Mese: febbraio 2015

Commissione elettorale israeliana esclude candidata araba

(Agenzie). La commissione elettorale israeliana ha escluso dalla candidatura per le prossime elezioni parlamentari di marzo l’araba Hanin Zoabi. La Zoabi è conosciuta per il suo carattere critico e duro in seno alla Knesset; durante l’ultimo conflitto a Gaza, la Zoabi si è schierata con i palestinesi e gli israeliani l’hanno etichettata come “traditrice”. La parlamentare araba […]

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Inviato ONU: “Yemen sull’orlo di una guerra civile”

(Agenzie). L’inviato speciale della Nazioni Unite in Yemen, Jamal Benomar, ha messo in guardia da una guerra civile imminente, accusando tutte la parti in causa di contribuire al disordine economico e politico. Benomar ha affermato che il Paese è sull’orlo del collasso e che c’è bisogno di più dialogo. Da parte sua, il Consiglio di Cooperazione […]

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Egitto: i giornalisti di Al-Jazeera rilasciati su cauzione

(Agenzie). Un giudice egiziano ha ordinato il rilascio su cauzione dei due giornalisti di Al-Jazeera,  il canadese Mohammad Fahmy e l’egiziano Baher Mohammad. Quest’ultimo, dopo il verdetto, ha scritto su Twitter: “Sono Libero”. La decisione della corte è arrivata in occasione del riesame del processo dei due giornalisti, che in un primo momento erano stato condannati a diversi anni […]

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Algeria: attivisti per i diritti umani condannati al carcere

(Agenzie). Il tribunale algerino ha condannato 9 attivisti dei diritti umani, con pene che vanno dai 12 ai 18 mesi di carcere. Gli imputati erano stati arrestati lo scorso 28 gennaio per aver organizzato un sit-in di protesta in solidarietà a un loro collega sotto misura cautelare. Le famiglie degli attivisti hanno dichiarato che le […]

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Capire Tunisi attraverso il suo spazio pubblico

sebastiani 110Intervista a Chiara Sebastiani, docente di Governo Locale e Politiche delle Città all’Università di Bologna. Nel suo libro “Una città, una rivoluzione. Tunisi e la riconquista dello spazio pubblico”, l’evoluzione della capitale tunisina.

Libano: esercito attua piano di sicurezza nella valle del Beqa’

(Agenzie). Le forze di sicurezza libanesi hanno fatto irruzione nella valle del Beqa’ al confine con la Siria. Lo scopo del raid era quello di arrestare i fuggitivi, che però sono scappati verso la Siria. Fonti israeliane hanno dichiarato che l’operazione ha visto coinvolti mille soldati, 500 poliziotti e 500 ufficiali di sicurezza.

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Orhan Pamuk inaugura la I edizione del Festival della letteratura del Cairo

Sì, avete letto bene: al Cairo ci sarà un Festival della letteratura e si svolgerà dal 14 al 20 febbraio in diversi luoghi della città (e io l’ho appena scoperto).  E’ stato organizzato da Sefsafa, un’istituzione culturale privata, con partner internazionali (come il Goethe Institut e l’Ireland Liberatore Exchange) e egiziani (incluso il Ministero della Cultura … Continue reading Orhan Pamuk inaugura la I edizione del Festival della letteratura del Cairo

Orhan Pamuk inaugura la I edizione del Festival della letteratura del Cairo

Sì, avete letto bene: al Cairo ci sarà un Festival della letteratura e si svolgerà dal 14 al 20 febbraio in diversi luoghi della città (e io l’ho appena scoperto).  E’ stato organizzato da Sefsafa, un’istituzione culturale privata, con partner internazionali (come il Goethe Institut e l’Ireland Liberatore Exchange) e egiziani (incluso il Ministero della Cultura … Continue reading Orhan Pamuk inaugura la I edizione del Festival della letteratura del Cairo

Placebo e Maroon 5 al Festival Mawazine in Marocco

(Al Huffington Post Maghreb). L’edizione 2015 del Festival Mawazine in Marocco sembra piuttosto Rock’n’roll! Dopo l’annuncio della partecipazione dei Maroon 5 per la chiusura del Festival, è stato annunciato l’arrivo di un’altra band inglese. Anche i Placebo si esibiranno infatti sul palco dell’OLM Souissi il 2 giugno prossimo. Il Festival Mawazine è giunto alla sua […]

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L’indignatissima signora che tappa la bocca a Obama

mcc43 Giorno nero, situazione imbarazzante. Obama è al microfono e inizia il discorso. Tra il pubblico una signora, una piccola donna che incrociata per strada sembrerebbe come tante, imprime al meeting una svolta non prevista dal servizio di sicurezza. Voce potente quanto l’indignazione, inizia a snocciolare accuse, quelle che molti vorrebbero rivolgere al presidente degli […]

Rapporto: record di esportazioni di armi europee verso Marocco e Algeria

Di Abdul Latif. Hespress (10/02/2015). Traduzione e sintesi di Lorenzo P. Salvati. Secondo uno studio pubblicato dal Flemish Peace Institut di Bruxelles, l’esportazione di armi europee vero il Medio Oriente è cresciuta nel periodo 2009-2012 per un giro di affari di oltre 40 miliardi di euro. Nella classifica dei Paesi arabi importatori occupano un posto di […]

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Iraq: kamikaze attaccano base militare

(Al-Bawaba). Tre attentatori suicidi si sono fatti esplodere in tre attacchi combinati contro una base dell’esercito iracheno e dei combattenti filo-governativi a 160 chilometri da Baghdad. L’attentato è stato rivendicato da Daish sul suo account Twitter.  Secondo le agenzie di stampa irachene i kamikaze sarebbero stati due, un francese e un qatarino. Due militari sono morti nell’esplosione e […]

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ONU lancia risoluzione per tagliare finanziamenti a Daish

(Al-Bawaba). Il Consiglio di sicurezza dell’Onu metterà in atto una risoluzione che mira a tagliare i finanziamenti all’organizzazione Daish, provenienti dalla vendita del petrolio, il traffico di antichità e i riscatti. L’ONU ha sollecitato tutti i 193 membri a adottare la risoluzione, definendola un “passo appropriato” per la “prevenzione del terrorismo”. Le sanzioni saranno attuate verso […]

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Come non si legge un testo sacro

La barbara esecuzione del pilota giordano arso vivo dall’Isis ha scatenato, cheap come si sa, purchase la reazione militare del suo paese… ma anche una prestigiosa istituzione islamica come l’università egiziana di Al-Azhar non ha mancato di far udire la sua condanna in termini perentori: “Devono essere uccisi, sickness crocifissi e bisogna tagliare loro le mani e i piedi”. La durissima affermazione è coranica, ma ripeterla tale e quale senza … | Continua a leggere

Come non si legge un testo sacro

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Boicottare i video di Daish

Di Diana Moukalled. Asharq al-Awsat (10/02/2015). Traduzione e sintesi di Viviana Schiavo. Il gruppo Daish (ISIS) ha segnato un altro cruento punto cinematografico la scorsa settimana, quando ha trasmesso il filmato dell’omicidio del pilota giordano Muath al-Kasasbeh. Questo video ha generato in molti strani sentimenti di disagio: il pensiero che le altre esecuzioni realizzate e […]

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Tre studenti musulmani uccisi in North Carolina

(Agenzie). Tre studenti musulmani sono stati uccisi nei pressi del campus dell’Università del North Carolina, nella città di Chapel Hill, da un uomo in seguito a un litigio per un parcheggio. Deah Shaddy Barakat, sua moglie Yusor Mohammad e la sorella Razan Mohammad Abu-Salha sono stati uccisi con colpi di arma da fuoco alla testa. La polizia ha dichiarato […]

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ROMpiamo i pregiudizi

zalab 110rom 25x25ZaLab lancia un concorso per giovani creativi delle scuole secondarie di primo e secondo grado che hanno assistito al film Container 158 (Italia 2013, 62’) girato da Stefano Liberti ed Enrico Parenti nel campo di Via Salone a Roma, il più grande d’Europa.

Yemen: gli Houthi sequestrano veicoli ambasciata USA

(Agenzie). I ribelli Houthi hanno sequestrato venti veicoli dell’ambasciata statunitense a Sana’a. L’ambasciatore e altri diplomatici avevano già lasciato la sede dell’ambasciata per motivi di sicurezza. Il personale dell’ambasciata stessa lo ha dichiarato a Reuters. Intanto anche Francia e Gran Bretagna hanno deciso di chiudere per il momento le loro ambasciate in Yemen.

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Obama chiede al Congresso autorizzazione per guerra contro Daish

(Agenzie). Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha ufficialmente chiesto al Congresso americano di autorizzare una guerra contro i militanti Daish (ISIS), presentando una bozza di risoluzione che definisce il gruppo come “una grave minaccia”. La proposta di Obama non prevede “operazioni di combattimento durature”: limiterebbe l’autorizzazione a un periodo di tre anni, senza però indicare […]

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L’Iran dopo trentasei anni dalla rivoluzione

Di Seyed Hossein Mousavian. Al-Monitor (10/02/215). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo. L’11 febbraio 1979, una rivolta popolare ha rovesciato lo scià di Persia Reza Pahlavi, mettendo fine al regime monarchico e segnando l’inizio del percorso verso la nascita della Repubblica Islamica dell’Iran. Da allora, il Paese ha affrontato diverse e numerose sfide. A due anni dalla […]

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Douma , periferia di Damasco Manifestazione silenziosa di bambini per protesta…

Douma , periferia di Damasco
Manifestazione silenziosa di bambini per protestare contro le forze di Assad che, negli ultimi 4 giorni, hanno ucciso almeno 150 civili e feriti oltre 1000 con bombardamenti costanti. Resteremo in silenzio anche noi?

https://fbcdn-sphotos-f-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xap1/v/t1.0-9/p100x100/10991070_810209805694598_5492823948085733023_n.jpg?oh=2718c3d43993835773003c4f7c1f4da6&oe=558DFC3C&__gda__=1432394594_7d37729f3d8a3db597df6c48feaad19a

‫تنسيقية ثوار مدينة دوما- الثورة السورية في ريف دمشق Coordinating City Douma‬

‫#تنسيقية_دومارغم القصف والجوع و الحصار مظاهرة صامتة لأطفال مدينة دوما المنكوبة بعد أرتكاب قوات الأسد الأجرامية مجازر متتالية بحق أهالي مدينة دوما العزل و قتل أكثر من 150 و جرح أكثر من 1000 مدني بأقل من 4 أيام … 2015.2.11 ~ #دومـــا_تـــــبــــاد … رابط فيديو المظاهرة :: ‬http://youtu.be/6tthN739q74Continua a leggere

Account social di Daish attaccati da hacker (video)

(Agenzie).Vari accounti di Facebook e Twitter collegati a Daish (ISIS) sono stati attaccati e chiusi. L’operazione, che si pensava fosse stata opera dei servizi segreti, è stata rivendicata invece dal gruppo di hacker che si fa chiamare Anonymous. In un video diffuso su Youtube, il gruppo Anonymous si è preso la responsabilità dell’attacco a ampio […]

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Nigeria: Boko Haram attacca l’esercito del Ciad

(Agenzie). I militanti del gruppo islamista Boko Haram hanno attaccato le truppe dell’esercito del Ciad a Gambaru, una città nel nord della Nigeria. L’attacco ha causato il ferimento di 3 soldati ciadiani, stanziati in Nigeria per contrastare l’avanzata dell’organizzazione terroristica. Centinaia di persone sono state uccise in recenti combattimenti contro i militanti di Boko Haram in […]

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Yemen: anche la Francia annuncia chiusura ambasciata a Sana’a

(Agenzie). Dopo l’annuncio della chiusura dell’ambasciata statunitense e del ritiro del personale diplomatico da quella britannica, anche il governo francese ha fatto sapere che chiuderà la sua sede diplomatica di Sana’a, richiamando il suo ambasciatore in patria. La Francia ha inoltre invitato i suoi cittadini presenti in Yemen a lasciare al più presto il Paese. Come per […]

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Siria: esercito avanza a sud di Damasco

(Agenzie). Le forze del governo siriano appoggiate dai combattenti libanesi di Hezbollah hanno preso il controllo di diversi villaggi a sud di Damasco, tra cui Deir Maker, Tal al-Arous e Tal al-Sarjeh, secondo quanto riferito dai media locali e da gruppi di attivisti. L’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ha riferito che l’offensiva è stata lanciata dai […]

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Cosa dirà Khamenei all’Iran per il 36° anniversario della Repubblica?

Di Camelia Entekhabi-Fard. Al-Arabiya (09/02/2015). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo. A pochi giorni dal 36° anniversario della Repubblica Islamica dell’11 febbraio, la Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, sta preparando l’opinione pubblica a un possibile accordo con l’Occidente. Nei suo ultimi discorsi e tweet, di fatti, ha mostrato una certa flessibilità nei confronti di un eventuale accordo con […]

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Le prime pagine dei giornali arabi

Al-Quds al-Arabi – quotidiano panarabo Assad: la Siria era informata degli attacchi della coalizione sull’Iraq  Gli Emirati riprendono gli attacchi contro l’organizzazione, mentre Obama annuncia la morte di un altro ostaggio Capo dell’esercito: il governo iracheno si sta muovendo per disarmare le milizie sciite a Baghdad Sei soldati sono stati uccisi in un attacco suicida […]

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Yemen: Regno Unito ritira personale da sua ambasciata a Sana’a

(Agenzie). Il Regno Unito ha ritirato il personale dalla sua ambasciata a Sana’a e ha sospeso momentaneamente le operazioni diplomatiche per motivi di sicurezza, ha riferito il ministero degli Esteri britannico. “Negli ultimi giorni, la situazione della sicurezza in Yemen ha continuato a peggiorare”, ha dichiarato il sottosegretario di Stato agli Affari Esteri Tobias Ellwood, aggiungendo che lo […]

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Palestina: Abbas inaugura ambasciata a Stoccolma

(Agenzie). In occasione della sua prima visita in Svezia dopo che il Paese europeo ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina, il presidente Mahmoud Abbas ha inaugurato la nuova ambasciata palestinese di Stoccolma. In Europa, la Palestina possiede diverse missioni diplomatiche, ma non vere e proprie ambasciate. Da parte sua, il primo ministro svedese, Stefan Lofven, […]

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La rivincita di Kejri, lo schiaffo al Bjp, la sonora sconfitta del Congresso

I risultati finali della tornata elettorale per l’amministrazione del territorio della capitale sono andati assai più in là delle già rosee previsioni degli exit pool. Il responso finale delle urne di New Delhi da’ infatti una maggioranza blindata all’Aam Aadmi Party (Aap) di Arvind “Kejri” Kejriwal che, dopo un anno di amministrazione controllata, guadagna il governo della capitale. Ma la vera notizia è un altra: se è stupefacente che l’Aap abbia guadagnato la quasi totalità dei 70 seggi dell’Assemblea della capitale (67, ne aveva 28), il Bharatiya Janata Party (Bjp) – il partito nazionalista e identitario del premier Narendra Modi uscito vittorioso dalle politiche dall’anno scorso – riceve uno schiaffo elettorale che segna in modo inequivocabile una battuta d’arresto della sua affermazione nel Paese, che potrebbe avere ripercussioni su altre elezioni in altri Stati: passa da 31 a 3 seggi. Ma fa una fine ancora peggiore il Partito del Congresso (Indian National Congress) di Sonia Gandhi che, almeno a Delhi, sparisce completamente dalla scena politica (nessun seggio, ne aveva 8).

I dati messi assieme da diverse fonti attraverso gli exit pool avevano attribuito tra 39 e 48 seggi al partito anti corruzione (Aap), seguito con 33 dal partito di Modi (Bjp) che nelle passate elezioni di Delhi era comunque arrivato prima dell’Aap e del Congresso ma senza poter formare un governo. Ed era stato proprio grazie ai seggi guadagnati dal Congresso che Kerjwal aveva (sommandoli a quelli di altri due partiti più piccoli) potuto formare il suo governo godendo di una più che solida maggioranza. Ma questa volta l’Aap non ha bisogno di nessuno, ultrapremiato da consensi a valanga ottenuti in tutti gli strati sociali e distretti elettorali con una percentuale altissima di votanti: il 67% dei 13 milioni di aventi diritto (in termini percentuali l’Aap ha guadagnato il 54,3% contro il 32,2% del Bjp).

Pur premiato dalle urne nel 2013 e dopo aver abilmente costruito un’alleanza col Congresso, Kejriwal aveva però abbandonato il suo scranno di chief minister dopo nemmeno due mesi di governo, dimettendosi il 14 febbraio 2014, in contrasto sia col Congresso sia col Bjp che avevano bloccato nel “parlamentino” di Delhi il Jan Lokpal Bill – la legge anti corruzione proposta dagli attivisti della società civile, movimento da cui nel 2012 è nato l’Aap – con una melina molto simile a quella adottata nel parlamento nazionale per bloccare una legge statale quasi gemella ma corretta da decine di emendamenti. Arvind poi aveva sfidato Modi nelle legislative ma aveva anche perso clamorosamente forse proprio per via del suo gran rifiuto, probabilmente poco digerito dalla base elettorale a Delhi e, di riflesso, sul piano nazionale. L’abile Arvind se n’è reso conto e ha impostato la sua nuova campagna a Delhi, oltreché su promesse al ceto più povero, chiedendo ufficialmente scusa per la scelta di aver lasciato dopo pochi giorni di governo.

Il Bjp, sperando di contrastare Kejriwal sul suo stesso terreno, gli ha schierato contro l’ex poliziotta e attivista civile Kiran Bedi, sfruttando sia il passato di militante della Bedi (indigesta però a una parte del partito), sia giocando sul prestigio personale di Modi che ora, dicono i suoi detrattori, ha finito per trasformare la sua forza in un’arroganza che -almeno agli indiani della capitale – non è piaciuta. Non ha evidentemente giocato a favore nemmeno l’assist che gli ha fornito recentemente Barack Obama quando. a gennaio, è venuto a Delhi per concludere un accordo sul nucleare civile e ha trattato da pari un uomo che, per il suo passato come governatore del Gujarat (dove si sono svolti in passato pesanti pogrom anti musulmani), non era gradito negli Stati uniti.

Nel giorno dei risultati arriva infine sulla candidata di Modi anche un’altra tegola: la sua Ong – Navjyoti India Foundation – ha ricevuto fondi dal magnate dei diamanti H. R. Metha, al momento nell’occhio del ciclone per un’indagine su fondi neri in banche europee. In cambio, Kiran Bedi era andata come testimonial a Dubai a sostenere alcune attività caritatevoli della Rosy Blue, l’holding di Metha. Più di un motivo adesso per la candidata trombata per leccarsi le ferite.

Modi ha fatto buon viso a cattivo gioco: è stato il primo a congratularsi con Kejriwal e ha promesso il pieno sostegno del governo centrale. Attualmente però il suo partito non riesce nemmeno a essere opposizione. Per farlo occorrono almeno sette seggi e il Bjp non arriva alla metà.

La rivincita di Kejri, lo schiaffo al Bjp, la sonora sconfitta del Congresso

I risultati finali della tornata elettorale per l’amministrazione del territorio della capitale sono andati assai più in là delle già rosee previsioni degli exit pool. Il responso finale delle urne di New Delhi da’ infatti una maggioranza blindata all’Aam Aadmi Party (Aap) di Arvind “Kejri” Kejriwal che, dopo un anno di amministrazione controllata, guadagna il governo della capitale. Ma la vera notizia è un altra: se è stupefacente che l’Aap abbia guadagnato la quasi totalità dei 70 seggi dell’Assemblea della capitale (67, ne aveva 28), il Bharatiya Janata Party (Bjp) – il partito nazionalista e identitario del premier Narendra Modi uscito vittorioso dalle politiche dall’anno scorso – riceve uno schiaffo elettorale che segna in modo inequivocabile una battuta d’arresto della sua affermazione nel Paese, che potrebbe avere ripercussioni su altre elezioni in altri Stati: passa da 31 a 3 seggi. Ma fa una fine ancora peggiore il Partito del Congresso (Indian National Congress) di Sonia Gandhi che, almeno a Delhi, sparisce completamente dalla scena politica (nessun seggio, ne aveva 8).

I dati messi assieme da diverse fonti attraverso gli exit pool avevano attribuito tra 39 e 48 seggi al partito anti corruzione (Aap), seguito con 33 dal partito di Modi (Bjp) che nelle passate elezioni di Delhi era comunque arrivato prima dell’Aap e del Congresso ma senza poter formare un governo. Ed era stato proprio grazie ai seggi guadagnati dal Congresso che Kerjwal aveva (sommandoli a quelli di altri due partiti più piccoli) potuto formare il suo governo godendo di una più che solida maggioranza. Ma questa volta l’Aap non ha bisogno di nessuno, ultrapremiato da consensi a valanga ottenuti in tutti gli strati sociali e distretti elettorali con una percentuale altissima di votanti: il 67% dei 13 milioni di aventi diritto (in termini percentuali l’Aap ha guadagnato il 54,3% contro il 32,2% del Bjp).

