Giorno: 7 gennaio 2015

Strage di Parigi: dalla Siria solidarietà ai parenti delle vittime e netta conda…

Strage di Parigi: dalla Siria solidarietà ai parenti delle vittime e netta condanna dell’attentato.

Chi meglio dei siriani conosce la violenza dei sedicenti “islamisti” contro i giornalisti ed i mediattivisti?
Quella degli operatori dell’informaizone è una delle categorie più prese di mira sia da parte del regime che da parte delle forze contro rivoluzionarie. Vengono alla mente i raid di IS (all’epoca ancora ISIS) nelle redazioni dei emdia indipendenti di Aleppo e Raqqa, sopratutto nel novembre del 2013, il mese nero per la libertà d’espressione in Siria. Più recentemente mi torna alla mente l’attacco alla redazione di Orient News da parte del regime di Assad: http://www.bbc.com/news/world-middle-east-30411516

In ogni caso c’è poco da stupirsi se i siriani capiscono più di ogni altro l’importanza della libertà d’espressione, dopo quasi 50 anni di negazione totale di qualunque spazio, una breve boccata d’ossigeno tra il 2011 ed il 2012 e l’incubo della guerra ai media in corso oggi. Ecco allora che arrivano glil attestati di solidarietà per l’ attenato ai danni di Charlie Hebdo. Il primo comunicato in ordine di tempo è forse quello di radio Souriali, che ha una sede a Marsiglia ed è quindi particolarmente vicina ai fatti (https://www.facebook.com/RadioSouriaLi/photos/a.195977937203442.49119.195153797285856/583565405111358/?type=1&theater )
Anche l’Associazione dei Giornalisti Siriani, la cosa più simile ad un sindacato della stampa libera in Siria, ha espresso la sua condanna, che è stata ripresa dal nostro Comitato Romano di Solidarietà con il Popolo Siriano nel comunicato con cui annuncia l’adesione alla fiaccolata indetta dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana e dall’ Associazione Articolo 21. Saremo in piazza Farnese, ai piedi dell’ Ambasciata di Francia, a partire dalle ore 18 di domani 8 gennaio. e che vi riporto di seguito:
—-___—–____—-
Il Comitato Romano di Solidarietà con il Popolo Siriano si unisce al cordoglio unanime per le 12 vittime innocenti del vile attacco terroristico che ieri ha colpito la sede parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo. Vogliamo idealmente stringerci intorno alle famiglie ed ai colleghi delle vittime e siamo vicini ai feriti ed i loro cari, nella speranza che le loro ferite fisiche e morali guariscano presto. Vogliamo anche esprimere condanna netta degli autori di questo crimine che, colpendo la libertà di stampa ed espressione, colpisce al cuore tutti noi. Si tratta di atti incompatibili con qualunque credo religioso e per i quali non esistono attenuanti. Vogliamo anche esprimere il nostro sdegno contro chi, in queste ore drammatiche, non esita a sfruttare la tragedia per spargere odio ed islamofobia a piene mani, colpevolizzando tutti i fedeli musulmani per questo gesto criminale e fomentando la diffidenza e la paura.
Aderiamo quindi alla fiaccolata promossa dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana e dall’ Associazione Articolo 21. Saremo in piazza Farnese, ai piedi dell’ Ambasciata di Francia, a partire dalle ore 18 di domani 8 gennaio.

La libertà d’espressione è una delle fondamenta della democrazia, una delle prime rivendicazioni espresse dal popolo siriano quando scese in piazza, ormai quasi quattro anni fa.
Questo attentato ha portato nel cuore d’Europa un dolore ed una rabbia che nessuno conosce meglio dei siriani: stando ai dati del Committee to Protect Journalists, la Siria è oggi il paese più pericoloso al mondo per i giornalisti, dopo essere stato per oltre quattro decadi agli ultimi posti nelle classifiche della libertà d’espressione. I giornalisti ed i media-attivisti siriani sono tra i principali obiettivi di tutte le forze repressive in campo, a partire dal regime di Assad fino ad arrivare alle organizzazioni come lo “Stato Islamico”. Mentre la barbara uccisione di giornalisti occidentali provoca lo sdegno globale, i giornalisti siriani, nel tentativo di raccontare le sofferenze del loro popolo e gli orrori della guerra, muoiono a decine nel buio delle carceri o per mano di sedicenti islamisti nel silenzio generale.
Non stupiscono quindi le innumerevoli dichiarazioni di solidarietà e le condanne all’attentato giunte dalla Siria, ne citiamo una per tutte, quella della Associazione dei Giornalisti Siriani (SJA):

