Mese: maggio 2015

Rwanda 20 dopo:la guerra dentro casa e il coraggio delle parole

Se vi chiedessi così, su due piedi, in cosa eravate affaccendati alle ore 10:29 del 11/09/2001 son certa che la maggior parte tra voi avrebbe già la risposta pronta. Li : sulla punta della lingua. Io ad esempio ho un vivo ricordo di quanto mi affliggeva in quella giornata: era il mio primo giorno di scuola e, giusto per non farmi mancar nulla, passai le 24h successive in pronto soccorso. … | Continua a leggere

Rwanda 20 dopo:la guerra dentro casa e il coraggio delle parole

Se vi chiedessi così, su due piedi, in cosa eravate affaccendati alle ore 10:29 del 11/09/2001 son certa che la maggior parte tra voi avrebbe già la risposta pronta. Li : sulla punta della lingua. Io ad esempio ho un vivo ricordo di quanto mi affliggeva in quella giornata: era il mio primo giorno di scuola e, giusto per non farmi mancar nulla, passai le 24h successive in pronto soccorso. … | Continua a leggere

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Rwanda 20 dopo:la guerra dentro casa e il coraggio delle parole

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Shoah, il Memoriale che tutti vogliono (ma non vicino casa)

Un monumento per gli ebrei annientati durante l’Olocausto? Bisogna farlo, il prima possibile. Ma, ecco, non in quel parco lì, vicino casa mia. Magari più in là. Il fatto è che il progetto c’è, la firma di un archistar pure (Daniel Libeskind) e i fondi (6,8 milioni di dollari) sono stati raccolti. Però. Però ecco […]

UNESCO dà premio per libertà di stampa ad attivista siriano

(Agenzie). L’UNESCO ha deciso di consegnare il suo premio annuale per la libertà di stampa a Mazen Darwish, giornalista attivista siriano, che è stato incarcerato dal regime per oltre tre anni. Mazen Darwish venne arrestato il 16 febbraio 2012 insieme a Hani Zaitaniand e Hussein Ghreir, suoi colleghi al “Syrian Centre for Media and Freedom of Expression”. L’accusa era di […]

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#Aleppo, #Siria – 3 maggio 2015 – Almeno 10 persone sono rimaste uccise ed una…

#Aleppo, #Siria – 3 maggio 2015 –
Almeno 10 persone sono rimaste uccise ed una ventina ferite dopo che una scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh ad Aleppo è stata colpita da una bomba barile sganciata da un elicottero militare del regime domenica mattina. Tra i morti ed i feriti anche bambini e donne.

I primi momenti dopo che una bomba barile ha colpito la scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh; tra i feriti soccorsi anche donne e bambini
https://youtu.be/9d7pshiUwjc

Conseguenze dei bombardamenti aerei sul quartiere di Seif Al Dawleh
https://youtu.be/Ov4JyKSyV1U
https://youtu.be/q15m51su0BU (Immagini forti)
[Foto] http://on.fb.me/1GRkOyq

Morti e feriti in seguito all’attacco aereo sulla scuola
https://youtu.be/qfM-nuWChvc (Immagini forti)

Ricerca di vittime sepolte sotto le macerie
[Foto] http://on.fb.me/1KElecP

Foto scattata questa mattina dopo il bombardamento aereo sulla scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh.

Foto di AMC – مركز حلب الإعلامي

#Aleppo, #Siria – 3 maggio 2015 – Almeno 10 persone sono rimaste uccise ed una…

#Aleppo, #Siria – 3 maggio 2015 –
Almeno 10 persone sono rimaste uccise ed una ventina ferite dopo che una scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh ad Aleppo è stata colpita da una bomba barile sganciata da un elicottero militare del regime domenica mattina. Tra i morti ed i feriti anche bambini e donne.

I primi momenti dopo che una bomba barile ha colpito la scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh; tra i feriti soccorsi anche donne e bambini
https://youtu.be/9d7pshiUwjc

Conseguenze dei bombardamenti aerei sul quartiere di Seif Al Dawleh
https://youtu.be/Ov4JyKSyV1U
https://youtu.be/q15m51su0BU (Immagini forti)
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Morti e feriti in seguito all’attacco aereo sulla scuola
https://youtu.be/qfM-nuWChvc (Immagini forti)

Ricerca di vittime sepolte sotto le macerie
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Foto scattata questa mattina dopo il bombardamento aereo sulla scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh.

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#Aleppo, #Siria – 3 maggio 2015 – Almeno 10 persone sono rimaste uccise ed una…

#Aleppo, #Siria – 3 maggio 2015 –
Almeno 10 persone sono rimaste uccise ed una ventina ferite dopo che una scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh ad Aleppo è stata colpita da una bomba barile sganciata da un elicottero militare del regime domenica mattina. Tra i morti ed i feriti anche bambini e donne.

