Giorno: 10 gennaio 2015

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Quando Israele volò fino a Londra per sparare ad un vignettista…

E’ il quotidiano israeliano Haaretz a comunicarci che domani in piazza, a Parigi, alla mastodontica manifestazione “per la libertà di espressione e la democrazia” sarà presente anche Benyamin Netanyahu. Sotto il drappo nero e la scritta “Je suis Charlie” abbiamo visto scorrere, in queste giornate, tra le più terrificanti immagini di questi tempi e sicuramente […]

Libano: forze politiche condannano attacco a Tripoli

(Agenzie) Diverse forze politiche in Libano, tra cui Hezbollah e il Movimento Futuro, hanno condannato l’attentato che ha colpito il quartiere Jabal Mohsen di Tripoli causando la morte di 9 persone e il ferimento di 36. L’accaduto costituisce la prima grave violazione del piano di sicurezza implementato nel 2014 e che ha posto fine ad anni […]

L’articolo Libano: forze politiche condannano attacco a Tripoli sembra essere il primo su Arabpress.

Rappresentanti mondo arabo-islamico alla marcia per Charlie Hebdo

(Agenzie) Diversi leader arabi hanno annunciato la loro partecipazione alla marcia che si terrà oggi, domenica 11 gennaio, a Parigi in solidarietà con le vittime dei fatti dei giorni scorsi a Parigi. Tra i circa 40 leader e rappresentanti internazionali, parteciperanno all’evento il presidente palestinese Mahmoud Abbas, il ministro degli Esteri algerino Ramtane Lamamra, il ministro degli Esteri emiratino Sheikh […]

L’articolo Rappresentanti mondo arabo-islamico alla marcia per Charlie Hebdo sembra essere il primo su Arabpress.

Libano: attentato suicida a Tripoli in quartiere alawita

(Agenzie) Almeno 9 persone sono rimaste uccise e 36 ferite in un attacco suicida avvenuto in un bar di Tripoli, in Libano, dove due attentatori suicidi si sono fatti esplodere. Secondo l’agenzia di stampa nazionale libanese, un primo attentatore si è fatto saltare in aria in un café di Jabal Mohsen, quartiere a predominanza alawita di Tripoli, […]

L’articolo Libano: attentato suicida a Tripoli in quartiere alawita sembra essere il primo su Arabpress.

#Kafranbel, prov. di #Idlib, #Siria – 10 gennaio 2014 – Una manifestazione anti…

#Kafranbel, prov. di #Idlib, #Siria – 10 gennaio 2014 –
Una manifestazione antigovernativa si è svolta oggi nella località di Kafranbel, in provincia di Idlib, contro il regime di Bashar Al Assad.

Foto
http://on.fb.me/1w7xvx4


Chronik-Fotos
#Kafranbel, prov. di #Idlib, #Siria – 10 gennaio 2014 –
Una manifestazione antigovernativa si è svolta oggi nella località di Kafranbel, in provincia di Idlib, contro il regime di Bashar Al Assad.

Foto
http://on.fb.me/1w7xvx4
http://on.fb.me/1I8stZB
http://on.fb.me/1BSNBiz

Video

http://youtu.be/kB9w09DT29U Continua a leggere

#Kafranbel, prov. di #Idlib, #Siria – 10 gennaio 2014 – Una manifestazione anti…

#Kafranbel, prov. di #Idlib, #Siria – 10 gennaio 2014 –
Una manifestazione antigovernativa si è svolta oggi nella località di Kafranbel, in provincia di Idlib, contro il regime di Bashar Al Assad.

Foto
http://on.fb.me/1w7xvx4


Chronik-Fotos
#Kafranbel, prov. di #Idlib, #Siria – 10 gennaio 2014 –
Una manifestazione antigovernativa si è svolta oggi nella località di Kafranbel, in provincia di Idlib, contro il regime di Bashar Al Assad.

