Giorno: 8 aprile 2015

Obama accomodante con l’Iran e critico con gli arabi

Di Abdulrahman al-Rashed. Al-Sharq al-Awsat (09/04/2015). Traduzione e sintesi Carlotta Caldonazzo. Il discorso del presidente statunitense Barack Obama ha suscitato qualche perplessità non solo in Israele, ma anche tra le monarchie del Golfo. Fedelissime alleate di Washington, queste temono infatti che un atteggiamento conciliante su un tema cruciale come quello del nucleare (la cui vera […]

L’articolo Obama accomodante con l’Iran e critico con gli arabi sembra essere il primo su Arabpress.

Un ruolo (politico) del Pakistan nella guerra yemenita: verso una mediazione di Islamabad?

Ci sono due buone notizie sul fronte della guerra nello Yemen. La prima è che né Afghanistan né Pakistan, due Paesi eminentemente sunniti e alleati con Riad, hanno alcuna intenzione di entrare in guerra a fianco dei caccia sauditi. Appoggio si ma solo verbale e anche lì con molti distinguo (dopo le dichiarazioni ufficiali di appoggio a Riad, Kabul ha chiarito che “la guerra non è la soluzione“; quanto al Pakistan, in parlamento molti deputati si sono detti  contrari a un intervento militare di appoggio al conflitto). La seconda buona notizia è che non solo Islamabad non ha dunque intenzione di garantire un sostegno militare ai sauditi ma che addirittura potrebbe cercare di mediare per arrivare a una soluzione politica della crisi. Così almeno sembra dopo la visita del ministro degli Esteri iraniano  Javad Zarif  a Islamabad mercoledi (e dove giovedi incontra il premier Nawaz Sharif) che  ha chiesto al Pakistan di lavorare a una soluzione politica della crisi. Sembra abbia trovato orecchie attente sull’ipotesi di una possibile mediazione.

Questi due Paesi di guerra devono davvero averne abbastanza in casa per non pensare di dover anche armare una crociata in Medio oriente. Certo deve aver influito la mobilitazione di molte persone e attivisti della società civile per i quali appare molto chiaro come il fucile non sia mai una buona soluzione. Di guerre bastan quelle che già ci sono e Kabul e Islamabad lo sanno bene. Infine se il Pakistan effettivamente si facesse latore di una proposta di mediazione, questo sarebbe un enorme passo avanti per un Paese che di solito è relegato nella casistica degli Stati paria quando non falliti. E ciò vale anche per l’Afghanistan. Benché nessuno dei due abbia risolto i propri problemi interni sul fronte della guerra, una posizione magari congiunta darebbe loro un ruolo che consentirebbe di farli riaffacciare sulla scena politica e non solo su quella della cronaca sanguinaria cui ci hanno abituati.

La svolta “iraniana” di qualche giorno fa a Ginevra non appiana solo i dissapori tra Washington e Teheran. Complica magari le cose in Medio Oriente (con Israele e l’Arabia saudita che quell’accordo non hanno digerito) ma potrebbe risolverle invece in questa parte di mondo dove le relazioni tra l’Iran e Afghanistan e Pakistan non son mai state facili. Se adesso Islamabad, seguita da Kabul, si sforzasse di mediare per por fine alla guerra nello Yemen, un altro passo in più verso le distensione sarebbe fatto (almeno in questa parte di mondo). Un passo che Riad farebbe fatica a deglutire e sul quale, se ne può esser certi, sta giocando tutte le sue carte (petrodollari) perché non venga fatto.

Un ruolo (politico) del Pakistan nella guerra yemenita: verso una mediazione di Islamabad?

Ci sono due buone notizie sul fronte della guerra nello Yemen. La prima è che né Afghanistan né Pakistan, due Paesi eminentemente sunniti e alleati con Riad, hanno alcuna intenzione di entrare in guerra a fianco dei caccia sauditi. Appoggio si ma solo verbale e anche lì con molti distinguo (dopo le dichiarazioni ufficiali di appoggio a Riad, Kabul ha chiarito che “la guerra non è la soluzione“; quanto al Pakistan, in parlamento molti deputati si sono detti  contrari a un intervento militare di appoggio al conflitto). La seconda buona notizia è che non solo Islamabad non ha dunque intenzione di garantire un sostegno militare ai sauditi ma che addirittura potrebbe cercare di mediare per arrivare a una soluzione politica della crisi. Così almeno sembra dopo la visita del ministro degli Esteri iraniano  Javad Zarif  a Islamabad mercoledi (e dove giovedi incontra il premier Nawaz Sharif) che  ha chiesto al Pakistan di lavorare a una soluzione politica della crisi. Sembra abbia trovato orecchie attente sull’ipotesi di una possibile mediazione.