Pur premiato dalle urne nel 2013 e dopo aver abilmente costruito un’alleanza col Congresso, Kejriwal aveva però abbandonato il suo scranno di chief minister dopo nemmeno due mesi di governo, dimettendosi il 14 febbraio 2014, in contrasto sia col Congresso sia col Bjp che avevano bloccato nel “parlamentino” di Delhi il Jan Lokpal Bill – la legge anti corruzione proposta dagli attivisti della società civile, movimento da cui nel 2012 è nato l’Aap – con una melina molto simile a quella adottata nel parlamento nazionale per bloccare una legge statale quasi gemella ma corretta da decine di emendamenti. Arvind poi aveva sfidato Modi nelle legislative ma aveva anche perso clamorosamente forse proprio per via del suo gran rifiuto, probabilmente poco digerito dalla base elettorale a Delhi e, di riflesso, sul piano nazionale. L’abile Arvind se n’è reso conto e ha impostato la sua nuova campagna a Delhi, oltreché su promesse al ceto più povero, chiedendo ufficialmente scusa per la scelta di aver lasciato dopo pochi giorni di governo.

Il Bjp, sperando di contrastare Kejriwal sul suo stesso terreno, gli ha schierato contro l’ex poliziotta e attivista civile Kiran Bedi, sfruttando sia il passato di militante della Bedi (indigesta però a una parte del partito), sia giocando sul prestigio personale di Modi che ora, dicono i suoi detrattori, ha finito per trasformare la sua forza in un’arroganza che -almeno agli indiani della capitale – non è piaciuta. Non ha evidentemente giocato a favore nemmeno l’assist che gli ha fornito recentemente Barack Obama quando. a gennaio, è venuto a Delhi per concludere un accordo sul nucleare civile e ha trattato da pari un uomo che, per il suo passato come governatore del Gujarat (dove si sono svolti in passato pesanti pogrom anti musulmani), non era gradito negli Stati uniti.

Nel giorno dei risultati arriva infine sulla candidata di Modi anche un’altra tegola: la sua Ong – Navjyoti India Foundation – ha ricevuto fondi dal magnate dei diamanti H. R. Metha, al momento nell’occhio del ciclone per un’indagine su fondi neri in banche europee. In cambio, Kiran Bedi era andata come testimonial a Dubai a sostenere alcune attività caritatevoli della Rosy Blue, l’holding di Metha. Più di un motivo adesso per la candidata trombata per leccarsi le ferite.

Modi ha fatto buon viso a cattivo gioco: è stato il primo a congratularsi con Kejriwal e ha promesso il pieno sostegno del governo centrale. Attualmente però il suo partito non riesce nemmeno a essere opposizione. Per farlo occorrono almeno sette seggi e il Bjp non arriva alla metà.

Siria, Genesi di un futuro jihadista

(di Alberto Savioli). Il mio amico faceva il fabbro nel suo villaggio sulle sponde dell’Eufrate. Quando la rivoluzione gli è entrata in casa ha preso le armi per difendere la sua famiglia. […]

I reali arabi coinvolti nell’inchiesta sulla HSBC

Di Courtney Trenwith. Arabian Business (10/02/2015). Traduzione e sintesi di Cristina Gulfi. L’inchiesta nota come “Swiss Leaks” condotta dall’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) sulla HSBC Private Bank ha rivelato, tra gli altri, i conti segreti in Svizzera posseduti da molti arabi facoltosi. Stando alle informazioni, che risalgono al 2006-2007, l’Arabia Saudita aveva trasferito 5,8 […]

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Usa: almeno un altro americano tenuto in ostaggio in Medio Oriente

(Agenzie). Almeno un altro americano è tenuto in ostaggio in Medio Oriente, secondo quanto dichiarato dal portavoce della Casa Bianca John Earnest. Le autorità statunitensi non hanno voluto dare maggiori informazioni in merito, ma la scorsa settimana la famiglia di Austin Tice, giornalista sparito a Damasco nell’agosto del 2012, ha tenuto una conferenza stampa sul […]

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Tunisia: nuovi disordini al confine con la Libia

(Agenzie). I residenti di Ben Guerdane e Tatouine, due città tunisine al confine con la Libia, hanno organizzato uno sciopero generale per protestare contro quello che hanno definito un uso eccessivo della forza da parte della polizia durante gli scontri che in questo fine settimana hanno portato alla morte di una persona. I disordini, influenzati in parte dalla guerra […]

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Libia: domani nuovo turno di negoziati ONU nella città di Gadames

(Agenzie). Dopo i primi colloqui tenuti a Ginevra lo scorso mese, le Nazioni Unite apriranno domani una nuova sessione di negoziati per trovare una soluzione alla crisi libica, stavolta nella città di Gadames, nella Libia occidentale. Abdulmenam al-Jarrai, portavoce del parlamento di Tobruk, riconosciuto a livello internazionale, ha dichiarato che rappresentati delle parti politiche in conflitto […]

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Egitto-Russia: firmati accordi nel campo energetico e industriale

(Agenzie). Nel quadro della visita ufficiale al Cairo, il presidente russo Vladimir Putin e il presidente egiziano Abdel Fattah El Sisi hanno siglato accordi nel campo energetico. Un memorandum di intesa tra Egitto e Russia è stato firmato per un progetto di costruzione di un impianto di energia nucleare nella regione di El Dabaa. Inoltre, i […]

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Yemen: nuovo incontro inviato ONU inizia mentre il caos aumenta

(Agenzie). Ha avuto inizio a Sana’a un nuovo incontro tra l’inviato della Nazioni Unite in Yemen, Jamal Benomar, e le fazioni politiche yemenite, benché gli Houthi abbiano dichiarato che non accetteranno alcuna soluzione e che manterranno la loro decisione sullo scioglimento del parlamento. Nel frattempo, alcuni ribelli del movimento sciita hanno preso il controllo della provincia […]

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Perché il Bahrein ha bisogno di riforme politiche ed economiche

Di Ahmed al-Haddad. Your Middle East (02/02/2015). Traduzione e sintesi di Francesca de Sanctis. L’economia del Bahrein è basata sul petrolio. Con il calo del prezzo del petrolio al di sotto dei 60 dollari al barile il governo ha ricevuto numerosi richiami a diversificare l’economia del Paese. Ma la domanda è: il Bahrein può diversificare la propria economia […]

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Valanga Kejriwal

I dati forniti dagli exit pool avevano attribuito  tra 39 e 48 seggi al partito anti corruzione (Aap), seguito con 33 dal partito di Modi (Bjp). Sbagliavano per difetto nel pimo caso, per eccesso di abbondanza nel secondo. Col 67% dei 13 milioni di aventi diritto che hanno messo la scheda nell’urna, i voti dano la capitale al partito Aam Aadmi Party (Aap) di Arvind “Kejri” Kejriwal. E se è clamoroso l’Aap abbia guadagnato la quasi totalità dei 70 seggi dell’Assemblea  passa da 31 a 3 seggi! Ma la fine peggiore la fa l’Indian National Congress che, almeno a Delhi, sparisce completamente dalla scena politica (nessun seggio). Modi ha fatto buon viso a cattivo gioco: è stato il primo a congratularsi con  Kejriwal e ha promesso il pieno sostegno del governo centrale. Attualmente però il suo partito non riesce nemmeno a essere opposizione. Per farlo occorrono almeno sette seggi e il Bjp non arriva alla metà. Si vedra’.

Valanga Kejriwal

I dati forniti dagli exit pool avevano attribuito  tra 39 e 48 seggi al partito anti corruzione (Aap), seguito con 33 dal partito di Modi (Bjp). Sbagliavano per difetto nel pimo caso, per eccesso di abbondanza nel secondo. Col 67% dei 13 milioni di aventi diritto che hanno messo la scheda nell’urna, i voti dano la capitale al partito Aam Aadmi Party (Aap) di Arvind “Kejri” Kejriwal. E se è clamoroso l’Aap abbia guadagnato la quasi totalità dei 70 seggi dell’Assemblea  passa da 31 a 3 seggi! Ma la fine peggiore la fa l’Indian National Congress che, almeno a Delhi, sparisce completamente dalla scena politica (nessun seggio). Modi ha fatto buon viso a cattivo gioco: è stato il primo a congratularsi con  Kejriwal e ha promesso il pieno sostegno del governo centrale. Attualmente però il suo partito non riesce nemmeno a essere opposizione. Per farlo occorrono almeno sette seggi e il Bjp non arriva alla metà. Si vedra’.

Egitto: organizzazione terroristica decapita 10 persone

(Al-Bawaba). L’associazione terroristica Ansar Bait al-Maqdis ha diffuso su Twitter il video della decapitazione di 10 persone nel Sinai, con l’accusa di aver collaborato con le forze segrete israeliane e con l’esercito egiziano. Le foto  e i video dei 10 cittadini egiziani sono state pubblicate dal gruppo terroristico sulla pagina Twitter “Provincia del Sinai”. I filmati […]

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Le prime pagine dei giornali arabi

Addustour – Giordania Il re Abdallah e il re del Bahrein: la guerra al terrorismo per difendere l’Islam dagli atti criminali di Daish Il re della Giordania e il re del Bahrein si sono incontrati per rafforzare i legami tra i due Regni. Nel corso della riunione i due leader hanno affrontato i recenti sviluppi […]

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Egitto: 10 feriti in 5 esplosioni ad Alessandria

(Agenzie). Tre stazioni di polizia della città di Alessandria, nel nord dell’Egitto, sono state colpite dall’esplosione di ordigni piazzati da sospetti militanti islamisti, causando il ferimento di 10 persone, secondo quanto riferito dal ministero degli Interni egiziano. Non è stato invece riportato alcun ferito nelle altre due esplosioni avvenute nella parte orientale della città.  

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Yemen: inviato ONU propone nuovo accordo tra fazioni politiche

(Agenzie). Oggi l’inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Jamal Benomar, dovrebbe presentare una nuova proposta di accordo tra le varie fazioni politiche yemenite, secondo quanto riferito da alcune fonti locali. Le fonti, tuttavia, non hanno potuto confermare la notizia per cui, durante una riunione tenutasi ieri tra le forze politiche e i ribelli Houthi, sarebbe stato […]

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Leader Palestina e Svezia si incontrano

(Agenzie). Il presidente palestinese Mahmoud Abbas incontrerà il nuovo primo ministro svedese, il socialdemocratico Stefan Lofven. L’obiettivo dell’incontro è quello di rafforzare i rapporti tra Svezia e Palestina, soprattutto dopo che lo scorso anno la Svezia è stato il primo paese a riconoscere lo stato palestinese, facendo infuriare Israele. Il meeting sarà un’occasione per discutere […]

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In Usa nasce la prima moschea per sole donne

Amina Wadud, una donna musulmana afro-americana, è passata agli onori delle cronache di tutto il mondo per aver condotto il rito della preghiera islamica del venerdì in una sala delle conferenze della Casa del Sinodo della Cattedrale di St. John the Divine (una chiesa anglicana) a New York. Circa cento fedeli tra uomini e donne hanno pregato insieme seguendo la guida di Amina.  Tre moschee avevano rifiutato di ospitare l’evento … | Continua a leggere

In Usa nasce la prima moschea per sole donne

Amina Wadud, una donna musulmana afro-americana, è passata agli onori delle cronache di tutto il mondo per aver condotto il rito della preghiera islamica del venerdì in una sala delle conferenze della Casa del Sinodo della Cattedrale di St. John the Divine (una chiesa anglicana) a New York. Circa cento fedeli tra uomini e donne hanno pregato insieme seguendo la guida di Amina.  Tre moschee avevano rifiutato di ospitare l’evento … | Continua a leggere

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Niger: approvato invio truppe in Nigeria contro Boko Haram

(Agenzie). Il parlamento del Niger ha approvato all’unanimità il dispiegamento di truppe nella Nigeria settentrionale nel quadro di un’offensiva regionale contro il gruppo islamista Boko Haram, che negli ultimi giorni ha lanciato diversi attacchi trans-frontalieri. “Il mettere insieme gli sforzi e le risorse dei Paesi interessati contribuirà senza dubbio a sconfiggere il gruppo, le cui azioni […]

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Il colpo di stato in Yemen: gli Houthi al potere

Di George Samaan. Al-Hayat (09/02/2015). Traduzione e sintesi di Marianna Barberio. La “dichiarazione costituzionale” ha segnato il cosiddetto “colpo di stato” degli Houthi nella capitale yemenita, Sana’a. Il gruppo sciita di Ansar Allah assume ora il controllo del Paese e si appresta a garantire sicurezza ai propri cittadini mediante viveri, lavoro e miglioramento della condizione economica, […]

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Swiss Leaks tocca anche la Tunisia

(Huffington Post Maghreb).  L’affare Swiss Leaks ha toccato anche la Tunisia. Il sito tunisino Inkifada  ha pubblicato i nomi delle personalità tunisine che avrebbero aperto un conto bancario in svizzera nella filiera locale della banca HSBC. Sono 256 i cittadini tunisini  presenti nella lista. Fra loro si trovano anche figure legate all’ex dittatore Ben Ali, come il cognato Belhassen […]

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Libano: UE apre l’accesso ai programmi esclusivi

(Agenzie). L’Unione Europea permetterà al Libano di partecipare ai programmi speciali originariamente riservati ai soli membri dell’Unione. “Il ministro degli Esteri Gebran Bassil e l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri Federica Mogherini hanno firmato un accordo che permette al Libano di partecipare ai programmi dell’Unione riservati agli Stati membri” si legge in un comunicato […]

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L’Heidegger uomo e l’Heidegger intellettuale (by Stefano Bigliardi, February 2015)

In riferimento all’articolo apparso sul corriere “Heidegger: ‘Gli ebrei si sono auto-annientati'”: http://www.corriere.it/cultura/15_febbraio_03/heidegger-gli-ebrei-si-sono-autoannientati-99819ca8-abe5-11e4-bd86-014e921a3174.shtml Heidegger mi appassionò molto alle superiori e ho avuto modo di insegnarlo sia alle superiori sia all’università del Tec*. Gli studenti si sono appassionati molto a loro volta. La mia professoressa delle superiori (peraltro molto brava) aveva pudore anche a dire di […]

Marocco: il Re colpito dalle rivelazioni di Swiss Leaks

(Agenzie). Il re marocchino Mohammed VI, in visita al presidente francese Hollande, si è visto coinvolto nelle rivelazioni dell’inchiesta “Swiss Leaks” del quotidiano Le Monde. Il giornale francese ha scoperto un sistema internazionale di evasione fiscale che coinvolgerebbe oltre 100.000 persone, per un giro di denaro di oltre 180 miliardi di dollari. Tra i sospettati vi è anche il re marocchino con un […]

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Dopo Charlie in Francia si autocensurano sull’Islam

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Charlie-cesar 110La cultura cede il passo ed indietreggia, verso evi più bui. Ecco alcuni esempi emblematici. Uno spettro s’aggira per la Francia. Lo spettro dell’autocensura. Spettacoli annullati, poster ritoccati, film rifiutati, installazioni artistiche bruscamente cancellate.

Libia: giornalisti sotto attacco

(Naharnet). Nella Libia post rivoluzionaria i giornalisti vivono la costante minaccia di essere attaccati e hanno perso anche le libertà minime di cui godevano sotto il regime di Gheddafi. Questo quanto si legge nel rapporto di 54 pagine pubblicato dall’ONG internazionale Human Rights Watch. Sono “almeno 90 i casi di minacce e aggressioni contro i giornalisti, 40 dei quali […]

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Bahrein chiude canale tv di un saudita

(Agenzie). Le autorità del Bahrein hanno annunciato la chiusura di un nuovo canale televisivo panarabo. Di proprietà del miliardario principe saudita Alwaleed bin Talal, il canale al-Arab News Channel aveva aperto il primo febbraio scorso con l’intenzione di “fare giornalismo obiettivo”. Ma dopo il suo lancio, la programmazione era stata interrotta per aver trasmesso un’intervista […]

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Affondare l’economia dell’Iran è un errore

Di Farzaneh Roostaee. Rooz online (02/02/2015). Traduzione e sintesi Carlotta Caldonazzo. L’uso da parte dell’Arabia Saudita del prezzo del petrolio costituisce l’ultima strategia messa in atto per evitare o almeno ritardare il possibile emergere di un diverso assetto del Medio Oriente. Le principali preoccupazioni di Riyad a riguardo sono l’eventualità che si appianino i rapporti […]

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Golpe con tangente: Al Sisi d’Egitto e i Paesi del Golfo

mcc43 Il Faraone è stato denudato. Un media turco ha pubblicato la registrazione di un colloquio di   Abdel Fattah Al-Sisi  ai tempi in cui  era Ministro della Difesa e mirava alla presidenza. Una conversazione a tre, l’ufficio di uno degli interlocutori, la televisione accesa in sottofondo. Con Al Sisi chiacchierano due generali: l’attuale capo dello staff presidenziale […]

Il mio nome è Kurdistan

miokud 110Venerdì 13 febbraio 2015 dalle 18 alle 20 la Biblioteca Vaccheria Nardi di Roma ospiterà giornalisti, operatori sociali e artisti esperti di Medio Oriente per parlare dei recenti sviluppi che hanno coinvolto il popolo curdo, dalla liberazione di Kobanê alla questione dei profughi e degli sfollati fino ai milioni di persone che da anni vivono in diaspora.

The UAE-funded Mrajeeb al-Fhood Syrian refugee camp in Jordan. Can humanitarianism ever upgrade? (by Estella Carpi, February 2015)

The UAE-funded Mrajeeb al-Fhood Syrian refugee camp in Jordan. Can humanitarianism ever upgrade? Original Source: http://trendsinstitution.org/?p=995 February 8, 2015 2:21 pm Estella Carpi 20 km north the Jordanian city of Zarqa, the Mrajeeb al-Fhood refugee camp is currently funded and administered by the Emirati Red Crescent (ERC). The camp was constructed in April 2013 to […]

Amal Clooney chiede di vedere El Sisi per intercedere per giornalista

(El País). Amal Clooney, moglie dell’attore americano George Clooney, ha inviato una lettera al presidente egiziano El Sisi per chiedere un incontro per discutere lo status giuridico di Mohamed Fahmy, un reporter di al-Jazeera suo cliente. Fahmy era stato incarcerato alla fine del 2013 con l’accusa di dare false notizie dall’Egitto a scopo di favorire […]

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Turchia-Armenia: un confine di comodo

Di Maxime Guain. Hürriyet Daily News (05/01/2015). Traduzione e sintesi Carlotta Caldonazzo. Dentro e fuori la Turchia si intensifica la campagna a favore dell’apertura del confine turco-armeno, una richiesta rivolta solo al governo di Ankara, come se questo fosse l’unica parte in causa. Un fatto che insieme alle recenti scaramucce diplomatiche attorno alle commemorazioni del […]

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Hollande riceve il re del Marocco all’Eliseo

(Agenzie). Dopo un periodo di scontro diplomatico tra Parigi e Rabat, il presidente francese Hollande riceve il re del Marocco Mohammed VI all’Eliseo oggi pomeriggio alle 17. Nel febbraoi 2014 il Marocco aveva sospeso la cooperazione bilaterale con la Francia, ma dopo quasi un anno di tensioni, i due paesi hanno ripristinato la loro cooperazione […]

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Egitto: Vladimir Putin visita il Cairo dopo 10 anni

(Agenzie). Dopo dieci anni dall’ultima visita, il presidente russo Vladimir Putin è arrivato quest’oggi al Cairo per incontrare il suo omologo egiziano El-Sisi. L’obiettivo dell’incontro è quello di rafforzare i rapporti bilaterali tra Russia e Egitto, in un momento in cui i rapporti tra il paese arabo e gli Stati Uniti sono offuscati dalla repressione implacabile […]

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Yemen: incontro tra Houthi e rappresentati politici

(Agenzie). I ribelli Houthi stanno incontrando i loro rivali politici per la prima volta dopo la presa di potere della scorsa settimana. Il dialogo tra le parti, mediato dal’inviato della Nazioni Unite Jamal Benomar, comprende rappresentanti di una coalizione dei principali partiti yemeniti, nonché alcuni membri del partito dell’ex presidente Saleh. Benomar è tornato in […]

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Niger: Boko Haram lancia attacco contro le prigioni

(Agenzie). I militanti islamisti di Boko Haram hanno lanciato un nuovo attacco contro la prigione del quartiere sud orientale di Diffa, in Niger. Gli aggressori sono stati respinti dopo un pesante scambio di fuoco, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa francese AFP. Non ci sono ancora bollettini ufficiali sui feriti.  