Foto
http://on.fb.me/1w7xvx4
http://on.fb.me/1I8stZB
http://on.fb.me/1BSNBiz

Video

http://youtu.be/kB9w09DT29U Continua a leggere

Libia: concordato nuovo turno di negoziati

(Agenzie) Le varie fazioni in Libia hanno concordato un nuovo turno di negoziati per cercare una soluzione alla crisi del Paese, secondo quanto riportato dalle Nazioni Unite. L’incontro avrà come scopo quello di decidere la formazione di un governo di unità, la stesura di una nuova Costituzione e la fine delle ostilità In una dichiarazione […]

L’articolo Libia: concordato nuovo turno di negoziati sembra essere il primo su Arabpress.

Cinema tunisino: sette film da non perdere

Di Zeineb Marzouk. Tunisia Live (29/12/2014). Traduzione e sintesi di Francesca De Sanctis. Nonostante il cinema tunisino non sia molto conosciuto a livello internazionale, sono numerosi i film made in Tunisia che affrontano temi importanti e meritano di essere menzionati, in quanto specchio della società tunisina e della sua cultura. A tale scopo Tunisia Live presenta […]

L’articolo Cinema tunisino: sette film da non perdere sembra essere il primo su Arabpress.

Gran Mufti libanese: “abbiamo la responsabilità di denunciare l’estremismo”

(Agenzie). Il Gran Mufti libanese Abdul-Latif Derian ha invitato tutti i musulmani e l’intera popolazione del Libano a denunciare ad alta voce l’estremismo e di rispettare la loro storia di tolleranza e di diversità. “É una nostra responsabilità quella di alzare la voce contro l’estremismo. Contro la violenza e il terrorismo. Contro il sequestro della verità e […]

L’articolo Gran Mufti libanese: “abbiamo la responsabilità di denunciare l’estremismo” sembra essere il primo su Arabpress.

Le stragi di Parigi nelle prime pagine dei giornali arabi

Al Joumhurria – Libano Francia finiti 3 giorni di terrore Al Shouruk – Egitto  Uccisi esecutori attentato “Charlie Hebdo” e suo complice Coulibaly Al Quds Al Arabi – giornale panarabo Francia annuncia morte colpevoli attentati Charlie Hebdo Asharq al Awsat – quotidiano panarabo Giorno di terrrore a Parigi con la cellula di Buttes Chaumont Al Jarida – […]

L’articolo Le stragi di Parigi nelle prime pagine dei giornali arabi sembra essere il primo su Arabpress.

Charlie Hebdo: Al Qaeda in Yemen rivendica attentato

(Agenzie). Al Qaeda in Yemen ha dichiarato di aver diretto l’attacco contro il giornale satirico francese Charlie Hebdo come “vendetta per l’onore” del profeta Muhammad. In una dichiarazione rilasciata all’ Associated Press, un membro di Al Qaeda nella Penisola Araba (Aqpa) ha affermato che “Aqpa ha diretto le operazioni e scelto l’obiettivo con attenzione”. Egli […]

L’articolo Charlie Hebdo: Al Qaeda in Yemen rivendica attentato sembra essere il primo su Arabpress.

Contro ogni previsione, il prezzo del petrolio precipita in caduta libera

Al-Arab (07/01/15). Traduzione e sintesi di Carlo Boccaccino. La rapida discesa del prezzo mondiale del petrolio ha disatteso ogni aspettativa e ha prodotto cambiamenti repentini nei mercati finanziari mondiali. Le ripercussioni si sono estese dai Paesi produttori ai Paesi consumatori, alcuni dei quali temono una caduta nella spirale della deflazione. Il prezzo del petrolio è […]

L’articolo Contro ogni previsione, il prezzo del petrolio precipita in caduta libera sembra essere il primo su Arabpress.

Sri Lanka the day after

Ribaltando ogni previsione il candidato dell’opposizione Maithripala Sirisena ha clamorosamente battuto – in elezioni considerate regolari e trasparenti – l’ormai ex presidente dello Sri Lanka Mahinda Rajapaksa, da dieci anni a capo dell’isola che costituisce la punta finale del subcontinente indiano. Un morto e qualche incidente minore da registrare: un record in positivo che ora costituisce un primato.

