo palestinese. Sayed Hassan Nasrallah, leader degli hezbollah libanesi, in uno storico discorso dichiarò : ” Tutti temono l’Isis, persino i paesi del Golfo che li armano. Tutti, tranne che Israele”. E ora che le milizie di Hamas hanno cominciato la loro battaglia per il controllo della Striscia contro le orde dello stato islamico, non ci resta che dire a coloro che odiano Israele e festeggiarono i ” ribelli sunniti” : Ve l’avevamo detto.”

Una profezia avverata

Era solo questione di tempo prima che la profezia si avverasse : Lo spettro dello stato islamico si materializza nella striscia di Gaza sotto il naso degli uomini di Hamas. L’anno scorso,in una calda mattinata di inizio Maggio,l’Isis iniziava la sua inarrestabile avanzata nel nord dell’Iraq, schiacciando come un rullo compressore tutto ciò che incontrava. Allora il più saggio tra noi capì che tale avanzata,festeggiata come una rivoluzione da buona parte del mondo musulmano sunnita,presto andrà a svantaggio della Palestina e del martoriato popolo palestinese. Sayed Hassan Nasrallah, leader degli hezbollah libanesi, in uno storico discorso dichiarò : ” Tutti temono l’Isis, persino i paesi del Golfo che li armano. Tutti, tranne che Israele”. E ora che le milizie di Hamas hanno cominciato la loro battaglia per il controllo della Striscia contro le orde dello stato islamico, non ci resta che dire a coloro che odiano Israele e festeggiarono i ” ribelli sunniti” : Ve l’avevamo detto.”

Una profezia avverata

Era solo questione di tempo prima che la profezia si avverasse : Lo spettro dello stato islamico si materializza nella striscia di Gaza sotto il naso degli uomini di Hamas. L’anno scorso,in una calda mattinata di inizio Maggio,l’Isis iniziava la sua inarrestabile avanzata nel nord dell’Iraq, schiacciando come un rullo compressore tutto ciò che incontrava. Allora il più saggio tra noi capì che tale avanzata,festeggiata come una rivoluzione da buona parte del mondo musulmano sunnita,presto andrà a svantaggio della Palestina e del martoriato popolo palestinese. Sayed Hassan Nasrallah, leader degli hezbollah libanesi, in uno storico discorso dichiarò : ” Tutti temono l’Isis, persino i paesi del Golfo che li armano. Tutti, tranne che Israele”. E ora che le milizie di Hamas hanno cominciato la loro battaglia per il controllo della Striscia contro le orde dello stato islamico, non ci resta che dire a coloro che odiano Israele e festeggiarono i ” ribelli sunniti” : Ve l’avevamo detto.”

Una profezia avverata

Era solo questione di tempo prima che la profezia si avverasse : Lo spettro dello stato islamico si materializza nella striscia di Gaza sotto il naso degli uomini di Hamas. L’anno scorso,in una calda mattinata di inizio Maggio,l’Isis iniziava la sua inarrestabile avanzata nel nord dell’Iraq, schiacciando come un rullo compressore tutto ciò che incontrava. Allora il più saggio tra noi capì che tale avanzata,festeggiata come una rivoluzione da buona parte del mondo musulmano sunnita,presto andrà a svantaggio della Palestina e del martoriato popolo palestinese. Sayed Hassan Nasrallah, leader degli hezbollah libanesi, in uno storico discorso dichiarò : ” Tutti temono l’Isis, persino i paesi del Golfo che li armano. Tutti, tranne che Israele”. E ora che le milizie di Hamas hanno cominciato la loro battaglia per il controllo della Striscia contro le orde dello stato islamico, non ci resta che dire a coloro che odiano Israele e festeggiarono i ” ribelli sunniti” : Ve l’avevamo detto.”