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Le prime pagine dei giornali arabi

Al Quds al-Arabi – quotidiano panarabo Ministro degli Esteri del Qatar affronta ministro israeliano alla conferenza di Monaco: Hamas resiste a un’aggressione brutale  Il  ministro degli Esteri del Qatar si è scontrato con il ministro dell’intelligence israeliano durante la seduta di chiusura della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Khamenei allude alla possibilità di accettare un […]

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Dopo il cloro, un gas tossico, ecco che nei barili bomba compare il fosforo bian…

Dopo il cloro, un gas tossico, ecco che nei barili bomba compare il fosforo bianco, un arma incendiaria.

Ok, ci siamo giustamente indignati per il pilota giodano arso vivo dai barbari di IS, ma non verrete a dirmi che bruciare vivi civili random (gente che non bombarda nessuno) è meno barbaro?

Il fosforo bianco abbiamo imparato a conoscerlo dopo il suo uso massiccio a Falluja, in Iraq, da parte della NATO e poi dopo l’ancor più massiccio e documentato uso a Gaza da parte dei caccia sionisti. Si tratta di una sostanza teoricamente utilizzabile per illuminare le aree target di un bombardamento o per tracciare i razzi. Prende fuoco a contatto con l’aria e non si spegne con l’acqua, per cui se resta sotterrato, appena si scava tra le macerie riprende ad ardere. Assad lo sta usando all’interno dei barili bomba, armi che è impossibile indirizzare contro un obbiettivo preciso e che quindi colpiscono in maniera casuale, che sgancia su aree densamente abitate della periferia di Damasco.
#AssadNotBetterThanISIS


Assad’s regime uses phosphoric bombs to kill its own people in Damascus
www.mojahedin.org
Orient TV: Assad regime has purportedly used phosphoric bombs to hit Zabadani city located in the outskirts of the capital Damascus. This material was placed inside exploding barrels meant to target residents of Zabadani. The using of chemical bombs by Assad regime has happened many times before … Continua a leggere

Egitto: Canada chiede immediato rilascio giornalista Mohamed Fahmy

(Agenzie). Il governo canadese ha richiesto il rilascio immediato del giornalista canadese-egiziano di Al-Jazeera Mohamed Fahmy, detenuto in Egitto da più di un anno. La richiesta arriva dopo l’annuncio da parte di una corte di appello egiziana del riesame del processo di Fahmy e del suo collega egiziano Baher Mohamed per il prossimo 12 febbraio. Da parte sua, Lynne Yelich, […]

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Siria: inviato ONU arriva a Beirut diretto a Damasco

(Agenzie). L’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria, Staffan del Mistura, è arrivato oggi a Beirut dalla Turchia per poi proseguire il suo viaggio fino a Damasco via terra. L’agenzia di stampa nazionale libanese ha riportato che de Mistura si recherà nella capitale siriana per riattivare il dialogo con funzionari governativi nel quadro della ricerca […]

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Iraq: almeno 15 morti in due esplosioni a Baghdad

(Agenzie). Secondo fonti mediche e della polizia, almeno 15 persone hanno perso la vita in due diverse esplosioni avvenute nell’area di Baghdad, che nelle ultime due settimane è stata teatro di un’ondata di attacchi. Una prima esplosione è avvenuta presso un posto di blocco della sicurezza nel quartiere di Kadhimiya, dove un attentatore suicida si è fatto saltare […]

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Egitto: 25 morti in scontri tra polizia e tifosi fuori stadio del Cairo

(Agenzie). Secondo quanto riportato dalle autorità, sono almeno 25 le persone morte in scontri scoppiati fuori dallo stadio “30 Giugno” a est del Cairo tra la polizia egiziana e alcuni tifosi prima dell’inizio di una partita tra le squadre Zamalek e ENPPI. Quanto alla causa dello scoppio della rissa, ufficiali di sicurezza hanno riportato che […]

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Quelle che lo portano

    “Se solo avessimo avuto un costume nazionale, come il sari per le indiane o il sirwal per le pachistane, molte di noi lo avrebbero probabilmente addosso, in questo momento”. Il velo, però, non è il costume nazionale delle egiziane. E questo Ahdaf Soueif lo sapeva bene quando scriveva queste righe, nel dicembre del […]

#Formazione. Corso executive di finanza islamica

Il Corso mira a fornire un quadro completo della Finanza Islamica, dall’analisi dei principi fondanti e del potenziale di sviluppo del settore con riferimento al mercato italiano, agli aspetti più tecnici riguardanti i singoli strumenti finanziari a disposizione dell’Islamic Banking. E’ organizzato dal Nibi, il Nuovo Istituto di Business Internazionale. Il percorso, della durata di 20 ore (26, 27 e 28 Febbraio 2015- Milano) consente ai partecipanti di: Comprendere i … | Continua a leggere

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Reading di poesie e musica libanese ispirato a “Il venditore del tempo” di Talal Haidar

Sono molto contenta di dirvi che questo sabato alla Libreria Griot a Roma abbiamo organizzato un evento con Arabismo sulla letteratura e la musica tradizionale libanese.  Partendo dalla lettura e commento della raccolta di poesie “Il venditore del tempo”, del poeta libanese Talal Haidar (Baalbek, 1937), faremo un piccolo viaggio nella poesia e nella prosa … Continue reading Reading di poesie e musica libanese ispirato a “Il venditore del tempo” di Talal Haidar

Reading di poesie e musica libanese ispirato a “Il venditore del tempo” di Talal Haidar

Sono molto contenta di dirvi che questo sabato alla Libreria Griot a Roma abbiamo organizzato un evento con Arabismo sulla letteratura e la musica tradizionale libanese.  Partendo dalla lettura e commento della raccolta di poesie “Il venditore del tempo”, del poeta libanese Talal Haidar (Baalbek, 1937), faremo un piccolo viaggio nella poesia e nella prosa … Continue reading Reading di poesie e musica libanese ispirato a “Il venditore del tempo” di Talal Haidar

L’autunno arabo

Di Hussein Shobokshi. Asharq al-Awsat (07/02/2015). Traduzione e sintesi di Mariacarmela Minniti. In copertina “Autunno arabo” del vignettista egiziano Mohamed Sabra. Con l’accelerarsi sconcertante e pericoloso delle rivoluzioni, delle insurrezioni e dei disordini in diverse regioni del mondo arabo – eventi noti come “primavera araba” – e dopo ogni nuovo episodio importante e rilevante, riprendono […]

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#Kafranbel, prov. di #Idlib, #Siria – Nell’immagine un messaggio da parte degli…

#Kafranbel, prov. di #Idlib, #Siria –
Nell’immagine un messaggio da parte degli attivisti di Kafranbel durante una manifestazione tenutasi sabato 7 febbraio:

“L’ISIS trasmette i propri sporchi crimini ed uccide chiunque riveli quelli di Assad”.


Chronik-Fotos
#Kafranbel, prov. di #Idlib, #Siria –
Nell’immagine un messaggio da parte degli attivisti di Kafranbel durante una manifestazione tenutasi sabato 7 febbraio:

“L’ISIS trasmette i propri sporchi crimini ed uccide chiunque riveli quelli di Assad”.

Video della manifestazione
https://youtu.be/uPmXyiPhm20
Un altro cartello creato dagli attivisti di Kafranbel
http://on.fb.me/1AJNJ7k Continua a leggere

Conoscere il mondo arabo

mondo arabo 110Il programma, proporrà un percorso attraverso le varie espressioni culturali del mondo arabo, soffermandosi sulle più importanti tappe storiche e sui personaggi più rappresentativi. Ampio spazio sarà dedicato alla musica.

Giordania: Daish ha perso il 20% della sua forza militare

(Elaph). Daish (ISIS) ha perso il 20% delle sue forze militari da quando sono iniziati gli attacchi aerei lo scorso settembre da parte della coalizione anti-Daish guidata dagli USA. Lo ha detto durante una conferenza stampa il generale giordano Mansour Al-Jbour, capo della Royal Jordanian Air Force, aggiungendo: “siamo determinati ad eliminarli dalla faccia della […]

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#Kafranbel, prov. di #Idlib, #Siria – Nell'immagine un messaggio da parte degli…

#Kafranbel, prov. di #Idlib, #Siria –
Nell’immagine un messaggio da parte degli attivisti di Kafranbel durante una manifestazione tenutasi sabato 7 febbraio:

“L’ISIS trasmette i propri sporchi crimini ed uccide chiunque riveli quelli di Assad”.

Video della manifestazione
https://youtu.be/uPmXyiPhm20
Un altro cartello creato dagli attivisti di Kafranbel
http://on.fb.me/1AJNJ7k

Fuori i salafiti dalle moschee

xxx yyysidi 110Sidi Bouziz è stata oggetto di aspre contese dopo la caduta della dittatura. Città simbolo della rivolta tunisina, situata nell’entroterra del Paese, è stata a lungo presidiata dai salafiti. Finché gli abitanti hanno riconquistato tutte le sue moschee sottraendole alla loro influenza. (Ebticar/Tunisie Bondy Blog)

ONU: Hadi deve ritornare alla presidenza in Yemen

(Agenzie). Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon ha parlato della necessità che Abd Rabbo Mansur Hadi ritorni alla presidenza dello Yemen. Hadi si era dimesso dalla sua carica il 22 gennaio scorso, poco dopo che anche il governo del premier Bahah ha presentato le proprie dimissioni a causa della presa di potere dei ribelli […]

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Israele vuole fermare accordo su nucleare iraniano

(Agenzie). Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che Israele farà tutto il possibile per evitare che le potenze mondiali raggiungano un accordo con l’Iran sul suo programma nucleare considerato controverso e pericoloso. Secondo Netanyahu un eventuale accordo con l’Iran da parte delle grandi potenze causerebbe un grave pericolo per il futuro stesso di […]

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Fare soldi con l’islam

Andare oltre la parola Islam e scoprire un processo e un percorso dove la parola stessa negli ultimi decenni si è pressoché svuotata della sua spiritualità iniziale, e dunque di origine, per diventare un marchio, un brand fruttuoso per un nuovo mercato islamico sempre più globalizzato e al passo con il capitalismo, se non addirittura superandolo. E’ […]

Il poeta Adonis sulla ricerca, l’Islam e l’imprescindibilità della democrazia

Al-Jarida (05/02/2015). Traduzione e sintesi di Claudia Avolio. Il poeta siriano Adonis ha criticato l’assenza di una modernità araba malgrado quanto raggiunto dagli scrittori e dai creativi arabi in ogni campo, affermando che questa stessa modernità non si raggiungerà se non si cambi il corso del pensiero e della mente. Adonis ha invitato alla “rottura” […]

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Tunisia: arrestati 32 sospetti jihadisti

(Agenzie). Le autorità tunisine hanno arrestato 32 estremisti sospettati di programmare attacchi in tutto il Paese e di colpire obiettivi sia militari che civili. L’agenzia stampa TAP riporta le parole del portavoce del ministro degli Interni Mohamed Ali Laroui, secondo cui alcuni dei sospettati erano di ritorno dalla Siria, dove avevano combattuto con i militanti […]

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Chi manipola lo Stato Islamico?

L’organizzazione dello Stato Islamico non è il prodotto spontaneo di una nuova generazione di combattenti. Alle sue spalle troviamo gli interessi geo-politici di Arabia Saudita e Turchia, coinvolte in un pericoloso equilibrismo. Che adesso rischia di rivoltarglisi contro.  

 

 

 

08 Febbraio 2015
di: 
Alexis Varende per l’Orient XXI*

Egitto. I fantasmi di Port Said

 Il 1° febbraio 2012 nello stadio di Port Said, durante una partita di campionato, 72 tifosi dell’Al-Ahly venivano assaltati da gruppi di persone armate e massacrati. Centinaia i feriti, in un episodio ancora oggi ritenuto tra i più gravi dell’Egitto post-rivoluzionario. A distanza di tre anni, parlano i sopravvissuti. 

 

 

08 Febbraio 2015
di: 
Giovanni Piazzese dal Cairo

Yemen: inviato ONU torna a Sana’a

(Agenzie). L’inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Jamal Benomar, è tornato a Sana’a e ha ripreso contatto con le parti politiche per cercare una soluzione a quello che i Paesi del Golfo hanno definito un “colpo di Stato” da parte dei ribelli sciiti Houthi. Benomar aveva lasciato improvvisamente lo Yemen la scorsa settima per recarsi in Arabia […]

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Libano: armi dalla Francia in aprile

(Agenzie). Secondo quanto dichiarato dal ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, dal prossimo aprile la Francia inizierà a consegnare all’esercito libanese armi acquistate con una donazione del valore di 3 miliardi di dollari concessa dall’Arabia Saudita. I commenti del ministro francese sono arrivati durante un incontro con il primo ministro libanese Tammam Salam a Monaco a […]

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Armi. I droni e la legittimità della guerra

Il diritto a perseguire una preda ovunque essa sia ha cambiato il modo di intendere le relazioni internazionali. E hanno reso persino superflua la legittimazione popolare all’atto di dichiarare guerra. Neve Gordon recensisce il  libro “Teoria del drone. Principi filosofici del diritto di uccidere” di Grégoire Chamayou. 

 

 

 

08 Febbraio 2015
di: 
Neve Gordon per Il Lavoro Culturale*

Iran: Kerry e Zarif discutono di nucleare a Monaco

(Agenzie). Il segretario di Stato americano, John Kerry, ha incontrato di nuovo il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, per discutere ancora sul programma nucleare a Monaco, a margine di una conferenza internazionale sulla sicurezza. Si tratta del secondo incontro tra i due politici nella città tedesca, ma non si sa ancora molto dei progressi […]

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Giordania vs Daish: quali saranno le prossime mosse?

Di Abdulrahman al-Marsi. Middle East Monitor (06/02/2015). Traduzione e sintesi di Omar Bonetti. In seguito all’orribile morte del pilota giordano, Muath al-Kasasbeh, la regione araba e la comunità internazionale hanno iniziato a interrogarsi sulle prossime mosse delle autorità giordane. Nabil al-Sharif, politologo ex ministro delle Comunicazioni ed ex portavoce del governo, ha dichiarato che “in […]

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Delhi exit pools: Kejriwal ancora vittoriso. La lezione del "Grillo" indiano

Anche questa volta l’Aam Aadmi Party di Arvind Kerjwal ce l’avrebbe fattanelle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea della capitale, il mini stato dall’Unione senza governo da un anno esatto (Kerjiwal si dimise il 14 febbraio 2014). I dati messi assieme da diverse fonti e riportati da The Hindu dicono che gli exit pools delle elezioni di sabato attribuirebbero tra 39 e 48 seggi al partito anti corruzione (Aam) sui 70 in palio, seguito dal partito del premier Narendra Modi (Bjp) che nelle scorse elezioni (2013) era invece arrivato con un ottima posizione ma non tale da permettergli di formare  il governo della città-stato. Il Congresso, già decimato nella passata tornata (ma col cui contributo Kejriwal aveva potuto avere la maggioranza e fare un governo) esce a pezzi. Altissima l-affluenza al 67%.
La prudenza non è mai troppa ma si può aggiungere che persino una vittoria di misura del Bjp resterebbe una vittoria di Kejriwal che abbandonò il suo scranno da chief minister dopo nemmeno due mesi in contrasto sia col Congresso sia col Bjp che avevano bloccato nel “parlamentino” di Delhi il Jan Lokpal Billla legge anti corruzione proposta dagli attivisti della società civile, movimento da cui nel 2012 era nato l’Aap – con una melina molto simile a quella adottata nel parlamento nazionale. Poi Arvind aveva sfidato Modi nelle legislative perdendo clamorosamente.
Sapendo che la sua vera base elettorale è nella capitale, Kejriwal ha chiesto scusa e si è ripresentato risfidando in un certo senso ancora Modi e il suo candidato – l’ex poliziotta e attivista civile Kiran Bedi – ma in un momento in cui Modi è premier e gode di grande consenso. Se è vero quanto dicono gli exit pools la vittoria sarebbe pazzesca perché con solo una trentina di seggi, il Bjp subirebbe una sconfitta bruciante e così le sue politiche: liberiste e identitarie.
Paragonato a Beppe Grillo per la sua battaglia anti corruzione, Arvind ha una marcia in più. Non ha avuto paura di allearsi col Congresso dopo le prime elezioni formando il suo primo governo e la sua battaglia è su un progetto di leggi serie e frutto di una lunga concertazione con la base. La politica, al contrario del comico genovese, Kerjriwal sembra conoscerla bene sia nelle regole sia nelle strategie. Ora restano da vedere i numeri che al Congresso di Sonia Gandhi danno un margine di soli 4 seggi, ossia una presenza praticamente ininfluente. Ma la vera lezione è per l’arrogante premier indiano, forse troppo convinto di essere la persona giusta. Perdere Delhi, come più di un analista ha notato, è perdere un pezzo importante del Paese.

Delhi exit pools: Kejriwal ancora vittoriso. La lezione del "Grillo" indiano

Anche questa volta l’Aam Aadmi Party di Arvind Kerjwal ce l’avrebbe fattanelle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea della capitale, il mini stato dall’Unione senza governo da un anno esatto (Kerjiwal si dimise il 14 febbraio 2014). I dati messi assieme da diverse fonti e riportati da The Hindu dicono che gli exit pools delle elezioni di sabato attribuirebbero tra 39 e 48 seggi al partito anti corruzione (Aam) sui 70 in palio, seguito dal partito del premier Narendra Modi (Bjp) che nelle scorse elezioni (2013) era invece arrivato con un ottima posizione ma non tale da permettergli di formare  il governo della città-stato. Il Congresso, già decimato nella passata tornata (ma col cui contributo Kejriwal aveva potuto avere la maggioranza e fare un governo) esce a pezzi. Altissima l-affluenza al 67%.
La prudenza non è mai troppa ma si può aggiungere che persino una vittoria di misura del Bjp resterebbe una vittoria di Kejriwal che abbandonò il suo scranno da chief minister dopo nemmeno due mesi in contrasto sia col Congresso sia col Bjp che avevano bloccato nel “parlamentino” di Delhi il Jan Lokpal Billla legge anti corruzione proposta dagli attivisti della società civile, movimento da cui nel 2012 era nato l’Aap – con una melina molto simile a quella adottata nel parlamento nazionale. Poi Arvind aveva sfidato Modi nelle legislative perdendo clamorosamente.
Sapendo che la sua vera base elettorale è nella capitale, Kejriwal ha chiesto scusa e si è ripresentato risfidando in un certo senso ancora Modi e il suo candidato – l’ex poliziotta e attivista civile Kiran Bedi – ma in un momento in cui Modi è premier e gode di grande consenso. Se è vero quanto dicono gli exit pools la vittoria sarebbe pazzesca perché con solo una trentina di seggi, il Bjp subirebbe una sconfitta bruciante e così le sue politiche: liberiste e identitarie.
Paragonato a Beppe Grillo per la sua battaglia anti corruzione, Arvind ha una marcia in più. Non ha avuto paura di allearsi col Congresso dopo le prime elezioni formando il suo primo governo e la sua battaglia è su un progetto di leggi serie e frutto di una lunga concertazione con la base. La politica, al contrario del comico genovese, Kerjriwal sembra conoscerla bene sia nelle regole sia nelle strategie. Ora restano da vedere i numeri che al Congresso di Sonia Gandhi danno un margine di soli 4 seggi, ossia una presenza praticamente ininfluente. Ma la vera lezione è per l’arrogante premier indiano, forse troppo convinto di essere la persona giusta. Perdere Delhi, come più di un analista ha notato, è perdere un pezzo importante del Paese.

