Giorno: 23 marzo 2012

Ali Seriati, da traditore a salvatore della nazione?


Ali Seriati, ex capo della guardia presidenziale, accusato di essere stato il consigliere di Ben Ali nella repressione della rivolta , ha rivelato durante il processo di mercoledi 21 marzo 2012 tenutosi a Tunisi,  dei retroscena al quanto interessanti circa la fuga di Ben Ali, avvenuta il 14 Gennaio 2011,  affermando di aver costretto il dittatore a lasciare il paese per evitare il bagno di sangue.

Ali Seriati durante il processo del 21 Marzo 2012
 ” Ho impedito che il paese si trasformasse in un bagno di sangue, ero terrorizzato dall’idea che Ben Ali venisse arrestato, ero sopratutto terrorizzato da un eventuale e violenta reazione della Libia di Gheddafi di fronte  ad un possibile colpo di stato militare contro il regime di Ben Ali, allora organizzai la sua fuga facendolo scortare sino all’aeroporto dell’Aouina. L’ex presidente sembrava completamente scollegato dalla realtà, ad un certo punto , dopo l’ennesima telefonata che lo aggiornava circa la pesante situazione creatasi di fronte il ministero dell’interno, si rivolse a me dicendomi ”Ali, devo provvedere a come mettere al sicuro 
i miei figli, i miei figli sono più importanti della Tunisia” . E fu li che ho capito tutto, feci di tutto per convincerlo a partire,gli proposi di allontanarsi dal paese per un paio di giorni e applicare l’articolo 56 della costituzione tunisina, aggiornandolo sulla situazione telefonicamente. Quando l’aereo presidenziale decollò contattai Mohamed Ghannouci, primo ministro tunisino e gli spiegai tutta la faccenda, chiedendogli di organizzare un discorso alla nazione . Con questo piano pensai di aiutare Ben Ali a mantenere il potere e fare arrestare la famiglia Trabelsi che nel frattempo tentò di fuggire dall’aeroporto internazionale Tunisi -Cartagine, credetti di aver salvato la mia patria, invece qualcosa andò storto, l’esercito sotto il controllo di Rachid Ammar assaltò il palazzo presidenziale e dopo averci costretto ad un intensa sparatoria, ci mise agli arresti”

L’articolo 56 della costituzione tunisina prevede il passaggio temporaneo dei poteri presidenziali al primo ministro. Questo in caso di temporanea incapacità al governo del presidente in carica.


Ali Seriati, da traditore a salvatore della nazione?


Ali Seriati, ex capo della guardia presidenziale, accusato di essere stato il consigliere di Ben Ali nella repressione della rivolta , ha rivelato durante il processo di mercoledi 21 marzo 2012 tenutosi a Tunisi,  dei retroscena al quanto interessanti circa la fuga di Ben Ali, avvenuta il 14 Gennaio 2011,  affermando di aver costretto il dittatore a lasciare il paese per evitare il bagno di sangue.

Ali Seriati durante il processo del 21 Marzo 2012
 ” Ho impedito che il paese si trasformasse in un bagno di sangue, ero terrorizzato dall’idea che Ben Ali venisse arrestato, ero sopratutto terrorizzato da un eventuale e violenta reazione della Libia di Gheddafi di fronte  ad un possibile colpo di stato militare contro il regime di Ben Ali, allora organizzai la sua fuga facendolo scortare sino all’aeroporto dell’Aouina. L’ex presidente sembrava completamente scollegato dalla realtà, ad un certo punto , dopo l’ennesima telefonata che lo aggiornava circa la pesante situazione creatasi di fronte il ministero dell’interno, si rivolse a me dicendomi ”Ali, devo provvedere a come mettere al sicuro 
i miei figli, i miei figli sono più importanti della Tunisia” . E fu li che ho capito tutto, feci di tutto per convincerlo a partire,gli proposi di allontanarsi dal paese per un paio di giorni e applicare l’articolo 56 della costituzione tunisina, aggiornandolo sulla situazione telefonicamente. Quando l’aereo presidenziale decollò contattai Mohamed Ghannouci, primo ministro tunisino e gli spiegai tutta la faccenda, chiedendogli di organizzare un discorso alla nazione . Con questo piano pensai di aiutare Ben Ali a mantenere il potere e fare arrestare la famiglia Trabelsi che nel frattempo tentò di fuggire dall’aeroporto internazionale Tunisi -Cartagine, credetti di aver salvato la mia patria, invece qualcosa andò storto, l’esercito sotto il controllo di Rachid Ammar assaltò il palazzo presidenziale e dopo averci costretto ad un intensa sparatoria, ci mise agli arresti”

