Giorno: 13 febbraio 2015

Dieci anni fa – Chi ha ucciso Hariri

(di Lorenzo Trombetta, Limesonline). Il 14 febbraio di dieci anni fa veniva ucciso sul lungomare di Beirut l’ex premier libanese Rafiq Hariri assieme a 22 persone in un attentato destinato […]

Dieci anni fa – Business as usual

(di Alberto Zanconato, Ansa). Di notte le auto sfrecciano via veloci, e di giorno rimangono imbottigliate in giganteschi ingorghi nella zona dei grandi alberghi sul lungomare di Beirut. Ma in […]

#Duma, sobb. di #Damasco, #Siria – 13 febbraio 2015 – Una manifestazione si è s…

#Duma, sobb. di #Damasco, #Siria – 13 febbraio 2015 –
Una manifestazione si è svolta nel pomeriggio di venerdì nel sobborgo di Duma, situato nella regione della Ghouta orientale, vicino alla capitale Damasco, per condannare l’uccisione di civili da …


Chronik-Fotos
#Duma, sobb. di #Damasco, #Siria – 13 febbraio 2015 –
Una manifestazione si è svolta nel pomeriggio di venerdì nel sobborgo di Duma, situato nella regione della Ghouta orientale, vicino alla capitale Damasco, per condannare l’uccisione di civili da parte del regime siriano nel corso dell’offensiva militare condotta negli scorsi giorni. I manifestanti hanno inoltre chiesto l’apertura di corridoi umanitari per i civili assediati.

Nel video i manifestanti cantano tra le macerie:
“Resteremo qui..finchè il dolore se ne andrà.
Vivremo qui..la melodia addolcirà tutto…”
http://youtu.be/dzX5UwW5o0g

Immagini
http://on.fb.me/1DpiWwc

Nell’immagine un cartello riporta un messaggio dei manifestanti:
“’Mostreremo a tutto il mondo come otterremo la libertà e la vittoria… Oggi Duma esce nonostante la sofferenza, i massacri e la distruzione”. Continua a leggere

Il piano (di pace) che Netanyahu non volle

Una e condivisa. Il destino di Gerusalemme è di essere una e condivisa. Un’utopia. Lontana dai pragmatismi di cui fanno bella mostra in molti, tra cosiddetti opinion maker e politici e diplomatici. L’utopia, però, ha un fondamento, non solo ideale. Ne ero certa, quando l’ideatore di One Homeland, Two States, l’israeliano Meron Rapoport me ne […]

#Duma, sobb. di #Damasco, #Siria – 13 febbraio 2015 – Una manifestazione si è s…

#Duma, sobb. di #Damasco, #Siria – 13 febbraio 2015 –
Una manifestazione si è svolta nel pomeriggio di venerdì nel sobborgo di Duma, situato nella regione della Ghouta orientale, vicino alla capitale Damasco, per condannare l’uccisione di civili da parte del regime siriano nel corso dell’offensiva militare condotta negli scorsi giorni. I manifestanti hanno inoltre chiesto l’apertura di corridoi umanitari per i civili assediati.

Nel video i manifestanti cantano tra le macerie:
“Resteremo qui..finchè il dolore se ne andrà.
Vivremo qui..la melodia addolcirà tutto…”
http://youtu.be/dzX5UwW5o0g

Immagini
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Nell’immagine un cartello riporta un messaggio dei manifestanti:
“’Mostreremo a tutto il mondo come otterremo la libertà e la vittoria… Oggi Duma esce nonostante la sofferenza, i massacri e la distruzione”.

Gerusalemme in un caffè

Quanto può essere invisibile una città agli occhi del mondo? E quanto può esserlo Gerusalemme, l’archetipo della città? Sembrano – e forse sono – domande paradossali. Come può un corpo vivo, fisicamente esteso, imponente com’è una città, essere invisibile al nostro sguardo? Ancor più sconcertante è che sia ignota la città par excellence, la più […]

Cucina turca: i manti in salsa di yogurt e sommaco

Con la ricetta di oggi andiamo in Turchia a conoscere una ricetta che è tipica delle riunioni di famiglia, soprattutto in Anatolia, e anche molto diffuso nella cucina armena e afghana: i manti in salsa di yogurt e sommaco! Ingredienti: Per la pasta: 300g di farina 1 uovo 100ml di acqua tiepida sale Per il ripieno: 200g […]

