Giorno: 13 giugno 2013

Turchia: referendum sul parco

Dopo l’incontro con una delegazione della “società civile” che occupa il parco di Gezi, Erdogan propone un referendum, per i soli cittadini di Istanbul. Ma…

Turchia: referendum sul parco

Dopo l’incontro con una delegazione della “società civile” che occupa il parco di Gezi, Erdogan propone un referendum, per i soli cittadini di Istanbul. Ma…

Turchia: referendum sul parco

Dopo l’incontro con una delegazione della “società civile” che occupa il parco di Gezi, Erdogan propone un referendum, per i soli cittadini di Istanbul. Ma…

Turchia: referendum sul parco

Dopo l’incontro con una delegazione della “società civile” che occupa il parco di Gezi, Erdogan propone un referendum, per i soli cittadini di Istanbul. Ma…

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Dopo l’incontro con una delegazione della “società civile” che occupa il parco di Gezi, Erdogan propone un referendum, per i soli cittadini di Istanbul. Ma…

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Dopo l’incontro con una delegazione della “società civile” che occupa il parco di Gezi, Erdogan propone un referendum, per i soli cittadini di Istanbul. Ma…

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Turchia: referendum sul parco

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Dopo l’incontro con una delegazione della “società civile” che occupa il parco di Gezi, Erdogan propone un referendum, per i soli cittadini di Istanbul. Ma…

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Dopo l’incontro con una delegazione della “società civile” che occupa il parco di Gezi, Erdogan propone un referendum, per i soli cittadini di Istanbul. Ma…

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Dopo l’incontro con una delegazione della “società civile” che occupa il parco di Gezi, Erdogan propone un referendum, per i soli cittadini di Istanbul. Ma…

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Il cedro del Libano

Il cedro del Libano

Il Cedro del Libano: un legame profondo e ancestrale con il Popolo libanese e una storia diventata leggenda. Scriveva Alphonse de Lamartine “I cedri del Libano sono reliquie di secoli e natura, sono i monumenti naturali più celebri dell’universo. Raccontano la storia della terra, più che lo storia stessa”.

In passato i monti della Penisola Anatolica, della Siria e del Libano erano ricoperti da un’unica immensa antichissima foresta di rami orizzontali, il legname profumato gli regalano un aspetto solenne e maestoso che, insieme alla sua longevità, lo resero per le tre principali religioni monoteiste albero preziosissimo, degno di onorare gli Dei.

Per i libanesi rappresenta ancora oggi speranza, libertà e memoria. “Un cedro sempre verde è come un popolo sempre giovane a dispetto del suo passato crudele. E’ il simbolo della mobilitazione di un Paese occupato ma mai conquistato” proclama l’atto di costituzione del Gran Liban, l’antico Libano. Elevato a vessillo nazionale, la sua presenza entro i confini del Paese è diminuita drasticamente nei secoli a causa della deforestazione e dei cambiamenti climatici: dei 500.000 ettari di boschi che si trovavano nel solo Libano, ora ne rimangono 2.000. Per la tutela di tali maestosi alberi, divenuti nel 1998 Patrimonio UNESCO dell’Umanità, il Governo libanese ha istituito delle aree naturali protette: la Riserva dei Cedri dello Shuf, laRiserva di Horsh Edene laRiserva delle foreste di Tannourine.

Situata nella zona montagnosa tra Baruk e Niha, nella parte meridionale dei Monti Libano ad un’altitudine tra i 1200 a i 1980 metri, la Riserva dei Cedri dello Shuf è la più estesa riserva naturale libanese e copre il 5% del territorio nazionale. Comprende sei foreste di cedri, con alberi di più di 2.000 anni: oltre a quelli, la Riserva ospita oggi una grande varietà di piante e alberi, più di 200 specie uccelli e 26 specie di mammiferi selvatici.