L’ Associazione dei Giornalisti Siriani (SJA) condanna l’attacco al settimanale francese Charlie Hebdo

L’ Associazione dei Giornalisti Siriani (SJA) è scioccata dal barbaro attacco all’ufficio parigino del settimanale satirico francese Charlie Hebdo avvenuto mercoledì. Le vittime sono state dodici, 10 giornalisti e 2 agenti di polizia.

SJA condanna questo attacco terroristico e chiunque ne sia responsabile. Ci opponiamo fortemente a qualunque giustificazione per questo crimine che viola i valori umani ed i principi di base di qualunque religione

SJA esprime le proprie condoglianze e la propria vicinanza ai familiari ed amici delle vittime. In questo giorno traumatico, SJA vuole ricordare che in qualunque circostanza tutti devono garantire la libertà di stampa e che gli operatori dell’informazione non siano presi di mira, qualunque sia il pretesto.

Associazione dei Giornalisti Siriani (SJA)

7/1/2015 Continua a leggere

Strage di Parigi: dalla Siria solidarietà ai parenti delle vittime e netta conda…

Strage di Parigi: dalla Siria solidarietà ai parenti delle vittime e netta condanna dell’attentato.

Chi meglio dei siriani conosce la violenza dei sedicenti “islamisti” contro i giornalisti ed i mediattivisti?
Quella degli operatori dell’informaizone è una delle categorie più prese di mira sia da parte del regime che da parte delle forze contro rivoluzionarie. Vengono alla mente i raid di IS (all’epoca ancora ISIS) nelle redazioni dei emdia indipendenti di Aleppo e Raqqa, sopratutto nel novembre del 2013, il mese nero per la libertà d’espressione in Siria. Più recentemente mi torna alla mente l’attacco alla redazione di Orient News da parte del regime di Assad: http://www.bbc.com/news/world-middle-east-30411516

In ogni caso c’è poco da stupirsi se i siriani capiscono più di ogni altro l’importanza della libertà d’espressione, dopo quasi 50 anni di negazione totale di qualunque spazio, una breve boccata d’ossigeno tra il 2011 ed il 2012 e l’incubo della guerra ai media in corso oggi. Ecco allora che arrivano glil attestati di solidarietà per l’ attenato ai danni di Charlie Hebdo. Il primo comunicato in ordine di tempo è forse quello di radio Souriali, che ha una sede a Marsiglia ed è quindi particolarmente vicina ai fatti (https://www.facebook.com/RadioSouriaLi/photos/a.195977937203442.49119.195153797285856/583565405111358/?type=1&theater )
Anche l’Associazione dei Giornalisti Siriani, la cosa più simile ad un sindacato della stampa libera in Siria, ha espresso la sua condanna, che è stata ripresa dal nostro Comitato Romano di Solidarietà con il Popolo Siriano nel comunicato con cui annuncia l’adesione alla fiaccolata indetta dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana e dall’ Associazione Articolo 21. Saremo in piazza Farnese, ai piedi dell’ Ambasciata di Francia, a partire dalle ore 18 di domani 8 gennaio. e che vi riporto di seguito:
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Il Comitato Romano di Solidarietà con il Popolo Siriano si unisce al cordoglio unanime per le 12 vittime innocenti del vile attacco terroristico che ieri ha colpito la sede parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo. Vogliamo idealmente stringerci intorno alle famiglie ed ai colleghi delle vittime e siamo vicini ai feriti ed i loro cari, nella speranza che le loro ferite fisiche e morali guariscano presto. Vogliamo anche esprimere condanna netta degli autori di questo crimine che, colpendo la libertà di stampa ed espressione, colpisce al cuore tutti noi. Si tratta di atti incompatibili con qualunque credo religioso e per i quali non esistono attenuanti. Vogliamo anche esprimere il nostro sdegno contro chi, in queste ore drammatiche, non esita a sfruttare la tragedia per spargere odio ed islamofobia a piene mani, colpevolizzando tutti i fedeli musulmani per questo gesto criminale e fomentando la diffidenza e la paura.
Aderiamo quindi alla fiaccolata promossa dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana e dall’ Associazione Articolo 21. Saremo in piazza Farnese, ai piedi dell’ Ambasciata di Francia, a partire dalle ore 18 di domani 8 gennaio.