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#Tal, sobb. di #Damasco, #Siria – 13 febbraio 2015 – Un’autobomba è esplosa ver…

#Tal, sobb. di #Damasco, #Siria – 13 febbraio 2015 –
Un’autobomba è esplosa verso mezzogiorno vicino ad una moschea nel sobborgo di Tal causando diverse vittime e decine di feriti tra i civili, tra cui anche donne e bambini. Il sobborgo ospita …


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#Tal, sobb. di #Damasco, #Siria – 13 febbraio 2015 –
Un’autobomba è esplosa verso mezzogiorno vicino ad una moschea nel sobborgo di Tal causando diverse vittime e decine di feriti tra i civili, tra cui anche donne e bambini. Il sobborgo ospita centinaia di profughi interni provenienti da altre zone di Damasco e Homs.

Fumo che si leva dal luogo in cui è esplosa l’autobomba
http://youtu.be/g5dp7NZJdOY
Un uomo corre per salvare la vita ad un bambino che porta tra le braccia poco dopo l’esplosione
https://youtu.be/lZ17QNgDtYU

Foto
http://on.fb.me/1zRAQX4 Continua a leggere

#Tal, sobb. di #Damasco, #Siria – 13 febbraio 2015 – Un'autobomba è esplosa ver…

#Tal, sobb. di #Damasco, #Siria – 13 febbraio 2015 –
Un’autobomba è esplosa verso mezzogiorno vicino ad una moschea nel sobborgo di Tal causando diverse vittime e decine di feriti tra i civili, tra cui anche donne e bambini. Il sobborgo ospita centinaia di profughi interni provenienti da altre zone di Damasco e Homs.

Fumo che si leva dal luogo in cui è esplosa l’autobomba
http://youtu.be/g5dp7NZJdOY
Un uomo corre per salvare la vita ad un bambino che porta tra le braccia poco dopo l’esplosione
https://youtu.be/lZ17QNgDtYU

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Epatite C, l’epidemia d’Egitto

(El País). Sono circa 12 milioni gli egiziani affetti da epatite C, circa il 15% della popolazione. Ogni anno in Egitto si contano più di 165.000 nuovi contagi e 40.000 morti. Il governo mira a debellare la malattia entro 15 anni. Per fare ciò, punta sul farmaco che ha rivoluzionato la cura dell’epatite C: il […]

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Yemen: Germania chiude ambasciata a Sana’a

(Agenzie). La Germania ha deciso di chiudere la sua ambasciata in Yemen per motivi di sicurezza, seguendo l’esempio di Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Una portavoce del ministero degli Esteri tedesco ha riferito che lo staff della sede diplomatica ha già lasciato la struttura a causa della “situazione instabile”.  

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Palestina: Israele rilascia dal carcere 14enne palestinese

(Al-Ghad). Le autorità israeliane hanno rilasciato Malak al-Khatib, dopo 45 giorni di carcere. La 14enne palestinese era stata arrestata lo scorso 31 dicembre con l’accusa di aver lanciato dei sassi contro le forze dell’esercito israeliano. Malak era stata condannata a due mesi di reclusione e a 1.500 dollari di multa, dopo aver confessato di aver commesso […]

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Sinai: l’esercito egiziano contro il terrorismo

Al-Monitor (11/02/2015). Traduzione e sintesi di Angela Ilaria Antoniello. Dato il numero crescente di attacchi terroristici, la domanda che i principali attori si pongono è perché l’esercito egiziano non riesce ad affrontare il terrorismo nel Sinai. A questa domanda, che arriva un anno e mezzo dopo che l’esercito ha annunciato la sua guerra al terrorismo, […]

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Nigeria: Boko Haram uccide 21 persone

(Agenzie). Almeno 21 persone sono morte in due attacchi dell’organizzazione terroristica Boko Haram  nei pressi della città di Maiduguri, nel nordest della Nigeria. “Boko Haram ha ucciso 12 persone nel villaggio di Akida e 9 nel villaggio di Mbuta” ha dichiarato il leader della comunità Mustapha Abbagini. I due attacchi sono avvenuti prima dell’attentato suicida di una donna che […]

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Annunciata lista finalisti International Prize for Arabic Fiction

(International Prize for Arabic Fiction). È stata annunciata oggi la lista definitiva dei finalisti in lizza per l’International Prize for Arabic Fiction 2015. I nomi sono stati annunciati dalla giuria presieduta dal poeta palestinese Mourid Barghouti durante una conferenza stampa a Casablanca. Ecco la lista: A Suspended Life di Atef Atef Abu Saif (Palestina) Floor 99 di Jana […]