Palestina: Abbas ordina creazione comitato per reclami CPI

(Agenzie). Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha ordinato la creazione di un comitato incaricato di seguire i reclami che verranno presentati alla Corte Penale Internazionale (CPI), istanza alla quale i palestinesi si potranno rivolgere a partire dal prossimo 1° aprile. Il comitato “recensirà e preparerà i documenti e i dossier che lo Stato di Palestina presenterà […]

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Muore a 78 la scrittrice Assia Djebar

(Al Huffington Post Maghreb). La scrittrice algerina Assia Djebar è deceduta a Parigi all’età di 78 anni. Scrittrice di fama nazionale, regionale e internazionale, Assia Djebar (pseudonimo di Fatma-Zohra Imalayène) è stata autrice di numerosi romanzi, novelle, spettacoli teatrali e saggi. Nelle sue opere trattava di emancipazione femminile, di Storia e di Algeria. Assia Djebar è stata la prima algerina e la prima donna […]

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Yemen: leader Houthi apre la porta a nuove coalizioni

(Agenzie).  Abdel Malik al-Houthi, leader delle milizie sciite che hanno preso il potere in Yemen, ha aperto la porta a nuove coalizioni politiche. In un’intervista rilasciata alle televisioni locali, Abdel Malik ha dichiarato che “la nostra mano è tesa verso ogni forza politica del Paese, ora si assumano tutti la responsabilità per la ricostruzione e […]

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Vincitori e vinti nel nuovo governo tunisino

Di Tawfiq al-Madini. Bawaba al-Sharq (06/02/2015). Traduzione e sintesi di Kaouther Rabhi. La composizione della nuova squadra governativa è il frutto, secondo molti osservatori e analisti, del famoso incontro di Parigi tra Essebsi e Ghannoushi e viene a concretizzare il compromesso raggiunto tra i due leader. Da un lato, a Ghannoushi conviene vedere il suo partito rappresentato […]

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Nel Kurdistan iracheno una rivista per donne che rompe con le tradizioni

(Your Middle East). C’è molta aspettativa per il lancio di Zhin, la nuova rivista per donne che da questo mese inizierà a circolare a Sulaymaniyah, città del Kurdistan iracheno a soli 400 km dal confine con la Siria. La redazione della rivista, promossa dalla ONG International Media Support (IMS), è composto da sole donne, alcune di origine locale, altre provenienti dall’Europa. Lo scopo […]

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Fuori campo: un documentario per sfatare gli stereotipi antizigani

fuori campo 110rom 25x25Il regista Paolo Panariello prova a scardinare alcuni dei pregiudizi più diffusi sui Rom in Italia attraverso le storie di quattro protagonisti alle prese con la loro quotidianità. Frutto di un lavoro collettivo di ricerca e documentazione, il film è stato prodotto da Figli del Bronx e dalle associazioni OsservAzione e Compare/Mammut.

Yemen: migliaia protestano contro presa di potere Houthi

(Agenzie). Migliaia di persone sono scese in strada in diverse città dello Yemen per protestare contro la presa di potere da parte del movimento sciita Houthi, che con una dichiarazione costituzionale ha sciolto il parlamento. Nella capitale Sana’a, i ribelli hanno disperso i manifestanti sparando colpi in aria, ma sono ricorsi anche a bastoni e mazze. […]

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Giordania: Daish programma nuovi rapimenti

(Al-Ghad). Daish starebbe programmando nuovi rapimenti in Giordania e Libano, secondo quanto dichiarato da fonti di intelligence all’emittente televisiva statunitense CNN. I servizi segreti americani ritengono che Daish stia stringendo una forte cooperazione con i gruppi terroristi presenti nel Sinai, i quali sarebbero pronti a collaborare con loro in questo tipo di operazioni.  

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Potenze occidentali: Libia rischia bancarotta

(Agenzie). Gli Stati Uniti e cinque alleati europei, quali Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta nella quale esprimono la loro preoccupazione circa l’eventualità che la Libia finisca in bancarotta se i prezzi del petrolio continueranno a scendere. I sei Stati hanno dichiarato che, dato il calo dei prezzi del greggio, “la […]

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Yemen: Consiglio di cooperazione del Golfo denuncia colpo di stato

(Agenzie). Le sei nazioni del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG) hanno denunciato il colpo di stato avvenuto in Yemen, dove le forze ribelli sciite Houthi hanno sciolto il parlamento e istallato un consiglio presidenziale per governare il Paese. “Il colpo di stato in Yemen segna una grave e pericolosa escalation e mette in pericolo la […]

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Creative Space Beirut: dai campi profughi all’alta moda (gallery)

(The Daily Star Lebanon). È nei campi profughi e negli orfanotrofi che Creative Space Beirut cerca nuovi talenti da formare. Creata nel 2011 da un’idea di Sarah Hermez, Creative Space è una scuola di moda per ragazzi “talentuosi e appassionati di design, che però non avrebbero mai avuto la possibilità di coltivare la propria passione”. La scuola prevede […]

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Il fotografo di Duma

(di Abd Doumany*, per AFP. Traduzione dall’inglese di Claudia Avolio). È un attacco aereo a svegliarmi, proprio accanto a casa mia in una zona dei sobborghi di Damasco controllata dai […]

Cucina marocchina: la tajine di pesce di Tangeri

Con la ricetta di oggi ci rechiamo in Marocco per conoscere una delle numerose varianti del più diffuso piatto nella tradizione culinaria marocchina: il tajine di pesce di Tangeri! Come già sappiamo, il tajine è la pentola tradizionale marocchina in terracotta, ma si può sostituire con l’uso di una semplice pentola, di una pentola a pressione o di una padella capiente. Ingredienti: […]

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#JeSuisNous, la campagna culturale dei musulmani di Francia

(Al-Arabiya). In seguito all’attentato contro la rivista francese Charlie Hebdo dello scorso 7 gennaio, un gruppo di attivisti musulmani di Francia ha dato vita a una campagna mediatica chiamata #JeSuisNous con lo scopo di mostrare i contributi positivi della comunità musulmana alla cultura francese. Il gruppo che ha lanciato l’iniziativa è composto da musulmani francesi che provengono […]

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Iraq: attentato suicida in un ristorante di Baghdad

(Agenzie). Agenti di polizia iracheni hanno riferito che un attentato suicida in un ristorante nella parte orientale di Baghdad ha provocato la morte di almeno 13 persone e il ferimento di altre 30. Per ora non c’è stata nessuna rivendicazione dell’attacco. L’incidente arriva poche ore prima dell’implementazione della decisione del primo ministro iracheno Haidar al-Abadi di […]

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Yemen: Houthi colpiti in esplosione fuori dal palazzo repubblicano

(Agenzie). L’improvvisa esplosione di una bomba fuori dal palazzo repubblicano di Sana’a ha causato il ferimento di almeno tre militanti Houthi che erano di guardia all’edificio. L’attacco arriva un giorno dopo la dichiarazione costituzionale da parte degli Houthi attraverso la quale il movimento ha assunto il potere del Paese, ordinando lo scioglimento del parlamento. Una volta residenza […]

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Baghdad: fine del coprifuoco

Di Ali Jawad. Rai al-Youm (05/02/2015). Traduzione e sintesi di Carlo Boccaccino. Giovedì scorso durante una conferenza stampa il generale iracheno Saad Maan, portavoce del primo ministro Haidar al-Abadi, ha annunciato che a partire da sabato sarà annullato il coprifuoco notturno a Baghdad, in vigore da otto anni. L’ordinanza di coprifuoco, emanata nel 2007 dall’ex […]

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Elezioni in Israele, se a decidere saranno errori (e scandali)

Noi o lui. Noi o loro. Comunque vadano le elezioni del 17 marzo in Israele c’è già un vincitore: la personalizzazione della politica. Per cui i partiti sono relegati sullo sfondo. E in scena la sfida è tutta giocata sui volti dei leader e sulle loro parole, sulle malefatte (presunte) delle mogli e sugli scandali […]

Ecco come vi raccontiamo al Raqqa, da dentro IS 6 minuti di video, la prima inte…

Ecco come vi raccontiamo al Raqqa, da dentro IS
6 minuti di video, la prima intervista dal vivo di uno dei fondatori della campagna, pagina facebook e blog الرقة تذبح بصمت Raqqa is Being Slaughtered Silently, una delle pèiù affidabili fonti di informazioni sulla capitale della parte siriana del cosidetto “Stato Islamico”. Onore a questi grandi ragazzi e ragazze, possano le loro voci non rimanere inascoltate.


Exposing ISIS: Activists Risk Death to Track Extremists

In an exclusive in-person interview with The Wall Street Journal, a leader of an activist group that secretly operates inside ISIS’s home base talks about how they risk their lives to get the story out. Produced by Reem Makhoul Continua a leggere

La “cellula” di Al-Jazeera

Di Amina Khairy. Al-Hayat (04/02/2015). Traduzione e sintesi di Ismahan Hassen. La questione dei giornalisti di Al-Jazeera, imprigionati a causa della faccenda nota col nome di come di “Marriott Cell”, si è trasformata da un semplice processo a un caso in cui la magistratura ha visto interferire interessi internazionali, discordanze delle agenzie di stampa e […]

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Yemen: Houthi assumono il potere, sciolgono il parlamento

(Agenzie). I ribelli Houthi hanno annunciato la loro presa di potere durante una riunione in cui hanno inoltre annunciato una serie di decreti costituzionali. Uno di questi decreti prevede la creazione di un consiglio nazionale di transizione che andrà a sostituire il parlamento yemenita, specificando che questo consiglio provvisorio avrà il compito di eleggere un consiglio presidenziale […]

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Oltre il conflitto: viaggio nelle bellezze della Palestina

Modificare il turismo di massa nella Terra Santa, far conoscere la cultura e la storia del popolo palestinese, rompere gli stereotipi sui palestinesi e sulla loro società. Questi gli obiettivi di Atg (Gruppo per il turismo alternativo), ONG palestinese che opera nel campo del turismo per promuovere “un’immagine positiva della Palestina e per contribuire alla […]

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Somalia: governo conferma morte leader Al-Shabab

(Agenzie). Il governo somalo ha confermato la morte del comandate Yusuf Dheeq, uno dei leader del gruppo islamista Al-Shabab, in un attacco condotto da droni americani su Mogadiscio giorni fa. Abdi Nur Mahdi, anche conosciuto come Yusuf Dheeq, sarebbe stato ucciso da un missile Hellfire lanciato da un drone statunitense nel pomeriggio dello scorso sabato. Il leader […]

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Gaza: gruppi armati condannano l’etichettatura egizian di Hamas come gruppo terroristico

(Agenzie). I gruppi armati delle fazioni politiche di Gaza hanno condannato la scelta egiziana di etichettare Hamas come  gruppo terroristico, presa dal tribunale del Cairo lo scorso 31 gennaio. “Chiediamo al popolo egiziano di rifiutare questa decisione e invitiamo il popolo palestinese a esprimere la loro rabbia e il loro rifiuto”, si legge nel comunicato diffuso dai […]

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Siria: barili bomba su Aleppo uccidono oltre 40 persone

(Agenzie). Alcuni osservatori e attivisti siriani hanno riferito che elicotteri da guerra del regime hanno sganciato due barili bomba su un piazza affollata nella città di Aleppo, nella Siria settentrionale. Secondo le fonti, sono 47 le persone rimaste uccise. Nel frattempo, altri attivisti hanno riferito che attacchi aerei siriani sulla periferia della capitale Damasco hanno provocato […]

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Tunisia: le 18 misure urgenti annunciate da Essid

(Al Huffington Post Maghreb). Prima di ottenere la fiducia della maggior parte dei deputati tunisini, il premier Habib Essid ha annunciato delle misure urgenti che il governo adotterà “immediatamente”. Tali misure si articolano in 18 punti, distribuiti su sei assi principali: il terrorismo, il consumo, l’ambiente, le amministrazioni comunali, il turismo, le sovvenzioni statali. Secondo Essid, […]

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Due anni dopo l’assassinio di Belaid, leader della sinistra tunisina

(L’Humanité.fr). Era il 6 febbraio 2013 quando Chokri Belaid, leader della sinistra marxista tunisina venne assassinato all’età di 48 anni. Sono passati esattamente due anni: Belaid stava uscendo di casa e stava per salire in macchina quando due uomini hanno iniziato a sparargli una serie di proiettili che lo hanno ucciso. L’omicidio è avvenuto in un momento […]

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Marocco: boom di start-up e imprese di giovani nel campo delle tecnologie

(Al Huffington Post Maghreb). In Marocco, lo sviluppo di società e start-up high-tech ha permesso al Paese di passare dallo status di consumatore a quello di produttore di innovazione, contando più di 58.000 dipendenti nel settore delle tecnologie. Queste imprese, piccole ma innovative, hanno delle caratteristiche in comune: i loro fondatori e dirigenti sono giovani (tra i […]

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Mehdi Jabba, candidato marocchino a The Voice Belgio (video)

(Al Huffington Post Maghreb). Si chiama Mehdi Jabba e viene dal Marocco. È sbarcato a The Voice Belgio, in onda sul canale RTBF, proponendo la sua personale interpretazione della canzone “Zina”, successo del gruppo algerino Babylone. Prima di lui, un altro arabo aveva partecipato all’edizione francese del programma musicale nel 2014, la libanese Hiba Tawaji.

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Libia: autobomba vicino Bengasi causa almeno 2 morti e 20 feriti

(Agenzie). L’esplosione di un’autobomba nei pressi di Bengasi ha causato la morte di due persone, tra cui il suo conducente, e ferite altre 20, secondo fonti mediche e militari. L’autobomba è esplosa mentre si dirigeva verso una base militare. Secondo alcuni ufficiali militari, il veicolo sarebbe esploso prima del previsto. L’esplosione è avvenuta nel quartiere […]

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Turchia invita i suoi cittadini in Yemen a lasciare il Paese

(Agenzie). La Turchia ha invitato i suoi cittadini residenti in Yemen a lasciare al più presto il Paese a causa della crisi politica e di sicurezza che sta attraversando, nonostante il tentativo delle forze politiche di trovare un accordo per il potere. “Si stanno tenendo proteste e manifestazioni. C’è la possibilità che si verifichino incidenti”, ha […]

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Yemen: maggioranza dei partiti concorda creazione consiglio presidenziale

(Agenzie). La maggior parte delle fazioni politiche yemenite partecipanti ai negoziati per trovare una soluzione politica alla crisi del Paese hanno concordato la creazione di un consiglio presidenziale. Il consiglio sarà composto da cinque membri e capeggiato da Ali Nasser Mohammad, ex presidente dello Yemen meridionale prima dell’unificazione del 1990. Il consiglio avrà il compito di guidare […]

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Lo scrittore marocchino Muhammad Barrada vince il “Prix du Maroc du Livre”

Lo scrittore marocchino Muhammad Barrada (Rabat, 1938) ha vinto il Premio letterario marocchino “Prix du Maroc du Livre/جائزة المغرب للكتاب, nella sezione romanzo, per il suo libro Lontano dal rumore, vicino al silenzio/”بعيدا عن الضوضاء قريبا من السكات“, pubblicato da Le Fennec di Casablanca/Dar al-Adab di Beirut (NB: il primo capitolo del libro è disponibile … Continue reading Lo scrittore marocchino Muhammad Barrada vince il “Prix du Maroc du Livre”

Lo scrittore marocchino Muhammad Barrada vince il “Prix du Maroc du Livre”

Lo scrittore marocchino Muhammad Barrada (Rabat, 1938) ha vinto il Premio letterario marocchino “Prix du Maroc du Livre/جائزة المغرب للكتاب, nella sezione romanzo, per il suo libro Lontano dal rumore, vicino al silenzio/”بعيدا عن الضوضاء قريبا من السكات“, pubblicato da Le Fennec di Casablanca/Dar al-Adab di Beirut (NB: il primo capitolo del libro è disponibile … Continue reading Lo scrittore marocchino Muhammad Barrada vince il “Prix du Maroc du Livre”

Risposta a "Lettera aperta a un amico musulmano" di Francesca Paci

Risposta a “Lettera aperta a un amico musulmano” di Francesca Paci pubblicata sulla Stampa.it

Cara Francesca,

Ti scrivo in risposta alla tua ultima lettera. Lo so, lo so… Era indirizzata a Mohammad e io mi chiamo Karim. Era rivolta a un credente musulmano e io sono ateo. Ma se era intestata al tuo amico Mohammad, era nello stesso tempo indirizzata a un “Voi” contrapposto ad un “Noi”. E siccome, per il mio nome, per le mie origini, per i miei gusti alimentari, musicali e tanti altri motivi, so che non mi consideri facente parte del tuo “Noi”, è quindi ovvio che io faccia parte di quel “Voi” a cui hai tanto da rimproverare. Ed è per questo che mi sento di rispondere.

Tutto sommato, accusi tutti “Noi” di non condannare abbastanza le atrocità dei “nostri” terroristi. Di non prenderci le nostre responsabilità… e di cercare sempre qualche tesi complottistica per trovare delle scuse a quelli che sgozzano e massacrano redazioni intere e buttano aerei contro le vostre torri… Dici che chi lo fa è uno dei “nostri”, anche se cerchiamo di negarlo. Dici che il cancro che ci sta rosicchiando le ossa viene dalle nostre cellule malate e non da fuori. Ci dici che le letture più oscurantiste del Corano sono parte di noi e fin che non lo riconosciamo non riusciremo a prenderne abbastanza distanza. Te invece, i tuoi sbagli si collocano tutti in un passato remoto che non oltrepassa i primi 30 anni del secolo scorso. In quanto cristiana moderna, ti tieni stretto tutto il progresso dell’umanità, compresi “gli atei, i volteriani, gli irriverenti”. Tutti dalla parte “vostra”. Dalla “nostra” invece cancelli Omar Khayam, i sufi, Al Hallaj, i mu’tasila, ibnu Rochd, Ibnu Sina… Scomparsi i riformatori musulmani del dopo guerra, i tentativi socialisti. Polverizzati Ataturk, Nasser e Bourguiba. Oscurati i milioni di laici credenti e non credenti che lottano tutti i giorni contro l’oscurantismo, contro l’intolleranza… Via tutto! A “Noi” ci lasci nudi e soli testa a testa con Al Baghdadi e i suoi tagliagole.

Hai ragione cara amica. Hai azzeccato tutto. Abbiamo tutte le malattie che descrivi: il vittimismo, il complottismo, l’oscurantismo, la difficoltà a prendere distanza dalla violenza come mezzo di risoluzione dei conflitti, i conti non fatti con i nostri estremismi… e anche qualcosa di più. La trave che oscura il nostro occhio è enorme. Enorme quanto il nostro smarrimento. Hai ragione.

Siccome ti preoccupi della mia salute, faccio altrettanto. Tu, invece, come stai? Sei andata dal dottore ultimamente? Ti sei fatta vedere da un oculista? Perché come tu vedi bene la trave nel mio occhio, anche io, con quello valido, vedo benissimo quella che esce dal tuo di occhio. Non mi sembra proprio più piccola della mia.

Mi citi l’ingiusta guerra in Iraq. Ma dimmi: davanti ai miei dubbi, all’epoca, sul contenuto della boccetta di Colin Powell, non mi dicesti che era il solito complottismo arabo? O ricordo male? Dimmi, ancora: cosa hai fatto per fermare quella guerra che oggi dici ingiusta? Hai preso le distanze? Hai rifiutato di scaldarti o di rifornire la tua macchina con il petrolio ottenuto con quei metodi?

Quando, 4 anni fa (il 21 agosto 2011 per l’esattezza) il comandante Abdelhakim Belhadj, noto membro di Al Qaida, fece il suo ingresso trionfale a Tripoli, alla testa del suo “Gruppo dei combattenti islamici libici”, finanziati dal Qatar, armati dalla Francia e addestrati dai servizi americani (sono informazioni che si trovano anche nell’archivio del tuo giornale, non sono prese dal sito degli adoratori del pianeta Nibiru), tu che facesti? Scrivesti qualche lettera ai tuoi “Noi” per chiedere perché si stava rigiocando la stessa carta di Al Qaeda, dichiarata nemico pubblico numero uno dopo l’undici settembre? Forse non ti ricordi che poi Belhadj volò subito dopo la caduta del regime libico in Turchia e con i suoi uomini inaugurò la stagione dell’arrivo dei combattenti stranieri in Siria? Io invece da degno complottista ho una ottima memoria: Non dimentico nulla!

Forse Daesh, come hai scelto di chiamarlo, e Al Nusra non sono una creazione della Cia o del Mossad? Io non arrivo a tanto. Non lo so. Ma so invece con certezza che gli stati occidentali e i loro alleati del Golfo hanno dato una seria mano a rimettere gli integralisti armati in sella, dopo che, all’inizio, le primavere arabe gli avevano mandati in terzo piano. Il perchè non lo so. Chiedilo tu ai “tuoi”

Cosa hai detto ai “tuoi” quando, pochi giorni fa, con voce unanime, hanno salutato il defunto re Abdullah come un loro amico di sempre? Hai forse sottolineato il fatto che quello ai funerali del quale erano accorsi, tutti, era uno dei principali mandanti del massacro di Charlie Hebdo? Hai sottolineato forse che che non si può “mangiare con il lupo e piangere con il pastore”, come si dice da “Noi”? Hai mai chiesto perché i nemici dichiarati del terrorismo islamico (chiamalo pure così, non ti preoccupare per la “nostra” sensibilità) sono nello stesso tempo i migliori amici dei suoi principali sponsor? Ti sei fatta tutte queste domande sulle contraddizioni di “Voi”altri o sei troppo presa con quelle di “Noi”altri?
E poi per finire, siccome stiamo chiarendo le cose, dimmi una cosa: se il Dio, in nome del quale i “nostri” vanno a massacrare in giro, si chiama Allah, qual é il nome di quello in nome del quale lo fanno i “vostri”? Potrebbe essere “Dollaro”, per caso?

Un cordiale Saluto.