Come arrivarci

La Riserva si trova a sud est di Beirut e si estende parallelamente alla costa. Si può raggiungere sia dalla strada che da Beiteddine porta a Sofar, sia dalla statale Beirut-Bekaa. Il parco ha tre ingressi vicini ai villaggi di Baruk, ‘Ayn Zhalta e da Ma‘aser al-Shuf: qui si trova un piccolo centro visitatori con vendita di prodotti locali. I villaggi sono raggiungibili con un mezzo proprio o con un taxi collettivo dalla città di Beiteddine, a 10 kilometri. Si consiglia di contattare la Riserva per avere informazioni e verificare l’agibilità dei percorsi:

http://www.shoufcedar.org/

e-mail [email protected] [email protected]

telefono  +961 5 350250/150

  • Mediterraneo
  • Ambiente
  • Turismo
  • Libano

    Il cedro del Libano

    Il cedro del Libano

    Il Cedro del Libano: un legame profondo e ancestrale con il Popolo libanese e una storia diventata leggenda. Scriveva Alphonse de Lamartine “I cedri del Libano sono reliquie di secoli e natura, sono i monumenti naturali più celebri dell’universo. Raccontano la storia della terra, più che lo storia stessa”.

    In passato i monti della Penisola Anatolica, della Siria e del Libano erano ricoperti da un’unica immensa antichissima foresta di rami orizzontali, il legname profumato gli regalano un aspetto solenne e maestoso che, insieme alla sua longevità, lo resero per le tre principali religioni monoteiste albero preziosissimo, degno di onorare gli Dei.

    Per i libanesi rappresenta ancora oggi speranza, libertà e memoria. “Un cedro sempre verde è come un popolo sempre giovane a dispetto del suo passato crudele. E’ il simbolo della mobilitazione di un Paese occupato ma mai conquistato” proclama l’atto di costituzione del Gran Liban, l’antico Libano. Elevato a vessillo nazionale, la sua presenza entro i confini del Paese è diminuita drasticamente nei secoli a causa della deforestazione e dei cambiamenti climatici: dei 500.000 ettari di boschi che si trovavano nel solo Libano, ora ne rimangono 2.000. Per la tutela di tali maestosi alberi, divenuti nel 1998 Patrimonio UNESCO dell’Umanità, il Governo libanese ha istituito delle aree naturali protette: la Riserva dei Cedri dello Shuf, laRiserva di Horsh Edene laRiserva delle foreste di Tannourine.

    Situata nella zona montagnosa tra Baruk e Niha, nella parte meridionale dei Monti Libano ad un’altitudine tra i 1200 a i 1980 metri, la Riserva dei Cedri dello Shuf è la più estesa riserva naturale libanese e copre il 5% del territorio nazionale. Comprende sei foreste di cedri, con alberi di più di 2.000 anni: oltre a quelli, la Riserva ospita oggi una grande varietà di piante e alberi, più di 200 specie uccelli e 26 specie di mammiferi selvatici.

    Come arrivarci

    La Riserva si trova a sud est di Beirut e si estende parallelamente alla costa. Si può raggiungere sia dalla strada che da Beiteddine porta a Sofar, sia dalla statale Beirut-Bekaa. Il parco ha tre ingressi vicini ai villaggi di Baruk, ‘Ayn Zhalta e da Ma‘aser al-Shuf: qui si trova un piccolo centro visitatori con vendita di prodotti locali. I villaggi sono raggiungibili con un mezzo proprio o con un taxi collettivo dalla città di Beiteddine, a 10 kilometri. Si consiglia di contattare la Riserva per avere informazioni e verificare l’agibilità dei percorsi:

    http://www.shoufcedar.org/

    e-mail [email protected] [email protected]

    telefono  +961 5 350250/150

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      Il cedro del Libano

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      Il Cedro del Libano: un legame profondo e ancestrale con il Popolo libanese e una storia diventata leggenda. Scriveva Alphonse de Lamartine “I cedri del Libano sono reliquie di secoli e natura, sono i monumenti naturali più celebri dell’universo. Raccontano la storia della terra, più che lo storia stessa”.

      In passato i monti della Penisola Anatolica, della Siria e del Libano erano ricoperti da un’unica immensa antichissima foresta di rami orizzontali, il legname profumato gli regalano un aspetto solenne e maestoso che, insieme alla sua longevità, lo resero per le tre principali religioni monoteiste albero preziosissimo, degno di onorare gli Dei.

      Per i libanesi rappresenta ancora oggi speranza, libertà e memoria. “Un cedro sempre verde è come un popolo sempre giovane a dispetto del suo passato crudele. E’ il simbolo della mobilitazione di un Paese occupato ma mai conquistato” proclama l’atto di costituzione del Gran Liban, l’antico Libano. Elevato a vessillo nazionale, la sua presenza entro i confini del Paese è diminuita drasticamente nei secoli a causa della deforestazione e dei cambiamenti climatici: dei 500.000 ettari di boschi che si trovavano nel solo Libano, ora ne rimangono 2.000. Per la tutela di tali maestosi alberi, divenuti nel 1998 Patrimonio UNESCO dell’Umanità, il Governo libanese ha istituito delle aree naturali protette: la Riserva dei Cedri dello Shuf, laRiserva di Horsh Edene laRiserva delle foreste di Tannourine.