La libertà d’espressione è una delle fondamenta della democrazia, una delle prime rivendicazioni espresse dal popolo siriano quando scese in piazza, ormai quasi quattro anni fa.
Questo attentato ha portato nel cuore d’Europa un dolore ed una rabbia che nessuno conosce meglio dei siriani: stando ai dati del Committee to Protect Journalists, la Siria è oggi il paese più pericoloso al mondo per i giornalisti, dopo essere stato per oltre quattro decadi agli ultimi posti nelle classifiche della libertà d’espressione. I giornalisti ed i media-attivisti siriani sono tra i principali obiettivi di tutte le forze repressive in campo, a partire dal regime di Assad fino ad arrivare alle organizzazioni come lo “Stato Islamico”. Mentre la barbara uccisione di giornalisti occidentali provoca lo sdegno globale, i giornalisti siriani, nel tentativo di raccontare le sofferenze del loro popolo e gli orrori della guerra, muoiono a decine nel buio delle carceri o per mano di sedicenti islamisti nel silenzio generale.
Non stupiscono quindi le innumerevoli dichiarazioni di solidarietà e le condanne all’attentato giunte dalla Siria, ne citiamo una per tutte, quella della Associazione dei Giornalisti Siriani (SJA):

L’ Associazione dei Giornalisti Siriani (SJA) condanna l’attacco al settimanale francese Charlie Hebdo

L’ Associazione dei Giornalisti Siriani (SJA) è scioccata dal barbaro attacco all’ufficio parigino del settimanale satirico francese Charlie Hebdo avvenuto mercoledì. Le vittime sono state dodici, 10 giornalisti e 2 agenti di polizia.

SJA condanna questo attacco terroristico e chiunque ne sia responsabile. Ci opponiamo fortemente a qualunque giustificazione per questo crimine che viola i valori umani ed i principi di base di qualunque religione

SJA esprime le proprie condoglianze e la propria vicinanza ai familiari ed amici delle vittime. In questo giorno traumatico, SJA vuole ricordare che in qualunque circostanza tutti devono garantire la libertà di stampa e che gli operatori dell’informazione non siano presi di mira, qualunque sia il pretesto.

Associazione dei Giornalisti Siriani (SJA)

7/1/2015 Continua a leggere

Matite arabe per la libertà

Difficile sorprendersi, in questi anni bui della ragione. Anche oggi – l’ora del silenzio e della preghiera per le vittime di Charlie Hebdo – i razzisti hanno avuto palcoscenici ampi dai quali sputare veleno. A loro sono stati concessi i palcoscenici che l’informazione seria avrebbe dovuto riservare alle persone di buona volontà e a coloro […]

“Sottomissione”: Houellebecq contro la Francia dell’islam

Di Álex Vicente. El País (06/01/2015). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo. Michel Houellebecq lo ha fatto di nuovo. Al momento della pubblicazione del suo nuovo libro, lo scrittore può già congratularsi di aver provocato uno scandalo enorme. Il motivo è l’argomento del suo nuovo romanzo, “Sottomissione”, racconto futurista che ritrae una Francia convertita in regime islamico […]

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Il massacro di Charlie Hebdo e il triste delirio islamofobo

