Giorno: 23 settembre 2013

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
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Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti

LE PRIGIONI TUNISINE PER LA PRODUZIONE ARTISTICA.

Intorno alle 4 del mattino tra il sabato del 21 e la domenica del 22 settembre 2013, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, accompagnati da due amici artisti, studenti impegnati politicamente, ed attivisti, sono stati arrestati al domicilio di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette a Tunisi.
Non siamo riusciti ad ottenere che poche informazioni. Sappiamo solo che sono stati prima condotti al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, nel quale sono rimasti circa 12 ore, e dove sono stati visti per l’ultima volta da un’amica.
Attualmente, ignoriamo del tutto dove possano essere stati portati, e quali siano le loro condizioni di salute. Nessun motivo ufficiale del loro arresto è stato diramato.

NEJIB ABIDI, 29 anni è regista e presidente dell’Asso Chaabi, anziano sindacalista dell’UGET. E’ noto per le sue opposizioni radicali al governo di Ben Ali e a quelli che l’hanno seguito dopo il 14 gennaio 2011. Alla vigilia del suo arresto, uno dei due dischi rigidi contenenti i filesdel suo documentario in preparazione sono stati rubati da casa sua, il resto di un altro disco rigido è stato formattato. Nejib è apparso pubblicamente per l’ultima volta durante i concentramenti a sostegno di Jabeur Mejri e di Nassredine Shili. Quest’ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è tecnico del suono e segretario generale di Asso Chaabi. Lavora da molto tempo con Nejib. Erano stati da poco in Italia per necessità legate alle riprese. Attenti alle questioni della giustizia sociale, Yahya era è coinvolto in lavori impegnati. Abita tra la Tunisia e la Francia, dove svolge la sua attivitàartistica.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è realizzatore. Il suo documentario « Noi siamo qui » è uscito l’anno scorso. mette in luce la vita quotidiana degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche chilometro dalla capitale, dove sono concentrati gli scioperi, la miseria economica e le difficoltà sociali. Il suo prossimo film, « Il Ritorno », in fase finale di realizzazione, è anch’esso prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. Presente sulla scena musicale contestataria da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia e Mahmoud al loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità del panorama alternativo e contestatario in Tunisia.

SKANDER BEN ABID, 20 anni, clarinettista e studente dell’ISEC, come due amici studenti, artisti ed attivisti.

L’arresto ha avuto luogo quando si riunirono per lavorare alla musica del film di Nejib.
Questo arresto prova ancora una volta che il sistema di “sicurezza” e repressivo del governo e della polizia è a tuttoggi attivo. Il governo attuale, che deve la sua esistenza a tutti i giovani ed i meno giovani che hanno superato le loro paure e rovesciato il dittatore nel corso della Rivoluzione, non ha alcuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua attiva gioventù. Esso depotenzia la nostra Rivoluzione, e si beffa dei nostri diritti. I nostri amici lottano per la libertà e la giustizia ogni giorno, Attraverso scelte di vita che fanno avanzare la nostra società, hanno una reale preoccupazione per gli altri e soprattutto per i loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto si inscrive nella linea di quella di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili che cerca di pugnalare al cuore la Libertà di espressione e la Libertà di conscienza. Qeste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati stessi che avevano garantito la loro inclusione nella Costituzione e nel governo si vantavano di aver stabilito uno Stato di Diritto. Siamo stufi di dover constatare tutte queste ingiustizie che si abbattono sui giovani tunisini rivoluzionari, quando poi allo stesso tempo, membri del RDC sono rimessi in libertà, e criminali escono dai tribunali assolti, in sospensione e, soprattutto, siamo stufi che ancora non si sappia chi ha ucciso Chokri Belaid et Mohamed Brahmi.
Tramite questo comunicato, rivendichiamo alto e forte:
– LA LIBERAZIONE IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONI DI NEJIB, YAHYIA, ABDELLAH, SLIM, YAHYA, MAHMOUD, SKANDER, AYA, AMAL, NASSREDDINE, JABEUR, WELD EL 15, KLAY BBJ E DI TUTTI QUELLICHE SUBISCONO LA REPRESSIONE CIRCA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE E DI OPINIONE.

– STOP ALLE PERSECUZIONI VERSO LA GIOVENTU’ E IN PARTICOLARE CONTRO CHI CONTINUA A LOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLA RIVOLUZIONE.

– LO SMANTELLAMENTO DELL’APPARATO REPRESSIVO E LIBERTICIDA EREDITATO DAL REGIME DEL 7 NOVEMBRE, CHE VIVE DELLA COLLABORAZIONE TRA POLIZIA E GIUSTIZIA.

Fonte: Tunisiens Libres et Modernes
https://www.facebook.com/Tunisiens.Libres.et.Modernes/posts/600898483285686

Traduzione di Fiore Haneen Tafesh Sarti