Giorno: 26 aprile 2015

Prov. di #Idlib, #Siria – 26 aprile 2015 – L’aviazione del regime siriano ha co…

Prov. di #Idlib, #Siria – 26 aprile 2015 –
L’aviazione del regime siriano ha condotto attacchi aerei su diverse località della provincia di Idlib uccidendo almeno 79 persone nella giornata di domenica.
La maggior parte delle vittime si sono …


Chronik-Fotos
Prov. di #Idlib, #Siria – 26 aprile 2015 –
L’aviazione del regime siriano ha condotto attacchi aerei su diverse località della provincia di Idlib uccidendo almeno 79 persone nella giornata di domenica.
La maggior parte delle vittime si sono registrate nella località di Darkosh, dove è salito a 51 il bilancio dei morti in seguito ad un attacco aereo su una scuola che ospitava degli sfollati, mentre cinque membri di una famiglia sono rimasti uccisi dopo che l’auto su cui viaggiavano è stata colpita mentre percorreva la strada che unisce Jesr Al Shoghour a Darkosh.
Un attacco aereo condotto questa sera sul villaggio di Joseph nella regione di Jabal Al Zawyah ha portato alla morte di almeno 15 persone, secondo un bilancio provvisorio, mentre almeno 8 bambini sono stati uccisi da una bomba barile sganciata sul villaggio di Al Laj, situato nella regione di Sahel Al Rouj in provincia di Idlib.
Bombardamenti aerei hanno colpito stasera anche le zone di Ableen, Kansafra e Ayn Larouz causando almeno un morto e diversi feriti.

Ricerca delle vittime dopo un attacco aereo questa sera sul villaggio di Joseph
https://youtu.be/NTuA_KVbD8A
https://youtu.be/hq5deKRn2HU

Corpi di alcuni bambini uccisi da una bomba barile sganciata da un velivolo militare siriano sul villaggio di Al Laj
https://youtu.be/2gNwZNZ7OTI (Immagini forti)

Il luogo colpito da un attacco aereo su Darkoush
https://youtu.be/1AMwix116bU

Fumo che si leva dopo un attacco aereo su Jesr Al Shoghour
https://youtu.be/4yrnP8ERJ78

Nell’ immagine il villaggio di Joseph domenica sera. Continua a leggere

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L’aviazione del regime siriano ha condotto attacchi aerei su diverse località della provincia di Idlib uccidendo almeno 79 persone nella giornata di domenica.
La maggior parte delle vittime si sono …


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Prov. di #Idlib, #Siria – 26 aprile 2015 –
L’aviazione del regime siriano ha condotto attacchi aerei su diverse località della provincia di Idlib uccidendo almeno 79 persone nella giornata di domenica.
La maggior parte delle vittime si sono registrate nella località di Darkosh, dove è salito a 51 il bilancio dei morti in seguito ad un attacco aereo su una scuola che ospitava degli sfollati, mentre cinque membri di una famiglia sono rimasti uccisi dopo che l’auto su cui viaggiavano è stata colpita mentre percorreva la strada che unisce Jesr Al Shoghour a Darkosh.
Un attacco aereo condotto questa sera sul villaggio di Joseph nella regione di Jabal Al Zawyah ha portato alla morte di almeno 15 persone, secondo un bilancio provvisorio, mentre almeno 8 bambini sono stati uccisi da una bomba barile sganciata sul villaggio di Al Laj, situato nella regione di Sahel Al Rouj in provincia di Idlib.
Bombardamenti aerei hanno colpito stasera anche le zone di Ableen, Kansafra e Ayn Larouz causando almeno un morto e diversi feriti.

Ricerca delle vittime dopo un attacco aereo questa sera sul villaggio di Joseph
https://youtu.be/NTuA_KVbD8A
https://youtu.be/hq5deKRn2HU

Corpi di alcuni bambini uccisi da una bomba barile sganciata da un velivolo militare siriano sul villaggio di Al Laj
https://youtu.be/2gNwZNZ7OTI (Immagini forti)

Il luogo colpito da un attacco aereo su Darkoush
https://youtu.be/1AMwix116bU

Fumo che si leva dopo un attacco aereo su Jesr Al Shoghour
https://youtu.be/4yrnP8ERJ78

Nell’ immagine il villaggio di Joseph domenica sera. Continua a leggere

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L’aviazione del regime siriano ha condotto attacchi aerei su diverse località della provincia di Idlib uccidendo almeno 79 persone nella giornata di domenica.
La maggior parte delle vittime si sono registrate nella località di Darkosh, dove è salito a 51 il bilancio dei morti in seguito ad un attacco aereo su una scuola che ospitava degli sfollati, mentre cinque membri di una famiglia sono rimasti uccisi dopo che l’auto su cui viaggiavano è stata colpita mentre percorreva la strada che unisce Jesr Al Shoghour a Darkosh.
Un attacco aereo condotto questa sera sul villaggio di Joseph nella regione di Jabal Al Zawyah ha portato alla morte di almeno 15 persone, secondo un bilancio provvisorio, mentre almeno 8 bambini sono stati uccisi da una bomba barile sganciata sul villaggio di Al Laj, situato nella regione di Sahel Al Rouj in provincia di Idlib.
Bombardamenti aerei hanno colpito stasera anche le zone di Ableen, Kansafra e Ayn Larouz causando almeno un morto e diversi feriti.

Ricerca delle vittime dopo un attacco aereo questa sera sul villaggio di Joseph
https://youtu.be/NTuA_KVbD8A
https://youtu.be/hq5deKRn2HU

Corpi di alcuni bambini uccisi da una bomba barile sganciata da un velivolo militare siriano sul villaggio di Al Laj
https://youtu.be/2gNwZNZ7OTI (Immagini forti)

Il luogo colpito da un attacco aereo su Darkoush
https://youtu.be/1AMwix116bU

Fumo che si leva dopo un attacco aereo su Jesr Al Shoghour
https://youtu.be/4yrnP8ERJ78

Nell’ immagine il villaggio di Joseph domenica sera.

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L’aviazione del regime siriano ha condotto attacchi aerei su diverse località della provincia di Idlib uccidendo almeno 79 persone nella giornata di domenica.
La maggior parte delle vittime si sono registrate nella località di Darkosh, dove è salito a 51 il bilancio dei morti in seguito ad un attacco aereo su una scuola che ospitava degli sfollati, mentre cinque membri di una famiglia sono rimasti uccisi dopo che l’auto su cui viaggiavano è stata colpita mentre percorreva la strada che unisce Jesr Al Shoghour a Darkosh.
Un attacco aereo condotto questa sera sul villaggio di Joseph nella regione di Jabal Al Zawyah ha portato alla morte di almeno 15 persone, secondo un bilancio provvisorio, mentre almeno 8 bambini sono stati uccisi da una bomba barile sganciata sul villaggio di Al Laj, situato nella regione di Sahel Al Rouj in provincia di Idlib.
Bombardamenti aerei hanno colpito stasera anche le zone di Ableen, Kansafra e Ayn Larouz causando almeno un morto e diversi feriti.

Ricerca delle vittime dopo un attacco aereo questa sera sul villaggio di Joseph
https://youtu.be/NTuA_KVbD8A
https://youtu.be/hq5deKRn2HU

Corpi di alcuni bambini uccisi da una bomba barile sganciata da un velivolo militare siriano sul villaggio di Al Laj
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L’aviazione del regime siriano ha condotto attacchi aerei su diverse località della provincia di Idlib uccidendo almeno 79 persone nella giornata di domenica.
La maggior parte delle vittime si sono registrate nella località di Darkosh, dove è salito a 51 il bilancio dei morti in seguito ad un attacco aereo su una scuola che ospitava degli sfollati, mentre cinque membri di una famiglia sono rimasti uccisi dopo che l’auto su cui viaggiavano è stata colpita mentre percorreva la strada che unisce Jesr Al Shoghour a Darkosh.
Un attacco aereo condotto questa sera sul villaggio di Joseph nella regione di Jabal Al Zawyah ha portato alla morte di almeno 15 persone, secondo un bilancio provvisorio, mentre almeno 8 bambini sono stati uccisi da una bomba barile sganciata sul villaggio di Al Laj, situato nella regione di Sahel Al Rouj in provincia di Idlib.
Bombardamenti aerei hanno colpito stasera anche le zone di Ableen, Kansafra e Ayn Larouz causando almeno un morto e diversi feriti.