I primi momenti dopo che una bomba barile ha colpito la scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh; tra i feriti soccorsi anche donne e bambini
https://youtu.be/9d7pshiUwjc

Conseguenze dei bombardamenti aerei sul quartiere di Seif Al Dawleh
https://youtu.be/Ov4JyKSyV1U
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Morti e feriti in seguito all’attacco aereo sulla scuola
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#Aleppo, #Siria – 3 maggio 2015 – Almeno 10 persone sono rimaste uccise ed una…

#Aleppo, #Siria – 3 maggio 2015 –
Almeno 10 persone sono rimaste uccise ed una ventina ferite dopo che una scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh ad Aleppo è stata colpita da una bomba barile sganciata da un elicottero militare del regime domenica mattina. Tra i morti ed i feriti anche bambini e donne.

I primi momenti dopo che una bomba barile ha colpito la scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh; tra i feriti soccorsi anche donne e bambini
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Morti e feriti in seguito all’attacco aereo sulla scuola
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Foto scattata questa mattina dopo il bombardamento aereo sulla scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh.

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#Aleppo, #Siria – 3 maggio 2015 – Almeno 10 persone sono rimaste uccise ed una…

#Aleppo, #Siria – 3 maggio 2015 –
Almeno 10 persone sono rimaste uccise ed una ventina ferite dopo che una scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh ad Aleppo è stata colpita da una bomba barile sganciata da un elicottero militare del regime domenica mattina. Tra i morti ed i feriti anche bambini e donne.

I primi momenti dopo che una bomba barile ha colpito la scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh; tra i feriti soccorsi anche donne e bambini
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Conseguenze dei bombardamenti aerei sul quartiere di Seif Al Dawleh
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Morti e feriti in seguito all’attacco aereo sulla scuola
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#Aleppo, #Siria – 3 maggio 2015 –
Almeno 10 persone sono rimaste uccise ed una ventina ferite dopo che una scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh ad Aleppo è stata colpita da una bomba barile sganciata da un elicottero militare del regime domenica mattina. Tra i morti ed i feriti anche bambini e donne.

I primi momenti dopo che una bomba barile ha colpito la scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh; tra i feriti soccorsi anche donne e bambini
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Conseguenze dei bombardamenti aerei sul quartiere di Seif Al Dawleh
https://youtu.be/Ov4JyKSyV1U
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Morti e feriti in seguito all’attacco aereo sulla scuola
https://youtu.be/qfM-nuWChvc (Immagini forti)

Ricerca di vittime sepolte sotto le macerie
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Foto scattata questa mattina dopo il bombardamento aereo sulla scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh.

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#Aleppo, #Siria – 3 maggio 2015 – Almeno 10 persone sono rimaste uccise ed una…

#Aleppo, #Siria – 3 maggio 2015 –
Almeno 10 persone sono rimaste uccise ed una ventina ferite dopo che una scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh ad Aleppo è stata colpita da una bomba barile sganciata da un elicottero militare del regime domenica mattina. Tra i morti ed i feriti anche bambini e donne.

I primi momenti dopo che una bomba barile ha colpito la scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh; tra i feriti soccorsi anche donne e bambini
https://youtu.be/9d7pshiUwjc

Conseguenze dei bombardamenti aerei sul quartiere di Seif Al Dawleh
https://youtu.be/Ov4JyKSyV1U
https://youtu.be/q15m51su0BU (Immagini forti)
[Foto] http://on.fb.me/1GRkOyq

Morti e feriti in seguito all’attacco aereo sulla scuola
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Ricerca di vittime sepolte sotto le macerie
[Foto] http://on.fb.me/1KElecP

Foto scattata questa mattina dopo il bombardamento aereo sulla scuola nel quartiere di Seif Al Dawleh.

Foto di AMC – مركز حلب الإعلامي

Zarzis. Dove “il sole splende tutto l’anno”

Un intenso reportage narrativo che guida alla scoperta della Tunisia, mettendoci di fronte al dramma della migrazione, raccontata per la prima volta attraverso gli occhi dei giovani. E’ “Il sole splende tutto l’anno a Zarzis” di Marta Bellingreri.  

 

 

Marta è la protagonista e la voce narrante del romanzo “Il sole splende tutto l’anno a Zarzis” (Navarra editore, 2014. Prefazione di Gabriele Del Grande). 

03 Maggio 2015
di: 
Redazione

Palestina. L’oud di M’Hadhbi per Gaza

Il musicista tunisino Helmi M’Hadhbi si esibirà in un concerto a Roma il prossimo 7 maggio per sostenere il progetto “Liutai a Gaza”. Un’iniziativa di “CulturaE’Libertà”. 

 

 

Uno straordinario concerto di musica araba si terrà nel suggestivo spazio del Centro Baobab a Roma, la sera del 7 maggio, alle 21.