      Situata nella zona montagnosa tra Baruk e Niha, nella parte meridionale dei Monti Libano ad un’altitudine tra i 1200 a i 1980 metri, la Riserva dei Cedri dello Shuf è la più estesa riserva naturale libanese e copre il 5% del territorio nazionale. Comprende sei foreste di cedri, con alberi di più di 2.000 anni: oltre a quelli, la Riserva ospita oggi una grande varietà di piante e alberi, più di 200 specie uccelli e 26 specie di mammiferi selvatici.

      Come arrivarci

      La Riserva si trova a sud est di Beirut e si estende parallelamente alla costa. Si può raggiungere sia dalla strada che da Beiteddine porta a Sofar, sia dalla statale Beirut-Bekaa. Il parco ha tre ingressi vicini ai villaggi di Baruk, ‘Ayn Zhalta e da Ma‘aser al-Shuf: qui si trova un piccolo centro visitatori con vendita di prodotti locali. I villaggi sono raggiungibili con un mezzo proprio o con un taxi collettivo dalla città di Beiteddine, a 10 kilometri. Si consiglia di contattare la Riserva per avere informazioni e verificare l’agibilità dei percorsi:

      http://www.shoufcedar.org/

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        Il Cedro del Libano: un legame profondo e ancestrale con il Popolo libanese e una storia diventata leggenda. Scriveva Alphonse de Lamartine “I cedri del Libano sono reliquie di secoli e natura, sono i monumenti naturali più celebri dell’universo. Raccontano la storia della terra, più che lo storia stessa”.

        In passato i monti della Penisola Anatolica, della Siria e del Libano erano ricoperti da un’unica immensa antichissima foresta di rami orizzontali, il legname profumato gli regalano un aspetto solenne e maestoso che, insieme alla sua longevità, lo resero per le tre principali religioni monoteiste albero preziosissimo, degno di onorare gli Dei.

        Per i libanesi rappresenta ancora oggi speranza, libertà e memoria. “Un cedro sempre verde è come un popolo sempre giovane a dispetto del suo passato crudele. E’ il simbolo della mobilitazione di un Paese occupato ma mai conquistato” proclama l’atto di costituzione del Gran Liban, l’antico Libano. Elevato a vessillo nazionale, la sua presenza entro i confini del Paese è diminuita drasticamente nei secoli a causa della deforestazione e dei cambiamenti climatici: dei 500.000 ettari di boschi che si trovavano nel solo Libano, ora ne rimangono 2.000. Per la tutela di tali maestosi alberi, divenuti nel 1998 Patrimonio UNESCO dell’Umanità, il Governo libanese ha istituito delle aree naturali protette: la Riserva dei Cedri dello Shuf, laRiserva di Horsh Edene laRiserva delle foreste di Tannourine.

        Situata nella zona montagnosa tra Baruk e Niha, nella parte meridionale dei Monti Libano ad un’altitudine tra i 1200 a i 1980 metri, la Riserva dei Cedri dello Shuf è la più estesa riserva naturale libanese e copre il 5% del territorio nazionale. Comprende sei foreste di cedri, con alberi di più di 2.000 anni: oltre a quelli, la Riserva ospita oggi una grande varietà di piante e alberi, più di 200 specie uccelli e 26 specie di mammiferi selvatici.

        Come arrivarci

        La Riserva si trova a sud est di Beirut e si estende parallelamente alla costa. Si può raggiungere sia dalla strada che da Beiteddine porta a Sofar, sia dalla statale Beirut-Bekaa. Il parco ha tre ingressi vicini ai villaggi di Baruk, ‘Ayn Zhalta e da Ma‘aser al-Shuf: qui si trova un piccolo centro visitatori con vendita di prodotti locali. I villaggi sono raggiungibili con un mezzo proprio o con un taxi collettivo dalla città di Beiteddine, a 10 kilometri. Si consiglia di contattare la Riserva per avere informazioni e verificare l’agibilità dei percorsi:

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