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La maggior parte delle vittime si sono registrate nella località di Darkosh, dove è salito a 51 il bilancio dei morti in seguito ad un attacco aereo su una scuola che ospitava degli sfollati, mentre cinque membri di una famiglia sono rimasti uccisi dopo che l’auto su cui viaggiavano è stata colpita mentre percorreva la strada che unisce Jesr Al Shoghour a Darkosh.
Un attacco aereo condotto questa sera sul villaggio di Joseph nella regione di Jabal Al Zawyah ha portato alla morte di almeno 15 persone, secondo un bilancio provvisorio, mentre almeno 8 bambini sono stati uccisi da una bomba barile sganciata sul villaggio di Al Laj, situato nella regione di Sahel Al Rouj in provincia di Idlib.
Bombardamenti aerei hanno colpito stasera anche le zone di Ableen, Kansafra e Ayn Larouz causando almeno un morto e diversi feriti.

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L’aviazione del regime siriano ha condotto attacchi aerei su diverse località della provincia di Idlib uccidendo almeno 79 persone nella giornata di domenica.
La maggior parte delle vittime si sono registrate nella località di Darkosh, dove è salito a 51 il bilancio dei morti in seguito ad un attacco aereo su una scuola che ospitava degli sfollati, mentre cinque membri di una famiglia sono rimasti uccisi dopo che l’auto su cui viaggiavano è stata colpita mentre percorreva la strada che unisce Jesr Al Shoghour a Darkosh.
Un attacco aereo condotto questa sera sul villaggio di Joseph nella regione di Jabal Al Zawyah ha portato alla morte di almeno 15 persone, secondo un bilancio provvisorio, mentre almeno 8 bambini sono stati uccisi da una bomba barile sganciata sul villaggio di Al Laj, situato nella regione di Sahel Al Rouj in provincia di Idlib.
Bombardamenti aerei hanno colpito stasera anche le zone di Ableen, Kansafra e Ayn Larouz causando almeno un morto e diversi feriti.

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L’aviazione del regime siriano ha condotto attacchi aerei su diverse località della provincia di Idlib uccidendo almeno 79 persone nella giornata di domenica.
La maggior parte delle vittime si sono registrate nella località di Darkosh, dove è salito a 51 il bilancio dei morti in seguito ad un attacco aereo su una scuola che ospitava degli sfollati, mentre cinque membri di una famiglia sono rimasti uccisi dopo che l’auto su cui viaggiavano è stata colpita mentre percorreva la strada che unisce Jesr Al Shoghour a Darkosh.
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L’aviazione del regime siriano ha condotto attacchi aerei su diverse località della provincia di Idlib uccidendo almeno 79 persone nella giornata di domenica.
La maggior parte delle vittime si sono registrate nella località di Darkosh, dove è salito a 51 il bilancio dei morti in seguito ad un attacco aereo su una scuola che ospitava degli sfollati, mentre cinque membri di una famiglia sono rimasti uccisi dopo che l’auto su cui viaggiavano è stata colpita mentre percorreva la strada che unisce Jesr Al Shoghour a Darkosh.
Un attacco aereo condotto questa sera sul villaggio di Joseph nella regione di Jabal Al Zawyah ha portato alla morte di almeno 15 persone, secondo un bilancio provvisorio, mentre almeno 8 bambini sono stati uccisi da una bomba barile sganciata sul villaggio di Al Laj, situato nella regione di Sahel Al Rouj in provincia di Idlib.
Bombardamenti aerei hanno colpito stasera anche le zone di Ableen, Kansafra e Ayn Larouz causando almeno un morto e diversi feriti.

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#Darkosh, prov. di #Idlib, #Siria – 26 aprile 2015 – Almeno 34 persone sono rim…

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Almeno 34 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo condotto dall’aviazione del regime siriano sulla località di Darkosh, nella regione di Jesr Al Shoghour in provincia di Idlib. In …

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ANA Associazione Nuovi Media

#Darkosh, prov. di #Idlib, #Siria – 26 aprile 2015 – Almeno 34 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo condotto dall’aviazione del regime siriano sulla località di Darkosh, nella regione di Jesr Al Shoghour in provincia di Idlib. In particolare, è stata colpita una scuola situata in un mercato della zona. La scuola ospitava sfollati provenienti dalla cittadina di Jesr Al Shoghour.Il luogo colpitohttps://youtu.be/dHukUmVkSDAhttps://youtu.be/cCQu0SmYCywAltre fotohttp://on.fb.me/1Fo753f Continua a leggere

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Almeno 34 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo condotto dall’aviazione del regime siriano sulla località di Darkosh, nella regione di Jesr Al Shoghour in provincia di Idlib. In …

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ANA Associazione Nuovi Media

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La storia di un giovane curdo obiettore di coscienza

Ugur 110Uğur Bilkay, nato in Turchia, dopo molte vicissitudini in Austria e Germania, tra cui il carcere per immigrazione illegale, è il primo cittadino turco a ottenere lo status di rifugiato politico per il suo rifiuto a indossare la divisa militare. Ora vive a Torino e continua il suo impegno antimilitarista.

La bellezza invisibile dell’Iraq

Alla prossima edizione della Biennale di Venezia anche un padiglione dedicato all’Iraq. La cui bellezza rischia di sparire tra le pieghe di una cronaca fatta di sola violenza. 

 

 

La bellezza invisibile è una membrana fragile che registra le oscillazioni di una pratica artistica permeata dall’attuale condizione del paese e dello stato delle arti“. (Philippe Van Cauteren*)

26 Aprile 2015
di: 
Claudia Gifuni

#Darkosh, prov. di #Idlib, #Siria – 26 aprile 2015 – Almeno 34 persone sono rim…

#Darkosh, prov. di #Idlib, #Siria – 26 aprile 2015 –
Almeno 34 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo condotto dall’aviazione del regime siriano sulla località di Darkosh, nella regione di Jesr Al Shoghour in provincia di Idlib. In particolare, è stata colpita una scuola situata in un mercato della zona. La scuola ospitava sfollati provenienti dalla cittadina di Jesr Al Shoghour.

Il luogo colpito
https://youtu.be/dHukUmVkSDA
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Altre foto
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Almeno 34 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo condotto dall’aviazione del regime siriano sulla località di Darkosh, nella regione di Jesr Al Shoghour in provincia di Idlib. In particolare, è stata colpita una scuola situata in un mercato della zona. La scuola ospitava sfollati provenienti dalla cittadina di Jesr Al Shoghour.

Il luogo colpito
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Almeno 34 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo condotto dall’aviazione del regime siriano sulla località di Darkosh, nella regione di Jesr Al Shoghour in provincia di Idlib. In particolare, è stata colpita una scuola situata in un mercato della zona. La scuola ospitava sfollati provenienti dalla cittadina di Jesr Al Shoghour.

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Almeno 34 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo condotto dall’aviazione del regime siriano sulla località di Darkosh, nella regione di Jesr Al Shoghour in provincia di Idlib. In particolare, è stata colpita una scuola situata in un mercato della zona. La scuola ospitava sfollati provenienti dalla cittadina di Jesr Al Shoghour.

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Almeno 34 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo condotto dall’aviazione del regime siriano sulla località di Darkosh, nella regione di Jesr Al Shoghour in provincia di Idlib. In particolare, è stata colpita una scuola situata in un mercato della zona. La scuola ospitava sfollati provenienti dalla cittadina di Jesr Al Shoghour.

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Almeno 34 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo condotto dall’aviazione del regime siriano sulla località di Darkosh, nella regione di Jesr Al Shoghour in provincia di Idlib. In particolare, è stata colpita una scuola situata in un mercato della zona. La scuola ospitava sfollati provenienti dalla cittadina di Jesr Al Shoghour.

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Almeno 34 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo condotto dall’aviazione del regime siriano sulla località di Darkosh, nella regione di Jesr Al Shoghour in provincia di Idlib. In particolare, è stata colpita una scuola situata in un mercato della zona. La scuola ospitava sfollati provenienti dalla cittadina di Jesr Al Shoghour.

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MUZZIKA ! Aprile 2015

MUZZIKA !  Avril 2015  | babelmed | culture méditerranéenneTanto di cappello all’Algeria, che si sforza di promuovere il jazz, musica simbolo di libertà per eccellenza! Un vento fresco soffia dal Portogallo, con Oquestrada, gruppo formidabile dallo spirito manouche. In Spagna Rocío Márquez reinventa il suo flamenco. Gus Viseur ci incanta ancora una volta con... Un mese incredibile!