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Inviato Onu: “Assad parte della soluzione in Siria”

(Naharnet). Qualsiasi risoluzione di pace in Siria deve includere Bashar al-Assad, secondo l’inviato in Siria Staffan de Mistura. In una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurz, De Mistura ha dichiarato che “il presidente Assad è parte della soluzione”, sottolineando che qualora non si riuscisse a trovare una strada politica per la pace “Daish […]

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Tunisia: Essebsi conferisce onoreficenza a ex governo Jomaa

(Agenzie). Il presidente tunisino Beji Caid Essebsi ha consegnato le decorazioni dell’Ordine della Repubblica ai membri dell’ex governo di Mahdi Jomaa durante una cerimonia ufficiale al Palazzo di Cartagine. Il presidente ha voluto rendere omaggio al vecchio governo esprimendo la sua “riconoscenza per i suoi servizi” e affermando che “la Tunisia potrebbe ancora avere bisogno di voi”. Il […]

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Le prime pagine dei giornali arabi

Asharq al-Awsat – quotidiano panarabo Rapporti dell’intelligence monitorano i contatti tra i Fratelli Musulmani e al-Zawahiri per l’invio di estremisti in Sinai Documenti dell’intelligence rivelano tracce di spostamenti di armi e uomini dalla Libia all’Egitto                       Al-Hayat – quotidiano panarabo Ban Ki Moon mette in guardia […]

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Pakistan: attacco a moschea sciita provoca 10 morti

(Agenzie). Alcuni uomini armati hanno attaccato la moschea sciita Imamia nella città di Peshawar, nel nord del Pakistan, a colpi di granate. Secondo diverse fonti di polizia, il bilancio è di 10 morti e più di 60 feriti. L’attacco arriva a due settimane da un attentato suicida in un’altra moschea sciita nel sud del Paese che ha provocato la […]

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ISIS & Co.: dal Mediterraneo il terrorismo jihadista minaccia l’Italia

di Claudio Bertolotti
 
Priorità strategiche dell’Italia
Come dimostrato dagli attacchi terroristici di Parigi del 7-9 gennaio 2015, la minaccia del fondamentalismo jihadista che si diffonde dal Medio Oriente verso il Nord Africa deve preoccupare l’Europa, e l’Italia in particolare, sia sul piano della sicurezza fisica – interna ai confini nazionali – sia su quello degli interessi energetici ed economici: entrambe le minacce sono conseguenza dell’avanzata neo-jihadista dello Stato islamico in combinazione con le spinte autonomiste locali…
Alla necessità di difendersi dall’offensiva jihadista, si unisce un altro elemento di vitale importanza per l’Italia: la garanzia di accesso alle risorse energetiche di un nord Africa sempre più in balia di dinamiche destabilizzanti. In particolare, la dipendenza dell’Italia dalle forniture di idrocarburi nordafricani impone un indirizzo politico-strategico volto al rafforzamento della cooperazione euro-mediterranea.
Contrasto del jihadismo” e “sicurezza energetica” sono, dunque, due fattori dinamici tra di loro strettamente collegati; si comprende, in tal senso, l’importanza strategica di un Mediterraneo sicuro.
Geografia: un punto di forza dell’Italia
Un importante punto di forza, funzionale a una politica strategica coerente e al contrasto della minaccia jihadista, è rappresentato dalla collocazione geografica dell’Italia. Una posizione vantaggiosa solamente se valorizzata attraverso un approccio proattivo che sappia perseguire una linea politico-strategica e prevedere un coerente sviluppo sui piani politico-militare, tecnologico, metodologico e che sappia valorizzare le proprie risorse umane e materiali. Una condizione geografica che, al contrario, diviene svantaggiosa nel caso di approccio politico passivo o eccessivamente “prudente”…
Quali le opportunità per l’Italia? Quali le vulnerabilità? Quale la strategia di contrasto alla minaccia degli interessi nazionali?… e ancora,
Dal futuro della Libia discende quello italiano; quali ipotetici scenari potrebbero realizzarsi? E quali ipotesi di risposta da parte dell’Italia?
Le mia valutazioni su come agire… ora:
http://www.nododigordio.org/
 