Una profezia avverata

Era solo questione di tempo prima che la profezia si avverasse : Lo spettro dello stato islamico si materializza nella striscia di Gaza sotto il naso degli uomini di Hamas. L’anno scorso,in una calda mattinata di inizio Maggio,l’Isis iniziava la sua inarrestabile avanzata nel nord dell’Iraq, schiacciando come un rullo compressore tutto ciò che incontrava. Allora il più saggio tra noi capì che tale avanzata,festeggiata come una rivoluzione da buona parte del mondo musulmano sunnita,presto andrà a svantaggio della Palestina e del martoriato popolo palestinese. Sayed Hassan Nasrallah, leader degli hezbollah libanesi, in uno storico discorso dichiarò : ” Tutti temono l’Isis, persino i paesi del Golfo che li armano. Tutti, tranne che Israele”. E ora che le milizie di Hamas hanno cominciato la loro battaglia per il controllo della Striscia contro le orde dello stato islamico, non ci resta che dire a coloro che odiano Israele e festeggiarono i ” ribelli sunniti” : Ve l’avevamo detto.”

Una profezia avverata

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Una profezia avverata

Era solo questione di tempo prima che la profezia si avverasse : Lo spettro dello stato islamico si materializza nella striscia di Gaza sotto il naso degli uomini di Hamas. L’anno scorso,in una calda mattinata di inizio Maggio,l’Isis iniziava la sua inarrestabile avanzata nel nord dell’Iraq, schiacciando come un rullo compressore tutto ciò che incontrava. Allora il più saggio tra noi capì che tale avanzata,festeggiata come una rivoluzione da buona parte del mondo musulmano sunnita,presto andrà a svantaggio della Palestina e del martoriato popolo palestinese. Sayed Hassan Nasrallah, leader degli hezbollah libanesi, in uno storico discorso dichiarò : ” Tutti temono l’Isis, persino i paesi del Golfo che li armano. Tutti, tranne che Israele”. E ora che le milizie di Hamas hanno cominciato la loro battaglia per il controllo della Striscia contro le orde dello stato islamico, non ci resta che dire a coloro che odiano Israele e festeggiarono i ” ribelli sunniti” : Ve l’avevamo detto.”

Una profezia avverata

Era solo questione di tempo prima che la profezia si avverasse : Lo spettro dello stato islamico si materializza nella striscia di Gaza sotto il naso degli uomini di Hamas. L’anno scorso,in una calda mattinata di inizio Maggio,l’Isis iniziava la sua inarrestabile avanzata nel nord dell’Iraq, schiacciando come un rullo compressore tutto ciò che incontrava. Allora il più saggio tra noi capì che tale avanzata,festeggiata come una rivoluzione da buona parte del mondo musulmano sunnita,presto andrà a svantaggio della Palestina e del martoriato popolo palestinese. Sayed Hassan Nasrallah, leader degli hezbollah libanesi, in uno storico discorso dichiarò : ” Tutti temono l’Isis, persino i paesi del Golfo che li armano. Tutti, tranne che Israele”. E ora che le milizie di Hamas hanno cominciato la loro battaglia per il controllo della Striscia contro le orde dello stato islamico, non ci resta che dire a coloro che odiano Israele e festeggiarono i ” ribelli sunniti” : Ve l’avevamo detto.”

Marocco: ultima tappa della tournée africana di re Mohammed IV

(Agenzie). Il re del Marocco Mohammed VI è arrivato in Gabon, ultima tappa del suo lungo e importante viaggio nella’Africa Sub-sahariana che lo ha portato in Senegal, Guinea-Bissau e Costa d’Avorio. La visita del re in Gabon, definita “di lavoro e amicizia”, sarà l’occasione per i due Paesi di consolidare la loro cooperazione attraverso la […]

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Scrittore algerino Rachid Boujedra confessa suo ateismo ed è subito polemica

(Agenzie). Durante una trasmissione del canale televisivo Echorouk, lo scrittore algerino Rachid Boujedra ha dichiarato di essere ateo, una notizia che ha scatenato la polemica in Algeria e ha infiammato i social network. Boujedra ha detto di non credere in alcuna religione, tantomeno l’islam. Quanto al profeta, lo scrittore algerino ha dichiarato che, secondo lui, […]

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Iraq: area a nord di Ramadi riconquistata dalle forze irachene

(Agenzie). Le forze irachene sono riuscite a riconquistare un’area strategica a nord della città di Ramadi, capoluogo della provincia di Anbar, nella loro lotta contro Daesh (ISIS), secondo quanto riferito da un alto comandante iracheno, Hadi al-Ameri. Ameri, che è a capo dell’Organizzazione Badr, ha dichiarato che le forze di sicurezza irachene in cooperazione con […]

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“Famiglie amputate”, le adozioni dei minori rom

amputate 110Carlotta Saletti Salza affronta nel suo ultimo libro il punto di vista delle famiglie d’origine dei bambini rom adottati, andando a toccare emozioni che spesso vengono partecipate solo con il silenzio. Un’analisi critica su istruttorie che durano anni e la negazione dell’identità culturale da parte di operatori sociali.