Questa vignetta è genialità: perché la satira è questo, e quindi non muore. Anche se gli si taglia la testa. A me rode più il culo che a tanti. Perchè quel che è accaduto oggi a Parigi fa male dentro, perchè uomini come Wolinski non possono essere uccisi, da nessuno, tantomeno da qualche barbuto che […]

Il massacro di Charlie Hebdo e il triste delirio islamofobo

Questa vignetta è genialità: perché la satira è questo, e quindi non muore. Anche se gli si taglia la testa. A me rode più il culo che a tanti. Perchè quel che è accaduto oggi a Parigi fa male dentro, perchè uomini come Wolinski non possono essere uccisi, da nessuno, tantomeno da qualche barbuto che […]

Il massacro di Charlie Hebdo e il triste delirio islamofobo

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Ban Ki-moon e il Primo Aprile di Palestina e Israele

mcc43 Si dà grande rilievo alla dichiarazione del Segretario delle Nazioni Unite che annuncia il “via libera” per la Palestina alla Corte Penale Internazionale. Come d’abitudine, i media semplificano privilegiando l’effetto alle analisi, tacendo sia il passato che i dettagli fondamentali del presente. In tutte le lingue è ripetuto che la dichiarazione di Ban Ki-moon […]

#jesuisCharlie e #jesuis tutte le vittime (in stragrande maggioranza musulmane) del terrorismo

#jesuisCharlie, senza se e senza ma. #jesuisCharlie non solo perché, da essere umano, cittadina e giornalista, difendo e difenderò sempre la libertà di espressione. La mia è quella altrui, su qualsiasi argomento, sull’Italia e sul Medio Oriente, sul conflitto tra israeliani e palestinesi, sul razzismo tout court, sulla crescente e ignorante islamofobia, sulla libertà di […]

Kuwait: arrestato ex parlamentare per critiche all’emiro e a El Sisi

(Agenzie) Le autorità del Kuwait hanno arrestato Saleh al-Mulla, un ex parlamentare liberale dell’opposizione per aver insultato l’emiro dello Stato del Golfo e per aver criticato la visita del presidente egiziano El Sisi, appena conclusa. L’avvocato del detenuto Abdullah al-Ahmad ha riferito che l’arresto è avvenuto dopo un interrogatorio circa alcuni tweet di Mulla, che sono stati considerati […]

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Francia: i musulmani condannano l’attacco contro Charlie Hebdo

(Agenzie). Il Consiglio francese del culto musulmano (CFCM) ha condannato “con la più grande determinazione” l’attacco al settimanale francese Charlie Hebdo. Due uomini armati hanno fatto irruzione nella sede del giornale satirico francese aprendo il  fuoco e uccidendo 12 persone tra cui il direttore del settimanale Stephan Charbonnier. L’organo rappresentativo della più grande comunità musulmana d’Europa […]

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Una sconcertante afasia

Non mi appassionano più di tanto i fiumi di parole che inondano i media a proposito dell’Islam, sovaldi sia a partire dalle prodezze dell’IS, pilule sia dall’ultima ‘provocazione’ di Houellebecq… ma sta di fatto che in molti casi si passa dalla cronaca a valutazioni ben più generali e articolate a proposito dei musulmani e della loro religione. Che gruppi più o meno organizzati e rappresentativi si dissocino dal sedicente neo-Califfato … | Continua a leggere

Una sconcertante afasia

Non mi appassionano più di tanto i fiumi di parole che inondano i media a proposito dell’Islam, sovaldi sia a partire dalle prodezze dell’IS, pilule sia dall’ultima ‘provocazione’ di Houellebecq… ma sta di fatto che in molti casi si passa dalla cronaca a valutazioni ben più generali e articolate a proposito dei musulmani e della loro religione. Che gruppi più o meno organizzati e rappresentativi si dissocino dal sedicente neo-Califfato … | Continua a leggere

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Libano: ancora nessun nuovo presidente

(Agenzie) Il presidente del parlamento libanese Nabih Berri ha posposto l’elezione del nuovo presidente del Libano al prossimo 28 gennaio, dopo che i parlamentari per la 17ª volta consecutiva non sono riusciti ad eleggere un nuovo capo di Stato per mancanza di consensi e di quorum. Infatti, solo 47 legislatori si sono presentati alla sessione di […]