Karim METREF

Syrian parody on Daesh

Syrian activists and filmakers Youssef Helali, Maen Watfe and Muhammad Damlakhy have just released “Daya al Taseh”, a series of sketches lampooning Daesh (ISIS). Check this out, and think of these brave guys when you say “I am Charlie”. There are so many “Charlies” in the Arab world going unnoticed (luckily the WSJ has noticed […]

Syrian parody on Daesh

Syrian activists and filmakers Youssef Helali, Maen Watfe and Muhammad Damlakhy have just released “Daya al Taseh”, a series of sketches lampooning Daesh (ISIS). Check this out, and think of these brave guys when you say “I am Charlie”. There are so many “Charlies” in the Arab world going unnoticed (luckily the WSJ has noticed […]

Syrian parody on Daesh

Syrian activists and filmakers Youssef Helali, Maen Watfe and Muhammad Damlakhy have just released “Daya al Taseh”, a series of sketches lampooning Daesh (ISIS). Check this out, and think of these brave guys when you say “I am Charlie”. There are so many “Charlies” in the Arab world going unnoticed (luckily the WSJ has noticed […]

Syrian parody on Daesh

Syrian activists and filmakers Youssef Helali, Maen Watfe and Muhammad Damlakhy have just released “Daya al Taseh”, a series of sketches lampooning Daesh (ISIS). Check this out, and think of these brave guys when you say “I am Charlie”. There are so many “Charlies” in the Arab world going unnoticed (luckily the WSJ has noticed […]

Syrian parody on Daesh

Syrian activists and filmakers Youssef Helali, Maen Watfe and Muhammad Damlakhy have just released “Daya al Taseh”, a series of sketches lampooning Daesh (ISIS). Check this out, and think of these brave guys when you say “I am Charlie”. There are so many “Charlies” in the Arab world going unnoticed (luckily the WSJ has noticed […]

Syrian parody on Daesh

Syrian activists and filmakers Youssef Helali, Maen Watfe and Muhammad Damlakhy have just released “Daya al Taseh”, a series of sketches lampooning Daesh (ISIS). Check this out, and think of these brave guys when you say “I am Charlie”. There are so many “Charlies” in the Arab world going unnoticed (luckily the WSJ has noticed […]

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Syrian activists and filmakers Youssef Helali, Maen Watfe and Muhammad Damlakhy have just released “Daya al Taseh”, a series of sketches lampooning Daesh (ISIS). Check this out, and think of these brave guys when you say “I am Charlie”. There are so many “Charlies” in the Arab world going unnoticed (luckily the WSJ has noticed […]

Syrian parody on Daesh

Syrian activists and filmakers Youssef Helali, Maen Watfe and Muhammad Damlakhy have just released “Daya al Taseh”, a series of sketches lampooning Daesh (ISIS). Check this out, and think of these brave guys when you say “I am Charlie”. There are so many “Charlies” in the Arab world going unnoticed (luckily the WSJ has noticed […]

#Aleppo, #Siria – 5 febbraio 2015 – Velivoli militari siriani hanno sganciato g…

#Aleppo, #Siria – 5 febbraio 2015 –
Velivoli militari siriani hanno sganciato giovedì sera barili esplosivi sulla rotatoria di Baedeen nella città di Aleppo uccidendo piu’ di 40 persone e ferendone decine.

I primi momenti dopo i bombardamenti …

https://fbcdn-sphotos-g-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xaf1/v/t1.0-9/p100x100/10959442_775112699244645_1380312411333511204_n.jpg?oh=cfc7609377567feb53f4cfc4af27cf1c&oe=5552E06F&__gda__=1433044104_78f4f71f68807e6299c3882dc255a228

ANA Associazione Nuovi Media

#Aleppo, #Siria – 5 febbraio 2015 – Velivoli militari siriani hanno sganciato giovedì sera barili esplosivi sulla rotatoria di Baedeen nella città di Aleppo uccidendo piu’ di 40 persone e ferendone decine.I primi momenti dopo i bombardamenti aereihttps://youtu.be/yf2R0DaY0Dg (Video forte)Alcune vittime in un ospedale di Aleppohttps://youtu.be/j0OJ-kBMaIk (Immagini forti)Le foto mostrano i corpi di alcune vittime.(Photo credit: ANA Press) Continua a leggere

#Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 – Almeno 29 civili sono rimasti uccisi e dec…

#Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 –
Almeno 29 civili sono rimasti uccisi e decine feriti dopo che missili lanciati dalle forze governative siriane hanno colpito aree residenziali del sobborgo damasceno di Kafar Batna nella giornata di giovedì.


Chronik-Fotos
#Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 –
Almeno 29 civili sono rimasti uccisi e decine feriti dopo che missili lanciati dalle forze governative siriane hanno colpito aree residenziali del sobborgo damasceno di Kafar Batna nella giornata di giovedì.
Inoltre, sette persone sono rimaste uccise nel sobborgo di Arbeen e altre 6 nel sobborgo di Ein Tarama a causa dei bombardamenti aerei condotti dall’aviazione siriana; diverse persone sono rimaste ferite anche in seguito ad un attacco aereo sul sobborgo di Saqba.

Corpi di alcune vittime dei bombardamenti su Kafar Batna
http://youtu.be/z2_sDOVNmu0 (Immagini forti)
https://youtu.be/VH8750vO8LA (Immagini forti)
Un padre che da l’ultimo addio a suo figlio
http://on.fb.me/1BXpgqA (Foto)
Fumo che si leva dalla zona del mercato di Kafar BatnaSmoke dopo che è stato colpito da missili
https://youtu.be/t5bprpd9pGg

Conseguenze dei bombardamenti aerei su Saqba
https://youtu.be/DhgIQLB9Qvs

Conseguenze dei bombardamenti aerei su Arbeen
http://youtu.be/EIshGKHkuMo

Foto scattata a Saqba, Damasco. Continua a leggere

#Aleppo, #Siria – 5 febbraio 2015 – Velivoli militari siriani hanno sganciato g…

#Aleppo, #Siria – 5 febbraio 2015 –
Velivoli militari siriani hanno sganciato giovedì sera barili esplosivi sulla rotatoria di Baedeen nella città di Aleppo uccidendo piu’ di 40 persone e ferendone decine.

I primi momenti dopo i bombardamenti aerei
https://youtu.be/yf2R0DaY0Dg (Video forte)
Alcune vittime in un ospedale di Aleppo
https://youtu.be/j0OJ-kBMaIk (Immagini forti)

Le foto mostrano i corpi di alcune vittime.

(Photo credit: ANA Press)

Aprire il cuore ai rifugiati siriani

Di Sherif Elsayed-Ali. Al-Jazeera (04/02/2015). Traduzione e sintesi di Claudia Avolio. In un disegno satirico per illustrare la sfida globale posta dalla crescente crisi dei rifugiati siriani, Ali Ferzat – famoso vignettista ed attivista d’opposizione siriano – ritrae una piccola figura che tiene in mano una chiave minuscola in confronto ad un enorme lucchetto. L’immagine […]

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#Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 – Almeno 29 civili sono rimasti uccisi e dec…

#Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 –
Almeno 29 civili sono rimasti uccisi e decine feriti dopo che missili lanciati dalle forze governative siriane hanno colpito aree residenziali del sobborgo damasceno di Kafar Batna nella giornata di giovedì.
Inoltre, sette persone sono rimaste uccise nel sobborgo di Arbeen e altre 6 nel sobborgo di Ein Tarama a causa dei bombardamenti aerei condotti dall’aviazione siriana; diverse persone sono rimaste ferite anche in seguito ad un attacco aereo sul sobborgo di Saqba.

Corpi di alcune vittime dei bombardamenti su Kafar Batna
http://youtu.be/z2_sDOVNmu0 (Immagini forti)
https://youtu.be/VH8750vO8LA (Immagini forti)
Un padre che da l’ultimo addio a suo figlio
http://on.fb.me/1BXpgqA (Foto)
Fumo che si leva dalla zona del mercato di Kafar BatnaSmoke dopo che è stato colpito da missili
https://youtu.be/t5bprpd9pGg

Conseguenze dei bombardamenti aerei su Saqba
https://youtu.be/DhgIQLB9Qvs

Conseguenze dei bombardamenti aerei su Arbeen
http://youtu.be/EIshGKHkuMo

Foto scattata a Saqba, Damasco.

Berlino scossa dalla predica di un imam salafita

(El País). Lo scorso 23 gennaio presso la moschea Al-Nur di Berlino, l’imam egiziano Abdel Meoz al-Eila ha dichiarato che la donna deve sottomettersi ai capricci del proprio marito, cercando sempre il modo di apparire bella e senza mai negarsi alle richieste sessuali del suo sposo. “Come disse il profeta Muhammad, se un uomo invita sua […]

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Tunisia minacciata di essere esclusa dalla Coppa d’Africa delle Nazioni 2017

(Agenzie). La Federazione tunisina di calcio (FTF), nonostante minacciata di sanzioni, non ha intenzione di presentare le sue scuse alla Confederazione Africana di Calcio (CAF) per aver contestato duramente l’espulsione della Tunisia dalla Coppa d’Africa delle Nazioni. “Perché scusarsi? Abbiamo chiesto alla CAF di dirci esattamente per cosa dovremmo scusarci. Noi abbiamo detto che l’arbitro ha commesso […]

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Attrice iraniana Golshifteh Farahani posa nuda per una copertina

(Le Monde). Golshifteh Farahani, nota attrice iraniana, ha posato nuda per il fotografo di moda Paolo Roversi, per la copertina del magazine francese Egoiste. L’attrice era stata espulsa dall’Iran nel 2008, dopo per aver posato nuda in una foto pubblicata sul settimanale Madame Figaro. Passaporto confiscato dunque ed esilio “forzato” in Francia. Nel 2012 ha […]

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Daish personalizza un videogioco di guerra

(Le Monde). La propaganda di Daish (ISIS) ha elaborato un mod, cioè una versione personalizzata, di un famoso videogioco di guerra che si sta diffondendo rapidamente sulle reti jihadiste. Il mod, chiamato “Iraqi Warfare”, è basato sul gioco di simulazione militare “ArmA 3″ e permette di rimpiazzare i personaggi originari con unità dell’esercito iracheno, dei peshmerga curdi e dei combattenti Daish, tutti […]

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Piccole scene di lavoro invisibile dal «Teatro dell’oppresso»

oppresso 110Un gruppo di uomini e donne, accomunati da condizioni di sfruttamento e precariato, è coinvolto in un atelier per affrontare, in chiave teatrale, le trasformazioni dei mercati e i rapporti di forza sul posto di lavoro. Lo spettacolo andrà in scena sabato 7 febbraio alla Casa Internazionale delle Donne.

Charlie Hebdo getta un’ombra sul turismo in Marocco

(Hespress). Secondo i dati forniti dalla Confederazione Nazionale del Turismo, il settore turistico in Marocco ha subito una battuta d’arresto in seguito all’attentato alla rivista satirica francese Charlie Hebdo dello scorso 7 gennaio a Parigi. In particolare, il ministero del Turismo marocchino ha notato un minore afflusso proprio dei turisti francesi, che costituiscono ogni anno circa un terzo dei visitatori […]

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#Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 – Zahran Alloush, comandante del gruppo di o…

#Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 –
Zahran Alloush, comandante del gruppo di opposizione Jaysh Al Islam, ha dichiarato in un tweet di giovedì che loro fonti avrebbero confermato che colpi di mortaio sarebbero stati lanciati da forze del regime del …

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ANA Associazione Nuovi Media

#Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 – Zahran Alloush, comandante del gruppo di opposizione Jaysh Al Islam, ha dichiarato in un tweet di giovedì che loro fonti avrebbero confermato che colpi di mortaio sarebbero stati lanciati da forze del regime del ramo Palestina e dall’edificio della Sicurezza nazionale e questi avrebbero colpito zone residenziali per distorcere l’immagine di Jaysh Al Islam. Inoltre, ha avvisato nuovamente i civili di non uscire e trovarsi nelle strade e luoghi pubblici. Continua a leggere

#Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 – Zahran Alloush, comandante del gruppo di o…

#Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 –
Zahran Alloush, comandante del gruppo di opposizione Jaysh Al Islam, ha dichiarato in un tweet di giovedì che loro fonti avrebbero confermato che colpi di mortaio sarebbero stati lanciati da forze del regime del ramo Palestina e dall’edificio della Sicurezza nazionale e questi avrebbero colpito zone residenziali per distorcere l’immagine di Jaysh Al Islam. Inoltre, ha avvisato nuovamente i civili di non uscire e trovarsi nelle strade e luoghi pubblici.

#Duma, sobb. di #Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 – Le forze governative siria…

#Duma, sobb. di #Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 –
Le forze governative siriane hanno intensificato il loro attacco sul sobborgo di Duma conducendo oggi piu’ di 40 attacchi aerei su zone residenziali e causando almeno 20 vittime e decine di …


Chronik-Fotos
#Duma, sobb. di #Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 –
Le forze governative siriane hanno intensificato il loro attacco sul sobborgo di Duma conducendo oggi piu’ di 40 attacchi aerei su zone residenziali e causando almeno 20 vittime e decine di feriti, tra cui anche bambini, secondo quanto riferito da attivisti.

I primi momenti dopo gli attacchi aerei su Duma
https://youtu.be/d5Y1BpX8SEA
Un uomo intrappolato sotto le macerie
https://youtu.be/YQyYwo57QnY
Bambini feriti in un ospedale da campo di Duma
https://youtu.be/zY4Zt4UrZ5k
https://youtu.be/VdIjFvn6KCg
Un bambina siriana ferita
https://youtu.be/MbWZkWKlfy8
Dua bambini feriti
http://on.fb.me/1BXe79f
Conseguenze dei bombardamenti aerei nelle strade di Duma
https://youtu.be/ZVlqgK_-Li0
https://youtu.be/fP1FT6BSkIo
https://youtu.be/HTco4lrvE24 Continua a leggere

Tunisia: il parlamento dà fiducia a governo di coalizione

(AFP). Il parlamento della Tunisia ha approvato il governo di coalizione guidato dal partito laico Nidaa Tounes e che include anche alcuni membri del partito islamista rivale Ennahda. Su 204 parlamentari che hanno partecipato al voto, 166 hanno votato a favore, 30 contrari e otto si sono astenuti. Il presidente del Parlamento Mohamed Ennaceur ha accolto […]

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#Duma, sobb. di #Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 – Le forze governative siria…

#Duma, sobb. di #Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 –
Le forze governative siriane hanno intensificato il loro attacco sul sobborgo di Duma conducendo oggi piu’ di 40 attacchi aerei su zone residenziali e causando almeno 20 vittime e decine di feriti, tra cui anche bambini, secondo quanto riferito da attivisti.

I primi momenti dopo gli attacchi aerei su Duma
https://youtu.be/d5Y1BpX8SEA
Un uomo intrappolato sotto le macerie
https://youtu.be/YQyYwo57QnY
Bambini feriti in un ospedale da campo di Duma
https://youtu.be/zY4Zt4UrZ5k
https://youtu.be/VdIjFvn6KCg
Un bambina siriana ferita
https://youtu.be/MbWZkWKlfy8
Dua bambini feriti
http://on.fb.me/1BXe79f
Conseguenze dei bombardamenti aerei nelle strade di Duma
https://youtu.be/ZVlqgK_-Li0
https://youtu.be/fP1FT6BSkIo
https://youtu.be/HTco4lrvE24

Anche la guerra siriana si alimenta con le anfetamine

Di Natalia Sancha. El País (03/02/2014) Traduzione e sintesi di Chiara Cartia In quattro anni di guerra, la Siria è diventata un centro di produzione e di consumo di merci da contrabbando. Con le forze di sicurezza stremate dallo sforzo bellico e almeno 40% del territorio sfuggito al controllo dello Stato, i signori della guerra […]

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#Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 – Decine di razzi e colpi di mortaio lanciat…

#Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 –
Decine di razzi e colpi di mortaio lanciati dal gruppo di opposizione Jaysh Al Islam hanno colpito diverse zone della capitale Damasco sin dal primo mattino causando almeno cinque morti e 37 feriti, tra cui …


Chronik-Fotos
#Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 –
Decine di razzi e colpi di mortaio lanciati dal gruppo di opposizione Jaysh Al Islam hanno colpito diverse zone della capitale Damasco sin dal primo mattino causando almeno cinque morti e 37 feriti, tra cui cinque bambini. Tra le zone interessate il perimetro dell’agenzia di informazione SANA nel quartiere di Baramkeh, Mezzeh, Malki, Mazraa, Abu Rommaneh, Al Jamarek, Halbouni, Sabaa Bahrat ed Adawi oltre alla zona di fronte la piazza della moschea degli Omayyadi nella città vecchia. Colpite anche la zona di Al Rawda, le piazza Al Marjeh e Arnous e via Al Thawra.

Fumo che si leva dall acapitale Damasco colpita da decine di razzi e colpi di mortaio lanciati da Jaysh Al Islam giovedì mattina
https://youtu.be/hFAGNwqgIT0

Foto che mostrano distruzione nella Facoltà di Scienze dell’Educazione
http://on.fb.me/1C2EY68
http://on.fb.me/1udln37
Foto dalla Facoltà di Economia oggi
http://on.fb.me/1xoHcaX

Foto scattata in un ospedale di Damasco oggi.
(Fonte della foto: https://www.facebook.com/YomyatKzefeh) Continua a leggere

Gran Mufti libanese: “il terrorismo non parla a nome dell’Islam”

(Al-Masry al-Youm). Il Gran Mufti libanese Abdel-Latif Derian ha attaccato i gruppi jihadisti che, ha dichiarato, compiono crimini contro l’umanità e non sono legati all’Islam, religione basata sulla misericordia e sul rispetto della dignità umana. In un comunicato rilasciato da Derian durante la sua visita in Egitto, il Gran Mufti ha detto che “il terrorismo si sta […]

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Bahrein: Amnesty denuncia il ritiro della cittadinanza ai dissidenti

(Naharnet). Amnesty International e il Comitato per la protezione dei giornalisti hanno denunciato il costante ricorso delle autorità del Bahrein al ritiro della cittadinanza, una pratica che secondo queste ONG consentirebbe di mettere a tacere le voci dell’opposizione. Reagendo alla notizia del ritiro della cittadinanza a 72 cittadini del Regno, Amnesty ha chiesto a Manama […]

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Dentro le prigioni di Asad

“Tanti siriani hanno visto cosa accade nelle prigioni del regime. Ma tanti di loro non sono vissuti per raccontare la loro storia come invece è successo a me che racconto […]

#Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 – Decine di razzi e colpi di mortaio lanciat…

#Damasco, #Siria – 5 febbraio 2015 –
Decine di razzi e colpi di mortaio lanciati dal gruppo di opposizione Jaysh Al Islam hanno colpito diverse zone della capitale Damasco sin dal primo mattino causando almeno cinque morti e 37 feriti, tra cui cinque bambini. Tra le zone interessate il perimetro dell’agenzia di informazione SANA nel quartiere di Baramkeh, Mezzeh, Malki, Mazraa, Abu Rommaneh, Al Jamarek, Halbouni, Sabaa Bahrat ed Adawi oltre alla zona di fronte la piazza della moschea degli Omayyadi nella città vecchia. Colpite anche la zona di Al Rawda, le piazza Al Marjeh e Arnous e via Al Thawra.