Syria and the war economy

(Omar Abdulaziz Hallaj, NOREF) The conflict in Syria is forging new forms of territorial control, and a political economy that is not unlike the patronage system that was previously fostered […]

Turchia: il lato oscuro delle elezioni

Di David Romano. Rudaw (03/06/2015). Traduzione e sintesi Carlotta Caldonazzo. Alle elezioni parlamentari, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan dovrà portare più voti possibile al suo partito Giustizia e Sviluppo (AKP), se vuole avere la maggioranza necessaria per instaurare il presidenzialismo modificando la Costituzione. Anche se, de facto, l’ha già modificata tenendo comizi ai raduni […]

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Egitto: corte rimuove Hamas da lista organizzazioni terroristiche

(Agenzie). Un corte d’appello egiziana ha cancellato la sentenza per cui l’organizzazione palestinese Hamas è stata inserita nella lista delle organizzazioni terroristiche, riferiscono fonti legali locali. Da parte sua, l’avvocato Ashraf Farahat, che per primo aveva chiesto l’inclusione del movimento palestinese nella lista, ha dichiarato che “questa decisione non ci farà tornare al punto di […]

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In alto la testa, i vostri diritti crollano.

Cadevano le strutture del collegio San Rocco e con loro il nostro inalienabile diritto allo studio.

Per tre giorni gli studenti della facoltà ( e non scuola) di scienze politiche hanno presidiato e impedito,con l’ausilio di tavole,sedie e tappetti, l’ingresso principale del rettorato. Al secondo giorno abbiamo assistito all’ignobile tentativo da parte delle forze di Polizia di fermare la mobilitazione con il terrorismo psicologico (vi denunceremo,quello che fate è un reato, ecc). Ma il fattore principale che stava rischiando di riaccendere il mio sentimento di rassegnazione verso qualsiasi attività politica proveniente dal basso, è che da tre anni mi tiene lontano dalla piazza,è l’egoismo,l’ignoranza e l’indifferenza di buona parte degli studenti della mia facoltà (e ripeto : non scuola), nonché cittadini, e forse, futura classe dirigente del paese,che hanno preferito non prendere parte alla mobilitazione. Dopo tre giorni di presidio,nonostante tutto, siamo riusciti a strappare un incontro con il rettore Lagalla. Abbiamo votato per alzata di mano i dieci che dovranno essere presente all’incontro ( tra cui io) e riuscire a strappare una soluzione decente ai disagi degli studenti della facoltà di scienze politiche. Personalmente non mi sarei mai aspettato una tale ostinazione da parte di quei studenti non impegnati politicamente.

Per una volta nella mia vita vorrei vedere il bicchiere mezzo pieno. Io, il realista per alcuni, e l’esistenzialista per altri, cercherò di rialzare la testa, fissare le mie mani e assieme a quei pochi colleghi tentare di riconquistare lo ”status ” di essere umano tramite ”l’azione”. Elemento,quest’ultimo,che eleva l’uomo dallo stato di ”bestia”,permettendogli di conquistare il mondo, e con essa il suo diritto alla vita .
Vorrei concludere questo mio breve post con un versetto dell’immortale poeta tunisino Abou Kacem El Chebbi, che spero non risulti esagerato accostarlo a questo evento :

« Se un giorno il popolo vorrà vivere
il destino deve assecondarlo,
la notte deve dissiparsi
e le catene devono spezzarsi »
Foto : Rabih Bouallegue

In alto la testa, i vostri diritti crollano.

Cadevano le strutture del collegio San Rocco e con loro il nostro inalienabile diritto allo studio.