Questi due Paesi di guerra devono davvero averne abbastanza in casa per non pensare di dover anche armare una crociata in Medio oriente. Certo deve aver influito la mobilitazione di molte persone e attivisti della società civile per i quali appare molto chiaro come il fucile non sia mai una buona soluzione. Di guerre bastan quelle che già ci sono e Kabul e Islamabad lo sanno bene. Infine se il Pakistan effettivamente si facesse latore di una proposta di mediazione, questo sarebbe un enorme passo avanti per un Paese che di solito è relegato nella casistica degli Stati paria quando non falliti. E ciò vale anche per l’Afghanistan. Benché nessuno dei due abbia risolto i propri problemi interni sul fronte della guerra, una posizione magari congiunta darebbe loro un ruolo che consentirebbe di farli riaffacciare sulla scena politica e non solo su quella della cronaca sanguinaria cui ci hanno abituati.

La svolta “iraniana” di qualche giorno fa a Ginevra non appiana solo i dissapori tra Washington e Teheran. Complica magari le cose in Medio Oriente (con Israele e l’Arabia saudita che quell’accordo non hanno digerito) ma potrebbe risolverle invece in questa parte di mondo dove le relazioni tra l’Iran e Afghanistan e Pakistan non son mai state facili. Se adesso Islamabad, seguita da Kabul, si sforzasse di mediare per por fine alla guerra nello Yemen, un altro passo in più verso le distensione sarebbe fatto (almeno in questa parte di mondo). Un passo che Riad farebbe fatica a deglutire e sul quale, se ne può esser certi, sta giocando tutte le sue carte (petrodollari) perché non venga fatto.

Yemen: arriva prima nave di soccorso medico

(Agenzie). La prima spedizione di soccorso medico è arrivata in Yemen oggi, dopo due settimane dall’inizio della campagna saudita contro i ribelli sciiti Houthi. Lo ha riportato Medici Senza Frontiere. La nave ha trasportato circa 2,5 tonnellate di medicine: Il capo della missione di Medici Senza Frontiere in Yemen, Marie-Elisabeth Ingres, ha detto che la […]

L’articolo Yemen: arriva prima nave di soccorso medico sembra essere il primo su Arabpress.

Star dello spettacolo lanciano campagna “Visit Tunisia”

(Al-Huffington Post Maghreb). L’attrice tunisina Hend Sabry ha lanciato una campagna per promuovere il turismo in Tunisia. Un video postato sul suo account Facebook e Twitter mostra numerosi attori e attrici tunisini e egiziani che nominano diverse città e località tunisine. Tra esse spicca il Museo del Bardo, luogo che è stato testimone dell’attentato terroristico che ha […]

L’articolo Star dello spettacolo lanciano campagna “Visit Tunisia” sembra essere il primo su Arabpress.

Iraq: esercito contro Daesh nel cuore di Anbar

(Agenzie). Le forze di sicurezza irachene hanno lanciato una nuova offensiva contro Daesh (ISIS) nel cuore della città sunnita di Anbar. Lo scontro è iniziato proprio quando il primo ministro Haidar al-Abadi era visita ad Anbar, visitando le unità dell’esercito iracheno e filo-governative sunnite. Abadi avrebbe dovuto mandare un messaggio alla nazione proprio da Anbar […]

L’articolo Iraq: esercito contro Daesh nel cuore di Anbar sembra essere il primo su Arabpress.

Le principesse di Steve McCurry mostrano la forza delle donne emiratine

(The National.ae). Fino al prossimo 16 aprile, la Empty Quarter Gallery di Dubai ospiterà la mostra del celebre fotoreporter statunitense Steve McCurry dal titolo “7 Princesses”, una serie di 22 fotografie che ritraggono donne provenienti da diversi punti del Paese con lo scopo di mostrare la loro forza e il loro carattere. “Vogliamo mostrare il nostro Paese come una regina […]

L’articolo Le principesse di Steve McCurry mostrano la forza delle donne emiratine sembra essere il primo su Arabpress.