Fumo che si leva dall acapitale Damasco colpita da decine di razzi e colpi di mortaio lanciati da Jaysh Al Islam giovedì mattina
https://youtu.be/hFAGNwqgIT0

Foto che mostrano distruzione nella Facoltà di Scienze dell’Educazione
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Foto dalla Facoltà di Economia oggi
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Foto scattata in un ospedale di Damasco oggi.
(Fonte della foto: https://www.facebook.com/YomyatKzefeh)

A El Guettar, gli abitanti reinventano la democrazia diretta

xxx yyybondy 110A El Guettar, Redeyef o Thala, accanto alla bellezza del paesaggio, delle montagne, desertiche o verdissime a seconda della vicinanza al Sahara, colpisce la totale assenza di infrastrutture, strade asfaltate, mezzi di trasporto. Come fanno gli abitanti a gestire la quotidianità? (Ebticar/Tunisie Bondy Blog)

Egitto: attacco a KFC , 1 morto

(Agenzie). Una persona è stata uccisa in un attacco al ristorante della multinazionale Kentucky Fried Chicken (KFC) in una città a nord del Cairo, secondo quanto riportato dall’agenzia di stato egiziana MENA. Due persone hanno lanciato delle bombe molotov, passando con la motocicletta davanti al locale, per poi aprire il fuoco contro i clienti che stavano cercando di […]

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Yemen: colloqui tra forze politiche mediati dall’ONU

(Naharnet). Le forze politiche yemenite stanno per riunirsi per dei colloqui mediati dall’ONU, un giorno dopo la scadenza dell’ultimatum imposto dalle forze ribelli sciiti Houthi, ha dichiarato l’inviato delle Nazioni Unite Jamal Benomar. Le fazioni politiche yemenite, che si oppongono ai ribelli, si sono già riuniti per cercare una soluzione politica alla crisi. Dopo 4 ore l’assemblea […]

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Marocco: al via la 21^ edizione del Salone dell’editoria e del libro

(Map). Si aprirà il 13 febbraio a Casablanca la 21^ edizione del Salone internazionale dell’editoria e del libro. Questa edizione è interamente dedicata alla Palestina, alla sua tradizione e alla sua cultura. In occasione di ciò il Salone ospiterà una folta delegazione di autorità palestinesi tra cui il Vice primo ministro e il ministro della Cultura, Ziad […]

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Siria: 3 morti e 30 feriti in bombardamenti a Damasco

(Map). Tre persone sono morte e 30 sono rimaste ferite nei bombardamenti che si sono verificati questa mattina nella capitale siriana di Damasco: 49 bombe sono state lanciate contro un quartiere al centro della città, secondo l’agenzia di stampa ufficiale siriana SANA e l’osservatorio siriano per i diritti umani. L’attacco arriva due giorni dopo l’annuncio di Zahran […]

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Iraq: revocato il coprifuoco a Baghdad

(Asharq al Awsat). Il primo ministro iracheno Al Abadi ha rimosso il coprifuoco nella capitale di Baghdad, misura in vigore da anni nella città irachena. La decisione arriva dopo la visita fatta dal Primo ministro iracheno al comando di sicurezza, dove è stato informato sull’andamento delle operazioni e sullo stato del controllo della città, secondo […]

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Yemen: Houthi annunciano la presa di potere in pochi giorni

(Al-Quds al-Arabi). Il gruppo di Ansar Allah (Houthi) ha annunciato che tra pochi giorni inizieranno a mettere in atto “le procedure e le misure nazionali per far uscire il Paese dallo stallo attuale e per riempire il vuoto di governo”. La dichiarazione giunge al termine dell’ultimatum posto dal gruppo ribelle sciita alle forze politiche libiche, […]

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Dealing with Reality and Falsehood in the Field (by Estella Carpi, February 2015)

http://allegralaboratory.net/dealing-with-reality-and-falsehood-in-the-field/ As Craig Larkin already noticed in one of his studies, in human events the tension between what is said and what is known often emerges (Larkin, 2010: 630). In order to write my PhD dissertation, between December 2011 and November 2013 I carried out field research in the Akkar region (North Lebanon) on the […]

Ventidue minuti di nauseante ferocia

Di Simon Tomlinson. Daily Mail (04/02/2015). Traduzione e sintesi di Silvia Di Cesare. Il filmato della morte del pilota giordano Muath al-Kasasbeh, arso vivo dai jihadisti, è un lavoro curato con estrema attenzione e altamente coreografato. Il tutto è fatto per far inorridire l’Occidente e per attrarre nuovi jihadisti. L’impotenza della vittima, la cattiveria e il ragionamento […]

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Turchia: arrestati primo turco affiliato con Daish

(Agenzie). Le autorità turche hanno arrestato un cittadino turco sospettato di collaborare con Daish (conosciuto in Occidente come ISIS), secondo quanto riferito dai media locali. L’uomo identificato come Musa Gokta avrebbe oltrepassando il confine turco diretto in Siria con il figlio 15enne, per arruolarsi con il gruppo jihadista, secondo quanto riferito dal giornale turco Radikal. È stato arrestato mentre […]

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Quello che brucia

di Lorenzo Trombetta

Più per l’orrore che toglie il sonno per le atroci immagini del pilota giordano, Muaz Kassasbe, che si dimena abbrustolito nella gabbia, lo stomaco si contorce per l’indifferenza di molti europei di fronte all’uccisione da parte della polizia egiziana di Shaimaa Sabbagh, una giovane madre colpita a morte a piazza Tahrir al Cairo lo scorso 25 gennaio mentre tentava di deporre dei fiori nella piazza simbolo delle proteste di quattro anni fa.…

Quello che brucia è un articlo pubblicato su Nazione Indiana.

Quello che brucia

di Lorenzo Trombetta

Più per l’orrore che toglie il sonno per le atroci immagini del pilota giordano, Muaz Kassasbe, che si dimena abbrustolito nella gabbia, lo stomaco si contorce per l’indifferenza di molti europei di fronte all’uccisione da parte della polizia egiziana di Shaimaa Sabbagh, una giovane madre colpita a morte a piazza Tahrir al Cairo lo scorso 25 gennaio mentre tentava di deporre dei fiori nella piazza simbolo delle proteste di quattro anni fa.…

Quello che brucia è un articlo pubblicato su Nazione Indiana.

Quello che brucia

di Lorenzo Trombetta

Più per l’orrore che toglie il sonno per le atroci immagini del pilota giordano, Muaz Kassasbe, che si dimena abbrustolito nella gabbia, lo stomaco si contorce per l’indifferenza di molti europei di fronte all’uccisione da parte della polizia egiziana di Shaimaa Sabbagh, una giovane madre colpita a morte a piazza Tahrir al Cairo lo scorso 25 gennaio mentre tentava di deporre dei fiori nella piazza simbolo delle proteste di quattro anni fa.…

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Quello che brucia

di Lorenzo Trombetta

Più per l’orrore che toglie il sonno per le atroci immagini del pilota giordano, Muaz Kassasbe, che si dimena abbrustolito nella gabbia, lo stomaco si contorce per l’indifferenza di molti europei di fronte all’uccisione da parte della polizia egiziana di Shaimaa Sabbagh, una giovane madre colpita a morte a piazza Tahrir al Cairo lo scorso 25 gennaio mentre tentava di deporre dei fiori nella piazza simbolo delle proteste di quattro anni fa.…

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Quello che brucia

di Lorenzo Trombetta

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Quello che brucia

Sostenitori Daish brindano guardando uccisione pilota giordano

(Daily Mail). Molti sostenitori di Daish (conosciuto in occidente come ISIS) si sono riuniti nelle strade di Raqqa per guardare festosi su schermi giganti il terribile video dell’uccisione del pilota giordano Muath al-Kasasbeh, arso vivo dai militanti del gruppo. Guardando il video, della durata di 4 minuti e intitolato “Gioia al veder bruciare il pilota […]

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Anche al-Qaeda condanna uccisione pilota giordano

(Daily Mail). Al-Qaeda ha condannato l’uccisione del pilota giordano Muath al-Kasasbeh da parte dei militanti di Daish (conosciuto in occidente come ISIS), definendolo “deviante”. Già l’Imam dell’università del Cairo al-Azhar, Ahmed al-Tayeb, aveva rilasciato una dichiarazione in cui, oltre a condannare il gesto dei terroristi di Daish, aveva chiesto la loro uccisione secondo le disposizioni […]

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Daish spinge la Giordania a rivendicare la morte di Kasasbeh

Di Theodore Karasik. Al-Arabiya (04/02/2015). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo. L’inferno che ha divorato il pilota giordano Muath al-Kasasbeh è un dardo infuocato al cuore di Amman. Il fatto che Daish (conosciuto in Occidente come ISIS) dichiari che il giovane pilota abbia sofferto il suo orrendo destino un mese fa aumenta il senso di offesa e umiliazione di […]

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Libia: nessuna soluzione militare

Di Hacen Ouali. El Watan (03/02/2015). Traduzione e sintesi Carlotta Caldonazzo. Tutto bene tra Algeria e Italia, o almeno è questo che hanno voluto darci a intendere i ministri degli Esteri dei due paesi, Ramtane Lamamra e Paolo Gentiloni, con i colloqui di lunedì scorso ad Algeri. Particolare accento è stato dato alla condivisione di alcuni […]

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Giordania: manifestazioni di cordoglio per pilota ucciso da Daish

(Al-Arab al-Youm). Continuano le manifestazioni di cordoglio dei cittadini giordani per la morte del pilota al-Kasasbeh, ucciso dai miliziani di Daish (conosciuto in Occidente come ISIS). Una preghiera di commemorazione si è svolta nella moschea di Hussein nel centro di Amman, con la partecipazione del primo ministro Abdullah Ensour; mentre gli studenti dell’università della capitale giordana […]

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Egitto: l’attivista Douma condannato all’ergastolo

(Reuters). L’attivista egiziano Ahmed Douma, 29 anni, è stato condannato all’ergastolo da un tribunale egiziano, insieme ad altri 230 oppositori. Douma, sostenitore della democrazia e della rivolta che ha portato al rovesciamento del regime di Hosni Mubarak, è stato condannato per disordini, incitamento alla violenza e attacchi alle forze di sicurezza alla fine del 2011. […]

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Giordania: leader arabi esprimono cordoglio per la morte del pilota

(Agenzie). Il presidente Recep Erdogan ha espresso le condoglianze alla famiglia del pilota giordano arso vivo dai militanti del gruppo terrorista Daish (conosciuto in occidente come ISIS). Il cordoglio del leader turco si aggiunge alla lunga lista di messaggi di condoglianze inviati dai leader arabi al re giordano Abdullah II. Il primo ministro libanese Hariri […]

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I “volti della libertà” : mostra della fotografa Kremer

(Asharq al-Awsat). Si aprirà questo mese a  Londra la mostra della fotografa Alexandra Kremer- Khomassouridze “I volti della libertà” in cui l’artista esplora il rapporto tra bellezza, identità e fede. La mostra è formata da 50 foto di donne provenienti da paesi diversi come Azerbaijan, Russia, Iran, Francia, Georgia, Inghilterra e Stati Uniti, con diversi retroterra culturali e […]

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I “volti della libertà” : mostra della fotografa Kremer

(Asharq al-Awsat). Si aprirà questo mese a  Londra la mostra della fotografa Alexandra Kremer- Khomassouridze “I volti della libertà” in cui l’artista esplora il rapporto tra bellezza, identità e fede. La mostra è formata da 50 foto di donne provenienti da paesi diversi come Azerbaijan, Russia, Iran, Francia, Georgia, Inghilterra e Stati Uniti, con diversi retroterra culturali e […]

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La vittoria dei terrorismi

Lo stomaco si contorce per l’indifferenza di fronte all’uccisione da parte della polizia egiziana di Shaimaa Sabbagh e per la deportazione ad Hama di MAzen Darwish.

La vittoria dei terrorismi

Lo stomaco si contorce per l’indifferenza di fronte all’uccisione da parte della polizia egiziana di Shaimaa Sabbagh e per la deportazione ad Hama di MAzen Darwish.

La vittoria dei terrorismi

Lo stomaco si contorce per l’indifferenza di fronte all’uccisione da parte della polizia egiziana di Shaimaa Sabbagh e per la deportazione ad Hama di MAzen Darwish.

Al-Azhar chiede crocifissione dei terroristi Daish

(Assafir). Il leader di al-Azhar, Ahmed al-Tayeb, ha chiesto l’uccisione e la crocifissione dei militanti terroristi di Daish (conosciuto in occidente come ISIS). La dichiarazione è seguita all’uccisione del pilota giordano Muath al-Kasaesbeh, arso vivo da militanti del gruppo terrorista.  L’Imam ha anche condannato con forza questo vile atto terroristico, chiedendo che sia applicata “la punizione prevista dal Corano per […]

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Il Qatar vuole Guardiola come CT per i Mondiali 2022

(Agenzie). Secondo quanto riportato dalla rivista tedesca Sport Bild, l’allenatore spagnolo Pep Guardiola potrebbe essere il tecnico della nazionale del Qatar per i Mondiali del 2022, ospitati dall’emirato. In passato, Guardiola aveva trascorso due stagioni alla fine della sua carriera da giocatore nella Qatar Stars League ed è anche stato ambasciatore della richiesta del Paese del Golfo […]

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I tappeti “da guerra” pakistani

(Rue89). Kevin Sudeith è un collezionista di tappeti, ma non di tappeti qualsiasi. Egli colleziona tappeti “di guerra”. Nel mese di novembre 2014 ha ricevuto tre tappeti da Peshawar, Pakistan, raffiguranti tre droni. È stata la prima volta che ne ha visti di questo tipo. E racconta: “Ho visto per la prima volta tappeti di guerra a metà degli […]

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Coppa d’Africa delle Nazioni: sospeso arbitro partita Tunisia-Guinea Equatoriale

(Agenzie). L’arbitro Seechurn Rajindrapasard della partita dei quarti di finale della Coppa d’Africa delle Nazioni, disputata tra Tunisia e Guinea Equatoriale, è stato sospeso per i prossimi 6 mesi. La commissione degli arbitri ha giustificato la decisione dicendo che la performance di Rajindrapasard è stata “molto debole” e gli viene rimproverato in particolare l’aver concesso un fallo […]

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Iraq: Abadi prevede modifiche alla legge sulla guardia nazionale

(Al-Jazeera). Il primo ministro iracheno Haidar al-Abadi, dopo l’approvazione del governo di Baghdad di un progetto di legge per l’istituzione di una guardia nazionale, ha annunciato la sua intenzione di apportare delle modifiche al testo normativo prima di sottoporlo al vaglio del parlamento e prima dell’eventuale approvazione definitiva. Abadi ha detto che, nella sua forma attuale, il progetto […]

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Viaggio all’Eden/ L’orrida Varkala, la delicata Kappil

Quando sul finire del secolo scorso Goa era ormai diventata il ricettacolo infinito di turbe di viaggiatori che ne avevano infestato spiagge e baracche, l’attenzione del vecchio freak in cerca di un po’ di pace iniziò a guardare più a Sud. Lontano dal clamore di Goa, dal richiamo di Mumbay (all’epoca Bombay) e dalla ricerca sempre più faticosa di un alloggio a Sud di Panjim (oggi Panaji) la capitale di Stato. Gli occhi si fissarono sul Kerala, già noto per le backwaters, canali d’acqua dolce contaminati dal mare in un reticolo di vegetazione lussureggiante, canali e battelli da passeggio.
Arrivato a Varkala, il primo viaggiatore dovette rimanere estasiato: la città (oggi circa 40mila abitanti) è a un tiro di schioppo dalla costa, dominata da scogliere di una formazione geologica antichissima (Cenozoico) a picco sul mare: nera come il carbone e rossa come l’argilla. Intorno templi e moschee e, sotto il dirupo, spiagge infinite e incontaminate per chilometri. Piccolo sogno tropicale a budget ridotto, sembrava il buen retiro speciale per chi fuggiva gli ozii di Goa per cercare un po’ di pace.
 Che ora potete scordarvi benché una nota guida definisca il posto «un luogo magnifico per fermarsi a guardare le giornate trasformarsi in settimane». Forse dieci o quindici anni or sono



Centinaia di alberghi, guest house, casette per tutte le tasche (da 1000 a 10mila rupie

e oltre), ristoranti con offerta di ogni bevanda (a prezzi contenuti) e generalmente una sorta di cucina per palati delicati addomesticata, generalmente di qualità medio bassa. Pesce freschissimo spesso mal cucinato, curry sbiaditi, cucina locale appiattita sul gusto di europei, israeliani (alcuni anni fa la colonia prominente), russi e così via. Persino qualche caso di prostituzione. Decine di ospedali e centri ayurvedici che sono in sostanza beauty farm. Da questo posto senz’anima (almeno a ridosso della scogliera lungo la quale si sviluppa l’offerta turistica) gli dei sembrano essere scappati. Fa tenerezza la coppietta che osserva il tramonto nella posizione del loto in cerca di benedizione. E’ che Shiva e Parvati non abitano più qui. E’ il turismo bellezza!


Le prime costruzioni a più piani
fanno capolino tra i palmeti
Per essere onesti, abbiamo visto di molto peggio. Certo, nell’alta stagione (gennaio-marzo) sciamano decine di centinaia di turisti dall’aeroporto internazionale di Tirvandrum e se chiedi loro cosa son venuti a fare in India, rispondono: «Mica sim venuti in India; a Varkala siam venuti». Per ora però, che piaccia o meno la loro concentrazione, l’impatto non è dei peggiori: le case sono basse, il turismo genera denaro e lavoro e spinge anche a una certa cura del territorio. Ma…

Le prime costruzioni a 4-5 piani fanno capolino. E la scogliera, composta di una sua fragilità, ha tutta l’aria di essere minacciata: dal mare da una parte, dall’erosione monsonica dall’altra e infine dal peso di una cementificazione: contenuta ma pur sempre selvaggia. Quanto durerà? L’unica vera fortuna del Kerala è che c’è molta acqua, se è vero che un turista ne consuma almeno 8 volte un locale. Insomma, per ora il saldo sembra positivo (posto che è una località da cui siamo fuggiti dopo una notte ma questa è un’altra storia) ma il futuro appare incerto. Quel che è certo è che non è un posto da viaggiatori ma una località turistica da relax. Niente di male se siete stanchi e accaldati o se l’intenzione è fare un pieno di massaggi sentendo il fragore del mare e potendo bere una birretta ghiacciata ai bordi magari di una piscina. Non è certo per moralismo che Varkala non ci è piaciuta.

Parti della scogliera di Varkala in mare

L’eterna diatriba resta quella tra il turista e il viaggiatore che, nel fondo dell’animo, ha sempre l’idea che sta andando alla scoperta di qualcosa. Non diremo di “genuino”, termine di per se stesso imperfetto, e neppure di “nuovo”, ma di qualcosa. Qualcosa di non ancora visto (almeno da noi). 

Spesso quel qualcosa è solo una sensazione o una breve conversazione con il proprietario di un piccolo locale dove si prepara il tè. A Kappil, cinque chilometri più a Nord, questa sensazione è ancora possibile: rare guest house a prezzi più che accessibili inframezzate da spiaggia e palmeti, piccoli templi e moschee, piccole frazioni dove ferma l’autobus e si può mangiare qualcosa della cucina locale. C’è altro? Si c’è altro. L’impressione a Varkala è che la scogliera stia irrimediabilmente franando. Il mare la erode e la cementificazione della costa, che apparentemente sembra contenerne la spinta, non appare come la soluzione migliore. La pressione sulla scogliera è forte e ogni anno un pezzo se ne va in mare. A volte anche il turismo apparentemente responsabile finisce per essere responsabile di un piccolo disastro ecologico. Ci auguriamo di sbagliare.



Viaggio all’Eden/ L’orrida Varkala, la delicata Kappil

Quando sul finire del secolo scorso Goa era ormai diventata il ricettacolo infinito di turbe di viaggiatori che ne avevano infestato spiagge e baracche, l’attenzione del vecchio freak in cerca di un po’ di pace iniziò a guardare più a Sud. Lontano dal clamore di Goa, dal richiamo di Mumbay (all’epoca Bombay) e dalla ricerca sempre più faticosa di un alloggio a Sud di Panjim (oggi Panaji) la capitale di Stato. Gli occhi si fissarono sul Kerala, già noto per le backwaters, canali d’acqua dolce contaminati dal mare in un reticolo di vegetazione lussureggiante, canali e battelli da passeggio.
Arrivato a Varkala, il primo viaggiatore dovette rimanere estasiato: la città (oggi circa 40mila abitanti) è a un tiro di schioppo dalla costa, dominata da scogliere di una formazione geologica antichissima (Cenozoico) a picco sul mare: nera come il carbone e rossa come l’argilla. Intorno templi e moschee e, sotto il dirupo, spiagge infinite e incontaminate per chilometri. Piccolo sogno tropicale a budget ridotto, sembrava il buen retiro speciale per chi fuggiva gli ozii di Goa per cercare un po’ di pace.
 Che ora potete scordarvi benché una nota guida definisca il posto «un luogo magnifico per fermarsi a guardare le giornate trasformarsi in settimane». Forse dieci o quindici anni or sono



Centinaia di alberghi, guest house, casette per tutte le tasche (da 1000 a 10mila rupie

e oltre), ristoranti con offerta di ogni bevanda (a prezzi contenuti) e generalmente una sorta di cucina per palati delicati addomesticata, generalmente di qualità medio bassa. Pesce freschissimo spesso mal cucinato, curry sbiaditi, cucina locale appiattita sul gusto di europei, israeliani (alcuni anni fa la colonia prominente), russi e così via. Persino qualche caso di prostituzione. Decine di ospedali e centri ayurvedici che sono in sostanza beauty farm. Da questo posto senz’anima (almeno a ridosso della scogliera lungo la quale si sviluppa l’offerta turistica) gli dei sembrano essere scappati. Fa tenerezza la coppietta che osserva il tramonto nella posizione del loto in cerca di benedizione. E’ che Shiva e Parvati non abitano più qui. E’ il turismo bellezza!