Per tre giorni gli studenti della facoltà ( e non scuola) di scienze politiche hanno presidiato e impedito,con l’ausilio di tavole,sedie e tappetti, l’ingresso principale del rettorato. Al secondo giorno abbiamo assistito all’ignobile tentativo da parte delle forze di Polizia di fermare la mobilitazione con il terrorismo psicologico (vi denunceremo,quello che fate è un reato, ecc). Ma il fattore principale che stava rischiando di riaccendere il mio sentimento di rassegnazione verso qualsiasi attività politica proveniente dal basso, è che da tre anni mi tiene lontano dalla piazza,è l’egoismo,l’ignoranza e l’indifferenza di buona parte degli studenti della mia facoltà (e ripeto : non scuola), nonché cittadini, e forse, futura classe dirigente del paese,che hanno preferito non prendere parte alla mobilitazione. Dopo tre giorni di presidio,nonostante tutto, siamo riusciti a strappare un incontro con il rettore Lagalla. Abbiamo votato per alzata di mano i dieci che dovranno essere presente all’incontro ( tra cui io) e riuscire a strappare una soluzione decente ai disagi degli studenti della facoltà di scienze politiche. Personalmente non mi sarei mai aspettato una tale ostinazione da parte di quei studenti non impegnati politicamente.

Per una volta nella mia vita vorrei vedere il bicchiere mezzo pieno. Io, il realista per alcuni, e l’esistenzialista per altri, cercherò di rialzare la testa, fissare le mie mani e assieme a quei pochi colleghi tentare di riconquistare lo ”status ” di essere umano tramite ”l’azione”. Elemento,quest’ultimo,che eleva l’uomo dallo stato di ”bestia”,permettendogli di conquistare il mondo, e con essa il suo diritto alla vita .
Vorrei concludere questo mio breve post con un versetto dell’immortale poeta tunisino Abou Kacem El Chebbi, che spero non risulti esagerato accostarlo a questo evento :

« Se un giorno il popolo vorrà vivere
il destino deve assecondarlo,
la notte deve dissiparsi
e le catene devono spezzarsi »
Foto : Rabih Bouallegue

Turchia: tensioni alla vigilia delle elezioni parlamentari

(Agenzie). L’escalation di tensione in Turchia alla vigilia delle elezioni parlamentari non fa che crescere. Due persone sono morte e più di un centinaio ferite dopo che due esplosioni hanno scosso il comizio elettorale finale del Partito Democratico del Popolo (HDP), principale gruppo politico filocurdo in Turchia, tenutosi nella città di Diyarbakir, nel sud-est del Paese. Inizialmente, […]

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Liberi otto dei dieci talebani accusati per Malala

Malala. Si riparte da quasi zero

Non c’è smentita alla notizia che il Daily Mirror ha pubblicato il 4 giugno e che ieri è stata ripresa da gran parte della stampa internazionale compresa quella pachistana. Una notizia incredibile che riguarda gli attentatori alla vita di Malala Yousufzai e secondo la quale dei dieci condannati all’ergastolo (25 anni pena massima in Pakistan) otto sarebbero stati liberati segretamente probabilmente  per non dare scandalo.

Per gli otto talebani che, assieme ai due incarcerati, avrebbero ordito l’attacco alla giovane Nobel, le prove non sarebbero state sufficienti e il procuratore che giorni fa aveva dato la notizia dell’ergastolo sarebbe stato mal interpretato dai giornalisti (tenne una conferenza stampa dopo il processo a porte chiuse). Cosa sia davvero successo è difficile da stabilire. Se ne sono accorti i giornalisti del Mirror che sono andati a cercare i condannati per fare loro forse un’intervista. E si sono accorti che otto su dieci erano tornati in libertà.

Yemen: ribelli e governo verso i negoziati di pace

(Agenzie). Il movimento ribelle Houthi e il governo yemenita in esilio parteciperanno entrambi ai negoziati di pace promossi dalle Nazioni Unite per porre fine alla crisi in Yemen, per ora in programma per il prossimo 14 giugno a Ginevra. Daifallah al-Shami, alto funzionario dell’ala politica del movimento ribelle, ha ribadito che il gruppo ha “accettato […]

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