Iraq. Raccontare con umanità

“E’ sicuramente difficile essere indipendenti in Iraq. Si rischia anche la vita, ma puoi farlo, sei libero di sceglierlo. Ad un costo, però: serve tempo e la consapevolezza che i risultati non arriveranno presto”. Incontro con Rawsht Twana, fotogiornalista curdo iracheno di Metrography. 

 

 

 

26 Aprile 2015
di: 
Stefano Nanni da Dohuk – Kurdistan iracheno

25 aprile: un nuovo patto di solidarietà necessario

La vera risposta all’instabilità libica, alla mafia dei barconi, alla crisi economica e alla ricerca di una vita migliore per siriani o subsahariani è che l’Italia scriva un nuovo patto di solidarietà. Dimostrando di conoscere la sua storia, fatta di migranti e viaggiatori. Festeggiare il 25 aprile oggi è l’orgoglio di essere figli di emigrati, cittadini di un paese che le contaminazioni hanno reso più ricco.

26 Aprile 2015
di: 
Gianluca Solera*

Yemen: nuovo inviato ONU vuole riprendere negoziati

(Agenzie). Il nuovo inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Ismail Ould Cheikh Ahmed, sta cercando di riprendere i colloqui di pace nel Paese, avendo visto che la situazione non migliora. I ribelli sciiti Houthi, che sono avanzati in gran parte del paese costringendo il presidente Abd Rabbo Mansour Hadi a fuggire all’estero, avevano chiesto la fine […]

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Il Cairo e Amman: destinazioni preferite da residenti Emirati Arabi

(Agenzie). Secondo l’agenzia di viaggi online Expedia, Il Cairo, Amman, Beirut e Londra sono le prime quattro destinazioni di viaggio più popolari secondo i residenti degli Emirati Arabi Uniti per quanto riguarda lo scorso anno. L’elenco mostra che 9 delle 20 città più visitate al mondo sono in Medio Oriente. Altre destinazioni popolari sono anche […]

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Le ricostruzioni sulla morte di Lo Porto e qualche nota di geografia

Non ho tutte le informazioni che i servizi hanno fornito ai miei colleghi in questi giorni sulla vicenda dell’uccisione di Giovanni
Lo Porto e del suo collega di prigionia ma un paio di cose mi lasciano perplesso. Repubblica ad esempio sostiene che americani e italiani non solo non si sarebbero mai parlati, ma che l’intelligence Usa non avrebbe la prova del Dna: anzi non avrebbe mai mandato nessun agente sul posto e si sarebbe nutrita solo di fonti locali. Il Corriere della sera sostiene invece che quelle prove sulla materia organica ci sono. Chi ha ragione? Potrebbe convincermi di più la prima ipotesi ma anche la seconda potrebbe essere vera. Dunque mi viene da pensare che, come spesso accadde con le notizie che hanno origine dai servizi, ci siano due linee di pensiero e due verità. Qual è quella giusta? Ma c’è un altro elemento che da subito mi ha colpito. In quasi tutti gli articoli (compresi i due summenzionati) il rapimento di Lo Porto viene collocato  a Multan (e sin qui ci siamo) che si trova, questo per altro il refrain che impazza sulla stampa italiana, lungo la zona al confine tra Pakistan e Afghanistan. Lungo la zona di confine?

Consultando una carta geografica si può notare che Multan si trova nel Punjab, una delle province del Pakistan che confina con quella del Khyber Pakhtunkhwa, che a sua volta contiene le aree tribali (tra cui il Waziristan)  al confine tra Pakistan e Afghanistan. Per andare da Multan a Peshawar (capitale del Khyber Pakhtunkhwa) ci vogliono almeno 8 ore (quasi 700 chilometri) ; sei per andare a Miranshah (500 chilometri) e comunque non meno di tre o quattro per andare a Derah Ismail Khan (300 chilometri) per dire della destinazione più vicina all’area tribale e dunque al confine. Ma nessuno deve aver dato un’occhiata alla cartina. In effetti una delle domande sul rapimento di Giovanni è proprio la località di Mulatn, davvero distante dall’area del conflitto che oppone islamisti nelle loro varie declinazioni a esercito pachistano. Se le informazioni che vengono dai servizi situano Mulatn alla frontiera, direi che partiamo molto male. Un po’ come dire che una persona è stata rapita a Roma, nella zona di confine tra Svizzera e Italia.

Mappa della Bbc WorldService

Dunque, mi pare che ne sappiamo davvero poco. Persino la verità ufficiale è lacunosa perché anche Obama ha parlato del confine. Se uno dà un’occhiata alla lunghezza della Durand Line (la frontiera tra i due Paesi) si fa un’idea dell’approssimazione (2.640 chilometri!). Secondo Repubblica la zona interessata dall’attacco dei droni è quella della valle di Shawal  (Waziristan) e qui ci potremmo essere. Solo che si tratta di un’area sotto strettissima sorveglianza pachistana da che è partita l’operazione Zarb-e-Azb (dal 15 giugno 2014) che ha bombardato la valle almeno sei volte (a quanto si sa) con decine di vittime (qaedisti, talebani, civili?).

Mi verrebbe da pensare – a proposito di geografia –  che se qualcuno sa qualcosa, quel qualcuno si trova a Islamabad. Né a Roma né forse a Washington. Le spiegazioni andrebbero chieste lì.

Le ricostruzioni sulla morte di Lo Porto e qualche nota di geografia

Non ho tutte le informazioni che i servizi hanno fornito ai miei colleghi in questi giorni sulla vicenda dell’uccisione di Giovanni
Lo Porto e del suo collega di prigionia ma un paio di cose mi lasciano perplesso. Repubblica ad esempio sostiene che americani e italiani non solo non si sarebbero mai parlati, ma che l’intelligence Usa non avrebbe la prova del Dna: anzi non avrebbe mai mandato nessun agente sul posto e si sarebbe nutrita solo di fonti locali. Il Corriere della sera sostiene invece che quelle prove sulla materia organica ci sono. Chi ha ragione? Potrebbe convincermi di più la prima ipotesi ma anche la seconda potrebbe essere vera. Dunque mi viene da pensare che, come spesso accadde con le notizie che hanno origine dai servizi, ci siano due linee di pensiero e due verità. Qual è quella giusta? Ma c’è un altro elemento che da subito mi ha colpito. In quasi tutti gli articoli (compresi i due summenzionati) il rapimento di Lo Porto viene collocato  a Multan (e sin qui ci siamo) che si trova, questo per altro il refrain che impazza sulla stampa italiana, lungo la zona al confine tra Pakistan e Afghanistan. Lungo la zona di confine?

Consultando una carta geografica si può notare che Multan si trova nel Punjab, una delle province del Pakistan che confina con quella del Khyber Pakhtunkhwa, che a sua volta contiene le aree tribali (tra cui il Waziristan)  al confine tra Pakistan e Afghanistan. Per andare da Multan a Peshawar (capitale del Khyber Pakhtunkhwa) ci vogliono almeno 8 ore (quasi 700 chilometri) ; sei per andare a Miranshah (500 chilometri) e comunque non meno di tre o quattro per andare a Derah Ismail Khan (300 chilometri) per dire della destinazione più vicina all’area tribale e dunque al confine. Ma nessuno deve aver dato un’occhiata alla cartina. In effetti una delle domande sul rapimento di Giovanni è proprio la località di Mulatn, davvero distante dall’area del conflitto che oppone islamisti nelle loro varie declinazioni a esercito pachistano. Se le informazioni che vengono dai servizi situano Mulatn alla frontiera, direi che partiamo molto male. Un po’ come dire che una persona è stata rapita a Roma, nella zona di confine tra Svizzera e Italia.

Mappa della Bbc WorldService

Dunque, mi pare che ne sappiamo davvero poco. Persino la verità ufficiale è lacunosa perché anche Obama ha parlato del confine. Se uno dà un’occhiata alla lunghezza della Durand Line (la frontiera tra i due Paesi) si fa un’idea dell’approssimazione (2.640 chilometri!). Secondo Repubblica la zona interessata dall’attacco dei droni è quella della valle di Shawal  (Waziristan) e qui ci potremmo essere. Solo che si tratta di un’area sotto strettissima sorveglianza pachistana da che è partita l’operazione Zarb-e-Azb (dal 15 giugno 2014) che ha bombardato la valle almeno sei volte (a quanto si sa) con decine di vittime (qaedisti, talebani, civili?).