Ne sarà protagonista Helmi M’hadhbi, suonatore tunisino di oud.  

03 Maggio 2015
di: 
Redazione

Voci dal Sinjar. La storia di Yasmin

Padre Gabriel Waheed Kokes Tooma (Abuna Jibra’il) è priore del monastero di Deve Maria ad al-Qosh, nel nord dell’Iraq. Qui centinaia di persone sfollate, in fuga dalle violenze di Daesh, hanno trovato rifugio a partire dalla scorsa estate. Ancora oggi fa il possibile per aiutarle e ha iniziato a raccogliere testimonianze perché di questa crisi resti memoria. Ecco la storia di Yasmin. 

 

 

03 Maggio 2015
di: 
Abuna Jibra’il*

Iraq: autobombe uccidono 19 persone. Daesh rivendica attentato

(Agenzie). Almeno 12 soldati iracheni sono stati uccisi dalle autobombe nella provincia occidentale di Anbar in Iraq, mentre gli attacchi nella capitale hanno ucciso almeno 14 civili. Lo hanno riportato fonti della sicurezza e fonti mediche. “Cinque autobombe sono riuscite a colpire le nostre forze militari nella stazione ferroviaria, esplodendo”, ​​ha detto un ufficiale dell’esercito a Reuters […]

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Yemen: ribelli Houthi fanno appello a ONU per cessate il fuoco

(Agenzie). I ribelli sciiti Houthi dello Yemen hanno fatto appello all’ONU per chiedere il cessate il fuoco dei raid dell’Arabia Saudita contro di loro. Gli attacchi aerei della coalizione saudita hanno preso di mira le postazioni e i depositi di armi dei ribelli, considerati alleati dell’Iran. “Vogliamo sottolineare la situazione tragica che c’è in Yemen alla luce dei […]

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Governo e talebani: faccia a faccia Doha

Mentre scriviamo non si sa ancora com’è andato l’incontro a Doha, organizzato dall’organismo internazionale canadese Pugwash – di cui è tra l’altro è segretario generale l’italiano Paolo Cotta Ramusino – che vede faccia a faccia – spiega l’agenzia Pajhwok – una delegazione di otto talebani della Shura di Quetta ed esponenti del governo afgano, come il capo dell’esecutivo Abdullah o l’ex capo di stato Karzai (la delegazione talebana è capeggiata da Sher Mohammad Abbas Stanikzai, ex ministro della sanità dell’emirato), sempre che la notizia di queste presenze di rango sia confermata (secondo il Wsj partecipano solo membri dell’Alto consiglio di pace). Ma, va chiarito subito, non si tratta di un passo negoziale concordato – come incautamente è stato riportato ieri forse su suggerimento di Kabul – ma di un incontro su invito di Pugwash, un organismo terzo (come per altro già avvenuto in passato a Parigi o in Giappone e uno, secondo ToloNews, sempre a Doha nel 2012 organizzato sempre da Pugwash). Un seminario insomma. C’è però una differenza sostanziale, ossia l’alto livello della rappresentanza afgana che si gioca dunque la faccia oltreché una carta – che al momento pare l’unica – per avvicinare gli inavvicinabili partner con cui vorrebbe dialogare. I talebani hanno chiarito però che la delegazione partecipa a titolo personale (il che appare una contraddizione) e che alla fine verrà letto un comunicato. Non è un passo negoziale, chiarisce il sito della guerriglia, e non si può parlare di processo di pace.

Quel che è certo è che qualcosa si muove. Non forse a Doha, sede dell’ufficio politico dei talebani, da dove probabilmente la delegazione afgana tornerà con un pugno di mosche, ma tutt’intorno. Tra i talebani – divisi e ora alle prese con Daesh (da cui han preso le distanze con un comunicato che, senza citare il califfato, condanna la recente strage di Jalalabad) e tra le varie anime dell’opposizione armata (all’incontro partecipa anche l’ala militare dell’Hezb-e islami di Hekmatyar). E succede qualcosa tra Afghanistan e Pakistan dove, dopo anni di tensione, i rapporti sembrano più distesi: Islamabad ha dichiarato definitivamente guerra ai talebani pachistani, molti dei quali trovano rifugio in Afghanistan, e in cambio di un aiuto di Kabul ha promesso una mano per dissuadere i talebani afgani – da anni ospiti di rifugi sicuri nelle aree tribali del Pakistan – dalla lotta armata.

Ma di qui a una pace negoziata il passo è lungo. Per ora siamo ai piccoli passi, di cui fa parte anche l’incontro di Doha.