Opposizione in realtà è una parola grossa. E anche “ex presidente” potrebbe esserlo. Sia perché Sirisena fa parte dello stesso partito di Rajapaksa – lo Sri Lanka Freedom Party –e sino a qualche mese fa era ministro nel suo governo, sia perché non è ancora chiaro cosa sarà la“transizione morbida” appena promessa dal perdente. A cui va comunque reso un merito: aver riconosciuto la sconfitta sin dalle prime proiezioni che davano Sirisena sopra il 50% e lui appena oltre il 40. E averla accettata sin dalle prime ore del mattino, quando Colombo si è svegliata dopo essere andata a letto – a urne chiuse – col peso dell’incognita di una controversa elezione, voluta da Rajapaksa con due anni d’anticipo sulla scadenza naturale e dopo un emendamento costituzionale che gli ha consentito di correre per un terzo mandato.
La strana e inaspettata vittoria elettorale di Sirisena comincia dunque ieri mattina verso le 11 quando l’auto scura di Rajapaksa lascia la residenza su Galle Road per raggiungere il palazzo presidenziale. Lì davanti c’è solo qualche curioso e diversi agenti della sicurezza in divisa e in borghese che bloccano la larga arteria che dal lungomare porta a palazzo, nella zona di “Fort”, parte antica e coloniale della città. La capitale è vuota come durante il voto perché per tre giorni negozi, scuole e uffici restano chiusi. Non c’è ombra di traffico e nemmeno lo schieramento di polizia che era lecito aspettarsi. Mancano solo sette ore al trionfo ufficiale di Sirisena che alle sei del pomeriggio viene ritualmente insediato con una cerimonia pubblica nella grande piazza dell’Indipendenza, dove si affollano monaci buddisti, famiglie della classe media e tutta la diplomazia della capitale. Sfilano i parlamentari e i leader politici. Sirisena arriva per ultimo. Rajapaksa invece resta a casa, in disparte.

Bagno di folla sì, ma con numeri davvero piccoli se comparati a un’affluenza alle urne che in certe aree è volata oltre il 70%, percentuale che si è vista anche nel Nord tamil, regione in guerra per anni con Colombo e poco propensa a infilare la scheda nell’urna. Tre, quattromila persone si accalcano sotto un palco enorme sovrastato dal tetto a pagoda allungata della vasta piazza. Silenzio quando passano alcuni azzimati deputati e un lungo applauso all’arrivo di Sirisena, un signore dall’aria vagamente dimessa e che non ha proprio l’aura del leader roboante e pigliatutto che è stata invece la cifra di Rajapaksa. Per dirla tutta, l’applauso popolare più vigoroso lo strappa forse Sarath Fonseka, il generale prestato alla politica che nel 2010 aveva sfidato proprio Rajapaksa e che, dopo la prova elettorale, benché eletto in parlamento, è stato giudicato da una corte militare e si è fatto tre anni di galera. Grandi applausi anche per i leader religiosi con la tunica monacale arancione o bordeaux. Un abito non sempre compassionevole: fra loro ci sono anche personaggi poco rassicuranti, come i monaci guerrieri del Bodu Bala Sena, organizzazione radicale e identitaria vicina al regime e che oggi forse non aveva molto da festeggiare.

Quando la piazza si svuota e cala il buio sul primo giorno dopo il voto, tutti i dubbi riaffiorano. Si, certo, tra tutte le persone cui viene chiesta un’opinione, tutti sono per Sirisena, dal barbiere tamil al manager singalese, dal negoziante al civil servant. Ma quanto le cose cambieranno? Quanto le promesse fatte dal palco faranno strada in un Paese ancora dilaniato sia dalle ferite di una guerra durata oltre vent’anni anni con un bilancio di 100mila morti sia dalla condizione amara in cui vivono le minoranze – etniche e religiose, tamil e musulmane – il cui voto è stato determinante (nel 2010 i tamil in gran parte disertarono le rune) per sconfiggere Rajapaksa?