Mi verrebbe da pensare – a proposito di geografia –  che se qualcuno sa qualcosa, quel qualcuno si trova a Islamabad. Né a Roma né forse a Washington. Le spiegazioni andrebbero chieste lì.

Accesi dibattiti in Marocco sulla riforma del Codice penale

Di Rachid al-Alawi. Al-Hayat (21/04/2015). Traduzione e sintesi di Ismahan Hassen. In Marocco, il progetto di riforma del codice penale interno alla Mudawwana [o Codice di Statuto Personale, ndr] ha suscitato un acceso dibattito tra gli addetti ai lavori: giudici, avvocati,ricercatori, legislatori, associazioni. In riferimento ad alcuni punti, questo progetto ha visto nascere anche un movimento di opposizione trasversale che […]

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Siria: aerei del regime colpiscono città a nord-ovest

(Agenzie). Aerei da guerra del governo siriano hanno colpito la città nordoccidentale di Jisr al-Shughur oggi, domenica 26 aprile, un giorno dopo la sua presa da parte di Al-Qaeda e i suoi alleati. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha detto che almeno quattro attacchi aerei hanno colpito la città, una delle ultime roccaforti rimaste in mano […]

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Yemen: raid aerei sauditi sulla capitale Sana’a

(Agenzie). Almeno cinque attacchi aerei hanno colpito siti militari di una zona vicina al compound del palazzo presidenziale nella capitale yemenita Sana’a all’alba di oggi, Domenica 26 aprile. Lo hanno riportato i residenti. I bombardamenti sono stati i primi raid che hanno mirato direttamente sulla città da quando la coalizione saudita guidata ha annunciato la […]

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Yemen: scontri tra guardie saudite e ribelli Houthi

(Agenzie). Guardie di frontiera saudite hanno ucciso almeno 15 ribelli sciiti appartenenti alle milizie Houthi vicino alla frontiera del Regno. Lo ha dichiarato ad Al Arabiya News Channel un funzionario saudita che è voluto rimanere anonimo. Nello scontro,  che ha avuto luogo vicino alla città portuale di Jizan, guardie di frontiera saudite hanno sparato contro gli Houthi da […]

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Ilan Pappé alla rassegna “Femminile palestinese”

femmi pal 110Conferenza a Salerno il 27 aprile con lo storico israeliano, cofondatore della “Nuova storiografia israeliana” che ha come scopo, scientifico ed etico, il riesame delle linee ricostruttive storiche della nascita dello Stato d’Israele e del sionismo. E’ promossa da: Fondazione Salerno Contemporanea, Comune e Università di Salerno e dalla Associazione “Cultura è Libertà”.

La Istanbul che non ti aspetti nelle foto di Yener Torun (gallery)

(Al-Arabiya). La storica città di Istanbul è solitamente immortalata da fotografie che raffigurano le sue pittoresche moschee, i palazzi elaborati, le strade tortuose e suoi mercati. Tuttavia essa è una città ricca di contrasti, di motivi vibranti che spuntano in mezzo alla vecchia città turca quando meno te lo aspetti. L’architetto e fotografo Yener Torun ha cercato di sfidare quella vista tridimensionale […]

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Palestinese ucciso dopo aver accoltellato poliziotto israeliano a Hebron

(Agenzie). La polizia israeliana ha ucciso un uomo palestinese colpevole di aver accoltellato un poliziotto di frontiera nei pressi della Tomba dei Patriarchi, nella città di Hebron, a sud della Cisgiordania. Lo ha confermato la polizia stessa. La portavoce Luba Samri ha dichiarato che il poliziotto alla frontiera era in condizioni moderate, con coltellate alla testa e al torace, mentre […]

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Palestina: la speranza delle risoluzioni UNESCO

Di Daoud Kuttab. Al-Monitor (24/04/2015). Traduzione e sintesi di Omar Bonetti. Finalmente, in data 20 aprile, anche l’UNESCO ha deciso di tirar fuori gli artigli e adottare una risoluzione che cerca di affrontare l’abituale apatia di Israele. Infatti, come continua a sostenere Elias Sanbar, il rappresentante permanente per la Palestina presso l’UNESCO, Israele, semplicemente, ignora […]

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Egitto: stato emergenza Sinai esteso per altri 3 mesi

(Agenzie). Le autorità egiziane hanno deciso di prorogare di tre mesi lo stato di emergenza che interessa alcune zone del nord del Sinai da ottobre scorso. La decisione è venuta dopo che i militanti islamici hanno intensificato gli attacchi nella penisola al confine con Israele, Gaza e il Canale di Suez. I ribelli hanno ucciso infatti centinaia di soldati […]

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La scia del dolore tra droni e ostaggi

«Abbiamo identificato 41 uomini che hanno vissuto solo una volta ma che sono morti molte volte. Ognuno di loro è stato un obiettivo dato per morto almeno tre volte prima che lo fosse veramente. In alcuni casi c’è chi è stato preso di mira sette volte… i raid uccidono in media 28 altre persone prima di colpire il proprio obiettivo. In totale, fino a 1.147 persone potrebbero essere state uccise durante i tentativi di ucciderne 41… e nonostante più tentativi, almeno sette di questi 41 ricercati sono probabilmente ancora in vita». La riassume così la “legge del drone” un rapporto di Reprieve, associazione che si occupa di violazioni estreme dei diritti umani. Nel suo rapporto You never die twiceil bilancio che traccia si aggiunge ai tentativi di far luce sull’odiosa guerra moderna che si gioca come un videogame. La stessa che ha ucciso Giovanni Lo Porto e il suo compagno di prigionia. la stessa su cui Obama ha taciuto a Renzi. La stessa per cui da anni il Rapporteur speciale dell’Onu Ben Emmerson chiede maggior trasparenza. La stessa infine che ha appena registrato un ennesimo appello da parte di Amnesty International e American Civil Liberties Union, due organizzazioni di tutela dei diritti umani che hanno chiesto a Obama di «chiedere scusa» a tutte le vittime della dirty war combattuta in Afghanistan, Pakistan, Yemen ma anche a Gaza, in Siria o in Irak. Non solo dagli Usa dunque.

L‘uso dei droni non è finalizzato solo a omicidi mirati, una pratica ormai diffusa e di cui Israele detiene forse la primogenitura. I droni dovrebbero anche aiutare a ritrovare e poi liberare gli ostaggi. Succede invece che addirittura li uccidano. Un problema che sembra senza ritorno visto che due recenti missioni di liberazione sono miseramente fallite: nel luglio scorso quando la Delta Force americana ha tentato di liberare in Siria il giornalista James Foley, poi ucciso dagli uomini del califfato che si erano spostati senza che i droni se ne accorgessero. E poi quando la liberazione del fotoreporter americano Luke Somers e del sudafricano Pierre Korkie in Yemen si è risolta in un nulla di fatto. I qaedisti erano riusciti a sapere dell’arrivo del commando.

Quello degli ostaggi è forse il capitolo più spinoso, se non altro perché ci riguarda da vicino. Sappiamo poco di quelle 1.147 vittime citate da Reprieve ma sappiamo tutto dei nostri connazionali. Tutto? No, non tutto perché si tende a scegliere il “basso profilo”. Un modo per non interferire nel lavoro dei servizi ma anche la maniera di far dimenticare un possibile fallimento. Nel 2012, ad esempio, JoshuaBoyle e sua moglie Caitlin Coleman furono sequestrati in Afghanistan. Il silenzio è stato rotto un anno fa da un video quando ormai Caitlin, rapita incinta, aveva ormai partorito. Poi il silenzio. Lo stesso che ha circondato per tre anni i destini di Lo Porto, uno dei tre italiani di cui si erano perse le tracce. Gli altri due sono Paolo Dall’Oglio, scomparso in Siria il 27 luglio del 2013, e Ignazio Scaravilli, medico di Catania settantenne scomparso il 6 gennaio 2015 in Libia. Anche se nessuno ha mai perso le speranze, la detenzione di padre Dall’Oglio, 59 anni, gesuita e per trent’anni siriano d’adozione (poi espulso per le sue posizioni anti governative), dura ormai da quasi due anni. Il rapimento dell’autore di “Collera e Luce” e di molti testi sulla relazione tra islam e cristianità, è avvenuta dopo un appello del sacerdote a papa Francesco perché si facesse promotore di un’«iniziativa diplomatica urgente e inclusiva» per la Siria.