Afghanistan: funzionari talebani e afghani terranno colloqui di pace

(Agenzie). Funzionari afghani e talebani terranno 2 giorni di colloqui di pace in Qatar, ma entrambe le parti avrebbero cercato di minimizzare le aspettative sulla riunione, secondo quanto dichiarato dall’agenzia di stampa qatarina QNA. Non sono ancora noti i nomi dei funzionari che prenderanno parte ai colloqui. In una dichiarazione i talebani hanno identificato otto persone […]

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Primo ministro canadese visita Iraq

(Agenzie). Il Primo ministro canadese Stephen Harper ha visitato l’Iraq per esprimere il suo supporto alla lotta contro Daesh. Il suo omologo iracheno, Haider al-Abadi, ha acclamato il ruolo del Canada come “essenziale” e ha chiesto alla comunità internazionale di cooperare contro la minaccia estremista. Il Canada è parte della coalizione internazionale contro Daesh che sostiene l’esercito […]

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Egitto: El-Sisi visita l’Arabia Saudita

(Al-Bawaba). Il presidente egiziano Abdel-Fattah El-Sisi si è recato in visita ufficiale in Arabia Saudita per parlare con i leader politici del regno arabo. Cairo ha annunciato il viaggio di El-Sisi solo poche ore prima la parte dell’aereo presidenziale verso Riyad. L’Egitto è stato un partecipante chiave all’operazione militare saudita guidata in Yemen per fermare l’avanzata dei […]

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Egitto: laici raccolgono firme per nuovo partito

(Al-Bawaba).  I laici egiziani hanno lanciato una campagna di raccolta firme per la creazione di un partito che si chiamerà “Partito laico egiziano”, che includerà laici, atei e intellettuali. Il partito sarà impegnato nel difendere la libertà di credo e di ateismo, e nel lavorare alla rimozione dell’identità islamica dalla Costituzione egiziana. Hisham Auf, un rappresentante dei fondatori […]

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Afghanistan: inizia processo omicidio donna uccisa dalla folla

(Agenzie). É iniziato il processo ai 49 imputati accusati di aver ucciso una donna, falsamente accusata di aver dato fuoco a una copia del Corano. I sospettati, tra cui si contano 19 poliziotti, sono tutti accusati dell’omicidio della 27enne di nome Farkhunda. La giovane donna fu attaccata da una folla inferocita, colpita a morte con dei bastoni […]

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Palestina: Jimmy Carter incontra presidente Mahmoud Abbas

(Agenzie). L’ex presidente USA Jimmy Carter incontrerà oggi il leader palestinese Mahmoud Abbas in Cisgiordania. Carter sarebbe dovuto arrivare in Palestina giovedì 30 aprile per incontrarsi sia con Abbas che con i leader del movimento Hamas per cercare di mediare la riconciliazione tra le due fazioni palestinesi. Tuttavia, il viaggio dell’ex presidente americano è stato rimandato […]

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Yemen: riunione ONU si conclude con un nulla di fatto

(Agenzie). La riunione di emergenza indetta dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per discutere della crisi umanitaria in Yemen si è conclusa con un nulla di fatto. I membri, infatti, non sono riusciti a trovare un accordo sulla bozza di dichiarazione presentata dalla Russia nella quale si chiede una pausa alle ostilità per permettere […]

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Cipro del Nord: Turchia pallida madre

Di Yusuf Kanlı. Hürriyet Daily News (01/05/2015). Traduzione e sintesi Carlotta Caldonazzo. Le tensioni certo ad Ankara non mancano, tra l’agone pre-elettorale, la repressione del dissenso, la censura sui media, il processo di pace con il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), lo scontro con i seguaci del movimento di Fethullah Gülen e le querelle […]

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Yemen: riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza ONU

(Agenzie). Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si incontrerà di urgenza per discutere della situazione in Yemen, dopo che l’organizzazione internazionale ha dichiarato che i servizi di base nel Paese sono “sull’orlo del collasso”. Secondo quanto riferito dalla Lituania, che per rotazione ora detiene la presidenza, il Consiglio si riunirà questo pomeriggio. L’incontro arriva […]

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Cucina tunisina: tajine el bey

Diversamente dal suo omologo marocchino, il tajine tunisino si avvicina molto più al nostro concetto di “frittata”. La particolare versione che vi proponiamo oggi prende il suo nome dal baklawa el bey, un dolce composto da tre strati di pasta di mandorle. Al contrario, il tajine el bey è una pietanza salata a base di carne, ricotta e spinaci. Ecco […]

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#Aleppo, #Siria – 1 maggio 2015 – Almeno 5 civili, tra cui tre bambini, sono ri…

#Aleppo, #Siria – 1 maggio 2015 –
Almeno 5 civili, tra cui tre bambini, sono rimasti uccisi in seguito a bombardamenti aerei con bombe barile da parte di elicotteri militari del regime su edifici residenziali nel quartiere di Salihin ad Aleppo.
Bombe barile sono state sganciate anche sui quartieri di Masaken Hanano, Maadi e Sekkari, nell’ultimo dei quali si sono registrati diversi feriti ed una vittima.
Una vittima civile è stata riportata anche nella località di Anadan, nella provincia di Aleppo, colpita da bombe barile, mentre diversi attacchi aerei sono stati condotti sulla periferia della cittadina di Al Bab dal mattino.