Iraq: in trattativa con il FMI per aiuti

(Agenzie). L’Iraq sta discutendo la sua situazione finanziaria con il Fondo Monetario Internazionale, ma non ha ancora deciso se chiedere o meno l’assistenza di emergenza. Lo ha affermato il ministro delle Finanze iracheno Hoshiyar Zebari. Alla domanda dei giornalisti se l’Iraq era in contatto con il FMI, ha detto: “Stiamo discutendo con il FMI per […]

L’articolo Iraq: in trattativa con il FMI per aiuti sembra essere il primo su Arabpress.

Egitto: 379 persone accusate di omicidio

(Agenzie). Procuratori egiziani hanno avanzato accuse di omicidio per 379 persone per la morte di civili e poliziotti durante le manifestazioni in Egitto nel 2013. Secondo i procuratori, gli imputati avrebbero preso parte a un “sit-in armato” nella piazza Nahda del Cairo nell’agosto 2013 e a “diverse marce armate in cui sono stati attaccati dei […]

L’articolo Egitto: 379 persone accusate di omicidio sembra essere il primo su Arabpress.

Iran dispiega navi da guerra a largo della costa yemenita

(Agenzie). L’Iran ha inviato due navi da guerra nel Golfo di Aden, al largo della costa yemenita, secondo quanto hanno riferito i media iraniani. Il cacciatorpediniere Alborz e la nave scorta Bushehr sono salpati dal porto iraniano di Bandar Abbas per “proteggere le spedizioni commerciali dai pirati”, ha riferito il contrammiraglio Habibollah Sayyari, che ha aggiunto che […]

L’articolo Iran dispiega navi da guerra a largo della costa yemenita sembra essere il primo su Arabpress.

GIULIETTO CHI?

Da quando le frequentazioni fasciste del giornalista Giulietto Chiesa sono state denunciate dalla rivista on line “Contropiano”, giornale della Rete dei Comunisti, il vecchio corrispondente da Mosca dell’Unità sembra scomparso dalle iniziative e persino dalle menti di molti che, fino al giorno prima, lo consideravano una sorta di vate dell’antimperialismo e della controinformazione. “Giulietto chi?”, […]

GIULIETTO CHI?

Da quando le frequentazioni fasciste del giornalista Giulietto Chiesa sono state denunciate dalla rivista on line “Contropiano”, giornale della Rete dei Comunisti, il vecchio corrispondente da Mosca dell’Unità sembra scomparso dalle iniziative e persino dalle menti di molti che, fino al giorno prima, lo consideravano una sorta di vate dell’antimperialismo e della controinformazione. “Giulietto chi?”, […]

GIULIETTO CHI?

Da quando le frequentazioni fasciste del giornalista Giulietto Chiesa sono state denunciate dalla rivista on line “Contropiano”, giornale della Rete dei Comunisti, il vecchio corrispondente da Mosca dell’Unità sembra scomparso dalle iniziative e persino dalle menti di molti che, fino al giorno prima, lo consideravano una sorta di vate dell’antimperialismo e della controinformazione. “Giulietto chi?”, […]

GIULIETTO CHI?

Da quando le frequentazioni fasciste del giornalista Giulietto Chiesa sono state denunciate dalla rivista on line “Contropiano”, giornale della Rete dei Comunisti, il vecchio corrispondente da Mosca dell’Unità sembra scomparso dalle iniziative e persino dalle menti di molti che, fino al giorno prima, lo consideravano una sorta di vate dell’antimperialismo e della controinformazione. “Giulietto chi?”, […]

GIULIETTO CHI?

Da quando le frequentazioni fasciste del giornalista Giulietto Chiesa sono state denunciate dalla rivista on line “Contropiano”, giornale della Rete dei Comunisti, il vecchio corrispondente da Mosca dell’Unità sembra scomparso dalle iniziative e persino dalle menti di molti che, fino al giorno prima, lo consideravano una sorta di vate dell’antimperialismo e della controinformazione. “Giulietto chi?”, […]

GIULIETTO CHI?

Da quando le frequentazioni fasciste del giornalista Giulietto Chiesa sono state denunciate dalla rivista on line “Contropiano”, giornale della Rete dei Comunisti, il vecchio corrispondente da Mosca dell’Unità sembra scomparso dalle iniziative e persino dalle menti di molti che, fino al giorno prima, lo consideravano una sorta di vate dell’antimperialismo e della controinformazione. “Giulietto chi?”, […]

BBC criticata per nuovo gioco online sulla Siria

(Al-Arabiya). La BBC è stata fortemente criticata per la creazione di un gioco per computer che simula le difficoltà incontrate dai rifugiati siriani che cercano di lasciare il Paese devastato dalla guerra. Lo hanno riferito i media britannici. Il gioco on-line, che è disponibile sul sito web dell’emittente, è stato denominato “Syrian Journey”. Quello che […]

L’articolo BBC criticata per nuovo gioco online sulla Siria sembra essere il primo su Arabpress.