L’articolo 56 della costituzione tunisina prevede il passaggio temporaneo dei poteri presidenziali al primo ministro. Questo in caso di temporanea incapacità al governo del presidente in carica.


Ali Seriati, da traditore a salvatore della nazione?


Ali Seriati, ex capo della guardia presidenziale, accusato di essere stato il consigliere di Ben Ali nella repressione della rivolta , ha rivelato durante il processo di mercoledi 21 marzo 2012 tenutosi a Tunisi,  dei retroscena al quanto interessanti circa la fuga di Ben Ali, avvenuta il 14 Gennaio 2011,  affermando di aver costretto il dittatore a lasciare il paese per evitare il bagno di sangue.

Ali Seriati durante il processo del 21 Marzo 2012
 ” Ho impedito che il paese si trasformasse in un bagno di sangue, ero terrorizzato dall’idea che Ben Ali venisse arrestato, ero sopratutto terrorizzato da un eventuale e violenta reazione della Libia di Gheddafi di fronte  ad un possibile colpo di stato militare contro il regime di Ben Ali, allora organizzai la sua fuga facendolo scortare sino all’aeroporto dell’Aouina. L’ex presidente sembrava completamente scollegato dalla realtà, ad un certo punto , dopo l’ennesima telefonata che lo aggiornava circa la pesante situazione creatasi di fronte il ministero dell’interno, si rivolse a me dicendomi ”Ali, devo provvedere a come mettere al sicuro 
i miei figli, i miei figli sono più importanti della Tunisia” . E fu li che ho capito tutto, feci di tutto per convincerlo a partire,gli proposi di allontanarsi dal paese per un paio di giorni e applicare l’articolo 56 della costituzione tunisina, aggiornandolo sulla situazione telefonicamente. Quando l’aereo presidenziale decollò contattai Mohamed Ghannouci, primo ministro tunisino e gli spiegai tutta la faccenda, chiedendogli di organizzare un discorso alla nazione . Con questo piano pensai di aiutare Ben Ali a mantenere il potere e fare arrestare la famiglia Trabelsi che nel frattempo tentò di fuggire dall’aeroporto internazionale Tunisi -Cartagine, credetti di aver salvato la mia patria, invece qualcosa andò storto, l’esercito sotto il controllo di Rachid Ammar assaltò il palazzo presidenziale e dopo averci costretto ad un intensa sparatoria, ci mise agli arresti”

L’articolo 56 della costituzione tunisina prevede il passaggio temporaneo dei poteri presidenziali al primo ministro. Questo in caso di temporanea incapacità al governo del presidente in carica.


Ali Seriati, da traditore a salvatore della nazione?


Ali Seriati, ex capo della guardia presidenziale, accusato di essere stato il consigliere di Ben Ali nella repressione della rivolta , ha rivelato durante il processo di mercoledi 21 marzo 2012 tenutosi a Tunisi,  dei retroscena al quanto interessanti circa la fuga di Ben Ali, avvenuta il 14 Gennaio 2011,  affermando di aver costretto il dittatore a lasciare il paese per evitare il bagno di sangue.