ISIS & Co.: dal Mediterraneo il terrorismo jihadista minaccia l’Italia

di Claudio Bertolotti
 
Priorità strategiche dell’Italia
Come dimostrato dagli attacchi terroristici di Parigi del 7-9 gennaio 2015, la minaccia del fondamentalismo jihadista che si diffonde dal Medio Oriente verso il Nord Africa deve preoccupare l’Europa, e l’Italia in particolare, sia sul piano della sicurezza fisica – interna ai confini nazionali – sia su quello degli interessi energetici ed economici: entrambe le minacce sono conseguenza dell’avanzata neo-jihadista dello Stato islamico in combinazione con le spinte autonomiste locali…
Alla necessità di difendersi dall’offensiva jihadista, si unisce un altro elemento di vitale importanza per l’Italia: la garanzia di accesso alle risorse energetiche di un nord Africa sempre più in balia di dinamiche destabilizzanti. In particolare, la dipendenza dell’Italia dalle forniture di idrocarburi nordafricani impone un indirizzo politico-strategico volto al rafforzamento della cooperazione euro-mediterranea.
Contrasto del jihadismo” e “sicurezza energetica” sono, dunque, due fattori dinamici tra di loro strettamente collegati; si comprende, in tal senso, l’importanza strategica di un Mediterraneo sicuro.
Geografia: un punto di forza dell’Italia
Un importante punto di forza, funzionale a una politica strategica coerente e al contrasto della minaccia jihadista, è rappresentato dalla collocazione geografica dell’Italia. Una posizione vantaggiosa solamente se valorizzata attraverso un approccio proattivo che sappia perseguire una linea politico-strategica e prevedere un coerente sviluppo sui piani politico-militare, tecnologico, metodologico e che sappia valorizzare le proprie risorse umane e materiali. Una condizione geografica che, al contrario, diviene svantaggiosa nel caso di approccio politico passivo o eccessivamente “prudente”…
Quali le opportunità per l’Italia? Quali le vulnerabilità? Quale la strategia di contrasto alla minaccia degli interessi nazionali?… e ancora,
Dal futuro della Libia discende quello italiano; quali ipotetici scenari potrebbero realizzarsi? E quali ipotesi di risposta da parte dell’Italia?
Le mia valutazioni su come agire… ora:
http://www.nododigordio.org/
 

ISIS & Co.: dal Mediterraneo il terrorismo jihadista minaccia l’Italia

di Claudio Bertolotti
 
Priorità strategiche dell’Italia
Come dimostrato dagli attacchi terroristici di Parigi del 7-9 gennaio 2015, la minaccia del fondamentalismo jihadista che si diffonde dal Medio Oriente verso il Nord Africa deve preoccupare l’Europa, e l’Italia in particolare, sia sul piano della sicurezza fisica – interna ai confini nazionali – sia su quello degli interessi energetici ed economici: entrambe le minacce sono conseguenza dell’avanzata neo-jihadista dello Stato islamico in combinazione con le spinte autonomiste locali…
Alla necessità di difendersi dall’offensiva jihadista, si unisce un altro elemento di vitale importanza per l’Italia: la garanzia di accesso alle risorse energetiche di un nord Africa sempre più in balia di dinamiche destabilizzanti. In particolare, la dipendenza dell’Italia dalle forniture di idrocarburi nordafricani impone un indirizzo politico-strategico volto al rafforzamento della cooperazione euro-mediterranea.
Contrasto del jihadismo” e “sicurezza energetica” sono, dunque, due fattori dinamici tra di loro strettamente collegati; si comprende, in tal senso, l’importanza strategica di un Mediterraneo sicuro.
Geografia: un punto di forza dell’Italia
Un importante punto di forza, funzionale a una politica strategica coerente e al contrasto della minaccia jihadista, è rappresentato dalla collocazione geografica dell’Italia. Una posizione vantaggiosa solamente se valorizzata attraverso un approccio proattivo che sappia perseguire una linea politico-strategica e prevedere un coerente sviluppo sui piani politico-militare, tecnologico, metodologico e che sappia valorizzare le proprie risorse umane e materiali. Una condizione geografica che, al contrario, diviene svantaggiosa nel caso di approccio politico passivo o eccessivamente “prudente”…
Quali le opportunità per l’Italia? Quali le vulnerabilità? Quale la strategia di contrasto alla minaccia degli interessi nazionali?… e ancora,
Dal futuro della Libia discende quello italiano; quali ipotetici scenari potrebbero realizzarsi? E quali ipotesi di risposta da parte dell’Italia?
Le mia valutazioni su come agire… ora:
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ISIS & Co.: dal Mediterraneo il terrorismo jihadista minaccia l’Italia

