Giorno: 30 dicembre 2012

Tunisia e il fallimento della sua classe politica


Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

Tunisia e il fallimento della sua classe politica


Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

Tunisia e il fallimento della sua classe politica


Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

Tunisia e il fallimento della sua classe politica


Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

Tunisia e il fallimento della sua classe politica


Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

Tunisia e il fallimento della sua classe politica


Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

Tunisia e il fallimento della sua classe politica


Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

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Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

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Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

Tunisia e il fallimento della sua classe politica


Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

Tunisia e il fallimento della sua classe politica


Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

Tunisia e il fallimento della sua classe politica


Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

Tunisia e il fallimento della sua classe politica


Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

Tunisia e il fallimento della sua classe politica


Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

Tunisia e il fallimento della sua classe politica


Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

Tunisia e il fallimento della sua classe politica


Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo. 

Tunisia e il fallimento della sua classe politica


Breve analisi dell’attuale situazione politico-sociale della Tunisia. 

Di Rabih Bouallegue , Amministratore del blog ” Essawt / la voce

Siamo di fronte ad un esecutivo incapace di tenere le redini di un paese allo sbando totale e questo grazie anche all’incapacità politica dell’opposizione , composta prevalentemente da forze di sinistra ,  di creare presupposti tali da poterlo mettere in difficoltà come presentare un alternativa valida al popolo. Bisogna riconoscere la feroce propaganda attuata dalla corrente islamista contro le attuali forze di sinistra ma cosa ha fatto la sinistra per ripulirsi l’immagine se non quella di essere protagonista di veri e propri atti definiti dai tunisini centristi, ”denigratori ” verso la cultura arabo-musulmana del popolo tunisino ? Come la proposta  di voler abolire l’intoccabile l’articolo 1 della costituzione che prevede l’islam come religione di stato e l’arabo come lingua ufficiale .Oppure come la provocazione di Chokri Belaid leader del partito di sinistra ” i patrioti democratici”  quando in occasione dell’inaugurazione per la nascita dell’assemblea costituente rifiuto di leggere la sura della ”fatiha” per commemorare i martiri  caduti durante la rivoluzione , ecc . Per il lettore europeo militante e non  , queste piccole provocazioni possono apparire  come semplici atti di militanza politica  ma per il lettore arabo nonche buon conoscitore del ” conservatorismo” dei popoli arabi, che sia musulmano di fede , copto o ortodosso , sono veri e propri  atti provocatori verso la morale di un popolo a maggioranza musulmana sunnita . Se l’attuale esecutivo al potere che ricordiamo composto da una ”Troika” politica ( due partiti di centro sinistra ed uno di destra -islamista )  è risultato incapace e privo di un programma  serio e fattibile per  le esigenze sopratutto umane del martoriato popolo tunisino, sempre più vittima della disoccupazione e mala politica all’interno dei vari governatorati, nemmeno la sinistra non è da meno . Sinistra che sino ad oggi non ha fatto altro che distogliere le attenzioni del popolo dalla sua incapacità di presentare programmi seri e non utopici tramite gossip e slogan vecchi quanto la rivoluzione d’Ottobre (o rivoluzione russa ) del 1918. Siamo di fronte ad una classe politica ” vecchia ” oltre che incapace di governare il paese , politici e militanti che hanno spaccato un popolo  storicamente unito ,  dividendolo in Laici e Islamisti , tradendo cosi i valori rivendicati dal popolo durante la rivoluzione e accrescendo cosi le già elevate tensioni sociali dovute al ritorno di forza degli ex militanti del partito di Ben Ali , Rcd ( raggruppamento costituzionale democratico ) tramite il partito ” Nidaà Tounes ( l’appello della Tunisia ) fondato dall’ex premier ad interim  del governo provvisorio post Ben Ali, El Beji Caid Sebsi . Tensioni sociali accresciute anche grazie alle voci non ancora provate , di presunte presenze in territorio tunisino di campi d’addestramento jihadisti amministrate da falange armate  , come il fronte ” Ennousra ” , tutt’ora attiva in Siria contro la ferocia e i crimini attuati dalle milizie ” Sabiha” e militari fedeli al regime siriano di Bassar Assad, impegnate nella repressione nel sangue delle manifestazioni pro-primavera araba del popolo siriano. Concludendo , siamo di fronte ad un paese privo di una classe politica , che sia di destra o di sinistra, tale da poterla traghettare verso il sogno di un nuovo Stato democratico e rispettoso dei diritti più elementari del popolo.