Coleman e Boyle nel video di un anno fa.
Sopra Francesco Lo Porto

La lista è lunga. Ci sono forse i qaedisti di Al Qaida nella penisola arabica dietro al recente rapimento di Isabelle Prime a Sana’a, ricercatrice francese sequestrata in febbraio forse in relazione alle vicende di Charlie Hebdo. Il paradosso è che solo un paio di mesi prima, il presidente Hollande aveva detto che grazie a una «potente vigilanza» quello di Serge Lazarevic – liberato dopo oltre mille giorni di prigionia – sarebbe stato l’ultimo sequestro. Anche se nulla si è mai più saputo ad esempio di Rodolfo Cazares, un franco messicano rapito il 9 luglio dai narcos del Messico. Dall’Afghanistan all’Irak, dal Mali alle Americhe, la pista è lunga e non per forza solo islamista. Quel che è certo è che non sarà l’odioso utilizzo di un drone a porre fine a una delle più odiose forme di combattere la guerra.

La scia del dolore tra droni e ostaggi

«Abbiamo identificato 41 uomini che hanno vissuto solo una volta ma che sono morti molte volte. Ognuno di loro è stato un obiettivo dato per morto almeno tre volte prima che lo fosse veramente. In alcuni casi c’è chi è stato preso di mira sette volte… i raid uccidono in media 28 altre persone prima di colpire il proprio obiettivo. In totale, fino a 1.147 persone potrebbero essere state uccise durante i tentativi di ucciderne 41… e nonostante più tentativi, almeno sette di questi 41 ricercati sono probabilmente ancora in vita». La riassume così la “legge del drone” un rapporto di Reprieve, associazione che si occupa di violazioni estreme dei diritti umani. Nel suo rapporto You never die twiceil bilancio che traccia si aggiunge ai tentativi di far luce sull’odiosa guerra moderna che si gioca come un videogame. La stessa che ha ucciso Giovanni Lo Porto e il suo compagno di prigionia. la stessa su cui Obama ha taciuto a Renzi. La stessa per cui da anni il Rapporteur speciale dell’Onu Ben Emmerson chiede maggior trasparenza. La stessa infine che ha appena registrato un ennesimo appello da parte di Amnesty International e American Civil Liberties Union, due organizzazioni di tutela dei diritti umani che hanno chiesto a Obama di «chiedere scusa» a tutte le vittime della dirty war combattuta in Afghanistan, Pakistan, Yemen ma anche a Gaza, in Siria o in Irak. Non solo dagli Usa dunque.

L‘uso dei droni non è finalizzato solo a omicidi mirati, una pratica ormai diffusa e di cui Israele detiene forse la primogenitura. I droni dovrebbero anche aiutare a ritrovare e poi liberare gli ostaggi. Succede invece che addirittura li uccidano. Un problema che sembra senza ritorno visto che due recenti missioni di liberazione sono miseramente fallite: nel luglio scorso quando la Delta Force americana ha tentato di liberare in Siria il giornalista James Foley, poi ucciso dagli uomini del califfato che si erano spostati senza che i droni se ne accorgessero. E poi quando la liberazione del fotoreporter americano Luke Somers e del sudafricano Pierre Korkie in Yemen si è risolta in un nulla di fatto. I qaedisti erano riusciti a sapere dell’arrivo del commando.

Quello degli ostaggi è forse il capitolo più spinoso, se non altro perché ci riguarda da vicino. Sappiamo poco di quelle 1.147 vittime citate da Reprieve ma sappiamo tutto dei nostri connazionali. Tutto? No, non tutto perché si tende a scegliere il “basso profilo”. Un modo per non interferire nel lavoro dei servizi ma anche la maniera di far dimenticare un possibile fallimento. Nel 2012, ad esempio, JoshuaBoyle e sua moglie Caitlin Coleman furono sequestrati in Afghanistan. Il silenzio è stato rotto un anno fa da un video quando ormai Caitlin, rapita incinta, aveva ormai partorito. Poi il silenzio. Lo stesso che ha circondato per tre anni i destini di Lo Porto, uno dei tre italiani di cui si erano perse le tracce. Gli altri due sono Paolo Dall’Oglio, scomparso in Siria il 27 luglio del 2013, e Ignazio Scaravilli, medico di Catania settantenne scomparso il 6 gennaio 2015 in Libia. Anche se nessuno ha mai perso le speranze, la detenzione di padre Dall’Oglio, 59 anni, gesuita e per trent’anni siriano d’adozione (poi espulso per le sue posizioni anti governative), dura ormai da quasi due anni. Il rapimento dell’autore di “Collera e Luce” e di molti testi sulla relazione tra islam e cristianità, è avvenuta dopo un appello del sacerdote a papa Francesco perché si facesse promotore di un’«iniziativa diplomatica urgente e inclusiva» per la Siria.

Coleman e Boyle nel video di un anno fa.
Sopra Francesco Lo Porto

La lista è lunga. Ci sono forse i qaedisti di Al Qaida nella penisola arabica dietro al recente rapimento di Isabelle Prime a Sana’a, ricercatrice francese sequestrata in febbraio forse in relazione alle vicende di Charlie Hebdo. Il paradosso è che solo un paio di mesi prima, il presidente Hollande aveva detto che grazie a una «potente vigilanza» quello di Serge Lazarevic – liberato dopo oltre mille giorni di prigionia – sarebbe stato l’ultimo sequestro. Anche se nulla si è mai più saputo ad esempio di Rodolfo Cazares, un franco messicano rapito il 9 luglio dai narcos del Messico. Dall’Afghanistan all’Irak, dal Mali alle Americhe, la pista è lunga e non per forza solo islamista. Quel che è certo è che non sarà l’odioso utilizzo di un drone a porre fine a una delle più odiose forme di combattere la guerra.

Gli intimi” amici ” di un emissario della morte.

Prima si burlano di te, perché non condividi i loro stessi vizi, poi iniziano ad escluderti socialmente. Ti chiudi, prima nella tua stanza e dopo nel tuo passato. Dopo un pò leggi e rileggi il tuo nome musulmano nei documenti,guardi i tuoi tratti somatici allo specchio con i demoni che iniziano a sussurrarti delle parole nelle orecchie, il loro unico scopo è alimentare il fuoco dell’odio che arde nel tuo cuore. Uno dei tanti demoni ti ricorda, con la sua voce sibilante, le prese in giro silenziose e gli sguardi diffidenti di chi viene a conoscenza delle tue origini tramite il tuo nome. Lo ignori, dopo un pò se ne aggiunge un altro,che ti ricorda i massacri attuati dai governi occidentali ai danni di popoli che condividono la stessa religione e la stessa cultura dei tuoi padri. Ignori pure il secondo demone. Qualche ora dopo un terzo demone ti ricorda il feroce isolamento a cui sei stato condannato, pesante come un macigno sopratutto per te, giovane uomo alla ricerca di calore umano, di baci,abbracci e parole dolci. Il quarto demone non è molto loquace, ti suggerisce solo la soluzione al male che ti affligge ; L’estremismo religioso.
Il quinto demone, in punta di piedi, ti posa un velo di odio negli occhi, cosi quando ti capiterà di uscire comincerai a vedere il mondo che ti ha escluso con odio e disprezzo. Comincerai a chiamarli ” infedeli ” . Il tuo cuore trabocca di risentimento, se sei fortunato e nasci in un paese politicamente instabile, stringerai un patto con la morte e ne diventerai un suo emissario. Se invece sei sfortunato e nasci in un paese economicamente e politicamente stabile,cercherai un modo per vendicarti. Non ci riuscirai,e quindi tenterai di raggiungere il paese politicamente instabile per bramare la vendetta contro quel mondo che ha accolto i tuoi genitori ma ha escluso te…..

Che quei pochi amici non si allarmino,nonostante le mie difficoltà e i miei dubbi, non ho intenzione di cadere nell’estremismo religioso……

Gli intimi” amici ” di un emissario della morte.