di Claudio Bertolotti
 
Priorità strategiche dell’Italia
Come dimostrato dagli attacchi terroristici di Parigi del 7-9 gennaio 2015, la minaccia del fondamentalismo jihadista che si diffonde dal Medio Oriente verso il Nord Africa deve preoccupare l’Europa, e l’Italia in particolare, sia sul piano della sicurezza fisica – interna ai confini nazionali – sia su quello degli interessi energetici ed economici: entrambe le minacce sono conseguenza dell’avanzata neo-jihadista dello Stato islamico in combinazione con le spinte autonomiste locali…
Alla necessità di difendersi dall’offensiva jihadista, si unisce un altro elemento di vitale importanza per l’Italia: la garanzia di accesso alle risorse energetiche di un nord Africa sempre più in balia di dinamiche destabilizzanti. In particolare, la dipendenza dell’Italia dalle forniture di idrocarburi nordafricani impone un indirizzo politico-strategico volto al rafforzamento della cooperazione euro-mediterranea.
Contrasto del jihadismo” e “sicurezza energetica” sono, dunque, due fattori dinamici tra di loro strettamente collegati; si comprende, in tal senso, l’importanza strategica di un Mediterraneo sicuro.
Geografia: un punto di forza dell’Italia
Un importante punto di forza, funzionale a una politica strategica coerente e al contrasto della minaccia jihadista, è rappresentato dalla collocazione geografica dell’Italia. Una posizione vantaggiosa solamente se valorizzata attraverso un approccio proattivo che sappia perseguire una linea politico-strategica e prevedere un coerente sviluppo sui piani politico-militare, tecnologico, metodologico e che sappia valorizzare le proprie risorse umane e materiali. Una condizione geografica che, al contrario, diviene svantaggiosa nel caso di approccio politico passivo o eccessivamente “prudente”…
Quali le opportunità per l’Italia? Quali le vulnerabilità? Quale la strategia di contrasto alla minaccia degli interessi nazionali?… e ancora,
Dal futuro della Libia discende quello italiano; quali ipotetici scenari potrebbero realizzarsi? E quali ipotesi di risposta da parte dell’Italia?
Le mia valutazioni su come agire… ora:
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ISIS & Co.: dal Mediterraneo il terrorismo jihadista minaccia l’Italia

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Priorità strategiche dell’Italia
Come dimostrato dagli attacchi terroristici di Parigi del 7-9 gennaio 2015, la minaccia del fondamentalismo jihadista che si diffonde dal Medio Oriente verso il Nord Africa deve preoccupare l’Europa, e l’Italia in particolare, sia sul piano della sicurezza fisica – interna ai confini nazionali – sia su quello degli interessi energetici ed economici: entrambe le minacce sono conseguenza dell’avanzata neo-jihadista dello Stato islamico in combinazione con le spinte autonomiste locali…
Alla necessità di difendersi dall’offensiva jihadista, si unisce un altro elemento di vitale importanza per l’Italia: la garanzia di accesso alle risorse energetiche di un nord Africa sempre più in balia di dinamiche destabilizzanti. In particolare, la dipendenza dell’Italia dalle forniture di idrocarburi nordafricani impone un indirizzo politico-strategico volto al rafforzamento della cooperazione euro-mediterranea.
Contrasto del jihadismo” e “sicurezza energetica” sono, dunque, due fattori dinamici tra di loro strettamente collegati; si comprende, in tal senso, l’importanza strategica di un Mediterraneo sicuro.
Geografia: un punto di forza dell’Italia
Un importante punto di forza, funzionale a una politica strategica coerente e al contrasto della minaccia jihadista, è rappresentato dalla collocazione geografica dell’Italia. Una posizione vantaggiosa solamente se valorizzata attraverso un approccio proattivo che sappia perseguire una linea politico-strategica e prevedere un coerente sviluppo sui piani politico-militare, tecnologico, metodologico e che sappia valorizzare le proprie risorse umane e materiali. Una condizione geografica che, al contrario, diviene svantaggiosa nel caso di approccio politico passivo o eccessivamente “prudente”…
Quali le opportunità per l’Italia? Quali le vulnerabilità? Quale la strategia di contrasto alla minaccia degli interessi nazionali?… e ancora,
Dal futuro della Libia discende quello italiano; quali ipotetici scenari potrebbero realizzarsi? E quali ipotesi di risposta da parte dell’Italia?
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ISIS & Co.: dal Mediterraneo il terrorismo jihadista minaccia l’Italia