Le prime costruzioni a più piani
fanno capolino tra i palmeti
Per essere onesti, abbiamo visto di molto peggio. Certo, nell’alta stagione (gennaio-marzo) sciamano decine di centinaia di turisti dall’aeroporto internazionale di Tirvandrum e se chiedi loro cosa son venuti a fare in India, rispondono: «Mica sim venuti in India; a Varkala siam venuti». Per ora però, che piaccia o meno la loro concentrazione, l’impatto non è dei peggiori: le case sono basse, il turismo genera denaro e lavoro e spinge anche a una certa cura del territorio. Ma…

Le prime costruzioni a 4-5 piani fanno capolino. E la scogliera, composta di una sua fragilità, ha tutta l’aria di essere minacciata: dal mare da una parte, dall’erosione monsonica dall’altra e infine dal peso di una cementificazione: contenuta ma pur sempre selvaggia. Quanto durerà? L’unica vera fortuna del Kerala è che c’è molta acqua, se è vero che un turista ne consuma almeno 8 volte un locale. Insomma, per ora il saldo sembra positivo (posto che è una località da cui siamo fuggiti dopo una notte ma questa è un’altra storia) ma il futuro appare incerto. Quel che è certo è che non è un posto da viaggiatori ma una località turistica da relax. Niente di male se siete stanchi e accaldati o se l’intenzione è fare un pieno di massaggi sentendo il fragore del mare e potendo bere una birretta ghiacciata ai bordi magari di una piscina. Non è certo per moralismo che Varkala non ci è piaciuta.

Parti della scogliera di Varkala in mare

L’eterna diatriba resta quella tra il turista e il viaggiatore che, nel fondo dell’animo, ha sempre l’idea che sta andando alla scoperta di qualcosa. Non diremo di “genuino”, termine di per se stesso imperfetto, e neppure di “nuovo”, ma di qualcosa. Qualcosa di non ancora visto (almeno da noi). 

Spesso quel qualcosa è solo una sensazione o una breve conversazione con il proprietario di un piccolo locale dove si prepara il tè. A Kappil, cinque chilometri più a Nord, questa sensazione è ancora possibile: rare guest house a prezzi più che accessibili inframezzate da spiaggia e palmeti, piccoli templi e moschee, piccole frazioni dove ferma l’autobus e si può mangiare qualcosa della cucina locale. C’è altro? Si c’è altro. L’impressione a Varkala è che la scogliera stia irrimediabilmente franando. Il mare la erode e la cementificazione della costa, che apparentemente sembra contenerne la spinta, non appare come la soluzione migliore. La pressione sulla scogliera è forte e ogni anno un pezzo se ne va in mare. A volte anche il turismo apparentemente responsabile finisce per essere responsabile di un piccolo disastro ecologico. Ci auguriamo di sbagliare.



Le prime pagine dei giornali arabi

Al-Arab al-Yawm – Giordania La nazione va avanti I barbari di Daish hanno ucciso l’eroe giordano, il pilota  Muath al-Kasaesbeh. La morte del pilota ha mostrato l’unione della nazione giordana, del suo esercito e della sua leadership. Il re ha dichiarato che quella di ieri è stata una giornata nera per questo Paese, ma lo sarà […]

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Palestina: ONU nomina nuovo capo inchiesta su guerra di Gaza

(Agenzie). Il presidente del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha nominato il giudice americano Mary McGowan Davis come nuovo capo di inchiesta sulla guerra di Gaza della scorsa estate. La nomina arriva dopo le dimissioni di William Schabas, accusato da Israele di non essere imparziale: pare che Tel Aviv abbia fornito informazioni che rivelano […]

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Siria: leader ribelli promette attacco missilistico su Damasco

(Agenzie). Zahran Alloush, leader del gruppo ribelle siriano noto come “Esercito dell’Islam”, ha promesso che nella giornata di mercoledì sarebbero stati ripristinati gli attacchi missilistici su Damasco in risposta ai raid aerei del regime in diverse aree della periferia della capitale. “Dato che la capitale è piena di caserme, centri dell’intelligence, impianti di artiglieria e missilistici […] […]

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Giordania: giustiziati Sajida al-Rishawi e Zaid al-Karbouly

(Agenzie). La Giordania ha fatto giustiziare due prigionieri appartenenti ad Al-Qaeda in risposta all’esecuzione del pilota giordano Muath al-Kasaesbeh da parte di Daish (conosciuto in Occidente come ISIS). Sajida al-Rishwi e Zaid al-Karbouly, entrambi legati ad Al-Qaeda, sono stati giustiziati prima dell’alba per impiccagione. Rishawi era stata condannata a morte a causa del suo coinvolgimento, nel 2005, […]

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Migrazione: l’Europa come Ponzio Pilato

Di Farhat Othman. Al Huffington Post Maghreb (02/02/2015). Traduzione e sintesi di Cristina Gulfi. “Aprire le frontiere, una soluzione radicale al dramma dell’immigrazione”, è il titolo di un articolo choc della Radio Télévision Belge sulla necessità di rompere con l’autismo criminale da parte delle autorità ufficiali, in Europa e altrove. L’articolo cita François Gemenne, professore universitario […]

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Quel rogo di libri iracheni che ci riguarda tutti

Diversi siti, quotidiani e agenzie stampa arabe e internazionali hanno riportato la notizia della devastazione di libri e biblioteche a Mosul, ad opera dei terroristi dello Stato islamico (cfr: Associated Press, Elaph, la Repubblica, Le Monde, Libération) A gennaio militanti dell’organizzazione terroristica che si fa chiamare “Stato islamico” sarebbero entrati con la forza nella biblioteca … Continue reading Quel rogo di libri iracheni che ci riguarda tutti

Quel rogo di libri iracheni che ci riguarda tutti

Diversi siti, quotidiani e agenzie stampa arabe e internazionali hanno riportato la notizia della devastazione di libri e biblioteche a Mosul, ad opera dei terroristi dello Stato islamico (cfr: Associated Press, Elaph, la Repubblica, Le Monde, Libération) A gennaio militanti dell’organizzazione terroristica che si fa chiamare “Stato islamico” sarebbero entrati con la forza nella biblioteca … Continue reading Quel rogo di libri iracheni che ci riguarda tutti

Giordania: la rabbia contro Daish per le strade e sui social network

(Al-Arab al-Yaum). In tutte le province della Giordania i cittadini sono scesi per le strade per urlare la loro condanna contro Daish, per l’uccisione del pilota Muath al-Kasaesbeh. La rabbia dei giordani ha invaso anche i social network utilizzati per condannare i jihadisti Daish e il terrorismo, con hashtag come “siamo tutti al-Kasaesbeh” o “martire della patria”.  

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Giordania: Sajida al-Rishawi verrà decapitata mercoledì

(Naharnet). Il governo giordano porterà a termine la condanna a morte dell’attentatrice Sajida al-Rishawi, mercoledì all’alba, secondo quanto riportato dall’agenzia francese AFP. L’annuncio arriva in risposta all’uccisione da parte di Daish del pilota giordano Muath al-Kasaesbeh . La scorsa settimana le autorità giordane avevano proposto a Daish il rilascio di Sajida al-Rishawi in cambio del pilota. La […]

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Daish diffonde video online uccisione pilota giordano

(Agenzie). Daish (conosciuto in Occidente come ISIS) avrebbe diffuso un video online in cui viene mostrata l’esecuzione del pilota giordano Muath al-Kasaesbeh, arso vivo. La morte del pilota sarebbe già stata confermata alla famiglia Kasaesbeh dall’esercito giordano. Secondo la TV giordana, il pilota sarebbe stato ucciso lo scorso 3 gennaio. Da parte loro, le autorità giordane non […]

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Le mogli dei capi Daish allo scoperto

Di Ilias Harfush. Al-Hayat (01/02/2015). Traduzione e sintesi di Marianna Barberio. Siamo stati abituati alla durezza e volgarità dei capi di organizzazioni terroriste, quali Daish (conosciuto in Occidente come ISIS) e il Fronte al-Nusra, nei confronti delle proprie vittime e dei rispettivi familiari. Abbiamo conosciuto la loro percezione delle donne, come giovani da vendere o strumenti […]

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Israele accoglie favorevolmente l’inclusione dell’ala militare di Hamas nella lista nera dell’Egitto

2 febbraio 2015 Funzionari e commentatori israeliani hanno accolto favorevolmente la sentenza del tribunale del Cairo che designa l’ala militare di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam, come organizzazione terroristica. Ieri la radio israeliana ha citato fonti presso gli uffici del primo ministro Benjamin Netanyahu e del suo ministro della Difesa, Moshe Ya’alon, le quali affermano […]

Israele accoglie favorevolmente l’inclusione dell’ala militare di Hamas nella lista nera dell’Egitto

2 febbraio 2015 Funzionari e commentatori israeliani hanno accolto favorevolmente la sentenza del tribunale del Cairo che designa l’ala militare di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam, come organizzazione terroristica. Ieri la radio israeliana ha citato fonti presso gli uffici del primo ministro Benjamin Netanyahu e del suo ministro della Difesa, Moshe Ya’alon, le quali affermano […]

Nigeria: ingresso esercito del Ciad per combattere contro Boko Haram

(Agenzie). Il Ciad ha inviato truppe terrestri in Nigeria per la prima volta per combattere contro i militanti di Boko Haram. L’offensiva è iniziata prima via aria, con attacchi da parte degli aerei da guerra ciadiani contro bersagli del gruppo islamista; in seguito, sono stati dispiegati mezzi armati sul ponte che collega Fotokol, in Camerun, con […]

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Siria: forze curde prendono controllo villaggi intorno a Kobane

(Agenzie). Le forze curde insieme ai loro alleati ribelli siriani hanno preso il controllo di una serie di villaggi attorno a Kobane dalle mani dei militanti Daish (conosciuto in Occidente come ISIS), secondo quanto riferito un ufficiale curdo all’Associated Press. “La maggior parte dei villaggi vicini a Kobane sono stati liberati”, ha detto l’ufficiale Anwar Muslim. […]

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Hezbollah ed Israele: il potere della deterrenza

A seguito dell’attacco perpetrato da parte di Israele contro alcuni guerriglieri di Hezbollah il 18 Gennaio scorso, il Partito di Dio ha reagito, nei giorni passati, prendendo di mira un convoglio israeliano che transitava nell’area delle Fattorie di Sheba’a. Le prime pagine dei quotidiani arabi sono tutte centrate sull’argomento: preludio di una nuova escalation militare […]

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Iraq: approvata legge per creazione guardia nazionale

(Agenzie). Il governo iracheno ha approvato due progetti di legge mirati uno alla creazione di una guardia nazionale e uno alla riforma delle politiche nei confronti degli ex membri del partito baathista, entrambi nel quadro della risoluzione delle fratture settarie. I progetti di legge dovranno ora passare al vaglio del parlamento. La creazione di una guardai nazionale […]

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La sinistra occidentale e la Siria. “Credo che questa visione del mondo incentr…

La sinistra occidentale e la Siria.

“Credo che questa visione del mondo incentrata sull “alta politica” e sull’ “Occidente” sia più adatta alla destra ed ai fascisti d’ultra destra. Ma onestamente non sò più distinguere tra chi sia di destra e di sinistra se osservati da un punto di vista siriano e di sinistra.”

L’intellettuale Yassin Al Haj Saleh parla della sinistra europea ed occidentale vista dalla sinistra siriana in una lunga intervista:

“Prima di aiutare o mostrare solidarietà verso i siriani, la sinistra occidentale mainstream deve aiutare sè stessa. Le loro valutazioni sono del tutto fuorviate e la questione siriana è solo la cartina tornasole che espone la loro visione reazionaria e decante”

E’ giusto armare l’ FSA, o meglio è ancor atempo di parare di questo? Gli States stanno supportando la rivoluzione siriana? Cosa può fare la sinistra per la Siria? Alcune delle domande che i giornalisti di New Politics hanno posto.


Syria and the Left, by Yassin Al-Haq Saleh, New Politics
newpol.org
Yassin Al Haj Saleh is one of Syria’s leading political dissidents. He spent from 1980-1996 in Syrian prisons and became one of the key intellectual voices o Continua a leggere

I ritratti effimeri del fotografo yemenita Ibi Ibrahim (gallery)

(Baraka Bits). Conosciuto per la sua voglia di andare oltre i confini visuali, il fotografo e artista yemenita Ibi Ibrahim ha inaugurato la sua nuova mostra “Luca, Foflie e caffè yemenita”. La mostra, ospitata alla JAMM Gallery di Dubai dal 15 gennaio al 12 febbraio, è ricca di fotografie e altri pezzi d’arte astratta. “Il […]

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Consiglio di lettura: ricordando Umm Kulthum: “Ti ho amata per la tua voce” di Sélim Nassib

Umm Kulthum è stata una delle icone più rappresentative del panorama musicale arabo. La sua voce e le sue canzoni sono conosciute e ancora apprezzate in tutto il mondo arabo e non solo. Molte produzione artistiche come film e libri la ricordano: le sue canzoni sono un tema ricorrente in “La straniera” di Younis Tawfik […]

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Tunisia: il nuovo governo Essid in numeri

Al Huffington Post Maghreb (02/02/2015). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo. Dopo più di una settimana di trattative, Habib Essid ha rivelato la nuova composizione del suo governo. Mentre molte figure mantengono la loro carica ministeriale, è interessante notare alcuni significativi cambiamenti. Il cambiamento principale risiede nella partecipazione di Ennahda in seno a questo governo, partecipazione […]

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Le prime pagine dei giornali arabi

Al-Quds al-Arabi – quotidiano panarabo Egitto: disposta l’esecuzione di 183 membri della Fratellanza Il tribunale egiziano ha confermato la condanna a morte per 183 membri dei Fratelli Musulmani, accusati di aver partecipato all’omicidio di 16 poliziotti. Il parlamento libico elimina l’esclusione dei funzionari dell’era Gheddafi dalla politica Il parlamento libico, internazionalmente riconosciuto, ho votato la […]

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Canada: rilascio giornalista Al-Jazeera “imminente”

(Agenzie). Il ministro degli Esteri canadese, John Baird, ha dichiarato che il rilascio del giornalista di Al-Jazeera canadese-egiziano Mohamed Fahmy dal carcere in Egitto è “imminente”. Per poter ottenere la deportazione, Fahmy ha rinunciato alla propria cittadinanza egiziana. La dichiarazione del ministro arriva a poca distanza dall’annuncio del rilascio e la deportazione in Australia del giornalista Peter Greste, dopo più di […]

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Egitto: bomba esplode nel centro del Cairo

(Agenzie). Una bomba fabbricata a mano è esplosa nel centro del Cairo, secondo quanto riferito da alcune fonti della sicurezza a Reuters. Le fonti hanno aggiunto che l’incidente con ha causato vittime e che il bersaglio dell’esplosione non è ancora chiaro. Nel frattempo, è stata rafforzata la sicurezza presso l’aeroporto del Cairo dopo che la polizia ha trovato due […]

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Yemen: principali partiti politici sospendono dialogo con Houthi

(Agenzie). I negoziati ONU mirati a risolvere la crisi politica in Yemen sembrano essere stati un fallimento, dopo che i principali partiti yemeniti hanno sospeso la loro partecipazione al dialogo con gli Houthi, che controllano Sana’a. Secondo la Associated Press, le principali forze politiche del Paese hanno chiesto che il parlamento si riunisca per discutere delle dimissioni […]

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Prov. di #Idlib, #Siria – 2 febbraio 2015 – Velivoli militari del regime hanno…

Prov. di #Idlib, #Siria – 2 febbraio 2015 –
Velivoli militari del regime hanno ripreso lunedì i bombardamenti su diverse zone della provincia di Idlib causando morti e feriti; almeno 15 le persone rimaste uccise nella località di Khan Sheikhoun, …


Chronik-Fotos
Prov. di #Idlib, #Siria – 2 febbraio 2015 –
Velivoli militari del regime hanno ripreso lunedì i bombardamenti su diverse zone della provincia di Idlib causando morti e feriti; almeno 15 le persone rimaste uccise nella località di Khan Sheikhoun, colpita da barili esplosivi sganciati dall’aviazione siriana, che ha bombardato anche le zone di Abdeen e Kafar Sejneh così come i villaggi di Al Hamdiyeh ed Em Jreen, mentre colpi di artiglieria hanno colpito la cittadina di Maarat Masreen.

I primi momenti dopo i bombardamenti aerei su Khan Sheikhoun in provincia di Idlib
https://youtu.be/yaP-IWqETus (Immagini forti)
https://youtu.be/Y0Iu7gxf7hs
Un’immagine da Khan Sheikhoun
http://on.fb.me/1KlxOvS

Nell’immagine un sito colpito dai bombardamenti aerei su Khan Sheikhoun, Idlib. Continua a leggere

Prov. di #Idlib, #Siria – 2 febbraio 2015 – Velivoli militari del regime hanno…

Prov. di #Idlib, #Siria – 2 febbraio 2015 –
Velivoli militari del regime hanno ripreso lunedì i bombardamenti su diverse zone della provincia di Idlib causando morti e feriti; almeno 15 le persone rimaste uccise nella località di Khan Sheikhoun, colpita da barili esplosivi sganciati dall’aviazione siriana, che ha bombardato anche le zone di Abdeen e Kafar Sejneh così come i villaggi di Al Hamdiyeh ed Em Jreen, mentre colpi di artiglieria hanno colpito la cittadina di Maarat Masreen.

I primi momenti dopo i bombardamenti aerei su Khan Sheikhoun in provincia di Idlib
https://youtu.be/yaP-IWqETus (Immagini forti)
https://youtu.be/Y0Iu7gxf7hs
Un’immagine da Khan Sheikhoun
http://on.fb.me/1KlxOvS

Nell’immagine un sito colpito dai bombardamenti aerei su Khan Sheikhoun, Idlib.

Palestina: Presidente israeliano “serve dialogo”

(Agenzie). Il presidente israeliano Pivliv ha sottolineato la necessità di  un dialogo tra israeliani e palestinesi, durante un visita alla città di Hebron. Decine di manifestanti che protestavano contro la sua visita sono stati allontanati dall’esercito, utilizzando gas lacrimogeno. Rivlin era a Hebron per l’inaugurazione di un museo nella città, dedicato alla memoria di decine di […]

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Perché i media hanno attaccato Hamas e la Fratellanza ma hanno ignorato il Sinai?