Prima si burlano di te, perché non condividi i loro stessi vizi, poi iniziano ad escluderti socialmente. Ti chiudi, prima nella tua stanza e dopo nel tuo passato. Dopo un pò leggi e rileggi il tuo nome musulmano nei documenti,guardi i tuoi tratti somatici allo specchio con i demoni che iniziano a sussurrarti delle parole nelle orecchie, il loro unico scopo è alimentare il fuoco dell’odio che arde nel tuo cuore. Uno dei tanti demoni ti ricorda, con la sua voce sibilante, le prese in giro silenziose e gli sguardi diffidenti di chi viene a conoscenza delle tue origini tramite il tuo nome. Lo ignori, dopo un pò se ne aggiunge un altro,che ti ricorda i massacri attuati dai governi occidentali ai danni di popoli che condividono la stessa religione e la stessa cultura dei tuoi padri. Ignori pure il secondo demone. Qualche ora dopo un terzo demone ti ricorda il feroce isolamento a cui sei stato condannato, pesante come un macigno sopratutto per te, giovane uomo alla ricerca di calore umano, di baci,abbracci e parole dolci. Il quarto demone non è molto loquace, ti suggerisce solo la soluzione al male che ti affligge ; L’estremismo religioso.
Il quinto demone, in punta di piedi, ti posa un velo di odio negli occhi, cosi quando ti capiterà di uscire comincerai a vedere il mondo che ti ha escluso con odio e disprezzo. Comincerai a chiamarli ” infedeli ” . Il tuo cuore trabocca di risentimento, se sei fortunato e nasci in un paese politicamente instabile, stringerai un patto con la morte e ne diventerai un suo emissario. Se invece sei sfortunato e nasci in un paese economicamente e politicamente stabile,cercherai un modo per vendicarti. Non ci riuscirai,e quindi tenterai di raggiungere il paese politicamente instabile per bramare la vendetta contro quel mondo che ha accolto i tuoi genitori ma ha escluso te…..

Che quei pochi amici non si allarmino,nonostante le mie difficoltà e i miei dubbi, non ho intenzione di cadere nell’estremismo religioso……

Gli intimi” amici ” di un emissario della morte.

Prima si burlano di te, perché non condividi i loro stessi vizi, poi iniziano ad escluderti socialmente. Ti chiudi, prima nella tua stanza e dopo nel tuo passato. Dopo un pò leggi e rileggi il tuo nome musulmano nei documenti,guardi i tuoi tratti somatici allo specchio con i demoni che iniziano a sussurrarti delle parole nelle orecchie, il loro unico scopo è alimentare il fuoco dell’odio che arde nel tuo cuore. Uno dei tanti demoni ti ricorda, con la sua voce sibilante, le prese in giro silenziose e gli sguardi diffidenti di chi viene a conoscenza delle tue origini tramite il tuo nome. Lo ignori, dopo un pò se ne aggiunge un altro,che ti ricorda i massacri attuati dai governi occidentali ai danni di popoli che condividono la stessa religione e la stessa cultura dei tuoi padri. Ignori pure il secondo demone. Qualche ora dopo un terzo demone ti ricorda il feroce isolamento a cui sei stato condannato, pesante come un macigno sopratutto per te, giovane uomo alla ricerca di calore umano, di baci,abbracci e parole dolci. Il quarto demone non è molto loquace, ti suggerisce solo la soluzione al male che ti affligge ; L’estremismo religioso.
Il quinto demone, in punta di piedi, ti posa un velo di odio negli occhi, cosi quando ti capiterà di uscire comincerai a vedere il mondo che ti ha escluso con odio e disprezzo. Comincerai a chiamarli ” infedeli ” . Il tuo cuore trabocca di risentimento, se sei fortunato e nasci in un paese politicamente instabile, stringerai un patto con la morte e ne diventerai un suo emissario. Se invece sei sfortunato e nasci in un paese economicamente e politicamente stabile,cercherai un modo per vendicarti. Non ci riuscirai,e quindi tenterai di raggiungere il paese politicamente instabile per bramare la vendetta contro quel mondo che ha accolto i tuoi genitori ma ha escluso te…..

Che quei pochi amici non si allarmino,nonostante le mie difficoltà e i miei dubbi, non ho intenzione di cadere nell’estremismo religioso……

Gli intimi” amici ” di un emissario della morte.

Prima si burlano di te, perché non condividi i loro stessi vizi, poi iniziano ad escluderti socialmente. Ti chiudi, prima nella tua stanza e dopo nel tuo passato. Dopo un pò leggi e rileggi il tuo nome musulmano nei documenti,guardi i tuoi tratti somatici allo specchio con i demoni che iniziano a sussurrarti delle parole nelle orecchie, il loro unico scopo è alimentare il fuoco dell’odio che arde nel tuo cuore. Uno dei tanti demoni ti ricorda, con la sua voce sibilante, le prese in giro silenziose e gli sguardi diffidenti di chi viene a conoscenza delle tue origini tramite il tuo nome. Lo ignori, dopo un pò se ne aggiunge un altro,che ti ricorda i massacri attuati dai governi occidentali ai danni di popoli che condividono la stessa religione e la stessa cultura dei tuoi padri. Ignori pure il secondo demone. Qualche ora dopo un terzo demone ti ricorda il feroce isolamento a cui sei stato condannato, pesante come un macigno sopratutto per te, giovane uomo alla ricerca di calore umano, di baci,abbracci e parole dolci. Il quarto demone non è molto loquace, ti suggerisce solo la soluzione al male che ti affligge ; L’estremismo religioso.
Il quinto demone, in punta di piedi, ti posa un velo di odio negli occhi, cosi quando ti capiterà di uscire comincerai a vedere il mondo che ti ha escluso con odio e disprezzo. Comincerai a chiamarli ” infedeli ” . Il tuo cuore trabocca di risentimento, se sei fortunato e nasci in un paese politicamente instabile, stringerai un patto con la morte e ne diventerai un suo emissario. Se invece sei sfortunato e nasci in un paese economicamente e politicamente stabile,cercherai un modo per vendicarti. Non ci riuscirai,e quindi tenterai di raggiungere il paese politicamente instabile per bramare la vendetta contro quel mondo che ha accolto i tuoi genitori ma ha escluso te…..

Che quei pochi amici non si allarmino,nonostante le mie difficoltà e i miei dubbi, non ho intenzione di cadere nell’estremismo religioso……

Gli intimi” amici ” di un emissario della morte.

Prima si burlano di te, perché non condividi i loro stessi vizi, poi iniziano ad escluderti socialmente. Ti chiudi, prima nella tua stanza e dopo nel tuo passato. Dopo un pò leggi e rileggi il tuo nome musulmano nei documenti,guardi i tuoi tratti somatici allo specchio con i demoni che iniziano a sussurrarti delle parole nelle orecchie, il loro unico scopo è alimentare il fuoco dell’odio che arde nel tuo cuore. Uno dei tanti demoni ti ricorda, con la sua voce sibilante, le prese in giro silenziose e gli sguardi diffidenti di chi viene a conoscenza delle tue origini tramite il tuo nome. Lo ignori, dopo un pò se ne aggiunge un altro,che ti ricorda i massacri attuati dai governi occidentali ai danni di popoli che condividono la stessa religione e la stessa cultura dei tuoi padri. Ignori pure il secondo demone. Qualche ora dopo un terzo demone ti ricorda il feroce isolamento a cui sei stato condannato, pesante come un macigno sopratutto per te, giovane uomo alla ricerca di calore umano, di baci,abbracci e parole dolci. Il quarto demone non è molto loquace, ti suggerisce solo la soluzione al male che ti affligge ; L’estremismo religioso.
Il quinto demone, in punta di piedi, ti posa un velo di odio negli occhi, cosi quando ti capiterà di uscire comincerai a vedere il mondo che ti ha escluso con odio e disprezzo. Comincerai a chiamarli ” infedeli ” . Il tuo cuore trabocca di risentimento, se sei fortunato e nasci in un paese politicamente instabile, stringerai un patto con la morte e ne diventerai un suo emissario. Se invece sei sfortunato e nasci in un paese economicamente e politicamente stabile,cercherai un modo per vendicarti. Non ci riuscirai,e quindi tenterai di raggiungere il paese politicamente instabile per bramare la vendetta contro quel mondo che ha accolto i tuoi genitori ma ha escluso te…..

Che quei pochi amici non si allarmino,nonostante le mie difficoltà e i miei dubbi, non ho intenzione di cadere nell’estremismo religioso……

Gli intimi” amici ” di un emissario della morte.