Ali Seriati durante il processo del 21 Marzo 2012
 ” Ho impedito che il paese si trasformasse in un bagno di sangue, ero terrorizzato dall’idea che Ben Ali venisse arrestato, ero sopratutto terrorizzato da un eventuale e violenta reazione della Libia di Gheddafi di fronte  ad un possibile colpo di stato militare contro il regime di Ben Ali, allora organizzai la sua fuga facendolo scortare sino all’aeroporto dell’Aouina. L’ex presidente sembrava completamente scollegato dalla realtà, ad un certo punto , dopo l’ennesima telefonata che lo aggiornava circa la pesante situazione creatasi di fronte il ministero dell’interno, si rivolse a me dicendomi ”Ali, devo provvedere a come mettere al sicuro 
i miei figli, i miei figli sono più importanti della Tunisia” . E fu li che ho capito tutto, feci di tutto per convincerlo a partire,gli proposi di allontanarsi dal paese per un paio di giorni e applicare l’articolo 56 della costituzione tunisina, aggiornandolo sulla situazione telefonicamente. Quando l’aereo presidenziale decollò contattai Mohamed Ghannouci, primo ministro tunisino e gli spiegai tutta la faccenda, chiedendogli di organizzare un discorso alla nazione . Con questo piano pensai di aiutare Ben Ali a mantenere il potere e fare arrestare la famiglia Trabelsi che nel frattempo tentò di fuggire dall’aeroporto internazionale Tunisi -Cartagine, credetti di aver salvato la mia patria, invece qualcosa andò storto, l’esercito sotto il controllo di Rachid Ammar assaltò il palazzo presidenziale e dopo averci costretto ad un intensa sparatoria, ci mise agli arresti”

L’articolo 56 della costituzione tunisina prevede il passaggio temporaneo dei poteri presidenziali al primo ministro. Questo in caso di temporanea incapacità al governo del presidente in carica.


Ali Seriati, da traditore a salvatore della nazione?


Ali Seriati, ex capo della guardia presidenziale, accusato di essere stato il consigliere di Ben Ali nella repressione della rivolta , ha rivelato durante il processo di mercoledi 21 marzo 2012 tenutosi a Tunisi,  dei retroscena al quanto interessanti circa la fuga di Ben Ali, avvenuta il 14 Gennaio 2011,  affermando di aver costretto il dittatore a lasciare il paese per evitare il bagno di sangue.

Ali Seriati durante il processo del 21 Marzo 2012
 ” Ho impedito che il paese si trasformasse in un bagno di sangue, ero terrorizzato dall’idea che Ben Ali venisse arrestato, ero sopratutto terrorizzato da un eventuale e violenta reazione della Libia di Gheddafi di fronte  ad un possibile colpo di stato militare contro il regime di Ben Ali, allora organizzai la sua fuga facendolo scortare sino all’aeroporto dell’Aouina. L’ex presidente sembrava completamente scollegato dalla realtà, ad un certo punto , dopo l’ennesima telefonata che lo aggiornava circa la pesante situazione creatasi di fronte il ministero dell’interno, si rivolse a me dicendomi ”Ali, devo provvedere a come mettere al sicuro 
i miei figli, i miei figli sono più importanti della Tunisia” . E fu li che ho capito tutto, feci di tutto per convincerlo a partire,gli proposi di allontanarsi dal paese per un paio di giorni e applicare l’articolo 56 della costituzione tunisina, aggiornandolo sulla situazione telefonicamente. Quando l’aereo presidenziale decollò contattai Mohamed Ghannouci, primo ministro tunisino e gli spiegai tutta la faccenda, chiedendogli di organizzare un discorso alla nazione . Con questo piano pensai di aiutare Ben Ali a mantenere il potere e fare arrestare la famiglia Trabelsi che nel frattempo tentò di fuggire dall’aeroporto internazionale Tunisi -Cartagine, credetti di aver salvato la mia patria, invece qualcosa andò storto, l’esercito sotto il controllo di Rachid Ammar assaltò il palazzo presidenziale e dopo averci costretto ad un intensa sparatoria, ci mise agli arresti”

L’articolo 56 della costituzione tunisina prevede il passaggio temporaneo dei poteri presidenziali al primo ministro. Questo in caso di temporanea incapacità al governo del presidente in carica.