Di Anas Hasan. Arabi21 (01/02/2015). Traduzione e sintesi di Angela Ilaria Antoniello. Non è la prima volta che il gruppo Ansar Bait al-Maqdis attaccano l’esercito egiziano. Non è la prima volta che vengono inflitte delle perdite. Non è nemmeno la prima volta che i media lanciano un attacco contro i Fratelli Musulmani e Hamas ritenendoli […]

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Tunisia: fenomeni di razzismo dopo eliminazione dalla Coppa d’Africa

(Al-Huffington Post Maghreb). La Tunisia è stata eliminata dalla Coppa d’Africa delle Nazioni del 2015, sconfitta ai quarti di finale dalla Guinea equatoriale, Paese ospitante la competizione. L’allenatore della Tunisia ha condannato l’arbitraggio della partita giudicandolo favorevole alla squadra guineese e definendolo una sconfitta per il “calcio africano”. L’episodio ha scatenato non poche critiche e un […]

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Libia: autobomba contro quartier generale milizia a Tripoli

(Agenzie). Un’autobomba è esplosa nei pressi del quartier generale della Brigate Rivoluzionarie di Tripoli, una delle milizie libiche a controllo della capitale. Una fonte della sicurezza ha riferito all’Agence France Press che almeno una persona è morta, mentre due sono rimaste ferite. La fonte ha aggiunto che la milizia è capeggiata da tale Haitham al-Tajuri, controverso funzionario […]

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Marocco partecipa a esercitazioni militari USA ad Agadir

(Hespress). Prendono il via oggi nella città di Agadir le esercitazioni militari sotto la supervisione degli USA, a cui parteciperanno le forze militari di Marocco, Germania, Mauritania, Tunisia, Gran Bretagna e Senegal. La manovra nota come “Leone l’Africano 2015″ è una delle più grandi del suo genere. Gli obiettivi principali sono: rafforzare la cooperazione tecnica […]

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Uno Tsipras turco? Impossibile, è solo un ossimoro

Di Burak Bedil. Hürriyet Daily News (30/01/2015). Traduzione e sintesi Carlotta Caldonazzo. Sembra che tutte le forze politiche turche abbiano esultato per lo storico successo elettorale di Alexīs Tsipras in Grecia. Il partito al governo in Turchia, Giustizia e Sviluppo (AKP), e i suoi alleati e simpatizzanti si rallegrano perché il loro omologo ad Atene […]

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Siria: Daish abbandona anche zone intorno a Kobane

(Al-Arabiya). I militanti di Daish (conosciuto in occidente come ISIS) si stanno ritirando dalle aree intorno alla città siriana di Kobane. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha detto che le forze curde note come YPG avevano preso già 13 villaggi fino a domenica sera. Nel frattempo, il segretario di Stato americano John Kerry ha descritto […]

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Giordania: annunciato ritorno ambasciatore a Tel Aviv

(Agenzie). La Giordania ha annunciato che il suo ambasciatore per Israele tornerà a Tel Aviv dopo tre mesi dopo essere stato richiamato in patria a seguito delle “violazioni” nel complesso della moschea Al-Aqsa. “Abbiamo chiesto all’ambasciatore Walid Obeidat di tornare” nella capitale israeliana, ha dichiarato il portavoce del governo Mohammad al-Momani ad Agence France Press. Obeidat era stato richiamato […]

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Arabia Saudita: crisi sul progetto dell’alta velocità

(El País). L’alta velocità tra Medina e La Mecca sta vivendo un momento critico. L’opera, del valore di 6.700 milioni di dollari (la più cara e ambiziosa commissionata alla Spagna dall’estero), si è rivelata un progetto ingovernabile, nel quale è assai complesso mettere d’accordo le 12 imprese spagnole partecipanti al progetto. Ai problemi del disegno iniziale […]

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Moschee aperte nel Regno Unito per invitare alla tolleranza

(Al Huffington Post Maghreb). Una ventina di moschee del Regno Unito (su un totale di circa 1700) hanno aperto le loro porte la scorsa domenica in un gesto senza precedenti dei musulmani britannici verso il loro concittadini, sopratutto dopo le tensioni provocate dagli eventi di Parigi. I visitatori sono stati accolti dai membri della comunità e si […]

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Egitto: fissata data processo Morsi per spionaggio

(Agenzie). L’ex presidente egiziano Mohamed Morsi si troverà ad affrontare un nuovo processo per spionaggio con l’accusa di aver fatto trapelare “documenti classificati” al Qatar e al canale Al-Jazeera. Nel nuovo processo,la cui prima udienza avrà luogo il prossimo 15 febbraio, Morsi e altri nove imputati sono accusati di aver “consegnato al Qatar documenti dell’intelligence legati alla sicurezza […]

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Tunisia: annunciato nuovo governo di larghe intese

(Agenzie). Il primo ministro della Tunisia Habib Essid ha presentato ufficialmente la nuova coalizione di governo, dominata dal partito Nidaa Tounes, ma includendo anche alcuni membri del partito islamista rivale Ennahda. Il premier tunisino ha affermato: “Abbiamo fatto dei cambiamenti per ampliare il governo ed aprire la partecipazione anche alle altre fazioni politiche”. Il nuovo gabinetto, che include un […]

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Egitto: cittadini del Sinai solidarizzano con l’esercito

(Agenzie). I cittadini egiziani residenti nella città Al-Arish nel nord del Sinai hanno manifestato la loro solidarietà con l’esercito egiziano impegnato nella lotta contro i gruppi jihadisti. La manifestazione  è stata organizzata 4 giorni dopo che un attacco combinato del gruppo jihadista “Stato del Sinai” ha portato alla morte di 32 persone. Secondo quanto si legge […]

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Egitto: confermata condanna a morte 183 membri della Fratellanza

(Agenzie). La corte egiziana ha condannato a morte 183 membri della Fratellanza Musulmana, con l’accusa di aver contribuito all’omicidio di 16 poliziotti nella città di Kardasa nell’agosto del 2013, durante le proteste che hanno seguito la deposizione del presidente Morsi. La condanna rientra nel clima di repressione nato sotto l’attuale governo egiziano contro i Fratelli Musulmani: […]

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5 ragazzi di Gaza infiammano il panorama musicale arabo (video)

(Rue89). Un fenomeno: 9 milioni di visualizzazioni su YouTube per il video del gruppo Al-Takht Al-Sharqi, composto da cinque adolescenti palestinesi di Gaza, durante lo show “Arab’s Got Talent”. Per loro questa è la prova che la vita può sempre rinascere, anche nel bel mezzo di un campo di rovine a Gaza. In un video ragazzi raccontano come la troupe […]

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Yemen: opposizione all’estero chiede il ritorno alla soluzione del Golfo

(Al-Jazeera). I gruppi di opposizione yemenita all’estero, in seguito a incontri tenutisi in diverse capitali arabe e occidentali, hanno concordato una nuova iniziativa per risolvere la crisi in Yemen che prevede il rifiuto della formazione di qualsiasi consiglio presidenziale e invita piuttosto al ritorno del Consiglio di Cooperazione del Golfo come mediatore della transizione di potere. L’iniziativa […]

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Libano: continuano attacchi preventivi esercito a Ras Baalbek

(The Daily Star Lebanon). L’esercito libanese sta continuando ad effettuare attacchi preventivi nella periferia di Ras Baalbek, nella zona nord-orientale della Valle della Bekaa, per evitare eventuali attacchi da parte dei militanti islamisti dispiegati sul confine con la Siria. Secondo una fonte della sicurezza libanese, l’artiglieria lancia diversi attacchi della durata di circa 10-15 minuti nell’arco delle 24 […]

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Tunisia: oggi presentazione nuovo governo, fonti parlano di tre versioni esistenti

(TunisieNumérique). Delle fonti vicine a Nidaa Tounes avrebbero dichiarato che Habib Essid, il primo ministro tunisino che oggi presenterà la sua nuova proposta per la composizione del governo, ha in realtà preparato ben tre varianti per la sua formazione finale. Una variante, già annunciata, prevede l’affidamento di tre ministeri a degli elementi di Ennahda; una seconda […]

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Egitto: scontri tra esercito e jihadisti nel Sinai, 3 morti

(Al-Quds al-Arabi). Tre donne sono state uccise e 6 bambini sono stati feriti in scontri a fuoco tra l’esercito egiziano e gruppi jihadisti nella città di Rafah, nel nord del Sinai. Gli scontri avvengono 3 giorni dopo l’uccisione di 30 soldati in attacchi simultanei in diverse città del governatorato del Sinai del Nord.

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Libertà di associazione

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Le libertà di riunione e di associazione sono garantite dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Per i cittadini sono uno strumento importante per condividere uno scopo comune, per esprimere le proprie idee, un’opportunità per la partecipazione politica e sociale. Si tratta di aspetti fondamentali del pluralismo, base della democrazia. Esiste la libertà di associazione in Egitto, Libia, Marocco, Tunisia? Quattro giornalisti che vivono in quei Paesi ci raccontano una realtà complessa.

 

Le prime pagine dei giornali arabi

Al-Quds al-Arabi – quotidiano panarabo Siria: morti e feriti in esplosione di un autobus di pellegrini L’esplosione di un autobus che trasportava pellegrini sciiti ha portato alla morte di 7 persone. L’attentato è avvenuto nel centro di Damasco vicino al mercato di  Hamidiya . Guerra tra le strade tra le milizie e gli sciiti nel centro […]

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Lo scrittore egiziano Youssef Rakha a Roma per la rassegna poetica “Ritratti di poesia”

Youssef Rakha (Il Cairo, 1976) è intellettuale poliedrico: giornalista, poeta, fotografo e scrittore. In qualità di poeta-scrittore interverrà con Elena Chiti, arabista e traduttrice letteraria, alla rassegna di poesia “Ritratti di poesia” promossa dalla Fondazione Roma, che si tiene a Roma questo giovedì nella bellissima cornice di Piazza di Pietra. L’intervento di Rakha (dalle 14.30 … Continue reading Lo scrittore egiziano Youssef Rakha a Roma per la rassegna poetica “Ritratti di poesia”

Lo scrittore egiziano Youssef Rakha a Roma per la rassegna poetica “Ritratti di poesia”

Youssef Rakha (Il Cairo, 1976) è intellettuale poliedrico: giornalista, poeta, fotografo e scrittore. In qualità di poeta-scrittore interverrà con Elena Chiti, arabista e traduttrice letteraria, alla rassegna di poesia “Ritratti di poesia” che si tiene a Roma questo giovedì, nella bellissima cornice di Piazza di Pietra. L’intervento di Rakha (dalle 14.30 alle 15.30) è previsto … Continue reading Lo scrittore egiziano Youssef Rakha a Roma per la rassegna poetica “Ritratti di poesia”

Daish e gli asteroidi del jihad africano

Di Tiphaine Le Liboux. Jeune Afrique (30/01/2015). Traduzione e sintesi Carlotta Caldonazzo. Di fronte alla proliferazione e alle brutalità dei gruppi terroristici in Africa, vari osservatori si interrogano sui motivi dell’attrazione che Daish (conosciuto in Occidente come ISIS) esercita su queste formazioni. Incluso il cosiddetto ramo egiziano dei cartelli del jihad iracheno-siriani, che negli ultimi giorni […]

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Tunisia: Ennahda si unisce alla coalizione di governo

(Agenzie). Il partito islamista tunisino Ennahda ha accettato di unirsi al suo principale rivale politico, il partito laico Nidaa Tounes, nella coalizione di governo. L’accordo è arrivato dopo che la formazione di governo proposta in principio dal primo ministro designato, Habib Essid, era stata minacciata di essere bocciata da diversi partiti, incluso Ennahda, a causa della […]

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Yemen: ultimatum Houthi per risolvere la crisi politica

(Agenzie). Le milizie sciite capeggiate dai ribelli Houthi hanno fissato una scadenza di tre giorni per risolvere lo stello politico in cui versa lo Yemen dalla presentazione delle dimissioni da parte del governo e del presidente. Gli Houthi hanno invitato tutti i partiti “a trovare una soluzione per riempire il vuoto” entro tre giorni, altrimenti “la […]

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Egitto: ordinata deportazione giornalista Al-Jazeera

(Agenzie). L’Egitto ha deciso di deportare il reporter australiano di Al-Jazeera Peter Greste nel suo Paese di origine, secondo quanto riferito da un funzionario del ministero dell’Interno. La decisione arriva in seguito alla recente emanazione di una legge del presidente El Sisi che permette la deportazione di stranieri che possono quindi essere processati o condannati nel loro […]

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#Aleppo, #Siria – 1 febbraio 2015 – Almeno 6 civili sono rimasti uccisi, tutti…

#Aleppo, #Siria – 1 febbraio 2015 –
Almeno 6 civili sono rimasti uccisi, tutti bambini e donne, e diversi sono stati feriti domenica mattina dopo che due barili esplosivi sono stati sganciati da velivoli militari siriani su abitazioni nel quartiere …


Chronik-Fotos
#Aleppo, #Siria – 1 febbraio 2015 –
Almeno 6 civili sono rimasti uccisi, tutti bambini e donne, e diversi sono stati feriti domenica mattina dopo che due barili esplosivi sono stati sganciati da velivoli militari siriani su abitazioni nel quartiere di Baedeen, nella città di Aleppo.

Il momento in cui un bambino viene estratto ancora vivo da sotto le macerie
http://youtu.be/hJYUU0uJn_0
Il momento in cui una bambina è estratta viva dalle macerie
http://youtu.be/XH6ZVWrJjz0
Altri video che mostrano le conseguenze dei bombardamenti
http://youtu.be/jRQVyKT8tnI
http://youtu.be/E51KSFshYhk (Immagini forti) Continua a leggere

#Aleppo, #Siria – 1 febbraio 2015 – Almeno 6 civili sono rimasti uccisi, tutti…

#Aleppo, #Siria – 1 febbraio 2015 –
Almeno 6 civili sono rimasti uccisi, tutti bambini e donne, e diversi sono stati feriti domenica mattina dopo che due barili esplosivi sono stati sganciati da velivoli militari siriani su abitazioni nel quartiere di Baedeen, nella città di Aleppo.

Il momento in cui un bambino viene estratto ancora vivo da sotto le macerie
http://youtu.be/hJYUU0uJn_0
Il momento in cui una bambina è estratta viva dalle macerie
http://youtu.be/XH6ZVWrJjz0
Altri video che mostrano le conseguenze dei bombardamenti
http://youtu.be/jRQVyKT8tnI
http://youtu.be/E51KSFshYhk (Immagini forti)

Arabia Saudita: 5 decapitazioni sotto il nuovo Re

(Naharnet). Abdelrahman al-Jahni è stato decapitato quest’oggi in Arabia Saudita con l’accusa di aver ucciso un uomo nel corso di una lite. L’esecuzioni del cittadino saudita fa attestare a 5 il numero delle decapitazioni effettuate nel Regno dall’incoronazione del nuovo re Salman, lo scorso 23 gennaio. Sarebbero 17 le persone decapitate dalle autorità saudite dall’inizio del […]

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Isis, ricerca Usa: “Jihadisti in guerra sui social con robot e 45mila profili Twitter”

Martedì 27 gennaio J.M. Berger, ricercatore della Brooking Institutions, ha depositato una testimonianza al Congresso americano sull’utilizzo dei social media da parte dello Stato Islamico. Secondo la relazione, 4 pagine di anticipazione di un lungo report che verrà pubblicato a marzo, ci sarebbero circa 45.000 account di Twitter usati da sostenitori di Abu Bakr Al-Baghdadi. I dati, come […]

L’articolo Isis, ricerca Usa: “Jihadisti in guerra sui social con robot e 45mila profili Twitter” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Isis, ricerca Usa: “Jihadisti in guerra sui social con robot e 45mila profili Twitter”

Martedì 27 gennaio J.M. Berger, ricercatore della Brooking Institutions, ha depositato una testimonianza al Congresso americano sull’utilizzo dei social media da parte dello Stato Islamico. Secondo la relazione, 4 pagine di anticipazione di un lungo report che verrà pubblicato a marzo, ci sarebbero circa 45.000 account di Twitter usati da sostenitori di Abu Bakr Al-Baghdadi. I dati, come […]

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Egitto. L’identità collettiva di piazza Tahrir

“Quattro anni dopo piazza Tahrir, ci sono domande che aspettano una risposta. Perché non siamo stati capaci di cambiare? Ciò che sconvolge di più è il fatto che le azioni repressive che ci unirono allora oggi non ci fanno più effetto. Nonostante le violenze siano addirittura aumentate”. L’analisi di Sally Toma per Mada Masr. 

 

 

 

 

01 Febbraio 2015
di: 
Sally Toma per Mada Masr*

Iraq: 1375 persone uccise a gennaio

(Al-Jarida). La missione delle Nazioni Unite in Iraq (UNAMI) ha dichiarato che gli atti di violenza e il terrorismo hanno portato alla morte di 1375 persone e al ferimento di 2240, nel solo mese di gennaio. Nel rapporto si legge che il  numero delle vittime civili si attesta intorno ai 790 morti e 1469 feriti. […]

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#Damasco, #Siria: Un’esplosione è avvenuta poco fa vicino al mercato di Hamidiye…

#Damasco, #Siria: Un’esplosione è avvenuta poco fa vicino al mercato di Hamidiyeh nel centro di Damasco; l’esplosione, che ha interessato un pullman di targa libanese, ha causato morti e feriti.

La foto mostra il sito dell’esplosione.


Chronik-Fotos
#Damasco, #Siria: Un’esplosione è avvenuta poco fa vicino al mercato di Hamidiyeh nel centro di Damasco; l’esplosione, che ha interessato un pullman di targa libanese, ha causato morti e feriti.

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Siria: 5 morti e 22 feriti in esplosione a Damasco

(Agenzie). Cinque persone sono morte e 22 ferite nell’esplosione di un autobus nel centro di Damasco. L’autobus trasportava un gruppo di pellegrini sciiti libanesi diretti un quartiere del centro della capitale siriana, secondo quanto riportato dalla televisione siriana Al-Manar. La notizia è stata riportata anche dall’agenzie di stampa governativa Sana.

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Giordania: famiglia pilota chiede la verità al governo

(Agenzie). La famiglia del pilota giordano nelle mani di Daish (conosciuto in Occidente come ISIS) ha chiesto al governo giordano la verità sui negoziati per il rilascio del loro parente. I parenti preoccupati hanno chiesto alle autorità giordane di essere più aperti nei negoziati dopo la notizia della decapitazione dell’ostaggio giapponese. I destini del pilota, il […]

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Libano. Storia di Mohamed

La storia di Mohamed somiglia a quella di molti altri siriani costretti a lasciare il paese. Se non fosse che è scappato dal campo di Yarmouk, alla periferia di Damasco, dove vivevano fino alla fine dello scorso anno 170mila rifugiati palestinesi giunti dal 1948 in poi.

 

 

01 Febbraio 2015
di: 
Paola Robino Rizet*

Iraq, il paese delle meraviglie

“La storia di Hassan è in qualche modo la mia storia, ma può essere a tutti gli effetti quella di tutti i bambini iracheni. Che sognano la normalità, ma sono costretti a vivere in uno stato di guerra che distrugge le loro vite ogni giorno”. Incontro con Ali Kareem, regista di “Hassan in Wonderland”.

 

 

 

01 Febbraio 2015
di: 
Stefano Nanni

“Baddawi”, la graphic novel sulla diaspora palestinese

La storia della diaspora descritta attraverso l’infanzia del padre Ahmed, nato e cresciuto in un campo profughi libanese tra Nakba, Naksa e guerra civile. E’ “Baddawi”, la graphic novel di Leila Abdul Razzaq, creata per spiegare all’occidente il dramma del popolo palestinese (con uno sguardo a Naji al-Ali). 

 

 

01 Febbraio 2015
di: 
Paola Robino Rizet da Beirut*

Marocco. La “malattia” del Sahara Occidentale

Dal 3 ottobre 2014 un hacker misterioso sta pubblicando centinaia di documenti sulla “questione saharawi”. Una vasta letteratura che conferma la sua centralità nella sfera politica marocchina. Priorità ribadita nel discorso del Re del 6 novembre 2014 per celebrare il 39° anniversario della “Marcia Verde”.

 

 

01 Febbraio 2015
di: 
Khadija Mohsen-Finan*

Libano: Israele accusato da media spagnoli

The Daily Star (1/2/2015). Diversi siti di informazione spagnoli hanno pubblicato un video che mostra l’attacco dell’esercito israeliano al contingente di Madrid dell’Unifil, la missione delle Nazioni Unite in Libano. Le immagini illustrano il bombardamento dell’esercito di Tel Aviv sul contingente spagnolo, in cui mercoledì scorso è rimasto ucciso il casco blu Francisco Javier Soria Toledo. Il […]

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Iraq: scontri tra esercito e Daish ad Anbar

Anadolu Agency (01/02/2015). Nella serata di ieri l’esercito iracheno ha ucciso almeno 45 miliziani dei cartelli del jihad di Daish (conosciuto in Occidente come Isis) nella provincia occidentale di Anbar. I peshmerga curdi annunciano la liberazione dell’area meridionale di Kirkuk. Gli scontri sono iniziati quando l’esercito di Baghdad ha respinto un attacco di Daish sull’autostrada che collega Fallujah […]

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Siria: ucciso l’ostaggio giapponese

Al-Jazeera (01/02/2015). Dura e unanime la condanna internazionale dell’uccisione da parte dei cartelli del jihad dell’ostaggio giapponese Kenji Goto. Ora l’apprensione è rivolta alla sorte del pilota giordano Muath al-Kaseasbeh. Ieri l’organizzazione terroristica Daish (conosciuto in Occidente come Isis), ha diffuso un video che mostra l’uccisione del secondo ostaggio giapponese nelle loro mani, il fotoreporter 47enne […]

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Tunisia declassata in termini di libertà economica

(Agenzie). Secondo il rapporto annuale della Heritage Foundation, la Tunisia è scesa di due posizioni nella classifica stilata in base all’indice di libertà economica, collocandosi alla 107ª posizione su un totale di 178 Paesi, nella categoria di quelli “maggiormente non liberi”. A livello maghrebino e nordafricano, la Tunisia occupa il secondo posto dopo il Marocco (89ª […]

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Egitto: sei soldati feriti nel Sinai

Al-Bawaba (01/02/2015). Sei soldati egiziani sono rimasti feriti nella notte negli scontri con gruppi terroristi islamici a un check point di Rafah, nella penisola del Sinai. Uomini armati hanno assaltato a colpi di granata una pattuglia dell’esercito egiziano, che ha risposto al fuoco. Nei combattimenti che ne sono seguiti, secondo fonti militari, sono rimasti feriti almeno […]

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Non senza la mia barba: la protesta dei giovani libanesi contro gli estremismi

Di Natalia Sancha. El País (31/01/2015). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo. La barba di Hussein Charafeddine causa non pochi mal di testa alla giustizia libanese, ma non ha intenzione di radersi. Il rapper di trentatré anni conosciuto per le strade di Beirut come “Double A The Preacherman”, non si ricorda più quante volte è stato arrestato. […]

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La Grande Ricchezza Multietnica

Roma multi 110A Roma sabato mattina 7 febbraio 2015 dalle 10.30 alle 13.00 i promotori del progetto “Centro Interculturale di Roma Capitale Multietnica”, invitano tutti al Teatro dei Servi per un incontro di musiche, danze, immagini e parole.

Nigeria: nuovo assalto Boko Haram a Maiduguri

(Agenzie). Nel corso della notte combattenti del gruppo islamista Boko Haram hanno lanciato un nuovo attacco contro la città nigeriana di Maiduguri, scatenando lunghi e violenti scontri con le truppe di controllo della città strategica nella periferia orientale. “L’intera città è in preda alla paura”, ha detto il residente locale Adam Krenuwa. “La gente ha paura […]

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