Prima si burlano di te, perché non condividi i loro stessi vizi, poi iniziano ad escluderti socialmente. Ti chiudi, prima nella tua stanza e dopo nel tuo passato. Dopo un pò leggi e rileggi il tuo nome musulmano nei documenti,guardi i tuoi tratti somatici allo specchio con i demoni che iniziano a sussurrarti delle parole nelle orecchie, il loro unico scopo è alimentare il fuoco dell’odio che arde nel tuo cuore. Uno dei tanti demoni ti ricorda, con la sua voce sibilante, le prese in giro silenziose e gli sguardi diffidenti di chi viene a conoscenza delle tue origini tramite il tuo nome. Lo ignori, dopo un pò se ne aggiunge un altro,che ti ricorda i massacri attuati dai governi occidentali ai danni di popoli che condividono la stessa religione e la stessa cultura dei tuoi padri. Ignori pure il secondo demone. Qualche ora dopo un terzo demone ti ricorda il feroce isolamento a cui sei stato condannato, pesante come un macigno sopratutto per te, giovane uomo alla ricerca di calore umano, di baci,abbracci e parole dolci. Il quarto demone non è molto loquace, ti suggerisce solo la soluzione al male che ti affligge ; L’estremismo religioso.
Il quinto demone, in punta di piedi, ti posa un velo di odio negli occhi, cosi quando ti capiterà di uscire comincerai a vedere il mondo che ti ha escluso con odio e disprezzo. Comincerai a chiamarli ” infedeli ” . Il tuo cuore trabocca di risentimento, se sei fortunato e nasci in un paese politicamente instabile, stringerai un patto con la morte e ne diventerai un suo emissario. Se invece sei sfortunato e nasci in un paese economicamente e politicamente stabile,cercherai un modo per vendicarti. Non ci riuscirai,e quindi tenterai di raggiungere il paese politicamente instabile per bramare la vendetta contro quel mondo che ha accolto i tuoi genitori ma ha escluso te…..

Che quei pochi amici non si allarmino,nonostante le mie difficoltà e i miei dubbi, non ho intenzione di cadere nell’estremismo religioso……

Gli intimi” amici ” di un emissario della morte.

Prima si burlano di te, perché non condividi i loro stessi vizi, poi iniziano ad escluderti socialmente. Ti chiudi, prima nella tua stanza e dopo nel tuo passato. Dopo un pò leggi e rileggi il tuo nome musulmano nei documenti,guardi i tuoi tratti somatici allo specchio con i demoni che iniziano a sussurrarti delle parole nelle orecchie, il loro unico scopo è alimentare il fuoco dell’odio che arde nel tuo cuore. Uno dei tanti demoni ti ricorda, con la sua voce sibilante, le prese in giro silenziose e gli sguardi diffidenti di chi viene a conoscenza delle tue origini tramite il tuo nome. Lo ignori, dopo un pò se ne aggiunge un altro,che ti ricorda i massacri attuati dai governi occidentali ai danni di popoli che condividono la stessa religione e la stessa cultura dei tuoi padri. Ignori pure il secondo demone. Qualche ora dopo un terzo demone ti ricorda il feroce isolamento a cui sei stato condannato, pesante come un macigno sopratutto per te, giovane uomo alla ricerca di calore umano, di baci,abbracci e parole dolci. Il quarto demone non è molto loquace, ti suggerisce solo la soluzione al male che ti affligge ; L’estremismo religioso.
Il quinto demone, in punta di piedi, ti posa un velo di odio negli occhi, cosi quando ti capiterà di uscire comincerai a vedere il mondo che ti ha escluso con odio e disprezzo. Comincerai a chiamarli ” infedeli ” . Il tuo cuore trabocca di risentimento, se sei fortunato e nasci in un paese politicamente instabile, stringerai un patto con la morte e ne diventerai un suo emissario. Se invece sei sfortunato e nasci in un paese economicamente e politicamente stabile,cercherai un modo per vendicarti. Non ci riuscirai,e quindi tenterai di raggiungere il paese politicamente instabile per bramare la vendetta contro quel mondo che ha accolto i tuoi genitori ma ha escluso te…..

Che quei pochi amici non si allarmino,nonostante le mie difficoltà e i miei dubbi, non ho intenzione di cadere nell’estremismo religioso……

Gli intimi” amici ” di un emissario della morte.

Prima si burlano di te, perché non condividi i loro stessi vizi, poi iniziano ad escluderti socialmente. Ti chiudi, prima nella tua stanza e dopo nel tuo passato. Dopo un pò leggi e rileggi il tuo nome musulmano nei documenti,guardi i tuoi tratti somatici allo specchio con i demoni che iniziano a sussurrarti delle parole nelle orecchie, il loro unico scopo è alimentare il fuoco dell’odio che arde nel tuo cuore. Uno dei tanti demoni ti ricorda, con la sua voce sibilante, le prese in giro silenziose e gli sguardi diffidenti di chi viene a conoscenza delle tue origini tramite il tuo nome. Lo ignori, dopo un pò se ne aggiunge un altro,che ti ricorda i massacri attuati dai governi occidentali ai danni di popoli che condividono la stessa religione e la stessa cultura dei tuoi padri. Ignori pure il secondo demone. Qualche ora dopo un terzo demone ti ricorda il feroce isolamento a cui sei stato condannato, pesante come un macigno sopratutto per te, giovane uomo alla ricerca di calore umano, di baci,abbracci e parole dolci. Il quarto demone non è molto loquace, ti suggerisce solo la soluzione al male che ti affligge ; L’estremismo religioso.
Il quinto demone, in punta di piedi, ti posa un velo di odio negli occhi, cosi quando ti capiterà di uscire comincerai a vedere il mondo che ti ha escluso con odio e disprezzo. Comincerai a chiamarli ” infedeli ” . Il tuo cuore trabocca di risentimento, se sei fortunato e nasci in un paese politicamente instabile, stringerai un patto con la morte e ne diventerai un suo emissario. Se invece sei sfortunato e nasci in un paese economicamente e politicamente stabile,cercherai un modo per vendicarti. Non ci riuscirai,e quindi tenterai di raggiungere il paese politicamente instabile per bramare la vendetta contro quel mondo che ha accolto i tuoi genitori ma ha escluso te…..

Che quei pochi amici non si allarmino,nonostante le mie difficoltà e i miei dubbi, non ho intenzione di cadere nell’estremismo religioso……

Gli intimi” amici ” di un emissario della morte.

Prima si burlano di te, perché non condividi i loro stessi vizi, poi iniziano ad escluderti socialmente. Ti chiudi, prima nella tua stanza e dopo nel tuo passato. Dopo un pò leggi e rileggi il tuo nome musulmano nei documenti,guardi i tuoi tratti somatici allo specchio con i demoni che iniziano a sussurrarti delle parole nelle orecchie, il loro unico scopo è alimentare il fuoco dell’odio che arde nel tuo cuore. Uno dei tanti demoni ti ricorda, con la sua voce sibilante, le prese in giro silenziose e gli sguardi diffidenti di chi viene a conoscenza delle tue origini tramite il tuo nome. Lo ignori, dopo un pò se ne aggiunge un altro,che ti ricorda i massacri attuati dai governi occidentali ai danni di popoli che condividono la stessa religione e la stessa cultura dei tuoi padri. Ignori pure il secondo demone. Qualche ora dopo un terzo demone ti ricorda il feroce isolamento a cui sei stato condannato, pesante come un macigno sopratutto per te, giovane uomo alla ricerca di calore umano, di baci,abbracci e parole dolci. Il quarto demone non è molto loquace, ti suggerisce solo la soluzione al male che ti affligge ; L’estremismo religioso.
Il quinto demone, in punta di piedi, ti posa un velo di odio negli occhi, cosi quando ti capiterà di uscire comincerai a vedere il mondo che ti ha escluso con odio e disprezzo. Comincerai a chiamarli ” infedeli ” . Il tuo cuore trabocca di risentimento, se sei fortunato e nasci in un paese politicamente instabile, stringerai un patto con la morte e ne diventerai un suo emissario. Se invece sei sfortunato e nasci in un paese economicamente e politicamente stabile,cercherai un modo per vendicarti. Non ci riuscirai,e quindi tenterai di raggiungere il paese politicamente instabile per bramare la vendetta contro quel mondo che ha accolto i tuoi genitori ma ha escluso te…..

Che quei pochi amici non si allarmino,nonostante le mie difficoltà e i miei dubbi, non ho intenzione di cadere nell’estremismo religioso……

Gli intimi” amici ” di un emissario della morte.