Sirisena viene dallo suo stesso partito e di quel partito è stato persino segretario. Può darsi che non gli piacessero i modi spicci del presidente e forse nemmeno i suoi accenti ipernazionalisti, ma è un fatto che – qualcuno dice – la sera prima era a cena con lui e il giorno dopo ne era l’avversario. Il sospetto di un accordo non è forse peregrino. Larghe intese in salsa curry.

#iononsonoinguerra

A un secolo esatto dalla prima guerra mondiale, dalla più imponente tragedia che ha colpito l’Europa, la parola ‘guerra’ si diffonde nel cuore della nostra terra. Come un’onda sulla cui cresta restano, in equilibrio precario, le nostre comode certezze di europei. Le immagini di Parigi in stato d’assedio generano i mostri impossibili che nascono, scriveva […]

Terrorismo “islamico” e possibili soluzioni

Dopo l’unanime e globale condanna del sanguinoso attentato di Parigi è ora tempo di trovare strategie per evitare che la guerra che il terrorismo ha dichiarato al mondo civile (e non solo a quello europeo) dilaghi ulteriormente. Inutile chiedere ai cosiddetti musulmani moderati di umiliarsi nelle pubbliche piazze e nei talk show televisivi scusandosi per […]

Terrorismo “islamico” e possibili soluzioni

Dopo l’unanime e globale condanna del sanguinoso attentato di Parigi è ora tempo di trovare strategie per evitare che la guerra che il terrorismo ha dichiarato al mondo civile (e non solo a quello europeo) dilaghi ulteriormente. Inutile chiedere ai cosiddetti musulmani moderati di umiliarsi nelle pubbliche piazze e nei talk show televisivi scusandosi per […]

Terrorismo “islamico” e possibili soluzioni

Dopo l’unanime e globale condanna del sanguinoso attentato di Parigi è ora tempo di trovare strategie per evitare che la guerra che il terrorismo ha dichiarato al mondo civile (e non solo a quello europeo) dilaghi ulteriormente. Inutile chiedere ai cosiddetti musulmani moderati di umiliarsi nelle pubbliche piazze e nei talk show televisivi scusandosi per […]

Terrorismo “islamico” e possibili soluzioni

Dopo l’unanime e globale condanna del sanguinoso attentato di Parigi è ora tempo di trovare strategie per evitare che la guerra che il terrorismo ha dichiarato al mondo civile (e non solo a quello europeo) dilaghi ulteriormente. Inutile chiedere ai cosiddetti musulmani moderati di umiliarsi nelle pubbliche piazze e nei talk show televisivi scusandosi per […]

Terrorismo “islamico” e possibili soluzioni

Dopo l’unanime e globale condanna del sanguinoso attentato di Parigi è ora tempo di trovare strategie per evitare che la guerra che il terrorismo ha dichiarato al mondo civile (e non solo a quello europeo) dilaghi ulteriormente. Inutile chiedere ai cosiddetti musulmani moderati di umiliarsi nelle pubbliche piazze e nei talk show televisivi scusandosi per […]

Terrorismo “islamico” e possibili soluzioni

Dopo l’unanime e globale condanna del sanguinoso attentato di Parigi è ora tempo di trovare strategie per evitare che la guerra che il terrorismo ha dichiarato al mondo civile (e non solo a quello europeo) dilaghi ulteriormente. Inutile chiedere ai cosiddetti musulmani moderati di umiliarsi nelle pubbliche piazze e nei talk show televisivi scusandosi per […]

Terrorismo “islamico” e possibili soluzioni

Dopo l’unanime e globale condanna del sanguinoso attentato di Parigi è ora tempo di trovare strategie per evitare che la guerra che il terrorismo ha dichiarato al mondo civile (e non solo a quello europeo) dilaghi ulteriormente. Inutile chiedere ai cosiddetti musulmani moderati di umiliarsi nelle pubbliche piazze e nei talk show televisivi scusandosi per […]