Il quartiere di Salihin ad Aleppo dopo che è stato colpito da bombe barile oggi
https://youtu.be/whcbjCdjQ8g

Il momento in cui un barile esplosivo sganciato da un elicottero militare siriano colpisce il distretto di Masaken Hanano
https://www.facebook.com/ANAPRESSAR/videos/956645674367753/

Conseguenze dei bombardamenti aerei nella località di Anadan
https://youtu.be/C_B72JXvZ0o

Foto scattata nel quartiere di Salihin adAleppo.

Foto di AMC – مركز حلب الإعلامي

#Aleppo, #Siria – 1 maggio 2015 – Almeno 5 civili, tra cui tre bambini, sono ri…

#Aleppo, #Siria – 1 maggio 2015 –
Almeno 5 civili, tra cui tre bambini, sono rimasti uccisi in seguito a bombardamenti aerei con bombe barile da parte di elicotteri militari del regime su edifici residenziali nel quartiere di Salihin ad Aleppo.
Bombe barile sono state sganciate anche sui quartieri di Masaken Hanano, Maadi e Sekkari, nell’ultimo dei quali si sono registrati diversi feriti ed una vittima.
Una vittima civile è stata riportata anche nella località di Anadan, nella provincia di Aleppo, colpita da bombe barile, mentre diversi attacchi aerei sono stati condotti sulla periferia della cittadina di Al Bab dal mattino.

Il quartiere di Salihin ad Aleppo dopo che è stato colpito da bombe barile oggi
https://youtu.be/whcbjCdjQ8g

Il momento in cui un barile esplosivo sganciato da un elicottero militare siriano colpisce il distretto di Masaken Hanano
https://www.facebook.com/ANAPRESSAR/videos/956645674367753/

Conseguenze dei bombardamenti aerei nella località di Anadan
https://youtu.be/C_B72JXvZ0o

Foto scattata nel quartiere di Salihin adAleppo.

Foto di AMC – مركز حلب الإعلامي

#Aleppo, #Siria – 1 maggio 2015 – Almeno 5 civili, tra cui tre bambini, sono ri…

#Aleppo, #Siria – 1 maggio 2015 –
Almeno 5 civili, tra cui tre bambini, sono rimasti uccisi in seguito a bombardamenti aerei con bombe barile da parte di elicotteri militari del regime su edifici residenziali nel quartiere di Salihin ad Aleppo.
Bombe barile sono state sganciate anche sui quartieri di Masaken Hanano, Maadi e Sekkari, nell’ultimo dei quali si sono registrati diversi feriti ed una vittima.
Una vittima civile è stata riportata anche nella località di Anadan, nella provincia di Aleppo, colpita da bombe barile, mentre diversi attacchi aerei sono stati condotti sulla periferia della cittadina di Al Bab dal mattino.

Il quartiere di Salihin ad Aleppo dopo che è stato colpito da bombe barile oggi
https://youtu.be/whcbjCdjQ8g

Il momento in cui un barile esplosivo sganciato da un elicottero militare siriano colpisce il distretto di Masaken Hanano
https://www.facebook.com/ANAPRESSAR/videos/956645674367753/

Conseguenze dei bombardamenti aerei nella località di Anadan
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Foto scattata nel quartiere di Salihin adAleppo.

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#Aleppo, #Siria – 1 maggio 2015 –
Almeno 5 civili, tra cui tre bambini, sono rimasti uccisi in seguito a bombardamenti aerei con bombe barile da parte di elicotteri militari del regime su edifici residenziali nel quartiere di Salihin ad Aleppo.
Bombe barile sono state sganciate anche sui quartieri di Masaken Hanano, Maadi e Sekkari, nell’ultimo dei quali si sono registrati diversi feriti ed una vittima.
Una vittima civile è stata riportata anche nella località di Anadan, nella provincia di Aleppo, colpita da bombe barile, mentre diversi attacchi aerei sono stati condotti sulla periferia della cittadina di Al Bab dal mattino.

Il quartiere di Salihin ad Aleppo dopo che è stato colpito da bombe barile oggi
https://youtu.be/whcbjCdjQ8g

Il momento in cui un barile esplosivo sganciato da un elicottero militare siriano colpisce il distretto di Masaken Hanano
https://www.facebook.com/ANAPRESSAR/videos/956645674367753/

Conseguenze dei bombardamenti aerei nella località di Anadan
https://youtu.be/C_B72JXvZ0o

Foto scattata nel quartiere di Salihin adAleppo.