Nuovo singolo sulle donne per il cantante marocchino Chawki (video)

(The National). Il cantante marocchino 32enne, Ahmed Chawki, è tornato sulla scena musicale con un nuovo singolo: Kayna Wla Makaynach, dopo una serie di canzoni arabe pop che hanno messo in risalto la sua vena romantica. Prodotta dal famoso connazionale RedOne, la nuova canzone, il cui titolo si traduce come “Giusto o sbagliato”, è un invito […]

L’articolo Nuovo singolo sulle donne per il cantante marocchino Chawki (video) sembra essere il primo su Arabpress.

L’Afghanistan bloccato tra l’Iran e l’Arabia Saudita

Di Haroun Mir. Al-Jazeera (06/04/2015). Traduzione e sintesi di Viviana Schiavo. L’accordo preliminare sul nucleare raggiunto tra Iran e Stati Uniti ha avuto vaste conseguenze nella regione, al di là della semplice vita del programma. Questo accordo ha fatto arrabbiare molti alleati americani regionali, in particolar modo l’Arabia Saudita che considera l’Iran come un acerrimo […]

L’articolo L’Afghanistan bloccato tra l’Iran e l’Arabia Saudita sembra essere il primo su Arabpress.

Yemen: moschee di Aden chiamano al jihad

(Agenzie). Mentre continuano gli scontri tra ribelli Houthi e combattenti locali nel cuore della città di Aden, le moschee del quartiere centrale di Crater hanno fatto appello alla popolazione invitandola a combattere il jihad contro le milizie sciite che stanno cercando di conquistare la città portuale. L’appello arriva dopo che i ribelli Houthi, inizialmente respinti alla periferia […]

L’articolo Yemen: moschee di Aden chiamano al jihad sembra essere il primo su Arabpress.

L’ISIS brucia gli aiuti alimentari degli USA destinati alla Siria

Il giornalista turco Mete Sohtaoğlu, di base a Istanbul, ha scritto che l’ISIS sta bruciando gli aiuti alimentari statunitensi destinati alla Siria “perché non sono ‘halal’” – o islamicamente permessi o leciti. Ha tweettato le seguenti fotografie per rafforzare il suo reportage: #ISIS burned ” #US food support to #Syria…

Lo Yemen da scoprire con la sua letteratura: 6 autori contemporanei da leggere

M. Lynx Qualey [en, come tutti i link seguenti] presenta 6 autori yemeniti contemporanei emergenti, sulla Arabic Literature in English. Sottolinea: Così come ci si potrebbe aspettare da una nazione travagliata con una produzione di letteratura moderna molto bassa, non ci sono molte traduzioni in inglese di opere degli yemeniti. Nonostante…

Yemen: Houthi bloccano sito in arabo di Al-Arabiya

(Agenzie). Le milizie dei ribelli sciiti Houthi hanno bloccato in Yemen l’accesso al sito in lingua araba di Al-Arabiya News Channel. I navigatori del Web che hanno provato ad accedere al portale arabo di Al-Arabiya hanno visto comparire un messaggio che indicava loro “l’accesso negato”. Il sito è stato bloccato dall’unico provider internet in Yemen […]

L’articolo Yemen: Houthi bloccano sito in arabo di Al-Arabiya sembra essere il primo su Arabpress.

Le prime pagine dei giornali arabi

Asharq al-Awsat – quotidiano panarabo Leader vicini a Saleh sulla strada della divisione, mentre per gli Houthi si prepara il Capitolo 7 Il ministro degli esteri saudita ha rivelato che alcuni leader fedeli a Saleh vorrebbero allontanarsi dalla coalizione con l’ex presidente e prestare fedeltà al governo yemenita. Intanto il Consiglio di Sicurezza dell’ONU sta […]

L’articolo Le prime pagine dei giornali arabi sembra essere il primo su Arabpress.

Yemen: Consiglio di Sicurezza ONU vota progetto di risoluzione del Golfo

(Agenzie). Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite discuterà un progetto di risoluzione, proposta dagli Stati del Golfo, in cui viene richiesto ai ribelli Houthi di porre fine alle ostilità in Yemen. L’emittente Al-Arabiya ha riferito che i Paesi del Golfo hanno accettato gli emendanti alla bozza di risoluzione apportati dagli Stati membri del Consiglio e che il testo verrà […]

L’articolo Yemen: Consiglio di Sicurezza ONU vota progetto di risoluzione del Golfo sembra essere il primo su Arabpress.