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Prezzo petrolio Brent scende sotto i 50$ al barile

(Agenzie) Lo standard europeo di petrolio Brent è crollato sotto i 50 dollari al barile per la prima volta dal 2009, crollo causato dallo stallo della produzione dell’OPEC, la sovrabbondanza dell’offerta, la debolezza della domanda e la forza del dollaro. Lo standard americano era sceso sotto i 50$ già dallo scorso lunedì. Michael Hewson, analista presso […]

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Marocco: “Exodus” torna nelle sale dopo alcuni tagli

(Agenzie) Il Centro Cinematografico del Marocco ha annunciato che il film “Exodus” di Ridley Scott verrà di nuovo proiettato nelle sale marocchine dopo che la Fox Studio ha acconsentito a tagliare scene del film che erano state considerate sacrileghe nei confronti dell’islam. Dopo diverse critiche sulla libertà di espressione, il Centro ha dichiarato che verranno rimosse […]

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Marocco-Egitto: dichiarata la guerra mediatica?

Di Youssef Roudaby e Yassine Majdi. TelQuel (02/01/2015). Traduzione e sintesi di Cristina Gulfi. La televisione nazionale marocchina ha preso posizione sul regime egiziano. La sera di giovedì 1 gennaio, i telegiornali dei canali Al-Aoula e 2M hanno dedicato un servizio alla situazione politica e sociale in Egitto dall’ascesa di El Sisi. L’analisi di Al-Aoula […]

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Israele: assolto uno dei soldati coinvolto nella morte del ministro palestinese

(Agenzie). L’esercito israeliano ha assolto uno dei soldati coinvolti nella morte del ministro palestinese Ziad Abu Ein, avvenuta il mese scorso durante una manifestazione  vicino Ramallah.  Le autorità ritengono che il soldato abbia agito “in modo appropriato”. Abu Zein, ministro dell’Autorità nazionale palestinese, è morto lo scorso 10 Dicembre in seguito alle percosse subite durante le proteste […]

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La vita continua: a scuola con la legna da ardere. In questo articolo di SyriaD…

La vita continua: a scuola con la legna da ardere.

In questo articolo di SyriaDeeply tutta la determinazione di una piccola comunità nella provincia di Dara’a, la cittadina vicino al confine giordano da cui è partita la scintilla della rivoluzione, che pur di continuare a mandare a scuola i propri figli, pur di avere una speranza per il futuro, ha iniziato a far andare a scuola i bambini con un pezzo di legna da ardere. Il contributo concreto delle famiglie, un sacrificio non da poco in un contesto in cui combustibili ed elettricità sono merce rara e preziosa e la legna è quindi vitale in questo inverno gelido che già miete le prime vittime tra i rifugiati siriani.


At a School in Southern Syria, Students Carry Firewood to Class
www.syriadeeply.org
Despite lacking the most basic amenities, the residents of a village in Daraa persist in their quest for education Continua a leggere

Petizione: basta deportazioni di siriani verso l’Italia. Come per il caso della…

Petizione: basta deportazioni di siriani verso l’Italia.

Come per il caso della Grecia, anche l’Italia non può garantire il rispetto del diritto d’asilo ed una accoglienza dignitosa per i rifugiati. Le procedure sono lunghe e farraginose ed i fondi stanziati dallo Stato italiano sono in buona parte divorati da cooperative, associazioni ed affini, come dimostrato dagli scandali intorno all’ “emergenza nord Africa” e dall’inchiesta di “Mafia capitale”.

In queste condizioni, non sono applicabili gli accordi di Dublino sul riportare i rifugiati nel primo paese europeo in cui sono stati identificati perchè questo dovrebbe essere quello in cui possono presentare la richiesta d’asilo. Una raccomandazione in tal senso la Commissione Europea l’ha già fatta per quel che concerne la Grecia, è ora che questo avvenga anche per l’ Italia. Nessun rifugiato siriano vuole fermarsi in Italia e pesare sui nostri conti pubblici, tutti vogliono andare nei paesi del nord europa dove hanno parenti e la speranza di poter vivere dignitosamente del proprio lavoro, una speranza del tutto inesistente qui da noi.