Prima si burlano di te, perché non condividi i loro stessi vizi, poi iniziano ad escluderti socialmente. Ti chiudi, prima nella tua stanza e dopo nel tuo passato. Dopo un pò leggi e rileggi il tuo nome musulmano nei documenti,guardi i tuoi tratti somatici allo specchio con i demoni che iniziano a sussurrarti delle parole nelle orecchie, il loro unico scopo è alimentare il fuoco dell’odio che arde nel tuo cuore. Uno dei tanti demoni ti ricorda, con la sua voce sibilante, le prese in giro silenziose e gli sguardi diffidenti di chi viene a conoscenza delle tue origini tramite il tuo nome. Lo ignori, dopo un pò se ne aggiunge un altro,che ti ricorda i massacri attuati dai governi occidentali ai danni di popoli che condividono la stessa religione e la stessa cultura dei tuoi padri. Ignori pure il secondo demone. Qualche ora dopo un terzo demone ti ricorda il feroce isolamento a cui sei stato condannato, pesante come un macigno sopratutto per te, giovane uomo alla ricerca di calore umano, di baci,abbracci e parole dolci. Il quarto demone non è molto loquace, ti suggerisce solo la soluzione al male che ti affligge ; L’estremismo religioso.
Il quinto demone, in punta di piedi, ti posa un velo di odio negli occhi, cosi quando ti capiterà di uscire comincerai a vedere il mondo che ti ha escluso con odio e disprezzo. Comincerai a chiamarli ” infedeli ” . Il tuo cuore trabocca di risentimento, se sei fortunato e nasci in un paese politicamente instabile, stringerai un patto con la morte e ne diventerai un suo emissario. Se invece sei sfortunato e nasci in un paese economicamente e politicamente stabile,cercherai un modo per vendicarti. Non ci riuscirai,e quindi tenterai di raggiungere il paese politicamente instabile per bramare la vendetta contro quel mondo che ha accolto i tuoi genitori ma ha escluso te…..

Che quei pochi amici non si allarmino,nonostante le mie difficoltà e i miei dubbi, non ho intenzione di cadere nell’estremismo religioso……

Gli intimi” amici ” di un emissario della morte.

Prima si burlano di te, perché non condividi i loro stessi vizi, poi iniziano ad escluderti socialmente. Ti chiudi, prima nella tua stanza e dopo nel tuo passato. Dopo un pò leggi e rileggi il tuo nome musulmano nei documenti,guardi i tuoi tratti somatici allo specchio con i demoni che iniziano a sussurrarti delle parole nelle orecchie, il loro unico scopo è alimentare il fuoco dell’odio che arde nel tuo cuore. Uno dei tanti demoni ti ricorda, con la sua voce sibilante, le prese in giro silenziose e gli sguardi diffidenti di chi viene a conoscenza delle tue origini tramite il tuo nome. Lo ignori, dopo un pò se ne aggiunge un altro,che ti ricorda i massacri attuati dai governi occidentali ai danni di popoli che condividono la stessa religione e la stessa cultura dei tuoi padri. Ignori pure il secondo demone. Qualche ora dopo un terzo demone ti ricorda il feroce isolamento a cui sei stato condannato, pesante come un macigno sopratutto per te, giovane uomo alla ricerca di calore umano, di baci,abbracci e parole dolci. Il quarto demone non è molto loquace, ti suggerisce solo la soluzione al male che ti affligge ; L’estremismo religioso.
Il quinto demone, in punta di piedi, ti posa un velo di odio negli occhi, cosi quando ti capiterà di uscire comincerai a vedere il mondo che ti ha escluso con odio e disprezzo. Comincerai a chiamarli ” infedeli ” . Il tuo cuore trabocca di risentimento, se sei fortunato e nasci in un paese politicamente instabile, stringerai un patto con la morte e ne diventerai un suo emissario. Se invece sei sfortunato e nasci in un paese economicamente e politicamente stabile,cercherai un modo per vendicarti. Non ci riuscirai,e quindi tenterai di raggiungere il paese politicamente instabile per bramare la vendetta contro quel mondo che ha accolto i tuoi genitori ma ha escluso te…..

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Prima si burlano di te, perché non condividi i loro stessi vizi, poi iniziano ad escluderti socialmente. Ti chiudi, prima nella tua stanza e dopo nel tuo passato. Dopo un pò leggi e rileggi il tuo nome musulmano nei documenti,guardi i tuoi tratti somatici allo specchio con i demoni che iniziano a sussurrarti delle parole nelle orecchie, il loro unico scopo è alimentare il fuoco dell’odio che arde nel tuo cuore. Uno dei tanti demoni ti ricorda, con la sua voce sibilante, le prese in giro silenziose e gli sguardi diffidenti di chi viene a conoscenza delle tue origini tramite il tuo nome. Lo ignori, dopo un pò se ne aggiunge un altro,che ti ricorda i massacri attuati dai governi occidentali ai danni di popoli che condividono la stessa religione e la stessa cultura dei tuoi padri. Ignori pure il secondo demone. Qualche ora dopo un terzo demone ti ricorda il feroce isolamento a cui sei stato condannato, pesante come un macigno sopratutto per te, giovane uomo alla ricerca di calore umano, di baci,abbracci e parole dolci. Il quarto demone non è molto loquace, ti suggerisce solo la soluzione al male che ti affligge ; L’estremismo religioso.
Il quinto demone, in punta di piedi, ti posa un velo di odio negli occhi, cosi quando ti capiterà di uscire comincerai a vedere il mondo che ti ha escluso con odio e disprezzo. Comincerai a chiamarli ” infedeli ” . Il tuo cuore trabocca di risentimento, se sei fortunato e nasci in un paese politicamente instabile, stringerai un patto con la morte e ne diventerai un suo emissario. Se invece sei sfortunato e nasci in un paese economicamente e politicamente stabile,cercherai un modo per vendicarti. Non ci riuscirai,e quindi tenterai di raggiungere il paese politicamente instabile per bramare la vendetta contro quel mondo che ha accolto i tuoi genitori ma ha escluso te…..

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Gli intimi” amici ” di un emissario della morte.

Prima si burlano di te, perché non condividi i loro stessi vizi, poi iniziano ad escluderti socialmente. Ti chiudi, prima nella tua stanza e dopo nel tuo passato. Dopo un pò leggi e rileggi il tuo nome musulmano nei documenti,guardi i tuoi tratti somatici allo specchio con i demoni che iniziano a sussurrarti delle parole nelle orecchie, il loro unico scopo è alimentare il fuoco dell’odio che arde nel tuo cuore. Uno dei tanti demoni ti ricorda, con la sua voce sibilante, le prese in giro silenziose e gli sguardi diffidenti di chi viene a conoscenza delle tue origini tramite il tuo nome. Lo ignori, dopo un pò se ne aggiunge un altro,che ti ricorda i massacri attuati dai governi occidentali ai danni di popoli che condividono la stessa religione e la stessa cultura dei tuoi padri. Ignori pure il secondo demone. Qualche ora dopo un terzo demone ti ricorda il feroce isolamento a cui sei stato condannato, pesante come un macigno sopratutto per te, giovane uomo alla ricerca di calore umano, di baci,abbracci e parole dolci. Il quarto demone non è molto loquace, ti suggerisce solo la soluzione al male che ti affligge ; L’estremismo religioso.
Il quinto demone, in punta di piedi, ti posa un velo di odio negli occhi, cosi quando ti capiterà di uscire comincerai a vedere il mondo che ti ha escluso con odio e disprezzo. Comincerai a chiamarli ” infedeli ” . Il tuo cuore trabocca di risentimento, se sei fortunato e nasci in un paese politicamente instabile, stringerai un patto con la morte e ne diventerai un suo emissario. Se invece sei sfortunato e nasci in un paese economicamente e politicamente stabile,cercherai un modo per vendicarti. Non ci riuscirai,e quindi tenterai di raggiungere il paese politicamente instabile per bramare la vendetta contro quel mondo che ha accolto i tuoi genitori ma ha escluso te…..

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Il quinto demone, in punta di piedi, ti posa un velo di odio negli occhi, cosi quando ti capiterà di uscire comincerai a vedere il mondo che ti ha escluso con odio e disprezzo. Comincerai a chiamarli ” infedeli ” . Il tuo cuore trabocca di risentimento, se sei fortunato e nasci in un paese politicamente instabile, stringerai un patto con la morte e ne diventerai un suo emissario. Se invece sei sfortunato e nasci in un paese economicamente e politicamente stabile,cercherai un modo per vendicarti. Non ci riuscirai,e quindi tenterai di raggiungere il paese politicamente instabile per bramare la vendetta contro quel mondo che ha accolto i tuoi genitori ma ha escluso te…..

Che quei pochi amici non si allarmino,nonostante le mie difficoltà e i miei dubbi, non ho intenzione di cadere nell’estremismo religioso……