di Claudio Bertolotti
 
Priorità strategiche dell’Italia
Come dimostrato dagli attacchi terroristici di Parigi del 7-9 gennaio 2015, la minaccia del fondamentalismo jihadista che si diffonde dal Medio Oriente verso il Nord Africa deve preoccupare l’Europa, e l’Italia in particolare, sia sul piano della sicurezza fisica – interna ai confini nazionali – sia su quello degli interessi energetici ed economici: entrambe le minacce sono conseguenza dell’avanzata neo-jihadista dello Stato islamico in combinazione con le spinte autonomiste locali…
Alla necessità di difendersi dall’offensiva jihadista, si unisce un altro elemento di vitale importanza per l’Italia: la garanzia di accesso alle risorse energetiche di un nord Africa sempre più in balia di dinamiche destabilizzanti. In particolare, la dipendenza dell’Italia dalle forniture di idrocarburi nordafricani impone un indirizzo politico-strategico volto al rafforzamento della cooperazione euro-mediterranea.
Contrasto del jihadismo” e “sicurezza energetica” sono, dunque, due fattori dinamici tra di loro strettamente collegati; si comprende, in tal senso, l’importanza strategica di un Mediterraneo sicuro.
Geografia: un punto di forza dell’Italia
Un importante punto di forza, funzionale a una politica strategica coerente e al contrasto della minaccia jihadista, è rappresentato dalla collocazione geografica dell’Italia. Una posizione vantaggiosa solamente se valorizzata attraverso un approccio proattivo che sappia perseguire una linea politico-strategica e prevedere un coerente sviluppo sui piani politico-militare, tecnologico, metodologico e che sappia valorizzare le proprie risorse umane e materiali. Una condizione geografica che, al contrario, diviene svantaggiosa nel caso di approccio politico passivo o eccessivamente “prudente”…
Quali le opportunità per l’Italia? Quali le vulnerabilità? Quale la strategia di contrasto alla minaccia degli interessi nazionali?… e ancora,
Dal futuro della Libia discende quello italiano; quali ipotetici scenari potrebbero realizzarsi? E quali ipotesi di risposta da parte dell’Italia?
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Anziana signora attacca militanti Daish: “dovete aver timore di Dio” (video)

(al-Arabiya). Attivisti hanno diffuso sui social network un video che mostra lo sfogo di un’anziana signora contro membri Daish.  La donna chiede ai militanti di fermare il massacro e lo spargimento di sangue e di rispettare la parola di Dio. “ٍSmettetela di uccidervi l’uno con gli altri, voi siete come asini e il vostro Stato è maledetto. Non […]

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Yemen: autobomba colpisce quartier generale polizia Al-Bayda

(Agenzie). Le forze di sicurezza yemenite hanno riferito che un’autobomba ha colpito il quartier generale della polizia della città di Al-Bayda, nel centro dello Yemen, da pochi giorni sotto il controllo dei ribelli sciiti Houthi. Le fonti hanno dichiarato che l’esplosione è stata causata da sei ordigni e per ora non è stato riferito nulla su […]

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Erdogan critica il silenzio di Obama su studenti musulmani uccisi

(Agenzie). Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha criticato il silenzio del presidente Usa Barack Obama sui tre studenti musulmani uccisi da un uomo nei pressi del campus dell’Università. Erdogan ha esortato Obama a prendere una posizione chiara sull’omicidio dei tre ragazzi: “Come politici, siamo responsabili di tutto ciò che accade nei nostri paesi e abbiamo il dovere […]

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Fadwa Tuqan: la donna che diede voce alla Palestina, ma non solo

Fadwa Tuqan, “la poetessa della Palestina”. Le sue poesie di impegno, di lotta, di incoraggiamento verso il popolo palestinese, sono ciò per cui ricordiamo e conosciamo la poetessa. Per me, però, è stato illuminante scoprire che i suoi componimenti su questi temi, non costituiscono la totalità della sua produzione. Fadwa Tuqan è stata prima di tutto […]

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Siria, sui barili-bomba

Poche ore dopo l’infelice battuta del presidente siriano Bashar al Asad sui barili-bomba (“non ne abbiamo mai usati, nemmeno pentole-bomba…”) rilasciata alla BBC, Ken Roth di Human Rights Watch (HRW) […]