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#Aleppo, #Siria – 1 maggio 2015 –
Almeno 5 civili, tra cui tre bambini, sono rimasti uccisi in seguito a bombardamenti aerei con bombe barile da parte di elicotteri militari del regime su edifici residenziali nel quartiere di Salihin ad Aleppo.
Bombe barile sono state sganciate anche sui quartieri di Masaken Hanano, Maadi e Sekkari, nell’ultimo dei quali si sono registrati diversi feriti ed una vittima.
Una vittima civile è stata riportata anche nella località di Anadan, nella provincia di Aleppo, colpita da bombe barile, mentre diversi attacchi aerei sono stati condotti sulla periferia della cittadina di Al Bab dal mattino.

Il quartiere di Salihin ad Aleppo dopo che è stato colpito da bombe barile oggi
https://youtu.be/whcbjCdjQ8g

Il momento in cui un barile esplosivo sganciato da un elicottero militare siriano colpisce il distretto di Masaken Hanano
https://www.facebook.com/ANAPRESSAR/videos/956645674367753/

Conseguenze dei bombardamenti aerei nella località di Anadan
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#Aleppo, #Siria – 1 maggio 2015 – Almeno 5 civili, tra cui tre bambini, sono ri…

#Aleppo, #Siria – 1 maggio 2015 –
Almeno 5 civili, tra cui tre bambini, sono rimasti uccisi in seguito a bombardamenti aerei con bombe barile da parte di elicotteri militari del regime su edifici residenziali nel quartiere di Salihin ad Aleppo.
Bombe barile sono state sganciate anche sui quartieri di Masaken Hanano, Maadi e Sekkari, nell’ultimo dei quali si sono registrati diversi feriti ed una vittima.
Una vittima civile è stata riportata anche nella località di Anadan, nella provincia di Aleppo, colpita da bombe barile, mentre diversi attacchi aerei sono stati condotti sulla periferia della cittadina di Al Bab dal mattino.

Il quartiere di Salihin ad Aleppo dopo che è stato colpito da bombe barile oggi
https://youtu.be/whcbjCdjQ8g

Il momento in cui un barile esplosivo sganciato da un elicottero militare siriano colpisce il distretto di Masaken Hanano
https://www.facebook.com/ANAPRESSAR/videos/956645674367753/

Conseguenze dei bombardamenti aerei nella località di Anadan
https://youtu.be/C_B72JXvZ0o

Foto scattata nel quartiere di Salihin adAleppo.

Foto di AMC – مركز حلب الإعلامي

#Aleppo, #Siria – 1 maggio 2015 – Almeno 5 civili, tra cui tre bambini, sono ri…

#Aleppo, #Siria – 1 maggio 2015 –
Almeno 5 civili, tra cui tre bambini, sono rimasti uccisi in seguito a bombardamenti aerei con bombe barile da parte di elicotteri militari del regime su edifici residenziali nel quartiere di Salihin ad Aleppo.
Bombe barile sono state sganciate anche sui quartieri di Masaken Hanano, Maadi e Sekkari, nell’ultimo dei quali si sono registrati diversi feriti ed una vittima.
Una vittima civile è stata riportata anche nella località di Anadan, nella provincia di Aleppo, colpita da bombe barile, mentre diversi attacchi aerei sono stati condotti sulla periferia della cittadina di Al Bab dal mattino.

Il quartiere di Salihin ad Aleppo dopo che è stato colpito da bombe barile oggi
https://youtu.be/whcbjCdjQ8g

Il momento in cui un barile esplosivo sganciato da un elicottero militare siriano colpisce il distretto di Masaken Hanano
https://www.facebook.com/ANAPRESSAR/videos/956645674367753/

Conseguenze dei bombardamenti aerei nella località di Anadan
https://youtu.be/C_B72JXvZ0o

Foto scattata nel quartiere di Salihin adAleppo.

Foto di AMC – مركز حلب الإعلامي

Auschwitz, gli arabi e l’Islam in Occidente

Di Farhat Othman. Al Huffington Post Maghreb (28/04/2015). Traduzione e sintesi di Ismahan Hassen. Alcune statistiche sulla provenienza e la nazionalità dei visitatori che si recano ad Auschwitz rivelano la presenza di persone interessate a quanto accaduto, provenienti dai quattro angoli del globo ad eccezione dei Paesi del Maghreb e del Medio Oriente. Perché gli arabi […]

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Iran: lavoratori in marcia contro la manodopera straniera

(Agenzie).  Migliaia di lavoratori sono scesi in piazza a Teheran in occasione della Festa del Primo Maggio per chiedere il miglioramento delle condizioni lavorative e per protestare contro l’utilizzo di manodopera straniera nella Repubblica Islamica, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ilna. “L’impiego di lavoratori stranieri toglie lavoro agli iraniani” è lo slogan che si legge in […]