UNHCR – European Supreme Court – Italian and Swedish Immigration: Stop deportation of Syrian…
www.avaaz.org
‫أوقفوا ترحيل اللاجئين السوريين إلى إيطاليا تقوم دائرة الهجرة السويدية بترحيل طالبي اللجوء السوريين إلى إيطالية وذلك لوجود بصمات لهم هناك عند وصول اللاجئين الى ايطاليا يتم التحايل عليهم من قبل الشرطة واستخدام العنف الجسدي والنفسي والقوة المفرطة لاجبارهم على التبصيم , تقنع الشرطة الايطالية أن هذه البص…‬ Continua a leggere

http://t.co/3yRESY7AB5

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UNHCR – European Supreme Court – Italian and Swedish Immigration: Stop deportation of Syrian…
avaaz.org
أوقفوا ترحيل اللاجئين السوريين إلى إيطاليا تقوم دائرة الهجرة السويدية بترحيل طالبي اللجوء السوريين إلى إيطالية وذلك لوجود بصمات لهم هناك عند وصول اللاجئين الى ايطاليا يتم التحايل عليهم من قبل الشرطة واستخدام العنف الجسدي والنفسي والقوة المفرطة لاجبارهم على التبصيم , تقنع الشرطة الايطالية أن هذه البص… Continua a leggere

HalalTrip: Singapore lancia App per consumatori di cibo halal

(Agenzie). Una società con sede a Singapore ha lanciato un’App per dispositivi mobili che consente ai viaggiatori musulmani e consumatori di cibo halal (prodotti alimentari che corrispondono ai requisiti islamici) di tenersi informati sui ristoranti che servono questo cibo in tutto il mondo. Grazie a questa App, dal nome HalalTrip, gli utenti possono caricare e scaricare […]

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Yemen: esplosione uccide più di 30 persone a Sana’a

(Agenzie) Un attentatore suicida alla guida di un minibus carico di esplosivo ha causato la morte di almeno 30 persone nei pressi di un’accademia di polizia nel cuore di Sana’a. L’esplosione ha inoltre causato il ferimento di dozzine di persone. Per ora nessuna organizzazione ha rivendicato la responsabilità dell’attentato.  

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Turchia: gruppo marxista bandito rivendica attentati Istanbul

(Agenzie) Un gruppo marxista fuorilegge, noto come il Partito/Fronte rivoluzionario popolare di liberazione (DHKP-C) ha rivendicato l’attacco suicida contro la stazione di polizia nel cuore di Istanbul, nel quale l’attentatrice e un poliziotto hanno perso la vita. Il gruppo, organizzazione radicale marxista designata come “terroristica” dalla Turchia, l’Unione Europea e gli Stati Uniti, ha inoltre rivendicato l’attacco […]

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Egitto: El Sisi visita cattedrale ortodossa per Natale copto

(Agenzie) Il presidente egiziano El Sisi ha fatto visita alla principale chiesa copta cristiana del Cairo per essere presente alla celebrazione del Natale copto, mossa che secondo i media egiziani non ha precedenti nella storia del Paese. El Sisi ha visitato la Cattedrale copta ortodossa di San Marco e ha salutato il papa Teodoro II di […]

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Palestina: ONU conferma adesione alla CPI

(Agenzie) Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon ha dichiarato che la Palestina aderirà alla Corte Penale Internazionale (CPI) a partire dal prossimo aprile. In una dichiarazione apparsa sul sito ufficiale dell’ONU, Ban Ki-moon afferma che “lo statuto entrerà in vigore per lo Stato di Palestina il 1° aprile 2015″. I palestinesi avevano presentato i […]

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Lettera di Natale

Un reporter e la guerra, i ricordi e le persone che quando lavori dividono con te le serate, le cene, le loro case. Una lettera a Babbo Natale, per la Siria e per la Libia, per un po’ di pace e di tregua