Cheb Khaled condannato per plagio dalla giustizia francese

(TSA). Cheb Khlaed, il re della musica rai, è stato condannato dalla Corte suprema francese con l’accusa di plagio: pare infatti che la celebre “Didi”, la canzone che ha reso famoso il cantante algerino in tutto il mondo, sarebbe stata scritta da Cheb Rabah, un altro cantante algerino. La giustizia francese ha stabilito che la composizione musicale appartiene […]

L’articolo Cheb Khaled condannato per plagio dalla giustizia francese sembra essere il primo su Arabpress.

Iran: ministro degli Esteri in Pakistan, inviato presidenziale a Beirut

(Agenzie). Il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, è oggi diretto a Islamabad per partecipare al dibattito parlamentare sul coinvolgimento del Pakistan nella campagna militare in Yemen a guida saudita. Lo stesso primo ministro pakistano, Nawaz Sharif, si sarebbe messo in contatto con Zarif per invitarlo a partecipare. Da parte sua, Zarif ha ripetuto […]

L’articolo Iran: ministro degli Esteri in Pakistan, inviato presidenziale a Beirut sembra essere il primo su Arabpress.

Un Medio Oriente per due jihadismi

In Medio Oriente non c’e’ un jihadismo. Ce ne sono due. L’uno più feroce dell’altro. In gioco ci sono gli opposti sogni egemonici di conquistare tutto l’islam.

Un Medio Oriente per due jihadismi

In Medio Oriente non c’e’ un jihadismo. Ce ne sono due. L’uno più feroce dell’altro. In gioco ci sono gli opposti sogni egemonici di conquistare tutto l’islam.

Un Medio Oriente per due jihadismi

In Medio Oriente non c’e’ un jihadismo. Ce ne sono due. L’uno più feroce dell’altro. In gioco ci sono gli opposti sogni egemonici di conquistare tutto l’islam.

Un Medio Oriente per due jihadismi

In Medio Oriente non c’e’ un jihadismo. Ce ne sono due. L’uno più feroce dell’altro. In gioco ci sono gli opposti sogni egemonici di conquistare tutto l’islam.

Un Medio Oriente per due jihadismi

In Medio Oriente non c’e’ un jihadismo. Ce ne sono due. L’uno più feroce dell’altro. In gioco ci sono gli opposti sogni egemonici di conquistare tutto l’islam.

Un Medio Oriente per due jihadismi

In Medio Oriente non c’e’ un jihadismo. Ce ne sono due. L’uno più feroce dell’altro. In gioco ci sono gli opposti sogni egemonici di conquistare tutto l’islam.

Un Medio Oriente per due jihadismi

In Medio Oriente non c’e’ un jihadismo. Ce ne sono due. L’uno più feroce dell’altro. In gioco ci sono gli opposti sogni egemonici di conquistare tutto l’islam.

Un Medio Oriente per due jihadismi

In Medio Oriente non c’e’ un jihadismo. Ce ne sono due. L’uno più feroce dell’altro. In gioco ci sono gli opposti sogni egemonici di conquistare tutto l’islam.

Un Medio Oriente per due jihadismi

In Medio Oriente non c’e’ un jihadismo. Ce ne sono due. L’uno più feroce dell’altro. In gioco ci sono gli opposti sogni egemonici di conquistare tutto l’islam.

Un Medio Oriente per due jihadismi

In Medio Oriente non c’e’ un jihadismo. Ce ne sono due. L’uno più feroce dell’altro. In gioco ci sono gli opposti sogni egemonici di conquistare tutto l’islam.

Un Medio Oriente per due jihadismi

In Medio Oriente non c’e’ un jihadismo. Ce ne sono due. L’uno più feroce dell’altro. In gioco ci sono gli opposti sogni egemonici di conquistare tutto l’islam.

Un Medio Oriente per due jihadismi

In Medio Oriente non c’e’ un jihadismo. Ce ne sono due. L’uno più feroce dell’altro. In gioco ci sono gli opposti sogni egemonici di conquistare tutto l’islam.

Un Medio Oriente per due jihadismi

In Medio Oriente non c’e’ un jihadismo. Ce ne sono due. L’uno più feroce dell’altro. In gioco ci sono gli opposti sogni egemonici di conquistare tutto l’islam.