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Anche la Palestina potrebbe essere indagata dalla Corte Penale Internazionale

(Agenzie). La procuratrice capo della Corte Penale Internazionale (CPI), Fatou Bensouda, ha dichiarato che sta valutando l’apertura di un’indagine per crimini di guerra sia contro gli israeliani che contro i palestinesi, promettendo di considerare tutte le prove in maniera “indipendente e imparziale” dei possibili crimini commessi “da entrambe le parti”, secondo quanto riferito dal quotidiano israeliano Haaretz. […]

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Turchia: scontri e arresti per la marcia del 1° Maggio

(Hurriyet Daily News). Manifestazioni di protesta in occasione della festa dei lavoratori del 1° Maggio si stanno svolgendo in tutta la Turchia, in un clima di alta tensione. A istanbul la polizia ha messo in atto delle misure straordinarie per impedire l’accesso ai manifestanti a Piazza Taksim. I partiti dell’opposizione e alcuni sindacati hanno annunciato che […]

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Libano: al via il festival del cinema di Tripoli

(The Daly Star Lebanon). A dispetto della cattiva reputazione della città, considerata un luogo violento e pericoloso, è forte la volontà di rivalutare a livello culturale la Tripoli libanese ed il festival del cinema ne è un esempio. Dal 1° al 6 maggio, oltre a ospitare una lunga lista di registi locali e internazionali, il Tripoli […]

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Turchia: arrivo soldati americani per addestramento ribelli siriani

(Agenzie). Circa 123 soldati americani sono arrivati in Turchia per addestrare ribelli siriani moderati, secondo quanto riferito dal quotidiano turco Hurriyet. La fonte ha precisato che 83 dei soldati americani sono stati impiegati presso la base aerea di İncirlik, nella provincia meridionale di Adana, mentre i restanti 40 soldati sono stati trasferiti nella base di Hirfanlı, nella provincia centrale di Kırşehir. […]

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Arabia Saudita verso riorganizzazione Aramco

(Agenzie). Il Consiglio economico supremo dell’Arabia Saudita ha approvato un piano di riorganizzazione del gigante petrolifero saudita Aramco, proposto dal neo-vice principe ereditario Mohammed bin Salman, già ministro della Difesa. La mossa, che arriva a poche ore dal rimpasto di governo ordinato dal re Salman bin Abdel-Aziz, vedrà la separazione della compagnia dal ministero del Petrolio.  

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L’OLP non sta riuscendo a occuparsi di Yarmouk

Di Ahmad Melhem. Al-Monitor (28/04/2015). Traduzione e sintesi di Claudia Avolio. La crisi nel campo di rifugiati palestinesi di Yarmouk (Damasco) ha costituito una sfida per l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) che finora è stata incapace di trovarvi una soluzione. La debolezza dell’OLP è stata esemplificata dalle posizioni conflittuali e confuse circa la […]

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Giustizia per Malala. Ma non per tutti

Sono stati condannati ieri all’ergastolo da un tribunale della valle dello Swat dieci miliziani islamisti che il 9 ottobre del 2012 tentarono di uccidere Malala Yousafzay, la studentessa pachistana che, ferita con due compagne all’uscita di scuola, si è salvata per miracolo sollevando un’ondata di sdegno internazionale che le ha poi fatto avere il Nobel l’anno scorso.

La polizia pachistana aveva arrestato in settembre Bilal, Shaukat, Salman, Zafar Iqbal, Israr-ul-Rehman, Zafar Ali, Irfan, Izharullah, Adnan e Ikram, tutti militanti del Tehreek-e-Taliban Pakistan (Tttp), i talebani del Pakistan che decisero l’uccisione della giovane quindicenne che simboleggiava il diritto allo studio delle ragazze dopo un ordine di mullah Fazlullah, il controverso e sanguinario comandante del Ttp conosciuto anche come mullah Radio per i suoi proclami radiofonici. Il giudice Amin Kundi del tribunale di Mingore, città natale di Malala, li ha riconosciuti tutti colpevoli dell’attentato (la polizia aveva trovato anche le armi utilizzate) condannandoli alla prigionia più lunga in Pakistan (25 anni).

Sabeen Mahmud. Sopra Malala

Ma se la giustizia fa in parte il suo corso (Fazlullah è tuttora latitante) un sondaggio sul quotidiano Dawn su un recentissimo caso equivalente – l’assassinio dell’attivista Sabeen Mahmud solo pochi giorni fa a Karachi – rivela il grado di sfiducia dei pachistani nel sistema che dovrebbe fare giustizia: quasi l’80% ritiene infatti che Sabeen di giustizia non ne avrà. Raggiunta nella macchina dove viaggiava con la madre all’uscita di un dibattito sulla provincia del Belucistan organizzato da T2F, un centro culturale di cui era l’animatrice, Sabeen è stata giustiziata da due motociclisti venerdi 24 aprile con quattro pallottole sparate in faccia (la madre si è salvata). Le autorità di polizia hanno escluso che si potesse trattare di qualcosa di diverso da un attentato omicida. T2F è una storia di successo a Karachi, città difficile e teatro di violenza politica da anni: organizza mostre, incontri e dibattiti ed è un centro vivace della cultura cittadina. Ma quello di Sabeen non è purtroppo l’unico caso.

Tra i più rilevanti e recenti si può citare l’omicidio, qualche giorno dopo la morte di Sabeen, di Syed Wahidur Rahman, docente della Università di Karachi. La sua colpa? Essere sciita. Così come avvenuto in marzo per l’avvocato Ali Hasnain Bukhari, lui pure sciita e attivista del Muttahida Qaumi Movement (Mqm), Stessa tecnica – assassini in moto – e stessa colpa, oppure quella di essere il legale di un movimento politico rivale. Shakeel Auj, rettore della stessa università di Syed Wahidur Rahman che è stato invece ucciso nel settembre del 2014 mentre stava andando a una conferenza al consolato iraniano. Secondo la polizia era una vittima designata dopo che una madrasa di Karachi aveva emesso una fatwa contro di lui per blasfemia. Colpevoli e mandanti sono rimasti impuniti.
Ma a far le spese della violenza politica, islamista o settaria ci sono anche professori di diritto islamico: è il caso di

Giustizia per Malala. Ma non per tutti

Sono stati condannati ieri all’ergastolo da un tribunale della valle dello Swat dieci miliziani islamisti che il 9 ottobre del 2012 tentarono di uccidere Malala Yousafzay, la studentessa pachistana che, ferita con due compagne all’uscita di scuola, si è salvata per miracolo sollevando un’ondata di sdegno internazionale che le ha poi fatto avere il Nobel l’anno scorso.

La polizia pachistana aveva arrestato in settembre Bilal, Shaukat, Salman, Zafar Iqbal, Israr-ul-Rehman, Zafar Ali, Irfan, Izharullah, Adnan e Ikram, tutti militanti del Tehreek-e-Taliban Pakistan (Tttp), i talebani del Pakistan che decisero l’uccisione della giovane quindicenne che simboleggiava il diritto allo studio delle ragazze dopo un ordine di mullah Fazlullah, il controverso e sanguinario comandante del Ttp conosciuto anche come mullah Radio per i suoi proclami radiofonici. Il giudice Amin Kundi del tribunale di Mingore, città natale di Malala, li ha riconosciuti tutti colpevoli dell’attentato (la polizia aveva trovato anche le armi utilizzate) condannandoli alla prigionia più lunga in Pakistan (25 anni).

Sabeen Mahmud. Sopra Malala

Ma se la giustizia fa in parte il suo corso (Fazlullah è tuttora latitante) un sondaggio sul quotidiano Dawn su un recentissimo caso equivalente – l’assassinio dell’attivista Sabeen Mahmud solo pochi giorni fa a Karachi – rivela il grado di sfiducia dei pachistani nel sistema che dovrebbe fare giustizia: quasi l’80% ritiene infatti che Sabeen di giustizia non ne avrà. Raggiunta nella macchina dove viaggiava con la madre all’uscita di un dibattito sulla provincia del Belucistan organizzato da T2F, un centro culturale di cui era l’animatrice, Sabeen è stata giustiziata da due motociclisti venerdi 24 aprile con quattro pallottole sparate in faccia (la madre si è salvata). Le autorità di polizia hanno escluso che si potesse trattare di qualcosa di diverso da un attentato omicida. T2F è una storia di successo a Karachi, città difficile e teatro di violenza politica da anni: organizza mostre, incontri e dibattiti ed è un centro vivace della cultura cittadina. Ma quello di Sabeen non è purtroppo l’unico caso.

Tra i più rilevanti e recenti si può citare l’omicidio, qualche giorno dopo la morte di Sabeen, di Syed Wahidur Rahman, docente della Università di Karachi. La sua colpa? Essere sciita. Così come avvenuto in marzo per l’avvocato Ali Hasnain Bukhari, lui pure sciita e attivista del Muttahida Qaumi Movement (Mqm), Stessa tecnica – assassini in moto – e stessa colpa, oppure quella di essere il legale di un movimento politico rivale. Shakeel Auj, rettore della stessa università di Syed Wahidur Rahman che è stato invece ucciso nel settembre del 2014 mentre stava andando a una conferenza al consolato iraniano. Secondo la polizia era una vittima designata dopo che una madrasa di Karachi aveva emesso una fatwa contro di lui per blasfemia. Colpevoli e mandanti sono rimasti impuniti.
Ma a far le spese della violenza politica, islamista o settaria ci sono anche professori di diritto islamico: è il caso di